Sentiero 4 Luglio: tanta neve ma gara confermata

Torna il percorso tradizionale

Sarà probabilmente una Maratona del Cielo più bianca del solito quella prenderà il via il 6 luglio da Corteno Golgi (Bs). Già nelle settimane scorse, il presidente del comitato organizzatore Gianluigi Tom Bernardi, in compagnia di amici scialpinisti, ha risalito in esplorazione sia le Valli di Sant’Antonio fino alla vetta del Telènek, sia la Val Paisco fino al Bivacco Davide. Lassù è tutto tranquillo sotto una spessa coltre di neve, che si sta lentamente assottigliando. L’edizione 2014 della grande corsa cortenese attraverso le vette e i passi camuni al confine con la Valtellina e la Bergamasca potrebbe riservare paesaggi immacolati più ampi del solito. Tutto dipende dalle temperature delle prossime, decisive settimane.

ISCRIZIONI - Le iscrizioni, al costo di 35 euro per la maratona e 30 per la mezza, comprenderanno buono pasto, maglietta tecnica e pettorale. Ci si iscrive esclusivamente online su www.maratonadelcielo.it, ricordando che ogni partecipante dovrà essere in possesso di tessera FSA (acquistabile anche a Corteno al prezzo speciale di 5 euro) o FIDAL e che al momento del ritiro del pacco gara ognuno dovrà anche versare una cauzione per il chip elettronico consegnato.  

PERCORSO - Il 2014 è l'anno del ritorno ai tradizionali e amatissimi percorsi utilizzati fino al 2009, prima che il triennale accordo di collaborazione con Aprica portasse a individuarne di nuovi. Si partirà da Piazza Venturini di Corteno Golgi alla volta delle Valli di Sant'Antonio, per giungere dopo alcune ore (da due per i corridori della corta a otto per gli ultimi classificati della lunga) a Santìcolo, frazione più a est del Comune, il vivace borgo che ebbe dignità municipale fino agli anni '20 del secolo scorso. 


Valle Intrasca, al via anche Brizio, Mora e Valsesia

Quasi 300 coppie iscritte alla gara di domenica

Si avvicina sempre più rapidamente la grande festa della Maratona della Valle Intrasca (Vb), organizzata dal CAI Verbano: da venerdì 30 maggio a domenica 1primo giugno Verbania sarà invasa da atleti, appassionati di montagna e semplici tifosi che celebreranno la quarantesima edizione della camminata non competitiva che ormai fa parte della storia della città.

FAVORITI -
Sono al momento 274 le coppie iscritte alla Maratona (57 gli atleti iscritti alla Maratonina) un numero che però può aumentare ancora: le iscrizioni saranno, infatti, aperte fino a 40' minuti prima della partenza; il via sarà dato come consuetudine da Piazza Ranzoni - il cuore pulsante della manifestazione - alle 8.00. Tanti sono gli atleti di valore già iscritti: Marco Zarantonello e Max Valsesia correranno in coppia, così come Livio Tretto e Orlando Falcioni; promette di far bene anche il duo formato da Ennio Frassetti e Alberto Comazzi. Non saranno invece al via i vincitori dello scorso anno, Giulio Ornati e Stefano Trisconi. Molto interessante la gara mista con alcune coppie che sicuramente daranno spettacolo, come quelle formate da Michela Piana e Alfredo Fasolo, da Cecilia Mora e Andrea De Francesco e, infine, quella targata Brizio, Emanuela e Mauro; altra coppia da tenere presente è quella che vedrà al via Scilla Tonetti ed Enrico Di Lullo. In campo femminile è attesa con curiosità la prova del duo Daniela Margarini - Arianna Matli.  

PROGRAMMA -
La festa della quarantesima Maratona della Valle Intrasca inizierà venerdì 30 maggio con la seconda Festa della Montagna... al lago, sempre in Piazza Ranzoni: alle 20.30 si terrà la presentazione ufficiale della manifestazione, mentre alle 21.00 ci sarà la cerimonia di consegna del premio 'La pica da legn'; la cerimonia sarà allietata da alcuni intermezzi musicali del Coro Valgrande. Sarà quindi una serata da non perdere per chi ama la Maratona della Valle Intrasca e in generale per tutti gli amanti della montagna. Sabato alle 15.30 ci sarà il ritrovo della Sgambettata per bambini in gamba, una divertente corsa nel centro storico di Verbania Intra. Domenica 1 giugno alle 8.00 ci sarà dunque la partenza della Maratona della Valle Intrasca, mentre il via della Maratonina sarà dato alle ore 8.15. www.maratonavalleintrasca.it 


Damiano Lenzi gia' in gara con le due ruote

Secondo al Giro delle Valli Monregalesi

Damiano Lenzi di nuovo in gara, questa volta su due ruote. Il vincitore della Coppa del Mondo di sci alpinismo, si è presentato al via del Giro delle Valli Monregalesi, granfondo di 141 km e tappa di Coppa Piemonte, con appena 1000 chilometri nelle gambe, con i colori della Velo Valsesia. Ma è arrivato ad un passo dal successo: nella volata finale a cinque è partito lungo, infilato sotto lo striscione d'arrivo da Andrea Gallo. Terzo posto per Gianmario Rovaletti seguito da Antonio Camozzi e Riccardo Toia.


Ski-alp e Olimpiadi: occasione ma a quale costo?

Un'interessante riflessione del sito nordamericano skintrack.com

La ISMF, federazione di riferimento dello ski-alp, è finalmente stata ammessa tra le federazioni olimpiche. Lo abbiamo già scritto su skialper.it e nel prossimo numero di Up & Down, in edicola a partire dalla prossima settimana, affrontiamo la questione con un'ampia intervista al presidente della federazione Mariotta. Questo, però, non vuol dire che il gioco è fatto. Per essere ammessi ai Giochi il CIO valuterà attentamente alcuni aspetti. Si è occupato della questione con un interessante articolo il sito nordamericano skintrack.com. Facciamo nostra la riflessione di Stano Faban perché affronta in maniera critica alcuni aspetti non secondari della questione scialpinismo-Olimpiadi. «In primo luogo il CIO riconosce che c'è uno sport sufficientemente popolare e organizzato, poi lo osserva e cerca di capire se è sufficientemente 'vendibile' per le televisioni; infine, può includerlo negli sport olimpici» scrive Stano Faban* e aggiunge: «… il CIO deve inoltre considerare se aggiungere un nuovo sport o sostituirlo a un altro. è business, niente altro. Che sia uno sport environmentally friendly o no, ci deve essere un ritorno sull'investimento». 

LA CHIAVE BROADCASTING - Alcuni dati sul business del broadcasting fanno riflettere per capire quanto sarà fondamentale: il 47% degli introiti del CIO derivano proprio dalla vendita dei diritti tv, contro il 45% delle sponsorizzazioni, il 5% dei biglietti e il 3% del licensing. La rete statunitense NBC ha recentemente firmato un accordo per i diritti delle Olimpiadi dal 2021 al 2032 del valore di 7,65 miliardi di dollari. Che cosa significa questo per lo ski-alp? «Che diventerà sport olimpico e rimarrà molto simile a quello che è ora se i broadcaster troveranno un sistema molto efficiente dal punto di vista dei costi per riprendere le gare su ogni tipo di terreno e con ogni meteo in modo da bilanciare l'audience non elevatissima oppure che la stessa audience crescerà molto nei prossimi due anni e 'pagherà' i costi di produzione e distribuzione». Stano Faban ipotizza anche un'altra, amara, ricetta, il cambiamento drastico dello scialpinismo per abbassare i costi di produzione e renderlo più appetibile per le masse: «… Non sarei sorpreso se questo volesse dire creare dei circuiti da ripetere più volte e evitare terreni problematici e tecnici». Basti pensare che a Sochi la 50 km è stata fatta su un anello relativamente breve percorribile in una dozzina di minuti su meno di due ore di gara. Certo, come ammette Stano Faban, ci potrebbe essere una terza via, con cambi meno drastici… 

UNO SPORT 'AD ANELLI'? - Interessanti anche le conclusioni alla domanda se le Olimpiadi sarebbero positive per lo ski-alp. Lasciamo a ognuno di voi lettori la risposta, qui ci limitiamo a riportate le conclusioni del blogger statunitense. «Sono abbastanza indeciso sulla validità come sport olimpico: se diventerà uno sport su anelli e terreni non naturali sarà ancora lo ski-alp che abbiamo conosciuto?… Se guardiamo la Sprint, credo che sia stata inventata proprio per venire incontro alle esigenze televisive del CIO. Mi piace? È scialpinismo? No. … Però le Olimpiadi porterebbero soldi e farebbero conoscere lo ski-alp a tante persone, facendolo crescere. Per questo saremmo felici che quello che consideriamo il più bello sport al mondo fosse conosciuto da più persone. In definitiva la sola cosa che possiamo fare è stare attenti e chiedere dei cambiamenti se non ci piace la direzione presa dallo ski-alp». Pensieri sensati ai quali però si contrappone quello di Laetitia Roux che sul prossimo numero si Up & Down dice che una delle gare che ama di più è proprio la Sprint... E voi cosa ne pensate?  

*Stano Faban, fondatore del sito skintrack.com nel 2009, slovacco trasferitosi in Canada nella vita è un web designer e fa parte della nazionale canadese di scialpinismo
 


Salewa, il futuro parte dal nuovo logo

L'aquila ristilizzata e' stata presentata domenica in un evento-show

Dopo un'ottantina di anni nei quali è rimasto praticamente invariato, il logo di Salewa, la storica aquila che generazioni di montanari e amanti degli sport outdoor hanno imparato a conoscere e amare, si presenterà in una nuova veste. L'aquila non sparisce, i valori del brand rimangono gli stessi, la montagna rimane la 'casa', ma il look è più moderno, più 'digital', più astratto. La nuova aquila è una interpretazione del glorioso animale. Il brand è stato presentato domenica sera a una cerimonia alla quale abbiamo avuto la fortuna di assistere. Un vero e proprio evento-show sul lago di Wolfsgang, in Austria, alla presenza di tutte le massime cariche societarie e di negozianti e rappresentanti da tutto il mondo. Un evento con tanto di sfilata-balletto con le nuove collezioni e la possibilità di 'sbirciare' le novità 2015 che non sono poche, a cominciare da un innovativo 'catino' per l'arrampicata, per proseguire con due scarpe completamente nuove, una da speed-hiking e una da approach. Lo speed-hiking sembra essere proprio uno dei trend sui quali l'azienda punta maggiormente per il futuro. Non resta che attendere la fiera Outdoor di Friedrichshafen e le prime prove in anteprima… Stay tuned!

A seguire il comunicato stampa ufficiale dell'azienda:

Un nuovo logo, un rilancio globale del marchio. Una tappa nella storia del brand SALEWA. L’inaugurazione della nuova sede nel 2011 è stata un’importante anticipazione di questo cambiamento, coronato da un nuovo logo. Il rilancio globale del marchio vuole essere proprio come questo edificio futuristico, ovvero riflettere all’esterno i valori del brand: l’essenzialità delle linee, il design moderno e funzionale, la leggerezza e la tecnicità dei materiali, la forza e il rispetto dell’ambiente, l’accurata attenzione al particolare.
 «L’Alto Adige non è solo sede del nostro Headquarter, ma è anche la casa del nostro brand. Qui si vive lo sport alpino in tutte le sue sfaccettature ed è quindi una location ideale per sviluppare il nostro brand» afferma il CEO Massimo Baratto.

SALEWA: marchio storico per gli sport di montagna

Dalla fondazione nel 1935 SALEWA ha fatto parte della storia e dell’evoluzione dell’alpinismo. Fin dagli inizi la passione per gli sport alpini è stata la molla per lo sviluppo di prodotti innovativi che potessero aiutare gli alpinisti a raggiungere i loro obbiettivi con maggiore sicurezza e facilità. 
«La nostra forte eredità alpina è una solida base, guardiamo verso un futuro entusiasmante. Il nostro obiettivo è trasformare questa forza ed esperienza in prodotti innovativi per gli appassionati della montagna di tutto mondo. Per questo motivo è importante scegliere partner che condividano i nostri valori. Ciò che SALEWA affronta oggi è una sfida globale e il rilancio del brand ne rappresenta una tappa fondamentale».

Il successo di SALEWA ha il volto di un team internazionale, unito dalla passione per gli sport di montagna. «Desideriamo condividere le nostre esperienze e la felicità che proviamo in montagna,  ispirando così le persone a fare lo stesso ed arricchire la loro quotidianità. In questo, le esigenze dei nostri clienti sono al centro del nostro agire. Non vogliamo solo fornire la giusta attrezzatura, ma permettere loro di scoprire i nostri prodotti e i nostri servizi in modo semplice e coinvolgente, » spiega Massimo Baratto.

2014: nuovo logo per lo specialista degli sport alpini

Un simbolo distintivo nel mercato dello sport è l’orgogliosa e maestosa aquila, accompagnata dalla scritta SALEWA marcata in grassetto. Da anni un marchio riconoscibile e riconosciuto, tuttavia ora, nel 2014, i tempi sono maturi per un’evoluzione. SALEWA compie un passo essenziale e rinnova il famoso logo. Quello che era iniziato quattro anni e mezzo fa come una semplice idea, è oggi un moderno e attraente logo frutto del lavoro e della collaborazione fra designer internazionali. Il marchio è stato registrato nel dicembre 2012, ma la presentazione ufficiale ha avuto luogo solo domenica 25 maggio 2014, con un evento di lancio presso il Wolfgangsee, in Austria. Il logo verrà poi presentato al settore in occasione della fiere OutDoor a Friedrichshafen e Outdoor Retailer negli USA.

L’esperienza alpina si fonde nello stile dei tempi moderni:
il nuovo logo SALEWA
Il nuovo marchio è un tributo al cambiamento globale della società: complessità, realtà digitale, spirito globale, e il desiderio di valori genuini che ne deriva. Tutto questo riflette la nuova identità del marchio: il linguaggio del nuovo logo dovrà essere puro, minimalista. Angolare, tagliente e multiforme, ma in apparenza ridotto al minimo, nell’ottica di un brand globale di sport di montagna. «Con il design del nostro logo e con la nuova Corporate Identity vogliamo veicolare i valori del nostro marchio. Abbiamo riflettuto intensamente su cosa poter tralasciare e su come essere all’altezza della semplicità elementare che ritroviamo in montagna. In questo, il design si orienta anche alla funzionalità di cui ha bisogno lo sportivo in montagna, con un occhio costante al dettaglio che ci contraddistingue e differenzia come brand», così Reiner Gerstner, Group Brand & Marketing Director, descrive il progetto visivo.
 


In edicola Outdoor Running 2014

Il numero speciale di Ski-alper dedicato alla corsa off-road

Non abbiamo nemmeno dato il tempo alla neve di sciogliersi che siamo già pronti con la versione 2014 di Outdoor Running! Dal 5 maggio, infatti, sarà disponibile nelle migliori edicole la nuova edizione dell’annuario di Ski-alper dedicato a trail running, skyrunning e corsa in montagna, o più semplicemente all’outdoor running, come ci piace definire questo settore! È stata una corsa, non poteva essere diversamente, visto l’argomento trattato. Ma ce l’abbiamo fatta e siamo davvero soddisfatti del risultato, in attesa del riscontro dei lettori, naturalmente! L’edizione 2013 era stata un grandissimo successo, forse superiore alle nostre aspettative. Proprio per questo la sfida per riuscire a superarci sarà impegnativa. In copertina, naturalmente, il re della corsa outdoor, Kilian Jornet Burgada, in un bello scatto di Jordi Saragossa.

 


LA NOSTRA FILOSOFIA - Abbiamo mantenuto inalterato il progetto del 2013, apportando una serie di modifiche secondo i feedback del settore (runners, aziende, negozianti, appassionati). Outdoor Running è l’unico prodotto editoriale professionale in questo ambito in Italia e proprio per questo la responsabilità aumenta ancora di più. L’obiettivo, naturalmente, è quello di informare al meglio gli appassionati e aiutare la crescita di questo dinamico settore. Una prima sezione dedicata al mondo delle gare, poi il super-test delle scarpe e infine il nuovo capitolo sull’allenamento. Scopriamo i dettagli.

TUTTO SULLE GARE - A quale gara partecipare? Perché? Quando? Quale sarà la più adatta alle mie caratteristiche? Se avevate qualche dubbio, leggendo la prima sezione di Outdoor Running scomparirà. Le risposte le trovate tutte qui. Innanzitutto apriamo con una serie di statistiche, dedicate ai top runner a livello nazionale e internazionale, ma non solo. Abbiamo pubblicato i ranking 2014 della International Skyrunning Federation, tutti i vincitori di medaglie mondiali ed europee nel 2013, i podi conquistati dagli italiani nelle gare internazionali e - udite bene - i nomi di tutti i vincitori di almeno una gara in Italia nel 2013! In più (novità rispetto alla scorsa edizione) il calendario completo di tutte le gare italiane in ben 16 pagine, con data, località e denominazione della gara, ma anche lunghezza, dislivello, sito e indirizzo mail per contatti e informazioni. E poi tre capitoli approfonditi, con le nostre recensioni e valutazioni: le 28 gare da sogno internazionali, le 54 più prestigiose gare in Italia e infine 32 tappe ‘save the date’ selezionate all’interno del calendario. Un lavoro meticoloso, ricchissimo di dati e informazioni, in oltre 120 pagine di foto, grafici, tabelle e valutazioni.

GARE TOP - Sia le top gare internazionali che quelle italiane, per in totale di 71 appuntamenti, sono recensite in schede super dettagliate. Per ognuna di esse, oltre alle informazioni essenziali (denominazione, distanza, dislivello, organizzazione, affiliazione, circuito di appartenenza, logo ufficiale, sito internet, mail e contatti social), una serie di dati molto importanti e introvabili altrove tutti insieme. La nostra scheda, innanzitutto: località di partenza e arrivo, orario di partenza, quota massima raggiunta, tipo di terreno, numero di ristori, punti acqua, costo di iscrizione ed eventuali scadenze, numero limite di iscritti, premi in denaro, tempo record maschile e femminile, tempo medio nell’edizione 2013, tempo limite e numero di finisher del 2013.  A questo si aggiunga anche l’albo d’oro, la classifica dell’ultima edizione, il materiale obbligatorio, l’altimetria (tutte realizzate dal nostro studio grafico e uniformate nello stile). Infine le valutazioni della redazione, espresse con un voto da 1 a 5, sulla difficoltà tecnica, il numero dei partecipanti, il livello dei partecipanti, il costo al chilometro e l’aspetto paesaggistico. Un ultimo dato è il rapporto dislivello/distanza, cha aiuta a capire quanto il percorso sia pendente. Ogni gara, poi, ha una valutazione espressa con le famose ‘scarpette’ di Outdoor Running: da 1 a 3, con pochissime gare che possono fregiarsi delle tre scarpete +, il massimo della valutazione. Vi lasciamo scoprire quali sono!

SUPER-TEST - A differenza della scorsa edizione abbiamo deciso di concentrare il lavoro sulle scarpe, tralasciando gli accessori (li riprenderemo nell’edizione 2015 e sulle varie uscite estive della rivista Ski-alper). Questo per consentire al test team, coordinato da Alessandro Pilloni, di dedicare tutte le energie e le attenzioni alle scarpe. Abbiamo scelto 50 modelli (Adidas, Asics, Brooks, Dynafit, Hoka OneOne, Inov-8, Kalenji, La Sportiva, Lafuma, Mizuno, New Balance, Nike, Pearl Izumi, Quechua, Raidlight, Salomon, Saucony, Scarpa, Scott, Tecnica, The North Face), valutandoli dal vivo alle fiere di settore e confrontandoci con le aziende. Questo è stato l’unico momento di contatto con i produttori, oltre alla richiesta di informazioni tecniche su materiali e sul progetto di ogni scarpa. Riteniamo che un test attendibile e rigoroso non debba aver alcun coinvolgimento delle aziende produttrici, men che meno presenza nella sede di svolgimento. Per cui abbiamo impostato un protocollo piuttosto rigido: pochi testatori, esperti e affidabili, turni di lavoro piuttosto intensi, diversi terreni e pendenze. Ognuno dei testatori è stato sottoposto a valutazione podologica prima di iniziare e ogni scarpa è stata valutata a secco prima di essere portata sul terreno. I runner? Eccoli: Martin e Bernard Dematteis, Stefano Trisconi, Lele Manzi, Paolo Gotti, Marco Zanchi, Luca Lamperti e naturalmente le ladies, con Katia Fori, Elisa Desco e Lisa Buzzoni. Hanno lavorato dietro alle quinte del test, oltre al coordinatore Alessandro Pilloni (che ha curato anche la stesura di tutte le valutazioni sulla base dei giudizi espressi dai testatori, su schede e davanti alla videocamera), Luca Giaccone e Claudio Primavesi della redazione di Ski-alper, i fotografi Alo Belluscio (che ha curato tutti gli still life prodotto), Sindy Thomas e Alberto Orlandi e il vidomaker Daniele Gamba. Prezioso anche il supporto dell’agenzia Spia sul territorio intorno a Bergamo, dove si è svolto il test.

SCHEDE DETTAGLIATE - Ad ognuna delle scarpe è stata dedicata una pagina. Su di essa troverete la foto del prodotto testato (abbiamo voluto fotografare proprio quelle, senza basrci su immagini statioche fornite dalle aziende), la scheda tecnica con i dati essenziali (tomaia, fodera, intersuola, sottopiede, allacciatura, suola, drop, peso, misure, colori, prezzo e sito per ulteriori informazioni), la descrizione generale, la nostra valutazione e la descrizione ‘come va’. Tre grafici per definire punti forti e deboli, rendimento nelle diverse situazioni e consigli di utilizzo. Quindi un grafico che rende immediata al colpo d’occhio la destinazione d’uso, variando dal door to trail, al terreno collinare e prealpino del trail running, alla montagna delle Sky, fino alle pendenze del vertical. La valutazione complessiva, tenendo conto di tutti i parametri, è sintetizzata nel rating finale, che va da A+ fino ad F.

SEZIONE TRAINING - La novità di Outdoor Running 2014 è rappresentata dalla sezione tecnica dedicata all’allenamento, come richiesto da numerosi lettori l’anno scorso. Il nostro medico dello sport Massimo Massarini ha testato cinque gps da polso. I suoi consigli su come utilizzarli e i risultati del test comparativo che ha fatto Garmin Fenx, 620 e 910 XT, Suunto Ambit2 R e Polar RC3 GPS. Eros Grazioli, noto trainer di alcuni dei più forti atleti nello scialpinismo (autore del libro di grande successo ‘Scialpinismo, teoria dell’allenamento’ edito dalla nostra case editrice) ha curato un articolo sui tre periodi per preparare una stagione nelle skyrunning. Nicola Giovanelli, docente universitario e ultra-runner di alto livello, ha invece approfondito e accorpato in un unico capitolo gli articoli sull’allenamento alle ultra distanze apparsi su Ski-alper nell’ultimo inverno, corredati da una maxi-tabella da 36 settimane per preparare la vostra Ultra Trail.

DA NON PERDERE - Outdoor Running 2014 (224 pagine, 7,50 euro) sarà disponibile nelle migliori edicole, dove abitualmente acquistate Ski-alper. Se la vostra edicola di fiducia non dovesse essere rifornita, oppure avesse già esaurito le copie ricevute, potete segnalarcelo con una mail e provvederemo a farla riassortire. È possibile ordinare questo speciale e riceverlo a casa per posta prioritaria (10 euro il prezzo per gli abbonati a Ski-alper, 13,50 per tutti gli altri) chiamando il numero 0124 428051 o inviando una mail a ordini@mulatero.it per avere tutte le info sui metodi di pagamento. Disponibile anche su smartphone e tablet, sia iOS che Android, scaricando la app di Ski-alper e procedendo direttamente all’acquisto in-app (5,99 euro il prezzo).


L'edizione 'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon

Miglior tempo per Filippo Barazzuol e Barbara Moriondo

Willy Jervis, napoletano di origine, ingegnere meccanico alla Olivetti, valdese, alpinista, sciatore e antifascista. Partigiano: per questo venne fucilato il 4 agosto 1944 sulla piazza di Villar Pellice dai nazisti. A Willy Jervis è stato dedicato dal CAI Uget Val Pellice il rifugio collocato nella conca del Pra in alta Valle Pellice nel comune di Bobbio: dopo settanta la ricorrenza è stata ricordata nella edizione  'zero' del Willy Jervis Spring Triathlon. Prima 7 km e 550 metri di dislivello da Villanova al Rifugio Jervis con la mountain bike, poi circa tre km di corsa nella conca del Pra, quindi, sci sullo zaino prima ed ai piedi poi, i 1105 metri di dislivello per raggiungere il Colle Selliere a 2850 metri. 37 atleti si sono prestati a battezzare questa new entry: il dominio di Filippo Barazzuol era previsto e lui non ha mancato l’appuntamento. Una prestazione impreziosita dal suo ruolo di collaboratore organizzativo che lo ha visto impegnato alla vigilia nelle operazioni di tracciatura del percorso. Suoi i migliori tempi da biker e nella frazione sci alpinistica per concludere con in un'ora, 43 minuti e 45 secondi. Piazza d'onore per Paolo Bert: ha provato ad impensierire il fuoriclasse cercando di contenere il distacco nella frazione ciclistica, ma ha pagato tre minuti dal battistrada. Il recupero nella frazione di corsa (circa un minuto) non è stato sufficiente e lo strapotere di Barazzuol sugli sci ha fatto il resto: dieci minuti di distacco circa sui 1700 metri di dislivello complessivi da coprire in salita (1h52.34 il tempo finale). Gianfranco Lantermino ha chiuso al terzo posto, contenendo in tre minuti il distacco dal secondo gradino del podio.
Barbara Moriondo ha costruito la vittoria soprattutto sulla frazione sciistica andando a vincere in 2h36.55  il test femminile. C’è stata più battaglia in questa classifica: Samanta Odino ha pagato meno di due minuti alla vincitrice (2h38.26) mentre la terza posizione è stata conquistata dalla valtellinese Serena Piganzoli (2h43.44).


Ricomincia la preparazione per gli atleti dello ski-alp

Per preparare la prossima stagione di gare non c'è tempo da perdere!

Periodo di scarico concluso... ora vale la pena di ripartire e, come si dice spesso, chi inizia bene è a metà dell’opera! E’ necessario prevedere quindi il periodo di forma scelto, la quantità e la tipologia delle gare a cui si punta: le grandi classiche di fine stagione o una partenza ‘esplosiva’ per farsi notare dalla nazionale? Partendo da quell’obiettivo si ripercorrono quindi a ritroso i macrocicli, con le loro peculiarità ed i lavori specifici per ogni periodo, arrivando ai giorni nostri. Ripresa graduale che ha come obbiettivo la quantità, perseguita anche con sport alternativi come lo skyrunning, la mtb o gli skiroll; il potenziamento a carattere generale punta a risolvere gli ultimi problemi di sovraccarico o di postura, cercando di riequilibrare la forza in tutti i segmenti corporei. Magari il carico è ancora leggero ma la concentrazione deve essere al massimo in modo che le piccole decisioni di oggi, perdurando nel tempo, possano costruire i risultati di domani!

Ti interessa seguire le tabelle di allenamento di Eros Grazioli? Troverai tutto sul libro 'Scialpinismo, teoria dell'allenamento' (100 pagine, 25 euro spese di spedizione comprese) pubblicato dalla nostra casa editrice e acquistabile on-line oppure chiamando il numero 0124 428051


Trentapassi: il video

Immagini ed emozioni della gara del 18 maggio

Sappiamo come è andata a finire, con la vittoria di Zemmer e Galassi nel Vertical e di Zinca e Desco nella Sky. Però la Trentapassi Skyrace è stata anche molto di più... In attesa del prossimo numero di Up & Down, che dedicherà una pagina intera con tante foto dei protagonisti delle due gare, ecco il video ufficiale! 


Next summit Denali

Kilian in partenza per il monte McKinley in Alaska

Appena terminata Zegama. seconda gara del calendario 2014 di Kilian Jornet, ed ecco che il catalano è già in viaggio verso nuove mete. Prossima fermata Mt McKinley, o denali, come lo chiamavano le popolazioni locali dell'Alaska. Nell'ambito del progetto Summits of my Life dunque Kilian cercherà di salire e scendere nel tempo più veloce possibile la vetta più alta del Nord America. Un'impresa non semplice.

FREDDO -
Come ha dichiarato a carreraspormontana.com lo stesso Kilian, l'avversario principale sarà il freddo. La vetta raggiunge i 6.168 metri e si trova relativamente vicina al Polo Nord, le temperature sono basse e le finestre di bel tempo limitate. «So che farà freddo e la mia principale preoccupazione sarà il tempo» ha detto Kilian che ha l'obiettivo di fissare il campo base a quota 4.000 per ambientarsi e cercare di raggiungere la vetta non appena le condizioni lo consentiranno. «Però bisogna anche considerare che, più rimani in quota, meno forze hai per tentare il record» ha aggiunto. L'impresa dovrebbe essere portata a termine in circa un mese, calcolando anche un lungo periodo di acclimatamento. 

COMPAGNI - Kilian sarà in Alaska con Jordi Todas, Vivien Bruchez e il videomaker Seb Montaz. Il record di salita e discesa è detenuto da un militare statunitense, Ed Warren, in 16h46. 
 


Il 2 e 3 agosto il Festival del Trail TerraAcquaCielo

Presentate le gare organizzate da GS Castiglione Ossola e Insubria Sky Team

Presentazione alla Sala Polifunzionale Giovanni Paolo II di Somma Lombardo (VA), del Festival del Trail Brooks TerraAcquaCielo, in programma il prossimo 2 e 3 agosto, appuntamento cresciuto con la collaborazione tra le due società organizzatrici, il GS Castiglione Ossola e l'Insubria Sky Team.
Cinque le prove: la TerraAcquaCielo WildTrail di 50 km e 4000m D+, la TerraAcquaCielo Short di 27km, la TerraAcquaCielo Only Wild di 32km, nella parte più selvaggia della Valle Segnara, la TerraAcquaCieloTwins, sempre di 50 km e 4000 mt.D+, ma in coppia (17km+33km) e la TerraAcquaCielo Vertical di 4,5 km e 1000 D+.


Zegama, Elisa Desco seconda dietro a Stevie Kremer

Grande rimonta dell'azzurra nel finale di gara

Grande sfida anche nella Zegama 'rosa'. Subito all'attacco Emelie Forsberg, ma a Sancti Spiritu dopo 19,1 km la svedese cede il passo alle statunitensi Kasie Enman e Stevie Kremer. Stesso copione sino al km 34,2: Kremer davanti con due minuti di vantaggio su Enman e cinque su Forsberg. Ma negli ultimi chilometri accade di tutto: sul terzetto prima arriva Maite Maiora, in grande forma dopo il secondo posto alla Transvulcania, e soprattutto Elisa Desco. Stevie Kremer mantiene il primato terminando in 4h46.43, ma al secondo posto c'è una fantastica Elisa Desco, con Maite Maiora a completare il podio e con Forsberg e Enman, rispettivamente in quarta e quinta posizione.