Il Memorial Tita e Marco chiude Prowinter Cup
Trettel-Varesco record a Vigo di Fassa
240 partenti hanno onorato la gara a coppie del memorial Tita e Marco a Vigo di Fassa. Inserita nel circuito Dolomitisottolestelle, è stata anche l'ultima prova di Prowinter Cup. Thomas Trettel-Christian Varesco hanno vinto in 28'28", stabilendo anche il record del percorso. Thomas Martini-Nicola Pedergnana sono giunti secondi in 29'02", Zulian-Pinamonti terzi in 29'39".
Record della gara anche per le ragazze vincitrici: 35'29" per il team Iellici-Deflorian.
A Foppolo vincono Deho e Buzzoni
Ottanta al via del raduno Sotto le stelle
L'ormai classico raduno Sotto le stelle a Foppolo (BG) è stato vinto ancora una volta da Marzio Deho. Il sempre forte biker bergamasco ha completato i 450 metri positivi fino al Montebello, più la relativa discesa, in 25'10". A 21" si è piazzato Paolo Poli, recuperando qualche secondo in discesa, e ad altri 32" il local William Boffelli.
Tra le donne si è ripetuto anche a Foppolo il duello ravvicinato tra le protagoniste del circuito seriano Sci e luci nella notte: Lisa Buzzoni ha vinto in 31'07", staccando di soli 7" Carolina Tiraboschi. Al terzo posto Silvia Agostinelli in 36'46", in questa stagione meno assidua del solito alle notturne con le pelli.
Clima perfetto, temperature poco sopra lo zero, neve dura, pizzoccheri-party di livello assoluto.
Tranvulcania, ennesimo parterre stellare
In palio un montepremi di oltre 12.000 euro
La ISF ha annunciato la lista degli atleti internazionali che saranno presenti alla sesta edizione della Transvulcania Ultramarathon, prima prova stagionale valida per le Skyrunner World Series 2014 nella disciplina Ultra del prossimo 10 maggio.
PERCORSO CLASSICO - Confermato il percorso di 83 km e 4.415 metri di dislivello positivo, con partenza alle ore 6 locali dal Faro de Fuencaliente, arrivo a Los Llanos de Aridane, a sud dell’isola e quota massima raggiunta ai 2.426 m di Muchachos. Gli oltre 1.500 concorrenti in gara avranno a disposizione 18 ore per concludere la loro prova. In palio, un montepremi complessivo oltre i 12.000 euro. Per gli uomini e le donne, oltre il prestigio, c’è infatti a disposizione anche un importante riconoscimento economico: 1.500 euro al primo classificato, 1.000 al secondo, 500 al terzo, 400 al quarto, 300 al quinto, 150 dal sesto al decimo.
BIG UOMINI - Lo scorso anno lo spagnolo Kilian Jornet si riprese la rivincita per il terzo posto del 2012 andando a vincere la prova e stabilendo il nuovo record del percorso in 6h45.09. Alle sue spalle, si classificarono il connazionale Luis Alberto Hernando (6h58.31), i due americani Sage Canaday (7h09.57) e Timothy Olson (7h11.53) e, in quinta posizione, il francese Patrick Bringer (7h17.19). Quest’anno, tutti questi primi cinque atleti hanno riconfermato la loro presenza. La lista dei big, però, è molto lunga e si preannuncia un’ennesima sfida avvincente lungo le montagne dell’isola di La Palma. Saranno al via, tra gli altri big, anche gli statunitensi Dakota Jones e Dylan Bowman, i francesi Xavier Thevenard e Martin Gaffuri, lo spagnolo Tofol Castanyer, il tedesco Philipp Reiter e i britannici Ricky Lightfoot e Tom Owens.
BIG DONNE – Lo scorso anno la sfida fu tra la svedese Emelie Forsberg, vincitrice finale in 8h13.22 e la spagnola Nuria Picas che concluse la prova distaccata di 6’. Quest’anno la svedese ci riprova, forse anche puntando allo straordinario record di 8h11.31 stabilito dalla neozelandese Anna Frost nel 2012. Anche quella femminile potrebbe essere una sfida molto interessante, con molte delle più forti specialiste internazionali della disciplina al via. Oltre a Forsberg e Frost, occhi puntati anche sulla spagnola Uxue Fraile, le statunitensi Cassie Scallon e Krissy Moehl, le francesi Aurelia Truel e Maud Gobert.
GLI ITALIANI - Nel 2012, Giuliano Cavallo, con un nono posto assoluto, ha ottenuto il miglior risultato di sempre degli atleti italiani alla Transvulcania. Per lui, un tempo finale di 8h03.37 che non è più stato avvicinato da nessun connazionale. Lo scorso anno, ci hanno provato Christian Insam, ventesimo in 8h27.03, Nicola Bassi, trentesimo in 9h01.04, Stefano Ruzza, trentanovesimo in 9h12.52, Marco Zanchi, quarantunesimo in 9h17.47 e Giuseppe Marazzi, cinquantaduesimo in 9h46.07. Quest’anno, tra gli iscritti, ritorna alla Transvulcania, Giuliano Cavallo, reduce dalla recente vittoria all’Ultrabericus e fa il suo esordio in gara Fulvio Dapit. Anche la sfida femminile lascia promettere bene per tutti gli appassionati italiani di lunghe distanze. Saranno il via, infatti, Silvia Serafini, di ritorno alle ultra internazionali dopo i Templiers del 2012, Alessandra Carlini, già seconda lo scorso anno alla 80 km di Chamonix e seconda quest'anno alla 80 km di Hong Kong e Federica Boifava quinta lo scorso anno agli Europei di skyrunning.
Concluso il circuito Piemonte Ski Alp
Vittoria finale di Marco Testino e Valentina Picca
A Prali, ultimo atto del circuito Piemonte Ski Alp con il Km Verticale del Courbas. Successo di Paolo Bert in 45.40 davanti a Giorgio Villosio in 48.27, con terzo in 48.41 Marco Testino che si aggiudica così la classifica finale assoluta del circuito davanti a Mauro Canale e Flavio Ferrero, oltre a quella Senior su Mauro Canale e Simone Nasi, mentre Flavio Ferrero è pirimo in quella Master su Imerio Pron e Giulio Fraschia. Nella classifica finale Junior a segno Francesco Berta davanti a Flavio Reteuna e Erik Pettavino.
Nella gara rosa conclusiva affermazione di Raffaella Miravalle in 55.00 su Chiara Bertino in 1h03.15 e Alessia Beux in 1h07.10. Nella graduatoria finale Valentina Picca vince la classifica Senior su Chiara Bertino e Norma Martina, in quella Master prima Franca Bounous su Sylvie Turbil e Laura Mazzucco, appaiate al secondo posto.
Classifica on line nel nostro calendario
Pierra Menta, cresce l'attesa ad Areches
Sul sito della gara, concorso per vincere i capi esclusivi griffati Montura
Ci siamo, giovedì scatta la Pierra Menta. Areches, piccolo paesino francese del Beaufort nella regione Rhone Alpes è pronto a diventare la capitale mondiale dello scialpinismo. Quattro giorni di gare per un totale di diecimila metri di dislivello positivo. La gara delle gare, ambita da tutti gli sci alpinisti; gareggiare al Pierra Menta è un privilegio riservato a pochi. Sabato, sulle nevi del Grand Mont, saranno tremila gli appassionati che coloreranno i pendii della montagna, incitando e sostenendo gli atleti in una sorta di grande happening in quota. Il via della prima tappa giovedì alle 8. E come sempre Ski Alper da vicino questa gara.
Che si potrà vivere anche on line. Intanto sul sito www.pierramenta.com potete partecipare al concorso per vincere i capi esclusivi della Pierra Menta, 'griffati' Montura. L'azienda italiana, infatti, per il quarto anno consecutivo è main sponsor della manifestazione francese: in palio una Kairos Jacket in un’edizione speciale personalizzata Pierra Menta, che sarà riservata anche a tutti gli atleti partecipanti, realizzata in tessuto Wind Stopper.
Albosaggia: si recupera la Valtellina Orobie
In programma domenica 30 marzo la superclassica del Meriggio
Dopo il rinvio di due mesi fa per la troppa neve che non garantiva la necessaria sicurezza dei concorrenti, la Polisportiva Albosaggia ha sciolto le riserve annunciando che il recupero della Valtellina Orobie sarà domenica 30 marzo. Kermesse internazionale individuale open, quella sondriese sarà nel contempo tappa di Coppa Italia Trofeo Scarpa per il settore assoluto, prova giovanile di Coppa Alpi Centrali e finalissima del circuito Skiathlon delle Orobie.
MICHELE BOSCACCI LOCAL HERO - Ai nastri di partenza è già confermata la presenza di alcuni big di primissimo piano come il talento e pluri campione italiano in carica Michele Boscacci: «Di ritorno dalla Pierra Menta io e il mio socio Robert Antonioli abbiamo deciso di saltare il Tour du Rutor e correre quella che per me è a tutti gli effetti la gara di casa. La classifica provvisoria di Coppa Italia mi vede attualmente al comando, e correndo sui miei soliti itinerari di allenamento e con il tifo del mio pubblico, spero di fare bene e accaparrarmi punti preziosi».
AL VIA ANCHE ROBERT ANTONIOLI - Alle sue parole hanno fatto eco quelle del compagno di gara e campione europeo di vertical Robert Antonioli: «Ad entrambi spiace non correre il Tour du Rutor ma tra impegni di coppa, La Grande Course e tappe tricolori la stagione è davvero lunghissima. Per arrivare alla fine bisogna fare delle scelte… Risparmiare due giorni di fatica e correre a due passi da casa ci permetterà di conservare qualche residuo di energia per concludere dignitosamente l’inverno».
IL PERCORSO - Puntando l’attenzione sul percorso, il numero uno della Polisportiva di Albosaggia Franco Parolo ha invece puntualizzato: «La condizione dell’innevamento, viste le importanti precipitazioni di inizio inverno, sono ottimali. In quota la neve è trasformata e i pendii sono tutti sciabili. Salvo drastici cambiamenti, dovremmo proporre tre diversi circuiti a seconda della categoria di appartenenza degli atleti. Oltre a quello classico del settore assoluto con la spettacolare risalita sulla vetta del Meriggio e discesa dalla nord, si stanno studiando due differenti itinerari che possano esaltare e divertire anche i concorrenti più giovani».
Sotto le stelle a Foppolo
Torna la classica notturna brembana, condizioni eccezionali
Con tre metri di neve ai 1600 metri della partenza dal piazzale seggiovie di Foppolo (BG), si presentano condizioni eccezionali per il classico raduno-gara organizzato dalla locale Pro-loco, dal Cai di Zogno e dalla società Brembo Ski. Sono attesi oltre 100 partenti, come negli scorsi anni, nello spirito easy che da sempre distingue l'unica notturna di skialp organizzata in zona.
Confermato il classico percorso che raggiunge il Montebello in 450 metri positivi, per poi tornare in picchiata alla base delle piste. Confermato anche il pizzoccheri-party che attrae tradizionalmente una buona metà degli iscritti.
Partenza alla 20.30, iscrizioni fino a 30' dal via, premi ai migliori e a sorteggio.
Millet Tour du Rutor Extreme 2014
Tradizione e social network in Valgrisenche
Il countdown sta per cominciare. A fine mese sulle nevi, sulle creste e nei couloir della Valgrisenche andrà in scena la tappa italiana del prestigioso circuito scialpinistico La Grande Course. 17 edizioni, 350 squadre senior (28 femminili), 25 equipe giovani, 18 nazioni rappresentate, per una tre giorni di vero scialpinismo in una cornice da favola.
Il Tour du Rutor 2014 sarà una competizione tutta da seguire, con aree supporter nelle quali verranno perfino assegnati dei gadget al pubblico presente. Previsti pure briefing pre gara appositamente studiati per consigliare i punti migliori dove seguire l’evento e un concorso su Instagram che premierà lo scatto che meglio sarà riuscito a rappresentare lo spirito di questa mitica kermesse alpina.
TIFO DA STADIO - In competizioni outdoor di montagna il favore del meteo è determinante per la buona riuscita della manifestazione, ma la presenza di un folto pubblico è il valore aggiunto che valorizza le performance degli atleti e gratifica il lavoro svolto dal comitato organizzatore. Lo sa bene lo staff dello Sci Club Corrado Gex che, strizzando l’occhio ai fan, si è attivato per portare sul campo gara un vero e proprio tifo da stadio.
GADGET A GO-GO - Approfittando della partnership con Bandavej (nota azienda biellese specializzata nella produzione di intimo sportivo brevettato in lana merino e polipropilene doppio strato che ha vinto come miglior intimo sportivo l’awards 2014-2015 all’Ispo di Monaco), chi raggiungerà le apposite aree supporter potrà godersi in prima persona le fasi salienti della gara e portarsi a casa uno splendido gadget. In palio vi sono fascette, cappellini e maglie tecniche a seconda dei punti raggiunti (tutte le info sul sito della gara).
LE INDICAZIONI PER IL PUBBLICO - Non solo. Per facilitare il pubblico presente, subito dopo il briefing atleti, Marco Camandona e il suo staff ne effettueranno uno ad hoc dedicato ai supporter. Qui verranno spiegati i percorsi gara e dispensati consigli utili per muoversi in sicurezza raggiungendo i vari punti più belli e spettacolari delle tre tappe.
#TDR2014 - È questo l' hashtag da memorizzare per vincere splendidi premi! Tradizione e storia, ma sempre restando al passo con i tempi. Questa è da sempre una delle mission del Tour du Rutor, che per l’edizione 2014 ha lanciato un hashtag e un concorso che farà sbarcare lo skialp nel mondo social.
IL CONCORSO INSTAGRAM - Il concorso, proposto in collaborazione con la community Instagramers Valle d’Aosta, prenderà il via il 17 marzo per concludersi alle ore 24 del 31 marzo 2014. Per prendervi parte, basterà condividere fotografie e video utilizzando gli hashtag #TDR2014 e #igersvalledaosta.
Come partecipare: bisogna innanzitutto scaricare sul proprio smartphone l’applicazione gratuita Instagram e contrassegnare non solo gli scatti ma anche i video, grande novità di quest’anno, riguardanti la gara, con l’hashtag #TDR2014. La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti.
I premi: fotografie e video saranno valutati da una giuria di cui faranno parte i referenti della community Instagramers Valle d’Aosta e dell’organizzazione del Millet Tour du Rutor Extrême. I primi tre classificati verranno premiati con ricchi premi donati dagli sponsor della gara. Gli scatti che interpreteranno al meglio lo spirito dello scialpinismo faranno parte di un’esposizione-evento, in data da definirsi.
Marco Anghileri cade sul Pilone centrale
Gravissima perdita per il mondo dell’alpinismo
Marco ‘Butch’ Anghileri è morto a poche centinaia di metri dalla vetta del Monte Bianco dopo aver completato la prima salita solitaria invernale della Jöri Bardill, sul Pilone Centrale del Freney.
‘Il Butch’, come tutti lo conoscono specialmente in Lombardia e nel vasto ambiente dei frequentatori del gruppo delle Grigne, stava preparando da tempo questa salita pur mantenendo riserbo come sempre. Di recente aveva anche partecipato a dibattiti nei forum di montagna intervenendo sul grado di pericolo presente a causa della neve nelle sue Grigne, che stava frequentando quotidianamente proprio in vista di questa salita.
La notizia è stata diffusa nella serata di ieri. Il Soccorso Alpino Valdostano non aveva diramato la notizia perchè non era ancora riuscito a raggiungerlo a causa del forte vento, ma questa mattina Butch è stato recuperato ai piedi del Pilone centrale del Freney. La salma è ora a Courmayeur.
Per ora si rincorrono solo supposizioni sull’accaduto. Forse l’incidente è successo nel tratto in cresta che dall’uscita della via Bardill porta alla vetta del Bianco, da dove il Butch sarebbe poi sceso a Chamonix per tornare a Lecco sabato. A far supporre che la caduta si sia innescata in cresta è il punto in cui il corpo è stato localizzato, molto distante rispetto alla linea della via Bardill.
L’ultimo contatto di Marco Anghileri con la famiglia risale a giovedì scorso, con un sms sintetico ma nella logica delle cose: ‘Notte fredda e ventosa, ma tutto bene’. Venerdì ha quindi attaccato la ‘Chandelle’, la colata verticale con gli ultimi tre tiri chiave della via. Amici valdostani lo seguivano con i binocoli, l’hanno visto uscire dalla Bardill e iniziare il tratto finale in cresta. Poi il silenzio, ma con la possibilità dell’esaurimento della batteria del cellulare.
Ma il troppo tempo trascorso dall’uscita della via faceva sospettare che potesse essere successo qualcosa. La guida alpina valdostana Arnaud Clavel, che da martedì stava seguendo col binocolo la scalata dell’amico, ha quindi deciso di richiedere un intervento dell’elicottero per sorvolare la zona, dove è stato presto individuato ai piedi del Pilone centrale. Intanto il padre Aldo aveva raggiunto Chamonix, dove era previsto l’incontro con Marco.
Marco Anghileri lascia la moglie Barbara, i figli Carlo e Giulio e i fratelli Sara e Luca. Per il padre ‘Aldino’ Anghileri (a sua volta fortissimo alpinista) e la madre si tratta di un duro colpo, dopo la scomparsa nel 1997 del figlio maggiore Giorgio, anch’egli alpinista, travolto in bicicletta da un Tir a soli 27 anni.
Quella del Butch è una perdita gravissima per i tantissimi che l'hanno conosciuto, di persona o di fama. Marco era sicuramente una presenza fondamentale nelle Grigne, che sono molto di più che un gruppo montuoso affacciato sul Lago di Como e sulla pianura lombarda a poche decine di chilometri da Milano. Le sue salite e le belle serate alpinistiche con cene e convivialità tra alpinisti presso il locale di famiglia ai Piani dei Resinelli richiamavano l'attenzione di tutto il mondo alpinistico. Il Butch suscitava l'affetto di tutti con la sua simpatia, il suo entusiasmo e la sua disponibilità.
Boscacci e Antonioli primi al campionato ANA
Walter Trentin e Matteo Pedergnana vincono il tricolore ANA
Michele Boscacci e Robert Antonioli vincono la gara, Walter Trentin e Matteo Pedergnana conquistano il tricolore 2014: la 29ª edizione della scialpinistica del Pizzo Scalino sulle nevi della Valmalenco valeva infatti come come campionato italiano ANA.
Il forte vento che di prima mattina ha obbligato gli uomini della Sportiva di Lanzada a lavori straordinari di tracciatura, tagliando parti di ghiacciaio e dirottando tutti i concorrenti su un unico percorso, non è riuscito a rovinare la festa tricolore: ai nastri di partenza un centinaio di coppie impegnate su un anello da circa 900m di dislivello positivo, 'spalmati' su quattro salite e altrettante discese.
Pur non essendo in lizza per il titolo, essendo alpini ancora in attività, i due portacolori del Cs Esercito di Courmayeur, Michele Boscacci e Robert Antonioli hanno voluto onorare la gara, facendo il ritmo al resto del gruppo. Per loro successo di giornata con il tempo di 1h07’28”. Secondo posto e titolo tricolore per i due alpini della sezione valtellinese di Tirano Matteo Pedergnana e Walter Trentin che hanno tagliato il traguardo in 1h09’46”. Terza piazza e argento di campionato italiano per i biellesi Corrado Vigitello e Enzo Passare (1h14’28”). Bronzo tricolore, invece, per la coppia proveniente dalla sezione di Salò composta da Claudio Lombardi e Filippo Bianchi (1h15’05”). Nelle posizioni che contano anche Dino Sala e Pini Eros (Tirano), Francesco Pozzi e Fermo Maiolani (Tirano), Erwin Deini e Mauro Darioli (Domodossola), Simone Brunelli e Francesco Sandrini (Vallecamonica), Giovanni Gianola e Domenico Gianola (Lecco), Ugo Pedrotti e Mirco Negrini (Sondrio).
Per quanto riguarda invece la speciale graduatoria sul circuito B, vittoria per i biellesi Nicola Rocchi e Filippo Pelacchi.
Trofeo Kreuzspitze, vince Matteo Eydallin
Nella gara rosa appaiate Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini
Matteo Eydallin si è imposto nella terza edizione del Trofeo Kreuzspitze, memorial Walter Nones e conquista così la leadership del circuito Coppa delle Dolomiti. In campo femminile arrivo appaiate fra le due eterne amiche Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, con Francesa sempre più leader del circuito dal pettorale rosso.
GARA MASCHILE - Eydallin era il favorito della vigilia, ma la vittoria l’ha ottenuta grazie alla sfortuna di Galizzi, reduce dal Sellaronda, che ha comunque dato risorse a tutte le energie possibili per cercare di contrastare il forte skialper dell'Esercito.
In avvio di gara, dato ai 1250 metri del Ponte alle Stue, il duo Galizzi-Eydallin imponeva il ritmo mettendo il fila i 70 skialper che hanno partecipato alla gara che ricorda l’alpinista della val di Cembra Walter Nones. Il primo tratto di gara si è corso sulla strada che porta al passo del Manghen, per proseguire poi verso i Lasteati, dove gli sci alpinisti hanno fatto il primo cambio pelli, per scendere brevemente e salire ai 2230 metri dell’omonimo colle dove i due di testa si sono alternati al comando.
Scesi sino ai 1890 metri della Malga Caserine, Galizzi ed Eydallin hanno raggiunto i 2490 metri della vetta del Kreuzspitze, salendo nell’ultimo tratto a piedi ed accolti da uno splendido sole, ma da vento molto forte. La discesa i due di testa l’hanno affrontata in scioltezza, avendo un buon vantaggio sul terzo, il trentino che corre con i colori dell’Adamello Ski Team Daniele Cappelletti. In una curva della stradina, che porta al traguardo Galizzi è caduto lasciando via libera al piemon tese, arrivato in solitudine dopo 20 chilometri e 3850 metri di dislivello, divisi a metà tra salite e discese, in 1h52’26”.
Seconda piazza per Galizzi, staccato dal vincitore di 43”. Al terzo posto Daniele Cappelletti con il tempo di 1h55’52”. Quarto posto il fiemmese Thomas Trettel in 1h58’46”, precedendo il fassano del Bogn da Nia Ivo Zulian al Ponte della Stua in 1h59’27”. Sesta piazza per Alex Salvadori dell’Alpin Go, che ha preceduto il veneto del Cai di Schio Davide Pierantoni, in gara nonostante l’influenza.
GARA FEMMINILE - In campo femminile le bormine Martinelli-Pedranzini hanno fatto, come loro consuetudine, gara assieme e sempre in testa. Al traguardo hanno fermato i cronometri in 2h27’49”. Ottimo terzo posto poi per la fiemmese della Cauriol Sabrina Zanon in 2h36’, che ha preceduto la sua compagna di colori Elisabeth Benedetti.
COPPA DOLOMITI - Grazie a questa affermazione Eydallin passa in testa alla Dolomiti con 232 punti davanti a Galizzi, che di punti nel ha 195, terzo il fassano Ivo Zulian, con 190. In campo femminile la Martinelli, consolida il primo posto e con 345 seconda la Pedranzini con 212.
Thomas Martini vince la Drei Zinnen
Alba De Silvestro a segno nella gara rosa
Alla Drei Zinnen a Sesto nella Val Pusteria bella vittoria di Thomas Martini: gara a due con Nejc Kuhar con arrivo in volata. Al terzo posto Lois Craffonara, mentre si è ritirato uno dei favoriti della vigilia, Lorenzo Holzknecht. Nella gara femminile a segno Alba De Silvestro che precede di circa un minuto Birgit Stuffer, con Martina De Silvestro (reduce dal secondo posto al Sellaronda) a completare il podio.
Thomas Martini si prende finalmente la soddisfazione del gradino più alto del podio su uno dei tracciati più belli del calendario nazionale, dopo una stagione molto continua fatta di tantissime gare e di piazzamenti su ogni terreno.