La Sportiva Wild Cat 2.0 Gore-Tex

330 g per la scarpa all terrain italiana

Evoluzione del noto modello Wild Cat, è dotata della membrana Gore-Tex e studiata per la corsa lungo sentieri sterrati. Destinata ad allenamenti di lunga durata, ha una tomaia in rete forata caratterizzata da un numero ridotto di cuciture per favorire il comfort. Dotata di una piccola ghetta protettiva contro sassi e fango, collocata sotto al sistema di allacciatura, vanta passanti in Nylon che evitano sfregamenti in fase di scorrimento da parte dei lacci. La suola FriXion, prodotta da La Sportiva, appartiene alla linea AT ed è caratterizzata da una mescola morbida, adatta per la corsa sia su strada sia su sentiero ma al tempo stesso resistente all’usura. Il sistema Impact Brake, che prevede la disposizione inclinata dei tasselli del battistrada per diminuire l’impatto negativo durante la rullata, si accompagna alla scocca posteriore in poliuretano rinforzato per scongiurare innaturali torsioni della caviglia. Lo spoiler posteriore in gomma morbida mira a facilitare e velocizzare le operazioni di calzata. Wild Cat 2.0 Gore-Tex può infine contare su di un’intersuola in Eva a iniezione con inserto plantare ammortizzante dello spessore di 2 mm. È disponibile nelle misure da 36 a 47,5 EU (incluse mezze misure). Peso di 330 g e prezzo di 129 euro.
 


Gli azzurri in partenza per la Norvegia

Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht attacco alla leadership

Questa mattina la nazionale italiana di scialpinismo decollerà dall'aeroporto di Malpensa con destinazione Norvegia. Gli azzurri saranno impegnati nell'ultima prova di Coppa del Mondo in programma il prossimo week-end a Tromso. Tromso, conosciuta anche come la Parigi del Nord, per la sua posizione (si trova oltre il Circolo Polare Artico) è considerata la porta d'accesso al Polo Nord. Il programma della Coppa del Mondo prevede la prova Sprint sabato mattina, mentre domenica si correrà la prova Individuale. Ci sono molte attese per la gara Sprint dal momento che si correrà nel cuore della città.
Gli azzurri sferreranno l'ultimo attacco alla Coppa del Mondo con Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht, rispettivamente secondo e terzo in classifica generale, dietro al leader spagnolo Killian Jornet Burgada. Impresa difficile, ma non impossibile per cercare scalare la classifica e portare a casa Italia la Coppa del Mondo.
I ragazzi coordinati da Oscar Angeloni e da Nicola Invernizzi sono motivati anche se leggermente affaticati dalle numerose gare affrontate nell'ultimo periodo.
Si comincerà sabato con una prova Sprint dove si spera di rivedere Robert Antonioli secondo al Campionato Europeo di Pelvoux. Anche la trentina Elena Nicolini ha buone possibilità di portare a casa un buon risultato. Domenica mattina, sulle nevi di Blåtind si assegneranno gli ultimi punti per la vittoria della Coppa del Mondo 2012. Si annuncia grande bagarre, i primi quattro atleti Kilian, Reichegger, Holzknecht e il francese Bon Mardion, venderanno cara la pelle per vicere questa ultima sfida in terra norvegese.
Anche Skialper, con i lapponi Carlo e Riccardo, seguirà direttamente da Tromso quest'ultima prova di Coppa. Da questa sera i primi aggiornamenti.


Successo a 360° per il Tour du Rutor

La Grande Course ora punta verso la Svizzera

Il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 (30 marzo – 1° aprile) è andato in archivio domenica scorsa, e sulle nevi valdostane di Arvier e Valgrisenche le massime cariche dello ski alp mondiale non hanno deluso alcuna aspettativa. L’alloro di vincitori della tre giorni in alta quota alla fine se lo sono messo al collo due iberici e due francesi, ovvero le coppie Matheo Jacquemoud – Kilian Jornet Burgada e Laetitia Roux – Mireia Mirò Varela. Onore ai primi della classe, quindi, indubbiamente bravi a risalire la china ai danni di fuoriclasse come William Bon Mardion e Pietro Lanfranchi, e dei campioni d’Europa Lorenzo Holzknecht e Manfred Reichegger, o a monopolizzare i tre giorni di gare dall’inizio alla fine, senza lasciare troppe speranze alle avversarie, pur di spessore come le valtellinesi Martinelli e Pedranzini. 
L’Arp Vielle, la Testa del Rutor, il Sigaro, Punta Flambeau e il ghiacciaio dello Château Blanc sono stati teatro di un evento che lo Sci Club Corrado Gex ha disegnato con estrema precisione fin nei minimi dettagli. E i risultati, oltre a quelli prettamente agonistici, sono stati straordinari, con grandi numeri che hanno fatto gioire tutto il team organizzatore. I concorrenti in gara sono stati circa 600, e per una tripla prova estrema come quella valdostana non c’è davvero di che lamentarsi, tenendo presente come gli ski alper siano arrivati a digerire la bellezza di quasi 7.000 metri di dislivello con un totale di 25 cambi di assetto in tre giorni. 
Lo scialpinismo è una disciplina dove le doti fisico-atletiche sono indubbie protagoniste ma non sono i soli elementi di rilievo. Concentrazione, determinazione e un pizzico di follia – sportivamente parlando – sono anch’essi ingredienti essenziali, che danno vita a momenti di concitazione e spettacolo unici, come la sfida a sei, i sei “primi della classe” già menzionati, lungo i mille metri di dislivello dell’ultima discesa fino a Valgrisenche nella tappa del 31 marzo. E questo è solo un esempio di ciò che è stato il 16° Millet Tour du Rutor Extrême, che sul campo ha visto coinvolti più di 150 volontari, a cui vanno aggiunte le… dolci fan del “Tour”, ovvero le tante signore della zona che hanno offerto 210 torte fatte in casa (anche senza glutine per gli intolleranti), il che significa che ne sono state mangiate circa 70 al giorno. 
Oltre ai trofei vinti da Jacquemoud – Jornet Burgada e da Roux – Mirò Varela, pezzi unici di artigianato realizzati interamente a mano, il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 ha assegnato anche il Trofeo Memorial Remo Bredy alla miglior squadra di residenti in Valle d’Aosta e le mani sul premio le hanno messe, per la terza volta consecutiva, gli atleti del CS Esercito di Courmayeur, Denis Trento – Matteo Eydallin. Anche i “missili” francesi Alexis Sevennec e Valentin Favre hanno strappato un riconoscimento prestigioso, vale a dire il Trofeo Free Ride Merelli, assegnato per il miglior tempo in discesa di tutto il “Tour”. 
Tornando ai risultati in gara, il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 ha accolto al via anche le categorie Cadetti e Junior, e se la Francia l’ha fatta da padrona tra i primi (Bellabouvier – Chavanes e Milloz – Mollard, in gara solo alla domenica), i valdostani Nadir Maguet e Stefano Stradelli hanno conquistato la vittoria tra gli Junior e, avendo vinto quest’anno anche la Pierra Menta, i due si sono messi in bacheca anche lo speciale trofeo per la migliore coppia junior delle due competizioni, ovvero due quadri dipinti a mano che rappresentavano due giovani atleti in azione.
A corredo dell’appuntamento agonistico tra il 30 marzo ed il 1° aprile, sono stati organizzati altri eventi come l’incontro tenutosi il 19 marzo ad Arvier e sponsorizzato da Enervit, dal titolo “Scialpinismo, alimentazione ed integrazione” e il Mountain Village Tour allestito ad Arvier nelle tre giornate di gara. Nei pomeriggi di venerdì 30 e sabato 31 marzo ci sono stati 43 massaggiatori a disposizione degli atleti, e da rimarcare è anche la collaborazione con l'ufficio educazione fisica e sportiva del dipartimento sovraintendenza agli studi, per cui le classi del progetto "Classe de neige", insieme ad accompagnatori della natura, si sono recati lungo il percorso di gara nella prima giornata per seguire da vicino gli atleti.
Il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 era tappa del circuito La Grande Course 2011/2012 e, grazie alla seconda piazza conquistata in Vallée, il francese William Bon Mardion è riuscito a mantenere la vetta provvisoria di classifica con un vantaggio di 19 punti sul valtellinese Holzknecht. Al femminile, invece, è la coppia Roux – Mirò Varela ad essere balzata in testa, mentre Pedranzini e Martinelli rimangono attardate di 15 lunghezze, in attesa ovviamente di chiudere i conti a fine aprile nella svizzera Verbier con la Patrouille des Glaciers.
L’unica tappa italiana 2012 de La Grande Course ora riposa fino al 2014, per la turnazione biennale, ma gli organizzatori valdostani già lunedì mattina dopo la gara stavano fantasticando sul da farsi per la 17.a edizione…


Staffetta per il Soccorso Alpino

Vince la squadra della Val Biois

Lunedì di Pasquetta, come di consuetudine, si è svolta la tradizionale staffetta a tre di scialpinismo riservata ai membri del soccorso alpino.
A organizzare la gara quest'anno è stata la stazione di Livinallongo allestendo un bellissimo percorso con tre salite due discese e tratto a piedi in zona Pian D'Ornella nella zona del Padon di Arabba.
Ventidue le squadre al via tra cui una femminile, provenienti dal bellunese, ma anche dalle stazioni limitrofe come S.Martino in Badia e Canazei.
Più che una gara è stata una sorta di raduno, un momento d'aggregazione delle varie stazioni. Unico obbligo gareggiare con l'abbigliamento da soccorso. Non sono mancati i nostalgici che si sono presentati con i materiali di un tempo, come la Stazione di Feltre che ha corso con sci e abbigliamento degli anni 50. 
Per la cronaca ha vinto la squadra del Val Bios con Danilo Scola, Patrizio Deola, e Alessandro Follador, al secondo posto la stazione di Canazei che al lancio schierava l'ex azzurro di scialpinismo Martin Riz, sul terzo gradino del podio è salita la stazione di Agordo. 
Un complimento particolare va fatto alla squadra femminile che vedeva al via tre ragazze di tre differenti stazioni, per loro anche un ottimo tempo finale.
Il tutto si è concluso nel tardo pomeriggio con qualche brindisi accompagnato dai suoni delle fisarmoniche.
 


Annullato il PalaRonda Ski Alp di domenica 15 aprile

Era l'ultima tappa di Coppa delle Dolomiti

Martedì 11 aprile 2012 – Niente da fare per la quarta edizione del Palaronda Ski Alp. L’ultimo sopralluogo da parte degli organizzatori capitanati da Mariano Lott, ha consigliato l’annullamento della competizione, valida anche come ultima prova del circuito Coppa delle Dolomiti di sci alpinismo. «A seguito di un’accurata ispezione del tracciato – spiega Lott -, e constatata la scarsa situazione di innevamento che non garantisce, sia le condizioni minime necessarie allo svolgimento in sicurezza della manifestazione, sia lo standard qualitativo minimo auspicato, seppure con rammarico, abbiamo deciso di annullare l’evento. E subito ci metteremo al lavoro per programmare la prossima edizione con qualche novità interessante, magari già a dicembre».


Snowpulse Tour 45

Zaino grantour da 45 litri con air bag

Solitamente gli zaini anti valanga hanno una capienza ridotta a causa degli ingombri e del peso del sistema air bag. Lo specialista svizzero Snowpulse propone invece uno zaino grantour da 45 litri con cuscino salvavita dal volume di galleggiamento di 150 litri; più leggero di 500 g rispetto al passato. Tour 45 consente il fissaggio degli sci sia lateralmente sia in diagonale. Scomparto separato per pala e sonda. Compatibile con il sistema d’idratazione, ha lo schienale automodellante. Pesa 2.800 g senza bombola. Quest’ultima disponibile in versione ricaricabile, con manometro, o “usa e getta”, più leggera.


Tour du Grand Paradis, il tricolore oltre i 4000 metri

Da giovedi' in quota per allestire il tracciato

Questo pomeriggio nella sede regionale ad Aosta è stata presentata la quinta edizione del Tour du Grand Paradis, Trofeo Renato Chabod in programma per domenica 22 aprile.
La gara di scialpinismo che parte dal cuore della Valsavarenche per oltrepassare i 4000 metri del Gran Paradiso è tappa di Coppa Italia - Trofeo Scarpa ed è valevole come prova unica di Campionato Italiano Top Class.
«Il Tour du Grand Paradis - ha detto il sindaco di Valsavarenche Pierino Jocollé - rappresenta la coerenza che esiste tra le manifestazioni sportive e la nostra offerta turistica. La nostra gara si svolge in un ambiente unico al mondo e promuove il Grand Paradiso a livello internazionale. Diamo lustro a un territorio dove lo sport è sostenibile ed ecocompatibile».
E' stato Silvano Gadin, voce ufficiale del Grand Paradis e dello scialpinismo più in generale a passare la parola all'assessore regionale Aurelio Marguerettaz. «Oggi è difficile emergere per quanto riguarda l'offerta turistica - ha esordito l'assessore - possiamo essere confrontati in un secondo con tutto il mondo. La Valle d'Aosta deve capire quali sono i propri punti di forza per emergere rispetto a un'offerta così ampia. Dobbiamo fare leva sulle nostre montagne, ma non solo. Non siamo un luogo d'alta montagna dove non c'è tradizione. Il fatto che il Gran Paradis sia intitolato a Renato Chabod è un chiaro esempio. Per promuovere la nostra Regione dobbiamo lavorare sugli aspetti dove noi siamo i leader. I nostri atleti, le organizzazioni sportive, i nostri rifugi sono delle vetrine eccezionali che esaltano le nostre peculiarità. Dobbiamo concentrarci su tutte queste iniziative per promuovere il territorio».
Prima di passare agli aspetti puramente tecnici è intervenuto il presidente dell'Asiva Riccardo Borbey che ha voluto ringraziare tutti i volontari della montagna che lavorano dietro le quinte per il successo di queste incredibili eventi.
Le guide alpine Ilvo Martin e Paolo Pellissier hanno illustrato le caratteristiche tecniche del tracciato. «Purtroppo lo scorso anno - ha detto Ilvo Martin - non abbiamo avuto molta fortuna con la meteo, speriamo che il 22 aprile la meteo sia più benevola e ci lasci portare oltre i 4000 metri tutti i concorrenti».
Paolo Pellissier, che da giovedì insieme a Martin sarà in quota per allestire il percorso ha descritto il tracciato di gara: «In questi giorni le condizioni in montagna sono perfette, siamo in attesa di vedere quali apporti nevosi ci saranno con questa nuova perturbazione». «Il percorso è tecnico e si sviluppa per buona parte in ghiacciaio, - ha continuato Pellissier - proprio per questo motivo da quota 3200 metri le squadre saranno obbligate a legarsi sino a quota 3600 metri dopo la vetta del Gran Paradis a quota 4061. La prima salita ha un dislivello di 2160 metri, mentre la seconda che va dal Rifugio Vittorio Emanuele al colletto del Ciarforon misura trecento metri».
Al termine della conferenza è stato presentato anche il gadget per gli atleti, un gilet tecnico marchiato Montura e Ykk in Gore-tex Windstopper con l'esclusiva cerniera a singolo cursore apribile a strappo.


William Bon Mardion vince a Campiglio

Le valtellinesi Pedranzini e Martinelli sullo stesso gradino alto del podio

Tutto secondo pronostico, oggi a Madonna di Campiglio (TN), per la 38.a Dolomiti Ski Alp Race Dolomiti di Brenta: giornata splendida, neve perfetta, vittorie di William Bon Mardion e delle due valtellinesi, a pari tempo, Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli.
La posta in palio, per questa gara internazionale di scialpinismo, era ancora una volta alta: il vincitore assoluto se ne sarebbe tornato a casa in sella ad una fiammante Ducati Hypermotard 796.
Ed il transalpino, favorito della vigilia dopo il suo recente successo in Coppa del Mondo, non si è fatto pregare. È “sgommato” via veloce subito dopo lo start da rifugio Boch, lasciando esterrefatti gli avversari, con un passo di un altro pianeta. Reichegger e Holzknecht presi in contropiede hanno impiegato un bel po’, sprecando energie preziose, per mettersi in coda al francese, l’hanno raggiunto alla base di cima Grostè, ai piedi di quelle faticose 48 inversioni che hanno messo in croce i meno allenati. Dello scatto iniziale è rimasto vittima anche l’atteso Eydallin, che non è riuscito ad agganciare Reichegger e Holzknecht.
Bon Mardion sembrava giocare a “gatto e topo”. Un gioco ad elastico fino in vetta a Cima Grostè, dove il panorama era davvero affascinante. Nel frattempo il “diesel” di Eydallin si è accodato ai tre di testa, ma al primo cambio pelli Bon Mardion era molto lesto ed infilava la discesa per primo, imboccava il ripidissimo canalone del Campaniletto dei Camosci e giù a tutta. Dietro Reichegger e Holzknecht, e a due lunghezze Eydallin, che in salita ha recuperato il gap e che poi nel canalone ha mollato i freni portandosi sui due inseguitori. 
Bon Mardion in discesa ha costruito la sua vittoria. Al cambio pelli aveva giù oltre un minuto su Eydallin e Reichegger, mentre Holzknecht perdeva gradatamente contatto. A quel punto la gara non ha più avuto scossoni. Bon Mardion era rapido anche nella successiva salita del Torrione del Brenta, veloce anche nel canalino con gli sci sullo zaino ed in assetto alpinistico. Il cronometro implacabile della Dolomiti Ski Alp Race Dolomiti di Brenta alla fine del canalino vedeva scorrere i secondi, fino oltre il minuto, ed ecco Eydallin e Reichegger ma ormai erano troppo lontani per puntare al successo. Più indietro, a veder scomparire in lontananza le ombre, Holzknecht, poi l’austriaco Fasser tallonato dal bergamasco Lanfranchi.
Al successivo canalino del Torrione di Vallesinella, mentre Bon Mardion finiva la sua fatica e ricalzava gli sci, Reichegger ed Eydallin erano a metà salita, ormai … fuori gioco per la Ducati che faceva bella mostra di sè alla sede dello Sporting Club Campiglio. Dopo l’ultimo canalino da affrontare a piedi c’era un breve tratto in discesa nella neve alta, con gli atleti costretti ad assicurarsi ad una fune.
Poi una breve cavalcata verso Bocca di Sella e quindi un’altra vertiginosa discesa. Bon Mardion non si faceva certo pregare e dava spicco di tutte le sue qualità di downhiller andando ad accrescere ancor più il divario su Eydallin e Reichegger, i quali ormai facevano coppia fissa. In un baleno il transalpino era al cambio pelli sul sentiero Tuckett ed affrontava in solitaria l’ultima salita, metà fatica rispetto alle due precedenti.
Era solo una passerella per lui che ormai sentiva già rombare tra le mani il Desmo Ducati. Bon Mardion si stampava sul traguardo raggiante per la terza vittoria, la seconda consecutiva, e fermava il cronometro su 1h49’10”, il tempo per coprire 18,5 km, ma soprattutto per assorbire 1.850 metri di dislivello.
Tra Reichegger ed Eydallin non c’era più competizione, i due perfettamente appaiati tagliavano il traguardo con 1h52’51” e completavano il podio.
La giornata era sempre splendida e nel frattempo sul traguardo sfilava una arrendevole Lorenzo Holzknecht a quasi 4’ seguito a distanza da Fasser (AUT) e Lanfranchi.
La gara femminile non poteva che celebrare il successo delle due “bormine volanti”. Fin dal via Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli imponevano il loro ritmo, impossibile per le altre ragazze, e così fin dai primi metri la gara generava la classifica, con le due sempre appaiate e dietro Elena Nicolini e Orietta Calliari. Una gara senza storia, insomma, ed infatti la Pedranzini e la Martinelli tagliavano il traguardo insieme con 2h24’23”, interpretando una loro specifica idea che lo scialpinismo è uno sport di squadra e non individuale. Stesso tempo per entrambe e stesso gradino, alto, del podio. Per Elena Nicolini il terzo posto era il giusto premio, ed il distacco di oltre 10’ dalle due protagoniste è più che giustificato.
Gara tutta di testa anche tra cadetti e junior, con Davide Magnini assoluto protagonista davanti a Bonavetti e Frena tra i più giovani, ed in gruppo con i migliori junior nella prima parte di gara. Bravo anche Federico Nicolini tra gli junior con un cospicuo vantaggio su Mirko Ferrari e Marco Gusmeroli, mentre tra i master vittoria di Franco  Nicolini su Bernini ed Elser.
Organizzazione senza ombre e applaudita per il bel percorso che con la neve dei giorni scorsi si è fatto ancor più affascinante, un’organizzazione che ha potuto contare sulla fattiva collaborazione della Società Funivie Madonna di Campiglio, Trentino Marketing, Regole Spinale e Manez, ma soprattutto su una nutrita pattuglia di volontari.
A fine gara William Bon Mardion, tra l’invidia generale, ha acceso la sua Ducati… ed è sgommato via veloce verso casa…
Le immagini della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta andranno in onda martedì 17 aprile alle 22.55 su Rai Sport1.

Classifiche:

Senior femminile
1 Pedranzini Roberta Alta Valtellina 02:24:23; 1 Martinelli Francesca Alta Valtellina 02:24:23; 3 Nicolini Elena Brenta Team 02:34:17; 4 Calliari Orietta Brenta Team 02:40:25; 5 Moraschinelli Maria Lucia ValTartano 02:55:48; 6 Testini Sonia Adamello  Ski Team 03:22:15

Senior maschile
1 Bon Mardion William Francia 01:49:10; 2 Eydallin Matteo Centro Sportivo Esercito Courmayeur 01:52:51; 2 Reichegger Manfred Centro Sportivo Esercito Courmayeur 01:52:51; 4 Holzknecht Lorenzo Alta Valtellina 01:56:33; 5 Fasser Alexander Austria 01:57:16; 6 Lanfranchi Pietro Sc Valgandino 01:57:36; 7 Galizzi Davide Brenta Team 02:01:55; 8 Weisskopf Martin  Austria 02:07:52; 9 Craffonara Lois Badiasport 02:09:13; 10 Bazzana Fabio SC Val Gandino 02:09:26

Cadetti femminile
1 Forchthammer Ina Austria 02:00:30

Cadetti maschile
1 Magnini Davide Brenta Team 01:29:38; 2 Bonavetti Riccardo Adamello  Ski Team 01:35:49; 3 Frena David Badiasport 01:37:35; 4 Bugna Maurizio Brenta Team 01:43:57; 5 Leonardi Gabriele Brenta Team 01:46:54

Junior maschile
1 Nicolini Federico Brenta Team 01:23:17; 2 Ferrari Mirko Brenta Team 01:26:15; 3 Gusmeroli Marco Valtartano 01:28:29; 4 Bettega Simone Sc. Valdobbiadene 01:33:30; 5 Fedrizzi Gabriele Sf Val Di Sole 01:37:00

Master maschile
1 Nicolini Franco Ski Team Fassa 02:11:00; 2 Bernini Angelo Gav Vertova 02:13:30; 3 Elser Martin Ski Team Fassa 02:16:17; 4 Wegher Hubert Mountain Ski Taufers 02:24:24; 5 Piffari Maurizio Snowalp Alta Val Seriana 02:25:02


Dynafit PDG

800 g e deriva dal modello race

Si completa la famiglia Patrouille des Glaciers di Dynafit, caratterizzata da uno strettissimo rapporto con i modelli race, da pesi solo lievemente superiori e da un prezzo meno elitario. Dopo lo scarpone DY.N.A. PDG ecco lo sci PDG. Con il modello da gara DY.N.A. condivide la sciancratura, pari a 99/65/80 mm nell’unica misura disponibile di 161 cm, e l’anima in legno di Paulownia. Cresce però, sebbene di poco, la massa, che passa dai 720 g del modello race agli 800 g del PDG. Differenza legata essenzialmente al rivestimento dell’anima in fibra di vetro e carbonio anziché esclusivamente in materiali compositi.


Il 21 aprile la Marmoleda Full Gas

Martin Riz anticipa il percorso della gara

Sabato 7 aprile 2012 - Il panorama delle gare di sci alpinismo trentino e nazionale si arricchisce di una nuova ambiziosa competizione, destinata a diventare un classico di fine stagione. Si chiama «Marmoleda Full Gas Race» la nuova kermesse ideata da un gruppo di appassionati fassani con grande esperienza organizzativa come Diego Salvador (presidente del Comitato Organizzatore della Dolomites Skyrace), Ivano Ploner (vicepresidente del Comitato Organizzatore della Dolomites Skyrace), Oswald Santin (presidente del Comitato Organizzatore della Sellaronda Skimarathon), Mauro Sommavilla (presidente dell'Associazione Sportiva Bela Ladinia), Valerio Lorenz (vicepresidente dell'Associazione Sportiva Bela Ladinia) e Martin Riz (vicepresidente del Soccorso Alpino Alta Val di Fassa), che hanno deciso di dare vita ad un evento sulla regina delle vette trentine, la Marmolada.
La manifestazione si svolgerà sabato 21 aprile con partenza alle ore 8, e si annuncia una gara dagli elevati contenuti con un dislivello positivo di 2100 metri, toccando le cime più alte della Marmolada e con una percorrenza prevista per i primi di circa 2 ore e un quarto.
Il tracciato di gara è stato definitivo e grazie alla quota elevata di alcuni punti si presenta in eccellenti condizioni. «In Val di Fassa - racconta Martin Riz - abbiamo una delle montagne in assoluto più affascinante come la Marmolada, poco sfruttata agonisticamente e proprio per i suoi 3000 metri di altitudine e per la presenza del ghiacciaio è ideale per ospitare un evento di sci alpinismo a fine stagione. Assieme agli altri ideatori ci siamo messi al lavoro individuando un percorso impegnativo e tecnico. Diventerà sicuramente una grande gara. Fra l'altro in questi giorni sono caduti 20 centimetri di neve fresca a garantire la perfetta riuscita dell'evento».
Il via verrà dato presso il rifugio Cima 11 a quota 1080 metri, quindi subito verrà affrontata la prima salita di 1185 metri di dislivello, che porterà gli atleti al primo cambio a quota 3265 di Punta Rocca, per poi scendere fino a Pian dei Fiacconi (2626 metri). Cambio pelli e partenza verso Punta Penia (3342 metri) che è il punto più alto della competizione nonché la cima più alta delle Dolomiti, con 716 metri di dislivello dell'ascesa. Seguirà poi una discesa tecnica fino a Col di Bous (2160 metri) per poi risalire per circa 150 metri fino all'ultimo cambio pelli prima di tagliare il traguardo, previsto sempre al rifugio Cima 11.
La quota di partecipazione è di 35 euro, mentre le iscrizioni sono aperte fino alle 15 di venerdì 20 aprile, quando alle 18 presso il cinema Marmolada di Canazei avrà luogo il briefing tecnico della gara. Informazioni e modalità iscrizioni su www.bogndania.com


Misurina ski raid, il video

Una fitta nevicata ha caratterizzato la gara

Alle prime luci dell'alba Misurina si è vestita di bianco. Finalmente una gara di scialpinismo si è corsa sotto la neve.


Neve fresca alla Ski Alp Race Dolomiti di Brenta 2012

Percorso in perfette condizioni, il Grostè aspetta gli ski alper al varco

Sorridono gli uomini dello Sporting Club Madonna di Campiglio (TN) per il contributo arrivato dal cielo. La 38.a Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta sarà in splendido abito bianco lunedì 9 aprile, e negli uffici degli organizzatori stanno fioccando anche le iscrizioni, con nomi di prestigio pronti ad infiammare lo spettacolare tracciato sulle Dolomiti trentine.
Oggi i tracciatori sono saliti sul Grostè a risistemare il percorso, c’era una fitta nebbia, evidentemente preludio al sole annunciato dalle previsioni meteo per lunedì. Col sole arriverà anche il freddo, e così i 40 cm di neve scesi in quota regaleranno le splendide emozioni di sciare sul “fresco”.
Lo scorso anno William Bon Mardion fece mangiare…neve a tutti e per Pasquetta ha in programma un bel bis, visti anche gli ottimi risultati in Coppa del Mondo e in prove estreme come il Tour du Rutor Extrême del fine settimana scorso. Il francese di Arêches ha un debole per la gara trentina, soprattutto per i tratti di velocità, lui che non ha dimenticato certo il suo passato da nazionale di discesa libera, e che vede di buon occhio un’altra bella motocicletta da piazzare in garage. Anche quest’anno, infatti, il premio per il vincitore della prova di Madonna di Campiglio sarà una rombante Ducati Hypermotard 796, ma tra i pretendenti a saltare in sella ci sono anche due cavalli di razza azzurri, vale a dire la coppia d’oro all’Europeo di Pelvoux Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht. Nel 2011 furono quarto e settimo rispettivamente, e la Ski Alp del Brenta la conoscono bene, in particolare l’altoatesino visto che l’ha anche vinta nel 2006.
Altri due sicuri pretendenti alla vittoria (e alla fiammante due ruote!) sono Damiano Lenzi, terzo lo scorso anno, e Pietro Lanfranchi, che spesso gareggia in coppia con Bon Mardion, ma che lunedì non avrà certo remore nel fronteggiare a viso aperto sia il transalpino che tutti gli altri ski alper. Tra gli altri big che hanno già confermato la propria presenza al via della scialpinistica di Madonna di Campiglio ci sono il valdostano Matteo Eydallin e il francese Yannick Buffet.
Per quanto riguarda la Ski Alp Race in rosa, le valtellinesi Pedranzini e Martinelli vestono la maglia di candidate numero uno alla vittoria, anche se Elena Nicolini ed Orietta Calliari venderanno di sicuro … care le pelli nel loro Trentino. 
Il tracciato della Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta 2012 è confermato in tutti i suoi 18,5 km di lunghezza e 1.835 metri di dislivello. Dopo lo scatto dal Rifugio Boch su per la pista da sci (anche per le varianti ridotte delle categorie Cadetti e Junior), ecco servite le 50 terribili inversioni per arrivare in quota a Cima Grostè, dopo quasi 800 metri di dislivello. Primo cambio pelli e poi giù dal Campaniletto dei Camosci verso il sentiero di Vallesinella. Da qui, i Senior imboccheranno la seconda ascesa di oltre 600 metri di dislivello che li porterà prima nei pressi del Castello di Vallesinella e poi ancora su, a Bocca di Sella (2.760 metri), dopo due tratti tecnici da affrontare in assetto alpinistico. Calzati nuovamente gli sci ai piedi, e sempre con la massima concentrazione, ci si ritufferà in discesa lungo un tratto dove la pendenza tocca punte del 40%.
A questo punto mancherà la scalata finale al Passo Grosté, prima di gettarsi in direzione traguardo, senza tuttavia dimenticare l’ultimo frammento ancora in salita che anticipa il finish vero e proprio.
Junior e Cadetti dovranno superare 1.175 metri di dislivello e 13 Km, affrontando la sola salita del Passo Grostè oltre alla prima in comune con i senior e le donne.
Lo start per tutti sarà alle 8,15 dal Rifugio Boch, raggiungibile comodamente anche da turisti, curiosi e appassionati grazie alla cabinovia Grostè con fermata alla stazione intermedia.
La prima Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta si disputò nel 1975 e, con quasi 40 anni di esperienza alle spalle, la kermesse trentina è considerata una vera senatrice della disciplina di sci e pelli nel nostro paese e non solo. Al successo dell’evento orchestrato dallo Sporting Club Madonna di Campiglio, l’azienda di promozione turistica locale, Trentino Marketing e la Regione Trentino Alto-Adige, contribuisce in maniera solida un gruppo di circa 130 volontari che nel giorno di gara si occupano di ogni attività, dalla sicurezza ai rifornimenti, dai controlli prima e dopo la manifestazione alle premiazioni. Lunedì saranno tutti schierati in pole position in quel di Madonna di Campiglio, curiosi anche di scoprire chi alla fine sgommerà via in sella alla Ducati.
Per chi non potrà esserci a Madonna di Campiglio lunedì, la Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta 2012 andrà in onda martedì 17 aprile alle 22.55 su Rai Sport1.