Giulia Murada entra nel Centro Sportivo Esercito

Lunedi

Gli interessati lo sapevano, perché erano già stati chiamati a Roma per le visite mediche, ma solo adesso è arrivata l’ufficializzazione dei dodici nuovi arruolati del Centro sportivo Esercito, vincitori del tredicesimo bando di concorso straordinario per atleti militari. C’era un posto assegnato allo sci alpinismo, per il settore femminile. La nuova ‘alpina’ è Giulia Murada, grande protagonista nella scorsa stagione nella categoria Juniores «Inizia una nuova avventura, questo è certo: oggi ero in Università dalla settimana prossima sarò in caserma. Sono stracontenta, credo la vita cambierà in meglio, visto che potrò fare lo ski-alp al massimo livello», racconta emozionata. E la nuova avventura per la giovane valtellinese della Polisportiva Albosaggia parte davvero subito: primo appuntamento saranno in ritorno alla caserma Perenni di Courmayeur già lunedì 16 ottobre. 


Le novita' in casa ISMF dopo l'assemblea a Milano

Roberto Cavallo il nuovo direttore generale al posto di Rebecca Vernon

Cosa è emerso dall’assemblea generale della ISMF che si è svolta a Milano in casa della FISI? Prima di tutto, confermate le date del calendario di Coppa di Mondo, Cina compresa, oltre a quelle degli Europei in Sicilia. La novità è più importante è quella che sarà adesso il segretario Roberto Cavallo a seguire sul campo la manifestazione. Un ruolo ricoperto negli ultimi anni da Rebecca  Vernon. Cavallo non sarà più dunque segretario, ma assumerà quello di direttore generale: sarà a tutte le tappe di coppa, un ‘tramite’ tra il board e organizzatori, giudici, atleti e media. All’assemblea milanese è stata ufficializzata anche l’ingresso dell’ISMF del Brasile, ma con la presenza dello ski-alp ai giochi olimpici giovanili di Losanna 2020, sono state valutate anche le richieste di nuovi paesi.
Infine le novità a livello regolamentare. Nulla di clamoroso, solo alcuni interventi per rendere più chiare le norme. Per esempio adesso è possibile cambiare anche un attacco rotto, oltre allo sci e al bastone, è stato inserito l’obbligo di un secondo paio di pelli, sono state meglio definite le operazioni nelle zona cambio e in quella rifornimento, oltre al protocollo della premiazione, è stata introdotta una nuova bandiera (a scacchi giallo-neri) per segnalare elementi pericolosi in gara, una nuova composizione delle staffette giovanile.
La stagione di Coppa del Mondo inizierà a metà dicembre in Cina, in Italia ci saranno gli Europei da 22 febbraio sull’Etna, oltre le finali a Madonna di Campiglio in 6 aprile.


Damiano Lenzi resta in gara per l'Atleta dell'anno FISI

Si puo' votare sino a lunedi' 2 ottobre

Si è chiusa la prima fase di votazioni dell’Atleta dell'anno 2017, il riconoscimento della FISI assegnato all'atleta che nel corso della scorsa stagione ha ottenuto i risultati più importanti, vinto nel 2016 da Federico Pellegrino. Il premio, giunto alla trentatresimasima edizione, vedeva inizialmente in lizza dodici candidati e alla scadenza delle ore 24 di mercoledì 20 settembre sono rimasti in corsa cinque atleti: Federica Brignone, Peter Fill, Sofia Goggia, Valentina Greggio e Damiano Lenzi. Adesso è ripartita la votazione che si concluderà lunedì 2 ottobre alle ore 24, sarà possibile nuovamente per chiunque inviare la propria preferenza all'indirizzo mail atletafisi@fisi.org (un voto una sola volta, in quanto il sistema riconosce gli invii multipli e annullerà automaticamente il voto ulteriore inviato dallo stesso indirizzo mail). Il vincitore sarà annunciato nel corso della Festa degli Azzurri che si terrà presso la fiera di Skipass a ModenaFiere nella giornata di domenica 29 ottobre.


Il CS Esercito lavora sulla tecnica di discesa

Concluso un nuovo raduno in Valle d’Aosta

Nuova settimana di lavoro per la squadra di ski-alp del Centro Sportivo Esercito. Un mezzo giro della Valle d’Aosta... «Un raduno davvero intenso - spiega il tecnico ‘Lillo’ Invernizzi - come base non eravamo alla caserma Perenni di Courmayeur, ma alla Monte Bianco di La Thuile. In programma c’era una giornata di lavoro sugli sci, ma esclusivamente in discesa: così siamo saliti sul ghiacciaio a Cervina con il nostro istruttore Roger Pramotton; è servito a tutti, lo bisseremo di sicuro in futuro. Con l’occasione ci siamo fermati a Torgnon per la festa in onore del ‘Mago’ Maguet, e al ritorno abbiamo organizzato un’uscita in Valgrisenche: in pratica abbiamo fatto un Tour du Rutor in versione estiva…».


Al via le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers

Dal 31 agosto al 30 settembre

Dopo l’annullamento per il maltempo dell’ultima edizione (almeno per la gara dei big) e qualche dubbio sull’organizzazione, vista la riforma dell’esercito svizzero, nel 2018 confermatissima la Patrouille des Glaciers. La ventunesima edizione, tappa LGC, sempre organizzata dall’esercito svizzero, avrà come sempre due partenze, martedì 17 e venerdì 20 aprile da Zermatt, mercoledì 18 e sabato 21 aprile da Arolla. Le iscrizioni si apriranno sul sito www.pdg.ch il 31 agosto e si chiuderanno il 30 settembre. Da tradizione le pattuglie militari avranno la priorità su quelle civili nell’assegnazione dei pettorali, poi ci sarà un sorteggio. La novità è quella che si potranno iscrivere quattro atleti: la gara sarà sempre a tre, ma in caso di forfait di un componente della squadra il giorno della gara, ci sarà comunque la pattuglia regolarmente al via. Il nuovo regolamento si può consultare sempre su www.pdg.ch. Per quanto riguarda il percorso confermato quello del 2016 con le modifiche adottate che prevedevano alcune cambi per evitare le code sul Col die Riedmatten.


Mara Martini pronta al debutto tra i grandi

Primo anno a livello Espoir per la friulana

Una debuttante non è, visto che ha gareggiato e vinto con la divisa azzurra già la scorsa stagione, ma per Mara Martini è la prima volta che è stata convocata all’inizio. «Ed è anche la prima volta da Espoir… Un po’ di timore, ammetto che c’è: aumentano le distanze, i dislivelli, mi confronterò con le big. Cercherò di difendermi al meglio e ci proverò già delle prime gare dei campionati italiani». 

Come ti stai preparando?
«Quest’estate sto lavorando al Rifugio Ospizio Sottile (tra la Val Sesia e quella di Gressoney, ndr), ma appena posso trovo lo spazio per allenarmi. E comunque tutti i giorni c’è da fare la spola tra il rifugio e in fondo valle…».

Dove il gestore è una vecchia conoscenza…
«Sì, è Oscar Angeloni che con Valentina si è lanciato in questa nuova avventura, mi ha chiamato e ho accettato con grande entusiasmo. Sono di Claut, mi sono appassionata allo ski-alp quando ci sono stati i Mondiali: andavo con le pelli solo per divertimento, arrivo dallo sci alpino e mi piacciono le gare di corsa in montagna. Così tre anni fa ho deciso di provare lo ski-alp agonistico: Oscar è un amico di mio papà e mi ha aiutato molto all’inizio. E lo fa anche adesso: i suoi consigli sono sempre molto preziosi anche adesso».

Allenamenti invernali?
«Appena arriva la neve vado sulle montagne di casa, nell’ultimo inverno che era poca sono andata a cercarla a Piancavallo».

Continui a gareggiare con i colori del Bachmann Sport College.

«Sì, ho studiato lì e mi hanno aiutato molto. La sezione di scialpinismo non c’è ma nei cinque anni mi sono preparata soprattutto per diventare maestra di sci. Ce l’ho fatta proprio la primavera scorsa».

Quindi un’altra novità nella tua vita?
«Direi che è cambiato tutto, o quasi… Nel prossimo inverno farò la prima stagione da maestra, magari sulle Dolomiti, sarà la prima volta in Nazionale dall’inizio e come Espoir. Insomma di cose da fare ne avrò parecchie. Con la speranza di fare tutto al meglio».


L'incredibile ascesa di Ilaria Veronese

La piemontese convocata in Nazionale

L’incredibile ascesa di Ilaria Veronese, convocata nella Nazionale di ski-alp per la prossima stagione. «Non me l’aspettavo, è stata una sorpresa incredibile. Sino a due anni fa non facevo agonismo, ho iniziato quasi per caso, ma mi è piaciuto tantissimo e nell’ultima stagione ho iniziato a fare sul serio, ma non pensavo fosse possibile una cosa del genere. Faccio parte della Nazionale: adesso davvero devo fare sul serio».

Qual è stato il tuo percorso?
«Arrivo dal ciclismo, ho fatto sci alpino da piccola, ma ho lasciato per problemi alle ginocchia. Poi è arrivata la passione per lo ski-alp. Grazie a papà Lorenzo abbiamo iniziato ad allenarci insieme: sono di Coazze, in provincia di Torino, appena arriva la neve vado sulle montagne di casa, ma l’anno scorso ci siamo allenati soprattutto a Montiginevro. Sempre con lui: il mio sci club, il Valsangone, si dedica esclusivamente alla discesa, la squadra del comitato non ha più organizzato raduni in questo periodo. Insieme siamo andati anche alle gare e così a fine stagione abbiamo fatto anche il Mezzalama».

Obiettivi?
«Cercherò di ripagare la fiducia dello staff tecnico azzurro, dando sempre il massimo in Coppa del Mondo. Quello è il mio obiettivo. Poi chissà in futuro proverò di nuovo anche qualche gara LGC: la distanza non mi spaventa, in bicicletta di chilometri ne faccio tantissimi. Ma adesso devo concentrarmi sulla nuova avventura in Coppa del Mondo».

Ti immagini già il primo raduno?
«Voglio imparare il più possibile dagli atleti che sinora guardavo da lontano e che adesso sono compagni di squadra: pazzesco pensare che avrò la divisa azzurra, che vivrò l’avventura della Nazionale. Chissà, magari mi chiederanno di fare qualche allenamento con loro anche quando non ci sono i raduni della nazionale: sarebbe fantastico. Devo ancora abituarmi a questa nuova situazione: è arrivato tutto all’improvviso. Sino a due anni a livello di materiale mi appoggiavo a Cuore di Sportivo di Torino che mi ha dato una bella mano, l’anno scorso dopo gli Italiani, mi ha chiamato Luca Salini per entrare il Team Crazy, adesso mi ha telefonato Marco Colombo di SkiTrab perché mi daranno i loro sci. Davvero un sogno».


Bendetti: "La Nazionale sarà una squadra aperta"

Oltre ai convocati anche una lista di atleti di interesse nazionale

Squadre Nazionali pronte e approvate dalla FISI, gli atleti in preparazione, mentre un primo raduno di tutti gli azzurri sarà a fine estate allo Stelvio. «Abbiamo fatto delle scelte - spiega il dt azzurro Stefano Bendetti - ma abbiamo voluto comunque che non fosse una squadra ‘chiusa’, con un gruppo di atleti di interesse nazionale. Nei senior non è detto che gli atleti della vecchia guardia, Holzknecht, Lanfranchi e Reichegger, non possano essere convocati: dipenderà dal loro stato di forma, e di quello degli altri, oltre ai numeri che riusciremo a portare alle gare. A livello femminile Martina Valmassoi sarà impiegata solo in alcune prove, visto che anche quest'anno è molto impegnata nel running; sotto osservazione abbiamo inserito Bianca Balzarini. Negli Under 23 nel gruppo degli osservati ci sono Pietro Canclini, Henri Aymonod ed Enrico Loss; a livello Junior c'è un bel gruppetto da tenere in considerazione a livello maschile (Michele Carelli, Giovanni Rossi, Alessandro Gadola o Mirko Sanelli), mentre al femminile Giorgia Felicetti ed Elisa Pedrolini. Considerando sempre che con le prime gare ci potrebbero anche essere sorprese con nomi diversi che potranno inserire nel gruppo. Infine un grazie ai nostri sponsor (Karpos, Scarpa, Suunto e Pomoca) che ci hanno confermato la loro fiducia anche per la prossima stagione».

Senior maschile
Robert Antonioli - 23 dicembre 1990 (C.S. Esercito)
Filippo Barazzuol - 9 marzo 1989 (Team Nuovi Traguardi)
William Boffelli - 16 febbraio 1993 (Roncobello)
Michele Boscacci - 4 gennaio 1990 (C.S. Esercito)
Matteo Eydallin - 6 novembre 1985 (C.S. Esercito)
Damiano Lenzi - 14 agosto 1987 (C.S. Esercito)
Nadir Maguet - 24 novembre 1993 (C.S. Esercito)
Federico Nicolini - 28 novembre 1994 (Brenta Team)
Senior femminile
Elena Nicolini - 21 febbraio 1988 (Brenta Team)
Katia Tomatis - 23 febbraio 1981 (Tre Rifugi Mondovì)
Martina Valmassoi - 26 luglio 1989 (Dolomiti Ski-Alp)
Espoir maschile
Valentino Bacca - 22 maggio 1995 (Brenta Team)
Nicolò Canclini - 26 gennaio 1997 (Alta Valtellina)
Davide Magnini - 31 agosto 1997 (C.S. Esercito)
Espoir femminile
Giulia Compagnoni - 28 ottobre 1996 (C.S. Esercito)
Alba De Silvestro - 3 ottobre 1995 (C.S. Esercito)
Mara Martini - 27 settembre 1997 (Bachmann Sport College)
Ilaria Veronese - 15 novembre 1996 (Valsangone)
Junior maschile
Stefano Confortola - 27 febbraio 1998 (Alta Valtellina)
Fabien Guichardaz - 23 settembre 1999 (Corrado Gex)
Sebastien Guichardaz - 23 settembre 1999 (Corrado Gex)
Andrea Prandi - 5 marzo 1998 (Alta Valtellina)
Junior femminile
Giulia Murada - 3 luglio 1998 (Polisportiva Albosaggia)
Melanie Ploner - 10 dicembre 1998 (Bogn da Nia)


Il Lanfra non si ferma

Si allena per la nuova stagione anche in vacanza

Pietro Lanfranchi è in vacanza con la famiglia in Sardegna, con il suo camper, lo stesso che abbiamo sempre visto alle tappe di Coppa del Mondo e che dal prossimo inverno non ci sarà. Il ‘Lanfra’ non è più inserito nella squadra nazionale.

«Lo sapevo, il dt Bendetti mi aveva informato che non avrei fatto più parte del gruppo. Ammetto ci sono rimasto male, alla nazionale ci ho sempre tenuto molto: ho sempre preferito un piazzamento nei dieci in Coppa del Mondo che una vittoria in una gara in Italia. Ma alla soglia dei 40 anni, largo ai giovani».

Già quanti anni in azzurro?
«La prima volta nel 2009 agli Europei in Alpago in coppia con il mitico ‘Pedro’ Pedrini».

Prossimo inverno non si molla…
«L’ultima è stata una stagione tutta in salita: l’infortunio alla spalla, la poca neve. Di solito faccio già sempre fatica all’inizio, poi con quello che mi è successo non è stato facile ‘carburare’. Ma nel finale, tra Coppa del Mondo e LGC non è andata così male. Cosa farò il prossimo anno è ancora tutto da decidere, dipende da tanti fattori, la famiglia e il lavoro prima di tutto. E poi se potrò allenarmi presto sulla neve: non sono un pro che ha la possibilità di andare a cercarla, io deve averla vicino a casa, altrimenti diventa pesante allenarsi in bici o con gli ski-roll anche tra autunno e inizio inverno. E spesso mi dico chi te lo fa fare. Anche adesso in vacanza continuo ad allenarmi in bici, se poi arriva presto la neve sulle mie montagne proverò a fare una stagione di livello già nelle prime gare stagionali. E poi chissà, a me e Manny hanno detto che siamo comunque ‘osservati’…».


Ski-alp, ecco gli azzurri per la prossima stagione

Ufficializzate le squadre dalla FISI

Ufficializzata dalla FISI la squadra di sci alpinismo della prossima stagione, sempre alla guida di Stefano Bendetti e Davide Canclini. Poche le novità: escono i due veterani, Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi, rientra a tempo pieno Martina Valmassoi, a livello giovanile debutto per la piemontese Ilaria Veronese tra le Under 23 e tra gli Junior spazio ai gemelli valdostani Guichardaz. In azzurro dunque sempre Robert Antonioli, Filippo Barazzuol, William Boffelli, Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, Nadir Maguet  e Federico Nicolini (al primo anno senior), Elena Nicolini, Katia Tomatis e Martina Valmassoi. A livello Espoir spazio a Valentino Bacca, Nicolò Canclini, Davide Magnini, Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro, Mara Martini e Ilaria Veronese, tra gli Junior a Stefano Confortola, Fabien e Sebastien Guichardaz, Andrea Prandi, Giulia Murada e Melanie Ploner.


Manny Reichegger, 40 anni e non sentirli

Ancora in gara nella prossima stagione

La squadra di scialpinismo del Centro Sportivo Esercito è in raduno a Courmayeur. E nel gruppo c’è sempre Manfred Reichegger.
«Alla fine ho deciso di continuare - spiega Manny - volevo fermarmi, poi arriva l’estate, la passione c’è ancora, la voglia di allenarmi anche, il fisico regge e così vado avanti. Certo adesso adesso a 40 anni sono entrato nei Master…. Ammetto che fa un po’ effetto: ero al vertical Col di Lana, che era campionato Master, e alla fine quando mi hanno premiato sono rimasto un po’ disorientato».

Che gare farai?
«Non faccio più parte della Nazionale (le squadre sono state presentate dal dt azzurro Bendetti alla FISI, ma non sono state ancora ufficializzate, ndr) e dunque non farò più la Coppa del Mondo. Anche se - scherza - posso sempre qualificarmi… Resto nell’Esercito, farò delle scelte, farò le gare che mi sento di fare. Magari qualche LGC, ma non il Pierra Menta per esempio. L’ho vinto tre volte, soffrire quattro giorni per un piazzamento non mi interessa».

Il futuro potrebbe essere quello dell’allenatore?
«Sono già nell’albo dei tecnici, ma al momento resto un atleta. Potrebbe essere una scelta futura, non si sa mai. Diciamo che un po’ d’esperienza ce l’ho».

Già, allora facciamo un passo indietro, quanti anni nello ski-alp?
«Sono entrato nell’Esercito nel 1995 come fondista, ho fatto quattro anni, poi nella stagione 1999-2000 sono passato allo sci alpinismo. E nel 2002 ero nella prima Nazionale che ha preso parte ai Mondiali di Serre Chevalier. Facciamo i conti: 15 anni in azzurro, magari è un record».

Hai visto e vissuto tutta l’evoluzione delle disciplina…
«Direi di sì, sono un esperto. Ricordo benissimo le prime gare e le discese erano tutte a raspa. Poi in caserma sono arrivati i primi sci larghi. Ed erano anche lunghi, 1.85: abbiamo provato anche con quelli a fare raspa, ma alla fine ci siamo ‘convertiti’ alle curve anche noi fondisti. Sapevo che questo era il mio limite e così forzavo sempre in salita per avere margine in discesa. Adesso bisogna essere completi per vincere, motore in salita e tecnica in discesa, e i giovani che arrivano sono sempre più preparati.
Ma una evoluzione c’è stata anche nelle tute, per esempio: le prime erano larghe, le avevamo sistemate con qualche tascone. Adesso saremmo considerati dei popolaires…».

Il ricordo più bello, in mezzo a tante vittorie?
«La prima, all’individuale degli Europei del 2003 sui Monti Tatra: ero giovane e avevo battuto personaggi del calibro di Stéphane Brosse e Heinz Blatter».

L’atleta chi ti ha più impressionato?

«Direi Kilian: un fenomeno, quello che fa lui è da extraterrestre. Ma anche lui invecchia. Dei giovani mi piace tantissimo Davide Magnini».

E lo ski-alp ai Giochi Olimpici?
«Direi che ci siamo, me lo auguro. Cambieranno tante cose: ci sarà più professionalità, più stimoli e più soldi. E se ci sono più soldi, speriamo non arrivino le pecore nere. Anche se su questo punto credo, però, che siamo a buon punto: pensa che a me, che non vinco più e che ho 40 anni, negli ultimi due mesi ho avuto cinque controlli della Wada. Sarà una bella vetrina, anche se solo ogni quattro anni: certo bisogna trovare la formula giusta, non si può portare un Mezzalama alle Olimpiadi, ma deve essere sempre sci alpinismo».
 


Lo ski-alp ai Giochi olimpici giovanili del 2020

Tre le gare ammesse: individuale, sprint e staffette

Una sorta di primo passo verso i Giochi Olimpici. L’ISMF puntava molto sull’ingresso dello ski-alp ai Giochi olimpici giovanili, quelli del 2020 a Losanna. Contatti serrati con gli organizzatori, con la dirigenza del CIO (il direttore generale, il belga Christophe de Kepper è un appassionato skialper, presente alla PdG), alla fine il riconoscimento è arrivato: la decisione durante l’ultimo meeting del CIO che ha detto sì alla ISMF agli Youth Olympic Games del 2020. Campo di gara Villars sur Ollon, localiità scelta anche grazie al lavoro del CAS. Tre le gare ammesse: individuale, sprint e staffette.