Arc'teryx Gamma SL Hybrid Hoody
Il softshell che studia da hardshell
Softshell e hardshell in un unico capo. Ovvero il comfort, la traspirazione e l’aderenza di un softshell abbinati all’isolamento termico di un guscio esterno nonché alla resistenza alle abrasioni e agli agenti atmosferici tipici di un hardshell. L’inedito capo Arc’teryx è composto principalmente da tessuti traspiranti ed elasticizzati, mentre in corrispondenza delle aree maggiormente esposte a pioggia e neve, o soggette alle abrasioni, vi è un secondo strato in Nylon idrorepellente che funge da rinforzo. Il cappuccio ha dimensioni compatibili con la presenza del casco. Costa 200 euro.
Dalbello Sherpa 7/3 I.D.
Inediti scarponi da freeride mountaineering
Derivano tecnicamente dalla serie Krypton e beneficiano dello sviluppo effettuato dal freeskier Glen Plake. Hanno il freeride mountaineering nel proprio Dna e si caratterizzano per lo snodo tra gambetto e scafo collocato in posizione particolarmente ribassata. Scafo in Pebax (plastica), chiusura a 3 ganci e suola Vibram. Peso di 1.816 g (26 MP). Appartengono alla famiglia Sherpa anche i modelli 5/5, per un utilizzo votato tanto alla salita quanto alla discesa, e 2/8, maggiormente adatto al freeride puro.
Salewa sostiene le donne nepalesi
La collezione 5Continents raccoglie fondi per l’emancipazione femminile
Da sempre Salewa si occupa dello sviluppo e del sostegno dell’alpinismo. C’è una popolazione himalayana, in proposito, che a tale sport ha dato un contributo decisivo e senza il quale l’alpinismo moderno non esisterebbe: gli sherpa. Il nome (dal tibetano shar = est e pa = popolo, dunque “popolo dell’est”) si riferisce alle origini di questo gruppo etnico mongolo-tibetano che, quasi 500 anni fa, s’insediò nella regione dell’Everest. All’origine agricoltori, allevatori e commercianti, gli sherpa sono famosi per il ruolo ricoperto nelle spedizioni, lavorando tra le cime dell’Himalaya come portatori d’alta quota, Sirdar (guide) o cuochi. Il turismo legato all’alpinismo è una delle loro principali fonti di reddito. All’interno della comunità sherpa le donne sono svantaggiate dal punto di vista sociale a causa sia della mancanza di consapevolezza sia di tradizioni radicate. Il brand dell’aquila nera crede però che tutti gli esseri umani debbano avere le stesse opportunità e si oppone a qualsiasi forma di discriminazione. Per aiutare le donne del Nepal occidentale nasce il progetto “Sherpa Women”, in collaborazione con l’ONG “Empowering Women of Nepal” (ente non governativo che si propone di emancipare le donne nepalesi impiegandole come guide di montagna). Per ogni prodotto venduto appartenente alla linea da viaggio 5Continents, Salewa dona 1 euro all’associazione. È possibile scegliere tra 12 proposte della collezione estiva: dalle t-shirt in cotone alle camicie con trattamento antimosquito, passando per i pantaloni zip-off a rapida asciugatura. L’obiettivo del progetto è aiutare le donne a trovare lavoro e guadagnarsi da vivere attraverso una formazione mirata nel settore del turismo e dell’alpinismo. Il training, di due anni, prevede il seguente programma:
Attività del primo anno
• training per 30 donne di Jumla
• 5 giorni di pratica trekking a Rara Lake
• 10 giorni di orientamento per l’assistenza clienti, la salute e la consapevolezza ambientale
• viaggi facoltativi finalizzati all’apprendimento dell’inglese
Attività del secondo anno
• lezioni di lingua inglese e approfondimenti del programma del primo anno in materia di assistenza clienti, cucina, salute, consapevolezza ambientale
• training di pratica trekking sul posto
• selezione delle partecipanti più ambiziose che continueranno la formazione
• arrampicata mista su ghiaccio e roccia a Pokhara e altre località nepalesi
I primi corsi inizieranno a maggio. Tutti gli aggiornamenti sullo stato del progetto saranno pubblicati sul sito web: http://www.salewa.it/it/azienda/csr/progetto%20sherpa%20women
Marker Duke EPF
Più ampio e solido l’attacco tedesco da freeride mountaineering
L’attacco tedesco da freeride mountaineering si rinnova per far fronte all’assalto dei sempre più numerosi rivali. Il telaio è più ampio del 28% rispetto al passato, per una migliore trasmissione degli impulsi, laddove il puntale è rinforzato. Impostando la modalità salita la posizione dello sciatore arretra automaticamente di 40 mm. L’alzatacco può essere regolato su tre posizioni: 0°, 7° e 13°. Peso invariato rispetto al precedente modello (1.300 g). Valori di sgancio da 6 a 16 DIN.
Movement Bond-X
A metà strada tra grantour e XXL
Si colloca a metà strada tra il grantour Random-X e il freeride mountaineering Logic-X. L’anima è in legno di Karuba e pioppo rinforzata con inserti in carbonio e fibra di vetro a disposizione triassiale. Disponibile nelle misure 161, 169, 177 e 183 cm, ha una sciancratura e un raggio rispettivamente di 120/84/109 mm e 19 m nella lunghezza 177 cm. Per un confronto, Random-X vanta geometrie di 115/76/105 mm e raggio di 20 m su 175 cm, mentre Logic-X si attesta a 127/88/115 mm e 18 m su 176 cm. Pesa 1.150 g (177 cm) contro i 1.000 g di Random-X (175 cm) e i 1.100 g di Logic-X (176 cm). Curvatura rocker sia in punta sia in coda.
Camp GeKO Light
Massima sensibilità con i guanti primaverili
Privilegiano la sensibilità al confort termico e per questo sono particolarmente indicati per lo scialpinismo primaverile. Dotati di palmo in pelle di capra antiscivolo e rinforzi lungo la punta delle dita, hanno un taglio aderente per fasciare la mano e consentire agevolmente operazioni quali la calzata dei ramponi. Imbottitura sottile, assente lungo il palmo. Ne è consigliato l’utilizzo con temperature da -2°C a 7°C. Taglie da XS a XXL. Peso di 120 g.
Ski Trab World Cup Aero Pack
Zaino da gara da 200 g
Destinato agli agonisti e a quanti considerano la leggerezza un valore irrinunciabile, lo zaino race Made in Bormio è una novità 2012-2013, ha una capacità di 15 litri, è interamente realizzato in nylon e pesa 200 g. Decisamente più leggero del predecessore Gara Aero (430 g), vanta nella parte superiore una tasca specifica per la lampada frontale. Non mancano uno scomparto per i ramponi richiudibile mediante la trazione di un lacciolo, a tutto vantaggio della velocità nel realizzare tale operazione, e un inedito sistema di fissaggio rapido degli sci in diagonale. La forma appare particolarmente ergonomica.
Look Alti 12
Il primo attacchino dell’azienda francese
Debutto nel settore dello ski-alp per Look, che si affida alla storica azienda francese Plum. L’attacchino low tech deriva dal noto Guide by Plum, realizzato in acciaio e alluminio di derivazione aeronautica nonché forte di 3 livelli di alzatacco opzionabili mediante l’azione del bastoncino. La talloniera scorre longitudinalmente di 30 mm. Valori di sgancio compresi tra 5,5 e 12 DIN. Peso di 335 g (senza viti).
Tecnica Cochise Light Pro
Versione alleggerita dello scarpone da freeride mountaineering
Cochise, sin dal debutto, venne definito uno scarpone da freeride mountaineering… molto freeride e poco mountaineering. Ovvero destinato a discese lunghe e impegnative, ma poco propenso alla salita a causa sia della limitata escursione del gambetto, sia del peso. Quest’ultimo aspetto viene in parte smussato dalla nuova versione Light Pro, caratterizzata da un peso dichiarato nell’ordine dei 1.580 g contro i 1.850 g attribuiti a Cochise. Rispetto al modello di derivazione viene fornito con suole, già di serie, predisposte per gli attacchi low tech. Adotta un tradizionale power strap a livello della tibia anziché la tipica, per Cochise, leva che porta in tensione la fascia in velcro. La scarpetta, termoformabile, è realizzata dalla francese Palau.
Arc’teryx lancia la prima Alpine ARC’ademy
A Chamonix, dall’8 al 10 giugno 2012
Primo appuntamento europeo del brand canadese dedicato agli appassionati dell’avventura in quota. Performance, emozioni, grandi personaggi, equipment dell’ultima generazione. A Chamonix, dall’8 al 10 giugno 2012.
Presente e futuro dell’alpinismo in una tre-giorni completamente dedicata all’avventura in quota. Il promotore è Arc’teryx, marchio canadese leggendario tra gli appassionati di montagna. L’inedita Alpine ARC’ademy si propone come un appuntamento aperto a chiunque abbia l’alpinismo nel sangue, che desideri coltivare la propria passione a tu per tu con professionisti di fama mondiale, condividendo esperienze e aspirazioni. Teatro dell’evento sarà l’Aiguille du Midi, la guglia più alta delle Aiguilles di Chamonix (3.842 m), dall’8 al 10 giugno 2012.
I partecipanti saranno guidati da personalità di spicco nel mondo dell’alpinismo – fra gli altri, gli atleti del team Arc’teryx Ines Papert, Nina Caprez, Alex Chabot, Luka Lindic e molti altri – e da ospiti illustri del settore outdoor, sperimentando sulla propria pelle esperienze memorabili. In primo piano ogni singolo ingrediente dell’avventura in quota: le attrezzature, le peculiarità degli ambienti di volta in volta incontrati, lo stato psico-fisico durante l’azione alpinistica, l’adrenalina e la gioia della verticalità. Durante il weekend ci sarà inoltre il tempo e lo spazio per raccontarsi scambiando le rispettive esperienze, grazie all’appuntamento con “Alpine Movie Night”, evento dedicato alla più recente cinematografia di montagna.
I partecipanti potranno inoltre testare e conoscere le più avanzate attrezzature per l’alpinismo, incrementando le proprie nozioni e le proprie abilità. Focus del weekend sarà l’importanza del proprio stato di consapevolezza durante l’azione outdoor e del proprio senso di auto-responsabilità, nonché la conoscenza dell’equipment più adatto per affrontare l’avventura in sicurezza. In una parola: incrementare la propria autonomia, nel rispetto della montagna.
L’ Alpine ARC’ademy è un’iniziativa promossa da Arc’teryx con la collaborazione di Compagnie du Mont-Blanc, GORE-TEX®, Suunto, Petzl, Primus e SCARPA.
Per maggiori informazione sugli appuntamenti previsti nelle singole giornate, per iscriversi ai workshop e per vincere una giornata in montagna in compagnia di Nina Caprez visitate: www.alpinearcademy.com (online dal 23 aprile) o la pagina Alpine ARC’ademy su Facebook.
Wild Roses Freeskiing
Cinque linee d’abbigliamento per le scialpiniste
Entra nel settore dello scialpinismo e più in generale del freeskiing Wild Roses, brand specializzato nella produzione di capi d’abbigliamento sportivi dedicati alle donne. Il filo conduttore della collezione consiste nell’abbinamento di funzionalità e look accattivante, cui si aggiunge l’ideazione di un laminato proprietario denominato WaterProtect; elastico, traspirante e con una colonna d’acqua di ben 20.000 mm. Colonna d’acqua intesa quale valore per misurare l'impermeabilità dei capi indicando la pressione, in millimetri, che può gravare su di un materiale prima che lasci penetrare l'umidità. Data una colonna d'acqua superiore a 1.300 mm, il capo d'abbigliamento è solitamente considerato impermeabile. Nello specifico, le linee Wild Roses rispondono ai nomi Pulse, dalla vocazione tanto tecnica quanto fashion, 8000, forte della collaborazione con Gore-Tex e Primaloft, Base Camp, dedicata al tempo libero, Explore e Dreamline. Quest’ultima massima espressione in termini di leggerezza e comfort termico, pertanto particolarmente adatta allo ski-alp.
Gli scarponi Dynafit del prossimo anno
Presentati i nuovi modelli Race, Touring e Freeride
La gamma Dynafit è stata rinnovata in vista della prossima stagione. Piccole modifiche per il sempre più apprezzato TLT5, con l'introduzione di una seconda inclinazione per la discesa. Completamente nuova invece la gamma ONE, dedicata allo scialpinismo classico. Uno scarpone che unisce le caratteristiche del TLT 5 con un comfort e un isolamento superiori. Al contrario del TLT5 è compatibile con tutti gli attacchi da touring e un nuovo sistema di ganci permette di tenerli comodamente fissi in posizione di apertura o chiusura. Quattro I modelli con PX e WOMEN'S PX in testa e U e WOMEN'S U che hanno una plastica diversa e leggermente più pesante. Per accontentare I freerider più esigenti Dynafit propone invece I due modelli VULCAN TF e MERCURY TF, il primo con gambetto in carbonio. Per iI settore Race, al collaudato e leggerissimo DY.N.A. EVO, si affianca il DY.N.A. PDG. Con gambetto in fibra di vetro, leggermente più pesante ma con un prezzo più basso.