L'alpinismo invernale secondo Ferrino
La nuova linea di prodotti sviluppata dall'azienda torinese per la stagione FW25
Ferrino, storico marchio italiano specializzato in attrezzature outdoor, presenta una gamma di prodotti innovativi pensati per gli alpinisti più esigenti. La nuova collezione si distingue per un perfetto equilibrio tra funzionalità, leggerezza e resistenza, ideale per affrontare le avventure in montagna anche nelle condizioni più impegnative.
Zaini SUMMIT: design minimalista, massima funzionalità
La collezione SUMMIT è completamente nuova e si caratterizza per linee essenziali e pulite. Questi zaini leggeri, disponibili in tre varianti di capacità (25, 32+5 e 48+5 litri), sono progettati per garantire comfort e praticità senza sacrificare le caratteristiche tecniche necessarie agli alpinisti in tutte le stagioni. Perfetti per chi cerca affidabilità e versatilità, combinano materiali di alta qualità con un design ergonomico.
Tenda HEKLA: il riparo ideale per ogni stagione
La novità assoluta nella gamma di tende è il modello HEKLA, una tenda 4 stagioni pensata per resistere alle condizioni più estreme. Disponibile in tre versioni (per 1, 2 e 3 persone), offre leggerezza, rapidità di montaggio e un comfort straordinario. È il prodotto ideale per avventure in alta quota, combinando robustezza e praticità per un’esperienza outdoor sicura e confortevole.
Secondo strato TRELEW: comfort e isolamento impeccabili
Anche il modello TRELEW, un secondo strato tecnico, torna con un design aggiornato. Grazie alla combinazione strategica di tessuti di alta qualità, offre un eccellente isolamento termico e un comfort senza pari, rendendolo l’alleato perfetto per affrontare le rigide giornate invernali in montagna.
Capo termico MALATRÀ: performance avanzate per attività aerobiche
Torna in collezione il capo termico MALATRÀ, ora rinnovato con un mix accattivante di materiali. Questo strato termico utilizza un’imbottitura in Primaloft® Silver 60g nella parte frontale, abbinata ai tessuti Thermo Soft e Stretch sul resto del capo, per garantire isolamento termico e traspirazione ottimali, anche durante le attività ad alta intensità.
Ferrino festeggia i 150 anni del Museo Nazionale della Montagna
In occasione del centocinquantesimo anniversario il brand propone i Torino Outdoor Days: tre serate per promuovere la cultura dell'outdoor
Il 2024 è un anno importante nel mondo della montagna, tra le ricorrenze più importanti vediamo quella dei 150 anni dalla nascita del Museo Nazionale della Montagna del CAI Torino, inaugurato il 9 agosto 1874. Ferrino ha voluto prender parte ai festeggiamenti rinnovando una collaborazione di lunga data con l'istituzione torinese, che negli anni ha preso corpo nell'organizzazione di mostre, eventi e incontri con personaggi di spicco del panorama outdoor.
Tre sono le serate in programma al Cineteatro Baretti, in via Baretti 4 a Torino.
Si comincia venerdì 22 novembre con la proiezione del film “Transcardus, a BalkanSki Story” dedicato alla traversata scialpinistica della catena montuosa dello Scardus, tra Kosovo e Serbia, un’esperienza dal sapore esplorativo a non molti chilometri di distanza dalle mete scialpinistiche più frequentate delle Alpi. Sul palco interverranno la Guida Alpina e freerider Enrico Mosetti, ideatore del progetto Transcardus, e i suoi compagni di avventura: Lorenzo Barutta ed Elisa Bessegna, che, oltre a condividere con Enrico le salite e le discese fra le cime balcaniche, si sono occupati rispettivamente del montaggio e della regia del film.
Lunedì 25 novembre viaggeremo verso il Grande Nord con la serata organizzata in collaborazione con Vibram, che porterà sul palco del cineteatro Baretti l’alpinista Matteo Della Bordella e il film “Odyssea Borealis”. Il film, prodotto da Vibram con Ferrino, è dedicato alla recente spedizione in Groenlandia, dove Matteo e i compagni Silvan Schupbach, Alex Gammeter e Symon Welfringer, hanno aperto una nuova via su una parete di 1200 metri ancora mai salita, raggiunta in completa autonomia, dopo una traversata di 300 chilometri in kayak in mare aperto.
Giovedì 5 dicembre ci sposteremo invece all’estremo sud del Mondo con l’ultracyclist Omar Di Felice che presenterà alcune novità dedicate al suo sogno più grande: attraversare l’Antartide in bicicletta. Tra solitudine, imprevisti, ritorni e riflessioni intime, racconterà la sua straordinaria avventura in uno dei luoghi più inospitali del Pianeta. Seguiranno dettagli sulla serata e sui contenuti nei prossimi giorni.
Tutte le serate sono gratuite, previa registrazione online su Eventbrite.
Venerdì 22 novembre, ore 21 – Enrico Mosetti presenta “Transcardus”
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Lunedì 25 novembre, ore 21,30 – Matteo Della Bordella presenta “Odyssea Borealis”
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Giovedì 5 dicembre, ore 21 – Omar Di Felice, incontro sull’Antartide in bici e alcune novità
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Transcardus, il nuovo documentario Ferrino
Il film di Enrico Mosetti ed Elisa Bessega sulla prima traversata scialpinistica del massiccio dello Scardus, tra Kosovo e Macedonia
Chi non conosce Il Mose? Guida alpina friulana, ambassador Ferrino e testatore per la Buyer's Guide di Skialper, è un grande amico e uno dei più creativi interpreti dello scialpinismo esplorativo, lontano dai riflettori e alla ricerca dell'inedito. Uno stile che amiamo particolarmente.
La sua ultima avventura, presentata in anteprima su Skialper 153 e prossimamente sul grande schermo del festival Milano Montagna, si svolge lungo il confine tra Kosovo e Macedonia. È qui che Il Mose trascorre i suoi inverni negli ultimi anni, accompagnando temerari clienti alla scoperta di mete lontane dai circuiti più classici e affollati.
Dopo averla sognata per diverse stagioni, la sua idea di compiere la prima traversata con gli sci del massiccio dello Sharr (o Scardus) è finalmente diventata realtà. Nel corso di una settimana, tra ascensioni rese impegnative dal meteo capriccioso dei Balcani, discese emozionanti, bivacchi sotto la neve e le stelle, e incontri autentici con gli abitanti delle valli ai piedi dello Scardus, il gruppo è riuscito a portare a termine l’impresa e a completare le riprese di «Transcardus». Il documentario, diretto da Elisa Bessega, racconta questa piccola grande avventura.
Ferrino ha sostenuto il team, fornendo le sue migliori attrezzature da montagna, tra cui gli zaini ultraleggeri della linea Instinct e la nuovissima tenda d’alta quota Extreme 2, testata in galleria del vento, e contribuendo alla produzione del film dedicato alla traversata.
«Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo a questa originale traversata e al bellissimo film che la racconta», commenta Anna Ferrino, CEO di Ferrino. «È stata un’occasione per riaffermare la nostra passione e il nostro impegno nel promuovere la pratica e la cultura dell’outdoor nella sua forma più autentica: quella della scoperta e dell’esplorazione. Ancora oggi, con un po’ di coraggio, creatività e la capacità di guardare le cose da una prospettiva diversa, è possibile trovare avventure straordinarie anche vicino a casa e in autonomia, solo con zaino, tenda, sacco a pelo e sci, per esplorare anche in inverno luoghi remoti e meravigliosi.»
L’anteprima mondiale dell’opera è prevista per domenica 27 ottobre alle 19:30 presso la Fondazione Feltrinelli di via Pasubio, nell'ambito degli eventi del Milano Montagna Festival 2024, di cui Ferrino è partner. Venerdì 22 novembre alle 20:30, il film sarà proiettato a Torino, nella sala del Cineteatro Baretti, mentre il 3 dicembre “Transcardus” farà tappa al Cinema Visionario di Udine, nell’ambito della rassegna Film ad Alta Quota.
Prenotazione serate:
- 27 ottobre, Milano Montagna → Prenota QUI
- 22 novembre, Torino → Prenota QUI
- 3 dicembre, Udine → A breve maggiori dettagli sulla prenotazione
https://www.youtube.com/watch?v=hgjdnQJz0aA
Meet & Greet Ferrino: Lanfri e Txikon a Torino
Lo store Ferrino raddoppia e inaugura con due leggende dell'alpinismo contemporaneo
In occasione della riapertura del Ferrino Store di Corso Matteotti il brand torinese propone due serate con i noti atleti Alex Txikon e Andrea Lanfri, leggende dell'alpinismo contemporaneo con alle spalle una carriera di successi. Le serate, organizzate in collaborazione con Solferino Editore, si terranno nelle giornate di mercoledì 15 e giovedì 16 novembre presso il punto vendita in Corso Matteotti 2L. Nella locandina di seguito il programma completo delle serate.
Le novità Ferrino per l'inverno 2024/2025
In anteprima le proposte del brand torinese per la prossima stagione invernale: prodotti all'avanguardia per l'alpinismo estremo
HighLab è la sezione di Ferrino che si occupa dello sviluppo di prodotti tecnici per l'alpinismo e le spedizioni estreme. Anche per la prossima stagione invernale 2024/2025 la cellula avanguardista presenta alcuni prodotti ultra tecnici perfetti per tutte quelle avventure che ci portano al limite, dove durata dei materiali, robustezza, leggerezza e performance non sono solo ipotesi ma delle vere e proprie necessità. Lo sviluppo di questi capolavori della tecnologia è subordinato a lunghi periodi di test e di stress dei prototipi, che spesso avviene in laboratori predisposti a simulare le condizioni che si possono trovare in montagna. È il caso per esempio di EXTREME 2, la nuova tenda da alpinismo che prende il nome dalla tenda utilizzata da Reinhold Messner a partire dal 1982. Il nuovo modello è stato sviluppato e testato nella Galleria del Vento Pininfarina, un'eccellenza nel settore dell'ingegneria aerodinamica che simula forti stress ambientali per testare le performance aerodinamiche di diversi oggetti, dove Ferrino mette a dura prova tutti i suoi prototipi allo scopo di migliorarne stabilità, resistenza al vento e sicurezza.
I test di Extreme 2, tessuta in Bio-Based Dyneema Fiber 20.000mm e Ecosensor Recycled Nylon Membrane e corredata di paleria interna in carbonio Easton, sono stati realizzati in collaborazione con l'alpinista basco Alex Txikon, che da anni collabora con Ferrino utilizzando le tende nelle sue spedizioni sugli 8000. Il prodotto è stato testato con successo fino ad una velocità di raffiche di 150km/h, confermandolo come la tenda da due posti per alta quota più resistente e leggera sul mercato, con un peso di soli 890g.
Altro capitolo nella storia dei prodotti super tecnici della serie HighLab viene scritto da REVOLUTION 1200, la nuova versione del leggendario sacco a pelo da spedizione realizzato al 100% con tessuti riciclati. Rinnovato anche nella forma, assicura un ottimo comfort termico in condizioni estreme offrendo un isolamento termico fino a -47°C con un comfort che si aggira intorno ai -23°C. Il peso è di 1950g, con un ingombro da chiuso di 27,5 x 43cm.
Ultima grande novità lo zaino da scialpinismo OSA 32, concepito per freerider e scialpinisti che cercano stile senza limiti tecnici. Realizzato in Nylon Ripstop e con un peso di 1150g rispecchia appieno le necessità di chi cerca un prodotto capiente e funzionale per le giornate sulla neve, con tanto di riflettore Recco integrato e schienale ergonomico.
I prodotti saranno disponibili a partire dalla stagione FW 2024.
Your peak, your choice. Ferrino FW2023
La nuova collezione autunno inverno di Ferrino dedicata agli amanti dell'outdoor è sviluppata in collaborazione con i professionisti della montagna
La linea di abbigliamento per la stagione invernale del brand Torinese è pensata per soddisfare le necessità degli alpinisti più esigenti. Un connubio perfetto tra tecnicità, funzionalità e stile destinato ad entrare nel cuore di tutti i frequentatori dell'ambiente montano. Prodotti di punta della collezione sono gli zaini Triolet e Ultimate, i nuovissimi pantaloni Sajama e la maglia termica Yasunì, ai quali si aggiunge il modello di ciaspole Lys Castor Special.
TRIOLET COLLECTION
Zaino da alpinismo leggero ed essenziale, studiato in diversi litraggi. In tutte le versioni lo schienale in tessuto reticolare super traspirante è strutturato per permettere di trasportare comodamente anche l’attrezzatura più pesante.
ULTIMATE 35+5
Un must have per le attività alpinistiche 100% impermeabile grazie alla tecnologia HDry®.
YASUNÌ JACKET
Un nuovo secondo strato termico adatto a tutte le attività all’aperto. In tessuto maglia mélange con garzatura interna e inserti sui fianchi in thermo-stretch per un perfetto equilibrio di calore e traspirazione.
SAJAMA WINTER PANTS
Un nuovo pantalone adatto al tempo libero come ai viaggi o alle escursioni. Dotato di ampie tasche al ginocchio utili per riporre vari oggetti è in un tessuto elasticizzato dalla comoda vestibilità e trattato in modo da essere idrorepellente.
LYS CASTOR SPECIAL
Prodotto Made in Italy, è un modello con dimensioni poco ingombranti che assicurano un eccellente comfort nella camminata mantenendo un buon galleggiamento sulla neve. Dettagli tecnici perfezionati e nuove varianti colore con texture effetto roccia per questa nuova versione.
III CRAFT Ultra Trail Lago Maggiore
Agli italiani Michael Dola e Alice Ciapponi la vittoria sulla distanza regina WILD 81K del III CRAFT Ultra Trail Lago Maggiore.
Clima mite e cielo terso hanno accompagnato gli atleti lungo il percorso con panorami mozzafiato.
Anche quest’anno gli appassionati di trail running hanno potuto scegliere come meta autunnale la città piemontese di Verbania sul Lago Maggiore partecipando alla terza edizione del CRAFT Ultra Trail Lago Maggiore, per gli amici UTLM. Un territorio di una bellezza spettacolare ha accolto atleti provenienti da 20 paesi di tutto il mondo. Novità di quest’anno la location della partenza/arrivo sul Lungolago di Pallanza nella città lacustre di Verbania. Gli atleti hanno così sfrecciato tra le vie della città fino a godersi gli ultimi chilometri vista lago tra gli applausi dei molti tifosi giunti per assistere all’evento.
Michael Dola, atleta del Team Scarpa e Sportway Megastore originario del vicino Lago d’Orta vince la WILD 81K, la gara regina che per la prima volta quest’anno è stata percorsa integralmente: «Bellissimo percorso, molto panoramico con una giornata stupenda! Sono contentissimo per tutto, nonostante i momenti di crisi incontrati nella parte finale anche per il caldo sono riuscito a gestire al meglio la fatica e a recuperare senza mai mollare. Mi ha aiutato tanto il pubblico lungo il percorso e il super tifo ai ristori, fondamentale quando passi tante ore così impegnative da solo. Una gara che certamente consiglierei, dura e impegnativa accompagnata da paesaggi stupendi, un mix perfetto!»
I RISULTATI - Per la prima volta dalla nascita dell’ Ultra Trail del lago Maggiore si è potuto corre il percorso completo della WILD 81K compreso il passaggio in quota tra il Monte Zeda e il Monte Marone. Il miglior tempo di 10h11’27” è stato segnato dal plurimedagliato atleta altotesino Michael Dola del Team Sportway Magastore. Secondo assoluto con il tempo di 12h26’23” Dario Pasta, seguito da Carlo Martinelli terzo in 12h45’31”.
Tra le donne spicca Alice Ciapponi che, dodicesima assoluta, taglia il traguardo con il miglior tempo di 14h38’09” seguita da Valentina Carusi che per soli pochi minuti conquista la seconda posizione in 14h41’44’’. Terza classificata la svizzera Lea Degen in 17h12’03”.
Pioggia di primati sulla BRAVE 52K con la vittoria di Saverio Ottolini e il suo tempo record di 5h55’54” seguito da Gianluca Piton e Lorenzo Aimar.
La gara femminile è stata vinta da Silvia Guenzani, anche lei con il miglior tempo femminile di 6h52’28” seguita dalla spagnola Carlota Corbella (7h22’32”) e l’italiana Laura Parolini (7h55’49’’).
Primato registrato anche sul percorso della SCENIK 37K dove Stefano Radaelli e Adriano Cordova Fedeli (CHI) tagliano insieme il traguardo in 3h39’53” seguiti da Mathieu Brunod in 3h46’26”.
Podio femminile tutto italiano con Lia Maria Pozzi prima in 4h56’16” seguita da Claudia Bonassi e Irene Caravati.
Partita alle 16:00 da Cannero Riviera la SUNSET 20K viene vinta da Paolo Boneschi in 1h42’22” subito seguito dopo un lungo testa a testa dall’altotesino Alessandro Lopriore. Terzo classificato Matteo Ferrari in 1h44’58’’.
Conquista il gradino più alto del podio femminile la danese Line Brandt Pedersen chiudendo in 1h58’16’’ seguita dalle Italiane Berretta Elisa (2h06’37’’) e Lucia Cozzi (2h07’56’’).
Torna l'Ultra Trail del Lago Maggiore
From lake to sky across Wilderness, manca poco al III Craft UTLM
Al via tra poche settimane la terza edizione del CRAFT Ultra Trail del Lago Maggiore, nel weekend di Sabato 30 Settembre e Domenica 1 Ottobre con partenza e arrivo dal capoluogo piemontese di Verbania. Un evento unico che unisce il trail running alla storia, alle tradizioni culturali, all'enogastronomia e ai panorami mozzafiato di un percorso che custodisce ancora numerosi segreti, grazie alla sua vasta area"wild" del Parco Nazionale della Val Grande, la più estesa in tutto il territorio italiano. L’evento di richiamo ormai internazionale è organizzato dall’Associazione Sportiva SPORT PRO-MOTION A.S.D.
Un evento che offre distanze e percorsi per tutti i gusti: WILD da 81K/5.200 D+ dedicata a chi ama le lunghe distanze, BRAVE 52K/3.100 D+, SCENIC da 37K/2.100 D+ e SUNSETda 18K/700D+, aperta anche ai camminatori in versione non competitiva, per la quale non è quindi necessario essere in possesso di tesseramento FIDAL e certificato medico agonistico.
Tutte le gare tranne la SUNSET avranno partenza e arrivo dal nuovo Lungolago pedonale di Verbania Pallanza, sulle sponde del Lago Maggiore e andranno a toccare le più belle cime del Parco Nazionale dellaVal Grande con un panorama mozzafiato non solo sul Lago Maggiore, ma anche il Lago di Mergozzo e il Lago D’Orta, piccole perle della zona della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
https://www.youtube.com/watch?v=OxYXG0bsPpI
New entry nella famiglia Sport PRO-MOTION ASD e nuovo title sponsor il brand di calzature da running e trail running CRAFT. Consolidata la partnership con il megastore SPORTWAY di Gravellona Toce, lo sport nutrition ENERVIT e l'azienda torinese di attrezzature e abbigliamento per la montagna FERRINO, che da oltre 150 anni accompagna gli appassionati di outdoor nelle loro avventure.
Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale dell'evento.
MEHT, il successo della V edizione
Più di 1000 atleti provenienti da tutto il mondo per l'evento sponsorizzato da Ferrino con partenza e arrivo a Macugnaga, al cospetto del maestoso Monte Rosa.
Si è conclusa la V edizione del MEHT, un evento di livello internazionale che si riconferma una delle più amate gare di trail running nel panorama italiano. Un’edizione cominciata sabato 29 Luglio con una bella giornata di sole a illuminare la parete Est del Monte Rosa in tutta la sua maestosità. Le cose si sono complicate in serata per il maltempo, ma tutto è stato gestito nella massima sicurezza grazie alla sinergica collaborazione tra il team di Sport Pro-Motion e il gruppo del Soccorso Alpino di Macugnaga.
Correre sotto la Est del Rosa regala sempre grandi emozioni e conquista chi ha la fortuna di ritrovarsi in questi luoghi meravigliosi per la prima volta. Primi tra tutti per la BRUTAL 103K la coppia di americani provenienti dall’Oregon che ha conquistato i gradini più alti del podio: Zach Viollet ( 14h 53m) e la compagna Kaitlin Allen ( 17h 33m) arrivata al traguardo sotto la pioggia.
“La gara è fantastica, una perfetta combinazione di divertimento,
posti meravigliosi e sana competizione.
Mi piacerebbe ritornare!”
KAITHLIN ALLEN, Oregon, USA
“Un MEHT indimenticabile, una gara difficile con salite e discese
molto ripide e panorami mozzafiato.
Il Monte Rosa è incredibile, tutto è stato perfetto!”
ZACH VIOLET, Oregon, USA
Le classifiche complete sono disponibili sul sito www.endu.net .
La nuova spedizione di Mike Horn
Un'avventura in barca a vela lunga quattro anni, per raccontare gli effetti del climate change negli ambienti più remoti del pianeta.
What's Left è il nome dell'ultimo grande progetto di Mike Horn, ambassador Ferrino, uno dei più grandi esploratori dell'ultimo secolo. Durante i suoi trent'anni di carriera Horn ha compiuto imprese prima considerate impossibili, come il giro del mondo attonro all'equatore, portato a termine nel 2000 senza ausilio di mezzi motorizzati; o il giro del mondo attorno al circolo Polare Artico in autonomia, portato a termine superando due durissimi inverni artici. Nel 2006 è stato il primo uomo a raggiungere il polo nord a piedi nella stagione più fredda e nel 2016 ha portato ha dato via al progetto di circumnavigazione del globo toccando Polo Nord e Polo Sud. Queste sono solo alcune delle missioni portate a termine dal sudafricano, che all'età di 57 anni non è ancora sazio di scoperte e nuove sfide.
«What's Left», ovvero «Cosa Rimane», è un lunghissimo viaggio di quattro anni che lo porterà a ad attraversare gli oceani a bordo della sua barca a vela Pangea, con l'intento di toccare tutti i continenti e partire dal mare per andare alla ricerca di ambienti ancora inesplorati, testimoniando con racconti e immagini gli effetti dei cambiamenti climatici.
«Questo viaggio rappresenta un riassunto delle mie esperienze passate offrendo anche un’opportunità al pubblico di osservare lo stato attuale del nostro pianeta. Nel corso di quattro anni, visiterò luoghi iconici e incontaminati, scoprendo cosa è cambiato e realizzando tante imprese che sono ancora nel mio cassetto dei sogni. Attraverso questa avventura, il mio obiettivo è ispirare le persone ad agire e perseguire le proprie passioni. Ogni destinazione nell'itinerario accuratamente studiato di "What's Left" mostrerà i temi intrecciati di avventura e ambiente». Racconta Horn.
La scelta di compiere il viaggio a bordo della barca Pangea non è dovuta solo all'amore di Mike per la vela, ma è una conferma dell'attenzione all'ambiente che, da sempre lo ha portato a rinunciare il più possibile all'utilizzo dei mezzi a motore per le sue imprese. La prima tappa del viaggio sarà la Groenlandia, dove nei prossimi mesi, dopo una difficile navigazione fra gli iceberg dei mari artici, Mike tenterà l’impegnativa ascensione del Gunnbjørn Fjeld, la vetta più alta dell’isola, da dove si gode un panorama a 360° su uno dei più maestosi territori di wilderness della Terra.
Anche in questa nuova impresa Ferrino sarà al fianco di Mike Horn, come è stato per tutte le altre grandi spedizioni dell’esploratore sudafricano.
«Mike è il simbolo dell’inesauribile passione per la scoperta che anima l’uomo - commenta Anna Ferrino, CEO di Ferrino – uno spirito che trova realizzazione in esperienze uniche e incredibili come quelle che lui ha vissuto e continua ad affrontare, ma anche nelle piccole avventure che tutti gli amanti dell’outdoor sognano e realizzano, magari a due passi da casa. Siamo orgogliosi di contribuire con il nostro lavoro e i nostri prodotti alla realizzazione di questi magnifici sogni. Piccoli o grandi che siano».
Torna MEHT: Monterosa Est Himalayan Trail
Ferrino sarà sponsor della quinta edizione del MEHT, l'evento di trail running alle pendici del Monte Rosa
Il 5° CRAFT Monte Rosa Est Himalayan Trail (MEHT) si prepara a conquistare nuovi traguardi nel mondo degli ultratrail. Diventato ormai un must tra le gare italiane, riscuotendo ogni anno sempre più successo, si è guadagnato un posto tra gli ultratrail più impegnativi e quotati del panorama internazionale.
L’evento prevede ben cinque distanze diverse: BRUTAL 103K/7.800 D+, EPIC 60K/4.700 D+, SKY 38K/3.100 D+, SCENIC 22K/1.700 D+ e Z'MAKANA 14K/850 D+. da quest'anno è stato dedicato anche uno spazio ai più piccoli, con MEHT MINI TRAIL, la proposta per le famiglie che desiderano vivere una giornata immersi nello spirito dello sport outdoor.
«La nostra intenzione è far conoscere uno degli angoli più belli e ancora intatti delle Alpi, luoghi spettacolari che con il MEHT stanno iniziando a girare il mondo. L'edizione del 2022 ha stabilito un nuovo record di partecipazione, con ben 1.074 iscritti provenienti da 39 Nazioni diverse. La parete EST ha qualcosa di magico e correre al suo cospetto rappresenta un valore unico, un'esperienza unica, arricchita dall'incanto della cultura millenaria dei Walser. In un mondo in cui le gare che propongono qualcosa di unico stanno prendendo sempre più piede, correre in questo contesto rappresenta un'opportunità irripetibile. Il MEHT non è una gara per tutti, va preparata con attenzione soprattutto pensando al terreno tecnico tipico alpino o ancora alla capacità di correre e muoversi ad alta quota per vivere un vero trail alpino. Ma sicuramente merita ed è per questo che è stata corsa da atleti di punta come Franco Collè, Lisa Borzani e Lucien Epiney. Un evento molto sentito dalla comunità locale che con i suoi numerosi volontari ha fatto un immenso lavoro nella pulizia dei sentieri facendo così conoscere Macugnaga e la Valle Anzasca a livello internazionale» ha commentato Paolo Ottone, Presidente di Sport Pro-motion, società organizzatrice.
Le iscrizioni sono aperte, attenzione al numero massimo di partecipanti per ciascuna distanza e al cambio quota a slot di partecipanti: www.MEHT.it
https://www.youtube.com/watch?v=cyElwEsbKEw
Alex Txikon a Brescia racconta la prima invernale al Manaslu
L’alpinismo è empatia. Una nuova modalità per esercitare dell’arte di scalare le montagne viene testimoniata da Alex Txikon, l’alpinista basco che il 6 gennaio scorso (“il migliore regalo che abbia potuto ricevere dai re Magi”) ha portato a termine la salita invernale del Manaslu (8163 m). Appena rientrato in Europa, Txikon ha descritto questa e altre sue salite nel corso di un’affollatissima serata organizzata presso il negozio di Brescia di DF Sport Specialist assieme a Ferrino, partner fondamentale dello scalatore, nel corso della quale si è potuto ascoltare per la prima volta in assoluto il racconto della prima ascensione realizzata completamente in inverno dell’ottava montagna più alta della terra.
Txikon (classe 1981) ama la montagna e ama gli uomini. Per questo descrive il fattore umano che si delinea nel supportarsi vicendevolmente nel tentativo di realizzare difficili salite in alta quota come un elemento di valore assoluto dell’esperienza alpinistica. Le modalità che ha scelto per trascorrere i giorni e le settimane immediatamente successive al raggiungimento della vetta testimoniano questa visione: prima attraverso il suo impegno nel tentativo di riportare in basso il corpo di un alpinista deceduto, poi sostenendo i lavori di installazione di due impianti fotovoltaici al servizio di una scuola nepalese.
Essere grandi alpinisti chiama alla responsabilità di essere anche grandi uomini, sostiene Txikon, che ha condiviso tutte le fatiche e i pericoli della spedizione che l’ha portato sulla vetta del Manaslu assieme a Pasang Nurbu Sherpa, Chhapel Sherpa, Gelu Sherpa, Maila Sherpa, Mantere Lama Sherpa e Gamje Babu Sherpa. Racconta Alex: «I nepalesi sono persone meravigliose: umili, amabili, affabili, sempre con il sorriso. Senza di loro non sarebbe possibile compiere spedizioni in Himalaya. Il lavoro di quadra è stato fondamentale anche in questa spedizione: ognuno deve remare nella stessa direzione in cui remano gli altri».
Txikon è uno degli scalatori contemporanei più preparati e vanta un curriculum alpinistico di rilievo: vie nuove in Himalaya e undici dei quattordici ottomila saliti, tra i quali la prima invernale assoluta del Nanga Parbat nel 2016 in cordata con Simone Moro e Alì Sadpara, oltre a spedizioni in Antartide, Groenlandia e altre cime di altezza compresa tra i 5000 e i 6000 metri. Ma non c’è la minima traccia di superomismo nelle sue parole, e anche questo atteggiamento ha contribuito a creare feeling con il pubblico presente: «Non mi metto mai in competizione con nessuno né devo dimostrare niente. In quello che faccio voglio solo crescere come persona, e questa è l’unica pressione che mi sento addosso. Non mi interessa essere riconosciuto, ma poter condividere e dare agli altri. La conquista reale è rappresentata dall’empatia e dalla condivisione. Il peggiore nemico di un alpinista sono il suo ego e la sua ambizione».
Cosa ti spinge ad affrontare le grande cime himalayane nella stagione più severa?
«L’inverno mi regala maggiori soddisfazioni perché quando aumentano le difficoltà si mostra la versione più vera della montagna. La bellezza si rivela soprattutto in questa stagione».
E’ anche quella più difficile e più pericolosa…
«L’alpinismo invernale richiede una pianificazione attenta, anche in relazione ai cambiamenti climatici che stanno investendo direttamente gli ambienti di alta quota. Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con Reinhold Messner: alcuni decenni addietro gli inverni erano caratterizzati da condizioni severe che si manifestavano una certa regolarità. Negli ultimi anni invece c’è molta più variabilità, anche nelle precipitazioni nevose. I jet streams rappresentano un’incognita totale, e sul Manaslu abbiamo riscontrato raffiche di vento a 147 chilometri orari. La montagna non parla ma tu devi essere in grado di capire cosa vuole dirti. Ho imparato molto dal mio amico Simone Moro che in questo ambito ritengo la persona strategicamente più esperta a livello mondiale. Un piano di salita sviluppato bene ti regala da solo il 40 per cento delle possibilità di successo».
Le novità più importanti dall’alpinismo in Himalaya nei prossimi anni arriveranno dalle salite invernali?
«Credo che questa sia solo una delle tante strade praticabili. A ciascuno la sua. Il periodo d’oro dell’himalaysmo per me è finito, ed è stato quello compreso tra il 2004 e il 2013, che ha visto protagonisti tra gli altri Silvio Mondinelli, Mario Panzeri e Mario Merelli».
Proseguirai nel tentativo di raggiungere i tre ottomila che ti mancano?
«No, non sono proprio interessato a salirli tutti. Ci sono già almeno un centinaio di persone che hanno completato questa collezione. Non è che per me non sia importante, ma preferisco fare qualcosa di nuovo piuttosto che ripetere la salita di una vetta, magari in primavera, come componente di una grande spedizione. Se qualcuno ha questo tipo di motivazione non è assolutamente un problema per me, e non muovo critiche verso di loro. Ognuno può fare quello che vuole, ma io non sono più interessato».
Hai fissato qualche obiettivo futuro?
«Mi piacerebbe tornare sulla parete nord del Kangchenjunga e sul Makalu in stile alpino».
La passione per le vette può svilupparsi in numerose forme oltre a quella dell’alpinismo estremo. Quali consigli daresti a chi si avvicina alla montagna per la prima volta?
«Divertitevi e basta! È questo il mio suggerimento, andate con i vostri migliori amici, andate nella natura, scoprite voi stessi attraverso quello che vi aspetta là fuori. Fatelo solo per voi stessi, non per gli altri».
di Ruggero Bontempi