I commenti a caldo dei protagonisti della Stava

Non poteva che essere entusiastico il commento ‘a caldo’ di Ionut Zinca sul traguardo di Tesero dopo la grande performance odierna. «È il mio primo test importante della stagione e non posso che essere molto felice. Ho preparato questo appuntamento con un mese di allenamento intenso in Romania e, stando al risultato, mi pare di aver lavorato bene. Mi sentivo in forma ed ho deciso di attaccare subito. Sulla prima salita l’unico che è riuscito a tenere il mio passo è stato lo spagnolo Gispert, che poi si è staccato. Ho quindi impresso un ritmo al quale gli avversari non hanno resistito. Soprattutto nella parte intermedia ho cercato di dare il massimo per aumentare il divario con gli inseguitori. Poi ai rilevamenti sul percorso mi hanno comunicato che avevo già un notevole vantaggio e nella parte finale in discesa ho controllato. Nonostante questo gli ultimi chilometri erano davvero impegnativi, che ho affrontato con forza».

HERNANDO ‘METTE FIENO IN CASCINA’ – Gli avversari non hanno potuto fare altro che arrendersi ad uno Zinca così aggressivo. Hernando ha preferito non esagerare viste le condizioni non eccellenti del ginocchio che l’ha tenuto in forse fino all’ultimo. Tra i suoi obiettivi rimane la classifica generale del circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup e i punti conquistati con il secondo posto non sono assolutamente da disprezzare.
«Zinca è andato forte – ha spiegato Hernando -. Ha subito prodotto un forcing e alle sue spalle siamo rimasti un gruppetto di cinque, controllandoci a vicenda. Personalmente ho cercato di non esagerare anche perché sapevo che questa era una gara dispendiosa, ma all’inizio della seconda salita ho capito che il romeno era irraggiungibile e che dovevo concentrarmi per centrare il secondo posto. Domenica prossima ci sono gli Sky Games in Spagna e non volevo spremere tutte le mie energie. Il ginocchio infortunato è andato meglio, anche se non sono completamente guarito».

MAMLEEV AGGUANTA IL PODIO IN DISCESA –
Soddisfatto anche Mamleev per il terzo posto che lo conferma ai vertici della disciplina. «Durissima dal primo all’ultimo chilometro. Però sono salito nuovamente sul podio e per me è una grande soddisfazione, considerato soprattutto il lotto dei partenti di assoluto livello. A metà gara ero un po’ nervoso, perché si era formato un gruppetto di cinque atleti, tutti con lo stesso ritmo. Quando è iniziata la discesa, terreno dove riesco ad esprimermi bene, sono riuscito a staccare il gruppo agguantando la terza posizione che ho mantenuto fino al traguardo. Una Stava Sky Race più dura con questi chilometri finali, ma mi è piaciuta tanto. Passano le stagioni, eppure sono sempre fra i protagonisti. Bene così».

BICCHIERE MEZZO PIENO PER GLI ITALIANI –
Stati d’animo diversi tra i migliori italiani in classifica. Daniele Cappelletti vede il quinto posto come un passo avanti in vista della migliore condizione, avrebbe comunque aspirato a qualcosa di più. «Contento dello stato di forma, un po’ meno del risultato finale. La stagione dello sci alpinismo si è conclusa solo un mese fa ed ho sensazioni sempre migliori, ma serve un po‘ di tempo. Sul Monte Agnello ho scollinato in terza posizione ed avevo tutte le carte in regola per giocarmi il podio. Poi però in discesa mi sono uscite delle vesciche ai piedi ed ho dovuto rallentare. Peccato, perché quando la strada scende io riesco ad attaccare ed invece mi sono dovuto difendere. Il quinto posto finale rimane comunque un eccellente risultato, anche perché sono il secondo degli italiani. Spero con questo piazzamenti di essermi guadagnato la convocazione con la nazionale azzurra in vista degli Sky Games della prossima settimana».
Per Michele Tavernaro il settimo posto è invece più che soddisfacente. «Con avversari del genere essere arrivato settimo è un buon risultato. Anche perché la Stava è stata la mia prima vera skyrace della stagione, visto che finora ho disputato una gara corta e una seconda è stata accorciata per il maltempo. Nella tratto iniziale ho preferito non esagerare, perché non conoscevo bene i miei limiti attuali. Una gestione saggia, che mi ha permesso di aumentare il ritmo nella seconda parte e concludere con un buon piazzamento finale».
Fuori dai top ten l’atleta di casa Paolo Larger, che tuttavia vede il bicchiere mezzo pieno. «Ho disputato una gara controllata, cercando di non esagerare, visto che questa è stata la mia prima gara stagionale. Un test importante per avere delle risposte dal mio fisico che da un anno e mezzo è in sofferenza per un problema tendineo. Direi che sto vedendo la luce e mi sta tornando il morale. Pensare ad un piazzamento sul podio era davvero impossibile con un lotto di partenti del genere. Il livello tecnico si è decisamente elevato negli ultimi anni ed io non sono più un giovanissimo. Le risposte che volevo le ho comunque avute».

EMANUELA BRIZIO SENZA RIVALI – Chi invece non sembra conoscere rivali è l’atleta della Valetudo Emanuela Brizio, che anche oggi ha disputato una grandissima gara.
«Mi sono svegliata con ottime sensazioni, con una temperatura ideale per correre. Ho dunque deciso di forzare all’inizio ed una volta capito che le avversarie erano lontane ho gestito la mia gara. Il prossimo fine settimana va in scena la maratona del cielo e non volevo sprecare troppe energie. Mi è piaciuto il nuovo percorso di gara, più muscolare nel finale e per nulla scivoloso nonostante i temporali del giorno prima».
Niente da fare per Nuria Dominguez Azpeleta. «Ho sofferto la prima salita, mentre nella seconda ascesa sono riuscita a trovare il ritmo. Probabilmente sentivo nelle gambe la stanchezza per la gara corsa sette giorni fa in Spagna. Il risultato mi soddisfa perché la Brizio era davvero irragiungibile. Eccezionale il percorso di gara».