Purtroppo tra le vittime un italiano, Alberto Magliano

Una enorme valanga ha investito le spedizioni che stanno affrontando il Manaslu, in Himalaya. I dispersi sono almeno 14. Tra le varie cordate nella zona anche alcuni nomi noti dell’alpinismo e dello sci estremo, tra i quali il freerider statunitense Glen Plake e gli alpinisti italiani Silvio ‘Gnaro’ Mondinelli e Marco Confortola, per fortuna sopravvissuti e illesi. Risulta tra i dispersi invece la guida alpina e sciatore stremo di Chamonix Rémy Lècluse.

LA MORTE DI ALBERTO MAGLIANO – Chi non ce l’ha fatta, purtroppo, è l’alpinista italiano Alberto Magliano, triestino classe 1945. La notizia è stata confermata dal consolato italiano a Calcutta. La ricostruzione, riportata da tutti i principali quotidiani, parla di un seracco di ghiaccio che si sarebbe staccato prima dell’alba dal fianco della montagna e cadendo avrebbe provocato una valanga che si è abbattuta sul campo base n.3 del Manaslu, che si trova a 7.000 metri di quota, travolgendo i membri della spedizione che stavano dormendo nelle loro tende. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport Mondinelli ha provato a spiegare la morte di Magliano ipotizzando che «probabilmente la tenda di Alberto era più pesante della nostra dato che conteneva anche delle bombole di ossigeno e quindi il peso le ha impedito di saltar fuori dalla slavina». Intanto proseguono i lavori di ricerca degli scomparsi e i soccorsi ai feriti.

PROSEGUONO I LAVORI DEI SOCCORRITORI – Gli elicotteri sono al lavoro nel luogo dell’incidente per recuperare i cadaveri affiorati, organizzando il recupero di quelli ancora sotto la neve, e trasferendo i feriti, fra cui almeno cinque tedeschi, in ospedali di Khatmandu. 
A questo link un report completo, in inglese: daily.epictv.com