Doppio appuntamento nel fine settimana in Valle d’Aosta
Con Gran Trail Courmayeur e New Balance Matterhorn Cervino X Trail
Doppio appuntamento nel fine settimana in Valle d’Aosta.
GRAN TRAIL COURMAYEUR - Tre le distanze tra la Val Veny e la Val Ferret, ai piedi dei Monte Bianco. La gara lunga è quella di 105 km e 7.000 metri di dislivello con partenza (alle 7 di sabato 8 luglio) in piazza Brocherel a Courmayeur. Stesso orario e stessa partenza per la 75 km e 5.000 metri di dislivello. Tra i favoriti Gianluca Galeati, Giuliano Cavallo e Giancarlo Annovazzi, mentre al femminile occhi puntati su Yulia Baykova. In programma anche la 30 km con dislivello positivo di 2000 metri.
NB MATTERHORN CERVINO X TRAIL - Due giorni di gare, sabato 8 e domenica 9 luglio, e quattro competizioni a Cervinia. Vertical positivo e vertical negativo, la 60 km con 3.850 metri di dislivello con un tracciato tutto nuovo, e la 30 km con 1.700 metri di dislivello.
Il programma. Sabato alle 7 la partenza nel nel centro di Cervinia della 60km, mentre domenica alle 8.30 ci sarà lo start della 30km. Sempre sabato dal ponte nell’isola pedonale di Cervinia, partenza di una gara ‘storica’ la Cervino Vertical K con arrivo a quota 3.020 mettri, mentre alle 12 dal rifugio Duca degli Abruzzi start del VK negativo, la novità, introdotta nel 2016, tutta in discesa sullo stesso percorso della prova verticale in salita, con partenza a cronometro ogni 30’' e dove sarà obbligatorio indossare il casco.
Presentato La Sportiva Outdoor Paradise
Il primo parco per le attivita' outdoor sorgera' a Passo Rolle
È stata presentata ieri nella sede di Confindustria di Trento La Sportiva Outdoor Paradise. È questo il nome del progetto di riqualificazione turistica ìdel Passo Rolle e partirà con l’acquisto delle quote societarie della Sitr da parte de La Sportiva. Il progetto si basa su un cambio di prospettiva radicale per il turismo di montagna: un’area tradizionalmente vocata allo sci alpino, sarà riportata al naturale, attraverso lo smantellamento degli impianti e la riqualificazione delle strutture presenti, per soddisfare nuovi target di appassionati della natura e della vita attiva all’aria aperta, alla ricerca di benessere, sostenibilità, sicurezza e semplicità. Con lo scialpinismo al primo posto. L’operazione, per la quale sono stai già fatti dei colloqui informali con le autorità politiche e del Parco Naturale Paneveggio/Pale di San Martino, partirà ufficialmente oggi con i primi passi formali presso tutti gli attori coinvolti e già entro la settimana si dovrebbe chiudere la cessione delle quote e relativi debiti (per un totale di circa 700.000 euro) della Sitr, che gestisce alcuni impianti e concessioni al Passo. L'operazione prevede investimenti per circa 2,5-3 milioni di euro e l'obiettivo è di realizzare i lavori nel 2018 per essere pronti nel 2018.
IL PROGETTO - La visione di Delladio, supportato nella proposta dallo Studio Gabrielli & Partner di Davide Gabrielli, è la creazione di un vero e proprio paradiso per l’outdoor dove le persone possano scaricarsi dallo stress quotidiano e ricaricarsi attraverso le bellezze naturali di uno dei luoghi più iconici delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità. Un luogo perfetto per rappresentare e comunicare l’immagine La Sportiva nel mondo, uno spazio che renderà esperienza concreta i valori ed i prodotti dell’azienda di Ziano. «Per noi non vuole essere un’operazione speculativa, ma esclusivamente una grande ed importante iniziativa di marketing, per raccontare ancora meglio i valori della nostra azienda che guarda caso partono proprio da queste montagne» ha detto Delladio.
TURISMO SOSTENIBILE - La proposta turistica sarà molto variegata e si articolerà in percorsi emozionali che coinvolgeranno mente e corpo a partire dal centro nevralgico rappresentato da un grande rifugio dal quale si snoderanno le diverse attività sportive, ludiche ed educative, assistite ed in massima sicurezza e che consentirà di garantire una serie di servizi legati alla ristorazione e al relax, ma anche di ospitare meeting aziendali, eventi, test prodotti, educational e fungere da centro di allenamento per atleti in alta quota. Il progetto è caratterizzato da un’offerta di ospitalità unica ed esclusiva: saranno infatti realizzati 5/6 alloggi all’avanguardia che si distingueranno per location, design e fruibilità: casa sull’albero, camera in quota con tetto trasparente, Igloo in ghiaccio abitabile, riconversione delle strutture industriali esistenti) con l’ottica di integrare ancor di più uomo e natura. La possibilità di praticare tutte le discipline dell’outdoor sia in estate che in inverno quali trail running, ciaspole, trekking, nordic walking, bike, sled dog, arrampicata, sci alpinismo, attività di avvicinamento allo sport per i più piccoli, ma anche parapendio, orienteering, passeggiate a cavallo e camminate in totale immersione con la natura ed in completa sicurezza, sarà di forte attrattiva per turisti di tutto il mondo che da sempre guardano alle Dolomiti come località outoor per eccellenza, e si sposa perfettamente con la filosofia aziendale de La Sportiva che attraverso le sue collezioni mountain, climbing, mountain running, hiking e skialp, offre oggi tutto il necessario all’appassionato per vivere la montagna a 360 gradi. La Sportiva Outdoor Paradise prevede anche un’area giochi dedicata alle nuove generazioni con particolare attenzione all’avvicinamento alle pratiche sportive attraverso percorsi motori, laboratori, giochi dinamici, creativi e di socializzazione.
«È un progetto ambizioso che ribalta i paradigmi del turismo di montagna normalmente incentrati sulla presenza di impianti a fune, affiancandosi all’offerta turistica attuale per un approccio sostenibile e in grado di trasferire veramente i valori fondanti del nostro territorio. È una grande opportunità di visibilità e di marketing a livello internazionale per il Trentino tutto, in particolare per il Primiero, opportunità che va sviluppata e comunicata in modo deciso e convinto per dare risposta alle nuove richieste del mercato turistico» ha aggiunto Delladio.
Dalle Alpi al mare, ecco il Cro Trail
Venerdi' la partenza a Limone, arrivo a Mentone
Una corsa unica nel suo genere, dalle Alpi al mare, a cavallo tra Italia e Francia: a Limone Piemonte è tempo del Trail del Cro. Tre i percorsi previsti anche quest’anno, differenziati in base al livello di difficoltà. Quello storico è il Cro Trail, con partenza da Limone e arrivo al mare di Mentone dopo 115 chilometri e 6.800 metri il dislivello positivo, con passaggi tecnici in quota fino a 2.400 metri. Gli atleti del Cro partiranno venerdì 7 luglio alle 17 dal centro storico di Limone, in contemporanea con gli iscritti al Trail del Marguareis, la seconda gara che si svolge su una distanza di 80 chilometri attraverso l’omonimo parco naturale, con destinazione Breil, nel cuore della Val Roya. In programma anche il Trail della Riviera Francese, che avrà inizio da Breil sabato 8 luglio alle 14.30 con arrivo a Mentone. Sul sito www.crotrail.com si potrà seguire il Trail Live: a tutti i runner, infatti, verrà consegnato un GPS tracker.
Domenica e' tempo di Skylakes
Quarta tappa del La Sportiva Mountain Running Cup
Domenica è tempo di Skylakes, quarta tappa del La Sportiva Mountain Running Cup. Promossa sul campo dopo l’esordio dello scorso anno, la prova assegnerà punti preziosi nel ranking finale del circuito. Per gli atleti in gara, selettivo e spettacolare tracciato da 26km e 1850 metri di dilivello
Alle ore 9 di domenica, Laghi, il borgo più piccolo del Veneto, ospiterà la partenza in contemporanea dei 520 concorrenti della gara lunga e quelli della mini da 17km (1400m D+). Se sulla prima il sold out, con nuovo record di presenze è stato centrato con largo anticipo, sulla corta sono accreditati 150 atleti e restano da assegnare altrettanti pettorali (termine ultimo domenica mattina alle ore 8).
Per quanto riguarda i concorrenti, sfogliando la lista partenti spiccano diversi nomi noti dello skyrunning locale e nazionale. Se nella prova corta i riflettori saranno puntati su Jacopo Piazza, Enrico Loss e Matteo Sostizzo, nella sky spicca quello di Martin Stofner che qui 12 mesi fa stupì tutti con una cavalcata trionfale culminata con il successo finale: dovrà vedersela con Stefano Fantuz, Luca Miori, Mirco Cocco, Cristian Modena, Paolo Bert…, mentre al femminile occhi puntati su Lisa Buzzoni.
Domenica si corre la Pizzo Stella SkyRace
La gara è tappa delle Italy Series
Ultimi dettagli organizzativi per la Pizzo Stella SkyRace: domenica la terza edizione della prova in Alta Valle Spluga è tappa delle Italy Series. A pochi giorni dalla chiusura iscrizioni, prevista alle 24 di giovedì, la segreteria ha raccolto oltre 200 adesioni tra le quali spiccano quella del vincitore 2016 Daniel Antonioli e della rumena della Valetudo Denisa Dragomir. Il team del presidente Giorgio Presenti schiererà, sui 35km con 2650m di dislivello positivo che girano intorno alla mitica vetta che dà il nome alla gara, anche gli altri rumeni Gyorgy Szabolcs e Ingrid Mutter.
Il tracciato sarà un anello tecnico e spettacolare, appositamente disegnato per valorizzare i punti più suggestivi dei tre comuni coinvolti (Campodolcino, San Giacomo di Filippo e Piuro) e delle tre valli alpine di Spluga, Lei e Bregaglia. I concorrenti toccheranno il lago artificiale della Val di Lei, il Pizzo Sommavalle (2863 metri), la Forcella d’Avero (2332), il Bivacco Chiara & Walter (2661), il Passo dell’Angeloga (2386) e l’omonimo Rifugio (2042) prima della picchiata su Campodolcino e l'ultima tosta ascesa verso il traguardo. Come da programma, domenica mattina, il via alle 7.45 dalla piazza dedicata al Santo Luigi Guanella.
Gli azzurri per gli Europei di corsa in montagna
La gara sabato 8 luglio in Slovenia
Sabato 8 luglio a Kamnik, in Slovenia in programma i Campionati Europei di corsa in montagna. Saranno 16 gli azzurri in gara: il responsabile tecnico Paolo Germanetto ha convocato Alex Baldaccini (Atletica Valle Brembana), Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche Leffe), Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe), Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana), Valentina Belotti (Atletica Alta Valtellina), Sara Bottarelli (Free-Zone), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) e Samantha Galassi (La Recastello Radici Group) nel gruppo Senior, mentre in quello Juniores al via Matteo Bonzi (Atletica Valle Brembana), Daniel Pattis (Suedtirol Team Club), Andrea Prandi (Atletica Alta Valtellina), Andrea Rostan (Atletica Saluzzo), Gaia Colli (APD Pont-Saint-Martin), Anna Frigerio (Atletica Lecco-Colombo Costruzioni), Marta Menditto (Atletica Alessandria) e Paola Varano (ASD Bognanco).
Settimana di lavoro per il CS Esercito a Corvara
Ci sara' un bando per un posto in squadra di un’atleta donna
Centro Sportivo Esercito già al lavoro. Dopo il primo raduno di fine giugno in caserma, compresa un’uscita sulla neve a Punta Helbronner, il gruppo sempre guidato da ‘Lillo’ Invernizzi che sarà affiancato, a tempo pieno, da Denis Trento sarà da domenica a Corvara per una sessione di allenamento comune. Una settimana tra bicicletta, ski-roll, corsa per fare ‘base’. Il gruppo è al completo: assente solo Davide Magnini che sarà impegnato in Galles nella corsa in montagna. E anche il prossimo anno vedremo con un pettorale Manfred Reichegger, che prosegue dunque l’attività agonistica. Intanto confermato il bando per un posto in squadra di un’atleta donna: a luglio scade il termine per presentare la domanda, a inizio autunno ci sarà l’arruolamento. Il programma di lavoro del CS Esercito proseguirà poi ad agosto: previste due stage sulla neve, sulla tecnica di discesa, con gli istruttori della caserma Perenni, sulle nevi di Cervinia.
Aperte le iscrizioni al Vertical del Mont Mary
La gara in programma domenica 15 ottobre
Dopo il successo della prima edizione, il comitato organizzatore del Vertical del Mont Mary ha aperto le iscrizioni alla prova in calendario domenica 15 ottobre. Il Mont Mary è situato alla destra della Becca di Viou, alla sinistra orografica della Dora Baltea, nel comune di Saint-Christophe, ai confini di Aosta. Dalla vetta, dove sarà posizionato il traguardo della gara più lunga (2250 metri di dislivello positivo), si potrà godere di un panorama mozzafiato che spazia dal Monte Bianco al Grand Combin, dal Cervino al Mont Barone. Jean Pellissier e Lella Gianotti con il loro negozio a Martigny e Davide Indulti di ATK Bindings, hanno creduto da subito nel progetto Mont Mary, sostenendo la prova organizzata dall’Asd Vertical Mont Mary.
Il 15 ottobre saranno due le prove in programma: il K1000 con uno sviluppo di 4.6 chilometri e il K2250 di 9.8 chilometri. La partenza sarà data dal campo sportivo di Saint-Christophe, la prova sui 1000 metri di dislivello si concluderà a Voltolan, mentre la gara più lunga arriverà in vetta al Mont Mary. Iscrizioni aperte dal 1 luglio su wedosport.net, info su www.montmary.com
Kurz, l'eta' d'oro dello scialpinismo
Su Skialper di giugno-luglio un interessante ritratto di Giorgio Daidola
LA VITA - Marcel Kurz nasce a Neuchâtel nel 1887. È suo padre Louis, insegnante di violino e noto alpinista nonché autore di carte e guide del Monte Bianco, a trasmettere al figlio la passione per la montagna. A undici anni compiono insieme la prima al Grand Darrey (3.515 m). La famiglia Kurz possiede uno chalet a Saleina, campo base ideale per esplorare le Alpi del Vallese. Marcel inizia lì a fare seriamente scialpinismo, nel 1907, effettuando la prima salita invernale con gli sci del Grand Combin, insieme al professor François Frédéric Roget di Ginevra (autore del famoso e raro volume Ski runs in the high Alps del 1913) e alla guida Maurice Crettez. Per la verità gli sci vengono lasciati ai piedi del Col du Meitin (3.426 m). Laureatosi ingegnere topografo, nel 1913 inizia a lavorare per l'Ufficio Federale di Topografia. Nel 1921 partecipa, con la moglie Lilette Morand, a una spedizione al Monte Olimpo in Grecia, dove scala l'inviolato Trono di Zeuss e redige una pregevole monografia e una cartina. Nel 1922 lascia l'impiego sicuro per dedicarsi anima e corpo alla montagna, alla redazione di carte e di guide come libero professionista.
SPEDIZIONI - Una scelta non facile che gli permette però di organizzare spedizioni in Nuova Zelanda con Ned Porter nel 1926/27, con salite al Tasman e al Cook, e in Himalaya con Günter Dyhrenfurth nel 1930. In questa spedizione, che ha come obiettivo il Kangchenjunga, Kurz realizza la prima carta dettagliata della zona e raggiunge la massima altitudine di quegli anni: la vetta del Jongsong Peak (7.459 m). Gli sci non mancano mai nel suo bagaglio di grandi viaggi. Purtroppo però, a causa di una caduta da cavallo nella fase iniziale della successiva spedizione di Dyhrenfurth, in Karakorum, del 1934, non può dividere con l'amico Piero Ghiglione la vetta del Golden Throne (7.250 m).
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Ski-alp, pronta la squadra svizzera
Confermato nello staff tecnico Oscar Angeloni
Il Club Alpin Suisse CAS ha già programmato la stagione 2017/18: nello staff tecnico confermato Oscar Angeloni che lavorerà con il gruppo senior insieme a Bernhard Hug. Il primo stage sulla neve sarà a fine agosto a Zermatt. Saranno 13 gli atleti rossocrociati per il prossimo inverno: Martin Anthamatten, Iwan Arnold, Yannick Ecoeur, Werner Marti, Andreas Steindl, Jennifer Fiechter e Victoria Kreuzer nel gruppo élite, Rémi Bonnet, Thomas Corthay, Arnaud Gasser, Pierre Mettan, Déborah Chiarello e Marianne Fatton tra gli Espoir.
Pronta anche la squadra giovanile con Julien Ançay, Aurélien Gay-Farquet, Kilian Granger, Arno Lietha, Patrick Perreten, Florian Ulrich e Florence Buchs negli Junior, Léo Besson, Fabian Fux, Caroline Ulrich tra i Cadetti. Per loro, compresi anche i giovani dei comitati regionali, primi test atletici seguendo lo Swiss-Ski Power Test, lo stesso di tutte le altre discipline invernali promossi dalla federazione svizzera.
Come diventare campione del mondo di freeride
Su Skialper di giugno-luglio un ritratto-intervista di Leo Slemett
«Non era tanto alto, era magrolino e sembrava una via di mezzo tra tutte le categorie, non si capiva se fosse un climber o un runner, si percepiva che era uno sciatore più che altro per via delle felpe che indossava. L’unica cosa certa era che doveva ancora mettere su un po’ di massa e di muscoli e anche di ciccia, insomma peso. Aveva delle gambe sottili e lunghe, nodose: lo avevo visto andare in giro con dei bermuda corti e le sue gambette pelose me lo ricordo». Il personaggio in questione, nella prosa di Emilio Previtali, è Leo Slemett, vincitore del Freeride World Tour 2017. Su Skialper di giugno-luglio un simpatico ritratto con intervista.
EXPLOIT - «Da oggi in avanti - continua Emilio Previtali nell’articolo su Skialper - non potrò più neanche chiamare Leo sbarbato. L’altro ieri, a Verbier, ha vinto il Freeride World Tour, è diventato Campione del Mondo di Freeride. Sì esatto, lui, quel ragazzino silenzioso e modesto con le gambe magre e pelose. Quello che parla poco e fa i fatti. Chapeau, bòcia. Il mondo è tuo».
METODO SLEMETT - «Per cominciare ho cercato di capire come funzionava - ha risposto Leo a una domanda di Emilio -, semplicemente seguendo il tour e puntando a essere nei primi dodici della classifica per poter arrivare in finale a Verbier, ci sono riuscito quasi subito. Il freeride è uno sport di stile e di valutazione da parte dei giudici, come la ginnastica, si è trattato all’inizio di capirne la dinamica e il funzionamento e quindi i margini di progressione. In più serve imparare a essere a tuo agio e sicuro in montagna e qui sono stato aiutato e seguito, ho imparato pian piano. Poi mi sono posto l’obiettivo di vincere il circuito del FWT e diventare campione del mondo, anche se ero il più giovane del tour, è quello a cui ho sempre puntato, da subito». He did it…
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di giugno-luglio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
Maratona del Cielo, volata di De Gasperi su Pivk
Al femminile successo di Denisa Dragomir
Era la sfida più attesa quella tra Marco De Gasperi e Tadei Pivk alla Maratona del Cielo. E così è stato: i due hanno fatto gara di coppia sin dalla partenza di Corteno Golgi, hanno provato a forzare per cercare di abbassare quel 4h08’24” di Mario Poletti, passando con un buon crono al Sellero, poi si sono studiati, non hanno rischiato più di tanto sulle creste ancora innevate, hanno affrontato insieme anche la discesa finale, senza riuscire a staccarsi. Così è stata volata sul traguardo di Santicolo: vittoria di Marco De Gasperi in 4h16’46” (oltre 8’ dunque sopra il record), con un secondo di vantaggio su Tadei Pivk. Terza piazza per il rumeno Andrei Palici Viorel (4h29’24”), quarto Daniele Cappelletti (4h31’04”), quinto Cristian Minoggio (4h31’18”), quindi Marc Pinsach Rubirola, Alessandro Bonesi, Clemente Belinghieri, Luca Carrara e Faustino Calvetti a completare la top ten.
Nella gara rosa successo in solitaria per Denisa Dragomir che chiude in 5h15’55”, con piazza d’onore per Silvia Serafini in 5h57’09”. Terza Cristiana Follador in 6h13’35”.
MEZZA - Davide Magnini detta legge nella mezza chiudendo in 1h59’13” davanti ai due keniani Robert Panin Surum (1h59’47”) e Stephen Ndege (2h02’37”), quarto Emanuele Manzi, quinto Matteo Bossetti. Al femminile a segno Giulia Compagnoni in 2h32’25”; con lei sul podio Lorenza Combi in 2h37’05” ed Elisa Sortini in 2h40’41”, quarta Michela Acquistapace, quinta Chiara Gianola.












