Gran finale allo Skialpdeiparchi

Si è conclusa sulle nevi di Campo Imperatore la stagione agonistica dello Skialpdeiparchi 2019, con la ormai classica gara Fisi a coppie, Gran Sasso Twin Cup, organizzata dallo sci club Paganica all’interno dalla Spring Session 2019, coordinata dall’associazione Gransasso Annozero, che ha visto anche una prima assoluta in Appennino di downhill su neve, formazione con campo ARTVA gestito dal soccorso Alpino Guardia di Finanza e test materiali Scott.
Clima invernale con nebbia e neve che ha spinto gli organizzatori ad una modifica del tracciato eliminando lo splendido e ripido pendio dello Schioppaturo, proponendo un percorso con più sviluppo (13,5 km) e meno dislivello (750 metri) sempre mantenendo la suggestiva partenza in discesa dall’Hotel Rifugio Campo Imperatore.
Vittoria della coppia Armando Coccia-Daniele Urbani che ha preceduto Igor Antonelli-Alessio Giancola ed Emanuele Lattanzi-Massimiliano Olla. Tra le squadre con almeno un’atleta donna, vittoria di Leda Argentini e Carlo Colaianni, davanti a Raffaella Tempesta e Daniele Novelli e Antonietta di Girolamo e Sara Marini.


Presentata la squadra di Scott Running Italia

Tempo di presentazione dello Scott Running Italia. Il team del mountain running sarà ancora capitanano da Oliviero Bosatell: il prossimo settembre partirà nuovamente a caccia di un sogno chiamato Tor des Géants. Nel settore trail sarà schierato il promettente Michael Dola, atleta specializzato nelle ultra che nel 2019 punterà all’affermazione tra i grandi del settore, mentre per il mondo skyrace e vertical al via lo specialista della gare solo up, Manuel Da Col che ha nel mirino il vertical di Fully, il giovane emergente Mattia Tanara che proprio lo scorso anno si è messo in luce in alcuni appuntamenti sky di livello, e il polivalente Guido Barbuscio, che cercherà di primeggiare nelle gare in scena nel centro-sud italia. Per le quote rosa con la maglietta Scott l’azzurra della corsa in montagna Samantha Galassi, mentre per le ultra confermata Melissa Paganelli, che ha finalmente nel mirino il Tor des Geants. Chiude il gruppo, lo specialista delle obstacle race Eugenio Bianchi, che ha nel mirino appuntamenti internazionali tra cui il campionato europeo di Alleghe e il Mondiale di Tahoe in California.
Scott sarà anche partner di gare ed eventi, dal rodato circuito Fly-up coadiuvato da Mario Poletti (product manager running di casa Scott) al Cusio Challenge, sino alla sponsorizzazione della Federazione Italia Obstacle Course Race. Confermatissima la presenza alla Ultra Trai del Mugello, che si terrà il 28 aprile e alla Valmalenco Ultra Trail in programma il prossimo 19 e 20 luglio. Nell’ambito delle skyrace, oltre a presenziare agli appuntamenti italiani della Skyrunning World Series, nel 2019 Scott sarà supporter della Maga Skymarathon, scelta come prova unica del campionato europeo, e della Frasassi Skyrace nella Marche.


Annullato definitivamente l'Adamello Ski Raid

Il Comitato Organizzatore dell’Adamello Ski Raid, dopo un'attenta analisi di tutti gli elementi indispensabili per poter garantire l'elevato standard organizzativo della gara, ipotizzando anche un’eventuale data di recupero, ha deciso di annullare definitivamente l’edizione 2019.«Abbiamo vagliato tutte le ipotesi - spiega il presidente del Comitato Organizzatore Alessandro Mottinelli - ma non ci sono spazi per garantire un evento con tutti gli standard che richiede una competizione come la nostra. Voglio ringraziare i protagonisti dell’Adamello Ski Raid, ovvero atleti, volontari e sponsor che saremo felici di ritrovare nella prossima edizione. Vi aspettiamo tutti per un grande ritorno nel 2021». La gara del circuito La Grande Course era prevista sabato scorso.


Tor des Géants, i numeri del decennale

Dieci anni lungo i sentieri della Valle d’Aosta, 330 km sulle Alte Vie numero 1 e 2 che, quest’anno, si fanno in quattro. I numeri che accompagnano il decennale del Tor des Géants danno conto di una manifestazione che, nei giorni tra il 6 ed il 14 settembre 2019, vedrà in marcia più di 2000 trail runners.
Sono per la precisione attualmente 2037 - a cui andranno poi aggiunti wild card e top runners - gli atleti iscritti alle quattro gare: Tor des Glaciers, TOR30 – Passage au Malatrà e TOR130 – Tot Dret hanno raggiunto il numero massimo di partecipanti (100 per il primo, 500 per gli altri due), mentre sono 931 quelli del Tor des Géants. Il totale dei pre-iscritti ai due Tor più lunghi è di 2472, a cui vanno aggiunti i 1006 degli altri.
Saranno rappresentate 76 nazioni diverse, con i runners che in 190 ore percorreranno, in tutto, 940 km di strada per un dislivello complessivo di 70.300 metri.


Presentata la Duerocche 2019

Quarantotto anni di storia. La suggestiva cornice delle colline tra Asolo e Cornuda. Un’emozione che si rinnova ogni anno in una data fissa, il 25 aprile, che gli appassionati portano scolpita nel cuore e nei pensieri.
Scatta il conto alla rovescia in vista dell’edizione 2019 della Duerocche, la grande classica dedicata alla corsa (e al nordic walking) in ambiente naturale. Nelle scorse settimane, gli organizzatori e lo sponsor tecnico Scarpa hanno ufficializzato la presenza di Francesca Canepa, l’atleta che a settembre del 2018 è entrata nella storia per essere diventata la prima italiana a vincere il leggendario Ultra-Trail du Mont-Blanc.
Nella presentazione ufficiale dell’evento, a Cornuda, un altro grandissimo nome è stato ufficializzato in aggiunta a quello della fuoriclasse valdostana: la Duerocche 2019 vedrà al via anche la veneziana Silvia Rampazzo, campionessa mondiale 2017 di corsa in montagna long distance e già preselezionata dalla Fidal per Campionati Mondiali di Trail che si terranno l’8 giugno a Miranda do Corvo in Portogallo.
Al maschile, già sicure le adesioni di Marco Zanchi, atleta tra i più noti nel panorama del trail italiano (quattro partecipazioni ai Mondiali di specialità, l’ultima nel 2018, sesto nel 2013 nel massacrante Tor des Geants), e del trevigiano Ivan Geronazzo, a sua volta azzurro e grande amico del comitato organizzatore della Duerocche. Non correrà per vincere, ma sarà sicuramente tra gli atleti più applauditi Igor Cassina, il ginnasta campione olimpico ad Atene 2004 nella specialità della sbarra, ormai trevigiano d’adozione, che da qualche anno ha scoperto la passione per la corsa.

PERCORSI - La Duerocche si svilupperà su cinque diversi percorsi. Gli specialisti del trail potranno scegliere tra la 48 chilometri, con 2.300 metri di dislivello, e la 21 chilometri, con 1.000 metri di dislivello. Previsti inoltre i due tradizionali tracciati di 6 e 12 chilometri, aperti a tutti, e la prova sui 14 chilometri, riservata agli appassionati del nordic walking, che percorrerà il tragitto della Duerocche storica, da Asolo a Cornuda. I percorsi, preparati dai volontari delle Duerocche con un lavoro che dura da mesi, avranno uno sviluppo complessivo di 101 chilometri. E anche quest’anno, come già nel 2017 e 2018, i tracciati di gara più lunghi saranno separati dai più brevi, in modo che gli atleti più lenti non ostacolino i più veloci (e viceversa).
La Duerocche edizione 2019 concorrerà all’assegnazione del punteggio necessario per partecipare a tre gare inserite nel programma del celebre UTMB (Ultra-Trail du Mont-Blanc): la CCC (Courmayeur-Champex-Chamonix) di 101 chilometri con 6.100 metri di dislivello, la TDS (Sur les Traces des Ducs de Savoie) di 119 chilometri con 7.200 metri di dislivello, e l’OCC (Orisières-Champex-Chamonix) di 56 chilometri con 3.500 metri di dislivello.
Gli iscritti arriveranno da diverse regioni d’Italia e dall’estero. A Cornuda, nel contesto di una manifestazione in continua crescita sotto il profilo organizzativo (confermati i servizi di massaggi post-gara e di baby-sitting), troveranno anche le splendide t-shirt e maglia-tech in limited edition creata da Delineodesign e la felpa realizzata dalla sponsor tecnico Scarpa che andrà ai finisher della 48 chilometri. Pezzi da collezione che rappresentano uno dei benefit più apprezzati dai partecipanti all’evento.
Per ragioni organizzative, l’insieme delle cinque prove avrà un numero programmato di partecipanti. Seimila in totale, così suddivisi: 400 nella 48 chilometri, 700 nella 21 chilometri, 500 nella Passeggiata Storica, 4.400 nelle due prove aperte a tutti. Nessun dubbio che anche l’edizione 2019 arriverà al tetto di iscritti. Il consiglio è di prenotare il proprio pettorale al più presto. Anche perché - piccola, grande rivoluzione - nessuna delle cinque prove, neppure le due più brevi, quest’anno prevede la possibilità di iscriversi nella mattinata dell’evento.
Il 25 aprile, tra Asolo e Cornuda, si correrà anche per le scuole: previsto infatti un montepremi, sotto forma di materiale didattico, da suddividere tra i cinque istituti più numerosi, sulla base di una classifica a cui tutti potranno concorrere (studenti, genitori, simpatizzanti in genere) semplicemente esprimendo il proprio sostegno per una scuola all’atto dell’iscrizione.
La Duerocche scatterà da via della Pace (zona impianti sportivi sportivi) a Cornuda: alle 7.15 la 48 km, alle 9 la 21 km, alle 9.30 la 6 e la 12 km. Avvio libero, invece, dal centro di Asolo, per la Passeggiata Storica dedicata al Nordic Walking. Sarà possibile seguire le fasi salienti delle prove trail su un maxischermo che sarà allestito in zona arrivo. Novità anche tra gli speaker: a Erica Condio e all’udinese Gilberto Zorat, si aggiungerà il valdostano Paolo Mei, “voce” ufficiale del Giro d’Italia e di tanti eventi sportivi di primo piano. Spettacolo garantito.


Hannes Perkmann da record al Vertical Tube Race

A Montagna in Valtellina quinta edizione del Vertical Tube Race. Confermati i partecipanti della scorsa edizione, sono stati più di 400 i partenti che hanno sfidato i 2713 gradini del chilometro più duro del mondo. Domina fin da subito la classifica provvisoria il capitano dell’Unione Sportiva Malonno/La Sportiva Emanuele Manzi, partito per secondo dopo Michele Rigamonti apripista della manifestazione. 14’49” il tempo di Lele Manzi che ‘peggiora’ solamente di 3 secondi la prestazione dell’anno scorso. Ma la vera notizia di giornata è il nuovo sensazionale record del percorso: Hannes Perkmann ce l’ha fatta, non c’è due senza tre. Vincitore nel 2017 e nel 2018 torna con un solo obiettivo: abbattere il record di Bernard Dematteis, ovvero il 14’02” registrato nella prima edizione del 2015. Tripletta sorprendente e un nuovo record: demolito il muro dei 14 minuti, da oggi il tempo da battere signore e signori è 13’54”. L’atleta altoatesino del Team Sportler inizia con il botto la stagione 2019 e ci si aspetta quindi grandi risultati nelle prossime sfide verticali.
Altra esplosiva prestazione è quella del giovane Alberto Vender, reduce dal raduno con il Mountain Running Italian Team. L’atleta portacolori del Atletica Valchiese/Salomon Italia spodesta il veterano Emanuele Manzi dal secondo posto e si vendica del terzo posto raggiunto lo scorso anno con il crono di 14’21”. Completa il podio Manzi, anche in veste anche di organizzatore che riesce ancora una volta a ritagliarsi un posto nella top 3 del Vertical Tube. Medaglia di legno per Fabio Ruga (La Recastello Radici Group) che chiude in 14’57” la sua fatica. Entra nella top 5 l’austriaco Jaco Mayer (15’06”) seguito da Andrea Acquistapace (15’09”), Francesco Leoni (15’17”) e il fondista Claudio Muller (15’34”).
Al femminile sorprende la prestazione della non-élite portacolori dell’U.S. Malonno Valentina Garattini (17’49”) che guida la classifica provvisoria fino alle prestazioni di Elisa Sortini e Katarzyna Kuzminska. L’atleta valtellinese, migliore azzurra ai mondiali di Canillo 2018, conferma ancora una volta il suo livello imponendosi sulle avversarie con il tempo di 17’08”. Si ripete la polacca Kuzminska (Atletica Canavesana) che è seconda come nel 2018 fermando il cronometro a 17’27”. Giù dal podio Samantha Galassi (Recastello Radici Group) che con 18’31” precede Camilla Magliano (Podistica Torino) all’esordio di questa particolare sfida verticale. Bene anche il 6° posto di Elisa Compagnoni (19’08”) reduce da un infortunio seguita da Roberta Ciappini (19’30”).


Matteo Eydallin vince l'Individual di Madonna di Campiglio

Tappa finale della Coppa del Mondo con l'individual sulle nevi di Madonna di Campiglio e podio tutto azzurro con Matteo Eydallin a chiudere in 1h28'47'' su Michele Boscacci e Davide Magnini e con il quarto posto di Robert Antonioli, vincitore della Coppa del Mondo overall. Non finiscono qui le soddisfazioni azzurre perché c'è anche il successo negli Espoir con Davide Magnini, negli Junior con Giovanni Rossi (davanti a Fabien e Sebastien Guichardaz), nelle Espoir di Giulia Murada. Nella gara femminile Axelle Gachet-Mollaret inarrivabile (1h40'09'') davanti ad Alba De Silvestro e Lorna Bonnel. Tra le Junior vittoria di Ekaterina Osichkina su Samantha Bertolini e Malaurie Mattana.


Troppa neve in quota, domenica salta l'Adamello Ski Raid

Tanta, troppa neve in quota, così nella riunione di venerdì il comitato organizzatore dell’Adamello Ski Raid ha deciso di annullare la gara in programma domenica 7 aprile: condizioni di elevata pericolosità sul percorso, a rischio la sicurezza degli atleti. Si sta adesso valutando la possibilità di poterla recuperare sabato 13 aprile.
«Purtroppo in queste condizioni non siamo in grado di garantire la sicurezza degli atleti, – afferma il predicente del comitato organizzatore Alessandro Mottinelli – il rischio che si creino delle valanghe è diventato molto alto e quindi siamo costretti a fermarci. Stiamo valutando la possibilità di spostare la gara di una settimana, ovvero al 13 aprile, ma una scelta definitiva potrà essere fatta solo quando avremo delle certezze in merito alla situazione meteo e alle condizioni della neve. È sempre doloroso prendere decisioni di questo tipo, ma la sicurezza dei concorrenti è una priorità assoluta, siamo sicuri che anche loro comprendono perfettamente la situazione che si è creata».


Robert Antonioli vince la Coppa del Mondo

Serata trionfale per Robert Antonioli, al termine di una stagione trionfale (che non è ancora finita). Basta il secondo posto nel vertical di Madonna di Campiglio, per aggiudicarsi la Coppa del Mondo 2019. Per il portacolori del Centro sportivo Esercito si tratta della seconda sfera di cristallo dopo quella ottenuta nel 2017, che si aggiunge alle 11 medaglie centrate complessivamente ai campionati mondiali. Una sfida combattuta quella che si è disputata con partenza da Madonna di Campiglio e arrivo sul Monte Spinale, dopo aver affrontato un percorso di 3500 metri di sviluppo e 650 metri di dislivello. Sotto una fitta nevicata e anche un fastidioso vento nell’ultimo tratto il primo a tagliare il traguardo è stato lo svizzero Werner Marti, che è riuscito a staccare gli avversari a 200 metri dalla fine imprimendo un ritmo insostenibile per gli avversari. Il suo tempo finale è di 24’31”, quindi dopo 13 secondi è giunto Robert Antonioli. Ancora Italia e ancora Centro sportivo Esercito sul terzo gradino del podio, grazie a Michele Boscacci, arrivato sul traguardo dopo 6 secondi dal compagno di nazionale. Decisamente positiva anche la prova di Federico Nicolini, che si è reso autore di una prestazione tutta all’attacco su un tracciato che conosce alla perfezione, piazzandosi quarto e accusando un ritardo di soli 27 secondi dal vincitore. Il portacolori del Brenta Team ha avuto un ruolo strategico anche nella lotta per il successo finale del compagno Antonioli, visto che è riuscito a precedere il rivale tedesco Anton Palzer di soli 5 secondi. Sesto Davide Magnini, a 40 secondi dal vincitore ma primo Under 23 e vincitore della coppetta di specialità Espoir, che ha preceduto Alex Oberbacher.
Particolarmente combattuta anche la sfida assoluta femminile, al termine della quale l’ha spuntata la favorita francese Axelle Mollaret Gachet, capace di precedere di ben 51 secondi la svizzera Victoria Kreuzer, mentre in terza posizione ha terminato Alba De Silvestro, staccata di 1 minuto e 43 secondi, quindi la slovacca Marianna Jagercikova e sesta Giulia Murada prima nella graduatoria vertical Espoir. E la giovane portacolori del Centro sportivo Esercito è risultata anche la migliore under 23, di 18 secondi più rapida rispetto alla svizzera Arina Riatsch, che a sua volta ha preceduto la compagna Alessandra Schmid.
Affermazione italiana anche fra gli junior, grazie al valdostano Sebastien Guichardaz, che ha attaccato sin da subito riuscendo a staccare gli avversari e a chiudere il percorso con il tempo di 26’23”, di dieci secondi migliore rispetto a quello del secondo classificato, lo svizzero Aurelien Gay, mentre terzo è giunto l’austriaco Paul Verbnjak a 13 secondi. Quarto poi il gemello Fabien Guichardaz e quinto il valtellinese Daniele Corazza.
In campo femminile ennesima affermazione stagionale per la russa Ekaterina Osichkina, che ha inflitto un distacco di quasi 2 minuti alla svizzera Emilie Farquet, quindi terza la francese Malaurie Mattana, seguita dalle due azzurre Samantha Bertolina e Valeria Pasquazzo.


Coppa del Mondo, emozioni nel canalone Miramonti di Madonna di Campiglio

Il tempio dello slalom è tornato protagonista a tre mesi di distanza per un altro evento di Coppa del Mondo, ma questa volta riservato allo ski-alp. Il primo atto delle finali è dunque andato in scena in versione serale sul canalone Miramonti di Madonna di Campiglio, regalando suggestione per l’ambientazione e per la nevicata che ha accompagnato le gesta dei partecipanti, ma soprattutto emozione per l’arrivo al fotofinish nella gara maschile, dominata dall’azzurro Robert Antonioli che però nella discesa è stato recuperato e battuto sotto lo striscione d’arrivo per una punta di sci. A vincere è stato lo spagnolo Oriol Cardona Coll, per 7 centesimi sull’alpino di Valfurva, quindi in terza piazza lo svizzero Iwan Arnold. Il trionfatore di dodici mesi fa Michele Boscacci si è dovuto accontentare in questa occasione del quarto posto, ma ha fatto gioco di squadra nei confronti del compagno Antonioli, visto che si è lasciato alle spalle il leader della generale Anton Palzer, a sua volta preceduto anche dal francese Thibault Anselmet (primo fra gli Under 23). La Coppa di specialità sprint è vinta dallo svizzero Arnold con 240 punti su Robert Antonioli con 225 e sullo svizzero Daniel Zugg con 208.
In campo femminile affermazione a sorpresa per la slovacca Marianna Jagercikova, grazie ad una prova autoritaria al termine della quale è riuscita a precedere le due svizzere Marianne Fatton e Arina Riatsch. Settima la prima delle azzurre, Mara Martini, che è però risultata la terza miglior under 23. Quarta piazza per la spagnola Marta Garcia Farres, seguita dalle due sorelle francesi Lena e Lorna Bonell. Marianne Fatton vince la Coppetta di specialità con 280 punti su Claudia Galicia Cotrina e su Marta Garcia Farres.

©ISMF

JUNIOR - Nelle due gare junior ottima prova dei giovani azzurri. In campo maschile la finale è tutta nel segno di Giovanni Rossi, che ha preceduto di 9 secondi Daniele Corazza, terzo il francese Robin Galindo. Al femminile ennesima prova d’autorità della russa leader di Coppa Ekaterina Osichkina, capace di imporsi in maniera agevole, davanti a Samantha Bertolina che ha accusato un ritardo di 27 secondi, quindi sul terzo gradino del podio la svizzera Emilie Farquet e quarta Valeria Pasquazzo.
Ekaterina Osichkina vince anche la coppetta di specialità sprint con 300 punti, contro i 260 di Samantha Bertolin e i 180 di Valeria Pasquazzo. In campo maschile la graduatoria di Coppa del Mondo sprint vede trionfare lo svizzero Patrick Perreten con 240 punti, su Giovanni Rossi con 221 e l’altro svizzero Aurelien Gay con 170.

VERTICAL RACE - Giovedì secondo atto delle finali di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio con la vertical race, che registra una variazione del percorso. Partenza alle 18 dalla base dello Spinale nel cuore di Madonna di Campiglio (quota 1520 metri) e arrivo ai 2103 metri del Monte Spinale (dislivello complessivo di 650 metri), con tre percorsi diversi in base alle categorie. Il pubblico potrà seguire la gara in quota (zona arrivo) utilizzando la cabinovia con accesso gratuito dalle 17.45 alle 19. In chiusura di serata ci sarà un'altra novità: la cena-evento SkiMo Party, prevista alle ore 19,30 allo Chalet Fiat. All'iniziativa prenderanno parte tutti gli atleti e i tecnici, ma anche su prenotazione (raceoffice@3trecampiglio.it) possono partecipare gli appassionati.


La Sportiva apre due nuovi negozi

Sono due le nuove aperture di negozi monomarca La Sportiva previste nel 2019: il marchio della Val di Fiemme leader mondiale nella produzione di calzature ed abbigliamento outdoor, presente in oltre 70 Paesi al mondo e con il suo quartier generale ben saldo in Valle di Fiemme ai piedi delle Dolomiti, aprirà infatti nei primi giorni di aprile i punti vendita di Trento e Pozza di Fassa. «Si tratta di due aree strategiche per il nostro marchio - commenta Andrea Bonetto, Retail Manager - Trento per ovvi motivi di presenza sul capoluogo della nostra regione che chiude il cerchio con le recenti attività di marketing messe in campo per la celebrazione del nostro novantesimo anniversario ed apre nuove possibilità e sinergie con la città per noi più rappresentativa, Pozza di Fassa per il presidio della zona della Valle di Fassa, luogo di attività outdoor per eccellenza ai piedi del ghiacciaio della Marmolada».

I brand stores del marchio trentino raggiungono ora quota otto: le nuove aperture di Pozza e Trento si aggiungono infatti ai punti vendita di Ziano di Fiemme, Cavalese, Arco (tutti in provincia di Trento), Finale Ligure, Rodellar (Spagna) e Città del Messico: ognuno caratterizzato dalle proprie peculiarità ed in grado di offrire un’esperienza di marca a 360 gradi tra i prodotti concepiti e sviluppati in Val di Fiemme.

Settanta metri quadri lo store di Trento, novantacinque quello di Pozza di Fassa con assortimenti che sapranno soddisfare due tipi di clientela molto diverse: più cittadina e lifestyle la prima, più orientata alle pratiche outdoor e al vivere la montagna la seconda. Il negozio di Trento è situato in pieno centro in Via Mazzini 5, la via dello shopping per eccellenza, mentre il punto vendita di Pozza sarà sulla strada principale verso le Dolomiti: Strada Dolomites 65, proprio all’inizio del paese. «E le novità non finiscono qui – aggiunge Luca Mich, Marketing Operations Manager – perché da quest’anno chi entrerà nei nostri stores vivrà un’esperienza di marca che si estenderà anche alla parte più emozionale grazie all’integrazione di LaSpo Radio, la store-radio ufficiale che propone una serie di brani pensati per una clientela evoluta, dinamica, attiva: con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle prossime sfide».

Lo store di Trento aprirà ufficialmente la prima settimana di aprile (venerdì 5) e sarà seguito la settimana (venerdì 12) successiva dallo store di Pozza di Fassa. L’inaugurazione ufficiale dello store di Trento è però fissata per la sera del 15 maggio in occasione dell’annuale International Sales Meeting aziendale che vedrà invitati proprio a Trento tutti i principali importatori mondiali del marchio: l’evento sarà naturalmente aperto al pubblico e vedrà diverse sorprese tra cui la partecipazione dei migliori atleti ambassador del brand.


Gloriana Pellissier e Daniel Antonioli vincono il Trofeo Rollandoz

Sono Gloriana Pellissier e Daniel Antonioli a firmare l’albo d’oro della 43esima edizione del
Trofeo Rollandoz, scialpinistica disputata domenica mattina a Rhêmes-Notre-Dame e organizzata dallo sci club Granta Parey, con 120 concorrenti schierati sulla linea di partenza. Partenza al capoluogo della Val di Rhêmes, prima parte del tracciato da percorrere a piedi; poi, il cambio di assetto dopo trecento metri dislivello e, dopo poco più di un’ora di gara, il colpo di scena. Il favorito della vigilia e fino al quel momento in testa con un discreto margine, Filippo Barazzuol, è costretto al ritiro. Alle sue spalle fa gara solitaria l’alpino Daniel Antonioli (2h00’19”) che piomba sull’impegnativo arrivo con 1’50” di vantaggio sul francese Bastien Fleury (2h02’10”) che supera in volata Filippo Beccari (2h02’11”). Al quarto posto Cristian Minoggio (a 5’20), poi alla 5°, 6° 8° posto un trittico del Brusson: Stefano Castagneri (a 10’14”), Henri Grosjacques (a 13’18”) e Nadir Giovanetto (a 13’52”), con settimo il francese Jeremy Loret; 9° Mattia Luboz (Corrado Gex) e 10° il britannico Scrimgeour Carron. Undicesima e dodicesima posizione per i primi due classificati nei Master: Matteo Giglio e Roberto Maguet. Al femminile, gara di testa e vittoria in solitaria per Gloriana Pellissier (2h 31’28”) a precedere la francese Giselle Perrier (2h 40’35”) e la gressonara Katrin Bieler (2h 44’19). Al quarto posto Chiara Musso e quinta Claudia Titolo.