Record di gara maschile e femminile. Il lutto nella notte

ULTIM’ORA – Nella notte una concorrente della Cavalls del Vent è morta all’ospedale di Begà a causa di un arresto cardiaco seguito a un grave stato di ipotermia. La direzione di gara ha deciso un minuto di silenzio alle 10,30 e sospeso la premiazione. Dei 1.000 runner al via solo 183 hanno concluso la gara a causa delle condizioni meteo avverse. 

LA CRONACA – La seconda tappa spagnola delle Ultra SkyMarathon® Series ha regalato a tutti gli appassionati della specialità forti emozioni lungo tutti gli 84 chilometri e 6.089 metri di dislivello positivo del percorso. Una gara dura. «I just wanna race these hard mountain races, the best racing the best» come dichiarerà poi all’arrivo l’americano Anton Krupicka. Una gara resa ancora più difficile dalle avverse condizioni meteorologiche. La pioggia battente e le basse temperature hanno infatti accompagnato ininterrottamente i mille atleti partecipanti dalla partenza all’arrivo.

PARTENZA VELOCE – Alle ore 8:30 tutti i top runner escono insieme dall’hotel Ca l’Amagat per raggiungere la piazza della partenza da vie secondarie. La partecipazione del pubblico è degna dei grandi eventi e per tutti loro è una vera e propria ovazione. Il paese di Bagà accoglie quindi l’elite mondiale dell’ultra trail running nel migliore dei modi. Come consuetudine, la gara parte con un ritmo elevato. I migliori cercano di fare selezione fin dalle prime battute. Al termine della prima salita al Refugi Niu de l’Àliga (2.520 m), dopo 14 km di gara, tutto faceva presagire una lotta interna tra gli atleti spagnoli del Team Salomon; Kilian Jornet e Tofol Castanyer avevano infatti un vantaggio di 6’ su Miguel Heras e dietro di loro gli unici che riuscivano a tenere il passo sembravano essere il tedesco Philpp Reiter e l’americano Dakota Jones. Anton Krupicka transitava in decima posizione ma nella successiva discesa al Refugi del Serrat i de les Esposes (1.511 m), incominciava progressivamente a guadagnare posizioni in classifica.

KRUPICKA RECUPERA – Al termine della seconda grande salita della gara al Refugi de Prat d’Aguiló (2.010 m), la classifica incominciava a cambiare volto con Kilian Jornet sempre in prima posizione (4h 49’ 36’’) ma seguito proprio da Anton Krupicka (4h 52’ 13’’) e da Dakota Jones (5h 03’ 52’’). A seguire Tofol Castanyer (5h 04’ 12’’) che da li a poco sarà poi costretto al ritiro per il freddo (mandibola bloccata, crisi spasmodica e temperatura corporea scesa a 32°) come il connazionale Miguel Heras. Il freddo e la pioggia mettono quindi a dura prova gli atleti.

VITTORIA ALL’ULTIMA SALITA – Al Refugi Lluis Estasen (1.668 m), dopo 55 km, Kilian Jornet e Anton Krupicka sono insieme e per loro si preannuncia un finale di gara tirato e nello stesso tempo tattico. Ci si interroga se l’epilogo sarà come la Western States del 2010, dove Anton ebbe la meglio su Kilian, o come quello, sempre della Western States ma nel 2011, dove fu lo spagnolo a prevalere. In realtà a fine gara Kilian mi confessa che è stato proprio su quella salita che ha capito che avrebbe potuto avere buone possibilità di vincere la gara; nei tratti in cui ha provato ad allungare si è infatti accorto di come Anton non fosse in grado di tenere il passo. Nella sua testa, quindi, avrebbe vinto la gara sull’ultima salita come poi è avvenuto. Dal Refugi del Gresolet (1.243 m) Kilian Jornet allunga il passo e Anton Krupicka cerca invano di resistergli. A 20 chilometri dalla conclusione il distacco tra i due è comunque di soli 3 minuti. Dietro di loro, a circa un quarto d’ora, Dakota Jones e a mezz’ora Philipp Reiter. Sulla linea del traguardo i tempi finali sono eloquenti: primo Kilian Jornet in 8h 42’ 22’’ e secondo Anton Krupicka in 8h 49’ 56’’. Entrambi sotto il tempo record stabilito lo scorso anno da Miguel Heras in 8h 57’ 32’’. Seguono Dakota Jones in 9h 26’ 25’’. Per tutti e tre grande ovazione del pubblico con migliaia di fan alla ricerca di una fotografia e un autografo.

DONNE SUPERSTAR – Tra le donne, gara altrettanto combattuta con tre protagoniste assolute, Nuria Picas, Anna Frost ed Emile Forsberg. Ed è proprio quest’ultima, alla sua prima esperienza nelle ultra distanze, che si porta in testa alla già sulla prima salita. Le tre atlete daranno vita a continui avvicendamenti fino al traguardo finale che vede prima Nuria Picas in 10h 34’ 42’’, seconda Anna Frost in 10h 35’ 24 e terza Emelie Forsberg 10h 39’ 51’’. Tutte e tre abbondantemente sotto il record dello scorso anno stabilito dalla stessa Picas in 11h 37’ 43’’. Prossimo appuntamento per le Ultra SkyMarathon® Series il 28 ottobre a Millau, in Francia, in occasione de La Course des Templiers.