Signore dell'aere

Un video per dimostrare la resistenza al vento del Gore-Tex

Che la membrana Gore-Tex fosse traspirante e al contempo idrorepellente era noto. Ma che risultasse anche a prova di vento non era così scontato. L’azienda americana ha diffuso un video che dimostra la resistenza del proprio laminato allo spostamento delle masse d’aria, responsabili dell’effetto windchill. Effetto che si verifica quando la temperatura percepita da un soggetto risulta molto più bassa rispetto a quella esterna a causa dell’azione del vento. Buona visione.


Ivo Zulian vince la Pizolada

Tra le donne Nadia Scola davanti a tutte

Splendida giornata primaverile a fare da cornice alla 36esima edizione della Pizolada delle Dolomiti, gara di scialpinismo individuale a tecnica classica tra le più antiche del panorama scialpinistico. Al via alle 8 dal Passo San Pellegrino circa 150 atleti, un lancio in pista molto veloce con il mitico Franco Marta che fa show di passo pattinato con le pelli.
La prima salita sulla pista Costabella mette subito tutti in fila, con Ivo Zulian e Alessandro Follador a menare, staccati di pochissimo Trettel, Galizzi, Dezulian, Taufer e Martin Riz. Discesa in pista, altra piccola risalita sempre in pista e poi giù al Passo San Pellegrino su terreno reso impegnativo dalla poca neve..
Nella terza salita le posizioni rimangono invariate, si guadagna Forcella Valacia con una serie di inversioni e un tratto a piedi aiutandosi con una corda fissa, tracciatura veramente perfetta.
La successiva discesa in fuoripista porta in zona rifugio Laresei, dove, dopo una breve salita si tolgono le pelli per scendere sulla diga del Lago Cavia che si attraversa di corsa per affrontare la salita finale, totalmente a piedi, fino all’ultimo cambio pelli presso una pista chiusa dove inizia l’ultima picchiata fino al traguardo.
A  questo punto, dopo una gara condotta sempre testa a testa, sembra che Zulian abbia chiesto a Follador di tagliare il traguardo insieme, ma che poi giunto in zona arrivo si sia dimenticato di aspettarlo andando così a vincere questa Pizolada! Mah, forse la solita sbadataggine di Ivo…
Completa il podio Thomas Trettel seguito di pochissimo da Davide Galizzi. In ambito femminile Nadia Scola mette in riga Carla Jellici e Sabrina Zanon.
D’obbligo sono i complimenti all’organizzazione, la quale è riuscita a tirar fuori un percorso veramente bello e tecnico nonostante i prati verdi  presenti ovunque in questo periodo!

Classifica maschile
1 Zulian Ivo
1 Follador Alessandro
3 Trettel Thomas
4 Galizzi Davide
5 Dezulian Riccardo

Classifica femminile
1 Scola Nadia
2 Iellici Carla
3 Zanon Sabrina
 
Classifiche complete consultabili sul sito www.tds-live.com


Salewa Nurek 50+

Lo zaino per le escursioni di più giorni

Dopo i consigli sulle modalità di carico dello zaino non poteva mancare una piccola presentazione dedicata a uno dei sacchi Salewa più tecnici, destinato a trekking di più giorni. Nurek 50+ è dotato di dorso con sistema Multifit, ovvero adattabile in base alla morfologia della schiena dell’utilizzatore. Due sostegni in alluminio consentono di distribuire il peso lungo la cintura ventrale e possono essere personalizzati incurvandoli in base al profilo della colonna vertebrale. Tale sistema, funzionale soprattutto con carichi medi e pesanti, è ideale per un sacco destinato a escursioni plurigiornaliere e si accompagna all’azione della citata cintura in vita, del tipo in pezzo unico così da risultare più confortevole lungo i fianchi. La divisione dello spazio interno in scomparti consente di riporre gli accessori, grandi e piccoli, in base allo schema di carico Salewa (consultabile nella pagina precedente). Ciò grazie a tasche laterali a soffietto, incavi lungo e sotto il cappuccio, tasche lungo la fascia ventrale, soluzioni di fissaggio aggiuntive sul fondo e lungo la parte sommitale. Il peso si attesta a 2.500 g e le dimensioni sono di 65 x 32 x 17 cm. Prezzo di 179,90 euro.


Il carico secondo Salewa

I consigli per riempire lo zaino da escursionismo

Salewa aiuta gli escursionisti a capire come ridurre all’essenziale il materiale da portare con sé e al tempo stesso distribuire in modo razionale il carico all’interno dello zaino. È fondamentale posizionare nell’ordine corretto i diversi oggetti per muoversi agevolmente e al tempo stesso avere sempre a portata di mano gli utensili necessari. Quelli utilizzati più raramente, come ad esempio chiavi e portafoglio, vanno collocati nella tasca porta documenti all’interno del cappuccio (zona 6). Nelle tasche laterali (zona 2) può essere sistemato tutto ciò che bisogna avere sempre a portata di mano: carta igienica, vestiti extra, borraccia, snack. Nella tasca esterna del cappuccio (zona 6) è consigliabile inserire cartine geografiche e bussola. Gli oggetti lunghi come i bastoncini vanno fissati con le apposite fibbie lungo i lati dello zaino, così che le estremità siano inserite nelle tasche laterali. Gli oggetti più ingombranti (materassino, tenda) vanno posizionati all’esterno, sfruttando le cinghie di compressione. Utensili da cucina, viveri, vestiti e oggetti personali devono essere posizionati il più vicino possibile alla schiena, facendo attenzione a collocare in alto quelli più pesanti (zona 4). Le dotazioni utilizzate più di rado possono essere riposte sul fondo (zona 1), insieme agli oggetti leggeri come il sacco letto o la biancheria di ricambio. Il set di pronto soccorso, infine, e gli indumenti protettivi devono essere sempre a portata di mano, nella parte alta del sacco (zona 5).

Altri suggerimenti sull’utilizzo dello zaino sono visionabili sul sito internet Salewa. Ad esempio la check-list per non dimenticare nulla: www.salewa.it/it/in-azione/know-how-1/know-how-1/knowhow/zaini/check-list+escursioni-tour+in+montagna

Oppure i suggerimenti sulla manutenzione (www.salewa.it/it/in-azione/know-how-1/know-how-1/knowhow/zaini/manutenzione) e sulla regolazione (www.salewa.it/it/in-azione/know-how-1/know-how-1/knowhow/zaini/regolazione-dello-zaino).


Kilian e Jacquemod sul trono del Rutor

Ma che spettacolo questo Tour du Rutor Extreme

Kilian e Jacquemod si aggiudicano la 16^ma edizione del Tour du Rutor Extreme in una giornata che rimarrà a lungo nei ricordi degli atleti. Giornata di sole, cielo terso, temperatura primaverile, il resto l'hanno fatto queste meravigliose montagne. In cresta ai 3400 metri del Flambeau la vista era pazzesca, una balconata sui Giganti della Val d'Aosta che hanno ammaliato gli atleti in gara. Percorso molto tecnico con quattro salite e altrettante discese per un totale di 2300 metri di dislivello. La lunga cresta aerea è stata la ciliegina sulla torta di un'edizione fantastica che ha visto 600 atleti sfidarsi su percorsi che solo il Rutor sa regalare.  Kilian ieri sera aveva postato nella sua pagina di facebook che oggi avrebbero attaccato, e così è stato. Non solo ritmi forsennati, ma anche doti alpinistiche le loro. Jacquemod ha affrontato in testa l'affilata cresta, come fosse lui il veterano. Saltellava tra i sassi e la neve in punta di scarponi, un vero camoscio, si divertiva e lo si capiva dallo sguardo. Meno Kilian che per tenere le code del giovane francese ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie e far ricorso all'esperienza. Gara solitaria la loro, una passerella d'onore al cospetto del ghiacciaio del Rutor affollato di tanti appassionati che non hanno voluto far mancare il loro incitamento. Tagliano il traguardo di Planaval con oltre due minuti di vantaggio, quel tanto che basta per aggiudicarsi tappa e Tour. Merita una menzione speciale la squadra di Bon Mardion e Lanfranchi, per due giorni al comando della classifica generale, ma che oggi nulla hanno potuto contro lo strapotere di Kilian e Jaquemod. Ci hanno provato, non si sono mai risparmiati, hanno dato tutto e hanno saputo entusiasmare. Di certo la coppia più applaudita lungo il percorso, hanno saputo ricambiare tanto affetto con un'altra  prestazione di cuore. Tagliano il traguardo in terza posizione, che vale l'argento nella classifica generale, preceduti di pochi secondi da Holzknecht e Reichegger. In campo femminile Mireja e Laetitia non si sono accontentate di gestire il vantaggio, oggi altra prestazione impressionante che le collocano in diciassettesima posizione assoluta, con un vantaggio di 43 minuti in classifica generale sulle "nostre" Pedranzini e Martinelli. In terza posizione ottime Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini. Prestazione da incorniciare quella odierna del duo Boscacci-Antonioli, ancora un quarto posto davanti a Eydallin e Trento. Sul tecnico questi due si esaltano, sono uno spettacolo, salgono forte e scendono sempre a tutta.  Il Tour du Rutor chiude un'edizione speciale, merito ed onore a questo instancabile comitato organizzatore che ha saputo allestire percorsi unici, in un ambiente strepitoso. Marco Camandona e la sua filosofia di scialpinismo libero hanno fatto centro. Gli applausi che il popolo del Rutor gli ha tributato è il miglior attestato di riconoscenza, emozioni che anche lui ricorderà a lungo. 


Colpo di scena al Tour du Rutor

Beccari e Kuhar sbancano il Rutor e vincono a sorpresa

Kilian e Matheo stavano già festeggiano la vittoria quando la decisione della giuria è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
I due fuoriclasse, pochi minuti prima delle premiazioni, hanno scoperto che la vittoria del Tour non era più loro. Beccari e Kuhar sono i nuovi vincitori della sedicesima edizione del Tour du Rutor.
A breve le motivazioni ufficiali di questa decisione.


Adidas Terrex PrimaLoft Vest

Gilet multi sport per fronteggiare i cambiamenti climatici

Primavera, stagione di repentini cambiamenti climatici. Quando si corre, cammina o pratica sci alpinismo, è importante avere a disposizione un capo impermeabile, con buone capacità termiche e rapido da indossare. Il gilet Terrex di Adidas nasce con queste caratteristiche, accreditato di mantenere il calore corporeo anche in condizioni di freddo intenso, pioggia e vento. Merito in particolar modo dell’isolamento Primaloft, fibra sintetica creata negli Anni 80 negli Stati Uniti per l’esercito americano, al 70% riciclato, a tutto vantaggio del rispetto ambientale, e al 30% forte di macro e microfibre vergini. Il gilet, oltretutto, è facilmente comprimibile e pertanto stivabile in zaini race dalla capienza ridotta. Non mancano inserti riflettenti.


Emozioni dalla pancia del gruppo

Il Tour du Rutor visto dalla 154a posizione

Abbiamo voluto farci raccontare da Silvano e Davide le emozioni che si vivono nelle retrovie del Tour du Rutor.


Tour du Rutor, lo scialpinismo libero

Marco Camandona spiega la filosofia del Tour

 Abbiamo sentito Camandona appena terminato il briefing per la seconda giornata. Questo il suo modo di vedere lo scialpinismo.


Seconda tappa combattuta e ricca di colpi di scena

Tutto rimandato a domani per il verdetto finale al Tour du Rutor

Lo scialpinismo sa essere crudele e Kilian oggi ne sa qualcosa. Nell'ultima discesa quando pregustava la vittoria di tappa, a fianco di un immenso Jacquemod, ha rotto uno sci vanificando l'importante vantaggio di due minuti che probabilmente avrebbe chiuso i giochi di questo Tour du Rutor. Ma andiamo per ordine. A metà della prima salita si presenta da solo al comando il giovane francese Jacquemod, seguito ad una ventina di metri dal suo compagno Kilian che non riesce a tenerlo. Indiavolato il giovane transalpino, sale con ritmi vertiginosi che dietro fanno male. Bon Mardion-Lanfranchi e Reichegger-Holzknecht non possono far altro che limitare i danni ed evitare un fuori giri che nell'economia di una gara di tre giorni potrebbe risultare fatale. Prima discesa con Jacquemod a fare le linee, dietro Kilian e poi tutti gli altri. Al cambio della seconda salita il vantaggio dei fuggitivi è di quaranta secondi. Dietro Manny è in grande giornata, non si può dire altrettanto di Holz che sembra aver perso la brillantezza del Pierra Menta. Lanfranchi dà l'idea che salti da un momento all'altro, invece da duraccio qual'è, non molla mai, stringe i denti, lascia tutto sulla neve. Lui le gare le vince con la testa ed il cuore. Commuovente. Nella seconda discesa i battistrada se ne vanno. Cambiano con un minuto di vantaggio, capiscono che dietro non ce la fanno, e allora Kilian dà il cambio a Jacquemod per dare il colpo fatale. Allungano, nel tratto a piedi per raggiungere la cresta dell'ultimo cambio volano. Jaquemod segue il suo maestro con imbarazzante facilità, i due sono uno spettacolo. Gli inseguitori viaggiano appaiati con due minuti di svantaggio. Immensi Boscacci e Antonioli che nell'ultima salita passano Eydallin e Trento e si mettono in quarta posizione. Devono crederci di più i due "bocia", troppo timore reverenziale nei confronti dei grandi, possono invece tenere il passo, oggi l'hanno dimostrato. Nell'ultima discesa succede l'imponderabile. Kilian rompe uno sci, da dietro rientrano, Holz e Manny si infilano per primi sotto lo striscione anticipando di qualche secondo Kilian-Jacquemod e Bon Mardion-Lanfranchi. Nel tappone terribile di domani si assisterà ad un gran duello al vertice per aggiudicarsi questa strepitosa edizione del Tour du Rutor. In campo femminile invece è tutt'altra musica con la coppia Roux e Mirò che vincono anche oggi con un importante vantaggio su Pedranzini e Martinelli, mentre si confermano grandi in terza posizione Gloriana Pellissier e Elena Nicolini.
Tappa odierna di 1900 metri di dislivello, strana da interpretare. Sarebbe stata da gestire ed amministrare, in previsione del tappone di domani. Invece oggi né davanti né dietro si sono risparmiati. Una prima parte di gara odiosa, lungo una strada forestale con poca neve, piena di aghi e rami che il vento di notte aveva portato in pista. Una parte centrale invece molto bella, con salita lunghe in ambiente e solite discese fantastiche. Un'ultima salita con il tratto finale completamente senza neve da affrontare lungo il sentiero estivo. Merita un cenno a parte l'ultima discesa. Al briefing era stato annunciato che la parte finale sarebbe stata dentro un bosco svalangato e che si sarebbe dovuta porre massima attenzione. Sinceramente non ricordo di aver mai visto nulla di simile. La definirei estrema. Ognuno l'ha scesa a modo suo, qui non centra la tecnica, ma solo coraggio, gambe e fortuna, quella che oggi non ha avuto Kilian. Anche questo è Tour du Rutor, gara vera per scialpinisti veri!

Classifica maschile
1. Holzknecht-Reichegger 2.07.51
2. Jacquemod-Kilian 2.07.53
3. Bon Mardion-Lanfranchi 2.07.57
4. Antonioli-Boscacci 2.09.56
5. Eydallin-Trento 2.10.28

Classifica femminile
1. Roux-Mirò 2.35.19
2. Pedranzini-Martinelli 2.42.53
3. Pellissier-Nicolini 3.03.16
 


Spettacolare Tour du Rutor

Bon Mardion-Lanfranchi e Roux-Mirò vincono la tappa

Tappa di apertura durissima, tecnica e molto nervosa, di quelle che se non dosi le forze nella parte iniziale rischi di non arrivare più. Tanto dura ma quanto bella. Montagne innevate, cielo terso, ed in quota aria frizzante che ha mantenuto la neve sempre perfetta. Ultima discesa da 1800 metri da urlo con neve dura nella parte alta e firn sino all'arrivo. Di più non si può chiedere ad una gara di scialpinismo.
Bon Mardion e Lanfranchi indiavolati sin dal via, decisi a fare gara di testa ed imporre il loro ritmo. Mettono così da subito il gruppo in fila indiana e nella prima salita cambiano già con 10" di vantaggio. Seguono Kilian e Jacquemod con Reichegger e Holzknecht e appena staccati di qualche metro Trento e Eydallin. Nella seconda salita le posizioni restano invariate, si allungano però i distacchi. Nel canale della terza salita Bon Mardion e Lanfranchi portano il vantaggio a 2 minuti, vengono su forte Jacquemod e Kilian, perdono Holz e Manny, si fanno sotto Eyda e Trento. Nell'ultima ascesa alla madonnina del Rutor, di energie ne restano poche, i 3500 di quota si fanno sentire, come il vento che soffia davvero forte. I battistrada affrontano la discesa a tutta, ma da dietro il giovane francese Jaquemod si mette davanti e trascina al traguardo Kilian con linee impossibili per tutti. Limano ben un minuto e mezzo, tagliando il traguardo a soli 37" da Bon Mardion e Lanfranchi autori di una prova superlativa. Eyda e Trento agguantano il terzo gradino del podio a scapito di Holz e Manny oggi in giornata poco brillante.
In campo femminile lo show è delle due fuoriclasse Roux e Mirò che chiudono addirittura in quattordicesima posizione assoluta. Sempre in testa sin dalla partenza, alla fine staccano Pedranzini e Martinelli di oltre 10 minuti. Il distacco finale però inganna, le nostre sino al canale della terza salita erano lì a qualche minuto, gran ritmo anche il loro, poi evidentemente sono calate nell'ultima salita. Bene in terza posizione Gloriana Pellissier e Elena Nicolini.
Tra gli junior vittoria di tappa per i nostri Maguet e Stradelli che vincono con oltre sei minuti sui francesi Bochet e Cerutti.
Dietro è stato un vero spettacolo con 600 scialpinisti a tratteggiare e colorare le creste e le cime delle montagne. Volti scavati dalla fatica sul traguardo, ma tanti sorrisi di un popolo felice per questa meravigliosa giornata di sport. Un plauso a tutti, e all'organizzazione perché oggi davvero tutto è risultato inappuntabile.

Classifica maschile
1. Bon Mardion-Lanfranchi 2.35.59
2. Jacquemod-Kilian 2.36.39
3. Eydallin-Trento 2.38.23
4. Holzkencht-Reichegger 2.39.47
5. Favre-Sevenecc 2.39.48

Classifica femminile
1. Roux-Mirò 3.04.48
2. Pedranzini-Martinelli 3.15.23
3. Pellissier-Nicolini 3.45.32


Hagan Spirit

Grantour lady con curvatura rocker

Potrebbe essere definito il fratello “in rosa” dell’inedito grantour austriaco X-Carbon, che a breve verrà sottoposto a una prova approfondita da parte della nostra redazione tecnica. Condivide con il modello destinato al pubblico maschile sia la curvatura rocker sia l’ampiezza discretamente generosa sotto il piede (75 mm), così come anima in legno e struttura semi cap. Le lunghezze disponibili sono 140, 147, 155 e 163 cm. Sciancratura di 112/75/100 mm e raggio di 14 m nella misura 155 cm. Il peso dichiarato è di 1.150 g (155 cm).