Terzo Afghan Ski Challenge: il potere della neve

Una gara di skialp nella powder sopra Kabul

230 kilometri a nord est di Kabul, a 2.500 metri sopra il livello del mare, si trova Bamiyan: un villaggio in alta montagna che il primo marzo 2013 ospiterà il terzo Afghan Ski Challenge.
Atleti locali e internazionali parteciperanno ad una gara di ski touring per promuovere il turismo in un’area fortemente colpita dalla guerra. Quest’anno  anche le donne afghane parteciperanno all’evento.
Arc’teryx, azienda canadese leader nel mondo dell’outdoor, come sponsor dell’evento ha deciso di fornire shells weatherproof alle donne e a tutti I partecipanti per combattere le cattive condizioni ambientali. 

Bamiyan, famosa nel mondo per le sue centenarie statue di Buddha, fu un tempo luogo di visita da parte di migliaia di turisti che seguivano la via della seta. Nonostante la città non fosse allocata direttamente sulla zona di guerra, un grande numero di turisti -circa 15.000 all’anno- scomparvero dopo la distruzione delle famose statue e di altre attrazioni culturali.
Tuttavia rimane una Mecca nascosta per lo ski touring. 
Montagne con picchi da 2000 a 5000 metri con molte esposizioni a Nord e clima secco sono le caratteristiche principali per la 'powder snow' e paradiso per per gli sciatori di backcountry. Tre anni fa un piccolo gruppo composto da fans di sci afghani collaboratori del quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung e membri dallo sci club Bamiyan decisero di organizzare una piccola gara locale, e in quell’occasione diedero vita all’Afghan ski challenge. 
Oggi la gara porta gli atleti sulle montagne del Koh-e-Baba nella parte centrale dell’Afghanistan.
Gare precedenti mostrano che gli sportivi locali hanno grandemente superato gli ospiti internazionali durante la gara, anche senza una tecnica precisa. Per aiutarli nella preparazione e per migliorare la tecnica sono stati organizzati dei corsi da parte di una piccola scuola sci fondata poco tempo fa. Anche grazie all’aiuto di maestri di sci svizzeri e di guide alpine, i corsi si terranno tre settimane prima dell’evento.

La gara sta crescendo in maniera esponenziale. Quest’anno parteciperanno cinque donne e molti atleti che provengono da altre parti dell’Afganistan. La partecipazione alla gara è gratuita.  Moltissimi partecipanti sono poco equipaggiati per questo motivo Arc’teryx è felice di supportare il loro entusiasmo fornendo materiale tecnico.     


Un Tour del Monscera coi fiocchi…

Vincono Francois Cazzanelli e Giulia Botti

In una domenica di neve lo Sci Club Bognanco incornicia uno splendido Tour del Monscera. Il valdostano Cazzanelli vince in rimonta sull'altro aostano Brunod. Rinasce il valsesiano De Alberto, 3°, e si conferma, ottimo 4°, l'abruzzese Corsi.

In classifica generale la 5a tappa dell'International Ski Tour fa fare un balzo avanti a Stefano Trisconi (9°) mentre conclude staccato l'elvetico Biffiger (15°) che ora si gioca tutto nella finalissima di sabato. Stop forzato per Deini bloccato dalla febbre.

Exploit della emiliana Giulia Botti fra le donne, a riprova della vitalità dello scialpinismo appenninico. Continua l'irresistibile ascesa in classifica IST di Chiara Julita (3°) che prevale di poco sulla Barbuto (4°).

In attesa dell'ultima tappa si ricorda a tutti che è obbligatoria l'iscrizione all'associazione Linea Verticale. Chi non avesse ancora regolarizzato la propria posizione è stato comunque inserito in classifica generale perché l'eventuale esclusione avverrà solo con la finale del 2 marzo.


ATK Race Newmark

Rivoluzione ultraleggera: 285 g per il telemark alpinismo

Grandi cambiamenti nel mondo del telemark alpinismo. ATK Race presenta degli inediti attacchi derivati dal modello da scialpinismo SL-R World Cup, forti di una progressione dalla naturalezza e libertà identiche ai ‘cugini’ da ski-alp, massimizzando al contempo la tenuta laterale senza ostacolare la flessione in discesa. Tutto questo in 285 g (talloniera inclusa)! Talloniera di Newmark, questo il nome della novità 2014 ATK, che assume due posizioni: base per la sciata e rialzata per la salita. I diversi assetti sono gestiti dalla leva frontale: dopo aver inserito lo scarpone nel puntale è necessario tirare verso di sé la citata leva sino al primo scatto, votato a garantire il bloccaggio per la salita. Per la discesa è sufficiente agire nuovamente sulla leva, sino al secondo scatto. Movimento che porta le ganasce laterali a contatto con lo scarpone, rendendolo stabile senza condizionarlo nella trasmissione degli impulsi, come invece accadrebbe in presenza di agenti esterni quali molle o cavi. A salvaguardia della scarpa viene fornita una piastra metallica sagomata (in foto). Newmark sarà disponibile da ottobre 2013 al prezzo indicativo di 440,00 euro.


Sfida verticale sui muri del Ciampac

Giovedi' la spettacolare gara proposta dai Bogn da nia

Torna giovedì l’appassionante sfida sui muri di Alba di Canazei.
Alle 20, con start in linea, partirà  la seconda edizione del 'Vertical Ciampac', la gara su tre specialità (sci da scialpinismo, scarpe chiodate o ramponate e ciaspole) organizzata dai Bogn da nia e cugina della 'Streif Vertical up' di Kitzbuehl, andata in scena pochi giorni fa.   

Una competizione per atleti abituati alle pendenze forti, quella proposta dalla società di Ennio Dantone: i partecipanti, infatti, dovranno arrampicarsi sulla pista nera che da Alba porta fino alla zona del rifugio Ciampac, su un percorso di 2,8 chilometri e ben 660 metri di dislivello.   

Lo scorso anno il re del Ciampac era stato Urban Zemmer, campione di gare in verticale, che aveva gareggiato con scarpe ai piedi; seguito dallo skyrunner del Primiero Michele Tavernaro e dall’altro specialista delle salite Marco Facchinelli. Tra le donne, nella gara con le scarpe, ad avere la meglio era stata Astrid Demetz, davanti alle scialpiniste Nadia Scola e Sabrina Zanon. Per quanto riguarda la sfida con le pelli di foca, la vittoria era andata a Ivo Zulian e Carla Iellici, entrambi dei Bogn da nia. Mentre nella categoria dei ciaspolatori si era imposto il prete volante trentino Franco Torresani.


In Turchia vince Mezzanotte

Una gara di scialpinismo sul Monte Ergan

Una gara ISMF in Turchia. L'appuntamento era sabato 23 febbraio sul Monte Ergan (3.328 m) con un percorso comprensivo di tre salite e discese e 1.800 metri di dislivello positivo. A causa della quasi concomitanza con i Mondiali di Pelvoux però la partecipazione è stata più ridotta del previsto. Presente in Turchia anche il vicepresidente della federazione internazionale Roberto Cavallo. L'italiano Mirco Mezzanotte si classificato primo, Dino Ceccato secondo, terzo un atleta bulgaro, Totev Tervel. Fra le donne ha vinto la bulgara Mihaylova Ivona seguita da una schiera di giovani ragazze turche.


King of Dolomites: buona la prima

Ottima la partecipazione all'evento andato in scena lo scorso week-end

Si è conclusa in un’atmosfera di grande festa l’edizione 2013 del King of Dolomites, caratterizzata dalla presenza di una gran polder e da una fitta partecipazione al Contest, impensabile per una prima edizione.

Grande soddisfazione da parte degli Sponsor e del comitato organizzativo, e già fioccano le idee per la prossima edizione.

Oltre 100 le coppie iscritte alla categoria Open dei WANNABES, e 11 i Team di Rider e fotografi professionisti che per due giorni si sono cimentati sulle nevi di San Martino di Castrozza, alla ricerca dello spot migliore dove scattare la loro foto di freeride più bella delle Dolomiti. Oltre 270 le foto in gara, con materiale davvero di altissimo livello. Non è stato infatti facile per la giuria, composta da Marco Melloni, Virna Pierobon, Umberto Isman, Riki Felderer e Maurizio Moroni scegliere le foto vincitrici.

Questa la classifica delle categorie:

Categoria: WANNABES
1° – I Krumiri (Maurizio Fasano + Vittorio Trinca Colonel)
2° – Mustache Indipendent (Simone Barberi + Leopoldo Barbiroli)
3° – TinolTrotter (Alessandro Simon + Christian Trotter)

Categoria: PRO
1° – Brian Goldstone + Jose Carròn + Paolo Marazzi
2° – Andre Schoennherr + Matthias Egger + Sebastian Huber
3° – Alessandro “Alo” Belluscio + Massimo Braconi + Simone Canal

Premio Juniores (Under 18)
1° – The Two Freeskiers (Pietro Simon + Alessandro Soffiati)

Premio speciale della giuria – PRO Team:
Lorenzo 'Fizza' Verdinelli + Christian Leischner + Luca Albrisi per la loro interpretazione singolare ed originale del Contest; hanno infatti deciso di allegare, oltre alle foto, qualche riga su cosa ha significato per loro il King of Dolomites 2013. «Abbiamo deciso di non cercare la competizione basandoci solo su foto di trick. Abbiamo voluto creare un viaggio che cercasse di raccontare chi siamo e come abbiamo deciso di leggere il territorio, sconosciuto, che ci siamo trovati ad esplorare. Una storia di stili e discipline diverse, una storia di amicizia. Una storia di montagna», questo il testo di Luca Albrisi e Christian Leischner.

Un buon successo anche per le attività collaterali in programma nella due giorni. Sabato il Villaggio test all'Alpe Tognola, in cui erano presenti Scarpa, Arcteryx, Ski Trab, Black Crows, Black Diamond, Nordica, Blizzard e Rabbit on The Roof con i loro ultimi prodotti e le novità della prossima stagione.
Sempre nella giornata di sabato, hanno avuto luogo la presentazione alla stampa del nuovo scarpone da Freeride SCARPA® Freedom all’Hotel Regina, la cena ufficiale del King of Dolomites al Rifugio Colverde - alla quale erano presenti oltre 60 persone tra giornalisti, ridere e fotografi professionisti - ed il Freerider’s Party al Pub 'El Barisel', in centro a San Martino di Castrozza. Una giornata davvero piena di impegni ed emozioni per tutti quanti, che durante le prime ore del mattino ha offerto ai Team la possibilità di scattare alcune foto davvero spettacolari sulle Pale di San Martino, sul Passo Rolle e sulle più vicine cime del Lagorai, accompagnati dalle Guide Alpine Aquile di San Martino.

Il maltempo di domenica ha invece leggermente penalizzato il Safety Camp organizzato poco lontano dal Villaggio Test dal Soccorso Alpino del Trentino e da Ferrino: la maggior parte dei ridere presenti hanno infatti preferito godersi la giornata di polder nei boschetti dell’Alpe Tognola, chi per cercare lo spot giusto per la propria foto e chi semplicemente per divertirsi e approfittare delle magnifiche condizioni della neve.

A distanza di poche ore dalla conclusione dell’evento e dalla premiazione delle foto più belle al Campo Base Après Ski, alla partenza degli Impianti Tognola - ricordiamo che la categoria PRO ha ricevuto premi in denaro, mentre quella dei Wannabes ha ricevuto dei premi in prodotti messi a disposizione da SCARPA® e Arcteryx - il bilancio è quindi più che positivo, e lascia spazio a idee e proposte per la prossima edizione dell’evento e ad interessanti 'spin-off' da proporre nei prossimi mesi, per cercare di rendere il King of Dolomites 2014 ancora più strutturato e ricco di emozioni per tutti.

Nel giro di qualche giorno, verranno pubblicate sul sito web ufficiale del King of Dolomites (www.kingofdolomites.com) e sui canali social ufficiali tutte le foto raccolte, in modo da permettere anche a chi non era presente di vivere le emozioni e la passione per il Freeride dei partecipanti che hanno caratterizzato queste due indimenticabili giornate.


Schider e Pibis trionfano a Kitzbuehel

Venerdi' si e' disputata la Streif Vertical Up

Grandi emozioni sabato sera a Kiztbuehel (Austria) per la tradizionale Streif Vertical UP, la gara di salita della famosa pista di discesa Streif. Si partiva dal paese e si arrivava all'Hochkitzbuehel (860 metri più in alto e a una distanza di 3.312 metri). Il 'Re' è Martin Schider, con il tempo di 34'36'', circa due in meno di Georg Egger. Al terzo posto Joerg Randl. Tra le donne vittoria francese con Laetitia Pibis (45'17'') davanti a Barbara Abler e Gitti Hollaus. C'è stato anche un lato divertente con Peter Horngacher che ha vinto un paio di sci per essersi avvicinato di più al tempo medio di gara e Hans Peter Meyer e Gitti Hollaus premiati come migliori 'Re e regina del vertical' locali. Il team più numeroso, www.ueberall.cc, donerà i 500 euro del premio per un progetto sociale in Brasile. Infine Rabea e Andreas Brittain sono stati premiati per il miglior costume: lo squalo di Disney e la principessa Fiona. A Kitz, come sempre, è spettacolo… 


In edicola Ski-alper 87, il terzo della stagione

Da oggi in distribuzione in tutta Italia e in consegna agli abbonati

Da oggi è in edicola in tutta Italia e in consegna agli abbonati il terzo numero stagionale di Ski-alper (87, febbraio 2013, 128 pagine). La grande novità è l'allegato gratuito del nuovo tabloid Up&Down dedicato al mondo delle gare. Ma andiamo con ordine…  

La copertina titola 'Fuori dal tempo' ed è un rimando alla cover story, il viaggio scialpinistico in Armenia di Umberto Isman, che propone una serie di itinerari alla scoperta di alcune vette da affrontare con sci e pelli, oltre a riflessioni su un Paese dalla lunga e controversa storia. Magnifiche foto, dettagliate descrizioni, cartine. Da non perdere, per 'sognare' un viaggio davvero speciale. Ma la sezione itinerari non si esaurisce qui: Andrea Fornelli ci presenta 6 itinerari di ski-alp ripido sul Wilder Kaiser, una vera e propria 'mecca' per gli amanti di canalini e tratti impegnativi da sciare, a pochi chilometri dalla mondana Kitzbuehel in Austria. E poi un estratto di quattro proposte nelle Dolomiti d'Oltre Piave dal volume di Loris De Barba pubblicato recentemente da Vividolomiti. Anche qui itinerari inediti, interessanti proposte di discesa su tratti ripidi e descrizioni estremamente accurate.

La sezione touring prevede anche l'intervista a Fabio Pasini, esploratore sci ai piedi, la retrospettiva di Giorgio Daidola su Toni Gobbi, il padre dello scialpinismo d'alta quota e ideatore delle Settimane scialpinistiche, oltre che di numerose Haute Route.  Da non perdere anche le opinioni di Leonardo Bizzaro (il rapporto tra leggi e praticanti della montagna), di Renato Cresta (la neve e le sue implicazioni sull'insediamento umano in montagna), di Flavio Saltarelli (le responsabilità degli organizzatori di raduni scialpinistici). Curiosa la rubrica sulla fauna alpina in cui Giorgio Ficetto ci insegna come comportarci per avvicinare e fotografare gli stambecchi durante le escursioni.  
La parte 'racing' della rivista è incentrata sulle rubriche: come allenare la resistenza, approfondimento a cura dei ricercatori del CeRism di Rovereto, ma anche il corretto uso del bastone, spiegato d Omar Oprandi, new-entry nella redazione tecnica di Ski-alper. Il direttore di gara dell'Adamello Ski Raid, Guido Salvetti, ci ha sveltao i segreti del nuovo percorso dell'attesissima manifestazione del calendario La Grande Course. Infine l'intervista alle leggendarie bormine, Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini, che hanno fatto del gareggiare in coppia una vera e propria arte.  

L'area tecnica è ricchissima di anticipazioni e novità per gli amanti dell'attrezzatura: oltre alle numerose risposte alle richieste dei lettori (una rubrica sempre molto seguita), presentiamo in anteprima assoluta alcuni prodotti che saranno protagonisti del mercato nella prossima stagione. Abbiamo provato sulla neve (per primi) il nuovissimo Stratos Cube di La Sportiva, oggetto del desiderio degli ski-alper agonisti. Per rimanre alla 'maison' di Ziano di Fiemme vi sveliamo anche il nuovo Spectre a quattro ganci. Ma non solo, anche l'atteisissimo Dynafit TLT6, testato insieme agli avveniristici sci della collezione Dynafit, i Nanga Parbat e i Cho Oyu. Abbiamo poi messo a dura prova tutta la collezione di piastre Maruelli, per scoprire alcuni sorprendenti dettagli. Per la sezione artigiani, ecco sulla neve i Bieffe Ski Adamel, grantour molto 'chic' con prestazioni che hanno poco da invidiare a marchi blasonati. E poi l'anticipazione delle novità del catalogo Movement per il 2014, il test delle pelli Black Panther di Amplatz (occhio all'ottimo rapporto qualità prezzo). Infine abbiamo messo a confronto quattro 'gusci', o meglio hardshell, per scoprire il più adatto alle esigenze dello ski-alp: Dynafit, Eider, La Sportiva e Arc'terix.  

La sezione dedicata al trail running prevede un'approfondita analisi di come alimentarsi prima di una prestazione agonistica, con il contributo dell'alimentarista Paolo Conti, oltre ad un ritratto molto intenso di Marco Olmo, firmato da Fabrizio Pistoni.  

Ma veniamo al nuovo tabloid Up&Down.
Un prodotto tutto nuovo, che nasce per dare maggtior visibilità all'attualità del mondo gare. Si apre con le nomination della nostra redazione per il mese di gennaio 2013: atleta del mese (con poster nella doppia pagina centrale, affrettatevi a scoprire di chi si tratta!), best lady, best Junior, miglior ritorno in pista, la sorpresa e il 'non mollare mai'. Poi l'approfondimento delle principali gare del mese scorso: Saalbach Mountain Attack, Coppa del Mondo in Valle Aurina, Campionato Italiano Vertical e Staffetta a Caspoggio, Campionato Italiano individuale alla Pitturina Ski Race, Coppa Italia a Misurina e ad Albosaggia per la Valtellina Orobie. E poi tutte le gare dei circuiti locali, per un totale di 51 eventi con commento, classifica (primi venti) e foto. Numerosissime le interviste, tra cui la pagina dedicata a 'The king of the night' del mese di gennaio. Per la sezione trail running, le prime gare della stagione e una magnifica intervista a tre a Fabio Bazzana, Daniele Lanternino e Stefano Butti.

Insomma, 32 pagine in formato tabloid piene zeppe di informazioni, curiosità e approfondimenti. Aspettiamo i vostri commenti! Per ogni problema a reperire Ski-alper in edicola, vi invitiamo a scrivere una mail a info@skialper.it.  


In sessanta al Monte Peller

Nonostante il maltempo il raduno e' andato in scena

Con un grande impegno organizzativo il comitato organizzatore ha portato a termine ieri la quindicesima edizione del Raduno Scialpinistico del Monte Peller, dedicato alla memoria di Davide Pinamonti, organizzato in una situazione meteorologica davvero difficile con tanta neve caduta nella notte e durante tutta la manifestazione con raffiche di vento e bufera nella parte alta del percorso. Sessanta temerari hanno partecipato alla manifestazione soddisfatti per la piccola impresa e hanno così onorato la memoria di Davide Pinamonti. La manifestazione quest'anno non era competitiva, il Trofeo Memorial Davide Pinamonti, consegnato dalla mamma, è stato conquistato dallo Ski Team Val di Non, seguito dalla SAT di Cles, SAT di Pergine, Ski Alp Val di Sole, Brenta Team, SAT Tuenno e SAT Rumo. 


Lenzi e Boscacci si impongono nella Transcavallo

Anche in Alpago fitta nevicata sul percorso di gara

«Non siamo calciatori, siamo scialpinisti, quindi le nevicate o il brutto tempo non ci spaventano!» Queste le prime parole di Damiano Lenzi al microfono di Paolo Mutton appena dopo aver tagliato il traguardo. Una battuta chiara e concisa per riassumere quello che si è vissuto durante la seconda tappa della Transcavallo. Una fitta nevicata ha accompagnato gli atleti durante tutto lo svolgimento della gara. Circa trenta centimetri di neve fresca caduta nella notte hanno costretto i responsabili del percorso a fare gli straordinari. Il Comitato Organizzatore coordinato da Diego Svaluz, già nel primo pomeriggio di sabato, in base alle previsioni meteo, aveva deciso che la gara di domenica si sarebbe disputata lungo un percorso di riserva. Un circuito tecnico e impegnativo di 900 metri di dislivello positivo da ripetere due volte, per un totale quindi di 1800 metri diluiti in sei salite.

LENZI E BOSCACCI SUBITO DAVANTI -  Nella prima salita i due azzurri sono rimasti a guardare lasciando che i diretti inseguitori scoprissero le carte, infatti è stato il friulano Tadei Pivk ha tirare il gruppo verso Cima Vacche. Il primo giro è servito per prendere le giuste misure e scaldare i motori anche se molte squadre hanno corso a ritmi elevati. Durante la seconda tornata, Lenzi e Boscacci hanno aperto il gas riprendendo la prima posizione, sulle loro code Tadei Pivk e poco più staccato Ivo Zulian. Alessandro Follador e Filippo Beccari in terza posizione hanno provato a ritornare sulle scie di Zulian-Pivk.
Lenzi e Boscacci tagliano il traguardo in 1:39’48, in seconda posizione arrivano a sorpresa Alessandro Follador e Filippo Beccari. Pivk e Zulian arrivano a Col Indes terzi. Nella classifica di giornata definitiva Follador e Beccari vengono retrocessi in terza posizione con un minuto di penalità per un cambio d’assetto appena fuori dall’area prestabilita.

SECONDO POSTO DECISO DA UNA PENALITA' - Per quanto riguarda la classifica finale, Boscacci e Lenzi vincono la Transcavallo in 3:28’25, Zulian e Pivk sono secondi con 3:33’53. La squadra di Follador-Beccari vede sfumare le possibilità di salire sul secondo gradino del podio a causa della penalità e sono terzi con un tempo totale di 3:34’38. A onor del vero va detto che nella prima tappa anche la coppia Pivk-Zulian aveva subito una penalità di ben due minuti.
In campo femminile Laura Besseghini e Raffaella Rossi bissano il successo della prima tappa e si aggiudicano la Transcavallo davanti a Nadia Scola e Birgit Stuffer. Martina Valmassoi ed Elisa Compagnoni stringendo i denti e battagliando sino alla fine conquistano un bellissimo terzo posto.
La classifica riservata ai Master ha visto la vittoria di Paolo Roccon in coppia con Ferruccio Soppelsa.

SAVARIS E PAT VINCONO IL TITOLO VENETO - Il Campionato veneto è andato alla squadra formata da Olves Savaris e da Federico Pat dello sci club Valdobbiadene, mentre la seconda posizione è stata conquista da Michele Festini Purlan in coppia a Enrico Frescura. Nicola Calzolari e Andrea Protti completano il podio.

COPPA ITALIA JUNIORES A MAGUET E DE SILVESTRO - La seconda tappa della trentesima edizione della Transcavallo era valida come prova di Coppa Italia - Trofeo Scarpa riservato alle categorie giovanili.
Nella categoria Junior maschile è stato l’azzurro dello sci club Corrado Gex, Nadir Maguet, a vincere con il tempo 54’08. In seconda posizione si è classificato Gianluca Vanzetta davanti a Stefano Stradelli.
L’azzurra Alba De Silvestro vince con il tempo di 57’17 la categoria Junior, Natalia Mastrota e Martina Da Rin Zanco sono rispettivamente seconda e terza.
Nella gara Cadetti Femminile è la bellunese Laura Corazza a vincere su Melanie Ploner e Giorgia Dalla Zanna. L’atleta del Dolomiti ski-alp ha chiuso la propria gara con il tempo di 1:10’47.
Nella categoria cadetti è l’atleta del Brenta Team Gabriele Leonardi con il tempo di 52’03 a dominare davanti a Erik Pettavino e David Frena.
Per i titoli giovani della FISI Veneto, oltre alla De Silvestro nelle junior e la Corazza nelle cadette, si impone tra gli junior maschi Matteo De Min anche lui dello SC Dolomiti Ski-Alp come le due ragazze ed Enrico Loss dello SC Valdobbiadene nei cadetti maschi.

 


Val Rendena, spettacolo sotto la neve

Disponibile la classifica ufficiale nel database di Ski-alper

Pronostici rispettati nella nona Ski Alp Val Rendena, terza tappa del circuito di sci alpinismo Coppa delle Dolomiti, nella quale si sono imposti i favoriti della vigilia e in particolar modo i freschi medagliati ai campionati mondiali di Pelvoux della scorsa settimana. E per molti si tratta della prima iscrizione del proprio nome nell'albo d'oro della manifestazione organizzata dallo Sci club Alpin Go di Pinzolo, che, a causa della fitta nevicata, ha dovuto proporre un percorso ridotto. A dominare sono infatti stati i due valdostani Matteo Eydallin in campo maschile e Glorian Pellissier fra le donne, mentre nelle categorie giovanili il successo ha arriso ai cadetti Davide Magnini ed Elisa Dei Cas, e allo junior Federico Nicolini.

IN 450 AL VIA - Per gli oltre 200 partenti, ai quali bisogna aggiungere altri 250 partecipanti al XIV raduno Massimo Nella, niente da fare dunque per il tracciato originale (uno dei più spettacolari in assoluto) a causa della neve caduta nella nottata e durante la gara, costringendo gli organizzatori capitanati da Matteo Campigotto a proporre un percorso alternativo con 1550 metri di dislivello e 15 km di sviluppo con partenza in località Prà Rodont e arrivo tradizionale al Doss del Sabion. L'alpino Eydallin ha dunque fatto valere la legge del più forte, risultando così vincitore di tutte e tre le prove di Coppa delle Dolomiti e indossando saldamente il pettorale rosso di leader. Al primo cambio pelli sul Doss del Sabion i big sono transitati tutti assieme. In testa Matteo Facchinelli, seguito da Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht, Davide Galizzi, Thomas Martini, Thomas Trettel ed Alex Salvadori, ma già nella prima discesa che portava in località Malga Brogn da l'Ors le posizioni di vertice si erano delineate con la formazione di un terzetto e una coppia: davanti Eydallin, Holzknecht e Facchinelli, leggermente staccati Galizzi e Martini. 

EYDALLIN SI CONFERMA - Dopo il secondo cambio assetto ecco il primo colpo di scena con Facchinelli che è costretto al ritiro per un problema tecnico, quindi via libera all'alfiere dell'Esercito e al portacolori dello sci club Alta Valtellina che fanno gara in scia fino all'ultima salita che dal lago di Valagola, transitando in località Madonnina, ha portato fino allo spigolo di Grual. In questa fase di gara è partito l'attacco definitivo di Eydallin, che ha staccato Holzknecht, transitando a braccia alzate sul traguardo del Doss del Sabion dopo 1 ora 27 minuti e 28 secondi di gara. A due minuti e 10 secondi il valtellinese e dopo tre minuti il trentino di Cimego Davide Galizzi, quindi leggermente più staccati Thomas Martini e Thomas Trettel. Più indietro Riccardo Dezulian e l'atleta di casa Alex Salvadori. «È stata una gara impegnativa - ha commentato a caldo Matteo Eydallin - anche perché ho ancora dolore alla spalla dopo la caduta ai Mondiali. In questa occasione ho davvero privilegiato il percorso ridotto, dove fortunatamente non c'erano discese eccessivamente impegnative che potevano farmi soffrire. Un tracciato comunque all'altezza, che ho affrontato con una strategia diversa dal solito, forzando nel finale e fortunatamente riuscendo a staccare Lorenzo». Molto sereno Lorenzo Holzknecht nel suo commento: «Speravo di poter vincere, ma Matteo ha avuto più forza di me e quando ha aumentato il ritmo non sono riuscito a stargli dietro. Nessun rammarico perché ha vinto il più in forma. Percorso ottimo».

STRAPPO VINCENTE DI GLORIANA - Nella gara femminile, sullo stesso percorso dei maschi, prestazione di forza di Gloriana Pellissier, che era transitata da sola al primo cambio pelli, con una ventina di secondi su Elena Nicolini e con oltre un minuto su Francesca Martinelli. La Nicolini, da ex agonista dello sci alpino, si è gettata a capofitto nella discesa raggiungendo e addirittura superando momentaneamente l'alpina valdostana. La parte centrale della gara l'hanno disputata assieme, fino a quando nell'ultima salita la Pellissier ha alzato il ritmo, staccando l'amica rivale a sua volta alle prese con un piccolo inconveniente tecnico, e tagliando il traguardo con il tempo di 1 ora 42 minuti e 35 secondi. «E' la mia prima partecipazione a questa gara e sono contenta - ha commentato la valdostana -. Devo fare i complimenti all'organizzazione che è riuscita a proporre un percorso all'altezza e tecnico nonostante il meteo proibitivo». Ad oltre quattro minuti la Nicolini e terza a 6 minuti esatti la Martinelli, che conserva comunque il pettorale rosso di leader di Coppa delle Dolomiti. Felicità per la Nicolini, nonostante un inconveniente di percorso: «Sono stata con Gloriana fino all'ultima salita, poi inevitabilmente lei se ne è andata, e io ho avuto un piccolo problema tecnico per una piccola slavina che è caduta addosso. Personalmente sono molto felice perché per me questa è davvero una superstagione, nella quale ho fatto il salto di qualità, e sono stata addirittura convocata in nazionale». Senza storie le gare giovanili su percorsi ridotti e vinte dal plurimedagliato iridato Davide Magnini fra i cadetti e da Federico Nicolini fra gli junior, entrambi trentini ed entrambi alfieri del Brenta Team, capaci di infliggere distacchi notevoli agli avversari. Prima cadetta invece l'atleta di casa Elisa Dei Cas.
La classifica provvisoria di Coppa delle Dolomiti dopo la gara del giro di boa vede in testa Eydallin con 300 punti, seguito da Holzknecht con 260 e Reichegger con 160. Fra le donne domina la Martinelli con 220 punti, davanti alla Pellissier con 200 e alla Nicolini con 160.


A Zulian e Iellici la Prowinter Cup

Ieri l'ultima gara, la Zuita che gira de not

Con la 'Zuita che gira de not' di ieri sera si è chiusa l'edizione 2012-13 della Prowinter Cup con la vittoria di Carla Iellici e Ivo Zulian nelle categorie femminili e maschili, Melanie Ploner e Giovanni Lastei tra gli Junior e Silvano Zorzi tra i Senior. In totale sono state sette le gare del circuito.  Oltre cento gli scialpinisti al via della gara in salita, organizzata dallo Sci club Alleghe con la collaborazione del Soccorso alpino di Alleghe, della Croce verde di Alleghe, del rifugio self-service Piani di Pezzè e di Alleghe-Funivie Spa. E 540 i metri di dislivello: 4,5 chilometri dalla stazione cabinovia di Alleghe fino alla partenza della pista di rientro Alleghe-Piani di Pezzè.  imporsi, alla fine, è stato Olivo Da Pra, dei vigili del fuoco di Belluno, che ha tagliato il traguardo in 23.03. Dietro di lui due portacolori dei Bogn da Nia: Silvano Zorzi (24.38) e Giovanni Lastei, classe 1994 (24.40). Tra le donne ennesimo successo per Carla Iellici (Bogn da Nia), che con 28.04 si è lasciata alle spalle le sfidanti: Francesca Rossi (SC Ponte delle Alpi), arrivata in 29.10, e Serena Menardi (CAI Cortina), in 31.28. La gara era inserita anche nel circuito 'Dolomitisottolestelle' che si prepara per l'attesa seconda edizione del 'Vertical Ciampac', in programma giovedì 28 febbraio. I partecipanti dovranno risalire la pista nera  che porta fino al Ciampac con sci, scarpe chiodate o ciaspole. 


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