Verso l'International Trail Running Association

Costituiti cinque gruppi di lavoro che daranno vita all'organismo

La prima pietra è stata posta il 3 settembre a Courmayeur, con la prima conferenza internazionale del trail running, alla quale hanno aderito 150 persone da 18 diversi Paesi. Una specie di 'Stati Generali' del trail running, una tavola rotonda dalla quale sono nati cinque gruppi di lavoro ai quali partecipano 50 'players' del settore e che, da poco costituiti, hanno lavorato per due mesi tramite dei forum privati (www.trail-running-association.org) su cinque temi ben definiti: definizione di trail, carta etica, management degli atleti di alto livello, politica della salute e anti-doping, international ranking. Il prossimo step è la creazione della International Trail Running Association, che avverrà in primavera. Sul sito trail-running-association.org è stato anche creato un forum aperto a tutti .
 


Dolomiti di Brenta Ski Alp Race al via lunedi' 1 aprile

E' Campionato italiano Team race. Lanfranchi out

Poche ore ormai separano dal via della 39.a Ski Alp Race – Dolomiti di Brenta a Madonna di Campiglio (TN) e il parterre di concorrenti si infittisce di big. Tra i circa 250 scialpinisti previsti ai nastri di lunedì mattina 1° aprile, la coppia da sorvegliare in maniera speciale è senz’altro quella francese, campione del mondo in carica, formata da William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud. 

'Bonmà', come lo chiamano oltralpe, ha già vinto le precedenti due edizioni e quella del 2007, e l’obiettivo ora è portarsi a casa la quarta Ski Alp Race della carriera, impresa riuscita solo ai valtellinesi Enrico Pedrini e Fabio Meraldi, con quest’ultimo recordman da sei successi tra il ’90 e il ’98. 

CAMPIONATO ITALIANO SQUADRE - La gara prenderà il via alle 8,15 dal Rifugio Boch e la coppia transalpina non sarà ovviamente da sola: gli italiani faranno di tutto per riportare finalmente il tricolore a sventolare più alto di tutti e l’occasione del titolo di Campionato Italiano a squadre da assegnare proprio in questa Pasquetta è quantomai ghiotta. 

LE SQUADRE IN LIZZA -
Il valdostano Matteo Eydallin si è recentemente laureato campione mondiale ai Giochi Militari in Alta Savoia ed ha vinto la Ski Alp di Campiglio nel 2009. È dunque un sicuro candidato al successo in coppia con Damiano Lenzi, anche perché entrambi sono saliti sul podio lo scorso anno (Eydallin) e due anni fa (Lenzi): la voglia di rivincita su “Bonmà” è decisamente alta.  Iscritte al via della 39.a Ski Alp Race di Campiglio sono anche le coppie formate da Lorenzo Holzknecht e Michele Boscacci, da Davide Galizzi con lo junior tedesco Anton Palzer, da Alessandro Follador e Filippo Beccari, da Denis Trento e Daniel Antonioli e da Daniele Pedrini e Fabio Bazzana. Da tenere d’occhio ci sarà anche il forte sloveno Nejc Kuhar in coppia con l’udinese Tadei Pivk.
 
LANFRANCHI OUT - Mancherà però il combattente di razza per antonomasia, Pietro Lanfranchi. Lo scorso giovedì 21marzo, primo giorno di gare della Pierra Menta, si era scontrato in discesa con Manfred Reichegger. Quella che sembrava una forte contusione gli aveva condizionato il resto della già massacrante gara, limitandolo perfino nella respirazione. Una volta tornato a casa, gli accertamenti hanno evidenziato un'infrazione allo sterno, che ora deve assolutamente recuperare con il riposo.  

LE SQUADRE FEMMINILI -
Nella gara femminile spicca il nome di Gloriana Pellissier, vincitrice già nel 2009, e ai nastri quest’anno con Elena Nicolini del Brenta Team, stessa squadra delle varie Pedrazzoli, Canestrini, Stefanolli e Iachelini, tutte papabili protagoniste sulle nevi di Madonna di Campiglio. Altre ski alper in partenza: l’altoatesina Annemarie Gross in coppia con Monica Sartogo e la valtellinese Elisa Compagnoni con Martina Valmassoi. IL PERCORSO 2013 - La Ski Alp Race - Dolomiti di Brenta è una delle gare più amate e temute per i campioni e gli appassionati di sci e pelli, un tracciato di 18,5 chilometri, anche se quello che conta sono i 1835 metri di dislivello positivo, ossia delle sole salite, che senior e master affronteranno tutti d’un fiato…o quasi. Per i giovani la fatica sarà un po’ ridotta, 1.175 metri di dislivello e 13 chilometri di lunghezza. Il percorso di quest’anno è ultra collaudato, ottimamente innevato e oltre ad esser stato solcato e testato negli anni da campionissimi della disciplina ha da tempo ricevuto il benestare dalla federazione internazionale ISMF che per tre anni (2007, 2008 e 2010) ha fatto assurgere la gara campigliana a prova di Coppa del Mondo. La Pasquetta 2013 celebrerà, come detto, i nuovi campioni italiani a squadre, ma la gara è anche prova di Coppa Italia, Coppa delle Nazioni a squadre e prova internazionale “Certified Race ISMF”.
MONTEPREMI RICCHISSIMO -
E dopo la fatica del duro ma affascinante percorso rendenese, i vincitori della gara senior saranno chiamati anche a …saltare in sella alle due biciclette da corsa in palio quest’anno. Uno sforzo decisamente più che fattibile visto anche il valore di migliaia di Euro di ciascuna bici. Il montepremi complessivo della Ski Alp Race 2013 oltrepassa i 10.000 Euro, con premi sopra i mille Euro per il resto del podio maschile e per le prime donne al traguardo.  

Con i team Sporting Club Campiglio e Sporting Eventi collaborano ApT Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, la Società Funivie Madonna di Campiglio, Trentino Marketing e la Comunità delle Regole di Spinale e Manez. Info: www.skialprace.com   


All’Electric Trail sfida tra i Brunod

Vittoria di Dennis davanti a Bruno

 Si è svolto domenica scorsa a Point St. Martin (AO) l’Electric Trail, corsa di 30 km, 2.500 m D+ e quota massima raggiunta a 940 m. Circa 160 i concorrenti al via che hanno affrontato il maltempo con pioggia presente per quasi tutta la durata della manifestazione e terreno in molti tatti fangoso. Vittoria di Dennis Brunod in 3h11’46’’ su Bruno Brunod in 3h23’41’’ e Maurizio Fenogllio in 3h23’41’’. Per Dennis, ennesima vittoria ancora nel vivo della stagione di ski alp,  per Bruno, a meno di un anno dal suo ritorno alle gare, una grande prova nonostante un errore di percorso. Per lui si avvicina il momento tanto atteso da tutti gli appassionati, dell’ennesima vittoria in carriera. Tra le donne, vittoria di Sonia Glarey in 4h04’44’’ davanti a Cecilia Mora in 4h14’57’’ e Iva Borghesio in 4h36’05’’. In programma anche una distanza più corta di 19 km dove la vittoria è andata a Enzo Mersi (Atletica Monte Rosa)m in 1h50’14’’ e a Enrica Perico in 2h15’17’’. Da segnalare la prestazione di Valetudo Skyrunning che, oltre al terzo posto di Fenioglio e al secondo di Mora e quarto di Pavan, ha piazzato anche Mauro Toniolo all'ottavo posto.

CLASSIFICA MASCHILE
1 Dennis Brunod (Mont Avic) 3h11’46’’
2 Bruno Brunod (Forte di Bard) 3h23’41’’
3 Maurizio Fenoglio (Valetudo Skyrunning Italia) 3h31’18’’
4 Diego Vuillermoz (Point Saint Martin) 3h33’35’’
5 Jarno Venturini (Team Tecnica) 3h39’45’’

CLASSIFICA FEMMINILE
1 Sonia Glarey (Lafuma Team Italia- Point Saint Martin) 4h04'44''
2 Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Italia) 4h14'57''          
3 Iva Borgesio 4:36:05
4 Marina Plavan (Valetudo Skyrunning Italia) 4h46'08''
5 Ester Callegari (Calvesi) 5h01'49''   


Lunedi' di Pasqua la Ski Alp del Brenta tricolore

Condizioni eccezionali: 5 metri di neve in quota e altra e' in arrivo.

Neve a go-go in quota a Madonna di Campiglio e per questo week-end di Pasqua gli appassionati dello scialpinismo avranno di che divertirsi. Lunedì, giorno di Pasquetta e classica giornata delle escursioni fuori porta, calzati gli sci con le pelli sarà una cuccagna lungo lo spettacolare tracciato della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta.

Lunedì 1 aprile una delle antesignane dello ski alp compie 39 anni e ripropone il collaudato tracciato che i tecnici stanno mettendo a punto e che, in quota, ora vanta oltre 5 metri di una spessa coltre di neve, a cui si è aggiunta anche una spolverata caduta oggi.

IL PERCORSO -
Il percorso della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta su cui si misureranno gli atleti nella prova internazionale e campionato italiano a coppie, è quello arci collaudato che fa perno sul Grostè e che offre un panorama unico al mondo, con gli atleti che da località Boch (2.085 m.) affronteranno 18,5 chilometri e da subito i primi 4 saranno in un’ascesa 'viva' con oltre 800 metri di dislivello, transitando da Passo Grostè e quindi scollinando a Cima Grostè. Per arrivarci, gli scialpinisti nella parte finale dovranno salire a zig-zag in un canalone effettuando ben 50 inversioni. E in quanto ad adrenalina, è difficile intuirne i valori nella successiva discesa da Cima Grostè, imboccando la Bocchetta dei Camosci. In soli 3 km lanciandosi nella neve vergine gli atleti affronteranno 800 metri di dislivello fino al sentiero Tuckett. Nuovo cambio pelli in vista per la successiva salita del Torrione del Brenta, con due tratti in assetto alpinistico, e ancora salita fino a Bocca di Sella per un totale di oltre 700 metri di dislivello con ancora tante inversioni.  

Da Castello di Vallesinella la gara scende nuovamente verso il sentiero Tuckett, una discesa veloce per chi ha 'birra' nelle gambe ed un pizzico di coraggio. La pendenza è significativa, un canalone ampio dove gente come Bon Mardion, ex nazionale di sci alpino francese, negli ultimi due anni ha fatto la differenza. Al cambio pelli, il settimo di dieci, probabilmente la classifica avrà già preso una fisionomia concreta, anche se l’ultima salita verso Passo Grostè  (2.500 m.) potrebbe riservare qualche ultima sorpresa. Poi la gara prosegue scendendo quasi a lambire la pista da sci, per chiudersi al rifugio Boch, dopo una breve passerella in salita. Il dislivello assorbito nei 18,5 km sarà a quel punto di 1.835 metri di sole ascese.

MONTEPREMI DA FAVOLA - 
 Gli organizzatori della Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, quest’anno capeggiati da Adriano Alimonta, hanno sempre stupito per l’eccezionale montepremi. Una volta una Fiat Panda, per due volte una moto Ducati e quest’anno due splendide e preziose bici da corsa, che i vincitori della classifica assoluta maschile si porteranno a casa.

PARTECIPAZIONE AL MASSIMO LIVELLO -
In lizza non c’è solo la coppia regina di questa Ski Alp Race Dolomiti di Brenta, ovvero William Bon Mardion e Matheo Jacquemoud, ma anche gli azzurri che puntano al titolo tricolore a coppie in prova unica e che si deciderà appunto sulle nevi di Madonna di Campiglio.  Così Manfred Reichegger si schiera in coppia con Robert Antonioli, Matteo Eydallin con Damiano Lenzi, Denis Trento con Daniel Antonioli e ancora Beccari con Follador, Martini con Pedergnana, ma tra le tante coppie iscritte ci sono anche due autentici monumenti dello ski alp, Omar Oprandi e Franco Nicolini.

Al femminile, Gloriana Pellissier ed Elena Nicolini ambiscono al successo. La prestigiosa competizione campigliana è nata nel 1975 a Pinzolo, poi  nel 1988 è migrata a Madonna di Campiglio, da allora è stata una serie continua di successi con edizioni di calendario Coppa del Mondo.  


A Bringer e Dewalle la vittoria al Ventoux

Oltre 1200 partecipanti alla gara francese

Ennesimo grande successo per il Trail du Ventoux, giunto ormai alla sua undicesima edizione. Anche nella zona di Bedoin, in Provenza. Il meteo avverso non ha risparmiato gli oltre 1.200 partecipanti all’evento di domenica scorsa. Per motivi di sicurezza, a causa di numerosi tratti ghiacciati, gli organizzatori sono stati costretti ad accorciare il percorso di qualche km e non si è quindi potuto transitare in vetta al Mont Ventoux. In definitiva, 44 km e 2.400 m D+. In campo maschile, una gara molto combattuta fin dalle prime battute e con I primi 4 classificati con un distacco complessivo di soli 2’07’’. La vittoria finale è andata a Patrick Bringer che ha preceduto di 43’’ Michel Lanne e di 1’06’’ Clement Petit. Lo scorso anno, su un percorso di 46 km, vinse l’inglese Andy Symonds con uno strepitoso 3h59’18’’. Tra le donne, vittoria incontrastata di Christelle Dewalle con oltre mezz’ora di vantaggio su Maud Combarieu e Sandra Martin. Sorprende la performance di Christelle Dewalle che passa con estrema disinvoltura dal record del mondo di Vertical in 36’38’’ (Fully 2012) alla vittoria in una delle più importanti classiche francesi.

CLASSIFICA MASCHILE
1 Patrick Bringer (Sigvaris) 3h55’20’’
2 Michel Lanne (Salomon) 3h56’03’’
3 Clement Petit Jean (Altecsport) 3h56’26’’
4 Maxime Durand (Inov 8) 3h57’27’’
5 Thomas Lorblanchet (Asics) 4h01’17’’

CLASSIFICA FEMMINILE
1 Christelle Dewalle 4h34’03’’
2 Maud Combarieu 5h08’44’’
3 Sandra Martin 5h10’08’’
4 Josiane Piccolet 5h27’29’’
5 Celia Trevisan 5h45’28’’  


Giochi Mondiali Militari: Eydallin campione del mondo

Antonioli bronzo. Donne: vince Roux davanti a Pellissier

La 2^ Edizione dei Giochi Mondiali Militari, iniziati oggi a Annecy, regala subito tre medaglie alla formazione italiana, con gli atleti del Centro Sportivo Esercito subito grandi protagonisti. Nella gara individuale di sci alpinismo, il 1°C.le Magg. Matteo Eydallin si è aggiudicato il successo a pari merito con il francese Alexis Sevennec.
Eydallin, reduce dal 2°posto della Pierra Menta e già due volte sul podio in Coppa del Mondo in questa stagione, ha condotto la gara per lunghi tratti, ma Sevennec è stato bravo a non cedere fino alla linea del traguardo che i due atleti hanno deciso di tagliare assieme. Da sottolineare anche la prova del C.le Robert Antonioli, ottimo 3°, che nonostante la giovane età non ha a ccusato le fatiche della Pierra Menta e si è aggiudicato la medaglia di bronzo.

La gara al femminile ha poi visto il successo della padrona di casa Laetitia Roux, grande favorita della vigilia. Il 1°C.le Magg. Gloriana Pellissier, la migliore interprete azzurra di questa disciplina, ha provato a resistere al ritmo forsennato della transalpina, ma si è dovuta accontentare della medaglia d’argento.
Il podio è poi stato completato dall’altra francese Valentine Fabre.

Gli sci alpinisti avranno ora a disposizione un giorno di riposo, per poi tornare in gara giovedì con le gare di staffetta, in cui l’Italia, al pari della Francia, è la grande favorita per la medaglia d’oro.


Jacquemoud e Bon Mardion all'Adamello Ski Raid

Si transitera' anche al Passo degli Inglesi

Adamello Ski Raid, una gara ma soprattutto un percorso di gara ricco di storia, di significati e di emozioni. La prestigiosa competizione di sci alpinismo a squadre, in programma il 7 aprile, che in sole quattro edizioni ha letteralmente bruciato le tappe entrando a far parte di due autorevoli circuiti come la Grande Course internazionale e la Coppa delle Dolomiti nazionale, ha fatto registrare il boom di iscrizioni grazie anche ad un tracciato unico e particolare. Al di là dei dati numerici, ovvero 44,5 km con un dislivello in salita di 4000 metri, in discesa di 4380 metri, comprendente 5 salite e 9 cambi di assetto e 3 passaggi attrezzati con gli sci in spalla, il grande appeal dell’Adamello Ski Raid è dato dal fatto che il percorso  tocca gran parte dei luoghi della Guerra Bianca con il simbolico passaggio presso il “Cannone 149” ad oltre 3200 metri di quota, transita per tre rifugi importanti come il Città di Trento al Mandrone, il rifugio Garibaldi e il rifugio ai caduti dell’Adamello alla Lobbia Alta, e sfila nei pressi di Cresta Croce, passaggio conosciuto per la croce in granito posata in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II. Senza strascurare poi l’aspetto paesaggistico visto che la competizione si svolge in scenari glaciali decisamente suggestivi.

LE ADESIONI -
Chi partecipa all’Adamello Ski Raid, oltre a sfidare se stessi assieme al proprio compagno, affronta un’esperienza che lascia il segno. E lo sanno proprio gli oltre 700 iscritti che in poche settimane hanno costretto gli organizzatori dell’Adamello Ski Team a chiudere anticipatamente le procedure, lasciando comunque aperta una lista d’attesa per eventuali defezioni. E fra questi non mancano i big della disciplina, in lotta sia per la classifica finale de La Grande Course, della quale la competizione lombarda è la terza tappa dopo le prime due (Open Alitoy-Ternua e il Pierra Menta dei giorni scorsi) e in attesa dell’ultimo atto con il Trofeo Mezzalama (27-28 aprile), sia per il circuito Coppa delle Dolomiti che si concluderà proprio sul traguardo di Ponte di Legno il 7 aprile. Fra gli iscritti i due leader della Grande Course William Bon Mardion e Mathèo Jacquemod, che dovranno cercare di contenere la voglia di rivalsa dei due principali contendenti, gli azzurri dell’Esercito Matteo Eydallin (primo in Coppa delle Dolomiti) e Damiano Lenzi. Sono attese ulteriori adesioni di atleti di assoluto livello che si stanno accordando proprio in questi giorni. In campo femminile hanno confermato la presenza le vincitrici dell’ultima edizione dell’Adamello Ski Raid e attuali capoclassifica del circuito internazionale Laetitia Roux e Mireia Mirò.

AGGIORNAMENTI SUL PERCORSO -
In attesa dell’evento la macchina organizzativa dell’Adamello Ski Team è in piena attività per garantire un’edizione memorabile. Nei giorni scorsi è stato effettuato l’ennesimo sopralluogo, con la tracciatura di una nuova variante nei pressi del Passo degli Inglesi, che rappresenta un ulteriore tassello in vista della definitiva mappatura del percorso di gara, che si presenta in condizioni straordinarie di innevamento. Così come l’ultima discesa di oltre 2000 metri di dislivello che dal passo Valletta porterà i partecipanti all’arrivo di Ponte di Legno. Un tratto di gara nella gara con una speciale classifica per l’aggiudicazione del Pisgana Ski Trab, un premio speciale riservato alla miglior prestazione nella discesa del Pisgana.

EVENTI PARALLELI -
Sono inoltre previste due importanti iniziative, una storica e una promozionale. La prima riguarda un’interessante mostra fotografica storica su tutte le edizioni dell’Adamello Ski Raid, che è in bella evidenza per le vie di Ponte di Legno e che sta richiamando tanti curiosi e appassionati di montagna, che possono così ammirare delle immagini decisamente uniche e spettacolari.

IMPIANTI GRATUITI PER IL PUBBLICO -
L’altro aspetto particolare riguarda la volontà di portare tanti spettatori sul tracciato il giorno della gara, grazie alla gratuità degli impianti di risalita. Tutti gli appassionati di sci alpinismo e di sport domenica 7 aprile potranno raggiungere quota in pochi minuti ed andare a seguire i passaggi più significativi della gara in vari punti, approfittando della gratuità degli impianti di risalita dalle 5.30 alle 7.30.  


La Maremontana 25 km a Danilo Lanternino e Lara Mustat

Anche nella 25 km il maltempo non ha dato tregua

 Anche per la distanza più corta della Maremontana, il maltempo non ha dato tregua ai partecipanti che hanno dovuto affrontare i 25 km e i 1.350 m D+ accompagnati da pioggia, neve in quota e vento su tutto il percorso. A complicare il tutto, numerosi traversi nel bosco e altrettante discese con molto fango presente. Al termine della prova sono stati 195 gli atleti classificati e 27 quelli tra i ritirati o fermati dall’organizzazione. Come da pronostici, i favoriti della vigilia si sono dati battaglia fin dalle prime battute. A metà percorso, nei pressi del rifugio pian delle Bosse, conducevano Danilo Lanternino e Alberto Ghisellini seguiti a poco più di un minuto da Simone Peyracchia, Giulio Ornati, Gianluca Cola, Calogero Ingrassia e Marco Zanchi. Tra le donne, Lara Mustat seguita da Lisa Borzani, Francesca di Nicola e Isabella Lucchini. Ha vinto la prova Danilo Lanternino, con il tempo finale di 2h28’28’’ che a detta di chi è riuscito a correrci al fianco per qualche km, ha sempre tenuto sotto controllo la situazione, dando l’impressione di non forzare il ritmo in modo particolare. Dietro di lui, Giulio Ornati con un distacco di 1’23’’ e Simone Peyracchia con 5’16’’. Tra le donne, Laura Mustat porta a casa una bella vittoria con il tempo finale 3h22’08’’ seguita, a pari merito, da Francesca Di Nicola e Isabella Lucchini in 3h25’14’’. Lisa Borzani cede invece alle avverse condizioni ambientali e deve accontentarsi della quarta posizione.

CLASSIFICA MASCHILE
1 Danilo Lanternino (Lafuma Team Italia - Valle Varaita) 2h28’28’’
2 Giulio Ornati (Team Salomon Agisko) 2h29’51’’
3 Simone Peyracchia (Podistica Valle Varaita) 2h33’44’’
4 Claudio Chiarini (IZ Sky Racing) 2h40’56’’
5 Marco Zanchi (IZ Sky Racing) 2h41’30’’

CLASSIFICA FEMMINILE
1 Lara Mustat (Calcestruzzi Corradini) 3h22’08’’
2 Francesca di Nicola (Podistica Valle Grana) 3h25’14’’
2 Isabella Lucchini (Lupatotina) 3h25’14’’
4 Lisa Borzani (Amatori Atletica Chirignago) 3h28’06’’
5 Vera Mazzarello (Ovadese Trail Team) 3h42’19’’ 


Maremontana, oltre la tragedia

Cronaca della gara nella quale ha perso la vita Paolo Ponzo

I numeri finali della quarta edizione della Maremontana la dicono lunga su quanto abbiano dovuto sopportare i concorrenti in gara a seguito delle avverse condizioni meteo: 67 concorrenti giunti al traguardo e 152 ritirati. Difficile scrivere quanto è stato vissuto nelle oltre cinque ore di gara nell’entroterra ligure sopra l’abitato di Loano (Sv) in considerazione del tragico epilogo che ha avuto la manifestazione, con la morte di Paolo Ponzo. Ci limitiamo a riportare la cronaca delle prime posizioni nei vari punti di controllo cronometrico.

Ore 7:30 - Loano (Sv). Cielo coperto e temperatura intorno agli 8 C°. Gli oltre 200 concorrenti partono affrontando un breve tratto sulla sabbia della spiaggia per poi transitare nel centro storico del paese preceduti dalla motocicletta degli organizzatori che regola l’andatura del primo km e mezzo.

Ore 8:41 - Pian delle Bosse (12,5 km). Inizia a piovere e, a quote relativamente basse, gli atleti incontrano i primi fiocchi di neve, il tutto accompagnato da vento costante. Al primo rilevamento cronometrico transita in testa l’ungherese Csaba Nemeth, uno dei favoriti della vigilia per la vittoria finale, con il tempo di 1h1106’’. A 2’30’’ Stefano Trisconi, Matteo Pigoni e Daniele Fornoni a 4’30’’. Nel gruppo dei primi dieci, Andrea Calcinati (5°), Luca Ponti (6°), Filippo Canetta (7°), Fabrizio Roux (8°), Sergio Vallosio (9°) e Davide Ansaldo 10°. La prima donna, l’americana Stevie Kremer è in terza posizione assoluta con il tempo di 1h14’57’’ e dietro di lei Rosanna Tavana ha un ritardo di 18’ e la terza in classifica, Patrizia Pensa, di 20’.

Ore 10:15 - Giogo di Toirano (25 km) - Csaba Nemth mantiene il comando della corsa con il tempo di transito di 2h45’11’’. Dopo 20’’ transita Stefano Trisconi, Matteo Pigoni dopo 4’ e Daniele Fornoni dopo 4’30’’. Da questo punto della gara, complice il freddo e il terreno reso difficile dal fango e da uno strato di neve fino a 40 cm, molti atleti si ritirano dalla competizione, alcuni a dir poco stremati e con evidenti segni di ipotermia. Tra questi, nelle prime posizioni, Fabrizio Roux, Davide Ansaldo e successivamente Matteo Pigoni e Daniele Fornoni. Rimangono in gara Sergio Vallosio, che raggiunge la quinta posizione e Filippo Canetta in sesta.  In quinta posizione assoluta mantiene il controllo della gara femminile Stevie Kremer con il tempo di 2h51’51’’. Dietro di lei, Patriza Pensa in 3h40’04’’ e Virginia Oliveri in 3h54’58’’. Anche per la Oliveri in seguito ritiro inevitabile per le difficili condizioni meteo. A poco più di metà gara, come da grafico, su tutti emergono la rimonta di Sergio Vallosio, il vistoso calo di Csaba Nemeth e la tenuta di Stevie Kremer.

Ore 11:47 - Matonna del Monte Croce (37 km). Dopo i numerosi ritiri rimangono in gara soltanto 70 concorrenti. Le prime tre posizioni assolute vedono transitare primo Stefano Trisconi in 4h17’18’’, seconda Stevie Kremer in 4h19’23’’ e terzo Sergio Vallosio in 4h19’48’’. Dietro di loro, a 9’ Csaba Nemth , a 10’ Filippo Canetta, a 21’ Nicola Bassi e a 22’ Ivan Camperi e Massimo Tagliaferri. Oltre alla Kremer, nessun’altra donna raggiunge il punto di controllo e per lei la sfida vera è quella per la classifica assoluta.

Ore 12:33 - Toirano (47 km). Un finale di gara con gli ennesimi capovolgimenti della giornata. Taglia per primo il traguardo Sergio Vallosio con il tempo finale di 5h03’55’’ e dopo 4’13’’ giunge l’americana Stevie Kremer per un secondo posto assoluto che entra di diritto nella storia italiana della disciplina. Secondo uomo Stefano Trisconi in 5h08’43’’ e terzo l’ungherese Csaba Nemeth in 5h27’26’’. Per la Kremer, nuovo record della corsa con 40’ di vantaggio dal 5h48’04’’ fatto segnare lo scorso anno dalla vincitrice Cinzia Bertasa. Seguono in classifica, Ivan Camperi, Filippo Canetta, Nicola Bassi, Massimo Tagliaferri, Giovanni Zorn e Fabio Pozza.

Ore 13:00 - Toirano. Nel tendone dove è stato allestito il pasta party, si susseguono voci circa l’interruzione della gara e incominciano ad arrivare le testimonianze degli atleti in gara inerenti alle difficili condizioni meteo trovate lungo il percorso. Solo più tardi, si saprà di alcuni concorrenti ricoverati assistiti per principi di ipotermia, altri ricoverati in ospedale e del terribile decesso di Paolo Ponzo, 41 anni, avvenuto nell’ospedale Santa Corona ieri sera intorno alle ore 21:30. 

CLASSIFICA ASSOLUTA

Sergio Vallosio (Team Salomon Agisko) 5h03’55’’
Stevie Kremer – USA - prima donna  (Team Salomon Agisko) 5h08’08’’
Stefano Trisconi (AS Castiglioni)
Csama Nemeth – HUN (Mammut Pro Team) 5h27’26’’
Ivan Camperi (Podistica Valle Grana) 5h29’06’’
Filippo Canetta (Team Salomon Agisko) 5h30’05’’
Nicola Bassi (Team Vibram) 5h31’44’’
Massimo Tagliaferri (Team Salomon Agisko) 5h34’17’’
Giovanni Zorn (KUTT) 5h38’52’’
Fabio Pozza (Cuore da Sportivo) 5h41’33’’  


Il 'solito' Adiutori si impone al Monte Ocre

Neo Campioni Italiani nello snow-board alpinismo Costa e Ferrod

Nella splendida cornice dei contrafforti di Monte Ocre, sopra l’abitano di San Martino D’Ocre (parco naturale sirente-velino) ha avuto luogo ieri il 3° Monte Ocre Snow Event valido come campionato italiano assoluto di snow-board alpinismo e tappa del circuito di sci alpinismo dell’Appennino Centrale.

Cinquanta atleti provenienti da tutta Italia si sono dati battaglia in un circuito tecnico ed impegnativo di circa 850 metri di dislivello e che prevedeva un tratto obbligatorio da percorrere con l’utilizzo dei ramponi. Il buon innevamento ha dato la possibilità agli atleti di partire con sci ai piedi e di tagliare il traguardo dopo aver raggiunto la vetta (2.204m) con snow-board o sci ai piedi.

La cornice di pubblico e appassionati di montagna unita agli addetti alla sicurezza (soccorso alpino civile, soccorso alpino corpo forestale, protezione civile di Ocre, croce rossa italiana) ha fatto in modo che sullo spettacolare circuito ci fossero circa 200 persone che hanno goduto della giornata primaverile.

Venendo al lato agonistico tra sci alpinisti in campo maschile ha primeggiato Raffaele Audiutori (51.01) davanti a Germano Ranieri (53.12) e ad Armando Coccia (53.15), da segnalare il grande quarto posto del sedicenne di casa Carlo Colaianni (di San Felice d’Ocre) in 54.29. In campo femminile sempre nello sci ha trionfato Viviana Ricci (1.33.06) davanti a Anna Patrignani (1.34.34) e Sara Marini (1.58.08).

Nello snow-board alpinismo vince e si laurea campione italiano 2013 l’intramontabile Giancarlo Costa di Ivrea (1.01.35) davanti a Nicola Paris (1.01.47) e Sergio Vanoncini (1.01.50) entrambi di Bergamo. Tra le donne si laurea campionessa Italiana Jenny Ferrod (1.37.45) proveniente dalla Valle d’Aosta.


Marmotta Trophy a Kuhar e Rocca

La manifestazione valida per la Coppa Italia condizionata dal maltempo

Questa mattina gli organizzatori della prova di Coppa Italia - Trofeo Scarpa, valevole anche come prova dell'Austria Skitour Cup Astc e della Coppa delle Dolomiti hanno dovuto rivedere il percorso originale a causa delle avverse condizioni meteo. Gli atleti hanno quindi affrontato un circuito di 900 metri di dislivello per nove chilometri di lunghezza da ripetere due volte.

Lo sloveno Nejc Kuhar è subito partito in testa al gruppo tallonato dall'austriaco Alex Fasser e dal bellunese Alessandro Follador. In campo femminile Silvia Rocca ha preso subito il comando della gara e mantenendo un ritmo costante ha preso un buon margine su Elisa Compagnoni e su Federica Osler. Kuhar non ha commesso errori, Alex Fasser ha prova ad accorciare le distanze mentre Follador, accusando un po' di stanchezza muscolare, ha preferito continuare con il proprio ritmo senza velleità di recuperare i due fuggitivi.

Al termine del secondo giro Nejc Kuhar taglia il traguardo con il tempo di 2.03.20, dietro di lui dopo un minuto e venti ha chiuso la propria gara Fasser. Follador terzo in 2.06.39. Silvia Rocca è arrivata indisturbata al traguardo, fermando il cronometro a 2.08.57, Elisa Compagnoni in seconda piazza con poco più di due minuti di ritardo. Sul terzo gradino del podio è salita Federica Osler con il tempo di 2.17.02. Il prossimo appuntamento per la Coppa Italia è fissato al primo aprile sulle nevi di Madonna di Campiglio in occasione dell'International Skialp Race Dolomiti di Brenta. 

Classifiche disponibili nel database gare di Ski-alper.


Ski-alper 88 + Up&Down 2 in edicola

Tempo di salire! Un numero imperdibile, ricchissimo di contenuti

In questi giorni è in distribuzione e consegna agli abbonati il numero 88 di Ski-alper (112 pagine), il quarto stagionale. In allegato (omaggio) la seconda uscita di Up&Down, il magazine dedicato alle gare (40 pagine, formato tabloid). Si tratta di un numero particolarmente ricco, che presenta alcune novità editoriali, nell'ottica di un processo di evoluzione che sta portando un costante aumento di lettori alla rivista, in netta controtendenza rispetto alla media nazionale dell'editoria periodica.  La rivista, infatti, concentra sempre di più la sua attenzione su tutti gli aspetti della montagna invernale, lasciando ad Up&Down l'approfondimento e l'attualità del mondo agonistico.

TEMPO DI SALIRE -
La copertina apre con una magnifica foto di Sindy Thomas dell'Agenzia Zoom che ritrae uno scenario di alta montagna durante i recenti Mondiali di scialpinismo. Si può scorgere, quasi come complemento all'ambiente naturale, la figura di Kilian Jornet in azione durante la gara individuale. Lo strillo è 'Tempo di salire', per ricordare che in fondo la stagione del grande scialpinsimo inizia adesso: le classiche del calendario internazionale, le escursioni da leggenda. 

PIU' PROPOSTE PER TUTTI - La sezione touring cambia 'pelle', è soltanto l'inizio di un percorso che nella prossima stagione porterà ad ulteriori novità. Si apre con 'Un racconto di confine' di Umberto Isman, resoconto di una due giorni sulle Alpi Liguri, tra freeride con vista mare nella conca di Monesi e una classicissima come la salita a Punta Marguareis. Abbiamo poi una proposta per chi ama 'macinare' dislivello: Enrico Zenerino ci propone 2.300 metri d+  per raggiungere Punta Verra dalla Val d'Ayas, percorrendo alcuni tratti del percorso del Mezzalama. Per gli amanti del freeride mountaineering approfondimento sulle forcelle del versante nord del Cristallo, con alcuni canali mozzafiato concatenati da salite non eccessivamente lunghe. Il servizio è curato dal nostro Niccolò Zarattini, uno dei top freerider della scena europea, insieme alla guida Paolo Tassi. Infine la new-entry Matteo Tagliabue, alpinista, scialpinista e climber tout-court che ci propone 5 varianti attorno ad Arolla, nel Canton Vallese della Svizzera: si va dallo ski-alp classico, allo sci ripido a salite con tratti alpinistici più impegnativi.

PERSONAGGI -
Partiamo dal passato, sezione Hall of fame,  perché la monografia di Leon Zwingelstein curata da Giorgio Daidola è davvero una 'chicca' per gli amanti di questo sport. Il racconto di una vita d'avventure sci ai piedi e della leggendaria traversata delle Alpi in solitaria datata 1933: da Nizza all'Austria, andata e ritorno. Altro servizio originale è quello di Fabrizio Pistoni che ha incontrato l'olimpionico di canoa di Londra 2012, Daniele Molmenti, un grande atleta che nella montagna (e nello ski-alp) cerca serenità, concentrazione, oltre che una preziosa fonte di benessere e allenamento. Manfred Reichegger, capitano della nazionale italiana, è lo 'scialpinista gentiluomo', intervistato da Guido Valota a 360°.

RUBRICHE TECNICHE AL TOP -
Come affrontare il cambio d'assetto in gara? Una domanda che ci fanno tanti neofiti dello ski-alp race. Abbiamo fatto rispondere ad Omar Oprandi, che spiega nel dettaglio come compiere questa preziosa operazione nel minor tempo possibile. Come si addestrano i cani da valanga? Siamo andati a seguire una giornata di lavoro delle unità cinofile del Corpo nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Sopportare la fatica: uno dei passi decisivi nell'evoluzione di uno scialpinista. I consigli del Cerism di Rovereto e dello specialista in psicologia dello sport Pietro Trabucchi. Come alimentarsi durante una gara di lunga durata? I suggerimenti per affrontare al meglio un trail.

MATERIALI IN ANTEPRIMA -
Come sempre Ski-alper offre ai propri lettori le novità del mercato in anteprima assoluta. Abbiamo portato sulla neve i nuovi Ski Trab Gara Aero Wc e i Magico, tutta la rinnovata collezione Movement, con il Fish-x, Pro e Gold. Inoltre presentiamo il Pierre Gignoux Morpho 400 da soli 518 grammi. Da non perdere anche la prova sul campo degli sci Dynafit PDG, oppure per gli appassionati di winter running, delle magnifiche scarpe Ice Bug Anima BUgrip.

UP&DOWN -
Una sola uscita ed è già il punto di riferimento del settore agonistico. Il nuovo magazine dedicato alle gare è stato accolto con entusiasmo anche superiore alle nostre aspettative e ha sensibilmente contribuito all'aumento record di vendite del numero 87 della rivista, a cui è stato allegato gratuitamente. Stessa formula che adotteremo per tutte le uscite di Ski-alper d'ora in avanti. Questo numero conta di ulteriori 8 pagine in più, dedicate ai Mondiali di scialpinismo di Pelvoux, un inserto da collezione con le analisi tecniche del nostro inviato Guido Valota e le magnifiche immagini dell'Agenzia Zoom, scattate da Sindy Thomas. A tal proposito, proprio in apertura di questo articolo, potete godervi il magnifico cortometraggio realizzato a chiusura dell'evento dal nostro video-maker Niccolò Zarattini.

SELLARONDA COVER STORY - In copertina ci sono i 'Night Warriors' Tadei Pivk e Dennis Brunod, vincitori del 18° Sellaronda Skimarathon. La gara è oggetto di ampio approfondimento con commenti e interviste. In copertina anche un flash sul periodo 'sabbatico' di Kilian Jornet, oltre all'editoriale del direttore Davide Marta.

TUTTE LE GARE CHE VOLETE! - Ma non finisce certo qui: la prima parte è dedicata a tutte le gare del mese di febbraio e di inizio marzo. Approfondimenti e foto dell'Altitoy e della Streif Vertical Up per la sezione internazionale, con la Skialp 3 Presolana come gara del mese con il racconto live della tappa bergamasca di Coppa del Mondo. Per la Coppa Italia abbiamo dedicato ampio spazio a Pizzo Tre Signori, Tour de Sas e Transcavallo. La seconda parte del magazine è dedicata a tutte le gare locali: sono ben 96 le manifestazioni con commento, foto e classifiche, dalle Alpi Occidentali a quelle Orientali, passando per l'Appennino.

DAMIANO LENZI ATLETA DEL MESE - L'atleta del mese di febbraio è Damiano Lenzi, a cui abbiamo dedicato l'intervista di apertura e il maxi-poster centrale. 'The Queen of the Night' è Carla Iellici, dominatrice del Quattro Valli e della Prowinter Cup. Ci sono poi molte altre interviste, ne volete un assaggio? Sepp Rottmoser, Debora Cardone, Nadir Maguet, Raffaele Adiutori, Philip Goetsch, Carlo Zanon per il Quattro Valli, Macha Dondio nella sezione 'dietro le quinte' e l'approfondimento sullo sci club Valtartano. E sono solo alcune... Infine, con l'avanzare della stagione, inizia a prendere quota la sezione dedicata al trail running: intervista a due grandi protagoniste delle ultime stagioni come Giuliana Arrigoni e Patrizia Pensa, report dell'ultra trail El Curce in Patagonia, oltre alle classifiche delle prime gare del calendario tra febbraio e inizio marzo.

E MOLTO ALTRO... -
E non finisce qui… Ancora rubriche, opinioni delle nostre firme, immagini bellissime, come il portfolio fotografico dedicato al Sellaronda a cura di Ralf Brunel. Da non perdere! Oltre, naturalmente, all'allegato Up&Down. Cercate in edicola Ski-alper numero 88!