Con Vertical e staffetta mista si chiudono gli Europei di scialpinismo
Si cono conclusi gli Europei di scialpinismo di Flaine-Chamonix e il protagonista assoluto è stato Rémi Bonnet. Dopo la vittoria dell’individual, infatti, lo svizzero si è aggiudicato anche il vertical di giovedì con il crono di 17’48’’. Solo l’azzurro Federico Nicolini ha colorato diversamente il podio, al terzo posto, staccato di 45’’, mentre al secondo posto è arrivato l’elvetico Marti Werner. Quarto assoluto il primo U23, l’austriaco Paul Verbnjak, a 3’’ da Nicolini. Secondo azzurro Alex Oberbacher, decimo, quattordicesimo Davide Magnini, diciassettesimo Michele Boscacci. Il podio U23 è stato completato dal francese Anselme Damevin e dallo svizzero Thomas Bussard. Argento azzurro tra le donne con Alba De Silvestro a 18’’ dall’austriaca Sarah Dreier e davanti alla spagnola Marta Garcia Farres. Doppietta azzurra tra le U23 con la vittoria di Katia Mascherona, quarta assoluta, e l’argento di Lisa Moreschini, davanti alla svizzera Caroline Ulrich. Tra gli U20, vittoria azzurra con Hermann Debertolis, davanti al francese Eliott Robin-Saje e a Marcello Scarinzi; tra le pari età doppietta norvegese con Ida Waldal davanti a Hjelset Andersen Elise e alla svizzera Margaux Mendes De Leon. Negli U18 oro per l’azzurro Enrico Pellegrini sullo spagnolo Gonzalo Hervias Casares e sullo svizzero Malik Uldry. La classifica femminile U18: oro per la Spagna con Laia Sanchez Selles sulla slovacca Klara Velepec e l’azzurra Melissa Bertolini.
Ieri giornata conclusiva con la staffetta mista. La vittoria è andata alla Spagna con la coppia Ana Alonso Rodriguez/Oriol Cardona Coll che ha staccato i francesi Célia Perillat-Pessey/ Thibault Anselmet e gli svizzeri Marianne Fatton/Rémi Bonnet. Quinti gli azzurri Alba De Silvestro/ Nicolò Canclini. Nelle categoria giovanili argento azzurro con Clizia Vallet ed Hermann Debertolis dietro ai francesi Louise Trincaz/Jules Raybaud e davanti ai norvegesi Ida Waldal e Rodal Hagen Aron.
Givisiez, la casa di Scott
Ambassador, in fin dei conti, significa ambasciatore. Che nel nostro mondo outdoor vuol dire rappresentare i valori di un marchio e utilizzare abbigliamento e attrezzatura in montagna per trasmettere la visione di sport e attività all’aria aperta che è nel DNA di quel marchio. Stop. Nella maggior parte dei casi il ruolo si limita a questo. Che non è poco, ma nasconde anche una responsabilità non banale. È quello che ho pensato dopo tre giorni molto intensi nell’headquarter di Scott, in Svizzera, a Givisiez, nel Cantone di Friburgo, e uno shooting tra rocce e ghiaccio del Monte Bianco raggiungendo la quota con la funivia Skyway.
Facciamo un passo indietro. 19 e 20 dicembre 2023. Io, Federico Camangi, Matteo Calcamuggi, Alessio Nardellotto, Andrea Rosa, Luca Truchet, Roberto Parisse e Gianandrea Lecco ci siamo ritrovati nella sede di Scott. Tutto il Team Guide Alpine e Ambassador italiano, per la prima volta, lì dove tutto nasce. Da qualche anno ci ritroviamo tutti insieme all’inizio della stagione, insieme ai product manager della filiale italiana, per discutere di prodotti e mercato, tendenze, per sciare e fare un po’ di team building, ma era la prima volta che ci incontravamo nell’headquarter. E questo è già un passo in più. Però, quando ho varcato quella soglia, non avrei pensato che l’esperienza sarebbe stata così immersiva nei valori e soprattutto nei prodotti. Non è stata una semplice visita aziendale, ma un viaggio nel passato e nel futuro di Scott. Non da spettatori, ma da protagonisti. Della sede c’è poco da dire, parlano le foto. È talmente bella che sembra un museo d’arte contemporanea. Progettata da IttenBrechbühl Architects and General Planners con tutte le attenzioni possibili alla sostenibilità e al benessere, ospita anche il museo di Scott, dove abbiamo visto il primo sci e anche il bastoncino da cui tutto è iniziato, nel 1958 (e non la bici come erroneamente molti pensano).
Guardare quel primo bastoncino e poi immergersi in workshop di un’ora con i product manager delle diverse divisioni potrebbe sembrare un salto dal passato al futuro senza troppi collegamenti, invece è il modo migliore per iniziare a immergersi nel claim Innovation, Technology, Design. Perché quel primo bastone, in un’epoca in cui il bastone era un semplice complemento dello sci, marchiato dal produttore e fatto produrre da terzi, senza nessun particolare highlight, aveva già nel DNA un design innovativo e funzionale alla tecnologia del prodotto. Perché non è facile costruire un’azienda head to toe partendo da un semplice bastone. Perché in quella canna d’alluminio c’era già la visione rivoluzionaria del freeride e dello sci come divertimento, che è alla base della missione di Scott. Eppure quell’Innovation, Technology, Design a Givisiez è un vero e proprio mantra che i visi che abbiamo incrociato sembrano recitare silenziosamente come un monaco buddista. L’ho capito meglio nei workshop con i diversi product manager. Una giornata è volata via così: riunioni molto intense di un’ora, a volte anche di più. Momenti nei quali ti senti addosso tutta la responsabilità di essere un vero ambassador, non solo un modello che mostra abbigliamento e sci quando porta i clienti a sciare. Perché a ognuno di noi è stato chiesto che cosa pensa dei singoli prodotti Scott, che cosa funziona e che cosa meno, dove interverrebbe, quali sono i trend del futuro. Discorsi concreti, ragionando su prodotti già in sviluppo per la stazione 2025/26.
Quando abbiamo parlato di abbigliamento, mi sono trovato davanti a un foglio bianco dove ho disegnato il mio completo ideale. Quello che ho capito, è che in ogni categoria di prodotto si lavora con passione (che fa rima con ossessione) per inserire sempre qualcosa di speciale che è studiato e progettato cercando di spostare sempre più in là l’asticella. È il risultato del metodo di lavoro Scott, con un product manager per categoria merceologica, ma diversi team di sviluppo delle singole gamme, tutti in sana competizione tra di loro. Noi abbiamo incontrato Franz Marsan, PM SCI e Scarponi, Dorian Serre, Footwear Specialist, Rodolphe Janiszewski, product manager ski & Lifestyle Apparel, Sandra Schoop, product manager Backpacks e Peter Marschke, product manager Optics (maschere). Sono tutti giovani, età media 30 anni, e sportivi appassionati. Ti aspetteresti di trovarti davanti a manager di mezza età e invece anche questo è uno dei piccoli segreti del mantra Innovation, Technology, Design. E ti senti anche tu parte del marchio e dei prodotti. Perché la nuova gamma di sci Sea, in uscita il prossimo inverno, è davvero cool, ma quella del 2025/26 sarà ancora più particolare. E c’è anche qualcosa di mio. Che in fin dei conti è quello che dovrebbe fare un vero ambassador.
Cardona Coll e Fatton si mettono al collo l’oro della sprint
Vittorie spagnole e francesi agli Europei di scialpinismo di Flaine-Chamonix nella sprint. Nella gara di oggi lo spagnolo Oriol Cardona Coll si è messo dietro, in ordine di arrivo, lo svizzero Arno Lietha e il francese Robin Galindo. In finale tra gli azzurri solo Nicolò Canclini, sesto. Marianne Fatton è salita sul gradino più alto del podio davanti alla spagnola Ana Rodriguez Alonso e alla slovacca Marianna Jacercikova, nona Giulia Compagnoni. Nella U23 femminile la svizzera Carolina Ulrich ha battuto la spagnola Maria Costa Diez e l’azzurra Katia Mascherona. Tra i pari età tripletta svizzera con l’oro di Robin Bussard, l’argento di Jon Kistler e il bronzo di Loïc Dubois.
Nella gara U20 la norvegese Ida Waldal ha avuto ragione dell’andorrana Lea Ancion Havet e della ceca Eva Matejovicova, mentre il francese Jules Raybaud ha battuto il connazionale Male Brun e l'andorrano Max Palmitjavila Dourdet. La U18 è andata alla spagnola Baia Sanchez Selles sulla svizzera Lynn Pollinger e sull’austriaca Emma Albrecht. Nei pari età oro allo spagnolo Julià Pujol Parramon, argento allo svizzero Théo Voutaz e bronzo allo spagnolo Inigo Velazquez Moya.
Ski Trab punta su Neve 104 e Ortles 90 Next
Atteso, quasi sussurrato, è arrivato il più largo sci Ski Trab mai costruito. Neve 104 verrà presentato a partire da domani alla fiera Prowinter e sarà in vendita dall’autunno 2024: un passo storico nel mondo Ski Trab in direzione free toruing. Realizzato con la tecnologia a 14 strati e anima in legno Liwood Air, sfrutta una gabbia di carbonio/vetro che avvolge internamente lo sci, conferendogli un ottimo rapporto tra rigidità torsionale (carbonio) e reattività grazie anche alla maggiore deformabilità della fibra di vetro. Rispetto alle esperienze precedenti sono stati totalmente rivisti i rapporti tra flex e lunghezza dello sci. La spatola è rigida e migliora la direzionalità e la stabilità aiutata da un centro più cedevole che agevola la conduzione ed il galleggiamento di uno sci dalle dimensioni generose. Nuovi punti di contatto dello sci, punta e coda più lunghe per mantenere la centralità sciando in neve profonda. Inoltre è stato introdotto un edge boost inserito tra soletta e struttura che supporta le lamine e dissipa le vibrazioni. Si tratta di uno speciale elemento costituito da una alta stratificazione (decine di livelli) in fibra di cotone naturale, materiale selezionato dall’ R&D Ski Trab per i suoi notevoli valori come dissipatore di energia. Negli obiettivi della casa di Bormio Neve 104 vuole regalare l’emozione di una sciata divertente e sicura senza richiedere un elevato livello tecnico. Sarà disponibile da 174, 181 e 188 cm e peserà da 1.470 a 1.610 grammi, con raggi da 24,6 a 27,1 metri.
Neve 104 non è l’unica novità Ski Trab. C’è anche Ortles Next 90. Con le stesse geometrie di Ortles 90, aggiunge una ventina di grammi per lunghezza e porta novità sostanziose. Negli obiettivi Ski Trab è progettato per avere il massimo piacere di sciata in neve fresca e in tutte le condizioni in cui performance e divertimento sono fondamentali. Uno sci versatile, che garantisce facilità ed emozione a tutti gli appassionati. Oltre alla costruzione a 14 strati e all’anima in legno Liwood Air, una delle caratteristiche distintive di Ortles Next è l’impiego intorno all’anima di una calza realizzata con fibra di basalto e fibra di vetro per dissipare le vibrazioni e garantire una discesa più fluida e controllata. La fibra di basalto presenta una maggiore deformabilità e una minore frequenza di vibrazione rispetto al composito di carbonio. Questo riduce la fatica e migliora il comfort su terreni accidentati o ad alta velocità. Inoltre il basalto aumenta la durata dello sci perché meno suscettibile a deterioramento di altri materiali.
Bonnet apre gli Europei con l'oro individual, al femminile bronzo di Alba De Silvestro
Iniziano nel segno di Rémi Bonnet gli Europei di scialpinismo di Flaine/Chamonix. Nella gara individual di oggi lo svizzero ha chiuso in 1h04’31’’, con poco più di un minuto sul francese Xavier Gachet e quasi tre sull’altro francese Thibaut Anselmet. Primo azzurro Nadir Maguet, quinto, davanti a Robert Antonioli e Michele Boscacci. Primo U23 l’austriaco Paul Verbnjak davanti al connazionale Nils Oberauer e allo svizzero Robin Bussard. Bronzo azzurro al femminile con Alba De Silvestro che chiude a 3’59’’ dalla svedese Tove Alexandersson; seconda la francese Célia Pessey-Perillat. Settima Giulia Compagnoni, nona Lisa Moreschini, seconda tra le U23 dietro alla francese Margot Ravinel. Completa il podio U23 l’azzurra Noemi Junod.
Podio azzurro anche nella U20 maschile con il secondo posto di Simone Compagnoni: la vittoria è andata al francese Jules Raybaud e il terzo posto al connazionale Eliott Robin-Saje. Al femminile la norvegese Ida Waldal si è imposta sulla francese Louise Trincaz e sull’andorrana Lea Havet Ancion. Doppietta azzurra nella U18 con Luca Curioni sul gradino più alto del podio, davanti a Enrico Pellegrini e allo svizzero Arno Mooser. Nella U18 femminile, dietro alla spagnola Lara Sanchez Selles tre azzurre: nell’ordine, Melissa Bertolini, Martina Scola e Vanessa Marca. La gara odierna è stata trasmessa sul canale YouTube ISMF e sulla Olympic Channel platform e lo streaming è in programma anche per la staffetta mista di venerdì. Domani giorno di riposo, mercoledì in programma le sprint, giovedì vertical e venerdì staffetta mista.
Continua l'ascesa del film Pionieri
Il cortometraggio sull'impresa realizzata da Peter Moser con il supporto di AKU sbanca ai film festival internazionali, guadagnandosi il titolo di migliore film di montagna al Tegernsee International Mountain Film Festival
Dopo il successo ottenuto a maggio alla prima al Trento Film Festival, il Deutscher Alpenverein, club alpino tedesco, ha scelto di premiare il film dell'atleta e alpinista Peter Moser come migliore film di montagna del 2023, riconoscendo ancora una volta la qualità e l'unicità dell'impresa realizzata dall'ambassador AKU.
il film Pionieri, diretto da Alessandro Beltrame, racconta come Peter Moser, guida alpina e atleta Ambassador AKU, ispirandosi ai pionieri dell’alpinismo, il 10 agosto 2021, ha concatenato in solitaria sei vie storiche delle Pale di San Martino. Una grande avventura documentata dall'interno, lungo un “fil rouge” che si snoda dai 3000m del Cimon de la Pala attraverso cime e valli, fino alla cima più meridionale del Piz de Sagron. Accanto al viaggio verticale di Peter Moser, viene messa in scena un’ascensione storica che, unita al commento dello storico dell’alpinismo Luciano Gadenz e alle riflessioni del forte scalatore Maurizio Zanolla, rende il sapore di una montagna senza tempo, uno spazio di avventura e libertà.
https://www.youtube.com/watch?v=dv2aThKkc-c&t=4s
Pionieri e Peter Moser al Vibram Connection Days a Montebelluna
Pionieri è un progetto di AKU che ha realizzato con il supporto economico di ApT San Martino di Castrozza e di Vibram. In occasione del Vibram Connection Days, in programma a Montebelluna dal 9 al 11 novembre, venerdì 10 alle ore 21, presso il Cinema Italia Eden, sarà possibile assistere alla visione del film Pionieri a cui seguirà il Sketching The Future (di Killian Jornet). Mentre, a partire dalle 17.00, presso il negozio AKU FACTORY STORE, sempre a Montebelluna, AKU ha organizzato un incontro con aperitivo per ritrovarsi e chiacchierare in compagnia di Peter Moser, Ambassadors AKU, protagonista del film Pionieri.
L’ingresso al cinema è gratuito, è consigliata la prenotazione: registrarsi gratuitamente qui. In allegato l’invito per la serata di venerdì.
Doppietta di Elazzaui e Bonnet alle Golden Series
Ha dimostrato di essere in gran forma nel prologo e oggi ha di essere il più forte in assoluto. Elhousine Elazzaoui (Holyfat, Marocco) ha vinto oggi la Golden Trail Series Grand Final, a Noli, nel Golfo dell’Isola, in Liguria, la gara di trail più competitiva che è stata corsa, con un indice ITRA medio di 920,6 per i 10 migliori atleti sulla linea di partenza.
«Sono felicissimo - ha confidato al traguardo - Avevo bisogno di dimostrare che potevo vincere un'altra gara dopo la Dolomyths. Non sono potuto andare negli Stati Uniti a causa del visto e quindi ero ansioso di dimostrare quanto valgo. Oggi mi sentivo molto forte, ma Philemon era incredibilmente veloce. Se fosse stato Rémi, avrei potuto provare ad attaccare, ma era impossibile. Dovevo solo tenere il suo passo e aspettare il momento giusto. Sono entusiasta di questo risultato e non vedo l'ora che arrivi il prossimo anno. Lo ripeto: il mio sogno è vincere la Golden Trail Series!».
Philemon Kiriago (Run2gether, Kenya) ha condotto l'intera gara prima di soccombere all'attacco del marocchino poco prima dell'ultimo anello.
«È stato più bravo di me, tutto qui! Le mie gambe erano in ottima forma oggi, quindi ho potuto godermi tutto, le salite, la pianura e le discese. Il mio obiettivo era di arrivare tra i primi 5, quindi sono soddisfatto del secondo posto. Non vedo l'ora che arrivi il prossimo anno!». Per la cronaca, Ciriaco è diventato padre mentre correva.
Il suo compagno di squadra Patrick Kipngeno (Run2gether, Kenya) completa il podio di questa Grand Final.
«Ho avuto qualche problema al ginocchio prima della gara, ma alla fine mi sono sentito davvero bene. Sono stato attento nelle discese e ho spinto molto nelle salite. È stata una gara davvero dura, ma sono entusiasta di questo podio e non vedo l'ora che arrivi il prossimo anno».
Con un vantaggio di 93 punti in vista della finale, Rémi Bonnet (Salomon/Red Bull, Svizzera) si sentiva abbastanza sicuro di vincere il titolo GTWS 2023. Però il runner svizzero ha avuto una giornata difficile. È riuscito a resistere e si è piazzato al quarto posto, aggiudicandosi il titolo della Golden Trail Series, il suo secondo dopo quello dell'anno scorso.
«L’obiettivo era ovviamente quello di vincere il titolo e sapevo di avere un distacco sufficiente, ma volevo anche vincere la gara. Oggi era impossibile; ho dato il massimo ma loro erano troppo forti. Non vedo l'ora che arrivi l'anno prossimo, perché con questi tre ci saranno battaglie incredibili!».
Risultati - Gran Final maschile
Scratch
1 – ELHOUSINE ELAZZAOUI (HOLYFAT – MAR): 1:56:14 (+300 punti)
2 – PHILEMON OMBOGO KIRIAGO (RUN2GETHER – KEN): 1:56:29 (+282 punti)
3 – PATRICK KIPNGENO (RUN2GETHER– KEN): 1:57:14(+264 punti)
4 – RÉMI BONNET (SALOMON / RED BULL – CHE): 1:59:35 (+249 punti)
5 – ELI HEMMING (SALOMON – USA): 2:03:44 (+234 punti)
GTWS – Overall Ranking
1 – RÉMI BONNET (SALOMON/RED BULL – CHE): 937 punti
2 – PATRICK KIPNGENO (RUN2GETHER - KEN): 859 punti
3 – PHILEMON OMBOGO KIRIAGO (RUN2GETHER - KEN): 840 punti
4 – ELHOUSINE ELAZZAOUI (HOLYFAT – MAR): 831 punt
5 – ELI HEMMING (SALOMON – USA): 818 punti
6 – ROBERTO DELORENZI (BROOKS – CHE): 777 punti
7 – BART PRZEDWOJEWSKI (SALOMON – POL): 711 punti
8 – MANUEL MERILLAS (SCARPA – ESP): 695 punti
9 – DANIEL PATTIS (BROOKS – ITA): 647 punti
10 – ALEX GARCIA CARRILLO (BROOKS – ESP): 594 punti
GTNS Individuale
1 – MIQUEL CORBERA RUBIO (ESP – GTNS ESP/POR): 2:42:40
2 – MARCO FILOSI (ITA – GTNS ITALY): 2:43:37
3 – LINUS HULTEGARD (SWE – GTNS NORDICS): 2:43:42
4 – OSCAR CLAESSON (SWE – GTNS NORDICS): 2:44:36
5 – TABOR DOMINIK (POL – GTNS CZE/SVK/POL): 2:46:09
Seconda vittoria di Florea alla Grande Finale delle Golden Trail Series, ma il successo nel circuito è di Laukli
Madalina Florea ricorderà a lungo il Golfo dell’Isola. L’atleta della Romania ha vinto la Grande Finale internazionale delle Golden Trail Series dopo una gara nella quale ha dato tutto quello che aveva. Ha attaccato fin dalla salita del secondo anello per aprire un gap di quasi 1'30’’ sulle sue avversarie. Un distacco che è stato sufficiente nonostante la fragorosa rimonta di Judith Wyder nel finale di gara.
«Non posso crederci», ha dichiarato Madalina Florea al traguardo. «Mi dico che è un sogno, che mi sveglierò. All'inizio avevo ottime sensazioni, stavo alle spalle delle ragazze, ma sentivo di avere un ritmo sbagliato. Così ho preso il comando nel secondo giro e sono ripartita. Oggi mi sentivo davvero bene. Ho mantenuto la concentrazione fino alla fine e l'ho preservata nonostante il ritorno di Judith. Sono davvero felice, questa parola descrive perfettamente come mi sento oggi».
Seconda al traguardo, Judith Wyder (Hoka / Red Bull, Svizzera) ha mantenuto la suspense fino alla fine.
«Era molto veloce in salita, ma ho risparmiato un po' per rientrare nella discesa del terzo anello e cercare di recuperare il mio deficit nell'ultimo anello, che era più corto. L'avevo nel mirino alla fine, ma ho commesso un piccolo errore in curva che mi è costato qualche secondo... Qualche secondo di troppo... Non ho perso di molto oggi, ma lei era più forte».
Sophia Laukli (Salomon, Stati Uniti) ha completato il podio.
«Oggi ho avuto una strana sensazione. Ho iniziato con calma e stavo bene, ma quando il ritmo si è alzato ho sentito che non riuscivo a tenere il passo. Ho tenuto duro il più possibile, a un certo punto ho persino pensato di arrendermi... Ma sono riuscita a mantenere il terzo posto».
Terzo posto che significa vittoria finale del circuito, nonostante il punteggio sia identico a quello della Wyder, per effetto della classifica avulsa nelle singole gare.
Scratch
1 – MADALINA FLOREA (CSM SIGHISOARA – ROU): 2:18:04 (+300 punti)
2 – JUDITH WYDER (HOKA / RED BULL – CHE): 2:18:20 (+282 punti)
3 – SOPHIA LAUKLI (SALOMON – USA): 2:22:24(+264 punti)
4 – MIAO YAO (SALOMON – CHN): 2:27:14 (+249 punti)
5 – MALEN OSA (SALOMON – ESP): 2:28:18 (+234 punti)
GTWS – Classifica generale
1 - SOPHIA LAUKLI (SALOMON – USA) : 958 punti
2 - JUDITH WYDER (HOKA / RED BULL - CHE) : 95 punti
3 - MADALINA FLOREA (CSM SIGHISOARA – ROU) : 832 punti
4 - MALEN OSA (SALOMON – ESP) : 805 punti
5 - MIAO YAO (SALOMON – CHN) : 779 punt
6 - SYLVIA NORDSKAR (HOKA / DÆHLIE – NOR) : 736 punti
7 - ÉLISE PONCET (MILLET – FRA) : 710 punti
8 - JULIA FONT (BROOKS – ESP) : 710 punti
9 - ALICE GAGGI (BROOKS – ITA) : 648 punti
10 - ANNA-STIINA ERKKILÄ (ASICS – FIN): 615 punti
Elazzaoui vince il prologo maschile delle finali Golden Trail Series
Rimasto indietro sulla salita, ha recuperato un po' di terreno in discesa grazie a un piccolo errore di Rémi Bonnet (Salomon / Red Bull, Svizzera). Ma è stato soprattutto nel tratto finale in piano che Elhousine Elazzaoui (Holyfat, Marocco) ha strappato la vittoria allo svizzero. Ha vinto il prologo maschile per soli 19 secondi.
« È un bene per la mia fiducia! Sapevo di essere forte in discesa e in pianura. Non ho dato tutto ma non ho nemmeno risparmiato troppo. Sono davvero felice di questa vittoria, che mi dà la carica per domenica. Sarà un altro giorno, ma spero di poter puntare di nuovo alla vittoria».
Vale la pena notare che, a differenza del prologo femminile di ieri, questo prologo maschile ha già scosso la classifica generale in vista della gara di domenica, con Patrick Kipngeno (Run2gether, Kenya) al secondo posto.
1 – ELHOUSINE ELAZZAOUI (HOLYFAT – MAR): 0:33:24 (+100 punti)
2 – RÉMI BONNET (SALOMON / RED BULL – CHE): 0:33:43 (+94 punti)
3 – PHILEMON OMBOGO KIRIAGO (RUN2GETHER – KEN): 0:34:41(+88 punti)
4 – PATRICK KIPNGENO (RUN2GETHER – KEN): 0:34:48 (+83 punti)
5 – LINUS HULTEGARD (HOKA – SWE): 0:35:34 (+78 punti)
Oggi a Noli gara lunga donne dalle 9,45, in diretta su:
- Eurosport : https://www.eurosport.com
- canale YouTube della Serie Golden Trail : https://www.youtube.com/@goldentrailseries7022 Golden Trail TV : https://goldentrailseries.com/gttv/
Florea domina il prologo femminile delle Grand Finals Golden Trail Series
Ci si aspettava un duello serrato tra Sophia Laukli (Salomon, USA) e Judith Wyder (Hoka / Red Bull, Svizzera)... Invece è stata Madalina Florea (Romania) a cogliere tutti di sorpresa vincendo il prologo femminile delle Grand Finals della Golden Trail Series: 39'00’’ il suo tempo, 38 secondi più veloce di Sophia Laukli e 1'32’’ più veloce di Judith Wyder.
«Oggi mi sono divertita moltissimo - ha detto Florea al traguardo - Mi sono detta che dovevo solo concentrarmi sul mio ritmo e nient'altro. Non ho fatto caso al tempo che passava o al fatto che il percorso fosse tecnico o meno. Mi sembrava di essere appena partita ed ero già arrivata. Il viaggio negli Stati Uniti per le due tappe precedenti mi ha permesso di allenarmi in quota e sento che sta dando i suoi frutti! Non mi sentivo nemmeno stanca all'arrivo. Non vedo l'ora che arrivi sabato per poter puntare di nuovo alla vittoria».
Il prologo ha visto anche un testa a testa tra tutte le partecipanti alle GTNS (National Series). Con il nono posto assoluto, Émilie Menuet (Odlo X-Alp, Francia) ha conquistato il primo posto nella classifica GTNS del prologo. Oggi alle 16,30 è previsto il prologo maschile, sullo stesso percorso di 8,7 km e 400 m d+ a Spotorno.
Scratch
1 – MADALINA FLOREA (CSM SIGHISOARA – ROU): 0:39:00 (+100 punti)
2 – SOPHIA LAUKLI (SALOMON – USA): 0:39:38 (+94 punti)
3 – JUDITH WYDER (HOKA / RED BULL – CHE): 0:40:32(+88 punti)
4 – MALEN OSA (SALOMON – ESP): 0:42:30 (+83 punti)
5 – SYLVIA NORDSKAR (HOKA / DÆHLIE – NOR): 0:42:41 (+78 punti)
GTNS
1 – ÉMILIE MENUET (FRA – GTNS FRA): 0:43:18
2 – IDA ROBSAHM (NOR – GTNS NORDICS): 0:43:49
3 – EEF VAN DONGEN (SWE – GTNS NORDICS): 0:44:11
4 – ROSA LARA (ESP – GTNS ESP/POR): 0:44:31
5 – KATARINA LOVRANTOVA (SVK – GTNS CZE/SVK/POL): 0:45:50
Al via le finali delle Golden Trail World Series
Con la presentazione di ieri sera sono ufficialmente iniziate le finali delle Golden Trail World Series nel Golfo dell’Isola, nel Savonese, tra Bergeggi, Spotorno, Noli e Vezzi Portio. Fino a domenica i 30 migliori uomini e donne si sfideranno per il titolo finale nei prologhi a cronometro di oggi e domani e nei trail di 26 km e 1.430 m D+ di sabato e domenica. I punti sono raddoppiati rispetto alle gare regolari della stagione (100 per la vittoria del prologo e 300 per il trail) e la formula lascia ancora i giochi aperti nella top ten. Tra gli uomini comanda la classifica lo svizzero Rémi Bonnet (Salomon/Red Bull, 600 punti) sul ticinese Roberto De Lorenzi (Brooks, 520) e sullo spagnolo Manuel Merillas (Scarpa, 516); tra le donne lotta serrata tra la nazionale statunitense di sci di fondo Sophia Laukli (Salomon, 600), l’orientista svizzera Judith Wyder, 588) e la spagnola Male Osa (Salomon, 488). Unico italiano nella top ten, Daniele Pattis, decimo (Brooks, 421).
La formula delle finali prevede gare separate per le donne e per gli uomini e l’inedita formula della flower race. In pratica il percorso del trail di sabato e domenica è stato disegnato con cinque anelli che si intersecano tutti sul traguardo, così gli atleti passeranno sei volte nella fan zone, a vantaggio non solo della spettacolarità dell’evento, ma anche della logistica, dell’ambiente e della sicurezza (un unico punto di ristoro in paese). «Questo nuovo concept richiede un po' più di lavoro per stabilire percorsi interessanti, poiché dobbiamo trovare luoghi adatti, il che non è facile, ma alla fine penso che sia una situazione vantaggiosa per tutti: per gli spettatori, per gli atleti e per noi organizzatori che vogliamo aumentare la visibilità del nostro sport» ha detto Gregory Vollet, direttore generale delle Golden Trail Series. Una formula nuova anche per gli atleti, che richiederà sempre massima attenzione e farà salire l’adrenalina. In questo, Wyder e Laukli, già abituate a gare a loop, potrebbero essere favorite.
Teatro del prologo di 8,7 km e 400 m D+ sarà Spotorno (oggi alle 16,30 quello femminile, domani alle 16,30 quello maschile, partenza dalla terrazza a mare Ferrer Manuelli), mentre il trail avrà la fan zone nel cuore di Noli. L’appuntamento è in piazza Chiappella, con partenza alle 9,45 di sabato per le donne e alle 10 di domenica per gli uomini. Tutte le gare prevedono classifica Elite e Open. Oggi a partire dalle 15,30, prima del prologo femminile, ci sarà la presentazione degli atleti.
Le gare saranno trasmesse su Eurosport: https://www.eurosport.com - sul canale YouTube della Golden Trail Series: https://www.youtube.com/@goldentrailseries7022 - su Golden Trail TV: https://goldentrailseries.com/gttv/
Rossignol inaugura la stagione invernale con un video sull'attesa della neve
Otto storie, sette paesi, diversi stili, livelli ed età ma in comune l’amore per la montagna e per lo sci. Un video di un minuto per raccontare l’attesa dell’inverno, la diversità delle community di sciatori in tutto il mondo e l’unicità delle emozioni della prima discesa della stagione. Una seggiovia comincia a salire in Grecia, mentre in Giappone compaiono i primi fiocchi di neve e in Canada una famiglia indossa le tute da sci. Ai quattro angoli del pianeta, gli sciatori condividono la stessa impazienza: occhi puntati sulle cime e sogni di neve farinosa in testa. Tra attesa e speranza, grandi e piccini sono concentrati su un unico obiettivo: l’apertura della stagione. Il video di lancio della stagione invernale 23/24 di Rossignol si chiama 'Every Mountain', every face” ed è realizzato dall’agenzia El Flamingo al ritmo di un cuore che batte, accelerando all’avvicinarsi della prima discesa dell’inverno.
È Un messaggio di inclusione. Anche se ogni regione ha un’identità unica e un proprio carattere, tutti gli appassionati di sport della neve parlano la stessa lingua. Un linguaggio universale, come i sorrisi che illuminano i volti e le risate che scoppiano all’unisono quando si rimettono gli sci. Su ogni montagna, su ogni volto, l’inverno è espressione di pura gioia, qualunque sia la community, la disciplina preferita o il livello di pratica.