Katia Tomatis pronta a ripetersi
La cuneese punta ad una nuova stagione al vertice
Katia Tomatis è stata la migliore azzurra nell’ultima overall, al debutto con la maglia azzurra: ecco le speranze dell’atleta cuneese.
Ski-alp, tempo di raduno per gli azzurri allo Stelvio
Le parole del dt Stefano Bendetti
Primo giorno di raduno allo Stelvio per la Nazionale azzurra di ski-alp. Ritrovo all’hotel Folgore, poi dopo le foto di rito, allenamento su un percorso con salita-tratto a piedi-discesa con misurazioni biomeccaniche e della forza. Al termine in albergo presentazione dell’analisi cinematica 3D e dinamica del passo alternato dello sci alpinismo con rilevamenti eseguiti nella stagione 2014-15 e analisi con la Commissione Medica della FISI sul doping ed i relativi controlli. Ecco, intanto le parole del dt Stefano Bendetti.
In 400 alla Bellagio Skyrace
Domenica la gara, ancora possibile iscriversi prima del via
1.850 metri di dislivello concentrati in 27,5 km, dal Lungolago di Bellagio alla cima del Monte San Primo e ritorno. Grandi numeri per la seconda edizione della Bellagio Skyrace, di scena domenica 25 ottobre come tappa finale dello Italy Series: 375 iscritti e prevendita in sold-out (possibilità di iscriversi sul posto prima della gara).
Una gara molto spettacolare, affacciata sul promontorio più famoso del Lago di Como; dalla vetta del Monte San Primo e per tutta la cresta il panorama delle Grigne apparirà di fronte a tutti i concorrenti. Non saranno magari Daniel Antonioli, Mikhail Mamleev, Daniele Cappelletti, Roberto De Lorenzi, Fabio Bonfanti, Alessandro Follador, Simone Paredi, Stefano Butti, Gil Pintarelli e Clemente Berlinghieri a guardarsi intorno ma per tutti gli altri uno sguardo all'orizzonte sarà d'obbligo.
Al femminile la giovane Martina Brambilla, già vincitrice della prima edizione, cercherà di insidiare Manuela ‘Manu’ Brizio e Silvia Rampazzo, in lotta per la generale delle Italy Series. Senza dimenticare VIcktoria Piejak, Ilaria Bianchi e soprattutto Silvia Serafini.
Appuntamento domenica 25, partenza in linea alle ore 8.30.
Manny e Mago, sempre sull'attenti
Il capitano e il neo-arruolato del CS Esercito
Manny Reichegger sempre pronto ad una stagione di alto livello e Nadir Maguet appena arruolato nel Centro Sportivo Esercito: ecco le loro impressioni al raduno della Nazionale di ski-alp allo Stelvio.
Bonnet: «il paragone con Kilian e' azzardato»
Le dichiarazioni dei protagonisti della sky di Limone
Remy Bonnet, già campione del mondo Vertical con il successo di ieri al Grest de la Mughera, non smette di far parlare di sé, bissando il successo ed entrando di diritto nella storia di questa gara, riuscendo a vincere entrambe le prove (vertical e sky) in due giorni: «Il paragone con Kilian mi sembra azzardato, lui è un campione assoluto e da quando vince non ha mai cambiato il suo modo di vivere e di comportarsi. La vittoria di oggi è stata molto faticosa ma meravigliosa!». Grande tentativo di rimonta per Manuel Merillas che ha chiuso terzo, confermando il titolo di vice campione del mondo: «All'inizio sono rimasto indietro dal gruppo di testa, dopo la prima discesa mi sono avvicinato ai primi e in cima Mughera ero a pochi minuti da Tadei e speravo di poterlo prendere, complimenti a lui, è stato grande!». Un'ulteriore conferma per Aritz Egea, rimasto in terza posizione fino alla fine dell'ultima discesa quando poi un guaio muscolare lo ha costretto a rallentare. Gran gara anche per Luca Cagnati, Team Dynafit: «Fino all'ultima salita sono riuscito a tenere il passo forte, rimanendo in quinta piazza. Oltre le due ore e mezza però sapevo che avrei sofferto e infatti qui al traguardo (ventesimo) sono stravolto!». Deluso e un po' preoccupato il pluricampione del mondo di corsa in montagna Marco De Gasperi: «Così come ad Hong Kong, oggi avevo pessime sensazioni, non riesco a capire cosa mi succeda, dopo il Monte Bianco ho continuato a spingere ma forse sono andato un po' fuori giri, meno male che la stagione è ormai finita».
Skyrace Limone, la parola alle protagoniste
Orgue': «per fotuna che la stagione e' finita»
Laura Orguè, campionessa del Mondo Skyrace e vincitrice nell'ultima prova di Limone: «In ogni gara mi devo sempre guardare le spalle, so che Maite è molto vicina a me e devo spingere al massimo ogni metro! Per fortuna che la stagione è finita!». Maite Maiora rende onore alla rivale: «È stata superiore, ha meritato il titolo e la vittoria di oggi, il nuovo percorso è stato molto bello!».
Soddisfatta anche Oihana Kortazar per un podio inatteso: «Una bella gara, tecnica soprattutto in discesa, sapevo di non poter mollare». Quarto posto per Elisa Desco dopo una caduta in discesa, avrebbe potuto giocarsi il podio. Molto contenta anche la svedese Yngvild Kaspersen dopo la quarta piazza di ieri. «Un orgoglio chiudere tra le cinque, insieme a ragazze tra le più forti al mondo!».
Doppietta di Bonnet. E Pivk è campione
Nella gara rosa trionfo di Laura Orguè
Doppietta 'storica' per Rèmi Bonnet: il ventenne svizzero del Team Salomon dopo il vertical vince anche la skyrace a Limone sul Garda. Nemmeno Kilian era riuscito a fare l'accoppiata vertical e skyrace: 2h45’25” il suo tempo. Ma alle sue spalle festeggia anche Tadei Pivk: lotta serrata per il portacolori del Team Crazy Idea con lo spagnolo Manuel Merillas del team Mammut / Compressport, in lotta per la generale delle World Series. E alla fine sul traguardo del lungolago è arrivato per primo l’azzurro, nuovo campione del mondo sky. Terzo Merillas, quindi i due baschi Jokin Lizeaga e Aritz Egea.
Nella gara femminile trionfo per Laura Orguè del Team Salomon che vince 3h18’50” e si aggiudica anche la corona delle World Series. Piazza d’onore Maite Maiora del Team La Sportiva in 3h19’07”, terza Oihana Kortazar del Team Salomon in 3h22’24”. Quarto posto per Elisa Desco che senza una caduta in discesa, avrebbe potuto giocarsi il podio.
PERCORSO - 23 km e 2.800 metri di dislivello, tre salite, un traverso e tre discese, lunghe e tecniche. Questo il tracciato ideato da Fabio Meraldi, responsabile del percorso, per la nuova versione della skyrace di Limone sul Garda, teatro delle finali di Coppa del Mondo, per ovviare alle condizioni in quota dei sentieri originali, alcuni inondati dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi e pieni di fango. «Non mi vengono in mente altre gare - spiega Mario Poletti, detentore di alcuni grandi record su skyrace - con un dislivello simile in così pochi chilometri, il comitato è stato grande a saper ovviare il problema del fango, proponendo una gara di livello mondiale, così come dev'essere per una finale».
Vertical di Limone, le parole dei protagonisti
Una gara dura anche sul percorso alternativo
Grande soddisfazione per il vincitore del Vertical di Limone, Rèmi Bonnet: «È stata una gara più lunga e più dura, era molto corribile e dopo la metà sono riuscito a pendere un piccolo vantaggio da Urban, un bel successo. E ora sotto con la skyrace!»
Proprio per l'altoatesino, in seconda piazza, va benissimo così: «Super. Non era la mia gara e lo sapevo, ma ho provato ad andare sempre a tutta, sapendo che per vincere sarebbe stata dura. Peccato per un piccolo crampo sul finale, ma che gara».
E gli ski-alper azzurri? Meno soddisfatto Michele Boscacci, in difficoltà fino a metà gara, ha saputo cambiare passo recuperando venti posizioni negli ultimi 400 metri: «All'inizio non andavo, ho pensato di fermarmi, a un certo punto mi sono accorto che non sentivo più la fatica e ho dato di gas all'acceleratore fino al traguardo (chiudendo 25esimo)». Le gambe girano, possiamo stare sereni per l'imminente stagione di skialp.
Decima piazza per il neo-arruolato dell’Esercito Nadir Maguet su un percorso a lui non congeniale: «Arrivo da una settimana di carico a Courmayeur con gli altri ragazzi, oggi non faceva per me, ma mi sono difeso alla grande».
Ultima ora, cambio percorso del vk di Limone
A causa della prima nevicata annuale
Percorso modificato al vertical di Limone, finale delle World Series. A causa della prima nevicata annuale, il tracciato Crest de la Mùghera è stato sostituito da un 1.000 metri di dislivello in 6,3 km, a causa di alcuni passaggi pericolosi, ripercorrendo in parte a ritroso il percorso della skyrace del sabato. Un percorso meno duro e più corribile, e le carte potrebbero presto mescolarsi; partenza posticipata alle 19 per tutti. Tanti i big al via nella gara maschile: Daniel Antonioli, Martin Anthamatten, il favorito Rèmi Bonnet, William Bon Mardion, Michele Boscacci, Marco Moletto, Nadir Maguet, Urban Zemmer, Nejc Kuhar, Federico Nicolini, Cristian Modena, Fabio Rizzi e Nicola Pedergnana.
Super Bonnet a Limone
Vince il vertical e il titolo. Nella gara rosa a segno Christelle Dewalle
Al vertical di Limone, tappa finale delle World Series, le carte si erano mischiate prima della partenza, gareggiando su un percorso di 6 km, meno duro ma con più dislivello (quasi 1.200 metri).
Oltre al superfavorito e leader della classifica mondiale Rémi Bonnet, sul percorso originale il trio LaSpo Zemmer-Moletto-Boscacci poteva sicuramente dire la propria (record del percorso di Urban Zemmer con 37'11" e Laura Orguè 44'51").
Il ‘nuovo’ tracciato, molto più veloce, ha premiato la forza della corsa dello svizzero del Team Salomon Rémi Bonnet, un predestinato! Il giovane elvetico ha così confermato la leadership portandosi a casa il titolo di campione del mondo. Alle sue spalle oggi l'atleta del team La Sportiva, Urban Zemmer. A seguire Hovind-Angermund, Perkmann, Wyatt.
Nella generale argento per Nejic Kuhar, bronzo per Ferran Texido.
Al femminile gran successo di giornata per la francese Christelle Dewalle davanti alla forestale Antonella Confortola e Maite Maiora, spagnola del team La Sportiva. Titolo di campione del mondo per Laura Orguè (per una doppietta ‘griffata’ Salomon) con un punteggio di 366 davanti ad Yngvild Kaspersen, oggi quarta al traguardo e Maite Maiora.
Limone si prepara per le finali World Series
Venerdì sera il vertical, sabato la skyrace
L'annata in cui Kilian ha messo da parte, momentaneamente, il mondo race, ha visto sbocciare i campioni del futuro e consacrarsi atleti da sempre al top.
Due nomi su tutti: Rèmi Bonnet, 20enne del Team Salomon, quest'anno da record al K3 Red Bull e vincitore della penultima prova del mondiale settimana scorsa alla Lantau 2 Peaks, e Tadei Pivk, protagonista di un'annata straordinaria, dalla vittoria di Zegama a quella sulla Dolomites, passando per il Sentiero 4 Luglio. Sarà proprio ‘Tad’ a giocarsi il titolo di campione del mondo sky sabato a Limone con Manuel Merillas potendo gestire un vantaggio iniziale di 34 punti ma attenzione allo spagnolo, capace di batterlo nella penultima prova, proprio a Hong Kong, piazzandosi alle spalle di Bonnet. Con i 120, 105, 94 punti in palio per i tre a podio, i giochi sono ancora aperti. Ancora in corsa, ma più staccati, lo spagnolo Aritz Egea, il britannico Tom Owens e il rumeno già vincitore del circuito La Sportiva 2015 Ionut Alin Zinca. Al femminile invece, la nostra Elisa Desco dovrà vedersela con Maite Maiora, Megan Kimmel e dall’attuale leader di coppa Laura Orguè.
VERTICAL - Il giorno prima del gran finale, venerdì alle 19, Bonnet dovrà difendersi dagli attacchi di Nejc Kuhar, sloveno Team LaSpo e da Ferran Teixido di Andorra, con 36 punti di vantaggio su entrambi per portarsi a casa il suo primo titolo di campione del mondo vertical, lottando, al buio, sul tecnico percorso della Mughéra, a picco sul Lago di Garda. Ancora in corsa, per il terzo gradino, Martin Anthamatten e François Gonon. C'è da scommettere per la vittoria di giornata che Marco Moletto e Urban Zemmer non si tireranno indietro!. Nella prova rosa al comando del ranking Laura Orguè con 366 punti davanti ad Emelie Forsberg a 294 con terza Maite Maiora a 288.
Alle finali dello Skyrunning World Series di Limone sul Garda, venerdì 16 e sabato 17 ottobre, ci sarà da divertirsi.
Domenica il Vertical Km del Monte Penice
Correndo sul tetto della Pianura Padana sui sentieri di San Colombano
Si terrà domenica 20 settembre l’atteso Vertical Kilometer del Monte Penice, in Val Trebbia (PC), in Comune di Bobbio, borgo medievale noto per il monastero in cui i monaci amanuensi operarono fattivamente salvando numerosi manoscritti romani. Borgo proprio in questi giorni agli onori della cronaca internazionale per aver costituito lo sfondo del celeberrimo dipinto della Gioconda di Leonardo. La manifestazione, organizzata da Piacenza Sport in collaborazione con Vivo Sport, alla prima edizione, consentirà agli atleti di correre proprio sui sentieri tracciati dai monaci di San Colombano. Sentieri oggi utilizzati per i loro allenamenti anche dai fondisti della nazionale italiana di sci di fondo durante i consueti stage estivi in Val Trebbia.
PERCORSO - La competizione partirà da località Molino Erba Grassa per terminare all’oratorio longobardo posto sulla cuspide del Monte Penice (1.480 m), cima piacentina posta però sul confine tra la provincia emiliana e quella pavese. Il percorso (che misura 5.000 metri di sviluppo per 1.000 metri di dislivello positivo) si snoda dapprima su un tratturo perfettamente corribile, successivamente su un ripido sentiero in cui anche i migliori saranno costretti a procedere a passo-corsa per giungere sui pascoli sommitali, a sbalzo sulla Pianura Padana. Il traguardo per pubblico e accompagnatori è facilmente raggiungibile con agevole strada asfaltata da Bobbio o dal Pavese. Preannunciata la presenza di diversi skyrunner tra cui il forte verticalista di Reggio Emilia Giuliano Gherardi, di numerosi ultartrailer, di triatleti piacentini nonché degli agguerriti fondisti locali che da anni si allenano sui sentieri sui quali si svolge la gara.
PROGRAMMA - Il programma prevede il ritrovo degli atleti in località S. Maria di Bobbio, alle ore 8. Alle ore 9 consegna delle borse e degli zaini che saranno portati dagli organizzatori in vetta. Alle 9,10 gli atleti saranno accompagnati da mezzi dell’organizzazione alla partenza che avverrà alle ore 9,30.
Bobbio è raggiungibile da Piacenza da cui dista 45 km percorrendo la scorrevole Statale n. 45 di Val Trebbia in circa 40 minuti. Info e iscrizioni sono rinvenibili sul sito: www.piacenzasport.it