Anton Palzer salta la Mountain Attack 2018
Appena domenica, parlando con Miky Boscacci della sua presenza alla prossima Mountain Attack, il nome del rivale più temibile era quello di Anton Palzer. Il tedesco aveva espresso qualche dubbio sulla sua presenza a Saalbach, ma l’anno scorso aveva vinto con record, è sulle locandine dell’edizione 2018, è uomo Red Bull, uno dei principali sponsor della manifestazione. E in più, è in gran forma: solo il giorno dell’Epifania ha vinto la prova del Pinzgau-Trophy a Leogang, sempre in Austria, anche quella in pista. Insomma ha la gamba come ha dimostrato nella vertical di Coppa del Mondo in Cina. Già la Coppa del Mondo, quella overall è il suo obiettivo stagionale e allora massima attenzione sulle prossime tappe. E niente Mountain Attack, come ha scritto in un post lunedì sulla sua pagina Facebook.
Venerdì la Mountain Attack: in gara anche Michele Boscacci
Venerdì è il giorno della Mountain Attack. Una data nel mezzo di tanti campionati nazionali, dalla Svizzera alla Francia, oltre all’Italia. In Valle Aurina domenica si assegnano quelli individuali, ma a Saalbach tra gli azzurri in gara ci sarà anche Michele Boscacci.
«Sì, farò la Mountain Attack, ma ovviamente sarà anche ai Tricolori. A Saalbach ero già andato nel 2012 (secondo alle spalle di Kilian Jornet): mi era piaciuto tantissimo, per l’ambiente, per come gli organizzatori e il pubblico ci tengano a questa manifestazione. Adesso ci voglio tornare: è un periodo che sto bene ed è anche un periodo gestibile con le altre gare».
Non crediamo che tu vada a Saalbach in gita…
«Beh ci provo, ovviamente. Come darò tutto, se ne avrò ancora, anche in Valle Aurina. Gli avversari non mancheranno: gli austriaci, ma penso soprattutto a Palzer. Alla fine credo che ci sarà (ha fatto un post sulla sua pagina Facebook, con un dubbio sulla sua presenza alla Mountain Attack, ma visto che è uomo Red Bull e la Red Bull è sponsor della Mountain Attack…, ndr): fosse solo vertical in questo momento ne ha di più, ma su una gara lunga chissà».
Come ti trovi in pista?
«Bene direi. Quando ero andato a Saalbach era un po’ tutto nuovo per me, ma ero andato forte. Anche alla Sellaronda mi sono sempre trovato bene (ha vinto due volte, sempre con Lorenzo Holzknecht, nel 2012 e poi nel 2015, ex aequo con la coppia Palzer-Lenzi, siglando anche il tempo record di 3h04’40”, ndr): insomma sono convinto, poi come sempre la gara è la gara».
La Grande Course sbarca in Cina
La Grande Course sbarca in Cina. Una gara LGC era in programma già quest’inverno, ci sarà quasi sicuramente nel 2019. Ma intanto Adriano Favre, Alessandro Mottinelli e Marco Camandona (le anime di Trofeo Mezzalama, Adamello Ski Raid e Tour du Rutor Extrême, per chi non li conoscesse) sono pronti a ripartire direzione Oriente. «Non ci saremo solo noi - scherza Marco Camandona che era andato in Cina lo scorso anno per un primo sopralluogo - saremo in trentacinque, tra atleti (tra questi, Lorenzo Holzknecht, Stefano Stradelli, Tatiana Locatelli, François Cazzanelli, Daniele Cappelletti e Bianca Balzarini), organizzatori, tracciatori, guide alpine, piloti. Lunedì mattina partenza da Milano direzione Pechino, poi due voli interni per Altay, un po’ il quartier generale della manifestazione, insieme al paese di Hemu. Lì organizzeremo una demo-race per far conoscere lo ski-alp, ma anche per fare esperienza e non sbagliare quando faremo una vera prova LGC». La regione dello Xinjang, nell’estremo nord-ovest della Cina, infatti, punta molto su questi eventi per farsi conoscere, per promuovere, anche turisticamente, le proprie montagne. «Avremo anche una serie di incontri - ancora Camandona - con gli amministratori locali: credono molto in questo progetto e sono pronti a sostenerlo economicamente. Come La Grande Course dovremmo avere tutta la gestione organizzativa e tecnica della gara, mentre i cinesi si occuperebbero della parte mediatica e promozionale. Siamo in contatto con un’agenzia cinese che cura eventi outdoor, dal trail alla mountain bike, e adesso anche di ski-alp, e collabora anche con il comitato olimpico di Pechino 2020: saranno loro a seguire questi aspetti direttamente dalla Cina».
Tricolori giovanili a Vermiglio, la parola ai protagonisti
La parola dunque ai protagonisti dei tricolori giovanili a Vermiglio. D’obbligo aprire con il padrone di casa Davide Magnini. «È arrivato il mio primo titolo italiano Espoir. Ero il favorito ma non era una giornata semplice perché correre in casa mi dava un po’ di tensione. Proprio per questo sono doppiamente soddisfatto. Siamo partiti abbastanza forte nel piano e quando la traccia ha iniziato a farsi ripida ho provato ad allungare riuscendo a staccare gli avversari. Quindi ho gestito. Dedico questa vittoria alla famiglia, agli amici e ai compaesani che hanno permesso l’organizzazione di questo evento assieme al Brenta Team». Argento per Valentino Bacca «Finalmente è arrivata la medaglia ai tricolori Espoir. Agli altri appuntamenti italiani per un motivo o per l’altro c’era sempre qualche imprevisto, oggi invece è andato tutto come doveva. Sono partito terzo, poi ho raggiunto e superato Canclini, che nella discesa si è rifatto sotto ed abbiamo fatto assieme l’ultimo tratto di gara. Poi il bormino ha avuto un inconveniente tecnico e sono rimasto da solo, gestendo il vantaggio sino al traguardo».
Guarda avanti Alba De Silvestro. «Sono felice di questa vittoria, ed ora mi attendono gli assoluti in Valle Aurina il prossimo fine settimana. Peccato per la pioggia, ma nel complesso è stata una bella gara lunga e tecnica, con la discesa nel bosco molto difficile».
JUNIOR E CADETTI - La gioia della prima volta per Stefano Confortola, leader tra gli Junior: «Sono partito molto sereno e forse questo è stato un valore aggiunto oggi. Sul piano iniziale mi sono messo davanti e in salita ho lottato con Prandi e i gemelli valdostani Guichardaz, fino al tratto a piedi, dove sono riuscito a staccare i compagni, mantenendo il vantaggio fino al traguardo. Felicissimo: è il mio primo titolo individuale». Non ha tradito le attese Giulia Murada. «Questa è la gara che preferisco, l’alpinismo puro. Il percorso era particolare, con tanti tratti pianeggianti e discese belle toste. Sono riuscita a fare la differenza sin dall’inizio».
Ancora uno scudetto per Matteo Sostizzo e Samantha Bertolina. «Un'altra medaglia tricolore - le parole del portacolori del CAI Schio -, fantastico. Siccome soffro le discese ho cercato di forzare subito in salita ed è andata bene. Un bel percorso, anche il primo tratto verticale mi è piaciuto e le discese erano molto tecniche». «È sempre bello vincere - racconta la valtellinese -. Sono partita subito abbastanza forte. Pur non essendo particolarmente brava nel piano sono ugualmente riuscita a distanziare le avversarie. Con un importante vantaggio ho poi controllato la gara».
A Vermiglio i giovani skialper azzurri a caccia dello scudetto
Domenica tricolore a Vermiglio con l’assegnazione dei titoli individuali giovanili: oltre duecentocinquanta gli atleti al via, dagli Espoir sino ai promozionali, un bel segnale per il movimento italiano. Lo staff del Brenta Team ha deciso di tracciare a Vermiglio, viste anche le condizioni meteo: percorsi ovviamente di distanze differenti con partenza dal centro del fondo, per poi inerpicarsi sul versante di Palù.
LE GARE - Pronostici rispettati un po’ in tutte le categorie. Tra gli Under 23 detta legge Davide Magnini: gioca in casa, visto che è Vermiglio e fa una prova tutta all’attacco. Sempre in testa dal primo all’ultimo chilometro, ha chiuso dopo 1h36’18”. Piazza d’onore per Valentino Bacca con un ritardo di 8’27”, a oltre un minuto poi Nicolò Canclini, che ha avuto un inconveniente tecnico in discesa, dopo aver duellato a lungo con Bacca. Stesso copione al femminile con Alba De Silvestro che ha vinto agevolmente, portando a termine la prova in 1h55’25”, precedendo di undici minuti Mara Martini, quindi terza l’altra alpina Giulia Compagnoni.
Più combattuta invece la sfida nella junior maschile: lotta in casa in casa Alta Valtellina con Stefano Confortola al traguardo in 1h02’49”, con soli dieci secondi sul compagno di squadra Andrea Prandi, quindi a quasi tre minuti Sebastien Guichardaz. Nella gara rosa vola la portacolori dell’Esercito Giulia Murada con il tempo di 1h05’53”, davanti a Giorgia Felicetti (caduta nella bagarre al via), staccata di 3’07”, con bronzo per Valeria Pasquazzo, a dieci minuti dalla vincitrice.
Anche fra i Cadetti successi annunciati con Matteo Sostizzo del CAI Schio primo dopo 56’24” sullo stesso tracciato delle junior, precedendo il portacolori del Lanzada Alessandro Rossi e Simone Murada dell’Albosaggia. Identico copione al femminile, dove Samantha Bertolina dell’Alta Valtellina ha sbaragliato la concorrenza, terminando i 4 km e 500 metri di dislivello con il tempo di 37’45”. Ad oltre cinque minuti Anna Folini dell’Albosaggia, quindi terza Erika Sanelli di Premana.
PROMOZIONALI - Non assegnavano gli scudetti, ma in gara c’erano anche le categorie promozionali, quelle dei ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Percorso di 2 km e 80 metri di dislivello sempre nei pressi del Centro del fondo di Vermiglio dove si sono imposti Gabriele Visinoni del Clusone e Giorgia Carolli del Brenta team fra i Ragazzi, quindi Mirko Sangalli del Clusone fra gli Allievi.
Vertical Up, partiti. Il circuito a gennaio arriva in Italia
Opening a Hinterstoder del Vertical Up 2018, il circuito di gare sulle piste più dure delle Alpi. Senza regola, di corsa, con gli sci: la scelta dell’attrezzatura per la salita è libera, basta solo la forza fisica. In Austria dettano legge gli atleti di casa: nella gara maschile a segno Hans-Peter Meyer su Dominik Salcher e Lukas Vasold, in quella rosa affermazione di Andrea Mayr davanti a Susanne Mair e Marlies Penker.
ADESSO IN ITALIA - Le prossime tappe saranno due classiche in Italia: il 20 gennaio a Madonna di Campiglio sulla pista Tulot Audi Quattro di Pinzolo, il 27 gennaio tocca alla Val Gardena con la salita sulla Saslong. Il 17 febbraio debutta la Germania con la Vertical Up Hochschwarzwald nella Foresta Nera, quindi il 24 febbraio uno degli appuntamenti più attesi: la Streif di Kitzbühel. Chiusura il 25 marzo su altra pista ‘mitica’ di Coppa del Mondo, la Lauberhorn di Wengen.
Assegnati gli scudetti vertical in Francia e Svizzera. Katia Tomatis terza a Le Sauze
Tempo di campionati nazionali in Francia e Svizzera con l’assegnazione degli scudetti nel vertical.
KATIA TOMATIS TERZA A LE SAUZE - Trasferta francese per Katia Tomatis che dalla sua Valle Stura sconfina nel vicino Ubaye. Titolo per Axelle Mollaret che chiude gli 830 metri di dislivello davanti alla spagnola Nahia Quincoces e appunto all’azzurra. Quarta e argento transalpino per Laura Deplanche, quinta Lorna Bonnel. Al maschile affermazione di Xavier Gachet davanti ad Alexis Sevennec e William Bon Mardion.
SVIZZERA - È la Barlouka's Race a Veysonnaz la prova di campionato svizzero. Campione vertical Werner Marti in 32’02”, davanti a Rémi Bonnet in 32’25”, primo Espoir, e Martin Anthamatten in 32’44”; quarto Andreas Steindl, quinto l’altro Espoir Arnaud Gasser. Nella gara rosa affermazione netta di Victoria Kreuzer con oltre tre minuti su Jennifer Fiechter e Séverine Pont Combe.
Tadei Pivk e Dimitra Theocharis sul podio alla Laserz Lauf
Trentaduesima edizione della Laserz Lauf sulle montagne di Lienz: tracciato cambiato per le condizioni meteo (vento e tanta neve), ma comunque una individuale molto impegnativa. Vittoria dell’austriaco Armin Höfl in 1h27’39”; soluzione in volata per la piazza d’onore con l’altro portacolori della Skimo Austria, Stefan Steiner che precede di pochi centesimi Tadei Pivk e Manfred Reichegger, quinto l’altro austriaco Martin Weisskopf. Tanti gli azzurri in gara: nei primi venti troviamo settimo Alex Oberbacher, decimo Lois Craffonara, quindicesimo Filippo Beccari, sedicesimo Michael Nocker, diciottesimo Simone Manfroi, diciannovesimo Manuel Oberarzbacher e ventesimo Marco Del Missier.
Al femminile doppietta dell’atlete di casa: prima Johanna Erhart, seconda Veronika Mayerhofer, con terzo gradino del podio per la Dimitra Theocharis, quarta Birgit Stuffer, ottava Monica Sartogo.
Mario Merelli c'è, successo di William Boffelli e Bianca Balzarini
Sulle montagne bergamasche di Lizzola è stato derby tra William Boffelli e Pietro Lanfranchi alla Mario Merelli c’è. Una individuale tosta con un testa a testa tra i due atleti di casa: alla fine vittoria di Boffelli in 1h42’16” davanti a Lanfranchi per soli due secondi. Sul terzo gradino del podio il francese Didier Blanc in 1h46’49”, quarto Daniel Antonioli, quinto Daniele Cappelletti.
Al femminile affermazione di Bianca Balzarini in 2h15’20”, davanti a Corinna Ghirardi (2h16’13”) e la polacca Anna Tybor (2h31’36); ai piedi del podio Maddalena Mognetti e Paola Pezzoli.
Philipp Götsch detta legge alla Eisacktal Cup, primo anche alla Plose Skiuphill
Ancora Philipp Götsch. Dopo la vittoria alla Skiuphill di Vals, gara d’apertura della Eisacktal Cup, il portacolori del Bogn da Nia concede il bis nel secondo appuntamento del circuito, la Plose Skiuphill di venerdì sera, organizzata dal Soccorso alpino di Bressanone, lungo la pista Trametsch con oltre 140 atleti al via. 57’39” il suo crono dopo 1400 metri di dislivello, davanti al biker Gerhard Kerschbaumer, staccato di 1’04” con terzo David Thöni a 3’59”. Quarto Michael Zemmer, quinto Ivan Paulmichl. Al femminile a segno Verena Ebner in 1h18’19” su Astrid Renzler (1h20’12”) e Vivien Senn (1h21’12”); ai piedi del podio Heidi Dapunt e Jenn Shelton.
Nuovi tracciati per gli Italiani Giovanili di domenica: tutto a Vermiglio. Attesa per la gara dei promozionali
Domenica si assegnano i titoli individuali giovanili, Under 23 compresi. A curare l’organizzazione il Brenta Team che nelle ultime ore ha cambiato un po’ il programma.
NUOVI TRACCIATI - I campi gara sono stati trasferiti nella zona del centro del fondo di Vermiglio, preferibile in virtù delle nuove precipitazioni annunciate per il fine settimana e migliore anche sotto il profilo logistico. Dopo un sopralluogo, lo staff capeggiato dal responsabile tecnico Rino Pedergnana ha provveduto alla tracciatura dei percorsi. «Inizialmente le gare erano previste sulla pista Valena del Passo del Tonale - spiega Pedergnana -, ma fin dal principio avevamo preso in considerazione anche l'ipotesi della zona del centro del fondo di Vermiglio, ottima anche per il pubblico che verrà ad assistere alle gare. Le previsioni meteo per domenica annunciano possibili precipitazioni: qualora dovesse nevicare, i percorsi che abbiamo scelto in via definitiva garantiranno maggiore sicurezza e visibilità ai concorrenti, in quanto parte dei percorsi si svilupperà nel bosco».
PROMOZIONALI - La novità è quella di una prova per le categorie promozionali, dagli 11 ai 14 anni. Non assegneranno ‘scudetti’, ma sarà la prima volta all’interno di un campionato italiano. «In realtà il regolamento FISI - spiega il tecnico azzurro Davide Canclini che segue da vicino l’attività giovanile - prevede queste categorie. Alcune gare si fanno già, soprattutto nelle Alpi Centrali, ma insieme ai Tricolori è un debutto assoluto. Molti club, come Albosaggia, 13 Clusone e appunto quello di casa, il Brenta Team, lavorano molto su questi anni. Sarà un bel test» In vista dei Giochi Olimpici giovanili? «Vedremo. La ISMF ha definito in questi giorni - ancora Canclini - quali saranno i meccanismi per Losanna 2020: gli anni sono il 2002 e 2003, ma i risultati del 2001, l’ultimo anno Cadetti per intenderci, serviranno per definire i contingenti delle Nazionali».
Allenarsi in pista? Ecco dove
Tema caro a molti skialper, come allenarsi, magari di sera dopo il lavoro, in pista. Rispettando chi, in pista ci lavora: parliamo dei gattisti. Abbiamo cercato allora, spulciando sui siti dei comprensori sciistici, dove, come e quando è possibile salire e scendere in pista, senza problemi. Un primo elenco di stazioni skialp-friendly. Andate a vedere: ce ne saranno altre e ve le segnaleremo prima possibile, anche grazie al vostro aiuto. Ecco allora dove cliccare https://skialper.it/risalita_piste/