Il Millet Tour du Rutor Extreme si fa in quattro
Il Tour du Rutor si conferma ancora più Extreme: un giorno in più di gara in occasione della ventesima edizione, quella del 2020. Quattro tappe dunque, dal 26 al 29 marzo del prossimo anno. Marco Camandona nella presentazione dell’evento di Arvier non ha nascosto la sua soddisfazione. «Un bell’impegno, ma anche un ulteriore salto di qualità della nostra gara – ha spiegato il direttore tecnico della gara organizzata dallo sci club Corrado Gex - quattro giorni sono tanti, ci sposteremo anche nel versante di La Thuile e non solo in Valgrisenche». Una sorta di ritorno al passato: la prima edizione ufficiale, quella del 1933, salì infatti sul ghiacciaio del Rutor proprio da La Thuile. E nel 2020 si farà altrettanto: una lunga salita sino alla Madonnina del Rutor, una lunga discesa verso Planaval. Poi le altre tappe in Valgrisa: si arriva così a quasi 10.000 metri dislivello. E al fianco del Tour du Rutor ci sarà ancora Millet che realizzerà una serie di capi d’abbigliamento esclusivi per l’occasione. 350 le coppie ammesse, ci sarà selezione, ma in gara nessun cancello. «Vogliamo che tutto possano essere finisher, a patto che non restino troppo tempo a scattare foto per la bellezza di questo territorio» chiude, ridendo Marco.

Livigno ancora tappa delle Migu Run Skyrunner World Series
Livigno sabato 15 giugno sarà nuovamente tappa di Migu Run Skyrunner World Series, con la skymarathon da 34 km (e 2700 metri di dislivello) che richiamerà sulle montagne di confine tra Italia e Svizzera il gotha mondiale della specialità.
Sfogliando la lista partenti, già diversi campioni hanno confermato la loro presenza alla 'supersky' dell’Alta Valtellina: tra i sicuri protagonisti ci saranno Petter Engdahl, Oriol Cardona Coll, Pablo Villa, Zaid Ait Malek, Pascal Egli, Pere Aurell Bove, Hillary Gerardi... E molti altri sono attesi ora che la stagione delle corse è pronta a decollare.
Non solo top runner, ma anche il popolo delle sky per quello che si preannuncia un evento per tutti. Meno chilometri, ma medesime emozioni e medesimo panorama mozzafiato per la K17 che, per tipologia e spettacolarità, non può certo essere definita gara di contorno. Mentre i big si sfideranno nella tappa di coppa, gli atleti più giovani e quelli meno portati alle long distance avranno la possibilità di correre su un tracciato di rara bellezza, che in parte ricalca quello della prova principe, ma con un dislivello positivo di soli 1100 metri.
Dopo un tratto iniziale di forte appeal, fatto di creste aeree e tecnici single track, la sorella minore della Livigno SkyMarathon imboccherà il sentiero che scende lungo la Val Saliente sino a raggiungere la magica Val Federia e il cuore di Livigno, sede di partenza e arrivo di entrambe le competizioni. Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.livignoskymarathon.it
Aperte le iscrizioni alla Val Brevettola Skyrace
Qualcuno l’ha definita come una delle gare più dure del nord del Piemonte. Altri hanno semplicemente sottolineato quanto questa skyrace riesca a cancellare la percezione della fatica, portando ad immergersi in un ambiente naturale puro, selvaggio, inaspettato. Lunedì 15 aprile aprono le iscrizioni alla terza edizione di Val Brevettola Skyrace. L’evento, in programma il 28 luglio a Montescheno (VB), sarà nuovamente campionato Italiano di skyrunning CSEN. La gara è alla quarta edizione, ed è nata come iniziativa in memoria di due ragazzi, Manuel e Davide. «Rimane questa la nostra primaria vocazione - spiegano gli organizzatori - Per iscriversi sarà necessario seguire i passaggi guidati sul sito www.valbrevettolaskyrace.it. In alternativa, ci si potrà iscrivere su modulo cartaceo presso i tre punti iscrizione predisposti: la palestra Sport + di Villadossola, il bar Miravalle di Montescheno, Casa don Gianni a Domodossola». Novità di spicco, quest’anno, sarà l’arrivo di Montura come sponsor tecnico. «Con trenta euro (costo di iscrizione), ogni atleta riceverà, oltre al buono pasto, prodotti locali e alcune piccole sorprese, un gilet Montura che, per la nostra iniziativa, è stato personalizzato».
A disposizione ci saranno soltanto 220 pettorali, con la possibilità di iscriversi (ad esaurimento posti) fino al 27 luglio, giorno precedente la manifestazione. Una scelta che, secondo gli organizzatori, è dovuta alla costante ricerca di qualità a scapito della quantità. «Perché cerchiamo di mantenere contenuto il numero degli iscritti? Il nostro obiettivo primario è quello di regalare un’esperienza unica ad ogni runner e, per farlo, lavoriamo un intero anno mirando alla cura di ogni dettaglio. Chi corre qui sa di trovare un percorso curato metro per metro, un pacco gara che vale più del costo d’iscrizione, un pasto completo preparato da cuochi professionisti e dai loro allievi. Per mantenere la qualità a questi livelli, scegliamo di limitare i numeri».
Gran finale allo Skialpdeiparchi
Si è conclusa sulle nevi di Campo Imperatore la stagione agonistica dello Skialpdeiparchi 2019, con la ormai classica gara Fisi a coppie, Gran Sasso Twin Cup, organizzata dallo sci club Paganica all’interno dalla Spring Session 2019, coordinata dall’associazione Gransasso Annozero, che ha visto anche una prima assoluta in Appennino di downhill su neve, formazione con campo ARTVA gestito dal soccorso Alpino Guardia di Finanza e test materiali Scott.
Clima invernale con nebbia e neve che ha spinto gli organizzatori ad una modifica del tracciato eliminando lo splendido e ripido pendio dello Schioppaturo, proponendo un percorso con più sviluppo (13,5 km) e meno dislivello (750 metri) sempre mantenendo la suggestiva partenza in discesa dall’Hotel Rifugio Campo Imperatore.
Vittoria della coppia Armando Coccia-Daniele Urbani che ha preceduto Igor Antonelli-Alessio Giancola ed Emanuele Lattanzi-Massimiliano Olla. Tra le squadre con almeno un’atleta donna, vittoria di Leda Argentini e Carlo Colaianni, davanti a Raffaella Tempesta e Daniele Novelli e Antonietta di Girolamo e Sara Marini.
Presentata la squadra di Scott Running Italia
Tempo di presentazione dello Scott Running Italia. Il team del mountain running sarà ancora capitanano da Oliviero Bosatell: il prossimo settembre partirà nuovamente a caccia di un sogno chiamato Tor des Géants. Nel settore trail sarà schierato il promettente Michael Dola, atleta specializzato nelle ultra che nel 2019 punterà all’affermazione tra i grandi del settore, mentre per il mondo skyrace e vertical al via lo specialista della gare solo up, Manuel Da Col che ha nel mirino il vertical di Fully, il giovane emergente Mattia Tanara che proprio lo scorso anno si è messo in luce in alcuni appuntamenti sky di livello, e il polivalente Guido Barbuscio, che cercherà di primeggiare nelle gare in scena nel centro-sud italia. Per le quote rosa con la maglietta Scott l’azzurra della corsa in montagna Samantha Galassi, mentre per le ultra confermata Melissa Paganelli, che ha finalmente nel mirino il Tor des Geants. Chiude il gruppo, lo specialista delle obstacle race Eugenio Bianchi, che ha nel mirino appuntamenti internazionali tra cui il campionato europeo di Alleghe e il Mondiale di Tahoe in California.
Scott sarà anche partner di gare ed eventi, dal rodato circuito Fly-up coadiuvato da Mario Poletti (product manager running di casa Scott) al Cusio Challenge, sino alla sponsorizzazione della Federazione Italia Obstacle Course Race. Confermatissima la presenza alla Ultra Trai del Mugello, che si terrà il 28 aprile e alla Valmalenco Ultra Trail in programma il prossimo 19 e 20 luglio. Nell’ambito delle skyrace, oltre a presenziare agli appuntamenti italiani della Skyrunning World Series, nel 2019 Scott sarà supporter della Maga Skymarathon, scelta come prova unica del campionato europeo, e della Frasassi Skyrace nella Marche.
Passerella a Vinitaly per il Valtellina Wine Trail
Vinitaly a Verona è stata la vetrina della prossima edizione del ValtellinaWineTrail, la numero sette che andrà in scena sabato 9 novembre. Una gara nata tra amici, correndo nelle vigne dello Champagne: perché non farla anche nella nostra valle, la Valtellina? Detto, fatto: si sono messi insieme professionisti, come Marco Degasperi ed Emanuele Manzi, runner-viticoltori come Michele Rigamonti, tutti e tre presenti a Verona. Una sorta di omaggio alla loro terra che ha trovato subito il sostegno degli enti locali, di sponsor importanti (confermato che quello tecnico anche nel 2019 sarà Hoka One One) e soprattutto del Consorzio per la Tutela dei Vini di Valtellina, presente ovviamente a Verona con il suo presidente Aldo Rainoldi.

«Il nostro territorio - ha raccontato il Dega - non ha nulla da invidiare, la gara si corre in un contesto unico tra vigne e cantine. Ci siamo dati una quota massima di iscrizioni (che apriranno il 10 giugno) di 2500 pettorali, per garantire il massimo ai partecipanti. Confermate le tre distanze, ma stiamo lavorando per lanciare nuove iniziative: l’anno scorso sembrava una scommessa una prova by night, invece è stata molto apprezzata. Ma non vogliamo fermarci e abbiamo in serbo qualche sorpresa: di sicuro ci sarà un gemellaggio con altre gare simili alla nostra in Spagna (nella zona della Ribera del Duero) e Argentina (a Mendoza)».
Annullato definitivamente l'Adamello Ski Raid
Il Comitato Organizzatore dell’Adamello Ski Raid, dopo un'attenta analisi di tutti gli elementi indispensabili per poter garantire l'elevato standard organizzativo della gara, ipotizzando anche un’eventuale data di recupero, ha deciso di annullare definitivamente l’edizione 2019.«Abbiamo vagliato tutte le ipotesi - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Mottinelli - ma non ci sono spazi per garantire un evento con tutti gli standard che richiede una competizione come la nostra. Voglio ringraziare i protagonisti dell’Adamello Ski Raid, ovvero atleti, volontari e sponsor che saremo felici di ritrovare nella prossima edizione. Vi aspettiamo tutti per un grande ritorno nel 2021». La gara del circuito La Grande Course era prevista sabato scorso.
Tor des Géants, i numeri del decennale
Dieci anni lungo i sentieri della Valle d’Aosta, 330 km sulle Alte Vie numero 1 e 2 che, quest’anno, si fanno in quattro. I numeri che accompagnano il decennale del Tor des Géants danno conto di una manifestazione che, nei giorni tra il 6 ed il 14 settembre 2019, vedrà in marcia più di 2000 trail runners.
Sono per la precisione attualmente 2037 - a cui andranno poi aggiunti wild card e top runners - gli atleti iscritti alle quattro gare: Tor des Glaciers, TOR30 – Passage au Malatrà e TOR130 – Tot Dret hanno raggiunto il numero massimo di partecipanti (100 per il primo, 500 per gli altri due), mentre sono 931 quelli del Tor des Géants. Il totale dei pre-iscritti ai due Tor più lunghi è di 2472, a cui vanno aggiunti i 1006 degli altri.
Saranno rappresentate 76 nazioni diverse, con i runners che in 190 ore percorreranno, in tutto, 940 km di strada per un dislivello complessivo di 70.300 metri.
Presentata la Duerocche 2019
Quarantotto anni di storia. La suggestiva cornice delle colline tra Asolo e Cornuda. Un’emozione che si rinnova ogni anno in una data fissa, il 25 aprile, che gli appassionati portano scolpita nel cuore e nei pensieri.
Scatta il conto alla rovescia in vista dell’edizione 2019 della Duerocche, la grande classica dedicata alla corsa (e al nordic walking) in ambiente naturale. Nelle scorse settimane, gli organizzatori e lo sponsor tecnico Scarpa hanno ufficializzato la presenza di Francesca Canepa, l’atleta che a settembre del 2018 è entrata nella storia per essere diventata la prima italiana a vincere il leggendario Ultra-Trail du Mont-Blanc.
Nella presentazione ufficiale dell’evento, a Cornuda, un altro grandissimo nome è stato ufficializzato in aggiunta a quello della fuoriclasse valdostana: la Duerocche 2019 vedrà al via anche la veneziana Silvia Rampazzo, campionessa mondiale 2017 di corsa in montagna long distance e già preselezionata dalla Fidal per Campionati Mondiali di Trail che si terranno l’8 giugno a Miranda do Corvo in Portogallo.
Al maschile, già sicure le adesioni di Marco Zanchi, atleta tra i più noti nel panorama del trail italiano (quattro partecipazioni ai Mondiali di specialità, l’ultima nel 2018, sesto nel 2013 nel massacrante Tor des Geants), e del trevigiano Ivan Geronazzo, a sua volta azzurro e grande amico del comitato organizzatore della Duerocche. Non correrà per vincere, ma sarà sicuramente tra gli atleti più applauditi Igor Cassina, il ginnasta campione olimpico ad Atene 2004 nella specialità della sbarra, ormai trevigiano d’adozione, che da qualche anno ha scoperto la passione per la corsa.
PERCORSI - La Duerocche si svilupperà su cinque diversi percorsi. Gli specialisti del trail potranno scegliere tra la 48 chilometri, con 2.300 metri di dislivello, e la 21 chilometri, con 1.000 metri di dislivello. Previsti inoltre i due tradizionali tracciati di 6 e 12 chilometri, aperti a tutti, e la prova sui 14 chilometri, riservata agli appassionati del nordic walking, che percorrerà il tragitto della Duerocche storica, da Asolo a Cornuda. I percorsi, preparati dai volontari delle Duerocche con un lavoro che dura da mesi, avranno uno sviluppo complessivo di 101 chilometri. E anche quest’anno, come già nel 2017 e 2018, i tracciati di gara più lunghi saranno separati dai più brevi, in modo che gli atleti più lenti non ostacolino i più veloci (e viceversa).
La Duerocche edizione 2019 concorrerà all’assegnazione del punteggio necessario per partecipare a tre gare inserite nel programma del celebre UTMB (Ultra-Trail du Mont-Blanc): la CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix) di 101 chilometri con 6.100 metri di dislivello, la TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie) di 119 chilometri con 7.200 metri di dislivello, e l’OCC (Orisières-Champex-Chamonix) di 56 chilometri con 3.500 metri di dislivello.
Gli iscritti arriveranno da diverse regioni d’Italia e dall’estero. A Cornuda, nel contesto di una manifestazione in continua crescita sotto il profilo organizzativo (confermati i servizi di massaggi post-gara e di baby-sitting), troveranno anche le splendide t-shirt e maglia-tech in limited edition creata da Delineodesign e la felpa realizzata dalla sponsor tecnico Scarpa che andrà ai finisher della 48 chilometri. Pezzi da collezione che rappresentano uno dei benefit più apprezzati dai partecipanti all’evento.
Per ragioni organizzative, l’insieme delle cinque prove avrà un numero programmato di partecipanti. Seimila in totale, così suddivisi: 400 nella 48 chilometri, 700 nella 21 chilometri, 500 nella Passeggiata Storica, 4.400 nelle due prove aperte a tutti. Nessun dubbio che anche l’edizione 2019 arriverà al tetto di iscritti. Il consiglio è di prenotare il proprio pettorale al più presto. Anche perché - piccola, grande rivoluzione - nessuna delle cinque prove, neppure le due più brevi, quest’anno prevede la possibilità di iscriversi nella mattinata dell’evento.
Il 25 aprile, tra Asolo e Cornuda, si correrà anche per le scuole: previsto infatti un montepremi, sotto forma di materiale didattico, da suddividere tra i cinque istituti più numerosi, sulla base di una classifica a cui tutti potranno concorrere (studenti, genitori, simpatizzanti in genere) semplicemente esprimendo il proprio sostegno per una scuola all’atto dell’iscrizione.
La Duerocche scatterà da via della Pace (zona impianti sportivi sportivi) a Cornuda: alle 7.15 la 48 km, alle 9 la 21 km, alle 9.30 la 6 e la 12 km. Avvio libero, invece, dal centro di Asolo, per la Passeggiata Storica dedicata al Nordic Walking. Sarà possibile seguire le fasi salienti delle prove trail su un maxischermo che sarà allestito in zona arrivo. Novità anche tra gli speaker: a Erica Condio e all’udinese Gilberto Zorat, si aggiungerà il valdostano Paolo Mei, “voce” ufficiale del Giro d’Italia e di tanti eventi sportivi di primo piano. Spettacolo garantito.
Hannes Perkmann da record al Vertical Tube Race
A Montagna in Valtellina quinta edizione del Vertical Tube Race. Confermati i partecipanti della scorsa edizione, sono stati più di 400 i partenti che hanno sfidato i 2713 gradini del chilometro più duro del mondo. Domina fin da subito la classifica provvisoria il capitano dell’Unione Sportiva Malonno/La Sportiva Emanuele Manzi, partito per secondo dopo Michele Rigamonti apripista della manifestazione. 14’49” il tempo di Lele Manzi che ‘peggiora’ solamente di 3 secondi la prestazione dell’anno scorso. Ma la vera notizia di giornata è il nuovo sensazionale record del percorso: Hannes Perkmann ce l’ha fatta, non c’è due senza tre. Vincitore nel 2017 e nel 2018 torna con un solo obiettivo: abbattere il record di Bernard Dematteis, ovvero il 14’02” registrato nella prima edizione del 2015. Tripletta sorprendente e un nuovo record: demolito il muro dei 14 minuti, da oggi il tempo da battere signore e signori è 13’54”. L’atleta altoatesino del Team Sportler inizia con il botto la stagione 2019 e ci si aspetta quindi grandi risultati nelle prossime sfide verticali.
Altra esplosiva prestazione è quella del giovane Alberto Vender, reduce dal raduno con il Mountain Running Italian Team. L’atleta portacolori del Atletica Valchiese/Salomon Italia spodesta il veterano Emanuele Manzi dal secondo posto e si vendica del terzo posto raggiunto lo scorso anno con il crono di 14’21”. Completa il podio Manzi, anche in veste anche di organizzatore che riesce ancora una volta a ritagliarsi un posto nella top 3 del Vertical Tube. Medaglia di legno per Fabio Ruga (La Recastello Radici Group) che chiude in 14’57” la sua fatica. Entra nella top 5 l’austriaco Jaco Mayer (15’06”) seguito da Andrea Acquistapace (15’09”), Francesco Leoni (15’17”) e il fondista Claudio Muller (15’34”).
Al femminile sorprende la prestazione della non-élite portacolori dell’U.S. Malonno Valentina Garattini (17’49”) che guida la classifica provvisoria fino alle prestazioni di Elisa Sortini e Katarzyna Kuzminska. L’atleta valtellinese, migliore azzurra ai mondiali di Canillo 2018, conferma ancora una volta il suo livello imponendosi sulle avversarie con il tempo di 17’08”. Si ripete la polacca Kuzminska (Atletica Canavesana) che è seconda come nel 2018 fermando il cronometro a 17’27”. Giù dal podio Samantha Galassi (Recastello Radici Group) che con 18’31” precede Camilla Magliano (Podistica Torino) all’esordio di questa particolare sfida verticale. Bene anche il 6° posto di Elisa Compagnoni (19’08”) reduce da un infortunio seguita da Roberta Ciappini (19’30”).
Matteo Eydallin vince l'Individual di Madonna di Campiglio
Tappa finale della Coppa del Mondo con l'individual sulle nevi di Madonna di Campiglio e podio tutto azzurro con Matteo Eydallin a chiudere in 1h28'47'' su Michele Boscacci e Davide Magnini e con il quarto posto di Robert Antonioli, vincitore della Coppa del Mondo overall. Non finiscono qui le soddisfazioni azzurre perché c'è anche il successo negli Espoir con Davide Magnini, negli Junior con Giovanni Rossi (davanti a Fabien e Sebastien Guichardaz), nelle Espoir di Giulia Murada. Nella gara femminile Axelle Gachet-Mollaret inarrivabile (1h40'09'') davanti ad Alba De Silvestro e Lorna Bonnel. Tra le Junior vittoria di Ekaterina Osichkina su Samantha Bertolini e Malaurie Mattana.
Troppa neve in quota, domenica salta l'Adamello Ski Raid
Tanta, troppa neve in quota, così nella riunione di venerdì il comitato organizzatore dell’Adamello Ski Raid ha deciso di annullare la gara in programma domenica 7 aprile: condizioni di elevata pericolosità sul percorso, a rischio la sicurezza degli atleti. Si sta adesso valutando la possibilità di poterla recuperare sabato 13 aprile.
«Purtroppo in queste condizioni non siamo in grado di garantire la sicurezza degli atleti, – afferma il predicente del comitato organizzatore Alessandro Mottinelli – il rischio che si creino delle valanghe è diventato molto alto e quindi siamo costretti a fermarci. Stiamo valutando la possibilità di spostare la gara di una settimana, ovvero al 13 aprile, ma una scelta definitiva potrà essere fatta solo quando avremo delle certezze in merito alla situazione meteo e alle condizioni della neve. È sempre doloroso prendere decisioni di questo tipo, ma la sicurezza dei concorrenti è una priorità assoluta, siamo sicuri che anche loro comprendono perfettamente la situazione che si è creata».













