Prima discesa della via Anderson
Dal versante est del Maudit con sci e snowboard
La voie Anderson si trova nella combe Maudit e più precisamente nel versante est del Mont Maudit tra la via Roger Baxter Jones e Filo d'Arianna. La discesa inizia poco sotto la cresta nord est del Maudit e scende lungo un canale incassato per poi arrivare a dei pendii di neve, attraversa verso destra e arriva alla fascia rocciosa più bassa. Qui con una doppia di 20 metri si raggiunge l'ultimo pendio sopra la terminale. Discesa di 450 metri con pendenze tra i 50°/55° (5.4 E3). Squadra del giorno: Francesco Civra Dano, Luca Rolli, Gianluca Marra, Davide Capozzi. Prima discesa conosciuta in sci e snowboard.
Prima discesa dalla Est della Cima dei Preti
Sulle Dolomiti Friulane
Luca Dalla Venezia e Francesco Fazzi hanno portato a termine un'impresa di sci ripido di un certo valore, eccone i dettagli:
dislivello parete: 600 metri
dislivello totale: 1900 metri a seconda dell'innevamento
punto di arrivo: 2600 metri
pendenza della parete: mai sotto i 50° con punte superiori ai 55°
tempo di salita: 5 ore
Arrivo in cima alle 10.30 o meglio mancavano circa 10 metri alla cresta ma la neve invernale e inconsistente ci avrebbe fatto perdere troppo tempo e il caldo che stava arrivando rendeva rischiosa la discesa nella parte bassa.
Discesa impegnativa ma tutta sciabile, le 2 grosse difficoltà sono il gran dislivello e il trovarla in condizione. Lo dimostrano i 3 anni di corteggiamento.
Questo il telegrafico resoconto di Luca Dalla Venezia.
Everest in giornata ad Alleghe
Devis Zasso ha percorso per sette volte i 1150 metri di dislivello
ALLEGHE. Percorrere con gli sci d’alpinismo una distanza pari all’altezza dell’Everest.
E’ il sogno che Devis Zasso,alpinista e sciatore di Agordo, nonché titolare della Kiwi Sports di Alleghe, Arabba e Belluno, è riuscito a realizzare lo scorso 24 marzo coprendo un dislivello di 8848 metri in 15 ore e 8 minuti.
Un sogno che lo stesso Zasso ha ribattezzato “Everest in giornata” e che spera di far diventare un evento che caratterizzi i prossimi inverni agordini.
Con gli sci d’alpinismo ai piedi, l’atleta locale ha percorso per sette volte il dislivello di 1150 metri che separa Alleghe da Punta Fertazza, la cima più alta del comprensorio Ski Civetta.
Infine all’ultimo giro si è spinto fino ai 1800 metri del Ristoro La Stua per raggiungere cosi la vetta della montagna più alta del mondo.
«Sono partito a mezzanotte in punto da Alleghe con zaino in spalla e due borracce lasciando a valle a bordo pista un borsone contenente le scorte di cibo e di liquidi per la giornata - ha raccontato Devis Zasso - ad ogni giro mi sono rifornito di barrette energetiche e liquidi per un totale di sei litri di sali minerali, sette banane, dieci barrette energetiche, un po’ di cioccolata e, dopo il quinto giro una pasta cucinata e portata a fondo pista da mia moglie Giulia».
All’arrivo c’erano anche i tre figli ansiosi di accogliere il papà al termine di quella che può essere definita un’impresa nella quale Zasso ha avuto l’appoggio e il sostegno di famigliari e amici.
«Ringrazio la mia famiglia - ha detto - che mi è sempre vicina e mi permette di proseguire negli allenamenti e nell’attività sportiva, Valter Bellenzier del ristoro La Stua, gli impianti di Alleghe e tutti gli amici, anche se non presenti quel giorno, che prima e dopo l’impresa, mi hanno incoraggiato e supportato».
La sfida però non finisce qui. Dopo averla vinta di persona, Zasso vorrebbe infatti proporla anche ad altri atleti, trasformandola magari in un avvenimento di rilievo nel programma delle competizioni sulla neve agordina.
«Vorrei riuscire ad organizzare un evento ad Alleghe, nel Comprensorio dello Ski Civetta, denominato “Everest in giornata” - ha concluso Zasso - portando nelle nostre zone i migliori atleti dello sci alpinismo per sfidarsi in una gara unica al mondo».
Trofeo Parravicini sotto la pioggia
Ma si è gareggiato sul tracciato alternativo
Alle 9.15 la gara ha preso il via ugualmente nonostante la pioggia battente su un tracciato alternativo di 650 metri di dislivello.
Ma la metro non ha condizionato l'agonismo delle forze in campo: la gara è stata tutta condotta da Pedrini e Lanfranchi inseguiti dai fratelli Blanc, Didier e Philippe, mentre alle loro spalle si è data un gran da fare la coppia Beccari - Martini a sua volta tallonata da quella composta dai fratelli Pasini.
In campo femminile la vittoria è andata alla coppia De Filippo - Margoni.
Classifica maschile
1. Lanfranchi Pietro - Pedrini Daniele, Sci Cai Valgandino 00:47:29; 2. Blanc Didier - Blanc Philippe, S.C. Morzine 00:49:25; 3. Martini Thomaso - Beccari Filippo, Ski Team Fassa A.S.D. 00:50:33.
Classifica femminile
1. De Filippo Cecilia - Margoni Ketti, Sci Club Dolomiti Ski Alp, 01:08:03; 2. Sartogo Monica - Titolo Claudia, U.S. Aldo Moro/Sci Club Valdigne Montblanc 01:13:39; 3. Buzzoni Lisa - Tiraboschi Carolina, G.S. Altitude A.S.D. 01:26:29.
Record del Monte Bianco, rinviato
Kilian e Florent in perlustrazione sul Monte Bianco
Da settimane correva voce che i due campioni Florent Troillet e Kilian Jornet, peraltro legati da grande amicizia, preparassero insieme il tentativo di record Chamonix - Monte Bianco - Chamonix. In questa settimana hanno provato il percorso e sembrava che tutto fosse ok ma le condizioni meteo che annunciavano cattivo tempo per il week end li hanno indotti a desistere e porre ufficialmente la parola fine a questa intensa stagione che li ha visti rispettivamente primo e terzo nella classifica finale di Coppa del Mondo.
Si tratta ovviamente solo di un anno: il prossimo li ritroveremo certamente a Chamonix per il tentativo vero quello che dovrebbe insidiare e battere il record di 5 ore e 15 detenuto da Gignoux e Brosse.
Ski-alper 74 in edicola
Ce l'abbiamo fatta anche quest'anno ad arrivare in fondo. Il gradimento ottenuto dalla rivista ci lusinga e ci impone un grande impegno per dare ancora di più ai nostri lettori. Ce l'abbiamo messa tutta rimbalzando dall'escursionismo alla tecnica, dallo ski-alp race ai personaggi. In particolare il numero 74 è ricco di argomenti: le escursioni di fine primavera con Similaun e Monte Bianco. L'Adamello spiegato e raccontato da un esperto: Mario Sterli. Un vero ski-alper: Fabrizio Righetti il cui curriculum con le pelli fa invidia alle migliori guide.
Ecco l'analisi biomeccanica del gesto di un atleta con i piedi bloccati in scarponi troppo rigidi ed ecco la risposta: il Gignoux Mountain ammortizzato. Top secret anche se lo stiamo provando da un paio di settimane.
«L'abbraccio delle Alpi Liguri» il grantour vissuto da best ager da Enrico e Idalba con la verifica dei materiali impiegati.
E poi le gare con il grande reportage sull'ultima Pierra Menta, i suoi personaggi e un'intervista con Robert Antonioli.
Le gare vissute da noi con Dolomiti del Brenta, Tour du Grand Paradis, Grand Beal.
E poi prove sul campo, valanghe etc. etc. In edicola da martedì 27 aprile.
Ski-alp, piena stagione
Ancora molta neve nell'area nord-occidentale
Siamo saliti in questi giorni al Colle di Punta Fourà, punto strategico per un'osservazione attenta delle montagne di Piemonte, Valle d'Aosta occidentale e Val d'Isère - Haute Maurienne e dobbiamo confermare che la stagione dello scialpinismo escursionistico è in pieno svolgimento. Il Rifugio Benevolo ieri era completo, il Città di Chivasso al Nivolet registrava il passaggio di comitive provenienti dalla Val d'Isère e in partenza per il Benevolo. Il Gran Paradiso visto dal colle al mattino alle undici rivelava la presenza, sul tracciato classico, di decine di scialpinisti diretti alla vetta.
In parte piemontese si calzano gli sci ai Chiapili di sopra a 1700 metri, in Valsavarenche tutto il vallone del Grand Etret è innevato e sicuramente la salita ai rifugi del Gran paradiso si fa in massima parte con le pelli.
Neve trasformata anche in quota, soprattutto nei pendii esposti a sud, ovest e est, un po' di crosta ma perfettamente sciabile in quelli rivolti a nord. Alle quote inferiori nel pomeriggio la neve smolla alla grande e nei tratti ripidi potrebbe esserci pericolo di valanghe di neve marcia. Questo è quanto abbiamo constatato per questa zona: attendiamo considerazioni su altri settori dell'arco alpino.
«Lo scialpinismo deve diventare disciplina olimpica»
Il presidente Morzenti in campagna elettorale alla Tre Valloni
«Lo scialpinismo deve entrare a far parte delle discipline olimpiche». Lo ha detto il presidente nazionale della Fisi, Giovanni Morzenti, al termine della premiazione della Tre Valloni, svoltasi a Pietraporzio, in alta Valle Stura, nel Cuneese. Il presidente Morzenti ha spiegato: "La disciplina dello scialpinismo si sta rivelando in forte crescita e sta via via raccogliendo un sempre piu' forte consenso, sia di pubblico che di praticanti. Ritengo dunque sia venuto il momento - ha sottolineato - anche per questo segmento dello sci di veder riconosciuta la dignita' di disciplina olimpica. Qualora questo dovesse accadere, l'Italia avrebbe tutte le carte in regola per partecipare da protagonista alle gare olimpiche di una specialita' che ormai vede molto spesso atleti italiani conquistare le primissime posizioni e le relative medaglie". (fisi.org)
Prima traversata integrale del Massif de Belledonne
Grande performance della premiata ditta
Domenica 11 aprile Gignoux e Brosse, una delle premiate ditte dello ski-alp storico, hanno portato a termine una traversta che prevedeva la salita delle principali vette del massiccio (Grande Lauzière, Croix de Belledonne, Rocher Blanc, Selle du Puy Gris, Grand Moulin). Partenza da Chamrousse con 7500 metri di dislivello in 16 ore e quaranta minuti e arrivo al Col du Grand Cucheron.
Soli e senza alcuna assistenza hanno comunque beneficiato di condizioni nivo - meteo perfette, salvo un breve lasso di tempo in cui sono stati bloccati dalla nebbia.
Una bella giornata di scialpinismo…
Materiali usati
Sci: Dynastar
Scarponi e attacchi: Gignoux
Abbigliamento e zaini: Millet
Alimenti: Authentique Nutrition
Baudriers: Cilao
Frontae: Petzl
Per ulteriori info: Stéphane Brosse 0033 686476753
Sabato la 3Funivie Sestriere
Rinasce l'antica gara di scialpinismo
La grande stazione di sci vedrà uno spettacolo insolito sabato 10: una gara di scialpinismo sulle tracce dell'antica «3 Funivie» che prenderà il via alle 8,30 proprio dai campetti di fronte alla Scuola di sci del Sestrieres.
Sono previsti due tracciati: uno corto e uno lungo. Il lungo salirà in cima al Monte Sises da cui si effettuerà una discesa in direzione della Rognosa per poi proseguire con un tratto a piedi quindi con le pelli verso le piste della Banchetta che non si toccheranno ma si scenderà nel vallone in direzione Borgata. Ancora pelli per risalire verso il paese che verrà attraversato a piedi. Qui si conclude la gara corta, la lunga proseguirà con la salita finale al Monte Fraiteve e successiva discesa a Sestriere nei pressi del Palazzetto dello sport. 1600 i metri di dislivello.
Alle 12.30 pranzo presso il Ristorante Losetta.
Per iscrizioni e info: Cala 328 8057106 - Alberto 338 2509516 - info@cmenexperience.com
Palaronda a Reichegger e Zulian
Primi a parimerito
La gara di San Martino di Castrozza seppur rimaneggiata nel percorso era ricca di spunti agoniostici dal momento che oltre a penultima tappa della Coppa delle Dolomiti era anche prova finale di Coppa Italia.
Anche per questo i due atleti di spicco della squadra nazionale, Reichegger e Martinelli, non hanno voluto mancare l'appuntamento nonostante avessero gareggiato il giorno prima ad Arvieux in Francia. Ed entrambi si sono aggiudicati la coppa in palio mentre per la Coppa delle Dolomiti si dovrà attendere l'ultima prova di Madonna di Campiglio.
La cronaca della gara di oggi ha visto Reichegger subito all'attacco tallonato prima e affiancato poi da Ivo Zulian. In terza posizione viaggiva Alessandro Follador che, nonostante la presenza dei fortissimi Lanfranchi e Pedrini, è riuscito a mantenere il terzo gradino del podio.
Percorso rimaneggiato e allestito fra Cima Tognola e Valcigolera con 1500 metri di dislivello. Guido Giacomelli mai in gara per i problemi fisici al ginocchio ha dichiarato di voler chiudere qui la stagione.
Fra le donne la Martinelli ha gareggiato e vinto in completa solitudine mentre alle sue spalle la lotta è stata fra la Wegher e la Zanon: l'ha spuntata la seconda delle due in merito ad una miglior gestione delle discese dove la Wegher è invece caduta un paio di volte. Il pettorale di leader passa quindi alla Sabrina Zanon.
Per la classifica finale di Coppa delle Dolomiti dobbiamo attendere la gara di domenica a Madonna di Campiglio.
MASCHILE:
1. Ivo Zulian (Sc Bogn da Nia) 1h43'29”
1. Manfred Reichegger (Esercito) 1h43'29”
3. Alessandro Follador (Dolomiti Ski Alp) 1h44'14”
4. Pietro Lanfranchi (Dolomiti Ski Alp) 1h44'44”
5. Daniele Pedrini (Alta Valtellina) 1h44'46
6. Matteo Pedergnana (Alta Valtellina) 1h45'47”
7. Guido Giacomelli (Alta Valtellina) 1h46'17”
8. Nej Kuhar (Ttso Jezersko) 1h48'11”
9. Alessandro Taufer (Ski Club S. Martino) 1h48”27
10. Marco Canteri (Us Primiero San Martino) 1h48'39”.
FEMMINILE:
1. Francesca Martinelli (Alta Valtellina) 2h01”09
2. Sabrina Zanon (Asd Cauriol) 2h08'40”
3. Maddalena Wegher (Brenta Team) 2h10'41”
4. Ketti Margoni (Us Dolomitica) 2h23'16”
5. Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) 2h23'44”
6. Andrea Innerhofer (Mountain Ski Taufers) 2h24'40”
7. Elena Nicolini (Sci club Valle dei Laghi) 2h31'38”
8. Monica Sartogo (Aldo Moro) 2h40'16”
9. Stefania Zanon (Dolomiti Ski Alp) 2h41'14”
Palaronda, ultima di Coppa Italia
Come già si temeva sarà impossibile a causa delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi proporre il tracciato originale sull'altipiano delle Pale di San Martino. Il nuovo percorso si svilupperà sul versante di Cima Tognola e Valcigolera con un dislivello di 1500 m e una lunghezza di circa 15 km, con tre salite e tre discese.
La partenza verrà data dal Centro Polivalente di San Martino di Castrozza, come lo scorso anno, quindi attraverso una strada forestale si salirà verso Cima Tognola (2205 metri), cambio pelli e poi discesa fino a Busa della Scandola (1868 metri) per poi salire a Malga Tognola, ancora qualche chilometro e poi nuovo camio pelli e discesa per il sentiero ecologico. Altro cambio pelli e salita verso i 1883 metri di Malga Valcigolera, quindi ancora una discesa e l’ultima breve salita sopra San Martino di Castrozza, per poi scendere definitivamente per un breve tratto nella pista Rekord, quindi per il sentiero che porterà al traguardo.
La partenza verrà data alle ore 8.30.