Aperte le iscrizioni a Sciando sotto le stelle
In programma sabato 8 marzo a Prato Nevoso
Dopo il successo delle passate edizione lo sci club Tre Rifugi organizza sabato 8 marzo 'Sciando sotto le stelle', notturna nel comprensorio del Mondolè nel Cuneese. Percorso di 13 km, con un dislivello di 980 metri, con partenza dalla conca di Prato Nevoso e prima salita sulla pista illuminata, cambio d'assetto e nuova salita fino al Rifugio Balma, altro cambio pelli per l'ultima risalita sulla pista fino a Cima Nera, con obbligo di sci fissati allo zaino, sino alla discesa finale ancora nella conca illuminata. La partenza alle ore 18. Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro le ore 20 del 6 marzo (ai primi 10 atleti provenienti da oltre 120 km iscrizione gratis) sul sito www.trerifugi.it.
Sci e Luci nella Notte, la Pronti Via di Montecampione
Lotta serrata per la vittoria finale
Mercoledì sera nuovo appuntamento per il circuito Sci e Luci nella Notte con la 'Pronti Via' di Montecampione. Si fa sempre più serrata la lotta per il successo finale a due gare dalla fine. Fabio Bazzana guida la graduatoria maschile con 1190 punti, seguito da Paolo Poli a 1030, con altri sei atleti sopra i 900 punti, Andrea Olivari (999), Angelo Corlazzoli (997), Cristian Riccardi (978). Michel Cinesi (940), Nicola Grassi (919) e Andrea Omodei (915).
In campo femminile guida Carolina Tiraboschi con 1120 con un buon margine su Lisa Buzzoni (985) e Silvia Cuminetti (935).
Trofeo ATK Race al Cimone sabato 8 marzo
Iscrizione gratuita per le donne e montepremi ricchissimo
La kermesse emiliana, giunta al terzo compleanno, si terrà sabato 8 marzo sulle nevi del Monte Cimone a Fanano località Cimoncino in provincia di Modena.
IL PERCORSO - La scialpinistica in notturna avrà un percorso spettacolare con due salite fuoripista e due discese per un totale di 680 metri di dislivello positivo e altrettanto negativo.
FESTA DELLA DONNA - Iscrizione gratuita per tutte le donne regolarmente registrate all’evento! Per tutti gli altri l’iscrizione a 20€ comprende un ricco pacco gara di prodotti tipici (Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico e Lambrusco Grasparossa ) e cena con pasta e tigelle.
Il montepremi in natura supera gli 8000€ di valore, con ricchi premi per i primi tre di ogni categoria partita, e ancora ad estrazione tra tutti i partecipanti alla competizione.
Possibilità di pernottamento +prima colazione a 40€ a persona. INFO: www.atkrace.com / www.cimatauffifanano.it MAIL: info@atkrace.com / ferramenta.turchi@tiscali.it / info@cimatauffifanano.it FACEBOOK : ATKRACE /CROCEARCANASKICRONO
A Castiglioni e Rrika il Trail Bianco di Cesana
Più di 200 concorrenti al via nelle due prove
Si è svoltA ieri la terza edizione del Trail Bianco di Cesana, su un percorso di 24 km e 1.200 metri di dislivello positivo, quota massima ai 2.200 metri del Col Bousson positivo e con partenza e arrivo a Cesana torinese, in Val di Susa. Ottimo riscontro in termini di partecipazione con 146 atleti che hanno concluso la prova più lunga e 76 quella più corta di 12,5 km e 650 metri di dislivello positivo.
CASTIGLIONI TRA GLI UOMINI - La gara maschile è stata vinta per il secondo anno consecutivo dal francese Renaud Castiglioni con il tempo finale di 1h59’10’’ e con un vantaggio di 5’24’’ su Daniele Fornoni e di 9’45’’ su Fabio Toniolo. Da segnalare il settimo posto del valdostano Bruno Brunod che ha concluso la prova in 2h17’37’’. Per Castiglioni, ottimo avvio di stagione dopo il terzo posto al Trail Balnc di Serre-Chevallier di metà gennaio.
RRIKA TRA LE DONNE - In campo femminile, vittoria di Alma Rrrika in 2h41’01’’ che precede Daniela Bonnet di 3’01’’ e Maria Chiara Santoni di 8’50’’.
LAGNA E DOSIO NELLA CORTA - LA gara sul percorso più corto, di 12,5 km, è stata vinta da Piercarlo Lagna (Atletica Settimese) in 1h09.58 davanti a Luca Gronchi (Atl. Giò 22 Rivera) in 1h13.30 e Riccardo Perrenchio (Apd Pont Saint-Martin) in 1h19.55. Tra le donne, vittoria di Cristina Dosio ((Atl. Giò 22 Rivera) in 1h24.03 davanti a Giorgia Murdolo (GS Interforze) in 1h41’47’’ e Gabriella Cipriano (Gli Orchi Trailers) in 1h49’05’’.
TOP UOMINI 24 KM
1. CASTIGLIONI RENAUD (TEAM ALTEC SPORT) 1h59.10
2. FORNONI DANIELE (TEAM TECNICA ITALIA ) 2h04.34
3. TONIOLO FABIO (BERG TEAM-SALOMON) 2h08.55
4. ROPPOLO NICOLO' (ATLETICA SAVOIA) 2h11.28
5. MICHON JULIEN 2h13.12
TOP DONNE 24 KM
1. RRIKA ALMA (VALETUDO) 2h41.01
2. BONNET DANIELA (GASM) 2h44.02
3. SANTONI MARIA CHIARA 2h49.51
4. AMADORI GIULIA (BERGTEAM) 2h52.01
5. CIAN RAFFAELLA (ERGUS ASD) 3h03.01
Nanga Parbat, il tentativo invernale entra nel vivo
Si attende la finestra di bel tempo per attaccare la via
La spedizione di Simone Moro, David Göttler ed Emilio Previtali, è giunta al 56° giorno di permanenza sulle pendici del Nanga Parbat. In questi due mesi, abbiamo letto i racconti giornalieri dei tre alpinisti, impegnati tra la vita del campo base e le ripetute salite ai campi base avanzati. In gioco c’è la prima salita invernale al colosso pakistano ma le condizioni meteo particolarmente severe, unite alle dimensioni della montagna, non fanno altro che dimostrare quale sia motivo per il quale, fino ad oggi, nessun uomo sia ancora riuscito a realizzarla.
TEMPERATURE IMPROPONIBILI - Il 17 febbraio, è lo stesso Emilio Previtali che descrive molto bene quale sia la situazione meteo nella zona del Nanga Parbat: “Quello che impedisce in questo momento di effettuare un nuovo tentativo di salita alla montagna è l'insieme di vento + freddo, la combinazione delle due cose. Secondo i dati delle previsioni del tempo ora ci sono circa -60/70°C a 8000 metri. Impensabile muoversi sulla montagna con queste temperature. Qui al campo base non resta che attendere, fotografare, filmare, fare un po' di pulizie, leggere, scrivere, copiare e ricopiare un po' di files sui dischi fissi per fare in modo che se il gelo danneggia un hard drive ci sia sempre una copia con il lavoro che abbiamo fatto sin qui al sicuro”.
IN ATTESA DEL PUNTINO - Dal suo account Facebook, sabato Emilio Previtali ha lasciato intendere che il momento del tentativo finale di ascesa al Nanga Parbat potrebbe esserte questione di giorni. Fondamentalmente la spedizione confida in una finestra di bel tempo di almeno 36/48 ore, “il tempo necessario per percorrere in salita e discesa almeno un tratto della sezione più esposta all'alta quota, al vento e ai pericoli oggettivi, quello compreso tra 6100 metri e la cima a 8126 metri”. Il puntino sulla carta delle previsioni meteo, potrebbe arrivare presto: “Un puntino. La speranza è un puntino. Un puntino piccolo che vedi arrivare da lontano sulla carta delle previsioni del tempo. Abbiamo messo a fuoco e seguiamo un puntino sul grafico meteo come si osservano le stelle cadenti o gli uccelli nel cielo, le barche a vela in mezzo al mare. Non sai esattamente quando arrivano e dove andranno a finire quei puntini minuscoli, se prenderanno forma e se verranno verso di te ingrandendosi o se svaniranno nel nulla e andranno a finire da un altra parte. Li metti a fuoco, ne tieni d'occhio uno che si distingue dagli altri e cerchi di capire se cresce e prende forma e colore e contorno, e da puntino insignificante quella cosa diventa qualcosa di concreto, di più grande, di reale. Una finestra di bel tempo, ad esempio. Sulla timeline delle previsioni meteo abbiamo messo a fuoco una data. Una possibilità. E' un piccolo punto, per ora. Un punto fatto di calcoli, di supposizioni, di dati incrociati, di combinazioni, di speranze, di voglia di dare un senso a questi due mesi spesi su questa montagna. E' quasi niente. Una ipotesi. Una supposizione. Esiste ma è piccola e fragile e noi ci limitiamo a tenerla d'occhio. Controlliamo ogni qualche ora con il computer se questa possibilità, questo varco tra i passare delle nuvole cresce e se prende forma, spazio, consistenza, respiro. Speriamo che tra qualche giorno questo puntino abbia preso sulla timeline del nostro computer la forma di un periodo di bel tempo privo di vento e di neve. Tre giorni come servono a noi. Non chiediamo altro. In quel caso quel puntino prenderà la forma di un tentativo alla cima del Nanga Parbat. Altrimenti bisognerà metterne a fuoco un altro e sperare che il caso lo spinga dalla nostra parte”.
ACCETTARE DI DIVENTARE NIENTE - Quello che attenderà gli alpinisti nei prossimi giorni, salvo la finestra di bel tempo, è lo stesso Emilio Previtali che lo descrive perfettamente in un suo post del 15 febbraio: “E’ enorme, il Nanga Parbat. Credo che in qualche modo la dimensione e la storia di questa montagna abbia una grande influenza psicologica su chiunque provi a salirci sopra. Simone e David sono perfettamente consapevoli delle difficoltà e del fatto che da C3 inizia la parte più esposta e imponderabile della salita, qui non bastano da sole le previsioni del tempo e i calcoli, la strategia. Qui non è un su e giù dritti, come su altre montagne, come lo Shisha o il GII - senza togliere niente a quelle salite invernali - qui per cominciare c'è una salita di 2500 metri che è il prologo, poi c'è una cresta esposta al vento, ghiacciata e dura, a cui prestare sempre la massima attenzione; poi da C3 inizia la parte tecnicamente meno difficile forse, bisogna principalmente camminare, ma quella è una delle sezioni più critiche a livello psicologico. Aleatoria. Bisogna alzarsi di quota e traversare, senza nemmeno sapere bene in che direzione puntare, se in alto verso la cresta rocciosa o più in basso verso il Mazeno Pass. Poi una volta raggiunta la cresta bisogna valicare nel versante del Diamir e quello credo sia psicologicamente l'ostacolo più difficile da superare, perché si tratta di lasciarsi alle spalle un mondo conosciuto ed entrare in un luogo privo di riferimenti, di certezze, un mondo fatto di nulla. E' difficile. Bisogna mettersi alle spalle tutto e accettare di diventare niente. Niente nel niente”.
A Vanoncini e Ferrod la tappa di Coppa Italia Snow-alp
Adiutori e Galeota si confermano con sci e pelli in Skialpdeiparchi
Festa della neve nel Lazio con la seconda tappa della Coppa Italia di Snowboard Alpinismo – trofeo Ergovis – Monte Viglio Ski&Snow Alp.
La gara a tecnica libera è stata spostata dal tradizionale tracciato del Monte Cantaro al comprensorio di Campo Staffi nel territorio del Comune di Filettino, sempre all’interno del parco naturale dei Monti Simbruini, baciato da un cielo azzurro e in condizioni ottimali per gareggiare.
LA GARA - Circa 30 atleti provenienti da diverse regioni tra cui Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, e si sono dati battaglia su un percorso movimentato e dal buon contenuto tecnico caratterizzato da 4 cambi assetto e 600 metri di dislivello.
Tra gli snowboarder uomini vittoria del portacolori bergamasco del team Baz Snow & Race Sergio Vanoncini in 39'40" davanti al compagno di club Nicola Paris (44'05") e all’aquilano Igor Antonelli (Asd Polisportiva San Martino) che ha chiuso il podio in 46'40".
Tra le donne seconda affermazione consecutiva per la campionessa Italiana Jenny Ferrod atleta di Saint Pierre (AO) e portacolori dello sci club Vetan. Jenny (56'25") ha preceduto le due atleti piemontesi Valentina Perardi e Ivana Graglia entrambi del team (Raid to Ride).
SKIALPDEIPARCHI - Per il circuito Skialpdeiparchi (www.skialpdeiparchi.com) si correva l’ottava tappa. Nello Skialp uomini hanno battagliato per le prime posizioni l’onnipresente Raffaele Adiutori, l’enfant prodige Carlo Colaianni e l’atleta laziale Giuseppe Bigioni che hanno confermato le loro posizioni all’arrivo su un tracciato più lungo di circa 200 m rispetto agli snowboarder.
Tra le skialper Giovanna Galeota si conferma in gran forma e precede al traguardo Francesca Ciaccia.
Il prossimo appuntamento della Coppa Italia di snowboard alpinismo si correrrà in terra piemontese a Prali (TO), mentre lo skialpedeiparchi proseguirà il suo viaggio itinerante sulle vette dell’Italia centrale recandosi a Capracotta in Molise, dove lo Sciclub omonimo festeggia i 100 anni di vita.
Pietro Canclini vince Li Skariza da Foc(A)
La combinata con La Rocca va a Walter Trentin
Lo Junior Pietro Canclini ha vinto in 49'25" la gara assoluta della quarta edizione de La Skariza da Foc(A), a Santa Caterina Valfurva.
Il Senior Mattia Cola è giunto secondo a 48",e ad altri 4" ha completato il podio Paolo Moriondo.
Canclini conferma così la sua crescita costante, che lo sta portando sui podi internazionali e negli immediati dintorni con regolarità già al suo primo anno in categoria.
Walter Trentin si è piazzato quarto e ha così conquistato la combinata con la Scalata alla Rocca di Bormio. Quinto un altro junior, Luca Faifer, a completare i piazzamenti degli junior nazionali.
Poche donne tra i 69 senior classificati, e Sara baretto ha vinto la sua classifica aggiudicandosi anche la combinata.
Tante ragazze invece tra i giovani (Cadetti M e Junior F), e ha vinto Giulia Compagnoni davanti all'altra azzurra Erica Rodigari. Si noti che nella classifica assoluta dei 31 giovani vinta da Nicolò Canclini (anch'egli neo azzurro), Giulia ed Erica si sono piazzate rispettivamente al sesto e nono posto. Tra le cadette ha vinto Giulia Murada, piazzandosi anche tredicesima nella classifica mista. Seconda Debora Contrio.
Edizione alternativa su un percorso inedito, dato il forte innevamento. Si è corso sul versante opposto a quello tradizionale, con arrivo in piazza nel centro di Santa Caterina Valfurva.
I nuovi campioni italiani della Transcavallo Top Class
Pedranzini-Martinelli e Reichegger-Antonioli vincono in Alpago
I team di Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, e di Manfred Reichegger e Robert Antonioli, sono i campioni italiani Top Class 2014 vincendo la Transcavallo intitolata a Corrado Azzalini.
GARA MOLTO DURA - Gara resa molto dura dal sole caldo e dalla tracciatura bella decisa. Le nuove campionesse italiane hanno preso il comando della gara a ritmo sostenuto cercando di non far avvicinare troppo la coppia formata da Martina Valmassoi e da Laura Besseghini. In terza posizione salivano Birgit Stuffer e Nadia Scola incalzate da Cecilia De Filippo e Martina De Silvestro.
Martinelli e Pedranzini arrivano al quinto cambio con un buon margine, ma in discesa non possono permettersi di commettere errori perchè Valmassoi e Besseghini non sono così distanti. Le bormine arrivano a Col Indes con il tempo di 2h48’03’’, sul secondo gradino del podio salgono quindi Martina Valmassoi e Laura Besseghini in 2h51’25’’. Stuffer-Scola riescono a mantenere la terza posizione davanti a Cecilia De Filippo e a Martina De Silvestro. Le subito all’attacco, sulle loto code anche Michele Boscacci e Davide Galizzi.
ULTIMA DISCESA DECISIVA - Le due coppie formate da Reichegger-Antonioli e da Lenzi-Eydallin sono partite subito all’attacco. Sulle loro code anche Michele Boscacci e Davide Galizzi.
La gara tra gli uomini si è decisa lungo la quarta e penultima discesa. Robert Antonioli scende con linee perfette portandosi dietro il compagno di squadra, Eydallin e Lenzi perdono qualche metro che non riescono più a recuperare. Lungo l’ultima salita le cose non cambiano e il gap di svantaggio tra i secondi e i primi è incolmabile. Reichegger-Antonioli tagliano il traguardo con il tempo di 2h04’44’’, Lenzi e Eydallin sono a 2’47’’. Michele Boscacci e Davide Galizzi sono terzi con 2h07’57’’. In quarta e quinta posizione si classificano rispettivamente Thomas Martini-Roberto De Simone e Filippo Beccari-Nejc Kuhar. Nella gara riservata agli Junior intitolata a Ernesto Mazzoran hanno vinto Martina Da Rin Zanco e Gian Luca Vanzetta mentre tra i Cadetti, nel Trofeo Benito Saviane, sono saliti sul gradino più alto del podio Gabriele Leonardi e Laura Corazza. Nella categoria Master si laureano titoli italiani Omar Oprandi e Franco Nicolini davanti a Paolo Roccon e Mauro Bettini con Ivan Lozza e David Cappellari al terzo posto.
I DUE GIORNI DI TAMBRE - Questi sono anche i podi della Transcavallo 'completa' sui due giorni, dopo la gara di ieri nella bufera di neve.
Il percorso era quello di riserva, ma ha comunque rispettato largamente i canoni Top Class - lunga distanza - su uno sviluppo di 17,3 chilometri per 2150 metri positivi di dislivello (sugli altimetri degli atleti addirittura 2300, alla fine). Il tutto suddiviso in cinque salite fino alla quota massima di 1900 metri, per garantire sicurezza ad atleti e personale sul percorso.
Foto-gallery a cura dell'ufficio stampa della manifestazione
A Trento e Pellissier il Tour del Monscera
Gara FISI e penultima tappa dell'International Dynafit Ski Tour
Tour del Monscera, settima e penultima tappa dell'International Dynafit Ski Tour, ma anche gara FISI, quella organizzata dallo sci club Bognanco, con oltre duemila metri di dislivello positivo, con prima lunga salita iniziale, quella dalla partenza di Vercengio verso antecima Giezza di ben 1300 metri.
Vittoria di Denis Trento in 2h21'43" davanti allo svizzero Ivan Arnold primo al traguardo e poi penalizzato di un minuto (2h22'01 il suo tempo finale); sul terzo gradino del podio Franco Collè in 2h23'17", seguito da Davide Pierantoni (2h23'36") e Stefano Stradelli (2h28'09"). Completano la top ten Norman Gusmini, Matteo Stecchetti, Erwin Deini, Palagul Wildhaber e Mattia Curtoni. Nella gara femminile a segno Gloriana Pellissier in 2h54'57" davanti a Katia Tomatis in 3h0309, con terza Elena Nicolini in 3h06'30; quarta Claudia Comello, quinta Chiara Iulita, seguite da Milena Ghirardi, Greta Mancini, Giulia Zani, Giada Caramello e Livia Ferrua.
Classifiche on line nel nostro calendario
Streif Vertical Up a Ingemar Wibmar e Andrea Mayr
In 664 al via della gara di Kitzbuehel
Le condizioni erano probabilmente più difficili che mai, ma erano in 664 (nuovo record, tutti arrivati al traguardo) al via della quarta edizione della Streif Vertical Up a a Kitzbühel, la sfida ad una delle piste più spettacolare al mondo, 3.312 metri e 860 metri di dislivello. Gara velocissima e lotta serrata per la vittoria: si è imposto Ingemar Wibmar che è arrivato alla cabina di partenza dell'Hahnenkamm in 34'18". Piazza d'onore per David Thöni in 34'34" con terzo Urban Zemmer in 34'37". Nella gara rosa, a segno, con il tempo record di 39'41", Andrea Mayr; con lei sul podio Verena Krenslehnrer-Schmid in 41'59" e Francesca Rossi in 45'12".
Tris Rotondo, vincono Filippo Barazzuol e Nadir Maguet
Il team italiano vittorioso nella gara lunga del Super Tris
Bella notizia con la vittoria dei giovani Nadir Maguet e Filippo Barazzuol nella gara lunga del Tris Rotondo, la classica svizzera candidata ad entrare nel circuito La Grande Course.
Vita relativamente facile per i due azzurri, che hanno chiuso il percorso lungo 'Super Tris' in 3h43'26", staccando di 8'25" Alexander Hug e Geri Schneider.
Più combattuta la gara intermedia, 'Main Tris', vinta dallo Swiss Team di Alain Tissieres e Werner Marti su quello misto Swiss Team-Gardes Frontière di Florent Troillet e Marcel Marti. Sempre la squadra nazionale svizzera davanti anche tra le ragazze, con Jennifer Fiechter ed Emilie Gex-Fabry.
Anche nella gara corta Junior hanno prevalso i ragazzi della squadra nazionale svizzera, con Thomas Corthay e Batiste Spicher.
Poche edizioni alle spalle, ma un prestigio già acquisito per merito soprattutto di uno dei migliori percorsi di montagna con canali, tratti in roccia attrezzati anche con scale verticali, pendìi di ogni genere.
Guarda tutte le classifiche nel calendario di Ski-alper
Transcavallo: primo giorno nella bufera di neve
Eydallin-Lenzi e Martinelli-Pedranzini al comando
Sotto una fitta nevicata con raffiche di vento che superavano i 100 km/h si è disputata la prima tappa della Transcavallo.
I quattro moschettieri del Centro Sportivo Esercito, Eydallin-Lenzi, Reichegger-Antonioli arrivano schierati sulla linea del traguardo.
Martinelli e Pedranzini vincono tra le donne.
Domani il via del Campionato Italiano Top Class valido come prova di Coppa Italia-Trofeo Scarpa.
TEMPO DA LUPI - L’inverno si è affacciato ancora una volta questa mattina sui monti dell’Alpago. Già dalle prime luci una fitta nevicata ha accompagnato l’alba. Pochi centimetri a Col Indes, sede storica di partenza e arrivo della Transcavallo, alcune decine di centimetri in quota tra Cima Vacche e il Guslon. La partenza della gara è stata posticipata di un’ora per permettere ai tracciatori di ridisegnare il percorso: salire in quota era troppo pericoloso. Inoltre il vento e la scarsissima visibilità hanno fatto da contorno a una gara che rimarrà nella storia della Transcavallo.
LA GARA - Gli atleti, circa 80 squadre, hanno percorso i primi metri a piedi e poi, calzati gli sci, hanno iniziato a salire verso Cima Vacche, cuore nevralgico della tappa. Mentre i ragazzi del Centro Sportivo Esercito, Eydallin-Lenzi, Reichegger-Antonioli salivano all’unisono staccando il resto del plotone, i volontari della Trascavallo stavano segnando il nuovo tracciato. Appena dopo le due squadre al comando, c’erano Boscacci-Galizzi e Beccari-Kuhar. Tra le donne le due bormine Martinelli-Pedranzini partite subito in prima posizione non si sono potute distrarre perchè la coppia formata da Martina Valmassoi e da Laura Besseghini le controllavano a vista.
FOTOFINISH - I quattro moschettieri dell’Esercito, avendo corso tutta la gara insieme si sono presentati schierati sulla linea di traguardo, solo dopo i giudici hanno decretato al fotofinish vincitori di tappa: Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. Il tempo dei vincitori è di 1h10’53”; a soli due centesimi di secondo sono saliti sul secondo gradino del podio Manfred Reichegger e Robert Antonioli. In terza posizione con un distaccodi poco superiore ai tre minuti tagliano il traguardo Michele Boscacci e Davide Galizzi, la coppia italo-slovena Beccari-Kuhar è quarta, quinti Thomas Martini e Roberto De Simone.
Nella gara femminile Martinelli e Pedranzini confermano la prima posizione davanti a Besseghini-Valmassoi con il tempo di 1:33’01’’. In terza posizione tagliano il traguardo di Col Indes Nadia Scola e Birgit Stuffer.
Domani mattina saranno assegnati i titoli italiani Top Class. Gli organizzatori hanno fatto sapere che il percorso non salirà in quota per ovvi motivi di sicurezza, ma si svilupperà nella zona dove è stata disputata la prima tappa.
Foto-gallery a cura dell'ufficio stampa della manifestazione