Sabato il Vertical Val dal Vent a Moena
Tappa del circuito La Sportiva Vertical Trophy
Sabato 19 settembre, a Moena, in Val di Fassa è in programma la Vertical Val dal Vent, tappa del circuito La Sportiva Vertical Trophy. Partenza alle ore 14 da piazza de Ramon (a quota 1100 metri) e arrivo al Sas de la Crousc (a 2206 metri).
La macchina organizzativa della Val di Fassa Events è già a pieno regime, aiutati come sempre dal Cai Sat di Moena, dal Soccorso Alpino sempre di Moena e dal Comune. Per iscriversi c’è ancora tempo: online su www.fassaevents.com (info: 338/7508800 oppure fassaevents@gmail.com) fino a alle 19 di venerdì oppure in piazza de Ramon sabato mattina entro le ore 12. Alle premiazioni previste per le ore 18.30 seguirà una grande festa presso l’Hotel Someda dove è prevista anche la cena.
Double 8 Expedition al via
Zambaldi, Bohm e Haag all’attacco dello Shisha Pangma
Il grande giorno è finalmente arrivato per il veronese Andrea Zambaldi e i tedeschi Benedikt Böhm e Sebastian Haag che hanno iniziato l’attacco allo Shisha Pangma (8.027 metri), il primo dei due ottomila che vogliono conquistare in una sola settimana. Dopo il Shisha Pangma, infatti, la Double 8 Expedition punterà al concatenamento con il Cho Oyu (8.201 metri) entro sette giorni dalla prima ascesa. E da un campo base all’altro i tre si sposteranno in mountain bike, per una distanza di 170 chilometri.
Per i prossimi giorni sono previste buone condizioni meteo e la neve fresca si sta assestando nella parte alta dello Shisha Pangma, e questa situazione ha spinto Andrea, Benedikt e Sebastian ad iniziare la loro scalata verso il primo ottomila.
I tre alpinisti, con la loro dotazione di scarponi e sci Dynafit, hanno iniziato a muoversi verso la vetta alle 14 di mercoledì 17 settembre. I due tedeschi Benedikt e Sebastian sono partiti dal campo base avanzato mentre Andrea affronterà la salita dal campo 3 al fianco dello guida alpina Norbu Sherpa della Wild Yak Expeditions. Il gruppo al completo dovrebbe raggiungere la cima dello Shisha Pangma, a 8.027 metri d’altitudine, tra pochissime ore.
Nei giorni scorsi, si sono allenati predisponendo la via fino a toccare i 7000 metri di altitudine, valutando attentamente le condizioni della neve.
Inoltre, durante la loro permanenza al campo base avanzato hanno incontrato una leggenda dell’alpinismo himalayano, lo svizzero Ueli Steck, che ha già raggiunto con successo sia la vetta dello Shisha Pangma che del Cho Oyu nel 2011.
Benedikt, Sebastian e Andrea hanno ricevuto da Ueli molti consigli sulle due vette che intendono conquistare, e l’alpinista rossocrociato è rimasto particolarmente sorpreso dell’obiettivo di concatenarle in soli sette giorni, ma soprattutto dall’originale trasferimento in mountain bike.
Ski-alp, venerdi' la FISI ufficializzera' le squadre?
C'e' un nuovo consiglio federale
La settimana scorsa avevamo titolato 'Nazionale di ski-alp, venerdi' i nomi?', dopo sette giorni il titolo è sempre attuale. Venerdì scorso il neo dt Stefano Bendetti ha presentato il suo progetto (con i nomi dei convocati nelle nazionali) alla Commissione Sci Alpinismo e alla Consulta dei Comitati regionali, ma alla fine le squadre non sono state ancora ratificate. Venerdì 19 settembre c'è un nuovo consiglio federale FISI e allora potrebbero essere ufficializzate.
ESERCITO AL LAVORO - Intanto il gruppo ski-alp dell'Esercito si sta allenando al gran completo in Liguria tra corsa, ciclismo e ski-roll.
Jacquemoud e la Diagonale du Mont Joly
Lo ski-alper transalpino terzo nella gara di sabato scorso
Appuntamento al vertical della ‘Diagonale du Mont Joly’ sabato scorso per Mathéo Jacquemoud. Lo ski-alper transalpino era ‘padrino’ dell’evento disputato a St. Nicolas de Veroce, in Alta Savoia, una gara di 4 km su 1.077 m di dislivello. Terzo tempo per Mathéo (43’11’’) dietro ai fratelli Chauvet. «Dopo la Haute Route Dolomiti, una ciclosportiva di una settimana a tappe, ho resistenza ma non sono ancora pronto per questo tipo di prove, a piedi i minuti scorrono veloci» ha commentato Jacquemoud sul suo blog.
Salomon City Trail, si corre a Milano
Presentata la gara del 21 settembre
Presentazione della Salomon City Trail del 21 settembre. Le iscrizioni sono praticamente sold-out avendo raggiunto l’obiettivo iniziale di 1000 partecipanti. In via eccezionale il comitato organizzatore terrà comunque aperte ancora le iscrizioni fino al numero massimo ed inderogabile di 1300 persone. A queste vanno aggiunte già 200 squadre della Relay (800 partecipanti) ma anche in questo caso si è ormai certi che verrà raggiunto nelle prossime ore il traguardo massimo preventivato di 250 team. Dunque la Salomon City Trail Milano vedrà al via oltre 2000 persone a cui andranno comunque aggiunte le migliaia di partecipanti della Innovation Running da 6,5 non competitiva.
IL PERCORSO - La vera rivoluzione della Salomon City Trail è il percorso che si snoda per le zone significative della città, mostrando aspetti inediti e inattesi di Milano, ma anche una parte ancora poco conosciuta della metropoli che cambia in vista dell'Expo2015. Luoghi dove non corre nessuno, magari perchè nuovi e poco conosciuti, come il Cono del Portello, salita/discesa che darà una scorcio suggestivo sugli atleti in gara. Oppure luoghi aperti allo sport ma non alla corsa, come l'Ippodromo e San Siro, quest'ultimo con l'impegnativa salita sul torrione. E' l'alternanza natura e città, verde e cemento a caratterizzare la Salomon City Trail: si passa su corso Sempione ma in mezzo agli alberi, si percorre il Montestella fino in cima e si gode di una prospettiva di Milano inedita, si arriva all'Arena ma in mezzo al prato.
LE VOCI - A prendere la parola per prima è Chiara Bisconti, assessore allo Sport del Comune di Milano, che evidenzia come il capoluogo lombardo stia diventando protagonista del running, sia dal punto di vista agonistico per numero e qualità di competizioni, sia per gli amatori, con un numero sempre maggiore di praticanti, un nuovo pubblico che corre e si diverte. Per questo le istituzioni non possono che favorire queste iniziative che promuovono il benessere dei cittadini, anche attraverso la conoscenza della città, una Milano che cambia, 'più corribile, più vivibile e più vissuta'. Interviene poi Emilio Morabito, country manager di Amersports, in rappresentanza del brand che ha inventato il concetto di city trail sfruttando la propria tradizione e esperienza nelle attività in montagna ha cercato di portare lo spirito trail nella corsa in città. Salomon ha scelto Milano per la sua abbondanza di praticanti, che si dividono tra strada e montagna, il terreno giusto per far sviluppare e crescere questo nuovo concetto di running.
Per parlare degli aspetti più tecnici del percorso tocca a Gianni Poli, l'atleta che ha nel suo palmares la vittoria alla maratona di New York. E’ testimonial della Salomon City Trail e parteciperà il 21 settembre a questa festa di sport. Poli ha evidenziato la qualità di alcune parti del percorso, che lui conosce bene e ha già affrontato, come il Montestella, e nel dare il suo in bocca al lupo ai partecipanti ricorda come correre sia bello ovunque, ma correre nella novità lo sia ancora di più.
LA RELAY - Occhi puntati sulla staffetta non competitiva: le prime due frazioni sono di 8,5 km mentre le restanti di 6,5 km, quattro tracciati dalla lunghezza ma anche dalla difficoltà differente. E' stata data grande importanza alla posizione dei punti di cambio, al centro XXV Aprile e piazza Castello, rendendoli raggiungibili con i mezzi pubblici ma soprattutto particolarmente comodi per gli atleti, con la possibilità di usufruire a brevissima distanza di docce e spogliatoi.
La Innovation Running Relay partecipa al programma di charity fondato sul dono. A questo proposito hanno preso la parola Massimo Molla, dell'Avis Milano, che ricorda come il sangue donato non sia mai abbastanza, e che Andrea Ardizzone, di Assintel, organizzazione che riunisce imprese del comparto IT. Con il progetto B2Blood dal 2009 l'impegno è di sensibilizzare le associate sul tema della donazione e creare per i dipendenti occasioni di dono, in sinergia con Avis. In aiuto di B2Blood anche il Trofeo Corrimi, non competitiva di 6,5 km tra l'Arena e il Parco Sempione.
COME PARTECIPARE - La presentazione si conclude con il pensiero di Aldo Rock, voce di Radio DeeJay, con Linus ogni venerdì mattina racconta la sua passione per la corsa. Ci concede una delle sue massime: 'La cosa più pericolosa della vita? Non avere un sogno'. Un sogno presto realizzabile per i partecipanti alla Salomon City Trail: infatti, mancano poco più di due settimane al via e i pettorali sono quasi esauriti. Restano davvero pochi posti per competere, per assicurarsi di essere tra i protagonisti che il 21 settembre partiranno dall'Arena non resta che affrettarsi sul sito www.salomoncitytrailmilano.it.
Franco Colle', un gigante
La vittoria al Tor vale di più' perche' la gara era iniziata con la febbre
Solo un uomo ha in bacheca tre trofei che significano tre volte nei primi cinque al Tor des Géants. Si chiama Franco Collé, in successione quinto-terzo e primo nella più massacrante delle endurance race. Fino a qualche giorno fa condivideva questo privilegio con Oscar Perez, ma da oggi il gigante è lui, valdostano doc, profeta in patria.
LA STRATEGIA - «Quest’anno avevo pianificato tutto per cercare di vincere il Tor, arrivare sul podio non mi interessava, volevo forzare con il rischio di ritirarmi, però sapevo che c’era un uomo che sarebbe stato quasi impossibile battere, anche facendo i salti mortali, Oscar Perez». Ecco dunque che quando Oscar Perez s è ritirato, per Franco Collé la strada avrebbe potuto essere in discesa, anche se in una gara lunga come il Tor non si può mai dire e infatti… «È stata dura dall’inizio perché già il giorno precedente ho avuto la febbre e nella prima parte se non avessi avuto il sostegno così forte dei valdostani lungo il percorso non ce l’avrei fatta, diciamo che senza Perez, stando bene, sarebbe stata un’altra cosa…». La vittoria della testa e del cuore quella di Franco che non è praticamente riuscito a mangiare nulla, giusto qualche biscotto nel thé e che non ha dormito neppure 30 minuti in tre giorni. Una vittoria nella stagione che avrebbe potuto essere fallimentare, con la mononucleosi in primavera.
IL DOPO GARA - «È stato pazzesco l’arrivo a Courmayeur con tutti i valdostani, tutti i gressonari incontrati lungo il percorso che sono venuti a festeggiarmi, un’emozione che non scorderò mai, però nell’ultimo tratto è stata dura, quando sei sul traguardo ti sale l’adrenalina ed è tutto diverso, poi sono crollato, ho dormito tutto il pomeriggio e alla sera ho iniziato a mangiare. Nei giorni seguenti sono stato alle prese con una infiammazione ai piedi e la febbre ma ora sto meglio».
CONTROLLI - «Una cosa di cui vado fiero sono i controlli anti-doping, era da tempo che dicevo che ci volevano, così finalmente si fugheranno tanti dubbi e tante chiacchiere da bar».
Signori e signori, Franco Collé, atleta top della settimana e del week-end…
Conto alla rovescia per Adamello Ultra Trail
Anche Pablo Barnes e Virginia Oliveri in gara in Valcamonica
Meno dieci. Siamo arrivati ai fatidici dieci giorni del conto alla rovescia per l’Adamello Ultra Trail, la nuova 100 miglia della Valcamonica in programma il 26 settembre. Il bel tempo ha permesso in questi giorni la sistemazione e perfezionamento del tracciato, per esempio nella zona di Cima Rovaia-Punta Moralta (Sentiero del Soldato) e in quella del sentiero militare di Piana dei Morei.
QUATTRO PUNTI - Intanto con l’avvicinarsi della gara è arrivata anche la notizia, già anticipata da skialper.it, dell’assegnazione di 4 punti qualificanti UTMB.
ISCRIZIONI - Ci si può iscrivere fino al 20 settembre con 150 euro + 10 per l’assicurazione. Il tempo massimo per portare a termine la gara è di 50 ore. www.adamelloultratrail.it
I NUMERI - 175 km x 10.500 m D+, 2 regioni, 2 parchi nazionali, 8 comuni, 2.560 m di quota massima raggiunta.
BIG - Man mano che ci si avvicina diversi atleti stanno iniziando a confermare la propria partecipazione, tra di loro anche Pablo Barnes e Virginia Oliveri del team Salomon
Il video della Sellaronda Trailrunning
Le immagini della gara vinta da Piazza e Rampazzo
Grandi emozioni sabato alla Sellaronda Trailrunning, gara di grande fascino come sempre quando si corre tra le Dolomiti. La vittoria del titolo italiano è anadata a Georg Piazza e Silvia Rampazzo e c'è stata anche la prestazione da incorniciare della nepalese Rai, vincitrice della gara femminile. Le immagini però dicono più di mille parole...
Intramontabili Brizio e Wyatt
Le altre gare del Week-end
Fine settimana veramente fitto di eventi per l’outdoor running quello appena concluso. Non solo Skyrunner World Series, dunque, ma anche alcune classiche che hanno saputo regalare grandi emozioni.
DREI ZINNEN - Iniziamo da sabato 13 settembre con la diciassettesima edizione della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, grande classica della corsa in montagna ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Per la sesta volta la vittoria è andata a uno dei miti della corsa in montagna, il neozelandese Jonathan Wyatt impostosi in 1h27’58’’ (e scappato subito a Massa per tifare la compagna Antonella Confortola ai Mondiali) su Nicola Golinelli (1h31’16’’) e Philip Götsch (1h32’17’’). Tra le donne successo della svizzera Victoria Kreuzer (1h48’10’’) su Elisa Compagnoni /1h51’04’’) e Sara Bottarelli (1h54’20’’).
JUNGFRAU - Sabato appuntamento anche con un’altra grande classica, la Jungfrau Marathon, in Svizzera. Dominio africano con la vittoria del keniano Maticha Paul Michieka (3h01’57’’) sul connazionale Gikuni Geoffrey Ndungu e sull’etiope Birhau Mekonnen, mentre tra le donne si rivede la francese Aline Camboulives (3h27’20’’) sulla svizzera Emma Pooley e sulla statunitense Megan Kimmel.
MONTECAVALLO - Appuntamento domenica 14 settembre con la Skyrace Montecavallo ultimo appuntamento valido per una doppia classifica: quella delle Skyrunner Italy Series e del challenge La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Vittoria della gara maschile per Ionut Zinca su Paolo Bert e Michele Tavernaro, tra le donne vittoria di Emanuela Brizio su Martina Valmassoi e sulla rumena Iulia Gainariu. Nel circuito Sky vittoria di Ionut Zinca su Fabio Bazzana e Paolo Bert, tra le donne successo di Emanuela Brizio su Dimitra Theocharis e Wictoria Pejak. Triplete Brizio con il successo anche nel challenge La Sportiva Gore-tex mentre tra gli uomini il successo del circuito è andato a Paolo Bert.
BELLAGIO - Prima edizione baciata dal bel tempo per la Bellagio Skyrace. La vittoria è andata a Daniel Antonioli (2h31’15’’) su Francesco Puppi (2h32’26’’) e Mikhail Mamleev (2h35’36’’). Quarto posto per Paolo Gotti. Tra le donne successo della campionessa italiana juniores di Skyrunning, Martina Brambilla della Carvico Skyrunning, in 3h19’27’’ su Debora Benedetti e Susanna Serafini.
5 COMUNI TRAIL - Michela Piana ed Ennio Frassetti sono i vincitori della quinta edizione del 5 Comuni Trail, disputatasi domenica con partenza e arrivo ad Arizzano (VCO). Ennio Frassetti ha vinto, per la prima volta, la gara, andando a chiudere con il tempo di 1h47'46"; l'atleta ossolano è riuscito a tener testa, nonostante una lieve flessione nel finale, a un arrembante Cristian Minoggio, che ha concluso in 1h48'40". Al terzo posto il vincitore della prima edizione, Claudio Caretti, in 1h54'50”. Michela Piana ha bissato il successo dello scorso anno, davanti, come successo nel 2013, ad Annalisa Cappelletti; 2h03'37" il tempo della Piana e 2h14'52”quello della Cappelletti. In terza posizione è arrivata Monica Coppo, in 2h19'47”.
Bell'Italia ai Mondiali di corsa in montagna
Tre medaglie nella rassegna iridata di Casette di Massa
Tre medaglie per l'Italia ai Mondiali di corsa in montagna, nella specialità 'only up', in programma domenica a Casette di Massa. Tre medaglie conquistate nelle classifiche a squadre, testimonianza della prova di forza del collettivo azzurro. «Di più davvero era impossibile fare - spiega il tecnico azzurro Paolo Germanetto -. Siamo contenti di avere ottenuto questi risultati nella gara di casa, davanti a un pubblico incredibile che ha incitato tutti i concorrenti sul percorso».
GARA MASCHILE - Bernard Dematteis ha fatto sognare i tanti tifosi arrivati dalla Val Varaita, e non solo loro. Dopo la partenza da Forno e la salita a Casette di Massa era in seconda posizione alle spalle dell'ugandese Isaac Kiprop; ha tenuto sulla dura salita che porta alla cava, ma tra i blocchi di marmo dove il percorso si sviluppava su una strada bianca molto 'corribile' ha dovuto cedere il passo agli ugandesi Kibet Soyewko e Daniel Rotich che hanno così monopolizzato podio e classifica a squadre. Per 'Berny' un quarto posto comunque da incorniciare. Poi tanta Eritrea con Tsegay, Kidane e Mamu dal quinto al settimo posto. Per l'Italia il bronzo alle spalle delle due potenze africane, grazie anche al tredicesimo posto Martin Dematteis, il quattordicesimo di Xavier Chevrier ed il ventiduesimo di Luca Cagnati.
AZZURRE D'ORO - Prova molto veloce quella femminile, percorso più breve con partenza da Casette di Massa, per affrontare, dopo un veloce circuito in paese, le stesse dure asperità del tracciato maschile. La regina è stata ancora una volta l'austriaca Andrea Mayr che ha letteralmente fatto il vuoto sin dalla prima salita. La bagarre c'è stata solo per il podio tra keniana Lucy Murigi e l’americana Allison McLaughlin, nell'ordine al traguardo, ad oltre un minuto dalla campionessa austriaca. Ma sui tempi delle top ten è arrivata Alice Gaggi. La valtellinese ha tenuto il passo degli migliori, chiudendo all'ottavo posto preceduta dalla svizzera Mathys Maude, la keniana Viola Jelegat, l'ugandese Patricia Checkwemboi e la slovena Mateja Kosoveli. Undicesima Elisa Desco, tredicesima Antonella Confortola. Nessuna meglio di loro come nazionale: l'Italia rosa è prima nella classifiche a squadre, davanti a Gran Bretagna e Stati Uniti.
JUNIOR - Non c'è Alberto Vender nel quartetto azzurro a causa di un incidente stradale, investito da un motocliclista il giorno prima della gara: per lui uno stop di un paio di settimane. Ma l'Italia con il quarto posto di Nadir Cavagna ed il sesto di Davide Magnini chiude al secondo posto nella classifica per nazioni alle spalle della Turchia. Vittoria dell'ugandese Philip Kipyeko, sui turchi Ramazan Karagoz e Ferhat Bozkurt. Nella gara femminile ancora Uganda sul gradino più alto del podio con l'oro di Stella Chesang davanti alla tedesca Sarah Kistner e alla ceca Michaela Stranska. Indietro le azzurre: 23° posto per Alessia Zecca, 28° per Alba De Silvestro, 33° per Simona Pelamatti. Germania prima nella classifica per nazioni su Stati Uniti e Repubblica Ceca.
Colle', e chi se non lui?
Top of the weekend - Il valdostano ha coronato un sogno
Quinto, terzo e primo. Questa la successione dei risultati di Franco Collé, classe 1978, al Tor de Géants. Per lui la vittoria al Tor des Géants ha un valore simbolico altissimo. Apparso sulla scena del trail nel 2012 quasi per gioco, ha inanellato una serie di risultati impressionanti in tre anni con un palmarès che vede in bacheca Gran Trail Valdigne 57 km, due Cervino X-Trail, Gran Trail Rensen, Gran Paradiso Trail, Gran Trail Courmayeur 80 km. In 14 gare in tre anni, due quinti posti, un quarto e poi tutti podi. Non poteva che essere lui l’atleta italiano del week-end, anche se il suo trionfo risale a mercoledì (ma le premiazioni del Tor sono state nel fine settimana). Menzioni anche per Emanuela Brizio (sempre scattante come una giovanissima), Bernard Dematties, unico europei a tenere testa ai marziani africani ai Mondiali di corsa in montagna e Ionut Zinca. Appuntamento domani con una intervista al trionfatore del Tor 2014.
A Jornet e Forsberg le Skyrunner World Series Ultra
I due atleti Salomon vincono l’ultima gara e il ranking
The Rut 50 k, ultima prova delle Skyrunner World Series in programma oggi sui pendii del Montana, negli Stati Uniti. In palio non solo la vittoria della gara ma quella del ranking perché negli States si è corsa l’ultima gara. I due podi hanno coinciso sostanzialmente con il ranking. Tra gli uomini successo di Kilian in 5h09’31’’ sullo statunitense Sage Canaday (5h20’25’’) e sullo spagnolo Manuel Merillas (5h29’17’’). Questo nell’ordine anche il podio del ranking ultra con punteggi di 308, 284 e 250 punti. Tra le donne vittoria di Emelie Forsberg in 6h32’39’’ contro la quale nulla hanno potuto la statunitense Kasie Enman (6h38’03’’) e la neozelandese Anna Frost (6h49’22’’). Il podio del ranking femminile vede al primo posto la Forsberg con 308 punti seguita da Enman e Frost a pari merito a 293.6.
ITALIANI - Due gli azzurri nella top ten, Fulvio Dapit (Crazy), nono in 5h54’40’’ e Alessandra Carlini (Salomon) ottava in 7h26’29’’. Le classifiche ufficiali del raniking non sono ancora state aggiornate quindi è difficile capire quale è la posizione dei due italiani.
Congrats to @kilianj on the new CR and win today (and for @Skyrunning_com ultra series). impressive to watch you pull away at #runtherut
— Sage Canaday (@SageCanaday) September 13, 2014