Nanga Parbat, il tentativo invernale entra nel vivo
Si attende la finestra di bel tempo per attaccare la via
La spedizione di Simone Moro, David Göttler ed Emilio Previtali, è giunta al 56° giorno di permanenza sulle pendici del Nanga Parbat. In questi due mesi, abbiamo letto i racconti giornalieri dei tre alpinisti, impegnati tra la vita del campo base e le ripetute salite ai campi base avanzati. In gioco c’è la prima salita invernale al colosso pakistano ma le condizioni meteo particolarmente severe, unite alle dimensioni della montagna, non fanno altro che dimostrare quale sia motivo per il quale, fino ad oggi, nessun uomo sia ancora riuscito a realizzarla.
TEMPERATURE IMPROPONIBILI - Il 17 febbraio, è lo stesso Emilio Previtali che descrive molto bene quale sia la situazione meteo nella zona del Nanga Parbat: “Quello che impedisce in questo momento di effettuare un nuovo tentativo di salita alla montagna è l'insieme di vento + freddo, la combinazione delle due cose. Secondo i dati delle previsioni del tempo ora ci sono circa -60/70°C a 8000 metri. Impensabile muoversi sulla montagna con queste temperature. Qui al campo base non resta che attendere, fotografare, filmare, fare un po' di pulizie, leggere, scrivere, copiare e ricopiare un po' di files sui dischi fissi per fare in modo che se il gelo danneggia un hard drive ci sia sempre una copia con il lavoro che abbiamo fatto sin qui al sicuro”.
IN ATTESA DEL PUNTINO - Dal suo account Facebook, sabato Emilio Previtali ha lasciato intendere che il momento del tentativo finale di ascesa al Nanga Parbat potrebbe esserte questione di giorni. Fondamentalmente la spedizione confida in una finestra di bel tempo di almeno 36/48 ore, “il tempo necessario per percorrere in salita e discesa almeno un tratto della sezione più esposta all'alta quota, al vento e ai pericoli oggettivi, quello compreso tra 6100 metri e la cima a 8126 metri”. Il puntino sulla carta delle previsioni meteo, potrebbe arrivare presto: “Un puntino. La speranza è un puntino. Un puntino piccolo che vedi arrivare da lontano sulla carta delle previsioni del tempo. Abbiamo messo a fuoco e seguiamo un puntino sul grafico meteo come si osservano le stelle cadenti o gli uccelli nel cielo, le barche a vela in mezzo al mare. Non sai esattamente quando arrivano e dove andranno a finire quei puntini minuscoli, se prenderanno forma e se verranno verso di te ingrandendosi o se svaniranno nel nulla e andranno a finire da un altra parte. Li metti a fuoco, ne tieni d'occhio uno che si distingue dagli altri e cerchi di capire se cresce e prende forma e colore e contorno, e da puntino insignificante quella cosa diventa qualcosa di concreto, di più grande, di reale. Una finestra di bel tempo, ad esempio. Sulla timeline delle previsioni meteo abbiamo messo a fuoco una data. Una possibilità. E' un piccolo punto, per ora. Un punto fatto di calcoli, di supposizioni, di dati incrociati, di combinazioni, di speranze, di voglia di dare un senso a questi due mesi spesi su questa montagna. E' quasi niente. Una ipotesi. Una supposizione. Esiste ma è piccola e fragile e noi ci limitiamo a tenerla d'occhio. Controlliamo ogni qualche ora con il computer se questa possibilità, questo varco tra i passare delle nuvole cresce e se prende forma, spazio, consistenza, respiro. Speriamo che tra qualche giorno questo puntino abbia preso sulla timeline del nostro computer la forma di un periodo di bel tempo privo di vento e di neve. Tre giorni come servono a noi. Non chiediamo altro. In quel caso quel puntino prenderà la forma di un tentativo alla cima del Nanga Parbat. Altrimenti bisognerà metterne a fuoco un altro e sperare che il caso lo spinga dalla nostra parte”.
ACCETTARE DI DIVENTARE NIENTE - Quello che attenderà gli alpinisti nei prossimi giorni, salvo la finestra di bel tempo, è lo stesso Emilio Previtali che lo descrive perfettamente in un suo post del 15 febbraio: “E’ enorme, il Nanga Parbat. Credo che in qualche modo la dimensione e la storia di questa montagna abbia una grande influenza psicologica su chiunque provi a salirci sopra. Simone e David sono perfettamente consapevoli delle difficoltà e del fatto che da C3 inizia la parte più esposta e imponderabile della salita, qui non bastano da sole le previsioni del tempo e i calcoli, la strategia. Qui non è un su e giù dritti, come su altre montagne, come lo Shisha o il GII - senza togliere niente a quelle salite invernali - qui per cominciare c'è una salita di 2500 metri che è il prologo, poi c'è una cresta esposta al vento, ghiacciata e dura, a cui prestare sempre la massima attenzione; poi da C3 inizia la parte tecnicamente meno difficile forse, bisogna principalmente camminare, ma quella è una delle sezioni più critiche a livello psicologico. Aleatoria. Bisogna alzarsi di quota e traversare, senza nemmeno sapere bene in che direzione puntare, se in alto verso la cresta rocciosa o più in basso verso il Mazeno Pass. Poi una volta raggiunta la cresta bisogna valicare nel versante del Diamir e quello credo sia psicologicamente l'ostacolo più difficile da superare, perché si tratta di lasciarsi alle spalle un mondo conosciuto ed entrare in un luogo privo di riferimenti, di certezze, un mondo fatto di nulla. E' difficile. Bisogna mettersi alle spalle tutto e accettare di diventare niente. Niente nel niente”.
A Vanoncini e Ferrod la tappa di Coppa Italia Snow-alp
Adiutori e Galeota si confermano con sci e pelli in Skialpdeiparchi
Festa della neve nel Lazio con la seconda tappa della Coppa Italia di Snowboard Alpinismo – trofeo Ergovis – Monte Viglio Ski&Snow Alp.
La gara a tecnica libera è stata spostata dal tradizionale tracciato del Monte Cantaro al comprensorio di Campo Staffi nel territorio del Comune di Filettino, sempre all’interno del parco naturale dei Monti Simbruini, baciato da un cielo azzurro e in condizioni ottimali per gareggiare.
LA GARA - Circa 30 atleti provenienti da diverse regioni tra cui Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, e si sono dati battaglia su un percorso movimentato e dal buon contenuto tecnico caratterizzato da 4 cambi assetto e 600 metri di dislivello.
Tra gli snowboarder uomini vittoria del portacolori bergamasco del team Baz Snow & Race Sergio Vanoncini in 39'40" davanti al compagno di club Nicola Paris (44'05") e all’aquilano Igor Antonelli (Asd Polisportiva San Martino) che ha chiuso il podio in 46'40".
Tra le donne seconda affermazione consecutiva per la campionessa Italiana Jenny Ferrod atleta di Saint Pierre (AO) e portacolori dello sci club Vetan. Jenny (56'25") ha preceduto le due atleti piemontesi Valentina Perardi e Ivana Graglia entrambi del team (Raid to Ride).
SKIALPDEIPARCHI - Per il circuito Skialpdeiparchi (www.skialpdeiparchi.com) si correva l’ottava tappa. Nello Skialp uomini hanno battagliato per le prime posizioni l’onnipresente Raffaele Adiutori, l’enfant prodige Carlo Colaianni e l’atleta laziale Giuseppe Bigioni che hanno confermato le loro posizioni all’arrivo su un tracciato più lungo di circa 200 m rispetto agli snowboarder.
Tra le skialper Giovanna Galeota si conferma in gran forma e precede al traguardo Francesca Ciaccia.
Il prossimo appuntamento della Coppa Italia di snowboard alpinismo si correrrà in terra piemontese a Prali (TO), mentre lo skialpedeiparchi proseguirà il suo viaggio itinerante sulle vette dell’Italia centrale recandosi a Capracotta in Molise, dove lo Sciclub omonimo festeggia i 100 anni di vita.
Pietro Canclini vince Li Skariza da Foc(A)
La combinata con La Rocca va a Walter Trentin
Lo Junior Pietro Canclini ha vinto in 49'25" la gara assoluta della quarta edizione de La Skariza da Foc(A), a Santa Caterina Valfurva.
Il Senior Mattia Cola è giunto secondo a 48",e ad altri 4" ha completato il podio Paolo Moriondo.
Canclini conferma così la sua crescita costante, che lo sta portando sui podi internazionali e negli immediati dintorni con regolarità già al suo primo anno in categoria.
Walter Trentin si è piazzato quarto e ha così conquistato la combinata con la Scalata alla Rocca di Bormio. Quinto un altro junior, Luca Faifer, a completare i piazzamenti degli junior nazionali.
Poche donne tra i 69 senior classificati, e Sara baretto ha vinto la sua classifica aggiudicandosi anche la combinata.
Tante ragazze invece tra i giovani (Cadetti M e Junior F), e ha vinto Giulia Compagnoni davanti all'altra azzurra Erica Rodigari. Si noti che nella classifica assoluta dei 31 giovani vinta da Nicolò Canclini (anch'egli neo azzurro), Giulia ed Erica si sono piazzate rispettivamente al sesto e nono posto. Tra le cadette ha vinto Giulia Murada, piazzandosi anche tredicesima nella classifica mista. Seconda Debora Contrio.
Edizione alternativa su un percorso inedito, dato il forte innevamento. Si è corso sul versante opposto a quello tradizionale, con arrivo in piazza nel centro di Santa Caterina Valfurva.
I nuovi campioni italiani della Transcavallo Top Class
Pedranzini-Martinelli e Reichegger-Antonioli vincono in Alpago
I team di Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, e di Manfred Reichegger e Robert Antonioli, sono i campioni italiani Top Class 2014 vincendo la Transcavallo intitolata a Corrado Azzalini.
GARA MOLTO DURA - Gara resa molto dura dal sole caldo e dalla tracciatura bella decisa. Le nuove campionesse italiane hanno preso il comando della gara a ritmo sostenuto cercando di non far avvicinare troppo la coppia formata da Martina Valmassoi e da Laura Besseghini. In terza posizione salivano Birgit Stuffer e Nadia Scola incalzate da Cecilia De Filippo e Martina De Silvestro.
Martinelli e Pedranzini arrivano al quinto cambio con un buon margine, ma in discesa non possono permettersi di commettere errori perchè Valmassoi e Besseghini non sono così distanti. Le bormine arrivano a Col Indes con il tempo di 2h48’03’’, sul secondo gradino del podio salgono quindi Martina Valmassoi e Laura Besseghini in 2h51’25’’. Stuffer-Scola riescono a mantenere la terza posizione davanti a Cecilia De Filippo e a Martina De Silvestro. Le subito all’attacco, sulle loto code anche Michele Boscacci e Davide Galizzi.
ULTIMA DISCESA DECISIVA - Le due coppie formate da Reichegger-Antonioli e da Lenzi-Eydallin sono partite subito all’attacco. Sulle loro code anche Michele Boscacci e Davide Galizzi.
La gara tra gli uomini si è decisa lungo la quarta e penultima discesa. Robert Antonioli scende con linee perfette portandosi dietro il compagno di squadra, Eydallin e Lenzi perdono qualche metro che non riescono più a recuperare. Lungo l’ultima salita le cose non cambiano e il gap di svantaggio tra i secondi e i primi è incolmabile. Reichegger-Antonioli tagliano il traguardo con il tempo di 2h04’44’’, Lenzi e Eydallin sono a 2’47’’. Michele Boscacci e Davide Galizzi sono terzi con 2h07’57’’. In quarta e quinta posizione si classificano rispettivamente Thomas Martini-Roberto De Simone e Filippo Beccari-Nejc Kuhar. Nella gara riservata agli Junior intitolata a Ernesto Mazzoran hanno vinto Martina Da Rin Zanco e Gian Luca Vanzetta mentre tra i Cadetti, nel Trofeo Benito Saviane, sono saliti sul gradino più alto del podio Gabriele Leonardi e Laura Corazza. Nella categoria Master si laureano titoli italiani Omar Oprandi e Franco Nicolini davanti a Paolo Roccon e Mauro Bettini con Ivan Lozza e David Cappellari al terzo posto.
I DUE GIORNI DI TAMBRE - Questi sono anche i podi della Transcavallo 'completa' sui due giorni, dopo la gara di ieri nella bufera di neve.
Il percorso era quello di riserva, ma ha comunque rispettato largamente i canoni Top Class - lunga distanza - su uno sviluppo di 17,3 chilometri per 2150 metri positivi di dislivello (sugli altimetri degli atleti addirittura 2300, alla fine). Il tutto suddiviso in cinque salite fino alla quota massima di 1900 metri, per garantire sicurezza ad atleti e personale sul percorso.
Foto-gallery a cura dell'ufficio stampa della manifestazione
A Trento e Pellissier il Tour del Monscera
Gara FISI e penultima tappa dell'International Dynafit Ski Tour
Tour del Monscera, settima e penultima tappa dell'International Dynafit Ski Tour, ma anche gara FISI, quella organizzata dallo sci club Bognanco, con oltre duemila metri di dislivello positivo, con prima lunga salita iniziale, quella dalla partenza di Vercengio verso antecima Giezza di ben 1300 metri.
Vittoria di Denis Trento in 2h21'43" davanti allo svizzero Ivan Arnold primo al traguardo e poi penalizzato di un minuto (2h22'01 il suo tempo finale); sul terzo gradino del podio Franco Collè in 2h23'17", seguito da Davide Pierantoni (2h23'36") e Stefano Stradelli (2h28'09"). Completano la top ten Norman Gusmini, Matteo Stecchetti, Erwin Deini, Palagul Wildhaber e Mattia Curtoni. Nella gara femminile a segno Gloriana Pellissier in 2h54'57" davanti a Katia Tomatis in 3h0309, con terza Elena Nicolini in 3h06'30; quarta Claudia Comello, quinta Chiara Iulita, seguite da Milena Ghirardi, Greta Mancini, Giulia Zani, Giada Caramello e Livia Ferrua.
Classifiche on line nel nostro calendario
Streif Vertical Up a Ingemar Wibmar e Andrea Mayr
In 664 al via della gara di Kitzbuehel
Le condizioni erano probabilmente più difficili che mai, ma erano in 664 (nuovo record, tutti arrivati al traguardo) al via della quarta edizione della Streif Vertical Up a a Kitzbühel, la sfida ad una delle piste più spettacolare al mondo, 3.312 metri e 860 metri di dislivello. Gara velocissima e lotta serrata per la vittoria: si è imposto Ingemar Wibmar che è arrivato alla cabina di partenza dell'Hahnenkamm in 34'18". Piazza d'onore per David Thöni in 34'34" con terzo Urban Zemmer in 34'37". Nella gara rosa, a segno, con il tempo record di 39'41", Andrea Mayr; con lei sul podio Verena Krenslehnrer-Schmid in 41'59" e Francesca Rossi in 45'12".
Tris Rotondo, vincono Filippo Barazzuol e Nadir Maguet
Il team italiano vittorioso nella gara lunga del Super Tris
Bella notizia con la vittoria dei giovani Nadir Maguet e Filippo Barazzuol nella gara lunga del Tris Rotondo, la classica svizzera candidata ad entrare nel circuito La Grande Course.
Vita relativamente facile per i due azzurri, che hanno chiuso il percorso lungo 'Super Tris' in 3h43'26", staccando di 8'25" Alexander Hug e Geri Schneider.
Più combattuta la gara intermedia, 'Main Tris', vinta dallo Swiss Team di Alain Tissieres e Werner Marti su quello misto Swiss Team-Gardes Frontière di Florent Troillet e Marcel Marti. Sempre la squadra nazionale svizzera davanti anche tra le ragazze, con Jennifer Fiechter ed Emilie Gex-Fabry.
Anche nella gara corta Junior hanno prevalso i ragazzi della squadra nazionale svizzera, con Thomas Corthay e Batiste Spicher.
Poche edizioni alle spalle, ma un prestigio già acquisito per merito soprattutto di uno dei migliori percorsi di montagna con canali, tratti in roccia attrezzati anche con scale verticali, pendìi di ogni genere.
Guarda tutte le classifiche nel calendario di Ski-alper
Transcavallo: primo giorno nella bufera di neve
Eydallin-Lenzi e Martinelli-Pedranzini al comando
Sotto una fitta nevicata con raffiche di vento che superavano i 100 km/h si è disputata la prima tappa della Transcavallo.
I quattro moschettieri del Centro Sportivo Esercito, Eydallin-Lenzi, Reichegger-Antonioli arrivano schierati sulla linea del traguardo.
Martinelli e Pedranzini vincono tra le donne.
Domani il via del Campionato Italiano Top Class valido come prova di Coppa Italia-Trofeo Scarpa.
TEMPO DA LUPI - L’inverno si è affacciato ancora una volta questa mattina sui monti dell’Alpago. Già dalle prime luci una fitta nevicata ha accompagnato l’alba. Pochi centimetri a Col Indes, sede storica di partenza e arrivo della Transcavallo, alcune decine di centimetri in quota tra Cima Vacche e il Guslon. La partenza della gara è stata posticipata di un’ora per permettere ai tracciatori di ridisegnare il percorso: salire in quota era troppo pericoloso. Inoltre il vento e la scarsissima visibilità hanno fatto da contorno a una gara che rimarrà nella storia della Transcavallo.
LA GARA - Gli atleti, circa 80 squadre, hanno percorso i primi metri a piedi e poi, calzati gli sci, hanno iniziato a salire verso Cima Vacche, cuore nevralgico della tappa. Mentre i ragazzi del Centro Sportivo Esercito, Eydallin-Lenzi, Reichegger-Antonioli salivano all’unisono staccando il resto del plotone, i volontari della Trascavallo stavano segnando il nuovo tracciato. Appena dopo le due squadre al comando, c’erano Boscacci-Galizzi e Beccari-Kuhar. Tra le donne le due bormine Martinelli-Pedranzini partite subito in prima posizione non si sono potute distrarre perchè la coppia formata da Martina Valmassoi e da Laura Besseghini le controllavano a vista.
FOTOFINISH - I quattro moschettieri dell’Esercito, avendo corso tutta la gara insieme si sono presentati schierati sulla linea di traguardo, solo dopo i giudici hanno decretato al fotofinish vincitori di tappa: Matteo Eydallin e Damiano Lenzi. Il tempo dei vincitori è di 1h10’53”; a soli due centesimi di secondo sono saliti sul secondo gradino del podio Manfred Reichegger e Robert Antonioli. In terza posizione con un distaccodi poco superiore ai tre minuti tagliano il traguardo Michele Boscacci e Davide Galizzi, la coppia italo-slovena Beccari-Kuhar è quarta, quinti Thomas Martini e Roberto De Simone.
Nella gara femminile Martinelli e Pedranzini confermano la prima posizione davanti a Besseghini-Valmassoi con il tempo di 1:33’01’’. In terza posizione tagliano il traguardo di Col Indes Nadia Scola e Birgit Stuffer.
Domani mattina saranno assegnati i titoli italiani Top Class. Gli organizzatori hanno fatto sapere che il percorso non salirà in quota per ovvi motivi di sicurezza, ma si svilupperà nella zona dove è stata disputata la prima tappa.
Foto-gallery a cura dell'ufficio stampa della manifestazione
56 cordate alla pattuglia a squadre di Bormio
La nevicata non scoraggia l'assalto a Bormio 2000
Ben 56 squadre da quattro scialpinisti l'una hanno salito legati in cordata i circa 750 metri positivi lungo la pista Stelvio che portano alla stazione intermedia di Bormio 2000, partendo dal fondovalle.
Ha vinto in 34'17" la pattuglia guidata da Daniele Pedrini con Andrea Panizza, Walter Trentin e Gabriele Motta.
Tra le pattuglie femminili vittoria per Cristina Foppoli, Ludovica Canclini, Sara Asparini e Arianna Guerrini in 48'03".
A parte i contenuti tecnici particolari di una gara che richiede di adottare tecniche diverse a seconda della caratura atletica dei componenti delle squadre, è interessante scorrere la classifica che trovate qui a fianco per ritrovare tra i partecipanti parecchi nomi noti, non tanto e non solo nel mondo dello skialp.
Sono interessanti anche i nomi di molti team...
'Scariza da FocA', cambia il percorso
A Santa Caterina sommersa dalla neve in gara i giovani campioni
Domenica si corre a Santa Caterina Valfurva l'edizione numero 4 della gara di sci alpinismo organizzata dallo Sci Club Alta Valtellina e dall’Alp Forba. Percorso completamente nuovo data la quantità eccezionale di neve in valle.
NON CAMBIA LA FORMULA... - La formula consolidata negli anni è confermata: una gara non lunga (650 m circa il dislivello per le categorie Cadetti M/F e Junior F, 850 m circa per le categorie Junior M e Senior M/F), ma tecnica e spettacolare con diversi cambi d’assetto incluso quello per un tratto a piedi con gli sci nello zaino, che si confà a una gara di sci alpinismo moderna. I ritmi, anche per le categorie giovanili, potranno essere più elevati visti i dislivelli contenuti, e ne trarrà vantaggio lo spettacolo per gli appassionati che vorranno seguire la gara.
...MA CAMBIA IL PERCORSO - Cambia la location della gara: viste le copiose precipitazioni che hanno sommerso letteralmente di neve l’Alta Valtellina, i tracciatori hanno visionato il versante orografico destro della conca di Santa Caterina Valfurva, ed hanno individuato un percorso divertente che si incentra nella zona dell’Ablès – Monte Confinale con partenza nella piana di Losseda (circa 1 km a monte di Santa Caterina, in direzione ghiacciaio dei Forni) ed arrivo nella piazza centrale della rinomata località turistica valtellinese.
IL PROGRAMMA - Appuntamento alle ore 8.30 per il ritiro pettorali presso il Centro La Fonte di Santa Caterina Valfurva; a seguire alle 9.30 briefing gara e controllo Artva in zona partenza; alle 9.45 partenza della gara Cadetti M/F e Junior F ed alle 10.15 partenza gara Junior M e Senior M/F . I primi arrivi sono previsti per le 10.45 circa.
Premiazioni dei podi sul campo gara in zona arrivo e premi a sorteggio con materiale tecnico, abbigliamento ed altro ancora durante il pranzo che si terrà presso il Park Hotel ubicato nella piazza centrale’ Saranno premiati anche i podi, Giovani e Senior della combinata che associa la gara Vertical ‘1000 m alla Rocca” svoltasi a Bormio il 15 gennaio scorso con la gara ‘Scariza da focA’.
Saranno presenti i giovani atleti azzurri che si sono distinti nelle prove di Coppa del Mondo e ai recenti Campionati Europei svoltisi ad Andorra, e tanti giovani dei sodalizi del Comitato Alpi Centrali, che da sempre si distingue per il grande lavoro di formazione.
Il 5 marzo ritorna la Monterosaskialp. A squadre
Notturna da Champoluc a Gressoney e ritorno sulle piste
La Monterosa sta lavorando a pieno regime in vista della IV edizione della Monterosaskialp, competizione di scialpinismo in notturna che si snoda sulle piste del Monterosa-ski collegando le valli di Ayas e Gressoney in un’emozionante cavalcata.
La partenza e l’arrivo saranno annualmente alternati nella valle di Ayas e di Gressoney in modo da far conoscere i percorsi di entrambe le vallate.
TEAM RACE! - Quest’anno la competizione si presenta in una nuova veste e con importanti prospettive: per rendere più avvincente e più sicura la gara, si gareggerà in coppie.
La data del 14 marzo inizialmente prevista è stata anticipata alla sera di mercoledì 5, dopo il rinvio della Sellaronda e per via delle numerose concomitanze di calendario. Si crea così anche un’ottima occasione per testarsi e allenarsi in team, dato il notevole dislivello totale della Monterosaskialp.
IL PERCORSO - Nelle precedenti edizioni si ricordano le vittorie di Denis Trento e per due volte Alain Seletto. La Monterosaskialp 2014 si svolgerà il 5 marzo con partenza da Champoluc sul pistone 'del Bosco' alle ore 18:00, con un dislivello positivo di 2.350 metri, uno sviluppo di 25 km, e qualche modifica rispetto alle tre edizioni del passato. Il giro di boa in valle di Gressoney sarà in località S.Anna.
INFO, PREMI E ISCRIZIONI - Per permettere al pubblico di seguire la competizione gli impianti di risalita Champoluc-Crest, Frachey-Alpe Ciarcerio e Stafal-S.Anna saranno gratuitamente aperti al pubblico. Per tutti i concorrenti un ricco pacco gara e per le prime tre squadre classificate importanti premi. Al termine della competizione cena e premiazione in località Frachey.
Tutte le informazioni su percorso e iscrizioni sul sito www.monterosa-skialp.com.
Quattro validita' per la Lagorai Cima d'Asta
Fissato in 150 coppie il limite massimo di partecipanti
Un’unica gara con ben quattro validità. È il biglietto da visita di una fra le competizioni di sci alpinismo in assoluto più spettacolari, ovvero la Lagorai Cima d’Asta in calendario domenica 9 marzo nella valle del Tesino, nel Trentino Orientale.
Grazie alle indiscusse capacità organizzative dello Ski Team Lagorai la competizione che quest’anno taglia il traguardo delle 24 edizioni avrà infatti validità come prova assoluta del Campionato italiano a squadre, quindi come settima prova della Coppa Italia, ed ancora come gara internazionale per le categorie giovanili, ed infine come gara della combinata italo-austriaca con la competizione Hohe Tauern Trophy, in programma nel salisburghese ai confini con l’Alto Adige.
LA SITUAZIONE DEL PERCORSO - Sull’altro fronte il responsabile di percorso, la guida alpina Franco Melchiori, ha già effettuato i primi sopralluoghi in attesa delle prossime evoluzioni meteo, con l’obiettivo primario il giorno della gara di salire in vetta alla spettacolare Cima d’Asta (2847 metri), purché ci siano tutti gli elementi indispensabili in fatto di sicurezza. «Il manto nevoso in vetta – racconta Melchiori – è davvero tanto. Erano anni che non nevicava con questa copiosità. Ma è ancora troppo presto per ufficializzare il percorso definitivo, mancano ancora tanti giorni».
TEAM RACE - L’altro aspetto singolare della Lagorai Cima d’Asta numero 24 riguarda il ritorno alle origini, ovvero la formula di gare a coppie, che ha contraddistinto le numerose prime edizioni di questa competizione di sci alpinismo, una delle prime in Italia. Inoltre anche quest’anno la competizione, rispecchiando lo spirito che contraddistingue gli organizzatori del Tesino, richiamerà tutte le categorie previste dalla Fisi, dai cadetti e juniores, che affronteranno un percorso ridotto, ai senior e master che dovranno vedersela su un tracciato con un dislivello maggiore.
IL PROGRAMMA - Il programma dell’evento prevede il briefing tecnico, al quale seguirà la degustazione dei prodotti tipici presso la palestra di Pieve Tesino, sabato 8 marzo, quindi domenica mattina la partenza della gara cadetti alle 8.15 da località Sorgazza, da dove è pure previsto lo start della competizione riservata ai senior e master alle ore 8.30. L’arrivo del primo concorrente è previsto per le 10 circa, mentre le premiazioni si svolgeranno a Pieve Tesino alle 14.30.
ISCRIZIONI IN CORSO - Ci sono dunque tutte le premesse per un’altra edizione da incorniciare, con la certezza dell’abbondanza della materia prima, viste le abbondanti nevicate di questo inverno e con la garanzia di una starting list di assoluto livello viste le importanti validità.
A tal proposito sono già arrivate le prime adesioni, in attesa dei big che come sempre si iscrivono all’ultimo momento. Il presidente dello Ski Team Lagorai Sergio Santuari in questi giorni è già a pieni regimi per garantire la perfetta riuscita della competizione, e in tema iscrizioni ha deciso di fissare il tetto massimo di adesioni nel numero di 150 coppie.
I primi ad iscriversi, a testimonianza del prestigio che gode questa competizione anche fuori dai confini nazionali, sono atleti stranieri, e in particolare una coppia che giunge addirittura dalla Scozia e due dall’Austria. Le iscrizioni sono effettuabili sul sito www.cimadastaskialp.it e sono aperte dal 7 febbraio, per concludersi alla vigilia della gara, sabato 8 marzo.