Notte prima di Zegama

Domani la partenza alle 9:00, poi tutti al Santu Spiritu

Qesta sera alle 8:30 la sala del ristorante, a differenza dei giorni precedenti,  era già tutta praticamente vuota. Solo qualche fotografo e giornalista intenti a terminare il loro lavoro e i team manager a ordinare il necessario per l'assistenza di domani in gara. Tutti gli atleti, invece, erano già in camera. Tra di loro ci sarà sicuramente chi chiuderà gli occhi sognando un risultato che conta, se non addirittura la gara della vita, chi si rivivrà mentalmente i principali passaggi e chi stenterà a prendere sonno per la tensione. Normali dinamiche che però qui a Zegama sono amplificate dalla portata dell'evento.

LA RICOGNIZIONE - Questa mattina, praticamente tutti i big si sono concentrati sull'ultima parte del percorso, la discesa che li riporterà a Zegama al termine dei 42 km. Un'ultima sgambata mirata alla scelta definitiva sulle scarpe da utilizzare in gara. Le forti piogge dei giorni scorsi hnno lasciato il segno e anche quest'anno il fango la fa da padrone. Arrivano, nell'ordine,  Emanuela Brizio e Debora Cardone, poi i francesi Michel Lanne e Maud Gobert e infine Stevie Kremer e Silvia Serafini che hanno visionato l'intera discesa in compagnia dell'americano Dave James.

SALE LA TENSIONE - La sala del centro sportivo è letteralmente gremita per il briefing. Sullo schermo gigante vengono proiettate le immagini delle passate edizioni con i principali protagonisti della corsa. L'atmosfera è di grande festa ma nel viso di qualcuno incomincia a trasparire la tensione pre gara. Fa la sua comparsa anche Kilian Jornet che riceve un premio dagli organizzatori. Scompare poi da un'uscita secondaria prima di essere letteralmente assalito dai moltissimi estimatori. C'è anche Marco Degasperi che non sa ancora molto bene cosa farà domani; di sicuro sarà al via e poi deciderà se provare solo la prima parte di gara o se terminarla tutta. Arrivano anche le due idole di casa, le spagnole Oihana Kortazar, vincitrice lo scorso anno e Nuria Picas. Anche per loro, da parte dei fotografi un vero e proprio assedio, così come per Luis Alberto Hernando che è dato come l'unico che potrebbe in qualche modo impensierire Kilian, o che perlomeno potrebbe tentare di farlo. Tadei Pivk e Fabio Bazzana sembrano essere rilassati anche se domani per loro il verdetto finale avrà molta importanza per il proseguo della stagione. Non solo per loro, chiunque ha ambizioni di classifica, e qui sono in molti, sa benissimo che per entrare nei 10 sarà necessario fare una gara praticamente perfetta.

UN PAESE CHE SI TRASFORMA - Rispetto a ieri il centro storico di Zegama ha cambiato volto. L'allestimento della zona di partenza e di arrivo è stato quasi ultimato. Il maxi schermo era già operativo questa mattina con proiezioni no stop.Il finale di gara prevede due curve a gomito prima di arrivare all'arrivo nella piazza principale. Gli utlimi 300-400 metri sono praticamente tutti transennati. Nei bar di Zegama dalle prime ore del pomeriggio era praticament impossibile trovare un posto libero.

TUTTI AL SANTU SPIRITU - La Zegama-Aizkorri è ormai anche una grande organizzazione che pone molta attenzione nei confronti dei media. Dopo la partenza alle ore 9:00, ci saranno infatti una decina di fuoristrada che porteranno tutti i giornalisti accreditati in prossimità del Santu Spirito dove è posto il ristorio del 21° km. Giusto il tempo per rivedere gli atleti passare sulla linea di partenza dopo il classico giro inziale per le vie del paese e poi tutti in quella che si preannuncia essere una vera e propria bolgia con migliaia di tifosi pronti per incitare tutti i 400 concorrenti in gara.

Domani le emozioni saranno di quelle forti e non solo per chi è impegnato in gara.
 


Zegam-Aizkorri, come si costruisce il mito

La storia della manifestazione radicata in quella del suo stesso territorio

Per la prima giornata trascorsa durante la trasferta spanola si Zegama, avevo immaginato di sintetizzare le impressioni raccolte dagli atleti incontrati oggi.Ho deciso di concentrarmi alla sua stesura dopo cena come se instintivamente avessi pensato che la serata mi avrebbe offerto ulteriori spunti di riflessione. E infatti, tra un bicchiere e l'altro, la stessa è terminata parlando di Mario Poletti con alcuni abitanti del posto.

IL MUSEO CITTADINO - Questo epilogo di giornata in realtà è anche la più logica prosecuzione del suo inizio. In mattinata, infatti, quasi per caso mi sono trovato  visitare il museo del paese. Questo, ubicato all'interno di una costruzione interamente in pietra accuratamente ristrutturata, offre ai suoi visitatori una prima immagine chiara di cosa rappresenti la corsa in questione per i suoi cittadini. Uno dei tre piani, infatti, è quasi interamente dedicato alla Zegama-Aizkorri mendi maratoaia.Vi è un po' di tutto, dai pettorali di alcuni protagonisti, alle maglie e le scarpe utilizzate nel corso delle 11 edizioni disputate. Sinceramente non so se in Italia esista qualcosa di simile ma rendere permanente la promozione di un evento sportivo che, tra l'altro, ha lo scopo di promuovere il suo stesso territorio, all'improvviso mi è parso qualcosa di molto logico e razionale.

MARIO POLETTI IL GRANDE - Quando gli atleti erano ormai già a dormire, sotto le loro finestre si è accesa un vibrante dibattito con alcuni abitanti del paese. Il tema di discussione, chi sia realmente stato il più forte tra tutte le edizioni disputate. Riconoscendo la grandezza della prestazione di Rob Jebb, in particolare nellla discesa finae, e inchinandosi allo strapotere di Kilian Jornet, chi ha veramente lasciato il segno è stato sicuramente Mario Poletti. Se ne ricorda, in particolare, la grinta e la determinazione in gara. La discussione è molto tecnica, analizzando le prestazioni dei principali protagonisti nei singoli tratti di gara. Si perchè la Zegama-Aizkorri, come accade per  le grandi classiche, nel corso dei tutte le edizioni non ha mai registrato una sola modifica del suo percorso originario, neanche di un solo metro. Lo stesso percorso è quindi diventato un riferimento preciso, il metro di paragone delle generazioni che nel frattempo si succedono.

KILIAN LA STAR -  Nel pomeriggio, al termine dell'allenamento che Kilian ha fatto con Michel Lanne, il mio sguardo all'improvviso si è soffermato su tre o quattro banbine che ridevano mentre erano sedute su una panchiana alle spalle del campione spagnolo. Istintivamente mi avvicino e chiedo a una di loro perchè stessero ridendo. Mi fanno capire, imbarazzate, che avrebbero voluto chiedere un autografo al loro beniamino. Nel frattempo, lo stesso Kilian era già rientrato in albergo e mio malgrado non potevo più essere il loro ambasciatore come invece avrei voluto fare. Gli do appuntamento per l'ora di cena promettendogli che avrei chiesto allo stesso Kilian di uscire dall'albergo per incontrarle. Giunta l'ora, evidentemente la voce si era sparsa e le bambine erano diventate una quindicina. Tutte pronte, ciascuna di loro con un foglietto e una penna in mano. Alla fine, non sono riuscito a realizzare se fossero più imbarazzate loro nel chiederlo o lo stesso Kilian nel concedergli un autografo.

Domani, alle ore 9:00, ricognizione dell'ultima parte del pefcorso che con molta probabilità sarà il punto cruciale dell'intera gara. Il tratto di rocce, infatti e ricoperto di fango e le scarpe più adatte, insieme all'abilità tecnica, faranno sicuramente la differenza.

L'italiano Marco Degasperi è dato per partente, cercheremo di capire domani se tennterà di disputare l'intera gara o solo una parte.


Monte Soglio, triplete spagnolo

Nel Gir Lung vittoria di Miguel Caballero, Fornoni campione italiano IUTA

Appuntamento questa mattina a Forno Canavese (To) con il Trail del Monte Soglio, gara qualificante UTMB e Campionato Italiano di trail media distanza IUTA. Gara bagnata dall'acqua e anche dalla neve, che ha costretto ad alcune modifiche di percorso (oltre quota 1800 c'erano 20 centimetri di neve…) con un itinerario di circa 44 km e 2200 m di dislivello positivo contro i 63 e 3500 della versione originale. Nel Gir Lung 'triplete' degli spagnoli del Team La Sportiva: primo Miguel Caballero (3h39'50''), secondo Dani Cara Tristani (3h41'32'') e terzo David Lopez Castan (3h50'06''). 

CAMPIONATO ITALIANO - La classifica del Campionato Italiano comincia dunque dal quarto posto. Il titolo è andato a Daniele Fornoni (3h50'59'', Team Tecnica) davanti a Stefano Trisconi (3h52'52'', ASD Castiglione Ossola) e Paolo Bert (3h54'19'', Team La Sportiva). Nella top ten anche Danilo Lantermino (3h59'27'', Team Lafuma Italia), Stefano Ruzza (4h07'22'', Team Vibram Italia), Marco Mangaretto (4h07'42'', ASD Pont Saint Martin) e Diego Vuillermoz (4h10'31'', Team La Sportiva). Al femminile successo di Federica Boifava (4h 36' 39'', Alp Station Trail Team) davanti a Lisa Borzani (4h 44' 27'', Team Lafuma Italia) e Sonia Glarey (4h 50'59'', Team Lafuma Italia). Queste, nell'ordine, anche le 'medaglie' dei Campionati Italiani IUTA. Quarta Cecilia Mora (Valetudo Skyrunning Italia) e quinta Katarzyna Kuzminska dell'Atletica Balangero.

GIR CURT -
Percorso invariato per il Gir Curt, che è stato vinto da Manuel Solavaggione (2h09'26'', ASD Podistica Valle Varaita) davanti a Simone Peyracchia (2h 13' 25'', ASD Podistica Valle Varaita) e Maurizio Fenoglio (2h15'13'', Valetudo Skyrunning Italia). A seguire: Luca Ponti (Team Vibram Italia), Jean Pellissier, Fabio Bossa (ASD Podistica Valle Varaita), Leonardo Giletta (ASD Podistica Valle Varaita), Paolo Brunofranco (SD Baudenasca), Stefano Castagneri, Diego Toaldo (Base Running Torino). Appena fuori dalla top ten il testatore di ski-alper Cesare Clap.Il Trail del Monte Soglio valeva anche come seconda tappa della La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Tra le donne successo della francese Morgane Cretton in 2h46'13''. 


Il Team Inov-8 alla conquista delle World Series

Joe Grant e' una delle star della squadra che utilizza le note scarpe minim

Una skyrunner come manager, Natalie White, e star del calibro di Joe Grant. Il team Inov-8 è pronto a sfidare Salomon e La Sportiva sui campi di gara delle Skyrunner World Series. Gli atleti arrivano da USA, Germania, Australia, Gran Bretagna, Francia e Spagna. Oltre a Grant, tra gli altri, da segnalare Brendan Davies, Alex Nichols e Shona Stephenson. Brendan Davies ha vinto la TNF Australia 100, infrangendo il record di Kilian. Shona Stephenson si è recentemente classificata seconda alla UTMF. Alex Nichols l'anno scorso è stato terzo alla Pikes Peak. Altri atleti del team sono Robbie Simpson, Maxime Durand, Pierre-Laurent Viguier, Florian Reichert, Jokin Lizeaga, Gary Gellin, Scott Dunlop e Leila De Grave. 


Tutto pronto per la Monza-Montevecchia

Al via domenica 170 coppie

Ufficialmente partito il countdown: domenica 26 maggio 170 coppie di atleti si ritroveranno sulla linea di partenza per sfidarsi lungo il suggestivo percorso 'green' della seconda edizione della 'Monza - Montevecchia EcoTrail'. Sale la tensione sia per l’attesa che per le condizioni meteorologiche; le abbondanti piogge di queste settimane hanno reso il tracciato della gara, già per sua natura tecnico e difficoltoso, ancora più impegnativo. Le previsioni meteo dei prossimi giorni, renderanno il tracciato, se possibile, ancora più arduo: per questo motivo è necessario che tutti i partecipanti prestino la massima attenzione nell'affrontare i tratti sterrati, le salite, le discese e i numerosi guadi, così come è necessario che si presentino al via solo in perfette condizioni fisiche, adeguate all’impegno e allo sforzo.

PROGRAMMA - La partenza della competizione è prevista alle ore 9.00 di domenica 26 maggio, presso l’avancortile della Reggia di Monza. Da lì il tracciato si snoderà attraverso otto comuni (Monza, Biassono, Macherio, Triuggio-Canonica, Casatenovo, Lomagna, Missaglia e Montevecchia) e tre parchi: oltre a quello di Monza, il Parco dell’Alta Valle del Lambro e il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Alcune modifiche del percorso lo renderanno ancora più attraente e interessante, permettendo ai tanti runners di godere di scorci di Brianza verde ed inaspettata. Circa 34 i chilometri totali, una quindicina i guadi da attraversare e 700 i metri di dislivello positivo.

COMBINATA -
Confermata anche quest’anno la collaborazione con la Società Alpinisti Monzesi (SAM), che da oltre mezzo secolo organizza la storica Monza-Resegone: le squadre che parteciperanno ad entrambe le competizioni, con uguale formazione (+ 1 componente nel caso della Monza - Resegone), saranno inserite nella speciale classifica denominata 'Supercoppa Brianza Podistica', con premiazione allo Stadio Sada di Monza, insieme ai vincitori della Monza-Resegone 2013. Per le informazioni su www.momot.it   


Cresce l'attesa per la Mont-Blanc Marathon

Chamonix capitale dello skyrunning il 28 e 29 giugno

L'undicesima Mont-Blanc Marathon, la trentacinquesima Mont-Blanc Cross, la decima Mont-Blanc 10 km, il terzo vertical e… la prima Mont-Blanc 80 km. Il 28 e 29 giugno Chamonix sarà veramente la capitale dello skyrunning e del trail. Il Vertical e la Marathon, infatti, saranno tappa delle Skyrunner World Series. Al via Kilian, Andy Simonds, Emelie Forsberg e Anna Frost. Nella Marathon occhio a Tofol Castanyer ma tanta curiosità anche per Yoan Meudec, Thibault Baronian e Sacha Devillaz. Tra le donne a insidiare Frost e Forsberg ci sarà anche Silvia Serafini, che proprio qui l'anno scorso si è imposta per la prima volta in una gara internazionale, arrivando seconda. Nel vertical tra le donne hanno già confermato la presenza Tessa Hill e Corinne Favre. Chi potrà battere Jonathan Wyatt nella Cross? E che dire della 80 km. Alla gara più lunga dovrebbero prendere parte alcuni big del calibro di Dawa Sherpa,Francois D'Haene e Michel Lanne. Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti...
 


Annullato l'Adamello Supertrail

Verso un percorso alternativo per il Gir Lung al Monte Soglio

Il persistente maltempo, con tanta neve in quota, sta condizionando il calendario delle gare di trail. Gli organizzatori del Trail del Monte Soglio, per esempio, hanno annunciato che, a causa della presenza di neve oltre quota 2000, stanno predisponendo un percorso alternativo, che non raggiunga quote innevate, per il Gir Lung, mentre il Gir Curt è confernato sul tracciato originale. I dettagli del nuovo Gir Lung non sono ancora stati decisi ma sembra che sia confermato il passaggio a Pian Audi. La notizia più brutta riguarda invece l'Adamello Supertrail, endurance tra le più dure, che era in programma il 26 luglio con 160 km di lunghezza e 9100 m di dislivello positivo. Basti pensare che nel 2011 il numero di finisher è stato di soli 19. Gli organizzatori hanno comunicato che, a causa di problematiche organizzative legate alla messa in sicurezza del percorso e alla mancanza di volontari (negli stessi giorni è previsto il 'pellegrinaggio degli alpini all'Adamello') la gara è stata annullata.  


Orobie Vertical, sfida De Gasperi-Dematteis

Appuntamento il 2 giugno al rifugio Coca

A poco più di una settimana dallo start, previsto alle 9,30 del 2 giugno, tutto pronto per l'Orobie Vertical, con arrivo allo spettacolare rifugio Coca, a quota 1892, nelle Alpi Orobie bergamasche. Nutrita la schiera di big che hanno confermato la loro presenza.

UOMINI - Sarà probabilmente sfida tra Marco De Gasperi e Bernard Dematteis, vincitore della passata edizione, per il gradino più alto del podio. Ma attenzione anche al fratello di Bernard, Martin, a Xavier Chevrier e Tadei Pivk, senza dimenticare il nostro collaboratore Marco Moletto, in grande forma, Nicola Golinelli, Marco Facchinelli, Antonio Toninelli, Luca Cagnati.

DONNE - Occhi puntati su Debora Cardone, Elisa Compagnoni, Elisa Desco e Samanta Galassi.

ISCRIZIONI E PERCORSO - 1000 metri secchi di dislivello e 4300 di lunghezza per la salita al Coca. Le iscrizioni sono aperte sul sito www.orobievertical.it fino al limite di 250 atleti. La quota è di 20 euro, che potrà poi essere versata in loco.  


La lista degli azzurri in Galles

Divulgato l'elenco dei convocati dalla IUTA

La IUTA ha divulgato i nomi degli atleti italiani che partciperanno ai Campionati del Mondo di Trail in programma in Galles il prossimo 6 luglio.

COMUNICATO STAMPA IUTA

CAMPIONATO DEL MONDO IAU 2013 DI TRAIL

Come noto il 6 luglio p.v. nel Nord del Galles, nella Gwydyr Forest, avrà luogo il 4° Campionato del mondo IAU di Trail, sotto l’egida organizzativa della Federazione gallese e britannica. Per tale evento il coordinatore dell’Area Tecnica Iuta, Stefano Scevaroli, ha inviato al settore Tecnico Federale la proposta di convocazione dei seguenti atleti:

Donne: BERTASA Cinzia, BORZANI Lisa, CANEPA Francesca, FORI Katia, MUSTAT Lara e PARIGI Maria Chiara

Uomini: FEDEL Silvano, FORNONI Daniele, LUCCHESE Matteo, MASSARENTI Paolo, MORETTON Andrea, PIGONI Matteo, TAGLIAFERRI Massimo e ZANCHI Marco

Il Campionato del Mondo di Trail, oltre ad assegnare il titolo individuale maschile e femminile, prevede anche lo svolgimento del Campionato del Mondo a squadre per nazioni, con classifiche separate, maschile e femminile. Ciascuna squadra potrà essere composta al massimo da 6 atleti Mentre per quella femminile le scelte sono ovviamente già fatte, i nominativi dei sei atleti che comporranno la squadra maschile verranno annunciati alla vigilia della manifestazione.

Contemporaneamente all’annuncio delle proposte di convocazione, Scevaroli ha ringraziato il Commissario Tecnico Fidal Massimo Magnani per la fiducia riposta, lo staff di specialisti del Trail coordinato da Enrico Vedilei per l’attenta opera di monitoraggio e valutazione degli atleti convocati ed inoltre la Presidenza Iuta per il prezioso supporto logistico ed organizzativo che la IUTA offrirà per il buon esito della trasferta.


Greg Vollet e le sue linee guida per il trail running

La comunità più forte di qualsiasi federazione

Robbie Lawless, editore di RunTramp.com, ha recentemente intervistato Gregory Vollet, Global Outdoor Sports&Community Marketing Manager di Salomon. Una bella e lunga intervista uscita su iRunFar.com da cui emergono aspetti precisi su quella che è la sua visione attuale e futura circa l’outdoor running. Riportiamo una sintesi dei passaggi più significativi, in particolare quelli inerenti ai rapporti con le federazioni e alle pericolose analogie con il mountain bike, attività che lui stesso ha praticato in passato ad alto livello. L’intervista completa, in inglese, può essere letta sul sito www.irunfar.com.

GLI ESORDI - Quando ho iniziato, la MTB  era molto simile a quello che il trail running è oggi. Tutte le gare erano come nuove esperienze in cui era possibile esplorare sentieri sconosciuti e dove la parte tecnica era davvero importante per l'adattamento e l’ improvvisazione necessarie. Successivamente è diventato uno sport olimpico e tutto lo spirito della MTB è stato modificato, con giri di pochi chilometri non è più stato divertente. Inoltre, io non ero più  in grado di fare grandi differenze sulle sezioni tecniche perché è venuta a mancare l’improvvisazione, tutti erano in grado di andare veloce in discesa. Ero triste, con l'evoluzione di questo sport.

LA UCI - Per capire che cosa dobbiamo fare per prenderci cura del nostro sport, abbiamo bisogno di guardare a quello che è successo in alcuni altri sport. Io parlo di MTB perché era il mio sport, ma questo è vero anche per lo snowboard, eccetera. Quando il MTB era in piena espansione, diventando interessante da un punto di vista commerciale per una federazione, l'UCI ha sviluppato un suo piano per aiutare la disciplina affinchè diventasse uno sport olimpico e creando l'opportunità di ricevere più soldi dai governi. Perché ciò accadesse, hanno iniziato a fare una classifica mondiale UCI, dove gli atleti sono stati 'costretti' a competere negli eventi UCI se volevano far parte della classifica. Hanno organizzato un campionato del mondo, squadre nazionali, e tutto ciò che era necessario per seguire il loro business plan. Hanno cambiato l'essenza di questo sport per farlo diventare più attraente per il pubblico, dove gli atleti effettuavano 10 giri di 5 km, per attirare più spettatori e per essere in grado di filmare gli eventi più facilmente per la televisione. Nessuno ha chiesto agli atleti di tutti i giorni se fossero contenti di questo modifica. E questi scomparvero dalle gare perché, quando il primo atleta doppiava una altro, quest’ultimo era costretto a interrompere la gara. Ecco perché alcune gare sono terminate a volte con meno di 50 concorrenti. Oggi, la MTB è completamente cambiata, e per cosa? Per i 50 atleti che sono sulla linea di partenza olimpica ogni quattro anni? E poi, per i quattro anni successivi la MTB non sa se sarà ancora parte della prossima Olimpiade, perché è troppo costoso filmare e costruire un circuito artificiale.

LA IAAF - Oggi, vedo un Campionato del Mondo IAAF che sarà in cinque giri in Galles. Non sono sicuro che la IAAF capisca davvero quali siano oggi i valori di trail running, la libertà, la natura, il rispetto, l'umiltà, emozioni, condivisione, la purezza, a scoperta, la semplicità, lo spirito, l'improvvisazione, l'adattabilità, godimento , la coesione ecc.. Questo è ciò che caratterizza il  trail running, e questo è ciò che dovremmo prenderci a cuore. Se perdiamo questi valori, perderemo il nostro sport.

LA FORZA DELLA COMUNITA’ - Alcuni sport hanno fatto la scelta di non far parte delle Olimpiadi, e stanno continuando i loro sogni. Questo è il caso per il surf e dello skating, per esempio. Quello che abbiamo oggi, che non avevamo 20 anni fa in MTB, sono i social media. Oggi la comunità del trail running può diventare più forte di qualsiasi federazione. Se tutta la comunità vuole prendersi cura di questi valori, del nostro sport, allora dovremmo essere tutti parte dello stesso gruppo che avrà il potere di influenzare lo sport nella giusta direzione.

LO SKYRUNNING - Per me, lo Skyrunning dovrebbe rimanere con le sue peculiarità, ovvero il terreno più tecnico nei luoghi più difficili del mondo. Naturalmente, gli atleti élite sono alla ricerca di questo tipo di gare, e questo circuito sta attirando sempre più corridori e squadre ogni anno, perché ad oggi è l’unico circuito internazionale credibile. Ciò che è interessante nello Skyrunning oggi è che mettono in evidenza un circuito mondiale di gare di alto livello e non una federazione. Ognuno può rimanere libero, che è l'essenza di questo sport.

IL FUTURO -  Vorrei vedere tutti i marchi che investono nel trail running in termini di team, organizzazioni e sviluppo di prodotto. Quanti più i brand investiranno, più lo sport crescerà e più i consumatori, atleti, dettaglianti e media potranno beneficiarne. Per i consumatori questo significa una maggiore scelta di prodotti, gare, riviste e mezzi di comunicazione sociale. In termini di gare, mi piacerebbe vedere alcune gare di discesa, alcune gare di enduro, alcuni nuovi formati che porterebbero un sacco di divertimento nel nostro sport per raggiungere un nuovo pubblico più giovane che desidera le sensazioni più esaltanti. E inoltre, un altro circuito dedicato di più alle masse, più accessibile e dove ognuno sarà in grado di sognare di correre lungo un sentiero da leggenda. Non necessariamente con una classifica, ma più come un risultato.

UNA TORTA PIU' GRANDE PER TUTTI - Per me, più marchi investono in trail running, più sarà sviluppato lo sport, più il consumatore sarà felice. E'facile da capire. Trail running è una piccola torta, e Salomon rappresenta X per cento della torta ora. Se domani, con la partecipazione di tutti i marchi, il trail running diventerà una grande torta, ma Salomon manterrà la stessa percentuale del mercato, vorrà dire che crescerà. Gli atleti saranno in grado di avere contratti finanziari, gli organizzatori avrà un contesto migliore, gli appassionati avranno più gare, i rivenditori potranno vendere di più, i marchi svilupperanno più prodotti e il consumatore troverà il prodotto esatto di cui ha bisogno. Questo è il motivo per cui io sono molto aperto a mostrare le altre marche nei video Salomon, per dimostrare il nostro rispetto, per incitare i marchi ad investire. Il mio ruolo è quello di sviluppare lo sport in tutto il mondo.


Trail Monte Soglio, tra big e meteo

Tantissimi top runner al via, neve sopra quota 2000

Mancano ormai pochissimi giorni al Trail del Monte Soglio, in programma sabato prossimo a Forno Canavese (To). Un evento entrato ormai a pieno diritto tra le grandi classiche italiane e non solo. Il numero totale degli iscritti alle due gare (GirLung - 63 km - 3500 D+ e GirCurt - 26 km - 1400 m D+) ne è una prova: 875 provenienti da 9 nazioni e da tutta Italia. Il gruppo più numeroso è quello dei CMBM Trailers di Chamonix, guidato da 'Monsieur' Poletti, gran patron della UTMB, ma anche da Courmayeur non scherzano, con 31 'Courmayeur Trailers'.

FAVORITI - Nutrita la schiera dei big iscritti. Team La Sportiva: Miguel Caballero, David Lopez Castan, Paolo Bert, Diego Vuillermoz. Mammut Pro Team: Csaba Nemeth. Team Tecnica: Daniele Fornoni, Marco Zanchi. Team Salomon Agisko: Giuliano Cavallo, Maja Meneghin Pliska. Team Vibram: Stefano Ruzza, Francesca Canepa (Montura), Luca Ponti (GirCurt). Team Lafuma: Danilo Lantermino. E poi: Stefano Trisconi, Boris Dall’Acqua, Jean Pellissier, Marco Mangaretto, Paolo Rossi, Maurizio Fenoglio (GirCurt), Simone Peyracchia (GirCurt), Manuel Solavaggione (GirCurt)e… Bruno Brunod. Tra le donne Raffaella Miravalle, Francesca Mai, Stefania Albanese, Genny Garda (GirCurt). Team Lafuma: Sonia Glarey, Lisa Borzani. Valetudo Skyrunning: Cecilia Mora. IZ SKY Racing: Marcella Dell’Utri. Alp Station Trail Team: Federica Boifava.

METEO - Il tempo perturbato delle ultime settimane ha scaricato tanta neve (circa 20 cm oltre quota 2000) e acqua sul percorso. Per questo il comitato organizzatore raccomanda di equipaggiarsi con un secondo strato, guanti e copricapo termico. Oggi verrà effettuata una ricognizione per decidere se optare per il percorso alternativo. Intanto sabato, per chi non potrà essere presente, ci sarà la possibilità di seguire la gara 'live' sul sito www.trailmontesoglio.it (diretta streaming dal Monte Soglio e circa ogni ora TG di aggiornamento).


Fiocco azzurro per il Team Italia Scott Running

De Gasperi, Pivk, Chevrier e Desco tra le stelle della squadra

È nato il Team Italia Scott Running. Da questo mese, infatti, undici atleti, pur appartenendo a società diverse, utilizzeranno le scarpe del brand statunitense promuovendole sul campo di gara. Ideale 'capitano' della squadra è Marco De Gasperi, sei volte campione del mondo di corsa in montagna. Dalla corsa in montagna (atleta della nazionale) arriva anche Xavier Chevrier, mentre Migidio Bourifa ha i suoi exploit nella mezza maratona e nella maratona. Altri due atleti della nazionale di corsa in montagna sono Luca Cagnati e Antonio Toninelli. Anche Tadei Pivk, il forte ski-alper e skyrunner, fresco campione italiano FIDAL sulle lunghe distanze, correrà sui monti con le scarpe Scott. Antonio Armuzzi fa parte della nazionale italiana 100 km. Le donne sono 'capitanate' da Elisa Desco, atleta della nazionale italiana di corsa in montagna e fresca campionessa italiane FIDAL lunghe distanze. Dalla montagna arriva anche la ski-alper e skyrunner Elisa Compagnoni mentre Tania Oberti e Maria Righetti sono espressione della pista. 


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