«Bianco. Nessun colore ci accompagna, mentre seguiamo l’ago della bussola che ci conduce a Ovest-Nord-Ovest. Whiteout. Niente suoni, tranne il vento che per fortuna oggi soffia più leggero. Per il resto, solo il ritmo degli sci e il nostro fiato. Abbiamo lasciato il fiordo di Isortoq da qualche giorno e siamo in pieno deserto bianco. Tento di interpretare le forme della neve, quando è il mio turno a battere traccia. Creste, buchi, sculture traforate dal vento. Una zampa d’orso. Che ci fa qui, a quasi cento chilometri dalla costa?». Sono queste le emozioni della traversata della Groenlandia, da Est a Ovest. Ne scrive Leonardo Bizzaro su Skialper 118 di giugno-luglio, dedicato alle traversate, disponibile in edicola. Se proprio non lo trovate, potete sempre richiederlo a noi, oppure acquistare la versione digitale.

©Leonardo Bizzaro

AVVENTURA BIANCA – Groenlandia, 14 agosto-10 settembre 2017, autunno a quelle latitudini. La traversata della più grande isola ghiacciata della Terra per Leonardo è un sogno fin da bambino, quando ha letto e riletto un libro sui grandi esploratori e fra tutte è rimasta in testa l’avventura di Fridtjof Nansen, ventisettenne di Christiania (Oslo), il suo viaggio da costa a costa del 1888, nella stessa stagione, da Est a Ovest. Una traversata con notti a -35° e una media diurna tra gli 0° e i -10°. I venti catabatici, che si rinforzano a Ovest sulle pianure canadesi e dall’Islanda sull’Oceano Atlantico a Est, posso frullarti per l’intero viaggio, in continuo contrasto, tanto da avere, dal mattino alla sera, bufera da ogni direzione.  Ci vogliono almeno ventotto giorni per lasciare la traccia degli sci dalla costa Est alla costa Ovest. E Leonardo c’è riuscito…

©Leonardo Bizzaro

MATERIALI – Cosa si usa per una traversata in Groenlandia. Degli sci Åsnes Nansen 190 cm, attacchi Rottefella Backcountry Magnum, scarpe Alfa Polar (abbondanti di almeno tre misure) con solette Woolpower in lana e alluminio… e poi tanto altro. Ne parliamo sul numero in edicola di Skialper!

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