Alex Txikon a Brescia venerdì 17 marzo
Torna a Brescia il ciclo di serate A tu per tu con i grandi dello sport per raccontare l’alpinismo invernale di Alex Txikon, l’alpinista basco e ambassador Ferrino, che lo scorso 6 gennaio è arrivato in cima al Manaslu. La vetta, 8.163 metri, è stata conquistata insieme agli alpinisti nepalesi Tenjen Lama Sherpa, Pasang Nurbu Sherpa, Mingtemba Sherpa, Chhepal Sherpa, Pemba Tasi Sherpa e Gyalu Sherpa. L’appuntamento con Txikon è venerdì 17 marzo alle 20 al Centro Commerciale Nuovo Flaminia in Via Sorelle Ambrosetti 10, a Brescia.
La conquista del Manaslu per Alex Txikon, classe 1981, e i suoi compagni nepalesi rappresenta la prima ascensione realizzata completamente in inverno e la seconda nella stagione più fredda, dopo quella compiuta nel 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski che iniziarono però la spedizione in autunno. Per Alex Txikon si tratta della seconda vetta himalayana in invernale, dopo la conquista del Nanga Parbat nel 2016 con Simone Moro e Ali Sadpara. Il successo di quest’anno al Manaslu è il coronamento di un sogno per l’alpinista basco che si è innamorato delle invernali, alle quali ha dedicato le ultime stagioni fredde tra Everest e K2.
La spedizione al Manaslu 2023 era iniziata con Simone Moro che, per problemi di salute, ha dovuto rinunciare, ed ha visto un cambio di strategia dell’alpinista basco che gli ha permesso di arrivare al Manaslu già acclimatato per l’alta quota e pronto per sfruttare la prima finestra di tempo favorevole. Txikon e compagni hanno completato ascensione e discesa in meno di 60 ore, un tempo record per la scalata su un 8.000 in invernale. In questa storica impresa Ferrino è stato al fianco di Alex Txikon e compagni con le tende modello Colle Sud, utilizzate al campo base, le tende d'alta quota Sbowbound 3 per i campi alti, gli zaini della linea Instinct, ultraleggeri e costruiti in Dyneema Composite Fabric, Cordura Nylon e rinforzi in SuperFabric.
La serata Il Manaslu invernale 2023 e altre storie è organizzata da DF Sport Specialist e Ferrino. Per partecipare è gradita la prenotazione: www.df-sportspecialist.it
Ferrino Antartica Unlimited
Omar di Felice, ultracyclist ed esploratore romano con centinaia di migliaia di chilometri nelle gambe, da Capo Nord all'Alaska, Canada e Mongolia, è in partenza proprio in questi giorni per la sua nuova avventura in Antardide. L'obiettivo della spedizione, supportata da Ferrino, è quello di percorrere 1600 km sui pedali attraversando i ghiacci del Polo Sud da solo e senza supporto, una sfida fisica che vuole anche veicolare un messaggio di allerta e sensibilizzazione sulla crisi climatica.
https://www.youtube.com/watch?v=rc_eWYeWlEQ
Alex Txikon in Italia, due appuntamenti con il grande alpinismo
Due eventi dedicati all'alpinismo con la A maiuscola, quello degli ottomila, raccontato da uno degli interpreti principali delle ultime incredibili imprese. Alex Txikon, celebre scalatore basco e ambassador di Ferrino, sarà protagonista delle serate organizzate dal brand il 30 maggio a Torino e il 31 a Roma, durante le quali racconterà le sue avventure sulle montagne più alte del globo, dall'Himalaya all'Antartide.
Il basco Alex Txikon è uno dei più forti scalatori contemporanei, con all'attivo la salita di undici vette di 8000 metri. Il suo nome, però, è legato in modo indissolubile all'epopea dell'alpinismo invernale. Il 26 febbraio del 2016, infatti, Alex, assieme all'italiano Simone Moro e al pakistano Ali Sadpara, ha fatto parte della prima cordata in grado di raggiungere nella stagione più fredda gli 8126 metri di quota del Nanga Parbat, una delle più pericolose e difficili vette del Karakorum.
Su questa stessa montagna Txikon non ha esitato a tornare nel 2019, abbandonando la spedizione che lo vedeva impegnato per tentare la prima invernale del K2, per cercare di prestare soccorso a Daniele Nardi e Tom Ballard, dispersi sull'inviolato Sperone Mummery, dal quale, purtroppo, non hanno fatto più ritorno.
La passione per il "grande freddo" ha portato Alex anche nel continente antartico, dove, nel 2006, ha partecipato a una spedizione esplorativa, salendo nuove vie e cime ancora inviolate.
Nei due appuntamenti di Torino e Roma, Alex, affiancato dal giornalista esperto di montagna Gian Luca Gasca, ripercorrerà con i suoi racconti e straordinarie testimonianze filmate, il suo lungo percorso fra i colossi dell'Asia, cominciato nel 2002, quando aveva solo 21 anni.
A detta dello stesso Txikon quello dell'alpinismo nella stagione più fredda è per lui un destino segnato fin dalla sua nascita, visto che è venuto al mondo il 12 dicembre del 1981, proprio alle soglie dell'inverno. Così come nel destino è scritta anche la predisposizione per il gioco di squadra e la collaborazione come armi vincenti del suo alpinismo: non poteva essere diversamente per un ragazzo come lui, cresciuto in una famiglia di ben tredici fratelli e che, a soli tre anni, ha scalato la sua prima montagna, il Grodea, bei Paesi Baschi, proprio in compagnia del fratello maggiore Javi.
Gioco di squadra e condivisione con gli altri significa anche curiosità e rispetto nei confronti delle culture e delle persone che si incontrano nei propri viaggi. Un aspetto, questo, sul quale Alex si è sempre soffermato con grande sensibilità, così come grande attenzione ha sempre riservato alle problematiche ambientali: spesso, infatti, le sue spedizioni, oltre a focalizzarsi sull'obiettivo alpinistico, sono legate a progetti scientifici di monitoraggio dei cambiamenti climatici.
«Quello di Alex è un tipo di alpinismo che ci teniamo particolarmente a sostenere e portare ad esempio - commenta Anna Ferrino, CEO di Ferrino Outdoor - perché all'altissimo profilo sotto l'aspetto della prestazione sportiva associa una sensibilità verso le tematiche ambientali e quelle sociali nella quale anche la nostra azienda si riconosce».
CURRICULUM ALPINISTICO DI
ALEX TXIKON
2003
Broad Peak (8.047 m) – vetta
2004
Makalu (8.463 m) - vetta
K2 (8.611 m) - tentativo
Cho Oyu (8.201 m) - tentativo
2005
Makalu (8.463 m)- parete Ovest - tentativo
Picco Lenin (7.134 m) - vetta
2006
Shisha Pangma (8.027 m) - vetta
Spedizione in Antartide: Monte Scott (880 m) - vetta;
Monte Shakleton (1.465 m) - via nuova;
Monte Wandell (2.397 m) - prima salita assoluta
2007
Shisha Pangma (8.027 m) – British Route - vetta in stile alpino
2008
Dhaulagiri (8.167 m) - vetta
Manaslu (8.163 m) - vetta
2009
Kangchenjunga (8.586 m) - tentativo
Shisha Pangma (8.027 m) - vetta
2010
Annapurna (8.091 m) vetta
Shisha Pangma (8.027 m) vetta
2011
Gasherbrum I (8.080 m) - spedizione invernale - tentativo
Gasherbrum II (8.035m) - vetta
K2 (8.611m) - tentativo
2012
Gasherbrum I South (7109 m) - spedizione invernale e via nuova - vetta
Spedizione in Groenlandia (arrampicata e base jumping)
2013
Laila Peak (6.096 m) - spedizione invernale - vetta
Nuptse (7.861 m) - tentativo interrotto a 20 metri dalla vetta
Lhotse (8.516 m) - vetta
K2 (8.611 m) - tentativo
2014
Kangchenjunga (8.586 m) - tentativo interrotto a 8.500 m.
Nameless Tower (6.251 m) - Via ‘Eternal Flame’ (7b+, A2, M5 1100m, in 36 ore) - vetta
2015
Nanga Parbat (8.125 m) - tentativo invernale
Thalay Sagar (6.904 m) - via nuova sul pilastro Nordovest
2016
Nanga Parbat (8.125m) - prima salita invernale
2017
Everest (8.848 m) - tentativo invernale
2018
K2 (8.611 m) - tentativo invernale
Everest (8.848 m) - tentativo invernale
2019
K2 (8.611 m) - tentativo invernale interrotto per prestare soccorso a Daniele Nardi e Tom Ballard dispersi sul Nanga Parbat
In occasione dell'incontro Ferrino e Alex Txikon doneranno al Museo un esemplare della tenda d'alta quota Snowbound 2, utilizzata dall’alpinista nel corso dei suoi recenti tentativi di salita invernale al Manaslu (8.163 m). La tenda entrerà a far parte delle collezioni del Museo che raccontano la storia dell’alpinismo e l’evoluzione delle sue tecniche e materiali.
Nasce l'archivio digitale Ferrino
Per festeggiare i 150 anni Ferrino, il marchio outdoor torinese che ha fatto la storia delle esplorazioni e dell’avventura in giro per il mondo, oltre che del campeggio, si è regalato un archivio digitale storico. In mesi di intenso lavoro sono stati raccolti i documenti più significativi della lunga storia del marchio - dalle fotografie ai ritagli della rassegna stampa, fino ai cataloghi e agli schizzi dei progetti dei prodotti - e trasferiti su una piattaforma digitale. Lo strumento, presentato ieri da Anna Ferrino nel corso di un’anteprima in streaming, per ora è interno all’azienda, ma il prossimo passo potrebbe essere quello di creare un museo digitale d’impresa.
L’evento è stato l’occasione per sbirciare nei ricordi di un’azienda che ha un patrimonio di storie e di ambassador unico, a partire da Reinhold Messner. La digitalizzazione dell’archivio è stata affidata a Promemoria e la piattaforma non è un punto d’arrivo ma un percorso. Oltre alla ricerca nei documenti interni, infatti, si pensa di accedere agli archivi pubblici. Alcuni documenti sono stati recuperati direttamente negli archivi personali delle famiglie Ferrino e Rabajoli (entrata in società a partire dal 1971) perché nel 1943 lo stabilimento fu bombardato e completamente distrutto. Proprio a proposito del bombardamento, ieri Anna Ferrino ha mostrato le foto di un album fotografico che documenta i danni subiti che non era mai stato reso pubblico. Altre ‘chicche’ sono i ritagli di giornale tratti da Time sull’impresa degli Ottomila di Messner o una tenda Ferrino in un quiz di Mike Bongiorno.
Gorropu in anteprima sul sito internet di Ferrino
Il film Gorropu, ritratto della climber polacca Aleksandra Taistra, viene proiettato oggi, sabato 19 settembre, in occasione della 25esima edizione del Ladek Mountain Festival, la più importante manifestazione polacca dedicata alla cinematografia di montagna. Evento che da tre anni ospita la cerimonia di premiazione dei Piolets d’Or, gli oscar dell’alpinismo. In concomitanza alla proiezione Ferrino organizzerà un’anteprima online per lunedì 21. Dalle 21 alle 24 sarà infatti possibile vedere Gorropu in una sezione dedicata del sito Ferrino: www.ferrino.it
Gorropu, titolo del film realizzato da Francesco Pierini, Ivan Frattina e Filippo Maragno, è anche il nome di una gola in Sardegna, quella dove Aleksandra Taistra ha realizzato la sua salita piщ importante: Hotel Supramonte in giornata (8b max/7c obbl.; 400 m). Percorso aperto da Rolando Larcher e Roberto Vigiani nel 1999, Hotel Supramonte è tra le più apprezzate vie multi tiro in Europa. La pellicola ripercorre, scena dopo scena, il percorso che ha portato Aleksandra dal primo approccio con la roccia alla conclusione di questo ambizioso progetto, nell’ottobre 2019.
Non si tratta del mero racconto di una scalata su roccia, ma di un viaggio che va a toccare anche gli aspetti emotivi e sentimentali oltre a quelli sportivi. Un film che parla di resistenza e perseveranza, ma anche di maturazione personale attraverso la realizzazione di qualcosa per molti fuori portata. Mostra come la concentrazione necessaria per sopportare le difficoltà di un’intensa scalata, di tentativi falliti, di pessime condizioni meteo, possa diventare mezzo per comprendere se stessi.
Per le sue scalate Aleksandra veste Rock Slave e utilizza attrezzature da camping Ferrino High Lab. „Siamo orgogliosi – commenta Anna Ferrino, CEO – di supportare Aleksandra e con lei il film Gorropu. Una climber forte e decisa, capace di vivere l’arrampicata come percorso di crescita, andando oltre il gesto atletico».
Le tende Ferrino in prima linea nell'emergenza Covid-19
C’è un marchio che alpinisti e appassionati di outdoor conoscono bene che in questi giorni di emergenza è particolarmente attivo. Ferrino, infatti, in 150 anni di attività, ha sviluppato un grande know-how nel progettare e produrre tende e prodotti per l’emergenza, oltre che per il tempo libero. Sono molte le organizzazioni umanitarie nazionali e internazionali con le quali collabora dal Ministero degli Interni alla Protezione Civile Italiana, passando per alcune agenzie importanti delle Nazioni Unite come Unicef, Unhcr, World Food Program, fino alla Croce Rossa e alcune importanti ONG come Medecins sans Frontieres e Save the Children.
Nelle ultime settimane a San Mauro Torinese si è lavorato a pieno ritmo, nel rispetto delle disposizioni per la sicurezza, per la confezione delle tende che vengono attualmente impiegate all’esterno degli ospedali per effettuare un primo screening sui pazienti che arrivano al pronto soccorso, così da poterli incanalare nei giusti flussi prima di farli accedere alla struttura ospedaliera. L’ultimo progetto riguarda l’unità di crisi dell’ASL di Cuneo: 18 tende con percorsi di collegamento protetti, dotate di teli ombra e impianti elettrici, progettate per riprodurre un’intera struttura ospedaliera: triage, sala attesa, camera pre-operatoria ed operatoria, sala per nascite, laboratorio RX, camera mortuaria, oltre a dormitori con camere interne con posti letto, bagni e docce. Una struttura gemella di quella attualmente operativa in Mozambico.
Campo Base Ferrino Highlab, testatori per un giorno
Si rinnova la collaborazione tra lo storico marchio Ferrino e il Rifugio Toesca (1.710 m) che anche questo inverno ospiterà il Campo Base Ferrino offrendo la possibilità di testare i prodotti migliori della collezione tra tende, materassini e sacchi a pelo. Una collaborazione ormai collaudata quella tra il brand e il rifugio, con un centro test aperto ormai in tutte le stagioni per mettere alla prova i materiali in tutte le condizioni climatiche.
Dal 1994 Ferrino permette a tutti di testare sul campo i propri prodotti e dopo aver passato la notte in tenda sorvegliati dalle stelle viene chiesto agli ospiti di compilare un questionario così che possano contribuire direttamente a migliorare la produzione. Tra il materiale che si potrà provare la tenda Snowbound, studiata per essere utilizzata in alta montagna e per spedizioni, con una forma particolare che la rende altamente resistente in caso di forte vento.
IL CAMPO BASE -Il Rifugio Toesca si trova a un’ora di auto da Torino, nel vallone del Rio Gerardo, sul territorio del Comune di Bussoleno, nel Parco Orsiera - Rocciavrè. A tutti coloro che pernotteranno presso il campo e che collaboreranno al test verrà dato un buono sconto del 20 per cento da usufruire presso il Ferrino Store di Torino che si trova in Corso Matteotti 2L. Il campo è operativo compatibilmente con l’apertura del Rifugio Toesca. Per maggiori informazioni o per accedere al test è necessario contattare Marco Ghibaudo, il responsabile del rifugio: 346 2247806 - 0122 49526 - rifugiotoesca@gmail.com - www.caitorino.it/rifugi/toesca
SNOWBOUND -Tenda della collezioneFerrino High Lab studiata per essere utilizzata in alta montagna e per spedizioni. Progettata per essere il massimo in termini di performance di resistenza al vento, grazie a sistemi di rinforzo della struttura perimetrale (RB) e alla forma geodetica. È il riparo ideale per alpinisti che affrontano spedizioni in alta montagna o su ghiacciai, in campi base o zone fortemente esposte al vento e a condizioni estreme. Ospita fino a due persone e ha un peso minimo di 4,2 kg.
Campo Base Ferrino
In un’epoca di globalizzazione e delocalizzazione arrivare in un grande capannone alle porte di Torino e trovare interi reparti al lavoro a cucire, tagliare e disegnare articoli sportivi fa una certa impressione. Se poi questi articoli sono tende e zaini che, come la gran parte degli altri prodotti tessili, sono realizzati in Estremo Oriente, lo stupore è ancora più grande. «Dal reparto di progettazione vera e proprio si passa a quello di prototipazione che nella pratica è un piccolo reparto di produzione, mentre al piano inferiore c’è un settore più grande che produce le tende per la Protezione Civile e le organizzazioni umanitarie» dice Marco Chiaberge, responsabile ricerca e sviluppo di Ferrino. Usciamo dalla stanza dove ci sono i computer e si disegnano i nuovi modelli per mettere piede in due stanze attigue dove un piccolo esercito (è proprio il caso di dirlo, visto che Ferrino produce tende e zaini per diversi reparti militari, non solo italiani) è al lavoro. Nel primo vano ci sono i macchinari per i controlli qualità interni, fatti a campione su tutti i prodotti: abrasione, pilling, impermeabilità, trazione, lacerazione, si controlla tutto. Dalla stanza più grande arriva un rumore di macchine da cucire. Su un lato fa bella mostra una grande tenda militare con i montanti gonfiabili. «È un modello che l’esercito francese usa come comando in quota» dice Marco. Alle macchine da cucire si tagliano i pezzi di tessuto per un nuovo zaino da hiking e lo zaino airbag che verrà presentato a Ispo 2019. Non è facile a Torino, che in passato aveva una grande tradizione nell’industria tessile, trovare ancora manovalanza con la giusta esperienza e manualità nel cucire e tagliare ed è proprio questa la sfida e l’orgoglio al tempo stesso di Ferrino. «Le grandi produzioni avvengono poi in Estremo Oriente, ma parte tutto da qui e a Shanghai abbiamo un ufficio con dei dipendenti, dai fornitori arriviamo con un progetto ben preciso che devono solo eseguire, a noi poi spetta controllare la qualità».
COME NASCE UNA TENDA - Flashback. Torniamo indietro. Prima di arrivare sul mercato uno zaino o una tenda Ferrino,quelli che vediamo esposti in azienda o che stanno prendendo forma nel reparto prototipia,ha una gestazione di un anno, un anno e mezzo. Dipende. Dipende da come vannoi test. Tutto infatti nasce dalle prove sul campo di un ristretto gruppo di Guide alpine eprofessionisti. Il primo prototipo, che poco o nulla ha a che vedere nel look con quello chearriverà sul mercato, viene portato in montagna. Successivamente zaini e tende vengonomodificati sulla base delle indicazioni dei testatori e si valuta con l’ufficio commerciale sesono in linea con le richieste del mercato, poi si passa ai test su un ristretto gruppo di consumer.
I CAMPI PROVA - Un valido aiuto sono i campi prova allestiti in estate e in inverno al rifugio Toesca, a quota 1.710 metri, in Val di Susa, e in estate al Quintino Sella, a 3.585 metri, nel gruppo del Monte Rosa, per il materiale più tecnico e da alta quota. Dopo questo lungo processo si riprende in mano il prodotto e si producono altri prototipi, fino ad arrivare anche alla giusta palette di colori. I professionisti hanno fatto la storia e la fortuna di un marchio che nel 2020 festeggerà i 150 anni. Le loro esperienze estreme sono state utilizzate per la realizzazione di nuovi prodotti per affrontare l’outdoor nelle peggiori condizioni. Come non ricordare Reinhold Messner, dalla cui esperienza sono nate le migliori tende da spedizione e alta montagna, ma anche Ambrogio Fogar, le traversate in solitaria del deserto di Carla Perrotti, oppure le spedizioni antartiche dell’ENEA, Gnaro Mondinelli o Simone Moro?
SUL MONTE ROSA - L'elicottero sale veloce, improvvisamente dalle periferie di Torino ci troviamo ai 3.585 metri del Rifugio Quintino Sella al Felik, alle pendici del Castore e del Lyskamm. Qui, da più di vent'anni, Ferrino allestisce un campo base con le tende della linea HighLab, un nome che non è solo una mera esigenza di marketing ma testimone di quello che è a tutti gli effetti un laboratorio in quota. Gli alpinisti di passaggio infatti possono provare il materiale dormendo (gratuitamente) qui per una notte, in cambio il loro feedback viene raccolto su dettagliate schede che tengono conto delle condizioni fisiche dei testatori e di quelle ambientali. I dati vengono poi spediti a Torino ed elaborati dai tecnici per capire come le loro idee si comportino effettivamente sul campo, utilizzate da utenti normali che rispecchiano poi le esigenze del cliente. Già, perché a volte tester di altissimo livello non sono sufficienti, anzi, a volte se ne escono con idee un po' strampalate e non sempre commerciabili: ad esempio i fratelli Franchini, per una spedizione sulle Ande, si sono fatti preparare su misura un sacco a pelo matrimoniale e una tenda monotelo per essere ancora più leggeri. È solo combinando le richieste di alpinisti diversi tra loro che si può arrivare a un prodotto di alta qualità e, allo stesso tempo, perfettamente funzionale. Un esempio? I sacchi a pelo offerti ai fruitori dell'Highlab al Felik sono gli stessi che accompagnano nelle sue spedizioni himalayane Adriano Favre, direttore responsabile del Soccorso Alpino Valdostano e anima del progetto.
LA STORIA - Storia esemplare quella della Ferrino. Torino, 1870, via Nizza 107. Cesare Ferrino è titolare di un negozio di vernici. Alcuni anni prima si è recato in Germania a studiare nuovi procedimenti per la realizzazione di tessuto e tele e ha acquisito un brevetto in esclusiva per l’Italia per rendere totalmente impermeabili le tende. Nasce così la prima produzione industriale per la produzione di tele cerate, spesso utilizzate sulle automobili, per esempio le Fiat. Negli anni però la produzione di tende da campeggio diventerà sempre più importante con modelli specifici per le vacanze o le spedizioni. Oggi, a soli due anni dal centocinquantesimo giubileo, Ferrino ha in catalogo tutto quello che serve per l’outdoor, dall’abbigliamento ai sacchi a pelo, ma tende da montagna e da spedizioni e zaini rimangono il core business dell’azienda torinese.