Partito il primo corso per allenatori di skialp
Le lezioni teoriche in questi giorni a Milano, poi a giugno allo Stelvio
Sono iniziate l'altroieri le prime lezioni teoriche del corso per allenatori di scialpinismo, a Milano. Un evento importante e atteso, il primo corso al mondo di questo tipo. A seguire il comunicato ufficiale della FISI. Non mancheremo di tornare a breve sull'argomento con approfondimenti.
È in pieno svolgimento a Milano il primo corso per allenatori di scialpinismo al mondo. L'iniziativa della Federazione Italiana Sport Invernali coinvolge l'élite del mondo scialpinistico italiano e non solo (è infatti presente un atleta francese con doppio passaporto, Toni Sbalbi). Questo primo corso permetterà la formazione di allenatori di terzo livello che saranno poi i docenti dei corsi a seguire: il primo già nel prossimo ottobre, se vi saranno richieste.
Partecipano al corso i nomi più importanti dello ski-alp azzurro: da Manfred Reichegger, a Gloriana Pellissier, a Matteo Eydallin. C'è anche il dt dello snowboard italiano, Cesare Pisoni. Poi grandi esperti di scialpinismo che sono maestri di sci di fondo, di sci alpino, di snowboard, guide alpine e tecnici che hanno sempre lavorato con la base dei praticanti di questa disciplina in grande crescita. Sono 47 gli iscritti a questo primo, storico, corso, tra cui 3 donne.
Questo primo corso ha l’obiettivo principale di formare i 'quadri' che dovranno poi dar vita ai successivi corsi per Allenatori Federali e Assistenti Tecnici Federali di scialpinismo. Da questo primo corso, che possiamo chiamare corso 'zero' dovranno uscire i futuri docenti STF per la parte tecnica relativa allo scialpinismo, che avranno l’onere di sviluppare tantissimi argomenti che riguardano questo sport. Gli attuali partecipanti rappresentano l’eccellenza dello scialpinismo nazionale, con la presenza di alcuni tecnici di riferimento segnalati dai rispettivi Comitati Regionali; sono presenti:
• Istruttori Nazionali Sci Alpino e Fondo
• Istruttori Nazionali Guide Alpine
• Guide Alpine
• Maestri di Sci
• Atleti di Coppa del Mondo (Reichegger, Eydallin, Pellissier ad esempio)
• Tecnici di riferimento dei Comitati Regionali
La particolarità e l’innovazione di questo corso è rappresentata dal fatto che nella stesura del regolamento si è tenuto conto delle peculiarità dello scialpinismo, sintesi di più componenti tipiche degli sport invernali e della pratica della montagna: per questa ragione il corso è stato aperto, oltre alle tipica figura del Maestro di sci, anche alla Guida Alpina, che sicuramente rappresenta una figura professionale di particolare importanza nel mondo dello sci alpinismo. La collaborazione che si è aperta tra FISI e Collegio Nazionale Guide Alpine potrà senz’altro giovare all’evoluzione anche nel campo dell’allenamento sportivo allo sci alpinismo italiano, già protagonista a livello internazionale come dimostrato dagli eccellenti risultati ottenuti nella scorsa stagione agonistica. Altro aspetto importante è la presenza di alcuni elementi di primissimo piano e riferimento nazionale nello sci alpinismo, che pur non possedendo la qualifica di Maestro di Sci e/o Guida Alpina, potranno ottenere la qualifica di Assistente Tecnico Federale e fornire nell’ambito della struttura sportiva federale uno straordinario contributo tecnico, per le esperienze maturate sul campo in tanti anni di pratica dello sci alpinismo.
L’esigenza di far nascere un corso per Allenatori di Sci Alpinismo era sentita in ambito FISI già da tempo, proprio per l’importanza che lo sci alpinismo riveste in Italia: tantissimi praticanti, molti agonisti di tutti i livelli, Squadra Nazionale Italiana tra le migliori al mondo da tempo, grandi tradizioni storiche e nell’organizzazione di gare importantissime. Essere riusciti a coinvolgere tutte le figure tecniche che animano il mondo dello sci alpinismo italiano è sicuramente un aspetto positivo ed esaltante: sicuramente può rappresentare un punto di partenza importante per una collaborazione sempre maggiore per sostenere gli sport invernali, con un riguardo particolare ai settori giovanili.
Il corso è sviluppato con una prima fase teorica dal 27 al 31 maggio a Milano ed una fase teorico-pratica dal 17 al 21 giugno al Passo dello Stelvio. Le materie che saranno sviluppate saranno:
MILANO FASE TEORICA
• Organizzazione Federale, norme e regolamenti
• Quadro normativo
• Metodologia dell’allenamento e preparazione atletica
• Psicologia
• Fisiologia
• Modello prestativo e tecnico
PASSO DELLO STELVIO FASE TEORICO PRATICA
• Studio della neve e fenomeno delle valanghe; analisi e prevenzione
• Progressione Italiana Sci Alpino
• Progressione Italiana Sci di Fondo
• Autosoccorso e soccorso organizzato in montagna e su valanga
• Nozioni generali di primo soccorso
• Progressione sci alpinistica – utilizzo materiali e tecniche alpinistiche
I docenti per le varie materie saranno tratti tra quelli tipicamente utilizzati dalla STF, ma integrati da altri per specifici argomenti quali quelli normativi (Avv. Saltarelli e Isp. De Podestà Corpo Forestale dello Stato), di psicologia (Dr. ssa Castelli), di fisiologia (Prof. Miserocchi Università degli Studi Milano Bicocca), studio della neve e del fenomeno delle valanghe (dr. Sterpini Presidente Servizio Valanghe Italiano). Per gli argomenti specifici relativi al soccorso in montagna e alla progressione sci alpinistica è intendimento utilizzare docenti forniti dal Collegio Nazionale delle Guide Alpine.
Zegama-Aizkorri, analisi uomini
Il movimento italiano tra certezze e speranze
C’è un dato su tutti che ci aiuta a capire molto bene il livello generale che ha caratterizzato la Zegama-Aizkorri di quest’anno. Anche se l’analisi si riferisce alla gara maschile, questo spunto di riflessione deriva invece dalle prestazioni femminili. In gara, tra le altre c’erano cinque atlete che siamo abituati veder primeggiare in Italia in ambito femminile e in ottime posizioni anche nella classifica generale. Sono Debora Cardone, Silvia Serafini, Emanuela Brizio e Stevie Kremer. Su quest’ultima, nell’ultimo numero di Up&Down, a seguito del suo secondo posto assoluto alla Maremontana di marzo, avevamo addirittura titolato ‘'Sergio Vallosio salva l’onore all’Italia’’. Sabato, su 437 concorrenti che hanno terminato la prova, nella generale si sono classificate, 174° Stepanie Jimenez, 151° Debora Cardone, 101° Silvia Serafini, 90° Emanuela Brizio e 73° Stevie Kremer. Al netto di alcuni problemi fisici, i numeri si leggono da soli.
Per l’analisi sintetica della gara, parto a ritroso con alcune riflessioni inerenti agli italiani in gara.
FABIO BAZZANA – In un contesto simile, il valore assoluto di un piazzamento in classifica corre il rischio di non essere interpretato correttamente. Porto ad esempio il risultato di Fabio Bazzana, che ha terminato la prova in 27° posizione con il tempo finale di 4h27’32’’ e un distacco dal vincitore di 32’54’’. Solo 5 anni fa, nel 2008, con lo stesso tempo si sarebbe classificato 17°, segno che il livello continua a crescere di anno in anno. Al termine della gara, ho chiesto a Fabio se fosse contento e il suo ‘’si’’ non mi è sembrato dei più convinti. Se in uno sport più maturo come lo sci alpino, un giovane al suo esordio in Coppa del Mondo si classificasse nei primi 30, verrebbe automatico pensare che si tratti di un ottimo punto di partenza su cui costruire gli anni a venire. C’è un immagine di Fabio che la dice molto lunga sulla sua gara. Dopo il giro nel centro di Zegama gli atleti sono tornati in zona partenza e Fabio era tra le prime posizioni, davanti a Kilian, Marco, Luis Hernando, Fulvio e tanti altri big. Una convinzione dei propri mezzi e una voglia di fare non da poco ma sintomo eloquente che la sua inesperienza in un contesto di questo tipo non l’ha di certo aiutato. In una gara come Zegama, bisogna dare il 100% ma saperlo fare nel momento giusto. Ogni sforzo inutile, anche il più insignificante, si paga caro. Al test materiali di Ski-alper Fabio mi disse che avrebbe valutato i risultati di Zegama e Chamonix per poi decidere se continuare con le World Series. La speranza di tutti noi tifosi italiani è quella che continui anche su questa strada che rappresenta più che altro una grande sfida per se stesso.
FULVIO DAPIT - Per lui che è sempre entrato nei 10 a Zegama, il 20° posto può sembrare come una mezza sconfitta. A leggere meglio i dati e davanti alla grandezza di un atleta simile, emerge qualcosa di diverso. La sua gara è stata in continua progressione, risalendo posizioni in classifica in ogni punto di controllo. Partito intorno alla 50° posizione, nel finale ha stretto i denti ed è andato letteralmente a conquistarsi un posto nei top 20 che vale molto. E’ vero che Fulvio ha impiegato circa 11 minuti in più dello scorso anno ma è anche vero che sabato è arrivato 1° di categoria. Segno che non solo il livello continua a crescere ma che l’età media si abbassa inequivocabilmente. In campo maschile, il Team Crazy può veramente primeggiare nel corso della stagione e Fulvio, oltre che ottenere altri risultati importanti, può fare da traino ai più giovani mettendo a disposizione tutta la sua esperienza.
DANIELE CAPPELLETTI – Pensare a un 9° posto assoluto dopo aver vissuto Zegama dal vivo mette i brividi. Si è parlato poco di Daniele e il mio rammarico più grande è quello di non essere riuscito a scattargli una foto all’arrivo della gara. Anche lui, come Fulvio è partito relativamente in dietro, intorno alla 57° posizione del primo punto di controllo. Ha poi raggiunto la 10° posizione, proteggendola con tutte le sue forze per poi guadagnarne ancora una negli ultimissimi km. Tra qualche anno, quando si analizzerà l’albo d’oro di Zegama, il nome di Daniele entrerà di diritto nelle statistiche che contano. Ha dalla sua anche l’esperienza di un Team, il Valetudo Skyrunning, che da sempre ha partecipato a questo tipi di eventi con risultati strepitosi e che è capitanato dal sempre presente Giorgio Pesenti. Un’arma in più per confermarsi nel prosieguo di stagione.
I BIG – Tra gli italiani non ho inserito volutamente il nome di Tadei Pivk perché un terzo posto a Zegama va oltre le banali logiche campanilistiche. Come al solito ho rappresentato i distacchi dei primi in classifica in un grafico. Per me non sono semplici linee ma vere e proprie armonie, disegnate con sofferenza, tenacia e talento, da leggere cercando di entrare nel merito della corsa e dei suoi personaggi. Tutto gira intorno a Kilian e sabato è andata in scena la dimostrazione più eloquente di tutte. Ha trovato in Marco il partner ideale, come avvenuto già in altre occasioni. In cuor suo avrebbe sicuramente sperato che decidesse di non fermarsi come aveva annunciato in precedenza. Troppo saggio Marco per azzardare e compromettere il suo recupero. Se tutto va come deve andare, il vero duello lo potremo vivere tra un anno esatto. Nella prima parte in cui hanno corso insieme, dietro si è creato il vuoto. Un osservatore distratto potrebbe pensare che dopo il ritiro di Marco improvvisamente gli inseguitori abbiano raggiunto Kilian o addirittura che quest’ultimo abbia avuto un calo. Io invece mi immagino lo stesso Kilian che scendendo dall’Aizkorri si domandasse, quasi annoiato, è adesso cosa faccio da solo? Appena raggiunto da Luis Alberto, il caso ha voluto che abbia dato una piccola prova di forza distaccandolo di più di 1 minuto in pochi chilometri. Il finale me lo vedo di quelli veri con Luis Alberto che ci ha provato fino alla fine. L’immagine dell’arrivo, con lo stesso Luis Alberto stramazzato al suolo e Kilian che quasi per riconoscenza si piega sulle ginocchia, avendola vissuta a pochi metri mi fa ancora sorridere. Mentre il primo era realmente in debito d’ossigeno, Kilian parlava tranquillamente con Pau Ylla, responsabile Salomon Spagna. E Tadei? Banale dire che ha fatto una grande gara. Il suo terzo posto assoluto è avvalorato dal fatto che l’ha conquistato negli ultimi metri alle spese di Zaid Ait Malek. Tra i due, una sfida nella sfida che li ha visti coinvolti nella seconda parte del percorso, culminata con un abbraccio a dir poco emozionante. I 4’29’’ di distacco da Kilian, in una gara come quella di sabato in cui bene o male il talento spagnolo non è di certo andato a passeggio, valgono molto. Kilian è andato a congratularsi con lui a fine gara e i due hanno parlato per qualche minuto, giusto per controllare dal vivo e sul momento la condizione di un suo altro possibile rivale.
Valeruz colpito da ictus
Ora sta meglio, ad aprile aveva sciato sulla nord del Gran Vernel
Lo scorso 21 maggio Tone Valeruz, guida alpina e sciatore estremo originario della Val di Fassa, 62 anni lo scorso gennaio, è stato colpito da un malore. Trasportato in ospedale, sembra per fortuna che si tratti di un lieve ictus e che stia bene. In questo inverno senza fine, con le pareti più verticali impastate di neve, Valeruz si era reso protagonista di un'altra ripetizione illustre. Lo scorso 15 aprile ha infatti sciato lungo la parete nord del Gran Vernel.
L'IMPRESA - La parete, con pendenze fino al 60% (da quota 3210), nel gruppo della Marmolada, era stata sciata da Valeruz il 23 marzo 1973. Lo scorso aprile Tone ci ha messo circa due ore. «In condizioni difficili, con neve molto dura… si conferma tra le pareti più difficili di tutto l'arco alpino, più impegnativa di Cervino, Lyskamm e altre» ha spiegato al quotidiano L'Adige la guida alpina originaria di Alba di Canazei (Tn). Nel video caricato da Valeruz su Youtube alcuni momenti della ripetizione.
Domenica 2 giugno il Monviso Vertical Race
Sconfitta la neve, si arrivera' in vetta
Color ruggine, di taglia media e di razza dubbia. Un cane sconosciuto ha accompagnato oggi, lunedì 27 Maggio, la verifica tecnica sul terreno di gara che domenica 2 giugno ospiterà la prova unica del Campionato Regionale di Chilometro Verticale Fidal. Sopralluogo sotto la guida e responsabilità di Graziano Giordanengo in veste di omologatore regionale.
IL PERCORSO - Certificati 4,050 Km di lunghezza e 990 metri di dislivello dal concentrico di Crissolo al Monte Granè dove la fatica degli scalatori dai garretti buoni finirà definendo i nomi dei campioni regionali di specialità al maschile ed al femminile. Cinque i classici “muri” da affrontare a muso duro. Pendenze superiori al 35% intervallati da brevi tratti defaticanti. La parte più dura sta nei primi 3 chilometri. Poi si respira, se si può ancora!!! La verifica “de visus” ha decretato la possibilità di salire fino ai 2330 mt del traguardo in assenza di neve. Ancora qualche macchia qua e là ma il sole di questa settimana e qualche attrezzo agricolo nella giornata di sabato provvederanno “alla bisogna”.
I BIG AL VIA - Attesi molti e qualificati atleti: Marco Moletto, Massimo Galliano, Paolo Bert, Romina Cavallera ecc… Ma ci saranno anche i campioni delle Valli Ossolane della Val Sesia, della Valle d’Aosta ad onorare l’appuntamento Crissolino.Lo scorso anno si imposero MArco Moletto in 39'10'' e Romina Cavallera in 47'36''. I tempi record del percorso sono invece il 37'51 di MArco Galliano (2008) e il 45'29'' di Cristina Clerico (2007).
L'ORGANIZZAZIONE - L’iniziativa sportiva coordinata ancora dalla Podistica Valle Infernotto a supporto della locale Pro Loco. Sarà anche la prova del nove, dal punto di vista organizzativo, in vista del TourMonvisoTrail in programma domenica 1 settembre. Le iscrizioni all’indirizzo mail carlodegiovanni@tiscali.it fino alle ore 12 di VENERDI’ 31 Maggio al costo di € 10, pagabili al ritiro pettorale, ed ulteriori iscrizioni entro le ore 8,30 di DOMENICA 2 giugno presso l’ufficio gara al costo di € 12.
Anche Giovanni Storti alla Maratona Valle Intrasca
Il 2 giugno oltre al comico in gara la forte coppia Trsiconi-Ornati
Sono già più di 200 le coppie iscritte alla Maratona della Valle Intrasca, appuntamento da non perdere il prossimo 2 giugno (partenza alle ore 8) a Intra. Ci si avvicina dunque al record di iscritti con alcuni nomi 'importanti', non solo tra gli atleti top. La gara, riservata alle coppie, ha visto infatti l'iscrizione di Giovanni Storti del trio Aldo Giovanni e Giacomo. Correrà con il pettorale 132. Da segnalare invece tra i big una coppia di possibili protagonisti formata da Stefano Trisconi e Giulio Ornati mentre si registra, purtroppo, il ritiro per problemi fisici della coppia Comazzi-Chiolini, favoritissima perché composta da due atleti già vincitori. Grande attesa nella gara rosa per Emanuela Brizio e Cecilia Mora, che si sono iscritte ieri. Sul fronte meteo al momento le previsioni sono abbastanza buone, una garanzia per tutto l'evento, del quale la gara è solo una parte.
FESTA - Via il 31 maggio con la serata del 'navigar per monti', storie ed avventure nelle parole di alcuni protagonisti dell’alpinismo locale. Subito dopo le cena dei 'mitici' Pacian di Intra che hanno definito per i tre giorni di festa un menù da favola. Al sabato, dal mattino e fino alla chiusura della manifestazione, si potrà provare l’arrampicata sul muro con gli istruttori del CAI e al pomeriggio, dalle 17 in poi, la corsa dei campioncini 'Sgambettata dei ragazzi in gamba', riservata ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Il tam tam nelle scuole è già iniziato e anche qui sarà corsa a chi porta più bambini perché la scuola più numerosa riceverà un premio in denaro da destinare all’acquisto di attrezzature sportive. Per info e iscrizioni: www.caiverbano.it - www.maratonavalleintrasca.it Alle ore 8 del 2 giugno parte dunque la Maratona della Valle Intrasca, gara di corsa in montagna a coppie della lunghezza di 32,6 km con un dislivello di 1501 metri dal lungolago di Intra fino al rifugio di Piancavallone e ritorno. La manifestazione è organizzata dal CAI Verbano Intra a cui dalla trentaquattresima edizione si è affiancata L’AVIS di Verbania
MARATONINA - Per chi volesse 'assaggiare' le strade della Maratona, c’è anche il percorso breve - la Maratonina della Valle Intrasca, giunta alla settima edizione - che prenderà il via alle 8,30 del 2 giugno con un percorso 'nervoso' di 16.9 km e un dislivello di 353 metri. Un percorso da ritmo (lo scorso anno il vincitore ha impiegato 1h14.57) dove sono però necessari anche forza sulle salite e occhio attento sulle discese che possono anche essere affrontate con una certa decisione.
Sauze d'Oulx festeggia il suo campione
Festa in onore di Matteo Eydallin sabato 22 giugno
SAUZE D'OULX – Sabato 22 giugno, alle ore 18.30 al Teatro d’Ou di Sauze d’Oulx, grande festa in onore di Matteo Eydallin campione di sci alpinismo, fresco vincitore del Trofeo Mezzalama. La serata si aprirà con il saluto del Sindaco, Mauro Meneguzzi, seguito dalla proiezione di un filmato sull’ultima impresa stagionale di Matteo che sarà commentato dal patron del Trofeo Mezzalama, Adriano Faure.
L’incontro proseguirà con Dario Jannon, responsabile del Soccorso Alpino che ha visto crescere agonisticamente Matteo Eydallin. Jannon ripercorrerà le tappe che hanno portato un giovane ragazzo di Sauze d’Oulx a diventare un grandissimo campione di sci alpinismo. Tutti sono invitati a partecipare alla festa che proseguirà, dalle ore 19.30 in Piazza Assietta, con un aperitivo per un brindisi di tutta Sauze d’Oulx in onore del suo grande campione
La Dolomites SkyRace 2013 e' campionato europeo
Già oltre 300 iscrizioni per il prestigioso appuntamento della Val di Fassa
Coppa del Mondo, Skyrunner World Series, SkyGames, Campionato Europeo, Campionato Italiano. Sono alcune delle prestigiose validità che la Dolomites SkyRace di Canazei, in Val di Fassa, si è vista assegnare dalla federazione internazionale nelle sue sedici edizioni. E, rispettando la nobile tradizione, anche quest’anno la manifestazione della valle ladina trentina potrà contare su un attestato di grande pregio, ovvero la duplice validità come prova unica dell’European Skyrunning Championships, il massimo circuito continentale che si disputa ogni due anni. Un week-end di assoluto livello tecnico dunque quello della terza settimana di luglio, che prevede la disputa della sesta edizione del Dolomites Vertical Kilometer venerdì 19 luglio, quindi la sedicesima Dolomites SkyRace domenica 21 luglio. La kermesse continentale si concluderà poi con la novità rappresentata dalla prova Ultra Trail che si svolgerà a Piovene Rocchette, in Veneto domenica 27 luglio con la Trans d’Havet.Il Comitato Organizzatore, diretto da Diego Salvador, ospiterà due degli eventi per la seconda volta nei tre anni di storia dei Campionati Europei. I primati del durissimo Vertical Kilometer®, con soli 2,4 km di sviluppo complessivo, sono stati stabiliti entrambi nel 2008, anno in cui si è disputata la prima edizione; 33’16’’ per l’italiano Urban Zemmer, attuale detentore del record del Mondo, e 39’13’’ per la connazionale Antonella Confortola.
TUTTI I MIGLIORI AL VIA - L’ormai classica Dolomites SkyRace®, scelta ogni anno dai migliori top runners mondiali, sarà sede di una nuova sfida dopo i record del percorso ottenuti lo scorso luglio dallo spagnolo Kilian Jornet in 2h01’52’’ e dalle prime tre donne, la svedese Emelie Forsberg, l’americana Kasie Enman e la spagnola Mirea Mirò, tutte sotto il precedente primato. La Forsberg ha fissato il nuovo record femminile in 2h26’00’’. Tanti i protagonisti anche in chiave italiana. Su tutti il primierotto Michele Tavernaro, che è salito sul podio in quattro occasioni, aggiudicandosi l’edizione 2005. Il livello competitivo e le difficoltà tecniche del percorso ne fanno una delle prove più impegnative sulle distanze relativamente brevi: 22 km ma con 1.750 metri di dislivello positivo fino alla sommità del Piz Boè che, con i suoi 3.152 metri, domina Canazei dalla partenza all’arrivo della gara.
GIA' SUPERATE LE 300 ISCRIZIONI - A confermare il grande prestigio di questa competizione, che ha come teatro uno scenario dolomitico decisamente unico e affascinante, sono come sempre gli step di iscrizione, che a poco più di un mese dall’apertura ufficiale hanno già superato le 300 unità, rispecchiando gli standard dello scorso anno quando venne fatto registrare il record di adesione con 758 partenti. E fra questi non mancheranno di certo i big della disciplina, a partire dallo spagnolo Kilian Jornet Burgada che ha già inserito l’evento trentino nel suo calendario agonistico di massima. Come nelle passate edizioni chi prima si iscrive, oltre ad evitare la chiusura anticipata per raggiunto limite gestibile, può usufruire di una tariffa agevolata. Per quanto riguarda la Dolomites SkyRace® fino all’8 luglio il costo di iscrizione è fissato in 55 euro, quindi dal 15 luglio 65 euro e dal 16 luglio 70 euro, mentre per il Vertical Kilometer fino al 10 luglio 40 euro, dall’11 luglio 50 euro e dal 19 luglio 60 euro.
NEVE SUL PERCORSO? - A seguito di questo interminabile inverno la situazione neve in quota è decisamente rilevante e, viste le precedenti esperienze, gli organizzatori prevedono che quella di luglio sarà un’edizione con tratti di neve sul percorso e proprio per questo aspetto ancora più particolare e singolare rispetto al tracciato originale. Dopo il grande successo della scorsa edizione verrà riproposta anche la Mini Dolomites SkyRace che si disputerà sabato 20 luglio a Canazei. Una manifestazione a carattere promozionale riservata alle categorie ragazzi/e (anni di nascita dal 2001 al 2005) e allievi/e (dal 1996 al 2000), che avrà validità anche per la Mini Combinata. Chi prenderà infatti parte sia alla Mini Stava SkyRace del 30 giugno, sia alla sfida promozionale fassana riceverà in omaggio uno zainetto messo a disposizione dall’azienda La Sportiva di Ziano di Fiemme.
Domenica c'e' la Cortina-Dobbiaco
Nuove regole per la partenza
Trenta chilometri tra Cortina e Dobbiaco, la versione 'verde' della celebre gara di sci di fondo, tra il Veneto e l'Alto Adige. Questa è la Cortina-Dobbiaco, gara 'corribile' più che sky o trail, che attirerà migliaia di appassionati (ne sono attesi circa 4500) domenica 2 giugno tra le Dolomiti. La Cortina-Dobbiaco è stata presentata ieri a Bolzano e a fare gli onori di casa c'era anche Mikhail Mamleev. Il forte skyrunner ha promesso che sarà presente all'evento… l'anno prossimo.
NOVITÀ - Gianni Poli, vincitore della maratona di New York nel 1986 e 'padre' della gara, in chiusura della conferenza stampa, ha elencato le novità in programma il prossimo weekend. «La novità principale è la modalità della partenza da Cortina d’Ampezzo. Insieme all’amministrazione locale, per cercare di diluire il flusso della partenza e soprattutto degli arrivi, abbiamo stabilito che il quartier generale sarà allo Stadio Olimpico del Ghiaccio di Cortina, da qui i concorrenti saranno accompagnati sulla linea di partenza. La scelta dello Stadio Olimpico è legata alla storia di Cortina e al significato che la fiaccola olimpica ha per tutti noi». «Per rendere il più fluide possibili le fasi d’avvio - ha continuato Poli - daremo due partenze, la prima alle ore 9.10 per i pettorali di colore azzurro e rosso, la seconda partenza alle ore 9.18 per i pettorali verdi.».
Gianni Poli ha concluso il suo intervento ricordando l’anima 'green' della gara. «Da molti anni la Cortina-Dobbiaco Run è molto sensibile ai temi dell’ecologia, oltre alle campagne sui rifiuti quest’anno l’energia elettrica, circa 20.000kWh di consumo previsti, immessa nella rete elettrica sarà proveniente da fonti rinnovabili. Inoltre all’interno del nostro Green Village, presso lo stand Esosport, sarà creato un centro di raccolta per le scarpe usate. Questo progetto ha la finalità di recuperare e lavorare la gomma delle scarpe per la produzione di pavimenti anticaduta, sottofondi per le piste di atletica e aree sportive».
La Carta Etica della Trail Running Association
Dopo tre mesi di lavoro, il primo contributo
A nove mesi dall’Assise du Trail svoltasi a Courmayeur lo scorso settembre, dove Ski-alper aveva presenziato, qualcosa sembra muoversi. La Trail-Running Association (TRA) ha infatti annunciato che dopo tre mesi di lavoro la Carta Etica è on line sul sito di riferimento della stessa associazione.
IL FLOP DEL FORUM - I promotori dell’iniziativa non si sono fatti scoraggiare dall’insuccesso del forum pubblico che doveva costituire nelle loro intenzioni iniziali un luogo virtuale di confronto su tematiche alquanto reali e importanti. Nei tre mesi dal lancio, 26 argomenti aperti e 15 risposte complessivamente ottenute con molte tematiche che non hanno avuto nessun tipo di riscontro, perlomeno pubblico.
INTERNATIONAL TRAIL RUNNING CHARTER - Nonostante questo, il primo passo doveroso è stato fatto e la International Trail Running Charter è adesso usufruibile da tutti gli appassionati della disciplina. “Noi, membri dell’ ITRA rappresentanti le diverse componenti della comunità del trail running dei 5 continenti, per accompagnare le principali evoluzioni del nostro sport e consentire le condizioni necessarie affinchè il suo futuro possa prosperare, abbiamo deciso di unire le nostre culture e passioni per portare insieme il nostro patrimonio, le nostre visioni di Trail running ed i nostri valori”. I principali valori su cui si basa la carta etica della Trail Running Association sono Autenticità, Umiltà Fair Play, Equità, Rispetto, Rispetto degli altri, Rispetto per se stessi e Solidarietà.
LA QUESTIONE PREMI IN DENARO - Intanto c’è molta attesa sui risultati del gruppo di lavoro che si occupa della tematica inerente agli atleti elite, in particolare quella inerente ai premi in denaro. In base alle linee guida iniziali dell’Assise, la ITRA aveva giù indicato una possibile direzione: “Per i premi d’ingaggio, da un punto di vista etico, molti di noi sono contrari a questa azione. Lo stesso per i bonus finanziari per i podi e al pagamento delle spese di viaggio e di alloggio; vorremmo che il budget sia limitato al 10% del budget per le iscrizioni con un massimo di 15.000 euro (19.000 USD). C'era anche disaccordo su questa regola incontrollabile. Ma è realistico redigere una regola, quando un organizzatore può decidere di pagare gli atleti di correre in modo da fornire una gara d'elite”. Gli organizzatori dell’UTMB, promotori della stessa ITRA, hanno adeguato la Carta Etica della loro corsa e da qualche giorno non compare più la specifica che nessun premio in denaro verrà corrisposto.
Stava Sky Race e Vertical per il tricolore
Le due gare saranno valide per il campionato italiano
Ancora una promozione per la Stava Sky Race, classico appuntamento di fine giugno riservato ai corridori del cielo che ha come teatro la montagna di Tesero, in Val di Fiemme, la conosciuta area turistica che pochi mesi fa ha ospitato i campionati mondiali di sci nordico. La Federazione Italiana Skyrunning ha infatti deciso di premiare gli organizzatori dell'Unione sportiva Cornacci assegnando la validità come duplice prova di campionato italiano sia alla skyrace, sia alla prova vertical kilometer che si disputa sempre nella stessa giornata, domenica 30 giugno. Ma non è tutto, visto che la competizione fiemmese ha pure validità come terza tappa della La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup. Tre eventi in un'unica giornata dunque per la Stava Sky Race. A partire dal Verticale del Cornon, valida come seconda prova tricolore della specialità, quindi l'ottava edizione della nota gara della Cornacci sulla distanza dei 24,59 km che sarà la prova d'apertura del campionato italiano skyrace e pure terza tappa del circuito La Sportiva.
I BIG - Pur mancando ancora una mese allo start si sono registrate già le prime importanti adesioni, a partire da quella del campione italiano lunghe distanze FIDAL e fresco terzo a Zegama Tadei Pivk, così come quella del trentino Daniele Cappelletti, dato in grande forma e uno fra i protagonisti della settima edizione della gara fiemmese dello scorso anno. Non è ancora certa la presenza del dominatore di dodici mesi fa, il rumeno con passaporto spagnolo Ionut Alin Zinca. In campo femminile si attende l'adesione della vincitrice dello scorso anno Emanuela Brizio. Di alto profilo anche la starting list del Verticale del Cornon 'tricolore', visto che ci sarà il Team La Sportiva al gran completo. A partire dal recordman Urban Zemmer, quindi Marco Facchinelli, Marco Moletto, lo sloveno Nejc Kuhar e il giovane forte scialpinista Campione del Mondo Nadir Maguet.
PERCORSO - Per quanto riguarda il percorso di gara è riconfermata la scelta dello scorso anno, che aveva previsto l'unificazione della partenza e dell'arrivo presso il piazzale delle scuole di Tesero con un leggero allungamento dello sviluppo totale. La lunghezza del tracciato di gara sarà dunque di 24.930 metri con un dislivello in salita di 2125 metri (altrettanti in discesa), un percorso che nella parte iniziale vede la salita sulle pendici del Monte Cornon, per poi seguire la dorsale della costa Garbioie fino a giungere al Monte ai 2358 metri del Monte Agnello (il punto più alto della competizione), quindi la discesa lungo un pendio erboso per risalire leggermente in località Bassa e quindi al Dos dei Branchi. Da questo punto inizia la discesa che riporta i concorrenti a Tesero. La partenza è prevista per le ore 9.
Confermato anche il tracciato del Vertical del Cornon che ripercorre la parte iniziale della skyrace, riproponendo i soliti 5,5 km con un dislivello di 1080 metri e partenza alle ore 8.
Sempre nella mattinata (il via alle ore 10) si disputerà poi la Mini Stava Sky Race, riservata agli under 17 divisi in due categorie, che prevede pure una combinata con la Mini Dolomites Skyrace del 20 luglio a Canazei, con un premio speciale rappresentato da un zainetto La Sportiva per coloro che prenderanno parte ad entrambe le manifestazioni.
Trentapassi Vertical Race, un'esperienza 'mistica'
Il racconto del nostro collaboratore Flavio Saltarelli
Davide Zanotti ce l’aveva promesso. Il suo Trentapassi Vertical Race ci avrebbe fatto toccare il cielo con un dito. Ed è stato di parola. Tremendamente ripido, tremendamente a picco sul Lago d’Iseo, tremendamente bello: una lucida follia che ha dato ai circa ottanta finisher emozioni indelebili. E tra coloro che sono arrivati al gonfiabile Red Bull posto sulla cuspide della Corna Trentapassi, c’ero anche io. Secondo il mio altimetro 1080 metri di dislivello positivo in poco più di tre chilometri e mezzo, considerato il tratto lungo lago della partenza. 1080 metri che ho superato ritornando bambino, arrampicando, mulinando i bastoni da fondo e soprattutto gattonando. Gattonando a cinquant’anni su pendenze impossibili dove poco prima erano passati volando Urban Zemmer e l’amico Marco Facchinelli. Gattonando nonostante le nuove La Sportiva che avevo ai piedi funzionassero davvero a meraviglia nella guerra impari contro la forza di gravità. Marco mi aveva anche preparato una tabella in vista di questo impegno, ma la voglia di neve me l’ha fatta trascurare in favore delle pelli di foca. E così mi sono trovato ad arrancare, nel blu dipinto di blu temendo però di finire laggiù: nel Lago d’Iseo. E ci sarei arrivato direttamente, senza toccare terra. Il Monte Guglielmo bianco di neve, l’azzurro dell’acqua cristallina, il verde di un presente che pur alzando gli occhi al cielo non mi permette di vedere: il collo ha non ha sufficiente escursione! Ci si aggrappa a ciuffi d’erba, a rocce, a corde fisse, sotto lo sguardo sempre vigile degli operatori del CNSAS. Il cuore pompa a manetta anche da fermo. Tutto è amplificato. È un’esperienza mistica; ma va fatta tenendo bene piedi e mani aggrappati per terra, o in cielo, forse. Ed è una lotta continua tra gli occhi che vorrebbero ammirare scorci d’infinito e la necessità d’assecondare le ragioni del cronometro; che, anche per i tapascioni come me, corre. Anche troppo. Ma poi il viaggio finisce. È la cima, sono scene da Pierra Menta. Campane, urla d’incitamento per tutti. Per i primi come gli ultimi. Tutti si sono comunque 'scornati' con la Trentapassi.
L'Alta Val Nure a Rebeschi e Fori
I due runner si sono imposti sul percorso di 60 km
La seconda edizione del Trail Alta Val Nure (60 km, 3500 m D+), in programma ieri a Bettola (Pc) è andata ad Andrea Rebeschi che si è imposto con il tempo di 7h29'05''. Vittoria in volata su Federico Celeghini della ASD Kinomana (7h29'15''). Poco distante anche Luca Marconi, sempre della Kinomana, che ha fermato il cronometro a 7h29'45''. Tra le donne successo di Katia Fori (Team Tecnica, 7h30'15'') davanti a Maria C. Orlandi (Podistica Sassolese, 9h04') e Corinna Mondani (Lupi d'Appennino, 10h, 05''). La bella giornata di sera non ha risparmiato ai concorrenti dei tratti con la neve...