Gabioud e Locatelli ok al Fallere

Nella gara Tour successi di Mathieu Brunod e Lisa Borzani

Sentieri e vette poco conosciute, laghi e creste da scoprire per una gara che alla sua prima edizione riscuote subito successo. Questa mattina sono stati oltre 300 i concorrenti che hanno scelto una delle tre prove del Fallère (St-Oyen), in Valle d’Aosta. Ottanta i trailer al via dell’Ultramarathon di 56 chilometri che ha premiato Jules-Henri Gabioud e Sonia Locatelli, 170 quelli presenti alla 34 chilometri, dominata da Mathieu Brunod e Lisa Borzani, e una sessantina gli appassionati iscritti al Microtrail, prova non competitiva e autogestista con partenza tra le 9 e le 10 e il solo rilevamento dell’orario di passaggio. Nella 56 chilometri l’elvetico Gabioud e il valdostano Giuliano Cavallo lottano in salita e discesa per gran parte del tracciato. Nell’ultimo tratto però l’elvetico, già protagonista al GranParadiso Trail, accelera e vince in solitaria sul traguardo di St-Oyen. Sull’ultima ascesa ha voluto anticipare il rivale, cercando quei secondi di margine per non essere ripreso in discesa. Una tattica vincente che lo ha portato sul traguardo con il crono di 7h 20’12”. Sul secondo gradino del podio è invece salito Marco Vuillermoz, autore di una grande gara e bravo a recuperare Gabioud (poi davanti a tutti) e a superare Cavallo nelle battute conclusive. Vuillermoz ha terminato in 7h 27’14”, mentre Cavallo è terzo in 7h 34’20”.

DONNE - La gara femminile è stata dominata da Sonia Locatelli. La valdostana, partita bene a inizio anno al Castle’s Trail (prima prova Tour Trail), ha fatto gara in solitaria e chiuso in 8h 23’34”. Seconda posizione per Marina Plavan in 9h 53’36”, con terzo gradino del podio per Simona Dalla Riva, giunta dopo 11h 04’19”. Nella 34 chilometri (Tour du Fallère) vittoria per Mathieu Brunod, che questa volta non ha ceduto sul finale e ha concluso in 3h 35’09”, sotto gli occhi di papà Bruno, oggi spettatore. Secondo posto per un volto noto del Tour Trail Valle d’Aosta: Ioan Maxim, tornato alle gare dopo un lungo stop e sul podio in 3h 39’35”; terza posizione per Mikael Mongiovetto in 3h 39’59”.
Al femminile successo di Lisa Borzani, in preparazione per il Tor des Géants, arrivata in 4h 20’27” dopo una gara corsa sempre davanti. Secondo posto per Natalia Mastrota in 4h 35’52”, vincitrice una settimana fa al GranParadiso Trail, con terza Elisabetta Negra al traguardo dopo 4h 38’12”.
La gara del Fallère insieme al Vertical Pointe de Chaligne hanno dato vita anche alla combinata. In campo maschile primo posto per Laurent Chuc, quinto assoluto insieme ad Alex Ascenzi, mentre in campo femminile successo per la padovana Lisa Borzani.


Dolomites, vertical a tempo di record

Best crono di Axelle Mollaret, al maschile vince Patrick Facchini

Due nomi nuovi nell’albo d’oro del Dolomites Vertical Kilometer, gara d’apertura del lungo weekend dedicato allo skyrunning in Val di Fassa, e soprattutto un nuovo record nella gara femminile. L’edizione numero dieci ha visto infatti trionfare i due alfieri del Team La Sportiva, ovvero il trentino di Roncone Patrick Facchini e la francese di Annecy Axelle Mollaret, capace di abbassare di 35 secondi il primato che la catalana Laura Orguè Vila stabilì nel 2014, con il tempo di 37’39”. In campo maschile Facchini, per concludere i 2.400 metri del percorso con 1.015 di dislivello, ha impiegato il tempo di 32’43”, di 1 minuto e 9 secondi superiore a quello che fece registrare l’altoatesino Götsch dodici mesi fa.
Qualità e quantità dunque nel decimo Dolomites Vertical Kilometer, valido come nona delle diciotto tappe del Vertical Kilometer World Circuit, la Coppa del mondo di specialità, con in gara 300 atleti provenienti da ben 28 nazioni. Due affermazioni perentorie, costruite da Facchini e Mollaret metro dopo metro e concluse con un arrivo in solitaria. Il trentino ha deciso di forzare il ritmo già all’uscita dal bosco, dopo i primi 500 metri di dislivello, riuscendo a staccare di una ventina di metri la coppia formata dallo svizzero Remi Bonnet e dallo sloveno Nejc Kuhar. Nell’ultimo tratto di ascesa verso So Forcella Bonnet ha provato a ricucire il gap e Kuhar si è staccato, ma Facchini ha operato un ulteriore strappo nella ripida parte finale, concludendo in solitaria la prova accompagnato dagli applausi del pubblico salito in quota: la sua prestazione è la quarta assoluta nella storia di questa gara. Per il forte svizzero Bonnet, con un passato da calciatore, giunge comunque un eccellente risultato finale, a soli 34 secondi dal vincitore, mentre Nejc Kuhar conferma di vantare un feeling speciale con la competizione fassana, visto che è salito per ben sei volte sul podio nelle ultime sette edizioni, vincendo nel 2012. Sul traguardo di Crepa Neigra ha accusato un ritardo di 1’08”, quindi in classifica troviamo quarto l’altoatesino Hannes Perkmann a 1’32” dal vincitore, seguito dal bellunese Manuel Da Col a 2’18”, dal francese William Bon Mardion a 2’21” ed ancora Luka Kovacic, Henry Hofer ed Alex Oberbacher.
La sfida al femminile è vissuta sulla prova di forza della francese Axelle Mollaret, che ha subito mostrato il proprio stato di forma. Al suo ritmo ha resistito per la prima parte di gara la finlandese Susanna Saapunki, ma prima del passaggio in forcella si è dovuta arrendere. La Mollaret ha così tagliato il traguardo sotto una leggera pioggia, stabilendo il nuovo record della gara, che resisteva dal 2014, facendo registrare la 18ª prestazione assoluta.
La finlandese si è consolata con il secondo posto, con 1’24” di ritardo, quindi in terza piazza ecco la svizzera Victoria Kreuzer, per metà gara rimasta attaccata alla favorita Laura Orguè e poi capace di allungare nel finale, chiudendo a 2’28” dalla Mollaret. La catalana a sua volta ha accusato un ritardo di 3’44”, ottima quinta poi la fiemmese Antonella Confortola, in netta ripresa di condizione a 4’26” dalla vincitrice. Seguono la bellunese Francesca Rossi, la ceca Zuzana Krchova e la torinese Camilla Magliano.
Fra gli junior affermazione dello svizzero Aurelien Gay, 22° assoluto, davanti ai due italiani Mattia Tanara e Stefano Menusan.
Domenica la gara più attesa, la Dolomites SkyRace del ventennale, con mille runner di 41 nazioni al via. Partenza alle 8,30 da piazza Marconi a Canazei, sviluppo del tracciato di 23,5 km e dislivello di 1.950 metri. Non ci saranno però record da battere visto che è previsto un nuovo percorso rispetto al passato, con passaggio a Pecol (1.926 metri) e quindi al fino al Col dei Rossi (2.389 metri), transitando sulla pista da sci intitolata al fondatore della gara Diego Perathoner, tratto sul quale è previsto un cronometraggio per dare vita ad una graduatoria riservata agli atleti dal pettorale 101 in poi. I concorrenti scenderanno poi ai 2.239 metri di Passo Pordoi, per affrontare successivamente i tre passaggi chiave, ovvero le inversioni fino a Forcella Pordoi (2.829 metri), la vetta del Piz Boè (3.152 metri) e l’incantevole Val Lasties, che porta poi al traguardo di Canazei. Al via i più forti interpreti al mondo per una competizione valida come sesta delle undici prove delle Migu Run Skyrunner World Series.


Tempo di presentazione per l'Orobie Ultra-Trail

Appuntamento dal 28 al 30 luglio

Mancano una settimana al via dell’atteso appuntamento outdoor nel cuore delle Alpi Orobie, le montagne che abbracciano la città di Bergamo. Parliamo di Orobie Ultra-Trail 2017, in programma dal 28 al 30 luglio. A conferma dell’importanza raggiunta da Orobie Ultra-Trail, sono, in primis, i numeri. Come la quota complessiva degli iscritti, cresciuta costantemente nelle tre edizioni: nel 2017 raggiunto il tetto di 1.800 partecipanti, stabilendo il record assoluto della manifestazione. In più va segnalato come tra quelli che hanno detto sì ben 245 corridori giungeranno dall’estero (quasi il 15%; 38 paesi per 5 continenti, con alcuni atleti che arriveranno da molto lontano: Australia, Bolivia, Hong Kong, Namibia, Nuova Zelanda, Usa, Brasile, Venezuela). Un’occasione utile per scoprire la straordinaria unicità delle Orobie e la bellezza della città di Bergamo. Il percorso, infatti, si sviluppa per nel cuore delle Alpi Orobie, lungo passaggi tecnici, ma anche tra sentieri e mulattiere sino al suggestivo traguardo allestito in Bergamo Alta in Piazza Vecchia. Un arrivo unico, passando sulle Mura Venete, dichiarate proprio poche settimane fa Patrimonio universale dell’umanità dall’Unesco. E a fianco degli oltre 1.800 iscritti alle gare, infatti, ci saranno ben 900 volontari, per cui praticamente uno ogni due concorrenti: un record!

LE GARE - La gara regina è l’Orobie Ultra-Trail. Partenza venerdì 28 luglio alle ore 10 da Clusone (piazza dell’Orologio) e arrivo in Bergamo Alta. Percorso di 140 km con 9.500 metri di dislivello positivo. Tempo massimo di percorrenza di 47 ore. Gli iscritti sono 280, 255 uomini e 35 donne, di cui 210 italiani e 70 stranieri. Start del Gran Trail Orobie sabato 29 luglio alle ore 8 da Carona e arrivo in Bergamo Alta. Percorso di 70 km con 4.200 metri di dislivello positivo. Gli iscritti sono 1.020, 910 uomini e 110 donne, di cui 905 italiani e 115 stranieri. Novità 2017 i Bergamo Urban-Trail; start venerdì 28 alle ore 20.30 da Bergamo (zona Lazzaretto) e arrivo in Bergamo Alta. Gara in notturna con pile frontali e percorso di 20 km con 700 metri di dislivello positivo.
 


Sabato il debutto della Ultramarathon du Fallere

Quinta prova del Tour Trail della Valle d’Aosta

Lo svizzero Jules-Henri Gabioud, protagonista una settimana fa al Gran Paradiso Trail, ha scelto di partecipare anche alla prima edizione dell’Ultramarathon du Fallère. Un altro nome importante che va ad aggiungersi alla lista dei partenti del trail di sabato 22 luglio. In Valle d’Aosta, per la quinta prova del Tour Trail della Valle d’Aosta, ci saranno infatti anche la padovana Lisa Borzani e il valdostano Giuliano Cavallo. Atleti sinonimo di agonismo che infiammeranno il percorso della 56 chilometri, la gara regina del Fallère. Iscritti anche Marco Béthaz, così come Marina Plavan che proverà a riprendersi la leadership del circuito, ora in mano a Emanuela Scilla Tonetti, non ancora iscritta. In campo maschile ci sarà invece Mattia Colella, sempre primo nel circuito valdostano di trail, incalzato da Mathieu Brunod attualmente assente al Fallère. Nelle ultime ore è arrivato l’ok anche da parte di Marco Vuillermoz e Sonia Locatelli, entrambi al via dell’Ultramarathon.

PROGRAMMA - Davvero ricco il programma della prima edizione del Fallère con tre diversi percorsi. Oltre alla 56 chilometri, ci sarà il Tour di 34 chilometri e un MicroTrail non competitivo di 15 chilometri e 1.000 metri di dislivello positivo. Distanze e dislivelli per tutti i gusti, alla scoperta di Saint-Oyen e delle vette limitrofi. Il quartier generale dell’evento è a Saint-Oyen, sede di partenza, arrivo, segreteria e villaggio espositivo. L’Ultramarathon scatterà alle 6 del mattino, mentre alle 8 toccherà ai concorrenti che hanno scelto la 34 chilometri. Partenza curiosa invece per il MicroTrail perché i partecipanti si autogestiranno e potranno scegliere di lasciare la zona di partenza tra le 9 e le 10. A partire dalle 12,30 l’arrivo dei vincitori delle due gare, con premiazioni alle 16.
Giovedì 20 luglio, è l’ultimo giorno per iscriversi. Chi vuole partecipare all’Ultramarathon o al Tour dovrà registrarsi online (wedosport.net) entro le ore 24: l’organizzazione non ha previsto l’iscrizione sul posto, fatta eccezione per il MicroTrail. I pettorali saranno consegnati dalle 17 alle 19 di venerdì e la mattina prima delle rispettive gare: entro le 5,30 (Ultramarathon) entro le 7,45 (Tour).
I cancelli orari sono stati ampliati per dare la possibilità ai concorrenti di godersi i panorami. Quindici ore il tempo limite per la 56 chilometri, 10 per la prova corta. Chi non corre potrà seguire la gara dall’alto grazie ai voli turistici di Pellissier Helicopters, oppure potrà pedalare con le mountain bike a pedalata assistita. Spazio anche alle gite in sella agli asini by Espri Sarvadzo, oppure a una passeggiata tra gli stand di attrezzatura sportiva e prodotti enogastronomici allestiti in prossimità del traguardo.

 


Tutto pronto per la sesta Trans d'Havet

Venerdi' a mezzanotte il via della gara lunga

Tutto pronto per la sesta edizione della Trans d'Havet. Due percorsi di 80 e 40 km, rispettivamente con 5.500 e 2.500 metri dislivello: a Piovene Rocchette, venerdì 21 luglio, allo scoccare della mezzanotte al via 350 dei 550 concorrenti iscritti, la restante parte si scatenerà sul tracciato Marathon che prenderà il largo alle 9 di sabato 22 luglio dalla starting line di Pian delle Fugazze.
Sulla lunga la sfida maschile sarà all'insegna della coppia Di Giacomo-Rigodanza. Per l'atleta del Team Montura – Runners Valbossa, l'edizione 2016 è ancora ben stampata nella sua mente dopo la vittoria pari merito con Danilo Lantermino. Francesco Rigodanza, ha collezionato non pochi piazzamenti sui podi di numerosi trail italiani, restando tuttavia ancora a digiuno di vittorie. Tra i due, comunque, almeno Mirko Miotto, atleta di Valdobbiadene, proverà ad inserirsi per giocare il ruolo di terzo incomodo. Occhi puntati anche su Hans Paul Pizzinini, praticamente una new entry del pianeta ultra.
Nella gara rosa sulla più lunga delle distanze in molti fanno il tifo per l'atleta di casa, Francesca Pretto. A tenerle testa ci penserà senza ombra di dubbio un altro volto noto di casa Trans d'Havet, Alessandra Boifava. In gara sembra data per certa anche la presenza della sorella Federica, che per quest'anno sembra del tutto intenzionata a gustarsi il tracciato senza avanzare pretese di classifica. Chi invece non starà certo a guardarsi intorno è Isabella Lucchini, che si presenta sul parterre forte di una prima parte della stagione ad alta intensità. Quinta nel 2015 e sesta nel 2016, Francesca Costa ha tutte le carte in regola per ambire a scalare almeno qualcuna delle posizioni in zona podio.

PROGRAMMA -
Anche nell'edizione 2017 si assegneranno i due trofei intitolati ad Oriano Dal Molin e Cristina Castagna. Il primo andrà ai primi due atleti, uomo e donna, che transiteranno sul Monte Novegno, mentre il secondo andrà al prio atleta e alla prima atleta a timbrare il passaggio sulla cima Coppi del Rifugio Fraccaroli. Dopo il tradizionale party pre-gara in programma giovedìa, dalle 18 all'Alpstation di Schio, venerdì la gara entrerà nel vivo. Dalle 18 alle 23 al PalaLido di Valdagno proseguirà la consegna pettorali. Alle 21.15 è poi atteso il classico briefing con il direttore di gara Enrico Pollini e il successivo imbarco sugli autobus che condurranno sulla starting line della gara Ultra a Piovene Rocchette, dove lo sparo d'inizio scatterà alla mezzanotte. Sabato 22 luglio, le operazioni di consegna pettorali riprenderanno sempre a Valdagno dalle 6 e fino alle 7.30, quando gli autobus dell'organizzazione trasborderanno gli atleti alla partenza della gara Marathon di Pian delle Fugazze. Il via qui è previsto alle 9. Il cuore della manifestazione si sposterà a quel punto in Piazza del Comune a Valdagno, dove dalle 10 si attenderanno i primi arrivi, proseguendo poi fino a sera inoltrata. Alle 18 è invece prevista la cerimonia di premiazione.
Durante la manifestazione, fanno sapere gli organizzatori dell'Ultrabericus Team, la strada delle 52 gallerie rimarrà comunque percorribile anche agli escursionisti.


Dalla Dolomites alla ZacUp

Ai primi pettorale e soggiorno offerto a Pasturo

ZacUp atto quinto. Dopo il successo della gara vertical andata in scena nel mese di maggio, il Team Pasturo sta lavorando in vista della ZacUp in programma domenica 17 settembre. Promossa sul campo dalla Fisky, la kermesse lecchese sarà valevole come prova unica di campionato italiano assoluto e finale delle Italy Series. Novità 2017, la partnership con la Dolomites SkyRace. In occasione del Grignone Vertical Extreme si sono aggiudicati un pass per il Dolomites Vertical Kilometer di venerdì Michele Boscacci, Fabio Bazzana, Martina Brambilla, Cecilia Pedroni, Roberto Carrara e  Francesco Bracci. Ora, in occasione della 20ª edizione della kermesse fassana in programma domenica, il Team Pasturo ha messo a disposizione sei pettorali e ben quattro week-end: i primi due classificati maschile e femminile alla Dolomites Skyrace riceveranno pettorale con tanto di soggiorno offerto a Pasturo. Verranno inoltre estratti ulteriori due pettorali tra tutti i partecipanti alla skyrace in programma domenica all’ombra del Piz Boé.
 Per quanto riguarda le iscrizioni, che dal primo agosto saliranno a 25 euro, un centinaio di concorrenti si sono già accaparrati un pettorale. Maggiori info sul sito: www.zacup.it


Domenica appuntamento con il Vertical Col di Lana

Campionato italiano Master e seconda prova del del Sudtirol Vertical Tour

Domenica appuntamento con il Vertical Col di Lana. Partenza in linea alle 10 in ‘Plaza Nuova’ a Pieve di Livinallongo per affrontare un tracciato che porta sino alla vetta del Col di Lana a quota 2452 metri: 1000 metri di dislivello in appena due chilometri. Da battere i record di Manuel Da Col in 33’22” e Francesca Rossi in 41’09”. La gara sarà valida come campionato italiano Master e seconda prova del del Südtirol Vertical Tour con la Mühlwalder Vertical Km andata in scena a Selva dei Molini e la Hühnerspiel Vertical km di Colle Isarco. Info e iscrizioni su www.v-km.it


Gli azzurri per i Mondiali di corsa in montagna

Doppio appuntamento a Premana

Ecco i gli azzurri in gara il 29 e 30 luglio ed il 5 e 6 agosto nei Campionati del Mondo di corsa in montagna a Premana: ufficializzate le convocazioni di Paolo Germanetto. Il Mondiale classic del 30 luglio vedrà competere su di un tracciato completamente inedito e per quanto riguarda la categoria senior uomini il fresco campione d’Europa Xavier Chevrier e Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe), i gemelli Bernard e Martin Dematteis (Corrintime), un ritorno il loro, visto che i due hanno saltato l’appuntamento europeo proprio per potersi preparare al meglio al Mondiale organizzato dall’AS Premana, mentre Alex Baldaccini (Atletica Valle Brembana) sarà la riserva dopo un non brillantissimo europeo.
Le azzurre ai nastri di partenza saranno Valentina Belotti (Atletica Alta Valtellina), Sara Bottarelli (Freezone), Roberta Ciappini (GS CSI Morbegno), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) e l’esperta Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini) come riserva.
Gli junior uomini saranno capitanati da Daniel Pattis, con Stefano Martinelli (GS CSI Morbegno), Pattis appunto (ASD Suedtirol Team), Andrea Prandi (Atletica Alta Valtellina) ed Andrea Rostan (Atletica Saluzzo). Le junior donne risponderanno presente con Gaia Colli (APD Pont Saint Martin), Anna Frigerio (Atletica Lecco Colombo Costruzioni), Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) e Paola Varano (ASD Bognanco).
Per quanto riguarda il Mondiale dedicato alle lunghe distanze del 6 agosto, che si svolgerà sul tradizionale tracciato del Giir di Mont di scena anche quest’anno con la 25esima edizione, gli azzurri presenteranno fra i senior uomini: Luca Cagnati (Atletica Valli Bergamasche Leffe), Marco De Gasperi (Atletica Alta Valtellina) e Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana) ottimo terzo agli Europei, Alessandro Rambaldini (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Nicola Spada (Atletica Valli Bergamasche Leffe). Fra le senior donne al via Barbara Bani (Freezone), Lisa Buzzoni (Altitude Race), Antonella Confortola (Marathon Club Imperia), Stephanie Jimenez (AS Premana) e Silvia Rampazzo (Tornado).

 


Dolomites, tutto pronto per festeggiare i 20 anni

Tanti i big in gara venerdi' e sabato

Si annuncia un’edizione da record per la Dolomites SkyRace che venerdì 21 e sabato 22 luglio festeggerà il suo ventesimo compleanno. A pochi giorni dal via del duplice appuntamento valido per le Skyrunner World Series stanno arrivando  le adesioni degli atleti di punta. Chiuse le iscrizioni già a gennaio in poche ore al raggiungimento di quota 750 runners ora le cifre totali fra il Dolomites Vertical Kilometer del venerdì e la Dolomites SkyRace del sabato sfiorano quota 1300 partecipanti.
Il Team La Sportiva punterà al bersaglio grosso con atleti di calibro assoluto. Primo della lista proprio il vincitore delle ultime due edizioni, Tadei Pivk, che da quest'anno veste i colori gialloneri del team di Ziano di Fiemme. Interessante la presenza per la gara vertical, dove è iscritto anche Urban Zemmer, lo sloveno Nejc Kuhar, Luka Kovacic, Nicola Pedergnana, Hannes Perkmann e Patrick Facchini. Nella gara lunga in campo il francese William Bon Mardion, Nadir Maguet, Paolo Bert, Christian Varesco, ed ancora Filippo Beccari, Marco Moletto, Martin Stofner e al femminile Axelle Mollaret, Lara Mustat, Francesca Rossi, Beatrice Deflorian, Lisa Buzzoni, Chiara Gianola e la norvegese Stine Haustreis. Il Team Crazy Idea sarà in gara Mattia Gianola, Andrea Debiasi, William Boffelli, Giovanni Tacchini, Gil Pintarelli, Leo Viret, Marco Leoni, Davide Pierantoni, Matteo Pigoni e Fulvio Dapit.
Nel Team Salomon presente la spagnola Laura Orguè Vila, vincitrice di due delle ultime tre edizioni e sempre sul podio a Canazei dal 2014. Oltre alla catalana ci saranno in gara i francesi Robin Juillaguet e Gédéon Pochat, lo spagnolo Jan Margarit Solé, gli svizzeri Martin Anthamatten Rémi Bonnet, Victoria Kreuzer oltre a Stephanie Jimenez, in testa alla classifica delle World Series nel vertical, ma in gara nella skyrace. Infine non mancheranno i giovani più interessanti nel panorama mondiale, come Davide Magnini (primo alla recente Snowdon Race) e Andrea Rota

PROGRAMMA - Molte le novità proposte dal comitato organizzatore per il ventennale, a partire dal programma che si sviluppa sue due giornate consecutive, ovvero il vertical venerdì e la skyrace sabato, quest’ultima con un percorso diverso e allungato per ricordare la figura del fondatore Diego Perathoner. Il tracciato quest’anno misurerà infatti 23,5 km e 1950 metri di dislivello e vedrà gli atleti salire verso Passo Pordoi più ad est, transitando proprio sulla pista da sci Diego. Proprio sul tratto che si sviluppa sulla pista è previsto un cronometraggio con una graduatoria ad hoc e riservato agli atleti dal pettorale 101 in poi, quindi non i big, con in palio un premio speciale. Il Dolomites Vertical Kilometer prevede la solita ascesa da Alba di Canazei allo Spiz di Crepa Neigra per uno sviluppo i 2400 metri e 1015 metri di dislivello. Domenica mattina invece spazio solo alla Mini Dolomites Skyrace.


Nuovo record alla Transcivetta Karpos

Best crono per i vincitori Luca Cagnati e Nicola Spada

Transcivetta Karpos con record. La trentasettesima edizione della gara a coppie delle Dolomiti Bellunesi, ha visto i due vincitori stabilire il nuovo best crono del tracciato: gli azzurri della corsa in montagna Luca Cagnati e Nicola Spada hanno percorso i 23 chilometri del tracciato (1950 metri di dislivello positivo, 870 negativo) da Listolade ai Piani di Pezzè in 2h’01’22”. Il record precedente, 2h05'46", resisteva dal 2005 ed era stato realizzato dalla coppia don Franco Torresani-Claudio Cassi. Cagnati e Spada, bellunesi dell’Atletica Valli Bergamasche che per l’occasione hanno indossato la maglia di Bi-Fit Agordo, non hanno avuto rivali sui sentieri che hanno toccato la Val Corpassa, la Val Civetta, il Col Negro e Forcella Coldai, toccando i rifugi Capanna Trieste, Vazzoler, Tissi e Coldai. Partiti subito forte, hanno via via incrementato il loro vantaggio: al Tissi si era capito che i due erano abbondantemente sotto il record e da lì al traguardo la coppia ha controllato bene il ‘tesoretto’ accumulato. A oltre un quarto d’ora i piazzati, Filippo Beccari e Simone Manfroi. A completare il podio Paolo Lazzara e Marco Marcuzzi. Tra le coppie femminili il successo è andato a Giulia Scardoni ed Elisa Presa (2h53’22”) per appena 6” su Federica Schievenin e Vania Rizzà. Tra le coppie miste, successo, e record mancato per poco, da parte dei coniugi Wyatt: il neozelandese e Antonella Confortola, hanno vinto fermando le lancette del cronometro sul tempo di 2h30’55. Sul secondo e terzo gradino del podio rispettivamente Tiziano Moia-Dimitra Theocharis (2h32’44) e Raul Barattin- Cecilia De Filippo (2h33’29).


Numeri record alla due giorni della BUT

La Bettelmatt SkyRace a Cristian Minoggio e Daniela Rota

Chiusa la BUT 83 km (vinta da Giulio Ornati e Michela Urh) e la 50 km (con i successi di Riccardo Borgialli e Cecilia Pedroni), secondo giorno di gara in Valle Formazza con la Bettelmatt SkyRace. Nella 35 km vittoria di Cristian Minoggio in 3h10’37” su  Rolando Piana in 3h20’14” e Stefano Radaelli in 3h31’15”, quarto Ivan Camurri, quinto Ruben Mellerio; nella gara rosa successo di Daniela Rota in 3h57’28” (ottava assoluta) davanti a Saula Palladini (5h14’22”) e Elena Miotello (5h28’20”), quindi Laura Marsiglio e  Manuela Bruno.
Sui 22 km del tracciato affermazione di Marco Giudici in 1h57’44”, davanti a Ennio Frassetti in 1h58’46” e Marco Valagussa in 2h03’37”, quarto Davide Borghi, quinto Fabrizio Zeffiretti. In gara anche Pirmin Zurbriggen 70° assoluto: «Una mia collaboratrice arriva da questa valle - ha raccontato il vincitore di quattro Coppe del Mondo di sci alpino - Mi ha parlato dell'evento e ho deciso di provare. Ho iniziato a fare trail circa un anno fa. Mi è piaciuto molto il percorso della BUT. Non conoscevo queste montagne, anche se vicine alle mie. Tornerò, ma voglio allenarmi ancora meglio. Quando sciavo l'importante era andare veloce. Con il trail posso guardarmi intorno e godermi un paesaggio straordinario». Al femminile a segno Michela Piana in 2h18’54”su Arianna Matli in 2h28’50” e Alessia Criscuolo in 2h29’04”; ai piedi del podio Daniela Bona e Maria Cristina Guzzi.
Due giorni intensi: 1.078 partecipanti, 13 paesi, 5 gare, 250 volontari, 198 km di tracciati totali, 35.678 km percorsi in tutto dagli atleti, 5.080 metri di dislivello, 3.000 metri il punto più alto della gara: sono questi i numeri principali dell'edizione 2017 della Bettelmatt Ultra Trail, la corsa ad alta quota che, nel weekend, ha portato più di mille persone sulle Alpi Lepontine del Piemonte, tra Val Formazza e Val Antigorio. Numeri a cui si aggiungono quelli dei 7 passi alpini, 5 bacini idroelettrici e 7 rifugi toccati dal percorso, ma soprattutto dei 7 alpeggi in cui si produce il bettelmatt, ‘eroico’ formaggio di montagna da cui la gara prende il nome.


Royal a Bhim Gurung e Maite Maiora

A Ceresole Reale prova sky extreme delle World Series

Tempo di Royal Ultra Sky Marathon domenica, prima prova del circuito sky extreme delle Migu Run Skyrunner World Series. 55 km e 4141 metri di dislivello, all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Vittoria del nepalese Bhim Gurung, primo sul traguardo di Ceresole Reale in 6h41’24”; piazza d’onore per lo svedese André Jonsson in 6h51’37”, con lo spagnolo Pere Aurell Bové terzo in 6h52’48”. Quarto il francese Beñat Marmissolle, quinto lo spagnolo Cristofer Clement, quindi il russo Dmitry Mityaev, il britannico Hector Haines, il marocchino Zaid Ait Malek, Manuel Bortolas e il francese Clement Barret a completare la top ten.
Al femminile gradino più alto del podio per Maite Maiora: la spagnola si impone in 8h05’28” sulla statunitense Katie Schide (8h37’02”) e sulla russa Ekaterina Mityaeva (8h48’23”), quarta la spagnola Roser Bada, quinta Raffaella Miravalle.