I materiali di Francesca Canepa

Le scarpe e l'abbigliamento della valdostana al TDG 2012

Francesca Canepa ha vinto il Tor des Geants ponendo molta attenzione alla preparazione (training quotidiano mattutino, partecipazione a gare (trail ogni 2 settimane), all’alimentazione (attento bilanciamento di alimenti, molti liquidi) e utilizzando abbigliamento tecnologico avanzato come il layering system messo a punto da Polartec® espressamente per il Team Vibram®, e determinante in condizioni estreme come quelle di questa notte. Un grande vantaggio al di là della sua preparazione e della sua grande capacità di soffrire, gliel’hanno dato scarpe e suole appositamente dedicate a manifestazioni molto impegnative: le SAUCONY ProGrid con l’innovativa suola Vibram® Xodus 3.0 studiata per garantire trazione, grip, protezione su terreni impervi e in condizioni meteo durissime come quelle dell’UTMB e il Tor des Géants. La Saucony ProGrid, powered by Vibram® Xodus 3.0 è una calzatura da trailrunning di nuova generazione, dotata di struttura studiata per ridurre l’impatto del piede sul suolo durante la rullata. L’esclusiva suola Vibram® XODUS 3.0 (basata sulla mescola Vibram® MULTITREK) lavora per un massimo di trazione, grip e protezione su un’ampia varietà di superfici. Profilo studiato per la massima mobilità del piede; tasselli multi-direzionali; intersuola ammortizzante in EVA per l’assorbimento degli shock.


Saroglia quinto… solo virtualmente

La direzione del Tor des Geants ha confermato le prime 5 posizioni

A questo link è possibile consultare la classifica ufficiale del Tor des Geants, ricalcolata per effetto delle due interruzioni di gara a causa del maltempo. Come già anticipato da skialper.it Mauro Saroglia sarebbe quinto con il tempo di 84h 07' 42'' contro le 84h 15' 59'' di Franco Colle, quinto classificato. La direzione di gara, però, ha deciso di mantenere le posizioni dei primi cinque finisher, gli unici arrivati a Courmayeur senza interruzioni: «I loro tempi sono gli unici effettivi gara e non sono confrontabili con quelli di tutti gli altri concorrenti» recita il comunicato ufficiale. Ma allora perché attualizzare le classifiche? Una decisione che farà discutere.  


A Pierantoni e De Filippo la Cadini Sky Race

La gara di 15 chilometri oggi a Misurina

Questa mattina dal piazzale del Ristorante La Baita di Misurina (Bl) sono partiti i centoventi partecipanti della terza edizione della Cadini Sky Race. Il programma della giornata prevedeva un tracciato immerso nel cuore dei Cadini di Misurina con una lunghezza di quindici chilometri e contava un dislivello milleduecento metri di sola salita. Il vincitore è stato il favorito Davide Pierantoni che ha chiuso con il tempo di 1h 20' 42''. A sorpresa, davanti al ristorante della sua famiglia, è arrivato Ivano Molin, autore di una discesa mozzafiato che gli ha fatto conquistare la seconda posizione con il tempo di 1h 25' 02'', mentre Filippo Barizza cha ompletato il podio. Nella gara rosa Cecilia De Filippo ha aumentato il proprio ritmo sorpassando prima Lara Bonara e dopo Chiara Ladini. La De Filippo ha fermato il cronometro in 1h 51' 08''. Chiara Ladini, nonostante una caduta, è riescita a mantenere la seconda posizione. Il distacco dalla vincitrice è solo di un minuto e trentacinque. Sul terzo gradino del podio è salita Lara Bonora.

Classifica maschile 1) 2 PIERANTONI Davide 1990 GS.ALPINI VICENZA 1:20'42
2) 1 MOLIN Ivano 1973 TRE CIME AURONZO 1:25'02 4'20
3) 71 BARIZZA Filippo 1981 ATLETICA BRUGNERA FRIUL INTAGL 1:25'16 4'34
4) 35 NANI Eddj 1993 ASD SAN ROCCO 1:26'26 5'44
5) 41 BEROLO Ruggero 1971 BELLUNO 1:27'36 6'54
6) 61 PIERUZZO Diego 1967 VIGILI DEL FUOCO BELLUNO 1:29'31 8'49
7) 53 CRAFFONARA Lois 1980 BADIASPORT 1:29'55 9'13
8) 102 CREPAZ Piergiorgio 1975 1:30'17 9'35
9) 101 FEDERA Loris 1966 1:30'57 10'15
10) 62 FRATTINO Silvano 1990 MONTANAIA RACING 1:31'11 10'29 Classifica femminile 1) 112 DE FILIPPO Cecilia 1980 AURONZO 1:51'08
2) 83 LADINI Chiara 1977 G.S. TONIC RUNNERS 1:52'44 1'36
3) 91 BONORA Lara 1973 COGITO ERGO SUM 1:53'25 2'17
4) 56 MENARDI Linda 1977 CAI CORTINA 1:53'34 2'26
5) 82 DE POI Angela 1975 US ALDO MORO PALUZZA 1:55'24 4'16
6) 42 MANAIGO Giuditta 1976 CORTINA 1:55'41 4'33
7) 76 FESTINI P. Martina 1986 SAN CANDIDO 1:56'47 5'39
8) 51 PEDEVILLA Veronika 1975 BADIA SPORT 2:11'10 20'02
9) 17 CALDART Violetta 1969 2:16'54 25'46
10) 9 MURGIA Cristina 1968 SPIRITO TRAIL ASD 2:16'55 25'47


Serafini e Pivk campioni italiani di Skymarathon

I due skyrunner si sono aggiudicati il Trofeo Scaccabarozzi

Non è un caso che il duello sulle vette della Grigna sia stato tra Silvia Serafini ed Emanuela Brizio. L'allieva e la maestra, il futuro dello skyrunning italiano e l'atleta compiuta. Oggi lungo i 43 chilometri del Trofeo Scaccabarozzi - Sentiero delle Grigne, nel lecchese, si è scritta una bella pagina di sport, con il friulano Tadei Pivk e la veneta Silvia Serafini vincitori della gara e del Campionato italiano Skymarathon. Prova dura, tecnica, con alcuni tratti attrezzati e discese impegnative. Gara subito dura per il ritmo imposto dal triatleta Daniel Antonioli, passato al primo posto sulla Grignetta. Poi l'esperienza di Tadei Pivk, dello spagnolo Miguel Heras e dell'inglese Tom Owens è venuta fuori e il terzetto ha combattuto fino a quando Pivk ha preso il sopravvento con il tempo finale di 4h 45' 38" davanti a Heras (4h 47' 19") e Owens  (4h 51' 00"). A seguire: Dakota Jones, Franco Sancassani, Daniel Antonioli, Fabio Bazzana, Stefano Butti, Riky Lightfoot e Julien Chorier.   

GARA FEMMINILE -
Silvia Serafini, il giovane talento di Oderzo, ed Emanuela Brizio hanno fatto a lungo gara insieme, sfidandosi sulle ripide salite e discese. La Serafini ha pagato un po' la giovane età subendo una crisi e vedendosi staccare dalla Brizio. Il tempo di metabolizzare una bustina di gel ed ecco che , allo scollineamento, il duello è ripreso e la discesa ha decretato il successo con il tempo di 5h 54' 39". Secondo posto per Emanuela Brizio (6h 03' 22") e terzo per Debora Cardone (6h19' 43'').   

LA MEZZA -
Due vittorie, due titoli nazionali assegnati ai vincitori di gara. Eppure la giornata ha riservato anche altre emozioni, con le vittorie di Ionut Zinca (2h 01' 29'') e Paola Romanin  (2h 31' 14'') nella 'mezza'. Dietro a Zinza Luca Bortot e Nicola Montecalvo, mentre la Romanin ha superato Miravalle e Combi.  


Fulvio Dapit 'sbanca' il Sellaronda

Secondo Piazza davanti a Beccari

Grande prestazione di Fulvio Dapit al Sellaronda Trail di questa mattina. Il poliziotto friulano residente a Racines (Bz) non ha solo vinto la gara dolomitica, ma anche battuto il record di percorrenza con 5 ore, 27 minuti e 50 secondi per completare i 53,9 km del percorso con un dislivello di 3486 metri di dislivello attorno al Gruppo del Sella. Dapit ha preceduto di 24 secondi il gardenese Georg Piazza e di 43 secondi Filippo Beccari di Livinallongo. Al quarto posto Paolo Gotti, giunto al traguardo con un ritardo di 5 minuti e 20 secondi, Tra le donne vittoria di Kasia Zajac.


Tor des Geants interrotto al km 303

Gara terminata a causa delle condizioni del Col Malatrà

La direzione di gara del Tor des Geants ha deciso di fare terminare la gara a St. Rhemy en Bosses, al km 303, a causa delle pessime condizioni del Col Malatrà (che sfiora quota 3.000), dove il gelo crea problemi per la sicurezza. Dunque solo 73 concorrenti hanno raggiunto Courmayeur. In mattinata altri 73 atleti erano a St. Rhemy e più di 200 ancora in gara.


Classifica attualizzata TDG: Saroglia sarebbe quinto

Abbiamo provato a sottrarre i tempi delle soste per interruzione

Dal comunicato Tor des Géants del 13/09 alle ore 19:14:
 
In relazione alle sospensioni della gara di mercoledì 12 settembre dalle ore 01:20 alle ore 09:30  (causa frana) e giovedì 13 settembre dalle ore 03:30 alle ore 09:00 (causa tempo avverso) si comunica che i tempi di cronometraggio sono provvisori e saranno normalizzati alla fine della corsa. La classifica attualmente visibile sul sistema di cronometraggio è, pertanto, da considerarsi non definitiva.
Ecco come verranno rideterminati i tempi di gara:

interruzione di giovedì 13 settembre: a tutti gli atleti, fatta eccezione per i primi cinque classificati, saranno decurtate dal tempo di gara 5H e 30 minuti

interruzione di mercoledì 12 settembre: ai soli atleti fermati al Rifugio Barmasse e alla base vita di Valtournenche verrà altresì decurtato il tempo di sosta forzata, calcolato tra l'orario di ingresso alla base vita di Valtournenche o al Rifugio Barmasse e l'orario di partenza dai due punti, al termine del periodo di sospensione (ore 09:30)
 
 
Abbiamo provato a ricalcolare i tempi effettivi di qualche atleta alla luce di questo comunicato ufficiale. Mauro Saroglia dovrebbe passare dalla sesta alla quinta posizione assoluta davanti a Franco Collè che ha concluso la gara senza interruzioni in 84h 15’ 59’’. Questi sono i calcoli:
Mauro Saroglia ha un tempo complessivo, incluse le pause forzate, di  97h 47’ 42’’. A questo vanno decurtate 8h 28’ per la sosta a Valtournenche e 5h3 0’ per la seconda sosta nei pressi del Col du Malatrà.
Il tempo effettivo di Saroglia risulterebbe quindi essere di 83h 49’ 42’’, inferiore a quello fatto registrare da Franco Collè.
L’organizzazione non ha ancora comunicato i tempi di ingresso degli atleti fermati al rifugio Barmasse e, quindi, i calcoli non possono essere completi. Non è però escluso che ci siano altre novità in merito alla classifica finale delle prime 10 posizioni. Marco Mangaretto, infatti, decurtate le pause (9h 26’ Valtournenche e 5h 30’ Malatrà) arriva a 84h 53’ 46’’ (a 37’ da Collè) e Marco Camandona (9h 05’ Valtournenche e 5h 30’ Malatrà) arriva a 86h 13’.
In campo femminile Sonia Glarey manterrebbe il secondo posto in classifica su Patrizia Pensa anche dopo il calcolo delle soste forzate. Il suo vantaggio risulta essere di 7’ 21’’.


Come verranno ricalcolati i tempi del Tor?

Le due interruzioni costringono a rivedere le ore di gara

Due sospensioni della gara, mercoledì 12 settembre dalle ore 01:20 alle ore 09:30  (causa frana) e giovedì 13 settembre dalle ore 03:30 alle ore 09:00 (causa tempo avverso). Il Tor des Geants è stato sicuramente disturbato dal maltempo. Ma come verranno ricalcolati i tempi tenendo conto delle pause forzate? Ecco come verranno rideterminati i tempi di gara:

interruzione di giovedì 13 settembre: a tutti gli atleti, fatta eccezione per i primi cinque classificati, saranno decurtate dal tempo di gara 5 ore e 30 minuti;

interruzione di mercoledì 12 settembre: ai soli atleti fermati al Rifugio Barmasse e alla base vita di Valtournenche verrà decurtato il tempo di sosta forzata, calcolato tra l'orario di ingresso alla base vita di Valtournenche o al Rifugio Barmasse e l'orario di partenza dai due punti, al termine del periodo di sospensione (ore 09:30).


Glarey e Pensa sul podio femminile

Tre italiane ai primi posti del Tor des Geants

Quando, alle 20 di giovedì, Patrizia Pensa ha tagliato il traguardo del Tor des Geants, si è delineato un podio femminile tutto azzurro. Dopo Francesca Canepa, infatti, è arrivata a Courmayeur Sonia Glarey (alle 18,45). Due valdostane e una piemontese per un podio tricolore. Da segnalare che la Pensa si dimostra l'atleta perfetta per il Tor, ancora sul podio dopo il secondo posto dell'anno scorso. La Glarey ha fermato il cronometro su 104h 45' 54'', la Pensa su 106h 00' 15'', ma i tempi dovranno essere attualizzati con le due pause forzate quando la gara è stata interrotta.


Francesca Canepa vince il Tor des Geants al femminile

La valdostana è arrivata a Courmayeur alle 13,13

Francesca Canepa alle 13,13 ha tagliato il traguardo del Tor des Geants, vincendo la gara femminile. Dopo il secondo posto all'Ultra-Trail du Mont Blanc un risultato pesantissimo per l'atleta del Team Vibram. Un risultato che proietta Francesa nell'olimpo delle atlete endurance. La Canepa è al momento l'unica donna ad avere tagliato il traguardo di Courmayeur ed è ancor più rilevante il piazzamento nella classifica assoluta, al settimo posto. «Provo a fare il Tor, così mi tengo in allenamento, certo, io non riesco ad andare piano, andrò alla mia velocità e poi vedo cosa succede» ci aveva detto il lunedì dopo la vittoria della UTMB. Invece... Il tempo di gara è di 99h 13' 56'', ma questo dato non tiene conto delle due interruzioni, l'ultima questa notte, pertanto all'arrivo dell'ultimo concorrente, nel fine settimana, verrà aggiornato. Due interruzioni pesanti, a casua del maltempo, quelle nelle quali è incorsa la Canepa, l'ultima questa notte quando la visbilità era pessima e la valdostana ha perso per qualche istante il percorso, per fotuna subito ritrovato.


Perez, analisi di una vittoria

Lo spagnolo ha costruito il successo nella seconda parte di gara

Il grafico relativo ai distacchi progressivi dei primi 5 classificati al Tor des Géants 2012 sintetizza quanto è avvenuto da domenica mattina a mercoledì pomeriggio lungo le alte Vie numero 1 e 2 della Valle d’Aosta. Un intreccio di linee che rappresentano altrettante storie, incontri, tratti in solitaria e in compagnia, momenti di crisi e di euforia. In poche parole, rappresentano la passione dei primi cinque Giganti del Tor 2012. Per tutti loro, come per gli altri 400 concorrenti ancora in gara, esiste un unico voto: 10 e lode.

LA SFIDA PER IL PRIMO POSTO - Il Tor des Géants 2012 ha regalato a tutti gli appassionati emozioni ininterrotte per tutte le 75 ore di gara del primo arrivo. I primi tre classificati, Oscar Perez, Gregoire Millet e Christophe Le Saux, sono tutti transitati almeno una volta in testa alla corsa.
Millet è stato il protagonista assoluto fino a Valtournenche, con un unico cedimento nei pressi di Gressoney. Da Valtournenche in poi, invece, il protagonista assoluto del Tor 2012 è stato lo spagnolo Oscar Perez. Il solo Millet è riuscito a recuperare qualcosa nei pressi dell’ultima base vita di Ollomont. Per il resto, i parziali dall’uscita di Valtournenche all’arrivo, ovvero gli ultimi 100 chilometri di gara, descrivono molto bene quanto sia accaduto: Oscar Perez 23h 45’, Gregoire Millet 27h 45’, Christophe Le Saux 27h 40’.
Per i parziali a metà gara: Da Courmayeur a Sassa (161 km), Oscar Perez ha impiegato 29h 12’ 01’’; da Sassa a Courmayeur (171 km) 46h 44’ 30’’.

LA SFIDA PER IL QUARTO POSTO - Lo spagnolo Pablo Criado Toca e l’italiano Franco Colle hanno condotto una gara quasi simile, spesso e volentieri appaiati, alternandosi uno davanti all’altro svariate volte.
A Bosses, Colle sembra aver tentato l’ultimo attacco portandosi a soli 33’ dallo spagnolo dopo che era entrato nella base vita di Ollomont con 1h 17’ di svantaggio. E' poi riuscito a mantenere lo stesso distacco fino a Courmayeur dove è giunto con 38’ su Criado Toca.
Lungo l’intero percorso hanno avuto solo due cali abbastanza evidenti rispetto ai primi in classifica. Il primo nel tratto compreso tra Donnas e Niel, dove hanno perso tra le quattro e le cinque ore circa, il secondo tra Valtournenche e Ollomont dove hanno perso circa tre ore. Da Ollomont a Courmayeur, invece, il loro tempi sono in linea con i primi, per Franco colle addirittura il secondo tempo parziale di 13’ superiore solo a quello del vincitore Perez.
 


Tor des Geants, un'altra interruzione nella notte

Fermata anche la Canepa. Perez ha corso sempre nel gruppo di testa

Immaginate di dover percorrere a piedi la distanza compresa tra Torino e Livorno. Nel mezzo inseriteci l’ipotesi di dover salire sulla cima di un grattacielo di 8.000 piani e poi ridiscendere. Questo ipotetico sforzo può riassumere solo numericamente i numeri del Tor des Géants. Per renderlo veritiero, bisognerebbe però aggiungere altre difficoltà quali il terreno quasi sempre accidentato, lunghi tratti su pietraie, la quota, il sonno, il vento, il freddo e addirittura la neve. In sostanza, bisognerebbe percorrere interamente le Alte Vie numero 1 e 2 della Valle d’Aosta che delimitano il confine della regione per quasi 340 chilometri e 24.000 metri di dislivello positivo. Questo è il Tor des Géants, una prova che solo fino a tre anni fa era follia solo immaginarla.

INTERRUZIONI - Le avverse condizioni meteorologiche hanno caratterizzato questa terza edizione del Tor des Géants. Dopo l’interruzione a Valtournenche a causa di una frana, tutti i circa 400 concorrenti ancora in gara sono stati nuovamente fermati questa notte alle 3,30 a causa della neve e del forte vento che nella notte hanno letteralmente spazzato via la segnaletica nella zona del Col Malatrà. Tra i primi fermati, anche la leader della classifica femminile Francesca Canepa. La nuova partenza questa mattina alle 9.

PEREZ SUPERSTAR, LE SAUX REGOLARE - Questa fantastica cavalcata alpina è stata vinta ieri dallo spagnolo Oscar Perez (1973) con il nuovo tempo record di 75h 56’ 31’’. Dietro di lui, secondo e terzo, i francesi Gregoire Millet in 78h 50’ 03 e Christophe Le Saux in 80h 14’ 14’’. Dietro di loro, quarto Pablo Criado Toca in 83h 37’ 29’’ e quinto l’italiano Franco Colle in 84h 15’ 59’’.
Per lo spagnolo Oscar Perez, questa vittoria si aggiunge a un palmarès già ricco di grandi risultati come le vittorie di quest’anno nell’Andorra Ultra Trail di 170 chilometri e nel Grand Raid Occitan di 148 chilometri e quella dello scorso anno nel Grand Raid des Pyrénées di 160 chilometri solo per citarne qualcuna.
Dopo le 80h 27’ 33 di Ulrich Gross nel 2010 e le 79h 58’ 26’’ di Jules Henry Gabioud nel 2011, il nuovo tempo fatto registrare da Oscar Perez costituisce un ulteriore punto di svolta nella storia della competizione. Per quanto riguarda invece il terzo posto di Le Saux e il quarto di Criado Toca, sono i primi due concorrente che riescono a ripetersi a grandi livelli per il secondo anno consecutivo; Le Saux lo scorso anno arrivo secondo e Criado Toca terzo. 

SUBITO TRA I PRIMI - A differenza delle due edizioni passate, i primi tre concorrenti all’arrivo non sono usciti sulla distanza ma hanno condotto la gara fin dalle prime battute. Nel primo punto di rilevamento cronometrico posto a La Thuile, dopo soli 18 chilometri di gara, Le Saux e Perez transitavano infatti già in prima e seconda posizione mentre Millet era ottavo. I cinque concorrenti che a distanza di quasi 20 ore dal primo arrivo sono giunti finora al traguardo, sono anche gli unici che non hanno dovuto subire soste forzate causa maltempo.