Power to trail

Si può partire dalla strada per arrivare al trail e allo skyrunning? Sì, naturalmente. Anzi, è proprio dalla strada che arrivano tanti appassionati, che magari hanno iniziato a correre per farsi del bene e, piano piano, le strade della città e l’asfalto rovente si sono trasformati in una prigione per la loro voglia di liberare la testa e il corpo. Proprio per capire come si fa la transizione dall’asfalto allo sterrato, che non deve essere necessariamente esclusiva, abbiamo invitato tre runner a provare a correre fuori strada con noi tramite una campagna sui nostri account social media, grazie alla collaborazione di Mizuno che ha fornito scarpe e abbigliamento. Un marchio, quello giapponese, che ben si sposa con la voglia di andare oltre le barriere della città visto che produce sia scarpe da running che da trail. Lo abbiamo fatto, simbolicamente, andando a correre sul percorso del Vertikal di Punta Martìn, dietro Genova e a 7 chilometri in linea d’aria dal mare. Un percorso aspro, tecnico, sulla pietra e sotto il sole rovente. Perché per uscire dall’asfalto e trovare l’avventura non è necessario andare lontano da casa.

©Damiano Benedetto
©Damiano Benedetto

«Io corricchio un po’ da sempre, ho anche fatto atletica da ragazzo, mavado a correre soprattutto per staccare la spina, ho la fortuna di abitarein centro a Genova e corro nella parte alta della città, al Castelletto, a Righi, dove il verde non manca e la montagna si mescola con lecase» dice Francesco Ratto, 34 anni, ortopedico all’ospedale San Martino. Una corsa cittadina con la fortuna di potere inserire qualche trattodi misto o comunque di respirare natura dunque quella di Francesco. «Sì, anche se fino a oggi ho sempre usato scarpe da strada, poi sul numero di aprile di Skialper ho letto con molto interesse l’allegato Outdoor Running e scoperto che a Gressoney si corre il Monterosa WalserTrail, così mi sono iscritto visto che passerò le vacanze da quelle parti, però prima per allenarmi farò un vertical qui in Liguria, ma sono leprime gare trail alle quali parteciperò». Galeotto è stato Skialper o, meglio, la moglie, che gli ha regalato l’abbonamentoalla nostra rivista a Natale… Quella di Andrea Bandera nonè una storia tanto diversa, cambiano solo i luoghi. Ventinovenne, impiegatonel ramo commerciale di un’azienda alimentare, è di Busto Arsizio, nel Varesotto, ma lavora nella periferia milanese. «Corro prevalentementein pausa pranzo perché ho la fortuna di avere la docciain ufficio, faccio anche qualche garetta, distanza massima mezza maratona,poi l’anno scorso ho provato il primo trail, l’Ossola Trail: perqualche giorno ero a pezzi e non avevo idea di quale strategia utilizzare,però mi sono divertito molto». Una sola esperienza dunque perAndrea, anche se qualche raduno per tapascioni tra erba e fango non se l’era fatto mancare in precedenza… Quella di Francesca Ferrando,invece, è una storia un po’ diversa che ci fa capire come potrebbero diventare quelle di Francesco e Andrea. Siamo a uno step successivo edè interessante capire come è andata. Originaria di Ovada, nell’Alessandrino, lei correva su strada e poi gradualmente ha scoperto che fuoriera più bello e ora corre soprattutto nella natura. Tanto che non si è fatta mancare nemmeno il giro dell’isola di Minorca, alle Baleari, in autonomia correndo e andando in bici o una tappa del circuito mondiale swim & run.

©Damiano Benedetto
©Damiano Benedetto

Dopo una deliziosa focaccia alla Società di Mutuo Soccorso di Acquasanta, il tempo delle chiacchiere è finito ed è il momento di saggiare la voglia di trail dei nostri compagni d’avventura. Li abbiamo messi alla prova su 500 metri di dislivello, con terreno prevalentemente pietroso e un sole molto caldo. Un modo per testare subito le scarpe el’abbigliamento. «Sono subito delle pantofole, morbidee comode» scherza Francesco, che ha avuto in doteil modello più cattivo e veloce, la Wave Hayate. «Mi sono iscritto a un vertical e questa è proprio la scarpache ci voleva» aggiunge. Scherzi a parte la Hayate,bassa sul terreno e relativamente secca proprio peressere veloce e reattiva, è sembrata comunque abbastanzaammortizzata anche dietro a Francesco che,essendo ortopedico, di magagne alle articolazionidovrebbe intendersene. «Se avessi dovuto chiedereun consiglio a un amico, lo avrei chiesto proprio per una scarpa così».

Promossa anche la suola Michelin, almeno su roccia liscia e infida ed erba, i terreni che abbiamo provato. «In salita ho avuto subito la sensazione delle ventose, con la suola che si appiccicava alle pietre» gli fa eco Francesca che, come Andrea, ha ai piedi una Wave Daichi. «Mi sono trovata subito bene, aiuta la dinamica di corsa, è comoda e con la tomaia traspirante ma protetta» aggiunge. E Andrea? «Scarpa no problem, non posso che condividere quanto ha detto Francesca, aggiungo che l’ho sentita abbastanza sensibile da sotto sull’avampiede». Una sensazione comune a tutti e tre i nostri testatori. È l’impostazione Mizuno, che privilegia un po’ di sensibilità per leggere il terreno e le sue insidie, un fattore di sicurezza in più, soprattutto su medie distanze, quelle per le quali sono concepite i due modelli. Normale però che chi arriva dal liscio asfalto noti subito questo aspetto.

Mizuno Wave Daichi 3 ©Damiano Benedetto
Wave Hayate 4 ©Damiano Benedetto

L’abbigliamento è stato messo ancora a più dura prova perché la salita sotto il caldo sole delle 11 di mattina, con temperature prossime ai 30 gradi, è stato il miglior campo di prova. Esame superato. In generale tutti hanno apprezzato la leggerezza e piacevolezza dei tessuti e l’efficacia degli inserti in stile rete delle t-shirt maschili, che assicurano maggiore traspirazione sulla schiena. Anche la maglia femminile, pur essendo in un unico pezzo, senza rete, è risultata fresca. I pantaloni da uomo sono 2 in 1, con tight inferiore non troppo fasciante, quelli da donna aderenti in stile ciclista. «I miei hanno anche una tasca con zip dietro, oltre alle due laterali, i loro no» scherza Francesca. Endura 7,5 2in1 Short infatti ha una doppia taschina in mesh per gel o piccoli oggetti in posizione laterale. Però la maglia maschile dietro ha doppio scomparto a zip laterale e due tasche mesh centrali. «Mi domando se mettendo un oggetto un po’ grande come il telefonino non tendano a ballare» si chiede Francesco. Detto, fatto: proviamo a mettere uno smartphone e la sensazione non è diversa, grazie all’elastico che impedisce alla zip frontale di aprirsi oltre un certo punto che mantiene il tutto in equilibrio. A proposito, proprio la zip davanti della maglia maschile è risultata particolarmente efficace in una giornata afosa come quella del 26 maggio. Perché sono i particolari a fare la differenza.

©Damiano Benedetto
©Damiano Benedetto

MIZUNO WAVE HAYATE 4

Per trail runner tecnici alla ricerca di una scarpa veloce e leggera, senza sacrificare il grip e la protezione. La speciale suola Michelin garantisce la massima tenuta, mentre la struttura ribassata contribuisce a tenere il ritmo e si adatta a superfici irregolari, su qualsiasi terreno, anche a velocità estrema e sempre con agilità.

Peso: 280 gr (M) / 230 gr (W)
Prezzo: 130 euro

MIZUNO WAVE DAICHI 3

La scarpa da trail running pensata per affrontare tracciati dalla lunghezza intermedia, ideale per una corsa veloce su superfici dure come roccia e pietrisco. Adatta a chi possiede un appoggio neutro. La scanalatura ad X, posta alla base del sistema X t a Ride, permette alla scarpa di adattarsi alla discontinuità del terreno, tutto a beneficio dell’aderenza.

Peso: 320 gr (M) 270 gr (W)
Prezzo: 135 euro

COMPLETO DONNA

Alpha Vent Tee è una T-shirt con dettagli riflettenti e tecnologia Mizuno DryLite che trasferisce l’eccesso di umidità lontano dal corpo per un microclima secco e confortevole che aiuta a migliorare la prestazione (35 euro). I pant short BG3000 Mid Tight, aderenti, sono realizzati in tessuto leggero e traspirante per offrire una migliore performance. La banda elastica interna brandizzata Mizuno fornisce ottimo confort per le corse più lunghe (50 euro).

COMPLETO UOMO

Endura HZ Tee è una t-shirt con mezza zip frontale per l’aerazione dotata di dettagli riflettenti sulle spalle per offrire grip e tenuta allo zaino. Due tasche posteriori con zip e due in rete (70 euro). Endura 7,5 2in1 Short appartiene alla nuovissima collezione primavera estate 2018 di Mizuno. Gli short sono in tessuto molto leggero con collant interno, che fornisce la compressione delle gambe per corse più lunghe (75 euro).
www.mizuno.eu


A prova di temporale. E di sudore...

Una delle primavere più variabili degli ultimi anni ha messo a dura prova la nostra voglia di outdoor. Ed è stata la migliore occasione per testare due giacche ideali per la corsa in natura e una delle scarpe da trail best seller della stagione in versione GORE-TEX.
Lo abbiamo fatto con Filippo Bianchi, atleta del team Scarpa protagonista di un inizio di stagione con grandi risultati, dalla vittoria alla prima tappa delle Skyrunner Italy Series, a Villacidro, in Sardegna, a quella del Valbregaglia Trail, che gli è valsa la qualifica per i Mondiali di Corsa in Montagna Lunghe Distanze, fino al secondo posto in volata alla 4 Passi in Casa Nostra.

©Alice Russolo

Per testare le giacche abbiamo optato per una corsa sui crinali del Monte Baldo tra le nubi e qualche schizzo d’acqua. Proprio su questo terreno molto panoramico il 6 ottobre si correrà una grande classica, la Lake Garda Mountain Race, una gara only-up che prevede due possibilità, la partenza da Malcesine e l’arrivo alla stazione della spettacolare funivia panoramica, oppure il traguardo più in quota, ai 2.128 metri di Cima Pozzette per oltre 2.000 metri di dislivello in 11,6 chilometri. Tra i vincitori ci sono nomi del calibro di Jonathan Wyatt e Philip Götsch, normale che Filippo sia stato stimolato a correre veloce anche nel nostro test, complice anche un clima umido che metteva voglia di scaldarsi un po’.

La Magic Jacket Montura 2.0 con tecnologia
New GORE-TEX Active pesa 290 grammi e costa 279 euro ©Alice Russolo

Per lui due giacche con membrana GORE-TEX, Montura Magic 2.0 Jacket e Dynafit Ultra GORE-TEX SHAKEDRY™ Jacket 150. La prima adotta una tecnologia di prodotto GORE-TEX New Active con costruzione a tre strati e la seconda la leggerissima SHAKEDRY™. Due proposte diverse, la prima più versatile, la seconda minimalista e molto leggera, entrambe valide per chi pratica trail running. «Ho usato a lungo la precedente versione della Magic Jacket, anche durante i temporali estivi, e non ho mai patito il caldo: tiene bene l’acqua e traspira correttamente, inoltre è molto versatile grazie alle due grandi tasche e al fit che ne permette un utilizzo anche in inverno come guscio leggero o nelle stagioni di mezzo e non solo per la corsa» ha detto Filippo che ha particolarmente apprezzato il nuovo polso regolabile con velcro che non era presente nella vecchia versione.

©Alice Russolo

«La giacca Dynafit con tecnologia SHAKEDRY™ è invece molto essenziale, dalla linea pulita e senza tasche e stupisce per la leggerezza e per le gocce d’acqua che scivolano via subito dalla superficie: molto pratica e funzionale la cerniera sul retro che consente di portare uno zaino sotto la giacca e ben fatto anche il cappuccio con visiera».

Scarpa Neutron 2 GTX pesa 340 gr
(5 in più di quanto dichiarato per
la versione senza GORE-TEX)
e costa 169 euro ©Damiano Benedetto

La Scarpa Neutron 2 non ha bisogno di tante presentazioni: è stato uno dei modelli più apprezzati dai nostri testatori della Outdoor Guide e sarà una delle sorprese della stagione, grazie a una versatilità notevole e alla tenuta della mescola Megagrip. Finora però non avevamo ancora messo ai piedi la versione in GORE-TEX. L’abbiamo fatta provare a Gabriele Testa, passato di calciatore nelle giovanili della Sampdoria e da qualche anno grande appassionato di trail. È appena rientrato dal Trail del Segredont e in stagione ha messo nel mirino un’altra decina di gare con obiettivi di media classifica. Proprio l’utilizzatore che potrebbe trarre maggiori benefici dall’utilizzo di una scarpa con tecnologia GORE-TEX Extended Comfort, la più traspirante, indicata per attività intense. Un test severo: 400 metri di salita e discesa sui pendi della Punta Martìn, in Liguria, con temperature esterne di circa 25 gradi e un bagno nelle acque del fiume Acquasanta. «La scarpa è molto bella ed equilibrata, non uso abitualmente prodotti in GORE-TEX quando corro ma non ho mai sofferto il caldo pur avendo sudato molto per il gran caldo e nell’acqua il piede rimane perfettamente asciutto, tranne qualche schizzo da sopra quando ho guadato il fiume a tutta» ha detto Gabriele che ha percepito anche la leggerezza della scarpa.

GORE-TEX NEW ACTIVE - Capi estremamente traspiranti anche durante attività ad elevato impatto aerobico, impermeabili e antivento nel tempo, morbidi al tatto e molto confortevoli sulla pelle, durante e dopo ogni attività ad elevato impatto aerobico. Il tessuto sottile con densità da 13 a 30 denari, il peso inferiore a 200 grammi e l’ingombro minimo rendono questi capi a tre strati i compagni ideali per le attività ad elevata intensità.

GORE-TEX SHAKEDRY™ - Tecnologia a due strati con la membrana GORE-TEX che si trova all’esterno e impedisce l’assorbimento dell’acqua, che scivola via grazie alle sue qualità idrorepellenti. Ultra-leggera, comprimibile e altamente traspirante, ha una fodera interna che garantisce un ottimo comfort sulla pelle. Non inzuppandosi mai, mantiene il capo leggero a tutto vantaggio della performance.

GORE-TEX EXTENDED COMFORT - Le scarpe con questa tecnologia sono pensate per ambienti chiusi e all’aria aperta con «temperature moderate e più elevate oppure durante attività ad alto impatto aerobico». Sono impermeabili nel tempo con una traspirabilità ottimale e sono quindi la soluzione perfetta per ottenere un eccellente comfort climatico eliminando il calore in eccesso.


Marker ritira alcuni attacchi Kingpin

La «possibile rottura dei pin del puntale potrebbe comportare l'apertura con forze inferiori e determinare una caduta». Con questa indicazione, frutto di test ripetuti su diversi attacchi, Marker ha comunicato tramite una nota stampa il richiamo di alcuni attacchi Kingpin 10 e 13 prodotti nel 2017/18. La rottura ha interessato un numero limitato di esemplari e in casi particolari. I nuovi attacchi recano un logo diverso proprio per essere distinti da quelli del 2017/18. Per tutte le informazioni sui modelli interessati e la sostituzione: www.marker.net/en/support/recall/


Arriva un nuovo amministratore delegato in SCARPA

Novità importanti in SCARPA, il marchio trevigiano che produce scarponi da scialpinismo, telemark e scarpe da hiking e trekking ed è tra i principali big player mondiali del settore: arriva un nuovo amministratore delegato, Diego Bolzonello, già AD di Geox. A seguire riportiamo il comunicato ufficiale dell’azienda.

Un manager di successo nuovo amministratore delegato di SCARPA S.p.A., azienda trevigiana leader mondiale nel settore scarpe per alpinismo, trekking, arrampicata e sci-alpinismo. La scelta della famiglia Parisotto, che mantiene saldamente il comando della società, è caduta su Diego Bolzonello, già AD di Geox. Sostituirà il dimissionario Andrea Parisotto, che già da anni non ricopriva incarichi operativi e ha scelto di dedicarsi ad altro.

«Era tempo di cambiare marcia - afferma Sandro Parisotto, presidente di SCARPA S.p.A. -.Abbiamo voluto così cercare una figura di primo piano in grado di accompagnare l’azienda verso un nuovo assetto organizzativo, adeguato a supportare la crescita in atto. Sempre restando presenti e importanti per il tessuto economico del territorio».

Calzaturificio SCARPA S.p.A. ha chiuso il 2017 con ricavi consolidati a 96 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente, con un margine Ebitda che si conferma al 14% e una cassa positiva per ben 44 milioni. La costante crescita richiede il supporto di nuove figure professionali da inserire nell’organizzazione di SCARPA S.p.A. per dare la spinta necessaria al definitivo passo in avanti in termini di fatturato e margini previsto nel nuovo piano industriale della società per il prossimo triennio.

Diego Bolzonello, già AD di Geox e artefice del suo successo, ha collaborato in qualità di consulente strategico con numerose realtà importanti del territorio e del distretto dello SportSystem, ottenendo risultati lusinghieri. Ora è ben felice di mettere la sua competenza a disposizione della famiglia Parisotto a supporto di un’azienda economicamente sana, in forte crescita e con un marchio noto a livello mondiale come SCARPA S.p.A. per raggiungere gli obbiettivi stabiliti nel piano industriale.


Salewa, arrivano Wildfire Edge e Speed Beat GTX

Ricca di novità la proposta Salewa per la stagione estiva 2019. Il marchio del gruppo Oberalp ha infatti da poco annunciato il lancio di una versione più spinta verso l’arrampicata di Wildfire, modello da approach, e di due scarpe per lo speed hiking, una al femminile. Wildfire Edge condivide con la sorella suola e mescole, che si sono dimostrate valide fino al IV grado, ma è stata pensata per essere ancora più performante nella struttura in funzione climbing pur mantenendo le doti di comodità e camminabilità. Il trucco è semplice: il sistema Switchfit, che permette di regolare le Wildfire Edge passando da un assetto per l’hiking a uno per il climbing, con maggior compressione all’altezza delle dita. In pratica basta spostare le stringhe dall’occhiello superiore a quello addizionale, e tirare. In questo modo il piede viene spinto in avanti verso la parte anteriore della scarpa, comprimendo le dita come avviene in una scarpetta per arrampicare. Inoltre è stata inserita l’Edging Plate, una lamina semirigida di rinforzo posizionata nella parte anteriore del piede che aggiunge stabilità direzionale sotto le dita mentre il resto dell’intersuola rimane flessibile per garantire comfort e una rullata naturale quando si cammina. Speed Beat GTX, in arrivo già a settembre 2018, è invece pensata per lo speed hiking nella sua declinazione più moderna, a partire dalle nuove suole Pomoca e da una struttura protettiva e leggera che comporta solo 350 grammi di peso. Anche per Speed Beat è stata usata una mescola butilica e l’intersuola è a doppia densità per mantenere il piede nella corretta posizione di rullata anche dopo molte ore di attività. Non mancano ghetta anti-detriti, fodera Gore-Tex e il collaudato sistema di contenimento del tallone 3F.

Wildfire Edge
la suola di Speed Beat

LO SPEED HIKING CON IL TACCO - La Alpenviolet GTX è la nuova scarpa da speed hiking al femminile per il 2019. Per realizzarla si è partiti da accurati studi di ergonomia e biomeccanica del piede femminile. Il team di ricerca e sviluppo di Salewa ha mappato la forma femminile del piede per mettere a punto una piattaforma che offrisse una calzata confortevole e accogliente, in particolare nella zona critica dell’avampiede e del tallone. Il risultato è una scarpa dal profilo più affusolato, ma col collo del piede più alto e largo, e un drop più generoso allineato all’abitudine di molte donne di utilizzare scarpe dal tacco rialzato quando sono lontane dai sentieri di montagna. Anche per Alpenviolet è stata sviluppata una suola Pomoca specifica con mescola butilica e non mancano sistema 3F e fodera Gore-tex Extended Comfort.

Alpenviolet GTX
la suola della Alpenviolet

Dynafit arricchisce la collezione da Alpine Running per l’estate 2019

La primavera-estate 2019 di Dynafit sarà particolarmente ricca di novità in chiave fast & light. O speed up… come vuole l’immagine aziendale. Il marchio del leopardo delle nevi non era presente alla fiera Outdoor di Friedrichshafen, ma abbiamo avuto la possibilità di vedere i nuovi prodotti direttamente nello show room aziendale. Scarpe, ma anche zaini tra gli highlight 2019, senza dimenticare l’abbigliamento, che si sta sempre più segnalando come uno dei più trendy nei punti vendita, grazie a colori particolarmente apprezzati, ma anche a tante soluzioni pratiche, dalle tasche al sistema ZipOver per indossare lo zaino sotto alla giacca antipioggia in Gore-Tex Shakedry.

SEMPRE PIÙ FELINE - La prima novità per chi ama correre tra i monti è il pensionamento di Vertical e Vertical Pro a favore della nuova Feline Up Pro e della Feline Up. La prima è il top di gamma, per atleti, la seconda leggermente meno ‘spinta’, ma nella sostanza molto simile. La principale differenza, oltre alle colorazione (Up Pro ha un’unica versione nera e arancione, mentre Up può contare su due tonalità femminili e tre maschili) è nell’utilizzo delle stringhe tradizionali al posto del sistema stile speedlace di Up Pro. Peso davvero piuma di 230 gr per Up Pro e 250 per Up (220 il modello da donna), grazie anche all’utilizzo della tecnologia Litebase di Vibram (mescola Megagrip), che riduce spessori e toglie grammi alla bilancia. Pensata prevalentemente per la salita e quindi i vertical, come la vecchia Vertical è in realtà molto di più e va benissimo anche per skyrace. Il drop è di 4 mm. Sarà molto probabilmente una delle sorprese della prossima stagione e andrà a insidiare i modelli top della stagione in corso. Feline Up Pro e Feline Up non sono però le uniche novità footwear: fa la sua comparsa infatti Trailbreaker Evo, modello un po’ più ‘muscoloso’ e alto della sorella Trailbreaker.

la nuova collezione footwear

ZAINI E ABBIGLIAMENTO - Dopo il 12 e il 18 litri, arriva anche uno zaino intermedio, da 15 litri, Ultra 15 Backpack (265 gr), previsto anche nella versione per gli atleti top (Ultra Pro 15 Backpack) che ha in più una pratica pettorina per proteggersi dal vento in discesa, ripiegabile nel taschino dello spallaccio. In arrivo inoltre il più minimalista degli zaini vest, Alpine Running Vest, davvero essenziale e impercettibile quando indossato, tanto da fare concorrenza alle cinture. Pesa 76 gr, poco più del doppio della Alpine Running Belt, cintura elastica con diverse tasche. Diverse novità anche nell’abbigliamento per correre in montagna dove il runner può contare su ben tre outfit per sesso, Vertical, Alpine e Ultra, il top di gamma per atleti evoluti. Nuovi colori ma anche capi ridisegnati tra maglie tee e pantaloni 2 in 1.

Dynafit Alpine Running Vest

CAMP a tutto trail

Tante novità in chiave trail firmate da CAMP per la primavera-estate 2019, a partire dai due nuovi zaini gilet Trail Force 5 e 10, studiati in collaborazione con Franco Collè, che saranno equipaggiabili anche con porta bastoni a sacca. Il modello da 5 litri peserà 170 grammi e sarà disponibile in due taglie. L’azienda di Premana rinnova anche la linea di bastoni, in particolare con il modello da trekking Carbon Mix, regolabile da 110 a 130 cm e dal peso di 444 grammi e con il nuovo Xenon Pro, che pesa 346 grammi e disponibile nelle misure 120 cm (chiuso 36 cm) e 135 cm (chiuso 40 cm). In attesa della prossima stagione, ecco i modelli di punta per il trail del 2018.

ULTRA TRAIL VEST - L’Ultra Trail Vest è il prodotto ideale per le gare più lunghe, che richiedono più materiale. I bastoncini e tutto l’equipaggiamento essenziale sono accessibili senza fermarsi grazie all’esclusivo No-Stop System e al design della parte anteriore del gilet, provvista di ben 4 tasche di cui 2 con zip e 2 senza. Le tasche senza zip, ideali per barrette energetiche e snack, e quelle porta borraccia sono dotate di fondo in rete per favorire la pulizia, consentendo la fuoriuscita di briciole e gocce d’acqua. Le due taglie e il cordino elastico di regolazione degli spallacci garantiscono una vestibilità ottimale.

Capacità 12 litri

Peso 395 g (taglia XS-M)

Ultra Trail Vest
Ultra Trail Vest

XENON 4 - L’attrezzo ideale per quelle attività che potrebbero richiedere l’uso dei bastoncini ma per le quali, allo stesso tempo, ogni grammo in più rappresenterebbe un Problema. Il bastoncino superleggero in alluminio Xenon 4, che si monta velocemente grazie al cordino interno in Dyneema. Presenta inoltre una lunga impugnatura imbottita con lacciolo regolabile in nylon per assicurare ottimo comfort, rondella amovibile e puntale in metallo duro per garantire efficienza e durata. Non adatto per lo sci. Disponibile in due lunghezze: 120 cm (chiuso 32 cm) e 135 cm (chiuso 36 cm)

Peso 380 g (120 cm)

Xenon 4

FAST JACKET - Guscio idrorepellente, molto traspirante e quindi ideale per tutte le attività aerobiche. In tessuto elasticizzato T-Flex estremamente morbido e molto traspirante, reso idrorepellente dal trattamento DWR (Durable Water Repellent). La costruzione a kimono riduce il numero delle cuciture, a vantaggio sia dell’idrorepellenza sia del comfort. Ripiegabile nella Stow-Away Pocket integrata per trovare sempre posto nello zaino o nel marsupio. Disponibile in 6 taglie dalla XS alla XXL

Peso 220 g (taglia M)

Fast Jacket

Salomon svela la Speedcross 5

Non è facile cambiare una scarpa che ha fatto la storia del trail running, fino quasi a diventarne sinonimo. Nonostante questo, Salomon annuncia per il 2019 la Speedcross 5 un modello che, dalle prime immagini, pur in linea con le versioni precedenti dal punto di vista stilistico, sembra essere una vera novità rispetto alle v3 e v4 che erano più dei restyling.
A livello di prestazioni, le Speedcross 5 sono state pensate per offrire un grip migliore e una tomaia più dinamica che consenta una calzata migliorata e maggiore stabilità. La suola delle Speedcross 5 presenta tasselli più grandi e aggressivi, più distanziati tra loro e con una geometria aggiornata, in grado di garantire una migliore tenuta durante la spinta e durante la frenata in tutte le condizioni di superficie. La tomaia è completamente saldata con sistema Sensifit a bracci dissociati e c’è un maggiore volume per l’alluce. Completamente nuova anche la palette colori, più in linea con le tendenze degli ultimi anni, che privilegia mono-tonalità.


Millet Mountain Group a quota 100

Millet Mountain Group, uno dei player del mercato dell’articolo sportivo per l’outdoor più importanti in Europa, con vendite per circa 100 milioni di euro nell’ultimo esercizio che lo posizionano nella top ten dei brand del settore europei, punta a entrare nelle prime 5 posizioni entro i primi anni del prossimo decennio. La holding controllata dal gruppo svizzero Calida impiega circa 690 persone in tutto il mondo, ha due stabilimenti, in Tunisia e Ungheria, e vende più di 2,5 milioni di prodotti ogni anno. La Francia e la stagione invernale sono le fette più grandi, con rispettivamente il 39% e il 60% del business. Sono circa 3.000 i punti vendita in 40 Paesi che commercializzano articoli Millet, Eider, Lafuma o Oxbow. Questi in sintesi alcuni dei dati forniti in occasione di una presentazione presso la filiale italiana di Grassobbio settimana scorsa.

MILLET A 360 GRADI - Non c’è dubbio che il marchio più generalista ( e interessante per i lettori di Skialper) all’interno del portafoglio sia Millet che ha come motto Rise Up. Il brand, nato nel 1921, ha accompagnato grandi imprese, come il primo 4.000 con Lachenal sull’Annapurna, o le evoluzioni sulla roccia di Patrick Edlinger. Per la primavera-estate 2019 sono diverse le novità, a partire dallo zaino Trilogy 30, perfetto per l’alpinismo moderno, realizzato in resistente Dyneema e con colonna d’acqua di 20.000 millimetri. Millet ha diviso la propria offerta in quattro grandi linee: Alpinismo, Climbing, Alpine Trek e Fast Alpine. Nella sezione alpinismo interessanti gli zaini della linea Ubic, disponibili in vari litraggi. Nel segmento per trail running e allenamenti alpini, da segnalare la LTK Ultra Light Jacket, antivento e antipioggia leggera (2.000 mm colonna d’acqua, 200 gr di peso) che cambia colore (diventa verde fluorescente) al buio. Non è una novità assoluta 2019 ma rimane tra gli highlight la scarpa Light Rush con suola Michelin, leggera (circa 260 gr) e di successo nei test delle riviste straniere di trail. Purtroppo non abbiamo potuto provarla nella nostra Outdoor Guide ma sarà oggetto di una prova a breve.

LTK Ultra Light Jacket

Salomon, nel 2019 arriva l'abbigliamento NSO per ridurre l'affaticamento

Salomon punta sull’ultra trail e pensa non solo ai top, ma soprattutto a chi si affaccia sui percorsi sterrati e le distanze lunghe. Tra le novità soft goods 2019 del marchio di Annecy, da segnalare l’abbigliamento NSO e lo zaino Advanced Skin, progettato appositamente per il pubblico femminile.

NSO - Basata sulla riflessione dei raggi infrarossi lontani (FIR), la linea di abbigliamento NSO Salomon è disegnata per ridurre l’affaticamento e aiutare il recupero corporeo durante l’attività fisica. I capi presentano inserti creati con una combinazione di ossidi minerali e metallici concentrati, grazie a cui l’energia infrarossa prodotta dal corpo viene riflessa verso i tessuti corporei (muscoli, articolazioni e nervi). Questo migliora il tono muscolare e l’equilibrio cellulare, aiutando il recupero della forma fisica durante l’attività sportiva. Il risultato si rivela in perfomance migliori e minore affaticamento. Gli inserti sono posizionati nelle aree del corpo corrispondenti ai trigger point dell’agopuntura, per attivare in modo naturale il flusso di energia corporea. Le caratteristiche della gamma NSO: La maglietta S/LAB NSO per uomo e donna e la calzamaglia S/LAB NSO per uomo e donna sono in tessuto con tecnologia 37.5, ultra leggero e traspirante, che asciuga rapidamente e aiuta a ridurre al minimo i cattivi odori. La calzamaglia fa parte della gamma S/LAB Modular di Salomon, che offre la possibilità di mixare e abbinare i capi. Dal momento che i punti di agopuntura sono diversi per uomo e donna, gli inserti dei capi NSO per uomo e donna sono posizionati nelle specifiche zone corrispondenti.

ADVANCED SKIN - Il nuovo zaino donna Advanced Skin è il primo zaino da running Salomon progettato appositamente per il pubblico femminile, anche nelle dimensioni. Il gilet presenta due tasche frontali disegnate per accogliere due borracce da 500 ml (con cannucce), e riduce la sensazione di peso aderendo perfettamente al corpo durante la corsa. La particolare conformazione della parte anteriore permette di posizionare due flask morbidi sotto il seno; meno pressione e più comfort per consentire alle atlete di idratarsi spesso e in maniera agevole. Il design MotionFit donna prevede una costruzione a due direzioni in tessuto stretch sul petto per ridurre la pressione sul seno e assicurare il massimo comfort. È possibile personalizzare al massimo la vestibilità, e trasportare bastoncini e accessori. Il gilet è composto da due tasche anteriori stretch, una tasca interna con anelli per agganciare il serbatoio, due tasche frontali con anelli per fissare le borracce, due tasche superiori stretch, uno scomparto stretch con zip laterale, uno scomparto posteriore con tasca a rete, una tasca inferiore con due aperture laterali, una tasca sulla spalla e due tasche laterali con zip. Dispone inoltre di porta bastoncini, fischietto di sicurezza e un anello aggiuntivo riflettente per fissare la torcia.


Dolomite, il 2019 sarà Veloce

Il 2019 di Dolomite, lo storico marchio italiano controllato dal gruppo Scott, sarà particolarmente ricco di novità. Skialper ha avuto la possibilità di vedere la nuova collezione agli Outdoor Experience by Dolomite, l’abituale evento organizzato dall’azienda per presentare i prodotti ai negozianti che quest’anno era in programma ieri nella spettacolare cornice del Monte Bianco. La presentazione è stata organizzata al Pavillon du Mont Fréty (2.200 metri) con escursione fino a Punta Helbronner (3.466 metri), raggiunto con la spettacolare Skyway, la funivia del Monte Bianco. Un’occasione per fare il punto sul processo di rinnovamento del marchio con Eleonora Arrigoni, marketing coordinator di Scott Italia, Aldo Felici (sales manager footwear di Dolomite), Ambrogio Grillo (sales manager apparel di Dolomite), Federico Camangi, Guida alpina e ambassador, Ivano Camozzi, brand manager di Scott Italia e Francesca Cipolla che si occupa della comunicazione del marchio.

VELOCE GTX, MULTIUSO VERA - Il prodotto centrale della nuova collezione, quello attorno al quale ruota la nuova filosofia, è Veloce GTX, una scarpa moderna e leggera, non facilmente catalogabile perché molto versatile: una multifunzione ancora più multifunzione, una calzatura da montagna ideale non solamente per l’amatore ma anche per il professionista, dalla Guida alpina fino al tecnico del soccorso. Prodotto 100% made in Italy, dal peso piuma di 297 grammi, l’azienda la definisce come scarpa per salire in agilità (da qua il nome Veloce) sui terreni tecnici, dal sentiero alla via ferrata, fino ai tratti con neve e ai tracciati di misto. «Non è facile trovare una proposta tanto versatile e trasversale, adatta alle più svariate situazioni - ha detto la Guida alpina Federico Camangi -. Veloce GTX è innanzitutto molto leggera, adatta per gli avvicinamenti su roccia e poi, una volta indossato il rampone, anche su neve ghiacciata. Poco ingombrante da attaccare all’imbrago, è il giusto compromesso tra tecnicità, protezione, precisione e leggerezza. L’alpinismo sta cambiando e, spesso, anche i nostri clienti mirano ad ascese sempre più rapide. Avere una scarpa leggera è certamente un grande aiuto se l’obiettivo è (anche) la velocità». Veloce GTX vanta un sistema costruttivo all’avanguardia, mai utilizzato prima in una calzatura di questa categoria, ed evoluzioni creative di tecniche antiche e tradizionali. Ecco le principali caratteristiche.

Veloce GTX

LEGGEREZZA (solo 297 gr. ½ paio)

Obiettivo raggiunto grazie alla combinazione e applicazione di diverse tecnologie e  soluzioni costruttive:

- Tecnologia Perspair (per la tomaia): garantisce leggerezza e resistenza, grazie all’inserimento (direttamente in telaio) delle superfibre, filati tecnici con specifiche caratteristiche di traspirazione, anti-abrasione, anti-taglio, tutto in un singolo pezzo.
Si ottiene così una tomaia leggerissima, priva di sovrapposizioni di materiali altrimenti necessari alle diverse funzioni.

- Il battistrada Nanga Litebase by Vibram: l’obiettivo di leggerezza si raggiunge attraverso una riduzione estrema degli spessori del fondo gomma. Ne consegue una riduzione del peso della suola del 25-30%.

VERSATILITÀ

Veloce GTX è un prodotto adatto a diverse attività grazie a:

- fodera in Gore-Tex che garantisce l’impermeabilità su erba bagnata o neve.

- sottopiede rigido che permette la progressione su roccia e su tutti i tipi di terreno.

- intersuola Alp HC in PU a doppia densità che massimizza l’assorbimento degli urti

- attacco posteriore per i ramponi semi-automatici che permette l’attraversamento di nevai e zone ghiacciate.

- battistrada Nanga Litebase che combina la resistenza e durabilità della mescola Mont, alla leggerezza della tecnologia Litebase, mantenendo inalterati grip, durata e trazione, che la rendono adatta a tutti i terreni alpinistici.

PRECISIONE

La forma è aderente, ma non troppo, per una calzata precisa ma confortevole, anche in uso intensivo. La calzetta elasticizzata avvolge totalmente il piede evitando la formazione di pieghe dei materiali o la formazione di spazi vuoti. Il taglio basso della tomaia permette la completa mobilità della caviglia, rendendola ancora più agile.

Veloce GTX

LIFESTYLE, DALLA MONTAGNA ALLA CITTÀ - Il concetto chiave rimane sempre lo stesso: partire dalla montagna per arrivare fino alla città e viceversa, con prodotti ricchi di dettagli tecnici ma, allo stesso tempo, adatti alla vita di tutti i giorni. Per il tragitto casa - lavoro, così come per una tranquilla serata tra amici. La scarpa, realizzata con materiali all’avanguardia, idrorepellenti e traspiranti, e suole tecniche, diventa un’icona di stile da sfoggiare anche nella city. E se già l’operazione di re-branding dello scorso anno pareva andare in questa direzione, nel 2019 assisteremo a un approccio che andrà ad accentuare sempre di più la sinergia tra scarpa e abbigliamento. L’obiettivo è quello di un rafforzamento e riposizionamento del marchio, con lo scopo di offrire al consumatore cittadino il total look Dolomite. Ed è così che, ad esempio, l’iconica Cinquantaquattro (nata come modello lifestyle) diventa Cinquantaquattro Hike GTX, con suola in Vibram  e trattamento Gore-Tex, studiata per affrontare i sentieri di montagna. Il tutto viene abbinato alla giacca Cinquantaquattro Smart, altamente tecnica e disponibile in tre diverse versioni, di cui anche una smanicata. Così come la Settantasei Knit e la Settantasei Kint GTX, abbinabili entrambe alla giacca Cinquantaquattro Retrò; o ancora i modelli Cinquantaquattro Duffle e Move, che vengono proposti in abbinamento con le giacche Sessanta Fusion oppure con Unico Jacket. Tutta una serie di proposte intercambiabili e trasversali, che vanno dalla tinta unita ai temi foliage, senza mai dimenticare i dettagli tecnici che contraddistinguono il brand.


Le novità Scarpa per la primavera-estate 2019

Nell’anno dell’ottantesimo anniversario della fondazione, Scarpa non smette di guardare avanti e anche per la primavera-estate 2019 sono diverse le novità. Diamo uno sguardo ai principali highlight presentati alla fiera Outdoor di Friedrichshafen.

ALPINE RUNNING - Due nuovi modelli in collezione SS19: Spin Ultra e Proton XT. Il primo è un modello performante, agile e reattivo adatto ai top runner, ma anche agli appassionati, con la giusta dose di ammortizzazione e la più recente tecnologia Vibram Litebase, il secondo è ideale per utilizzi prolungati e percorsi off-road di lunga distanza, offrendo comfort, durata e grip su ogni terreno.

Proton XT

APPROACH - La famiglia Mescalito cresce e aggiunge Mescalito KN: la tomaia in tecnologia knitted rende questo modello ancora più leggero e traspirante. Peso ridotto e grip grazie all’accoppiata Vibram Litebase e Megagrip.

Mescalito KN

TREKKING E HIKING - Con l’introduzione del modello Air si amplia la famiglia Moraine, un nome da sempre legato agli appassionati delle escursioni giornaliere. Oltre al rinnovo delle scarpe esistenti, la new entry Moraine Air è una calzatura bassa, dedicata a escursionismo su terreni misti in giornate di sole, passeggiate su sentieri e lunghe camminate. Nuovo arrivo anche Mojito Trail, una calzatura bassa e leggera per escursionismo veloce su terreni misti, passeggiate su sentieri in montagna e per viaggi dinamici e Mojito Hike Plus GTX, uno scarponcino protettivo per escursioni su sentieri sterrati con carichi leggeri e passeggiate su terreni facili. Versatile e leggero, il giusto compromesso tra confort, impermeabilità e prestazione.

Moraine Air
Mojito trail GTX