Salomon rende pubblici gli studi sulla LCA
Nel tentativo di creare un sistema di riferimento per l'industria degli sport sulla neve il brand
leader degli sport invernali rende pubbliche le sue ricerche in materia di innovazione e di
misurazione dell'impatto ambientale
Salomon, leader mondiale nelle attrezzature per gli sport invernali, presenta oggi i dati delle ricerche sul ciclo di vita (LCA) dei prodotti per gli sport sulla neve, condotta sulla linea di articoli sci e snowboard dell'azienda. Lo studio, iniziato nel 2019, è stato intrapreso con l'obiettivo di comprendere con un approccio scientifico l'impatto ambientale dell'intera offerta di prodotti Salomon. Ora, il team di sport invernali rende pubblici i risultati per aiutare l'industria degli sport sulla neve a generare interesse affinché il settore propenda verso una progettazione più sostenibile dei prodotti.
La valutazione del ciclo di vita (LCA) dei suoi prodotti consente ai diversi team sci e outdoor dell'azienda francese, che vanta 76 anni di esperienza, di individuare l'impatto ambientale di ogni fase del processo di produzione del prodotto: dall'approvvigionamento dei materiali fino alla gestione della conclusione del ciclo di vita di ogni articolo. In questo modo, il processo LCA fornisce informazioni scientifiche direttamente alla strategia climatica aziendale di Salomon. Per
vedere i grafici delle LCA su specifici prodotti per gli sport invernali cliccare il seguente LINK.
«Misurando l'impatto dei nostri prodotti e condividendo i nostri risultati, desideriamo contribuire alla trasformazione del nostro settore», afferma Xavier Le Guen, VP di Salomon Winter Sports Equipment. «Un anno dopo l'approvazione del nostro Science Based Target, stiamo convalidando i nostri sforzi con questo studio sulla gestione del ciclo di vita ed effettuando un’evoluzione dei nostri sistemi interni per consentire ai nostri team di prodotto di quantificare e divulgare l'impatto di CO2 dei nostri prodotti. L'obiettivo è sviluppare una metodologia per calcolare l'impatto ambientale di tutte le attrezzature per gli sport invernali. Questo potrebbe essere il presupposto di un futuro sistema di certificazione delle prestazioni ambientali dei prodotti».
Il lavoro di LCA svolto dal team di sostenibilità dei prodotti Salomon è un passo fondamentale della strategia Change our Tomorrow 2030 dell’azienda e dell'obiettivo di ridurre le proprie emissioni assolute di anidride carbonica del 30% entro il 2030 (rispetto a un valore di riferimento del 2019). Questo impegno fa parte della storica adesione di Salomon nel 2018 alla Carta dell'Industria della Moda delle Nazioni Unite per l'Azione per il Clima (UNFICCA) al Patto per il Clima SIA firmato nel 2021. Salomon ha inoltre fissato l'obiettivo di una trasparenza del 100% sugli impatti ambientali dei prodotti, ovvero la visualizzazione dei criteri ecologici di tutti i prodotti entro il 2025.
Torna l'Ultra Trail del Lago Maggiore
From lake to sky across Wilderness, manca poco al III Craft UTLM
Al via tra poche settimane la terza edizione del CRAFT Ultra Trail del Lago Maggiore, nel weekend di Sabato 30 Settembre e Domenica 1 Ottobre con partenza e arrivo dal capoluogo piemontese di Verbania. Un evento unico che unisce il trail running alla storia, alle tradizioni culturali, all'enogastronomia e ai panorami mozzafiato di un percorso che custodisce ancora numerosi segreti, grazie alla sua vasta area"wild" del Parco Nazionale della Val Grande, la più estesa in tutto il territorio italiano. L’evento di richiamo ormai internazionale è organizzato dall’Associazione Sportiva SPORT PRO-MOTION A.S.D.
Un evento che offre distanze e percorsi per tutti i gusti: WILD da 81K/5.200 D+ dedicata a chi ama le lunghe distanze, BRAVE 52K/3.100 D+, SCENIC da 37K/2.100 D+ e SUNSETda 18K/700D+, aperta anche ai camminatori in versione non competitiva, per la quale non è quindi necessario essere in possesso di tesseramento FIDAL e certificato medico agonistico.
Tutte le gare tranne la SUNSET avranno partenza e arrivo dal nuovo Lungolago pedonale di Verbania Pallanza, sulle sponde del Lago Maggiore e andranno a toccare le più belle cime del Parco Nazionale dellaVal Grande con un panorama mozzafiato non solo sul Lago Maggiore, ma anche il Lago di Mergozzo e il Lago D’Orta, piccole perle della zona della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
https://www.youtube.com/watch?v=OxYXG0bsPpI
New entry nella famiglia Sport PRO-MOTION ASD e nuovo title sponsor il brand di calzature da running e trail running CRAFT. Consolidata la partnership con il megastore SPORTWAY di Gravellona Toce, lo sport nutrition ENERVIT e l'azienda torinese di attrezzature e abbigliamento per la montagna FERRINO, che da oltre 150 anni accompagna gli appassionati di outdoor nelle loro avventure.
Le iscrizioni sono aperte sul sito ufficiale dell'evento.
Petzl Legend Tour Italia sbarca in Sardegna
La storia dell'arrampicata sportiva sarda raccontata in quattro episodi, online a partire da lunedì 4 settembre
Un viaggio tra le scogliere e il calcare dell'isola che negli anni si è guadagnata un posto di diritto tra le top climbing destinations europee, grazie alla qualità della roccia e alla bellezza e unicità dei paesaggi che offre. Petzl racconta in quattro episodi, disponibili online sul canale youtub del brand ogni lunedì per quattro settimane a partire dal 4 settembre, la storia dell'arrampicata in Sardegna, ripercorrendone le tappe attraverso i luoghi e i protagonisti che, a partire dalla metà degli anni ottanta, furono e sono tutt'ora in grado di valorizzare un territorio unico nel suo genere.
I nomi che sentirete nominare più volte sono quelli storici di Heinz Mariacher, Manolo, Bruno Pederiva, Enzo Lecis, Gianluca Piras, passando per Maurizio Oviglia, Rolando Larcher, fino ad arrivare a Federica Mingolla (e molti altri ancora). Tutti nomi che hanno partecipato attivamente allo sviluppo della verticalità sarda, coniugando quel giusto mix di creatività, innovazione e follia che ci permette oggi di scalare in alcuni dei luoghi più iconici, che saranno protagonisti delle puntate del tour.
Si parla delle pareti di Cala Gonone e di Cala Goloritze, con la sua splendida guglia, dove è possibile scalare a picco sul mare in un ambiente selvaggio; di Masua e Domusnovas, dove di fatto è nata l'arrampicata in Sardegna. Si passa poi nel terzo episodio a Jerzu e ai suoi strapiombi, per terminare questo viaggio a Gorropu, iconico canyon che ospita la via Hotel Supramonte, di recente ripetuta da Federica.
«Alla fine di questo viaggio abbiamo scoperto non solo un pezzetto di storia dell’arrampicata sportiva ma soprattutto la bellezza di questa terra, delle sue distanze da viaggiare che restituiscono un senso di libertà senza eguali. Il nostro augurio è che il passaggio di ogni climber sia in punta di piedi e che quest’isola resti così, selvaggia e autentica com’è sempre stata».
Troverete gli episodi disponibili a questo link: https://www.youtube.com/@PetzlSportVideos
È arrivata la nuova Ribelle Run Kalibra con Boa
Scarpa presenta le novità skyrunning per la stagione F/W, due modelli sviluppati in collaborazione con l'atleta Philipp Ausserhofer e BOA
La famiglia Ribelle si amplia con due nuovi modelli dedicati al mondo dello skyrunning. Sviluppate in collaborazione con il talentuoso trail runner altoatesino Philipp Ausserhofer e con Boa, azienda leader nel settore delle allacciature per calzature, Ribelle Run Kalibra HT e Ribelle Run Kalibra ST sono la punta di diamante di SCARPA per la stagione autunno inverno 2023.
Dotate del sistema di chiusura brevettato Wrap360, che avvolge il piede a 360° per garantire massimo controllo e stabilità, utilizzano il nuovo quadrante Li2 che permette una regolazione micrometrica precisa in entrambe le direzioni.
La scelta di sviluppare due scarpe molto simili eppure molto diverse tra loro nasce dalla necessità degli atleti di utilizzare prodotti specifici per le diverse tipologie di terreno. Ribelle Run Kalibra HT è pensata per i terreni rocciosi, dove l'assorbimento dell'impatto, la resistenza dei materiali e una suola che eviti la penetrazione di pietre appuntite sono fondamentali. la versione LT invece è indicata per i terreni fangosi e bagnati, tipici della stagione autunnale, dove il grip viene garantito da un'adeguata tassellatura e dall'utilizzo di gomme in grado di aderire adeguatamente ai fondi umidi.
«La Scarpa Kalibra HT – commenta Ausserhofer - è una scarpa versatile, particolarmente confortevole sui terreni tecnici. Il sistema BOA migliora notevolmente la tenuta della scarpa e aumenta la precisione nella corsa. Si ha la sensazione che la scarpa racchiuda il piede e si adatti come una seconda pelle. Soprattutto nella zona del tallone. Una scarpa davvero divertente da indossare e correre».
Le scarpe sono state presentate al Chamonix nei giorni scorsi in occasione dell'UTMB Mont Blanc, evento perfetto per metterne in risalto le qualità. Le troverete disponibili nei rivenditori autorizzati e online, su www.scarpa.com, al prezzo consigliato di 189,00€.
INTENSE, l'avanguardia della tecnologia Millet
La prima calzatura da trail running Made in France di Millet che combina performance e
innovazione tecnologica per una visione dell’outdoor sempre più moderna e...responsabile!
Millet, marchio francese di abbigliamento outdoor che da oltre 100 anni scrive la storia dell’alpinismo accompagnando con i propri equipaggiamenti i grandi nomi della montagna, presenta la sua prima calzatura da trail running made in France, sviluppata presso lo stabilimento Advanced Shoe Factory 4.0 (A.S.F. 4.0) del gruppo Chamatex, nell’Ardèche. Frutto del desiderio di evolversi insieme alla montagna e di essere al fianco delle nuove generazioni che oggi si approcciano ad essa in modo diverso. A.S.F. 4.0 è il primo stabilimento automatizzato di calzature sportive in Francia, un progetto di ampio respiro nato nel 2020 e parzialmente finanziato da Millet che consentirà di localizzare la produzione nei territori limitrofi e di limitare notevolmente i costi di trasporto. Unità di produzione all’avanguardia dell’innovazione, lo
stabilimento oggi occupa una ventina di persone e nutre l’ambizione di raggiungere una capacità di prototipazione e produzione che permetterà prossimamente di assemblare 500.000 paia di calzature all’anno. Sostenendo questo progetto incentrato sull’innovazione sostenibile, Millet continua ad imprimere la sua visione moderna nel campo dell’outdoor e apre la strada alla rilocalizzazione durevole di un settore essenziale del mercato. Il marchio, sin dalle sue origini impegnato a rispettare l’ambiente e che punta a diventare un’impresa rigenerativa entro il 2030, ritiene infatti che l’industria tessile e outdoor debba mettersi costantemente in discussione per affrontare l’urgenza climatica, rispettando le necessità delle generazioni future e delle risorse a disposizione.
La calzatura INTENSE è realizzata interamente in tessuto Matryx® -tessitura tecnica di fili di nylon e kevlar brevettata da Chamatex - che le conferisce
tenuta, traspirabilità e elevata resistenza all’abrasione. La guaina PU idrofoba del filo permette di migliorare l’evacuazione dell’umidità e accelera l’asciugatura. La calzatura è perfettamente adatta alla pratica del trail grazie alla suola esterna Michelin® Reattiva che offre un’aderenza perfetta per un peso di soli 500 gr e un drop di 6 mm. La suola intermedia è realizzata in EVA riciclato al 25%, mentre due inserti in EVA ad alta densità sono riportati a livello del tallone e delle dita del piede per una maggiore protezione dagli urti e dagli elementi esterni.
TEGU, l'infradito degli sportivi
TEGU è l’infradito attenta alla sostenibilità. Ammortizzata, comoda e versatile, con dettagli ispirati all'arrampicata.
Scarpa pensa all'estate e sorprende con l'uscita di TEGU, l'infradito da approach alla spiaggia. Il prodotto è stato concepito in ottica green, con suola PRESA (riciclata al 35%) con tasselli poco pronunciati per un'ottima presa ed una buona sensibilità. L’intersuola in EVA (BASE BIO 30% - riciclata al 20%) con inserti in microfibra. La tomaia è realizzata con cinturini in pelle PU vegana con morbida fodera in microfibra per il massimo comfort (riciclato al 55%), puntali in tessuto di poliestere (riciclato al 54%) e laccio in poliestere (riciclato al 54%).
Il prodotto perfetto per le vostre avventure in riva al mare. Disponibile online su scarpa.com e presso i rivenditori specializzati.
https://www.youtube.com/watch?v=W6EQBE0umJU&feature=youtu.be
Arriva Aequilibrium speed GTX
La sportiva presenta la new entry nella famiglia del fast & light in alta montagna
Aequilibrium Speed GTX è il nuovo scarpone La Sportiva sviluppato per rivoluzionare il settore dell'alpinismo moderno, dove il fast&light è orami lo stile più richiesto e ricercato. Lo scarpone va a completare l'iconica linea Aequilibrium, già composta dai modelli Top GTX, ST GTX w LT GTX, concepiti per utilizzo sui sentieri alpini, passaggi tecnici e terreni misti.
Il concetto di equilibrio si propone come fil rouge dell’intera linea e in Aequilibrium Speed GTX si ritrova nell’armonia tra comfort, tecnicità, leggerezza e durabilità, caratteristiche necessarie per sviluppare un prodotto che mira a garantire prestazioni eccellenti e massima sicurezza sulle cime più sfidanti. Punto di forza della calzatura è la leggerezza: con un peso di soli 530g per mezzo paio, Aequilibrium Speed GTX si conferma il modello più leggero della gamma, garantendo gli stessi livelli di performance di uno scarpone da alpinismo più pesante.
Tra le caratteristiche più rilevanti spicca la costruzione del tallone con tecnologia Double Heel® di derivazione della linea Aequilibrium, che consente una camminabilità senza precedenti grazie alla geometria pronunciata del doppio tassello posteriore che ne aumenta l’effetto frenante in discesa e permette una rullata più fluida, riducendo l’affaticamento muscolare.
La ghetta esterna idrorepellente in tessuto elasticizzato è pensata per proteggere il piede dall’acqua e per resistere alle intemperie ad alta quota, mentre il cuscinetto protettivo integrato nella ghetta è studiato per aumentare la protezione della caviglia. La fodera dello scarpone è realizzata in Gore-Tex® Performance Comfort per aumentare gli standard di impermeabilità e traspirabilità del prodotto. Aequilibrium Speed GTX è, inoltre, dotato di tallonetta posteriore compatibile con ramponi semi-automatici e suola Vibram Durastep con tecnologia SpringLug Tech che permette la massima protezione e una grande resistenza all’abrasione e all’usura, oltre a fornire alti standard di grip e trazione.
Aequilibrium Speed GTX è da oggi disponibile sul sito La Sportiva e presso i rivenditori autorizzati.
Per saperne di più, visita www.lasportiva.com
Benvenuti a casa Dynafit
Da dicembre 2023 il brand del leopardo si trasferirà nella nuova Dynafit Speed Factory a Kiefersfelden, in Germania.
Sarà ultimata entro fine 2023 la nuova sede Dynafit a Kiefersfelden, alle porte settentrionali delle Alpi. L'edificio futuristico in acciaio e vetro ospiterà un centinaio di dipendenti e sarà l'hub di incontro per i visitatori e per le attività legate al brand.
La Speed Factory DYNAFIT è stata costruita secondo il progetto dello studio di architettura spagnolo di fama internazionale "Barozzi Veiga" con sede a Barcellona. L'edificio ha una superficie utile lorda di circa 10.000 metri quadrati Il nuovo edificio è strutturalmente suddiviso in spazi pubblici e non pubblici. Gli spazi per uffici moderni e flessibili, le cosiddette Office Homes, offrono uffici luminosi con sistemi di ombreggiamento innovativi per un centinaio di dipendenti. Le aree pubbliche, a loro volta, invitano i visitatori a entrare nel loro personale mondo di esperienze DYNAFIT.
Giusto in tempo per il lancio della collezione estiva e l'inizio della stagione del trail running, i locali destinati al pubblico apriranno le porte il 15 marzo 2024. Questo include il DYNAFIT Store, dove i visitatori potranno conoscere il DNA dell'azienda attraverso stimoli visivi e interattivi e immergersi nel mondo del leopardo delle nevi. Nella galleria aperta in alto, DYNAFIT dà spazio ai servizi per i clienti: dal servizio di noleggio (noleggio di scarpe da sci alpinismo e da trail running), al fitting degli scarponi, all'analisi approfondita della corsa, fino all'energy bar, gli appassionati di sport di montagna sono seguiti in modo completo da un team di professionisti.
Il Care & Repair Centre è incentrato sulla sostenibilità, che è uno dei valori più importanti del Gruppo Oberalp. Gli appassionati di sport di montagna possono far riparare l'abbigliamento e l'attrezzatura outdoor danneggiata di tutte le marche. Tra le aree pubbliche c'è anche la Fabbrica dello Sci, che si rivolge sia agli amanti della velocità che a quelli della neve fresca: gli sciatori possono creare i propri sci da alpinismo secondo le proprie idee e i propri desideri.
Il ristorante interno è in costruzione in un edificio separato, accanto alla DYNAFIT Speed Factory. Con la sua posizione nella città bavarese di Kiefersfelden, al confine con l'Austria, il DYNAFIT Bivac si rivolge sia agli appassionati di sport di montagna che ai pendolari attenti all'alimentazione. Seguendo l'esempio della sede altoatesina dell'azienda, il ristorante offre una cucina vegetariana, regionale e stagionale, in linea con il credo "Mediterranean meets light.
Mountain Racer 3 - Topo offroad
Il brand americano lancia la terza edizione del modello protagonista della collezione, che torna alla ribalta con maggiore ammortizzazione, protezione e comfort all'insegna della leggerezza
Topo Mountain Racer 3 è la scarpa pensata per percorsi tecnici e montuosi, su lunghe distanze, dove alle volte occorre anche essere veloci. Le funzionalità e i miglioramenti introdotti nella terza versione del grande classico made in USA lo rendono in grado di gestire qualsiasi terreno, comprese le superfici più estreme, in ogni condizione atmosferica.
Migliorata in cushioning senza però rinunciare alla leggerezza, è apprezzata sia dagli atleti in cerca di un prodotto performante che dagli utilizzatori occasionali amanti dell'off road che continueranno ad apprezzarne la comoda calzata e l'ampio spazio nel toe box, per permettere alle dita di rilassarsi naturalmente.
Parliamo ora di caratteristiche tecniche: Mountain Racer 3 mantiene il drop di 5mm delle precedenti versioni ma inserisce una piattaforma maggiorata di 3 mm per incrementare l'ammortizzazione e la protezione sotto al piede, la tomaia traspirante e resistente in mesh tecnico rende la calzata sicura garantendo traspirabilità e stabilità al piede ed è in materiale riciclato, come anche la fodera e la soletta. Nell'intersuola è stato inserita la mescola ZipFoam, per raggiungere il perfetto equilibrio tra reattività e morbidezza. La suola, infine, è in Vibram Megagrip, con tassellatura da 6 mm per il rilascio ottimale di fango e detriti. Il tutto in un prodotto che pesa soli 286 grammi.
Mountain Racer 3 è disponibile online su topoathletic.it e nei punti vendita specializzati al prezzo consigliato di 190€.
La nuova spedizione di Mike Horn
Un'avventura in barca a vela lunga quattro anni, per raccontare gli effetti del climate change negli ambienti più remoti del pianeta.
What's Left è il nome dell'ultimo grande progetto di Mike Horn, ambassador Ferrino, uno dei più grandi esploratori dell'ultimo secolo. Durante i suoi trent'anni di carriera Horn ha compiuto imprese prima considerate impossibili, come il giro del mondo attonro all'equatore, portato a termine nel 2000 senza ausilio di mezzi motorizzati; o il giro del mondo attorno al circolo Polare Artico in autonomia, portato a termine superando due durissimi inverni artici. Nel 2006 è stato il primo uomo a raggiungere il polo nord a piedi nella stagione più fredda e nel 2016 ha portato ha dato via al progetto di circumnavigazione del globo toccando Polo Nord e Polo Sud. Queste sono solo alcune delle missioni portate a termine dal sudafricano, che all'età di 57 anni non è ancora sazio di scoperte e nuove sfide.
«What's Left», ovvero «Cosa Rimane», è un lunghissimo viaggio di quattro anni che lo porterà a ad attraversare gli oceani a bordo della sua barca a vela Pangea, con l'intento di toccare tutti i continenti e partire dal mare per andare alla ricerca di ambienti ancora inesplorati, testimoniando con racconti e immagini gli effetti dei cambiamenti climatici.
«Questo viaggio rappresenta un riassunto delle mie esperienze passate offrendo anche un’opportunità al pubblico di osservare lo stato attuale del nostro pianeta. Nel corso di quattro anni, visiterò luoghi iconici e incontaminati, scoprendo cosa è cambiato e realizzando tante imprese che sono ancora nel mio cassetto dei sogni. Attraverso questa avventura, il mio obiettivo è ispirare le persone ad agire e perseguire le proprie passioni. Ogni destinazione nell'itinerario accuratamente studiato di "What's Left" mostrerà i temi intrecciati di avventura e ambiente». Racconta Horn.
La scelta di compiere il viaggio a bordo della barca Pangea non è dovuta solo all'amore di Mike per la vela, ma è una conferma dell'attenzione all'ambiente che, da sempre lo ha portato a rinunciare il più possibile all'utilizzo dei mezzi a motore per le sue imprese. La prima tappa del viaggio sarà la Groenlandia, dove nei prossimi mesi, dopo una difficile navigazione fra gli iceberg dei mari artici, Mike tenterà l’impegnativa ascensione del Gunnbjørn Fjeld, la vetta più alta dell’isola, da dove si gode un panorama a 360° su uno dei più maestosi territori di wilderness della Terra.
Anche in questa nuova impresa Ferrino sarà al fianco di Mike Horn, come è stato per tutte le altre grandi spedizioni dell’esploratore sudafricano.
«Mike è il simbolo dell’inesauribile passione per la scoperta che anima l’uomo - commenta Anna Ferrino, CEO di Ferrino – uno spirito che trova realizzazione in esperienze uniche e incredibili come quelle che lui ha vissuto e continua ad affrontare, ma anche nelle piccole avventure che tutti gli amanti dell’outdoor sognano e realizzano, magari a due passi da casa. Siamo orgogliosi di contribuire con il nostro lavoro e i nostri prodotti alla realizzazione di questi magnifici sogni. Piccoli o grandi che siano».
If it's broke, fix it!
Patagonia invita l'industria dell'abbigliamento a concentrarsi sulla riparazione e sul prolungamento della vita dei prodotti
Il noto progetto Worn Wear del brand californiano, basato sulla riparazione dei capi di abbigliamento che hanno ancora una lunga vita davanti a se, sarà implementato da un portale online, dove i clienti potranno richiedere autonomamente una riparazione in qualsiasi momento, senza necessariamente dover aspettare di incontrare la roulotte delle meraviglie ad uno degli eventi organizzati in giro per il mondo. Con questo upgrade e con l'espansione della rete di esperti e di negozi dotati della strumentazione necessaria, Patagonia punta a quadruplicare il numero di riparazioni fino al raggiungimento di quota 100'000 nei prossimi cinque anni.
L'importanza del riparare è evidente, si pensi che mantenere in vita un prodotto per nove mesi in più permette di ridurre dal 20 al 30% l'impronta in termini di emissioni di carbonio, rifiuti e acqua rispetto all'acquisto di un capo nuovo.
Ma l'azienda non si ferma qui: l'anno scorso, con il sostegno dell'Amsterdam Economic Board, ha collaborato con Makers Unite per lanciare United Repair Center, un nuovo fornitore di riparazioni creato per servire diversi marchi di abbigliamento, con l'obiettivo di cooperare attraverso lo sviluppo di un modello rigenerativo. Alcuni grandi brand, come ad esempio Decathlon, hanno già aderito all'iniziativa e nel 2023 è prevista l'apertura di una seconda sede nel Regno Unito, mentre l'aggiunta di altre località europee è in programma per il prossimo anno.
Venticinque anni di DoloMyths Run
La gara del circuito Golden Trail Series, supportata da Salomon, compie un quarto di secolo e festeggia con una giornata dalle condizioni incredibili.
Il sole splende su Canazei e sul tracciato della Dolomyths Run Skyrace, che dal centro abitato risale le piste da sci fino al passo Pordoi, per poi inerpicarsi violentemente fino alla forcella e successivamente in vetta al Piz Boé. Da qui è tutta discesa, una di quelle in cui bisogna dare tutto, perchè è qui che si decidono le sorti della gara. Elhousine El Azzaoui e Judith Wyder hanno dato tutto, conquistando il primo gradino con un netto distacco sugli avversari, in una competizione ricca di adrenalina e paesaggi incredibili. I partecipanti registrati alla terza tappa delle Golden Trail Series sono stati 1100, provenienti da 26 nazioni, attirati dall'irresistibile fascino dolomitico.
Al termine dei 22 km del tracciato di gara, dei quali 10 in salita con il passaggio più elevato ai 3.152 metri del Piz Boè e 12 in discesa, entrambi i vincitori hanno fatto registrare due ottime prestazioni, anche se nessuno dei due è riuscito a migliorare i primati della competizione. Il nordafricano, che vive nel comune ticinese di Bedano, con un conto in sospeso con la DoloMyths Run dopo il secondo posto nel 2021 e il terzo nel 2019, ha costruito il suo primo successo forzando il ritmo in discesa, e chiudendo con il tempo di 2h04’39”, mentre l’elvetica di Berna, già campionessa mondiale di corsa orientamento proprio in Trentino, ha fatto il vuoto già al secondo chilometro in salita, proseguendo la propria cavalcata trionfare fino al traguardo di Canazei, facendo registrare il tempo di 2h24’24”, superiore di 5’38” al suo precedente record del 2019.