Transvulcania a Pere Aurell Bove e Ida Nilsson. Con Marco De Gasperi quarto!
Pere Aurell Bove e ancora Ida Nilsson: sono loro i protagonisti della Transvulcania, nella prova ultramarathon, prima tappa delle World Series ‘Extra’. Lo spagnolo chiude i 75 km del tracciato (e 4350 metri di dislivello) con il tempo finale di 7h37’26”, precedendo il russo Dmitry Mityaev (7h38’22”) e il francese Thibaut Garrivier (7h42’49”), con ottima quarta piazza per Marco De Gasperi. Il Dega era un po’ al debutto su distanze del genere e arriva il traguardo in 7h44’26”, quinto il francese Xavier Thevenard, sesto lo spagnolo Manuel Anguita Bayo con settimo posto per Daniel Jung; sedicesimo Franco Collé.
La svedese Nilsson fa triplete: venticinquesima assoluta in 8h40’43”; con lei sul podio la spagnola Mònica Comas Molist (8h46’57”), e la statunitense Kelly Wolf (8h49’45”). Undicesima Laura Besseghini.
Transvulcania, partenza con il vertical
Primo atto del lungo fine settimana della Transvulcania con il vertical, tappa del World Circuit. Percorso classico con partenza dalla spiaggia di Puerto de Tazacorte ed arrivo a El Time dopo 7,6 km e 1203 metri di dislivello. Vittoria di Pascal Egli in 47’55”, davanti a Stian Angermund-Vik in 48’03” e Rui Ueda in 48’08”, quarto Aritz Egea, quinto Ondrej Fejfar. Nella prova femminile detta legge Christel Dewalle in 56’52” su Laura Orgué in 57’19”; terza Zuzana Krchová 1h01’13” con quarta, a soli cinque secondi dal podio, Stephanie Jimenez, quinta Yuri Yoshizumi e sesta Elisa Desco.
Contro vento
Le Eolie non sono una destinazione così scontata per una rivista come Skialper. Eppure sul numero di aprile-maggio ne parliamo. Lo fa Ruggero Bontempi con una chiave di lettura diversa perché le Eolie, oltre che una delle destinazioni marine più di moda, sono anche un incredibile terreno di gioco per chi ha voglia di scoprirle a piedi, in versione trekking. Magari unendo le suggestioni di una natura forte a quelle cinematografiche perché le isole del vento sono state il set di alcuni famosi film, a partire da Il Postino.
GREATEST ITALIAN TREKS - Le Eolie in versione trekking fanno parte di una serie di proposte insolite selezionate da Skialper in collaborazione con Ferrino. Tra le escursioni delle quali parliamo quelle al Cratere della Fossa di Vulcano, alle Cave di Caolino e Terme di San Calogero a Lipari o al Monte Fossa delle Felci di Salina. Non mancano la salita al cratere di Stromboli o passeggiate nelle selvagge Alicudi e Filicudi, dove c’è la più piccola scuola d’Europa, con una maestra e tre alunni.
LA SCIARA DEL FUOCO - Sul vulcano di Stromboli qualcuno ha anche messo gli sci. Giorgio Daidola è stato uno dei primi a farlo negli anni Settanta. «Ai tempi si poteva fare tutto, ma è stata una delle volte che ho avuto più paura in vita mia, perché a intervalli di 13-14 minuti c’era un’esplosione e veniva giù di tutto» ricorda Daidola. «Avevo bivaccato in vetta, scendendo all’alba e cercando di terminare la discesa in quello stretto lasso di tempo tra un’esplosione e l’altra, ma quando sono arrivato nella parte bassa non sapevo più dove scendere perché era pieno di grandi pietre». Quella sciata da Daidola è la sciara sul versante occidentale del vulcano, mentre ce ne sono altre più sabbiose sull’altro versante.
Salomon colora il Parco di Monza
Tanti colori e soprattutto molti contagiosi sorrisi nella mattinata di sabato 5 maggio a Villasanta (Monza), dove si è tenuto l’atteso appuntamento organizzato da Salomon, How To Trail Run (con il supporto del negozio Affari Sport). Si tratta di uno degli oltre 100 incontri organizzati dal brand francese per diffondere e incrementare la cultura della corsa off-road e il running in natura.
Condizioni meteo ottime ad accogliere gli 80 iscritti che si sono messi alla prova per approfondire il mondo del trail running con l’esperienza di Andrea Ramundo (Sport Tech Rep Salomon) e in compagnia degli atleti del team Salomon Giulio Ornati, Riccardo Borgialli e del giovane e talentuoso Andrea Rota.
È stata una panoramica a 360° sulla corsa outdoor in cui sono state illustrate le tecniche sulle diverse tipologie di terreno, l’importanza della scelta delle calzature, dell’abbigliamento e degli accessori per dedicarsi a questa disciplina, insieme ai programmi d’allenamento e agli importantissimi consigli sulla giusta alimentazione e idratazione prima, durante e al termine della corsa.
Scott, arriva l’airbag con condensatore
Scott ha annunciato che nel settembre 2018 arriverà sul mercato il nuovo zaino airbag a ventola Backountry Patrol AP30. La particolarità sta tutta nell’innovativo E1 Airbag System realizzato dalla svizzera Alpride e disponibile in esclusiva per il primo anno solo su questo zaino. La vera novità è che non c’è un motore elettrico a batteria ma un innovativo Supercapacitor System che utilizza dei condensatori per immagazzinare energia, un sistema che ricorda lo Start&Stop delle auto. Il condensatore viene ricaricato in 20 minuti tramite USB e due pile stilo AA, facilmente sostituibili, garantiscono almeno una ricarica sul campo, in circa 40 minuti. Se non utilizzate le batterie funzionano per un paio di mesi. Scott annuncia 60.000 giri al minuto della ventola di gonfiaggio che produce un flusso e una pressione sufficienti ad aprire l’airbag in un tempo inferiore ai cinque secondi.
Il fatto di non utilizzare batterie direttamente per il gonfiaggio permette a Backountry Patrol AP30 di non soffrire le basse temperature, riuscendo sempre a garantire le stesse performance di gonfiaggio, da -30 a +50 gradi. E1 di Alpride è molto leggero - circa 1,2 chilogrammi il solo sistema - e non è soggetto a restrizioni di trasporto aereo. Inoltre, dettaglio da non trascurare con un sistema di questo tipo, facilmente ricaricabile, ci si può esercitare consapevolmente a secco: non è infatti così scontato che in caso di incidente ci venga proprio istintivo titare la maniglia. La casa garantisce fino a 500.000 ricariche… Con E1 possiamo prenderci la mano e conoscere in modo approfondito il nostro dispositivo. Il sacco si presenta compatto, garantendo una valida capienza di 30 litri, con tutte le tasche al posto giusto, porta picche, sci e casco.
Scott Backcountry Patrol AP 30
VOLUME: 30 l
PESO: zaino 1.390 gr, Alpride System 1.280 gr - totale = circa 2.670 gr
PREZZO: 9oo €
+ Sistema diagonale di carico sci + Strap di compressione laterali con
sistema di carico sci A-Frame e funzione di fissaggio dello snowboard frontale
+ Tasche separate per equipaggiamento di sicurezza (pala, sonda) all’interno dello
scomparto principale + Tasca superiore con fodera in tessuto
felpato + Fissaggio per piccozza/bastone + Versatile Daisy Chain
+ Cintura leggera con cosciale di sicurezza + Etichetta SOS con istruzioni di
emergenza + Strap sullo sterno con fischietto di
emergenza + Tasca interna per mappe con portachiavi
Dove si corre in Italia nel fine settimana?
Non solo Mondiale e Transvulcania, si corre (e tanto) anche in Italia nel fine settimana: ecco qualche segnalazione, tutte le altre gare in programma, come sempre, potete vederle sul nostro calendario.
TRAIL DEL SEGREDONT - Settima edizione domenica a Vertova, in media Valle Seriana. Percorso di 23 chilometri fra le gole della Val Vertova e le propaggini del monte Alben, passando per luoghi storici come il Sentiero di Honio e il Santuario di San Patrizio. Una delle gare storiche della corsa in montagna orobica, risalente al 1952. Ma non mancano le novità: quest'anno il percorso, rispetto alle prime edizioni, è invertito: «Riproponiamo il tracciato che era nostra intenzione fare lo scorso anno - spiega ‘patron’ Franco Testa - ma che, a causa della ‘piena’ in Val Vertova, aveva subito alcune modifiche». L'intenzione è permettere agli atleti di ammirare le piscine naturali della gola della Val Vertova, considerata il punto più spettacolare dell'itinerario insieme al passaggio nella zona del bivacco Testa, a ridosso dei maestosi contrafforti del monte Alben. Ultimissimi giorni a disposizione per le iscrizioni che, in pieno stile Gav Vertova, offrono per una quota davvero modesta (20 euro) il pettorale, il buono per il pasta party, l'assistenza medica, i ristori, l'assicurazione per gli infortuni stipulata per tutti e il gadget. Quest'anno il gadget riservato ai concorrenti del Trail del Segredont è un giubbino tecnico Runnek, garantito ai primi 350 iscritti. Soglia che non è molto lontana, dato che – attualmente – le adesioni superano ampiamente quota 200. Ci si iscrive inviando una e-mail o un fax alla segreteria (gav.vertova@libero.it | fax 035.714224) allegando la copia della visita medica e compilando il modulo d'iscrizione (si scarica dal sito ufficiale) entro le ore 20 di venerdì 11 maggio. La quota va versata direttamente in loco, domenica, prima del via. Una novità dell'ultima ora riguarda i servizi del post gara. Un trattamento gratuito ed esclusivo sarà a disposizione degli atleti fino alle ore 14. Il servizio è proposto dal dottore in scienze motorie Stefano Genuizzi che racconta: «Keope World Gpr è una struttura ergonomica propriocettiva che utilizza frequenze sonore e stimolazioni meccaniche (tipo massaggio) e permette un rapido recupero (acido lattico) dopo uno sforzo intenso e prolungato come le corse in montagna. Chiunque sia interessato la può provare, una seduta dura 12 minuti, io sarò lì a disposizione». Lo start verrà dato dal centro di Vertova e si raggiungerà la quota massima di 1540 metri sulla cima Segredont.
AMOROTTO TRAIL - Tappa del Trofeo Agisko BPER Appennino Trail Cup nell’Appennino Reggiano. E sarà un week intenso a Carpineti. Si parte sabato alle 16 con il Castello delle Carpinete Vertical, partendo dal Parco Matilde alla sommità del Castello. Domenica quattro distanze: la gara regina è quella da 68 km e 3200 metri di dislivello, ma ci sarà anche il Monte Valestra Trail (da 48 km), Poiago Short Trail e San Vitale Trail (da 12 e 20 km). Le giornate saranno caratterizzate da ambientazioni rinascimentali del Gruppo Storico Il Melograno, esibizioni di sbandieratori, musici e mangiafuoco del Gruppo Maestà della Battaglia e contesti di battaglie lungo il percorso della Compagnia Falchi del Secchia. Ma ci sarà anche il raduno della Nazionale italiani FISKY. Qualche nome? Katia Fori, Cristiana Follador, Daniele Cappelletti, Luca Carrara, Eddj Nani… tutti poi con il pettorale alla partenza.
TROFEO NASEGO - Un’altra classica della corsa in montagna: doppia gara a Casto, vertical e lunghe distanze. Sabato mattina ci sarà il primo appuntamento: ore 10 in punto, partirà la gara vertical dal centro di Casto (420 metri) con arrivo sopra il Rifugio Nasego (1420 metri) con un tracciato di 3,7 km. Partirà per prima la gara femminile e in seguito, alle 10,45 quella maschile. Nel pomeriggio dopo le premiazioni nella Tensostruttura montata al centro sportivo di Famea spazio alla ‘Pucia la Nasego Fest’: a partire dalle 20 ci sarà aperitivo accompagnato da dj set con la presentazione degli élite della long distance 2018. Dopodiché, alle ore 21 ospiti della serata saranno i gemelli Bernard e Martin Dematteis che racconteranno dell’impresa del Monviso in compagnia del fratello Miculà. Il tema della serata riguarderà anche il professionismo sempre più in via di sviluppo dell’atleta off-road. Domenica il giorno del Trofeo Nasego 2018: 21,42 km di tracciato, con ben 1336 metri di dislivello positivo. Il via sarà dato alle ore 9.30 da Casto e arrivo presso il Centro Sportivo ABCF Comero.
VALLEVARAITATRAIL - Domenica si corre nel Cuneese, prova inserita nel progetto Find The Cure. A Brossasco percorso di 36 km con 2000 metri nel Vallone di Gilba, oltre alla possibilità della ‘2x18’, gara a staffetta sullo stesso percorso, con due frazioni da circa 18 km.
Il Gran Trail Courmayeur ‘accoglie’ la Cro-Magnon
Spirito di collaborazione: il Gran Trail Courmayeur, in calendario il 15 e 16 luglio su tre distanze (105, 55 e 30 km) lungo i panoramici sentieri del Monte Bianco, è pronto ad accogliere gli atleti che si erano iscritti alla Cro Magnon, con partenza da Limone Piemonte e arrivo a Mentone. Quest’ultima gara, varata 14 anni fa e considerata pioniera tra le corse su lunga distanza in alta quota, in calendario il 6 e 7 luglio prossimo, è infatti costretta a ‘saltare’ l’edizione 2018, dopo una sofferta decisione presa dagli stessi organizzatori. Motivo: in linea generale, ridotta collaborazione e restrizioni ulteriori in territorio francese, dove la gara sarebbe dovuta arrivare. «Nella pratica non possiamo organizzare adeguati servizi di soccorso sull’intero percorso», hanno detto responsabili della ‘CRO Trail’ -. La decisione non è stata facile da prendere, soprattutto perché ci dispiace deludere le persone che fino ad ora ci hanno sostenuto. Così abbiamo chiesto all’organizzazione del Gran Trail Courmayeur la disponibilità ad accogliere i corridori già iscritti al CRO. Vista la disponibilità ottenuta, possiamo ora offrire agli iscritti al CRO Trail di 115 km l’iscrizione al Gran Trail di Courmayeur del 14 luglio sul tracciato di km 105. Gli interessati possono farci pervenire la relativa richiesta alle mail crotrail@dreamchrono.it e per conoscenza a segreteria@crotrail.com. Sarà nostra cura provvedere al posto degli atleti all’iscrizione al GTC. A coloro che invece non sono interessati al passaggio alla gara valdostana, le quote di iscrizione verranno totalmente rimborsate».
Transvulcania, ci siamo
Il circuito delle World Series si trasferisce a La Palma: è il week-end della Transvulcania. Si parte giovedì con il vertical (7,6 km e 1203 metri di dislivello), seconda prova del World Circuit: tra i favoriti Stian Angermund-Vik, Aritz Egea, Pascal Egli (in gara anche Simone Eydallin), mentre al femminile occhi puntati su Laura Orgué, Christel Dewalle oltre alla 'nostra' Stephanie Jimenez ed Elisa Desco.
La ultramaraton di sabato (75 km e 4350 metri di dislivello) è prova d’apertura del circuito ‘extra’ della ISF. Folta la pattuglia azzurra con Marco De Gasperi, Franco Collé, Daniel Jung, Fulvio Dapit, Peter Kienzl, Francesca Canepa, Laura Besseghini… Gli avversari e le avversarie non mancano: i francesi Xavier Thevenard e Michel Lanne, oppure il vincitore della Hardrock 100, lo statunitense Jason Schlarb, e ancora lo spagnolo Pau Bartoló o il marocchino Zaid Ait Malek, mentre nella gara rosa favori del pronostico per la svedese Ida Nilsson (che la Transvulcania l’ha già vinta due volte), poi le statunitensi Anna Mae Flynn, Cassie Scallon, Kelly Wolf, oppure la francese Emilie Lecomte.
Sabato è il giorno del Mondiale di trail
Giovedì inizia l’avventura degli azzurri: partenza dall’Italia, destinazione Spagna, dove sabato andrà in scena il Penyagolosa Trails, gara che quest’anno è campionato del mondo trail. Start alle 6 del mattino per affrontare 85 km con 5000 metri dislivello. Il team azzurro è già volato in terra iberica per testare il tracciato. «Una prova da gestire con grande attenzione - spiega il tecnico azzurro Paolo Germanetto - che presenta gli ultimi 30 km molto impegnativi, i più ‘alpini’, se così possiamo chiamarli, del percorso. La parte centrale è più corribile, ma mai banale. Bisogna fare grande attenzione, sempre, già dalla prima discesa». Dieci i convocati (Riccardo Borgialli, Stefano Fantuz, Andrea Macchi, Christian Pizzatti, Simone Wegher, Marco Zanchi, Chiara Bertino, Alessandra Boifava, Lisa Borzani e Lidia Mongelli), cosa può raccogliere l’Italia? «Una previsione non è mai facile - conclude Germanetto - su queste distanze, Spagna e Francia partono sicuramente con i favori del pronostico, sia a livello individuale che di squadra. Noi proveremo a giocarsi con gli altri, qualche chance da podio a livello di squadra».
SPAGNA E FRANCIA - Luis Alberto Hernando e Adeline Roche sono in ‘pista’ per difendere il loro titolo conquistato lo scorso anno al Trail Sacred Forests di Badia Prataglia. Gioca in casa e punta a non sbagliare la squadra spagnola: qualche nome? Cristofer Clemente Villa, Pablo Villa, Maite Maiora, Gemma Arena e Azara Garcia. In casa Francia con Adeline Roche in gara anche Nathalie Mauclair (entrambe al rientro da un infortunio) e Amandine Ferrato, mentre nel team maschile presenti Ludovic Pommeret, Sylvain Court, Sébastien Spehler, Adrien Michaud e Romain Maillard. Assenti Cédric Fleureton e Nicolas Martin, infortunati.
GLI ALTRI - 351 atleti, 49 paesi: la concorrenza non manca (se volete vedere la start-list… eccola). Gli Stati Uniti sono sempre da prendere in considerazione (Zach Miller, Mario Mendoza, oltre a Claire Gallagher), poi Svizzera (Diego Pazos, Urs Jenzer e Walter Manser), ma soprattutto Gran Bretagna (con Tom Owens, Jonathan Albon, Thomas Evans e Ryan Smith).
Crans-Montana Rando Parc
«Un’idea che è nell’aria già da quattro, cinque anni. Il popolo degli scialpinisti, che ora è composto anche da quelli che risalgono le piste, è sempre più numeroso. Lasciarli su pista diventava quindi pericoloso, sia per loro sia per gli sciatori. Dare sanzioni a chi risale, non piaceva. Perché escluderli? E allora ecco l’idea, che piano piano e grazie all’aiuto di tutti ha preso forma». A parlare è Nicolas, marito della campionessa di scialpinismo svizzera Sèverine Pont-Combe. Sono loro i genitori del nuovo Rando Parc di Crans-Montana, in Svizzera: 40 chilometri di itinerari per lo skialp segnalati, controllati e divisi per difficoltà. con 8.000 metri di dislivello e a pochi passi dagli impianti della stupenda località svizzera. Ne parliamo su Skialper di aprile-maggio nell’articolo di Tatiana Bertera con le foto di Stefano Jeantet.
I NUMERI - Quindici itinerari poco distanti dalle piste, su oltre di 40 chilometri di sentieri, con un dislivello positivo di 8.000 metri. Sono queste le dimensioni del gigantesco trekking park inaugurato questo inverno e voluto dall’intero comprensorio, con la preziosa collaborazione di Nicolas e Séverine. Perché se in un posto ci vivi, se lo ami, vorresti che lo amassero anche gli altri e soprattutto vorresti che fosse valorizzato al meglio. Beh, qui a Crans-Montana hanno saputo farlo. Turismo intelligente, turismo per tutti, non solo per i pistaioli; a me piace chiamarlo così.
COME FUNZIONA - I percorsi scialpinistici, rappresentati su un cartellone a poca distanza dall’ingresso della funivia, sono ben segnalati. Ognuno di essi ha un numero, una scala di difficoltà, lunghezza e dislivello. Sbagliare è praticamente impossibile. Sono segnati con frecce e cartelli… qui l’ordine è proprio svizzero! La traccia c’è, ma è quella fatta dal primo che è salito dopo la più recente nevicata. Quando fiocca, la traccia si cancella, come in ambiente, ma i cartelli rimangono. Il primo che si alza la mattina e mette le pelli sotto gli sci, batte anche per tutti gli altri.
La doppia vita di Martina
La prima a essere sorpresa è stata proprio lei: Martina Valmassoi ha vinto la Trentapassi Skyrace. «Non me l’aspettavo davvero: era la prima gara della stagione e prima non è che abbia corso così tanto».
Allora sei ancora un’atleta a tempo pieno?
«Beh, non adesso non più. L’anno scorso arrivavo da un infortunio e allora ho fatto poche gare, poi comunque c’è il lavoro: è vero, per lavoro devo correre (segue la comunicazione per Salomon, soprattutto la parte social, direttamente sul campo, seguendo gli atleti sui percorsi di gara ndr), ma il tempo è quello che è. Per esempio in settimana parto per la Transvulcania, ma niente pettorale, solo foto e testi…».
Comunque un programma gara lo hai fatto?
«Sì, sono sempre nel team Salomon Italia e ho un sostegno a livello internazionale. Da qualche stagione ho deciso di allungare le distanze: farò la 55 km di Madeira, la 70 della High Trail Vanoise, anche se l’obiettivo numero uno sarà il Trofeo Kima».
Allora bisogna mettere chilometri nelle gambe...
«Quando sono in trasferta cerco comunque di allenarmi: tra maggio e giugno sarò sempre in viaggio tra Annecy e gli Stati Uniti, per fortuna tra luglio e agosto sarò di più a casa e lì farò quantità e non solo qualità per affrontare al meglio il Kima».
Welcome back Kilian!
Kilian è tornato. Lo avevamo lasciato alla Pierra Menta out per un infortunio: frattura del perone dopo una caduta nell’ultima tappa. Operazione e riabilitazione: sui suoi canali social le immagini di allenamento a secco e bicicletta.
Oggi su Strava ecco la prima uscita di corsa: oltre un’ora e mezzo di corsa, più di mille metri di dislivello e quasi 10 chilometri. Welcome back Kilian!