Da galacticos nel 2011 a grande team quest’anno
Mancano ancora all’appello almeno due gare prestigiose come la Saintelyon in francia e la Endurace Challenge di San Fransico, in america, ma alla luce dei risultati di oggi ai Templier è già possibile fare alcuni bilanci stagionali nel mondo delle lunghe distanze. Il primo riguarda uno dei più famosi e vincenti team al maschile, il Salomon International. Per farlo, è utile ritornare indietro di due anni, ovvero al 2011, per meglio comprenderne l’evoluzione.
Il 2011 per il Team Salomon International al maschile fu un anno di assoluto dominio nelle gare di lunga distanza. Tra le tante vittorie stagionali, rimarrà certamente alla storia il fantastico poker in tutte le più famose 100 miglia del panorama internazionale, ovvero Western States, Hardrock, Leadville, UTMB e Diagonale. Nel 2011, il Team Salomon International non ara unicamente il team più forte al mondo, era anche uno dei primi team professionalmente strutturato di tutto il panorama internazionale. Onore al merito al suo ideatore nonchè team manager, ovvero Gregory Vollet. A due anni di distanza, lo stesso team che qualcuno accostò ai più famosi galacticos del Real Madrid per la presenza di molti spagnoli, rimane uno dei più vincente team al mondo ma con una connotazione più umana, con grandi vittorie alternate a sconfitte più o meno importanti.
Di quel fantastico poker del 2011 quest’anno il Team Salomon International riesce a a portare a casa solo la Diagonale. Il livello nelle ultra distanze cresce ogni stagione, gli altri team si avvicinano sempre di più e le gare internazionali sembrano più equilibrate e quindi più avvincenti. Il 2014, con i vari Canaday, Krar, Olson e Thevenard ormai atleti consolidati e non più semplici promesse, si preannuncia quindi essere una stagione molto interessante.
INCIPIT AUSTRAILIANO – A inizio stagione, Kilain Jornet vince in Australia seguito da due compagni di team, il francese Francois D’Haene e il sudafricano Ryan Sandes. E’ il preludio di una grandissima stagione.
LA GIOVANE TRANVULCANIA – In quella che poi l’anno successivo diventerà una delle gare più internazionali al mondo, Miguel Heras e Iker Karrera vanno a prendersi la vittoria a parimerito demolendo il precedente record.
ANNECY – Nella gara di casa, arriva la vittoria di Iker Karrera e il terzo posto di Julien Chorier.
PUNTATA IN GERMANIA – Gli stessi due atleti dominatori della Transvulcania replicano poi in Germania alla Zugspitz con il primo posto di Miguel Heras e il secondo di Iker Karrera.
LA CAMPAGNA D’AMERICA – A giugno Kilian Jornet regala all’Europa la prima vittoria storica in una delle più prestigiose gare di 100 miglia americane, la Western States. Due settimane più tardi è la volta del francese Julien Chorier che s’impone all’Hardorck, anch’essa una delle gare simbolo americane. Il tris americano viene calato ad agosto dal sudafricano Rayan Sandes che domina la Leadville. L’incubo maggiore per gli ultra runners americani si chiama Team Salomon International.
RONDA DELS CIMS – Miguel Hera vince anche la Ronda dels Cims di 170 km ad Andorra a metà luglio
IL TRIONFO ALL’UTMB – La più importante corsa al mondo di ultra distanza, l’UTMB, nel 2011 verrà ricordata per il famoso trenino a tre nei pressi di Champex, composto dagli spagnoli Kilian Jornet, Miguel Heras e Iker Karrera. Heras si deve poi fermare per un problema fisico ma il Team Salomon International piazza Kilian e Iker al primo e secondo posto davanti al francese Seb Chaigneau.
CAVALLS DEL VENT –Miguel Heras si riscatta al Cavalls del Vent vincendo davanti al compagno di team Tofol Castanyer.
LA DIAGONALE – Sull’isola della Réunion, il francese Julien Chorier vince la Diagonale des Fous di 161 km con 24’ di vantaggio su Pascal Blanc.
TEMPLIERS – La stagione 2011 del Team Salomon International si conclude con il dominio dell’inglese Andy Symonds in uno dei templi sacri del trail running francese, i Templiers. Alle sue spalle, in terza posizione il compagno di team Thomas Lorblanchet.
Il 2013 per il Team Salomon International sarà ricordato come una grande stagione ma non più di un dominio assoluto come avvenuto nel 2011. Se da un lato pesano eccome tutte le vittorie di Kilian Jornet nelle World Series, Transvulcania, Ice Trail, Trans D’Havet e Materhorn Ultraks, dall’altro non possono non essere considerate nel bilancio finale anche la sua debacle alla UROC e l’infortunio alla Diagonale. Il Team Salomon International, onore al merito, si porta comunque a casa il titolo delle World Series nelle Ultra e il titolo europeo con Kilian, e il titolo mondiale IAU con Rickey Lightfoot. Assente alla Western States, all’Hardrock e alla Leadville, quest’anno il Team Salomon International, tra le grandi gare stagionali, porta comunque a casa il Tor des Géants con Iker Karrera e la Diagonale con Francois D’Haenne più altre gare prestigiose come il Cavalls del Vent con Miguel Heras, i Pyrenées con Iker Karrera, la 80 km di Chamonix con Francois D’Haenne e Michel Lanne e la Ronda dels Cims con Julien Chorier. Si lascia però scappare, tra le altre, UTMB, Mt. Fuji, Speedgoat, UROC e Templiers.
UTMB 2013 – Nel bilancio annuale non può macare un riferimento all’UTMB. Se da un lato il secondo posto di Miguel Heras può essere considerato un grande risultato, dall’altro non va dimenticato che Julien Chorier ha disatteso le aspettative. Escludendo l’edizione del 2010, quella dell’interruzione e della fuga di Kilian Jornet verso il successo al Kima, era dal 2008 che il Team Salmon International non vinceva la corsa francese. E non possono neanche non pesare i 20 minuti che lo stesso Heras si è preso da Xavier Thevenard. Per le vittorie e per i record, l’UTMB 2013 parla quasi esclusivamente Asics al maschile e The North Face al femminile.
IN AMERICA – L’assenza degli europei nelle gare americane più prestigiose americane, poteva a priori essere letta come una sorta di delega nei confronti degli atleti locali, primo su tutti Cameron Clayton. Un atlata di indiscusso talento ma non accostabile al concetto di galacticos del 2011, perlomeno non ancora. E’ vero che Clayton ha salvato baracca e burattini con un grande terzo posto alla UROC ma è altrettanto verso che, unico portacolori del Salomon International, ha disatteso le aspettative alla Speedgoat con il quattordicesimo tempo finale. La campagna europea di Clayton era incominciata abbastanza bene con il settimo posto alla Transvulcania ma è terminata in modo disastroso con il venticinquesimo posto della Matterhorn Ultraks.
JULIEN TRA ALTI E BASSI – Abbiamo da sempre apprezzato Julien Chorier come un autentico cecchino delle ultra distanze, ovvero poche gare e tante vittorie. Per il francese una stagione anomala, culminata con la vittoria alla Ronda dels Cims ma che non può non tenere conto del suo sesto posto all’UTMB e del secondo al MT. Fuji dove ci si aspettava una sua riconferma dopo la vittoria dello scorso anno.
I NON PERVENUTI – In questa stagione per il Team Salomon International è anche mancato l’apporto del sudafricano Ryan Sandes. Nelle ultime stagioni aveva sempre dato il suo prezioso contributo, come con le vittorie alla Hong Kong 100, alla TNF 100 Australia e il secondo posto alla Western States nella passata stagione. Quest’anno ha vinto la Transgrancanaria nella distanza inferiore di 80 km a inizio stagione e lo si è poi rivisto solo a fine settembre con la vittoria alla Patagonian Marathon. Dallo straordinario risultato alla CCC dello scorso anno, dove vinse con 40’ di vantaggio sul secondo, molti speravano in una seconda carriera di Tofol Castanyer nelle ultra distanze. Ciò non è avvenuto, o perlomeno solo in parte, e il campione spagnolo ci ha deliziato con la sola vittoria nella Salomon 4 Trails, corsa a tappe di 160 km e il secondo posto al Cavalls del Vent in Spagna..