Il Pizzo Tre Signori diventa campionato italiano

Domenica la gara sara' a Pescegallo

Il Pizzo Tre Signori di domenica 1 febbraio assegnerà i titoli italiani individuale senior e master. «Su richiesta della commissione nazionale siamo passati da prova unica di campionato tricolore team a tricolore individuale - ha spiegato Angelo Gianola dell’AS Premana -. A richiederci questo cambio in corsa è stata la direzione agonistica della FISI che aveva l’esigenza di visionare gli atleti e definire la composizione della squadra nazionale in vista dei mondiali. E la nostra competizione, giunta alla sua trentaseiesima edizione, sarà inoltre valevole come prova del circuito di Coppa Italia».
Cambia il percorso per la mancanza di neve nella zona dell'Alpe Paglio, il nuovo tracciato in Valgerola, nel comprensorio sciistico di Pescegallo.
Salvo cambiamenti dell’ultima ora sarà un tracciato con circa 1.900 metri di dislivello positivo al maschile e 1350 al femminile. Entrambe le prove saranno caratterizzate da tre salite, due discese e avranno dei tratti a piedi, 'toccando' Il Monte Salmurano, la bocchetta di Avaro e la bocchetta Salmurano.


William Boffelli a segno alla Poieto in notturna

Nella gara rosa nuova affermazione di Corinna Ghirardi

William Boffelli si conferma ad alto livello vincendo la Poieto in notturna del circuito Sci e luci nella Notte: lo junior dello sci club Roncobello ha chiuso in 23'32", precedendo Marzio Deho (primo Master) in 23'45" e Richard Tiraboschi in23'53", quarto Andrea Omodei, quinto Norman Gusmini. Nella prova rosa affermazione di Corinna Ghirardi  in 29'12" su Silvia Cuminetti in 29'50" e Paola Pezzoli in 31'35".


Skialdeiparchi, terza vittoria di Carlo Colaianni

Nella Monte Magnola Night Sprint

Il clima rigido non ha scoraggiato i 57 atleti che hanno partecipato al quarto Monte Magnola Night Sprint ad Ovindoli. Il terzo appuntamento dello 'Skialdeiparchi Skitrab Night Trophy' è stata una gara, breve e veloce, sui 350m di D+ della Pista Canalone, abbondantemente innevata, con arrivo presso il Piazzale Capanna Brinn. Terza vittoria consecutiva per il non ancora maggiorenne Carlo Colaianni (Bogn da Nia – La Sportiva) che in 14'12" ha superato Raffaele Adiutori e Germano Ranieri entrambi dello sci club Gran Sasso Piana di Navelli che hanno chiuso rispettivamente in 15'03" e 15'20".
Tra le donne sprint vincente di Giovanna Galeota che chiudendo in 20'10" ha preceduto Francesca Ciaccia e Antonella Guetti.


Atomic news lo skialp: preview 2015-2016

Attacchi pin-tech e la famiglia degli scarponi Backland

Atomic stavolta fa molto sul serio e presenta a Chamonix una gamma completissima per lo sci alpinismo. Oltre all'aggiornamento della famiglia degli sci, già ben nota e apprezzata, che spazia dal race di Ultimate 65 al freeride di Drifter, la presenza della casa austriaca si struttura ora con un sistema di attrezzi backcountry molto 'alpino', che incontrerà in particolare i gusti italiani e quelli degli sciatori evoluti con forte propensione alpinistica.  

ATOMIC SKI -
La casa austriaca conferma e sviluppa ulteriormente la costruzione ibrida 'semicap' su tutta la gamma, escluso ovviamente il leggerissimo race Ultimate 65, che viene confermato nella stessa costruzione attualmente ai piedi di Damiano Lenzi (presente a Chamonix e reduce da una bella sciata in fresca con Kilian). Quindi un basso fianchetto verticale di costruzione sandwich viene chiusa superiormente dalla struttura cap del topsheet. Questa soluzione viene calibrata in lunghezza e spessore a seconda della destinazione dei modelli in gamma: basandosi sulle indicazioni complessive di Buyer's Guide, è quella che sta ottenendo complessivamente i migliori risultati su neve. Per il touring di scuola 'alpina' Atomic propone Backland nelle taglie 78, 85 e 95 mm al centro, e Ultimate 78.  

LE PELLI ROCKER SKINS -
Il sistema Atomic collaudato nelle competizioni è disponibile anche per il touring. La parte anteriore della pelle è in materiale plastico senza funzione di grip: Glide Zone. La parte centrale, che copre il camber dello sci sotto la pressione del piede, è in mohair 100%: Grip Zone. Risultato: meno peso, meno ingombro, meno ghiaccio, più scorrevolezza, nessuna perdita in tenuta.  

PIN TECH ANCHE PER ATOMIC -
Sono completamente nuovi gli attacchi(ni) di Atomic: due modelli touring molto agili nelle manovre e della famiglia di quelli leggeri, dotati di ottime e solide slitte che, a occhio, coprono almeno tre misure di scarponi. Una sezione della talloniera ruota di 90° per permettere la posizione zero e poi offrono, rispettivamente, una o due posizioni di salita selezionabili con il bastoncino. Interessante l'archetto di riscontro sul puntale per facilitare il centraggio dello scarpone sui pin. Interessantissima la possibilità di scelta tra 3 diverse molle posteriori a precarico crescente, molto facilmente intercambiabili.  

LAST BUT NOT LEAST: SCARPONI ATOMIC BACKLAND -
Abbiamo lasciato per ultima la chicca: Atomic presenta una famiglia completa di scarponi per il touring che adottano soluzioni davvero interessanti. Un'entrata in grande stile, con prodotti concreti e tutt'altro che acerbi anche per un costruttore specialista del settore.   

Backland sono dei due ganci leggeri: tutti si discostano di pochi grammi dal chilo al mezzo paio. Nelle versioni carbon tutta la parte posteriore del gambetto è in composito. Il gancio sullo scafo agisce su un cavetto rinviato e distribuisce molto uniformemente il serraggio sul dorso del piede.  L'escursione del gambetto copre un impressionante range di 74°, completamente libero da attriti come in una scarpa race top di gamma. Il passaggio ski-walk è affidato a una leva posteriore in ergal e consente così di camminare tenendo chiuso a piacere il gancio del gambetto: supporto importante nei traversi e importantissimo su ghiaccio ripido, specialmente sulle pareti nord  molto lunghe. La ramponabilità è sicura. Le scarpette Memory Fit sono customizzabili ripetutamente senza perdita di consistenza dell'imbottitura.   

Ciò che non guasta, i prezzi di listino preannunciati sembrano interessanti per un largo pubblico. Queste sono solo una parte delle loro caratteristiche di ultima generazione, e da domani li testiamo su neve per raccontarveli già su Skialper di febbraio!      


Nico Valsesia: e' record sull'Aconcagua

22 ore e 41’ dal livello del mare alla cima

Solo 22 ore e 41’ per percorrere - in bicicletta e a piedi - il maggior dislivello positivo del mondo: dal livello del mare alla cima dell’Aconcagua a 6963 metri.
Con una partenza anticipata rispetto al programma per approfittare di una' finestra' di meteo eccezionalmente favorevole sabato 24 gennaio, alle 15.41, Nico Valsesia ha raggiunto la vetta dell’Aconcagua, a 6963 metri, dopo essere partito 22 ore e 41’ prima dalla spiaggia di Las Ventanas, nei pressi di Vina del Mar, in Cile, stabilendo così il record mondiale per il massimo dislivello positivo.
Seppure non nuovo a imprese estreme di ogni tipo (tra cui cinque partecipazione alla corsa ciclistica Race Across America e il record sul percorso Genova-Monte Bianco in 16h 32’) si è trattato probabilmente dell’impresa più impegnativa e fuori dall’ordinario tra quelle compiute dall’atleta di Borgomanero, tenuto anche conto dei rischi connessi al percorso, allo sforzo, all’altitudine elevatissima e alla grandissima variabilità del meteo in queste zone.
La decisione quasi di partire è stata presa in modo quasi improvviso: alle 17 del 23 gennaio, Nico è salito sulla sella della sua bicicletta sul lungomare di Vina del Mar, in Cile, e ha incominciato la sua salita di oltre 200 km fino a Los Horcones in Argentina, a 2900 metri di quota. Un’ascesa serale e notturna lungo strade piene di traffico prima e attraverso ripidi e spettacolari tornanti poi, fino ad arrivare al punto di accesso al Parco Provinciale dell’Aconcagua, all’una di notte. Qui un rapido cambio di abbigliamento, zaino, frontale, e dopo 20 minuti partenza di corsa perso la vetta; primo step, la stazione di Plaza de Mulas, a 4300 metri di quota, raggiunta alle 6.30 del mattino del 24 gennaio.
Altro cambio di abbigliamento, questa volta per l’alta montagna, nuova ascesa verso Nido de Los Condores, a quota 5500.
A questo punto, la fatica ha incominciato a farsi sentire davvero duramente: Nico ha rallentato il suo ritmo e ha incominciato a mostrare forti segnali di disidratazione che lo hanno costretto a uno stop a quota 6000; con l’assistenza degli uomini del suo team, è stato alimentato e reidratato, riprendendo - sia pure con grande sforzo - la salita.
La determinazione di Valsesia è riuscita così ad avere la meglio: alla fine, dopo un’ulteriore pausa di 10 minuti a La Cuevas, a quota 6700, alle 15.41 la vetta è finalmente raggiunta. 7000 metri di dislivello in meno di 23 ore: difficile dare un’unità di misura alla cosa... basti pensare che, senza considerare i 200 km e 2900 metri di dislivello percorsi in bici, la sola parte a piedi viene di norma percorsa con trekking di durata variabile dai 10 ai 15 giorni e che fino ad ora questa impresa non è mai stata compiuta con successo.


Primo Mammut Safety Camp in Valle d'Aosta

Grande successo dell'iniziativa

Sono state due giornate intense nell comprensorio del Monte Rosa per la prima edizione del Mammut Safety Camp. Sia sabato che domenica il Team Mammut Italia, schierato al gran completo, ha proposto alla ventina di partecipanti e amanti del fuoripista e della montagna, momenti di teoria e di pratica per affrontare con un approccio corretto e responsabile il tema della sicurezza sulla neve.
Al team coordinato da Ellis Kasslatter e formato da Uberto Piloni, Mattia Ortelli, Maurizio Lutzenberger e Ettore Personnettaz, si sono affiancati anche diversi relatori in rappresentanza delle molteplici professionalità della montagna sia sul campo che durante il forum serale di sabato dove il tema centrale, 'Neve e sicurezza - Analisi di un binomio possibile e in continua evoluzione', è stato ampiamente sviluppato proprio grazie all’intervento di Maurizio Lutzenberger e dei vari esperti.
Numerosi i temi affrontati durante il camp, dall’attrezzatura all’interpretazione del bollettino nivo/meteorologico, dalla tecnica di discesa e salita alla valutazione ed interpretazione delle condizioni ambientali passando per le 'Le regole del gioco' in fuoripista a cura di Ettore Personnettaz allo 'Safe Ski Project' in pista, senza dimenticare l’autosoccorso e la ricerca ARTVA.
Visto il successo di questa prima edizione, Mammut Italia sta già lavorando a nuove iniziative sul tema, ringraziando i partecipanti di questo primo Mammut Safety Camp, oltre a chi ha supportato l’evento: la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la MonterosaSki, l’Associazione Valdostana Maestri di Sci, l’Unione Valdostana Guide Alta Montagna, la Fondazione Montagna Sicura, l’Uf2icio regionale Neve Valanghe della Valle d’Aosta e il MammutShop di Pont-Saint-Martin.


Mercoledi' la seconda Chamois Ski Alp

Il via alle ore 18.30

Mercoledì sera appuntamento con la seconda edizione della Chamois Ski Alp: gara FISI in notturna che, contrariamente a quanto programmato inizialmente sarà di sola salita sulla pista Cheravellessas, con un tratto a piedi. Le iscrizioni si chiuderanno entro le ore 12 di mercoledì (a sciclubchamois@tiscali.it) con ricco pacco gara, con thermos e sacco stagno della Ferrino, oltre alla cena post-gara all’hotel Maison Cly dove ci sarà anche la premiazione.
Il programma prevede accreditamento con consegna pettorali, pacco gara presso la segreteria gara situata nella sala polivalente della casa comunale di Chamois (di fronte all’arrivo della funivia) dalle ore 15, alle 18.15 il briefing, alle 18.30 la partenza.


Mercoledi' la Poieto in notturna ad Aviatico

Terza prova del circuito Sci e Luci nella Notte

Mercoledì 28 gennaio terza prova del circuito Sci e Luci nella Notte: alle ore 20.30 il via della Poieto in notturna ad Aviatico organizzata dal GAV Vertova. La neve è sufficiente per percorrere il classico percorso (salita + discesa + salita) con partenza alla base della bidonvia. Le iscrizioni si riceveranno dalle ore 18.30 fino alle ore 20.00 (tassativo) nel bar adiacente alla partenza.


Moena Ski Alp, tutti in pista mercoledi'

Seconda prova del Trofeo Quattro Valli

È iniziato il conto alla rovescia per la Moena Ski Alp, notturna in programma mercoledì 28 gennaio e valida come seconda prova del Trofeo Quattro Valli, nell’ambito del circuito Dolomitisottolestelle.
La gara si svolgerà interamente nella ski area Alpe Lusia con partenza dalla stazione a valle della telecabina Ronchi-Valbona-Le Cune e arrivo allo Chalet Valbona dove avranno luogo anche il pasta party e le premiazioni. La gara si svilupperà quindi lungo la spettacolare e ripida pista Fiamme Oro su una lunghezza di 1800 metri per un dislivello totale di 470 metri.
Le iscrizioni, come da regolamento del Trofeo Quattro Valli, si possono effettuare tramite il sito www.cauriol.it fino alla mezzanotte di martedì 27 gennaio e sullo stesso sito web, dalle ore 15 del 28 gennaio, sarà possibile consultare l’ordine di partenza.
L’ufficio gara sarà aperto a partire dalle ore 18 presso il piano d’imbarco della telecabina  in località Ronchi (Alpe Lusia) e il via al primo concorrente è previsto per le ore 19.30.


Buona la prima per la Panarotta su e zo de not

Vittoria di Marco Facchinelli e Federica Iachelini

Sabato si è disputata sulle nevi della Panarotta la prima edizione della notturna 'Panarotta su e zo de not'. Percorso con quattro cambi pelli tra il Rifugio Panarotta e la Capannina spingendosi fino alla Bassa. A spuntarla sui 135 partenti l'atleta di casa Marco Facchinelli che ha chiuso in 39'01, al secondo posto Gil Pintarelli in 41'45 e terzo Camillo Campestrini in 42'15. In campo femminile ha vinto Federica Iachelini in 49'14, seguita da Margherita Montevecchi in 55'06 ed Elisa Gadler in 1h02'14.


Kilian e Laetitia Roux vincono anche il vertical

Tra le junior doppietta azzurra con Giulia Compagnoni e Alba De Silvestro

Seconda giornata della Scarpa ISMF World Cup ad Andorra con il vertical.
Kilian ancora primo: secona vittoria di Coppa questa volta su Anton Palzer, con terzo lo svizzero Werner Marti. Quinto posto per Damiano Lenzi, settimo per Lorenzo Holzknecht, nono per Robert Antonioli, decimo per Michele Boscacci.
Laetitia Roux continua a dettar legge: nuovo successo su Victoria Kreuzer e Axelle Mollaret.
A livello giovanile Italia sempre sugli scudi. Doppietta azzurra con Giulia Compagnoni prima davanti a Alba De Silvestro, mentre Davide Magnini conquista il secondo posto dietro allo svizzero Rémi Bonnet e davanti all'altro svizzero Arnaud Gasser.


Beccari-Colle' primi alla Valle di Rezzalo

Francesca Rossi e Laura Besseghini vincono la gara femminile

Quindicesima edizione della 'Sci Alpinistica Valle di Rezzalo', gara a coppie in programma domenica. Percorso ad anello da ripetere due volte per circa 1600 metri di dislivello. Vittoria finale di Filippo Beccari e Franco Collè che hanno superato Davide Pierantoni e Michael Moling, con terzo posto di Daniel Antonioli e Richard Tiraboschi. Nella gara femminile affermazione di Francesca Rossi e Laura Besseghini su Corinna Ghirardi e Federica Osler, terza Elisa Compagnoni e Roberta Pedranzini.
In gara anche le categorie giovanili in una individuale che assegnava i titoli regionali Alpi Centrali: vittorie di Andrea Prandi dell'Alta Valtellina e Giulia Murada dll'Albosaggia nei Cadetti, di Francesco Leoni e Giulia Gherardi, entrambi dll'Albosaggia negli Junior.


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