Dove tutto era iniziato, con la partecipazione, a soli 16 anni (e previa autorizzazione del padre) alla Monterosa Skymarathon, oggi Marco De Gasperi ha scritto il suo nome su un altro libro dei record. Il bormino ha compiuto il tragitto Alagna-Capanna Margherita-Alagna in 4h20’33” contro le 4h24’27” del 1994 di un altro grande corridore del cielo, Fabio Meraldi. Partenza questa mattina alle 5,30 circa a quota 1.191 per raggiungere i 4.554 metri e ritornare a capofitto in paese per un totale di 32 km. Dunque, dopo quelli del Monte Bianco e dell’Ortles del 2015 e le tante medaglie mondiali nella corsa in montagna, è ancora record. Senza dimenticare la vittoria delle Skyrunner World Series dell’anno scorso.

©Giacomo Meneghello

LE DICHIARAZIONI – «Una giornata importante, che ha segnato la realizzazione di un sogno che inseguo dal 1993, quando, ancora sedicenne, grazie a mio papà, ho potuto partecipare alla prima edizione della Alagna-Monterosa. A Punta Indren ho capito che da lì avrei dovuto spingere il più possibile, visto che il percorso stava diventando più corribile  Ho corso con le gambe ma anche scivolando sulla neve e sui sassi, ma sapevo che quel tratto in discesa era l’ultima possibilità per credere ancora nel record. Solo a tre chilometri dalla fine ho capito che ce l’avrei fatta. Dedico questo record alle mie bambine, Lidia e Cecilia: ora finalmente tornerò a fare il papà».

©Giacomo Meneghello

NEBBIA E NEVE MOLLE – Partito alle 5.30 da piazza Grober, nel centro di Alagna, con quindici minuti di ritardo sull’ora prevista per permettere alla nebbia di alzarsi un poco, viste le condizioni climatiche non ottimali Marco ha cercato di gestire il percorso  nel modo migliore possibile. Proprio la nebbia è stata la causa della diminuzione della consistenza della neve fino a Punta Indren, neve soffice che ha rallentato non poco la corsa. Nella parte più alta, invece la bassa temperatura e il vento gelido hanno complicato ulteriormente la progressione, per il freddo intenso che congelava le mani e rendeva difficoltoso il respiro. Nonostante le condizioni non ottimali, De Gasperi è arrivato alla Signalkuppe della Capanna Margherita con un vantaggio di quattro minuti rispetto al tempo realizzato dal Meraldi, non sufficiente comunque per affrontare il resto della gara in tranquillità. Dopo una prima parte in cui ha dovuto recuperare le energie spese per arrivare alla vetta, la discesa verso Alagna è stata una progressione sempre più veloce. I parziali: 3h10’40” per arrivare a Capanna Margherita (4.554 m) e circa 1h10′ per scendere.

ARRIVO – Ad aspettarlo ad Alagna c’erano gli amici di sempre, mentre un altro grande amico e collega lo aveva atteso a Capanna Margherita, Franco Collè, che lo ha assistito nella gestione dell’impresa. «Rendo merito al grande tempo di Fabio Meraldi con il quale mi sono sentito all’arrivo – ha dichiarato Marco -. Si è complimentato e da conterraneo mi ha fatto un enorme piacere. Dietro questo risultato, non supportato da condizioni di forma eccellenti, c’è sicuramente la mia grande passione per questo sport, per il quale anche in passato ho saputo correre più col cuore che con le gambe».

©Roberta Orsenigo