Lampade frontali: la prova comparativa di Ski-alper

Imperdibile test con 8 modelli tra i più indicati per lo ski-alp di notte

Sul nuovo numero di Ski-alper (83 - marzo 2012) in edicola in tutta Italia tra oggi e domani (a seconda delle zone), da non perdere la prova comparativa tra 8 modelli di lampade frontali per lo ski-alp. Una scelta piuttosto eterogenea, per tutte le esigenze: potenze comprese tra 75 e 1.030 lumen e prezzi variabili da 22 a 395 euro. I modelli messi a dura prova dalla redazione tecnica, coordinata da Sebastiano Salvetti, sono: Alpikit Gamma Desert Storm, Black Diamond Spot, Led Lenser H7R, Petzl Myo RXP, Petzl Ultra Belt, Lupine Piko X, Mammut X-Shot e Silva Sprint Plus.
Abbiamo determinato un valore inedito, 'made in Ski-alper', per la valutazione dell'intensità specifica del cono di illuminazione.
Le 8 partecipanti al test sono state classificate in base a quattro parametri: peso, durata alla massima potenza, portata alla massima potenza e intensità specifica del fascio luminoso. Da non perdere, per trovare la lampada ideale alla vostra attività 'by night'.


Blizzard Mountain Attack R

20 g più leggero del modello standard

Evoluzione in chiave estrema del noto race Mountain Attack. La lunghezza resta invariata, 161 cm, così come sciancratura, pari a 98/65/78 mm, e raggio, nell’ordine dei 24 metri. Ciò che cambia, al di là della grafica, è il peso, inferiore di circa 20 g rispetto al precedente modello che si attestava a 790 g. Risultato ottenuto grazie a un maggiore utilizzo della fibra di carbonio. Invariato il resto della collezione Blizzard.


Komperdell S1 Carbon Race Pro

Carbonio e lacciolo retrattile per il bastone austriaco

Il bastone da competizione austriaco, novità 2012-2013, può essere utilizzato per la pratica sia dello ski-alp sia del trail running. Interamente in carbonio, pesa 150 g ed è caratterizzato dal lacciolo retrattile, a scomparsa all’interno della manopola così da non intralciare nei passaggi più tecnici. Il rivestimento in neoprene alla base dell’impugnatura agevola nei traversi. La punta antighiaccio è corredata di rotella orientabile onde copiare il profilo del terreno e non ostacolare l’azione o compromettere il grip in fase di spinta. Disponibile nelle misure da 115 a 155 cm, costa 99,95 euro.


Arc'teryx Gamma SL Hybrid Hoody

Il softshell che studia da hardshell

Softshell e hardshell in un unico capo. Ovvero il comfort, la traspirazione e l’aderenza di un softshell abbinati all’isolamento termico di un guscio esterno nonché alla resistenza alle abrasioni e agli agenti atmosferici tipici di un hardshell. L’inedito capo Arc’teryx è composto principalmente da tessuti traspiranti ed elasticizzati, mentre in corrispondenza delle aree maggiormente esposte a pioggia e neve, o soggette alle abrasioni, vi è un secondo strato in Nylon idrorepellente che funge da rinforzo. Il cappuccio ha dimensioni compatibili con la presenza del casco. Costa 200 euro.


Dalbello Sherpa 7/3 I.D.

Inediti scarponi da freeride mountaineering

Derivano tecnicamente dalla serie Krypton e beneficiano dello sviluppo effettuato dal freeskier Glen Plake. Hanno il freeride mountaineering nel proprio Dna e si caratterizzano per lo snodo tra gambetto e scafo collocato in posizione particolarmente ribassata. Scafo in Pebax (plastica), chiusura a 3 ganci e suola Vibram. Peso di 1.816 g (26 MP). Appartengono alla famiglia Sherpa anche i modelli 5/5, per un utilizzo votato tanto alla salita quanto alla discesa, e 2/8, maggiormente adatto al freeride puro.


Salewa sostiene le donne nepalesi

La collezione 5Continents raccoglie fondi per l’emancipazione femminile

Da sempre Salewa si occupa dello sviluppo e del sostegno dell’alpinismo. C’è una popolazione himalayana, in proposito, che a tale sport ha dato un contributo decisivo e senza il quale l’alpinismo moderno non esisterebbe: gli sherpa. Il nome (dal tibetano shar = est e pa = popolo, dunque “popolo dell’est”) si riferisce alle origini di questo gruppo etnico mongolo-tibetano che, quasi 500 anni fa, s’insediò nella regione dell’Everest. All’origine agricoltori, allevatori e commercianti, gli sherpa sono famosi per il ruolo ricoperto nelle spedizioni, lavorando tra le cime dell’Himalaya come portatori d’alta quota, Sirdar (guide) o cuochi. Il turismo legato all’alpinismo è una delle loro principali fonti di reddito. All’interno della comunità sherpa le donne sono svantaggiate dal punto di vista sociale a causa sia della mancanza di consapevolezza sia di tradizioni radicate. Il brand dell’aquila nera crede però che tutti gli esseri umani debbano avere le stesse opportunità e si oppone a qualsiasi forma di discriminazione. Per aiutare le donne del Nepal occidentale nasce il progetto “Sherpa Women”, in collaborazione con l’ONG “Empowering Women of Nepal” (ente non governativo che si propone di emancipare le donne nepalesi impiegandole come guide di montagna). Per ogni prodotto venduto appartenente alla linea da viaggio 5Continents, Salewa dona 1 euro all’associazione. È possibile scegliere tra 12 proposte della collezione estiva: dalle t-shirt in cotone alle camicie con trattamento antimosquito, passando per i pantaloni zip-off a rapida asciugatura. L’obiettivo del progetto è aiutare le donne a trovare lavoro e guadagnarsi da vivere attraverso una formazione mirata nel settore del turismo e dell’alpinismo. Il training, di due anni, prevede il seguente programma:

Attività del primo anno
•    training per 30 donne di Jumla
•    5 giorni di pratica trekking a Rara Lake
•    10 giorni di orientamento per l’assistenza clienti, la salute e la consapevolezza ambientale   
•    viaggi facoltativi finalizzati all’apprendimento dell’inglese

Attività del secondo anno
•    lezioni di lingua inglese e approfondimenti del programma del primo anno in materia di assistenza clienti, cucina, salute, consapevolezza ambientale
•    training di pratica trekking sul posto
•    selezione delle partecipanti più ambiziose che continueranno la formazione
•    arrampicata mista su ghiaccio e roccia a Pokhara e altre località nepalesi

I primi corsi inizieranno a maggio. Tutti gli aggiornamenti sullo stato del progetto saranno pubblicati sul sito web: http://www.salewa.it/it/azienda/csr/progetto%20sherpa%20women


Marker Duke EPF

Più ampio e solido l’attacco tedesco da freeride mountaineering

L’attacco tedesco da freeride mountaineering si rinnova per far fronte all’assalto dei sempre più numerosi rivali. Il telaio è più ampio del 28% rispetto al passato, per una migliore trasmissione degli impulsi, laddove il puntale è rinforzato. Impostando la modalità salita la posizione dello sciatore arretra automaticamente di 40 mm. L’alzatacco può essere regolato su tre posizioni: 0°, 7° e 13°. Peso invariato rispetto al precedente modello (1.300 g). Valori di sgancio da 6 a 16 DIN.


Movement Bond-X

A metà strada tra grantour e XXL

Si colloca a metà strada tra il grantour Random-X e il freeride mountaineering Logic-X. L’anima è in legno di Karuba e pioppo rinforzata con inserti in carbonio e fibra di vetro a disposizione triassiale. Disponibile nelle misure 161, 169, 177 e 183 cm, ha una sciancratura e un raggio rispettivamente di 120/84/109 mm e 19 m nella lunghezza 177 cm. Per un confronto, Random-X vanta geometrie di 115/76/105 mm e raggio di 20 m su 175 cm, mentre Logic-X si attesta a 127/88/115 mm e 18 m su 176 cm. Pesa 1.150 g (177 cm) contro i 1.000 g di Random-X (175 cm) e i 1.100 g di Logic-X (176 cm). Curvatura rocker sia in punta sia in coda. 


Camp GeKO Light

Massima sensibilità con i guanti primaverili

Privilegiano la sensibilità al confort termico e per questo sono particolarmente indicati per lo scialpinismo primaverile. Dotati di palmo in pelle di capra antiscivolo e rinforzi lungo la punta delle dita, hanno un taglio aderente per fasciare la mano e consentire agevolmente operazioni quali la calzata dei ramponi. Imbottitura sottile, assente lungo il palmo. Ne è consigliato l’utilizzo con temperature da -2°C a 7°C. Taglie da XS a XXL. Peso di 120 g.


Ski Trab World Cup Aero Pack

Zaino da gara da 200 g

Destinato agli agonisti e a quanti considerano la leggerezza un valore irrinunciabile, lo zaino race Made in Bormio è una novità 2012-2013, ha una capacità di 15 litri, è interamente realizzato in nylon e pesa 200 g. Decisamente più leggero del predecessore Gara Aero (430 g), vanta nella parte superiore una tasca specifica per la lampada frontale. Non mancano uno scomparto per i ramponi richiudibile mediante la trazione di un lacciolo, a tutto vantaggio della velocità nel realizzare tale operazione, e un inedito sistema di fissaggio rapido degli sci in diagonale. La forma appare particolarmente ergonomica.


Look Alti 12

Il primo attacchino dell’azienda francese

Debutto nel settore dello ski-alp per Look, che si affida alla storica azienda francese Plum. L’attacchino low tech deriva dal noto Guide by Plum, realizzato in acciaio e alluminio di derivazione aeronautica nonché forte di 3 livelli di alzatacco opzionabili mediante l’azione del bastoncino. La talloniera scorre longitudinalmente di 30 mm. Valori di sgancio compresi tra 5,5 e 12 DIN. Peso di 335 g (senza viti).


Tecnica Cochise Light Pro

Versione alleggerita dello scarpone da freeride mountaineering

Cochise, sin dal debutto, venne definito uno scarpone da freeride mountaineering… molto freeride e poco mountaineering. Ovvero destinato a discese lunghe e impegnative, ma poco propenso alla salita a causa sia della limitata escursione del gambetto, sia del peso. Quest’ultimo aspetto viene in parte smussato dalla nuova versione Light Pro, caratterizzata da un peso dichiarato nell’ordine dei 1.580 g contro i 1.850 g attribuiti a Cochise. Rispetto al modello di derivazione viene fornito con suole, già di serie, predisposte per gli attacchi low tech. Adotta un tradizionale power strap a livello della tibia anziché la tipica, per Cochise, leva che porta in tensione la fascia in velcro. La scarpetta, termoformabile, è realizzata dalla francese Palau.