La Sportiva Mountainware Spring Summer 2014

Fast & Up Collections: tutto quello che serve per l'outdoor in montagna

E’ un 2013 ricco di novità per La Sportiva, azienda trentina che dal 1928 produce in Val di Fiemme ai piedi delle Dolomiti calzature per vivere la montagna ad ogni latitudine ed altitudine. Durante la fiera OutDoor di Friedrichshafen (Germania), il brand presenterà significative innovazioni nel settore della calzatura tecnica da montagna, dall’arrampicata all’alpinismo tecnico passando per il mountain running, ed importanti completamenti di gamma all’interno della nuova collezione apparel.

MOUNTAINWARE LA SPORTIVA 
- Con l’entrata nel settore dell’abbigliamento tecnico, La Sportiva ha fatto una scelta precisa: fornire a chi va in montagna tutto ciò di cui ha bisogno per praticare la propria attività outdoor, quindi calzature, abbigliamento ed accessori dedicati specificatamente ad attività sportive ben identificate, in una parola: MOUNTAINWARE. Un concetto che riassume la totalità della collezione La Sportiva, composta oggi da Footwear ed Apparel, e che abbraccia le due anime della gamma prodotti dell’azienda: quella 'FAST' legata ad un’interpretazione veloce del muoversi in montagna, e quella 'UP' legata al concetto di verticalità ed alla tradizione aziendale derivata dai prodotti  per l’alpinismo e per l’arrampicata.

FAST IN THE MOUNTAINS - 
La collezione Mountainware “FAST” si compone di 8 modelli di calzature dedicati al Mountain Running, alla corsa su terreni off-road, dove trovano spazio 3 importanti novità come Bushido, scarpa tecnica da skyrunning e mid-long distances che con la costruzione di nuova concezione STB Control rappresenta il fiore all’occhiello dell’intera collezione trail, Savage GTX: modello impermeabile adatto anche per fast hiking completamente in membrana Gore-Tex e Wild Cat 3.0: terzo update di uno dei best seller della collezione. Il concetto 'fast' prosegue sulla linea di abbigliamento dedicata a chi ama muoversi velocemente in montagna, sia correndo che praticando l’hiking più rapido e dinamico, quel Mountain Hiking dove trovano spazio tra gli altri nuovi pantaloni come Cirrus Tight, Naos e Titan Pants (man) e Crux Capri, Vega ed Atlas pants (women): pensati per il massimo comfort durante le escursioni veloci.

UP IN THE MOUNTAINS - 
La collezione Mountainware 'UP' racchiude l’essenza verticale de La Sportiva: scarpette d’arrampicata, scarponi da alpinismo tecnico, calzature da avvicinamento e oggi anche una nuova  linea di abbigliamento climbing che rende omaggio alla storia dell’azienda grazie a colori, grafiche e soluzioni tecniche che sono un continuo richiamo all’heritage aziendale che nel caso dell’arrampicata sportiva ha profonde radici negli anni ’70 ed ’80. Accanto a pantaloni tecnici con l’esclusivo tessuto CORDURA® e con vocazione lifestyle pensati per esprimere la passione per l’arrampicata anche in situazioni di vita quotidiana lontani da falesie o palestre, trovano spazio t-shirts e felpe con forti richiami grafici alla tradizione La Sportiva ed al mondo della scalata, ma che allo stesso tempo adottano soluzioni made for climbers quali fasce elastiche laterali e tessuto in cotone organico, nate dall’attento ascolto degli utilizzatori più esigenti: ambassadors del marchio quali Pietro Dal Pra, Silvio Reffo, Nalle Hukkataival, Anthony Gullsten.

E le novità verticali non finiscono qui: in ambito climbing La Sportiva lancia anche 3 nuovi modelli di scarpette (HydroGym, OxyGym e NitroGym) totalmente lavabili grazie al tessuto Washtex 3 strati, pensate per utilizzo rental nelle palestre ma anche per uso outdoor su vie lunghe: sempre con la priorità a comfort, lavabilità ed igiene.

Last but not least il nuovo stato dell’arte raggiunto negli scarponi da montagna dove Nepal Cube GTX e Trango Cube GTX settano nuovi standard di leggerezza ed impermeabilità nel settore. Trango Cube in particolare è realizzata con la nuova ed esclusiva tecnologia Thermo Tech Injection: sovra-iniezione di materiale termoplastico che evita il ricorso alle classiche cuciture conferendo proprietà idrorepellenti senza precedenti su calzature di questa categoria. Che si tratti calzature o di abbigliamento, l’approccio dell’azienda rimane lo stesso dal 1928: innovare con passione dedicando i propri prodotti a chi ama la montagna. La Sportiva Mountainware: for your mountain.   


Malonno (BS) - Memorial Bianchi 2013

Tre eventi che culmineranno con il Tricolore Staffetta

Presentazione stampa in Regione Lombardia per il Memorial Bianchi 2013, che il prossimo 6 ottobre sarà nuovamente chiamato a chiudere in bellezza la stagione estiva della corsa in montagna assegnando i titoli italiani Fidal a staffetta.

LA PRESENTAZIONE ALLA STAMPA -
Alla presenza del consigliere lombardo Fabio Fanetti, del vicesindaco di Malonno Fabio Solvesi, del coordinatore tecnico federale di settore Paolo Germanetto e di un testimonial d’eccezione come il forestale Emanuele Manzi, il responsabile del comitato organizzatore Giorgio Bianchi ha illustrato un programma quanto mai ricco di eventi: «Per noi sarà un 2013 tutto da correre. Un 2013 cominciato a giugno con la rievocazione storica della 'Malonno – Narcos', che proseguirà a fine luglio con la mezza maratona in montagna 'Fletta Trail' e che culminerà ad inizio ottobre con il 50. anniversario di una gara ormai divenuta appuntamento cool per atleti e appassionati. Una gara che, grazie alla fiducia accordataci dalla federazione, sarà nuovamente chiamata ad assegnare i titoli tricolori a staffetta».  

MALONNO E LA CORSA IN MONTAGNA
- Entrando nei dettagli, Bianchi ha proseguito: «La storia dell’US Malonno è strettamente legata alla corsa in montagna. Da qui l’idea di festeggiare un traguardo importante come il 50° con un trittico di eventi che, idealmente, riuscisse ad unire campioni di ieri e di oggi, evidenziando come il movimento sia cresciuto e si sia evoluto negli anni».

Dopo il successo della rievocazione storica 'Malonno – Narcos', a fine luglio è previsto un weekend di festa & Sport con la 'S' maiuscola in occasione della gara internazionale 'Fletta Trail' che vedrà schierati al gran completo gli azzurri delle lunghe distanze.

Gran finale, il 6 ottobre, con la prova principe del calendario agonistico malonnese: «A testimonianza del ruolo di primissimo piano rivestito dal nostro paese e dall’US Malonno, nel panorama italiano della corsa in montagna, la federazione italiana di atletica leggera ci ha onorato assegnandoci l’organizzazione dell’evento clou dei campionati nazionali – ha concluso Bianchi -. Tale manifestazione richiamerà in valle tutte le più importanti società sportive e i migliori interpreti della disciplina per una sfida che si preannuncia stellare».   

Alle sue parole hanno fatto eco quelle del consigliere lombardo Fabio Fanetti: «Siamo onorati di patrocinare questo evento che dimostra lungimiranza e stoicità visto il 50° anniversario. La corsa in montagna esprime valori importanti quali orgoglio, impegno e determinazione che poi servono anche nella vita di tutti i giorni. Per questo la corsa in montagna e il Memorial Bianchi sono un’ottima vetrina non solo per Malonno, ma anche per la provincia di Brescia e la regione Lombardia».  

Sulla stessa linea anche il vicesindaco del borgo camuno Fabio Solvesi: «L’amministrazione comunale che rappresento non può che sostenere Giorgio Bianchi e il suo staff per questo evento che coinvolge un intero paese. Quest’anno avremo tre gare, di cui una prova unica di campionato italiano, che permetteranno di fare conoscere la nostra comunità e le sue bellezze paesaggistiche al di fuori della Valle a un numero sempre maggiore di persone».   

UN'INDICAZIONE STRADALE MOLTO PARTICOLARE - 
Al tavolo dei relatori, anche Paolo Germanetto ed Emanuele Manzi hanno voluto applaudire il lavoro svolto dall’US Malonno: «Non capita tutti i giorni di vedere il nome di una località con la dicitura 'Paese della Corsa in Montagna'. Una scritta non solo sulla carta, vista la storicità dell’evento che oggi abbiamo presentato e la passione organizzativa che è tra i valori fondanti del Memorial Bianchi. Che dire, per gli italiani a staffetta non si poteva trovare location e contesto migliore».


UTMB, i percorsi alternativi

L'organizzazione ha reso noti itinerari e protocolli

Tanti percorsi e protocolli per decidere in base alla gravità delle condizioni meteo. Per evitare le polemiche dell'ultima edizione dell'Ultra-Trail du Mont Blanc, in programma il 30 agosto, l'organizzazione ha previsto diverse ipotesi, vediamole.

UTMB: 3 SCENARI - Se il tempo sarà pessimo la gara sarà prevalentemente nel fondovalle di Chamonix con due anelli. Il primo, di 85 km, seguirà la via normale per Les Houches, St Gervais, Les Contamines, poi si salirà al Signal, si scenderà al Col de Voza e a Servoz, ritornando a Chamonix dal Parc du Merlet. Il secondo anello di 83 km porterà ad Argentière via Le Lavancher, poi Col des Posettes, Vallorcine, Finhaut, L'Arpille, Col de la Forclaz, Trient, Vallorcine, Col des Montets, salita alla Flegère (evitando Tete aux Vents) e discesa a Chamonx.

BELLO VENERDÌ POI BRUTTO - In questo caso si seguirà l'itinerario normale e, se il versante del Grand Col du Ferret o quello svizzero diventano pericolosi, è previsto uno stop per ogni concorrete di due ore e 30 minuti a Courmayeur e poi il trasferimento a Chamonix con navetta e il secondo anello di 83 km dell'ipotesi tempo pessimo. 

BRUTTO VENERDÌ POI MEGLIO - Partenza da Chamonix sul primo anello da 85 km dell'ipotesi tempo pessimo, poi stop di 2 ore e mezza per ogni concorrente e partenza in bus alla volta di Courmayeur seguendo poi la seconda parte dell'itinerario normale dell'UTMB, via La Fouly, Champex, Trient, Vallorcine.

PARTENZA ANTICIPATA - Il via alla gara, altra novità, verrà dato alle 16,30 perché uno degli itinerari alternativi, che evita la parte Col du Bonhomme-Croix du Bonhomme, allunga la gara di circa due ore per i corridori più lenti. In ogni caso se ci saranno modifiche agli itinerari verranno comunicate alle 8 di venerdì mattina e la gara andrà da 160 a 168 km con circa 9600 m D+. Percorsi e cancelli saranno sul sito dell'UTMB a breve.    la gara più attesa dell'anno fa sempre discutere e le ultime edizioni sono state funestate dal maltempo. C'è da giurare che anche queste decisioni accontenteranno alcuni e scontenteranno altri.

E voi cosa ne pensate?  


Lavaredo Ultra Trail, grandi nomi al via

Attesi più di 1.600 atleti a Cortina d'Ampezzo

Il fine settimana di Cortina d’Ampezzo è ormai alle porte. Due gli eventi in programma, la classicissima Lavaredo Ultra Trail di 118 km e 5.740 m D+, giunta ormai alla sua settima edizione, e la Cortina Trail di 46 km e 2.520 m D+. La prima partirà venerdì alle ore 23:00 e la seconda sabato alle ore 8:00.
 
LUT - La prova regina di 118 km conta circa 850 iscritti mentre la più corta 773. Numeri importanti che fanno della Lavaredo Ultra Trail la manifestazione di ultra distanza con più partecipanti in Italia. Nonostante la concomitanza di gare importanti come la Mont-Blanc Marathon nella vicina Francia e la Western States negli Stati Uniti, le gare di Cortina anche quest’anno sono quindi riuscite a ricavarsi il loro spazio e presentano come consuetudine un parterre di tutto rispetto. Anche questa è ormai una prerogativa della manifestazione, la prima in Italia, sempre nelle ultra distanze, che negli anni è riuscita a coinvolgere alcuni dei più forti specialisti a livello internazionale.
 
PROTAGONISTI - Lo scorso anno, nella nuova location di Cortina d’Ampezzo, tra gli uomini si impose lo spagnolo Iker Karrera davanti al francese Sebastien Chaigneau e all’ungherese Csaba Nemeth. Tra le donne, invece, vinse l’italiana Francesca Canepa davanti alla brasiliana Fernanda Maciel e all’altra Italiana Katia Fori. I riferimenti cronometrici, per tutti, saranno le 12h26'29'' di Iker Karrera e le 15h56'02'' di Francesca Canepa.
 
Tra i possibili protagonisti iscritti alla Lavaredo, 
 
Adrian Brennwald (SUI), quest’anno 1° a Le Defi des Seigneurs 73 km, 2° al Trail des Marcaires 52 km e lo scorso anno, quattro vittorie tra cui quella al Trail Ticino 117 km, 
Christian Insam (ITA), quest’anno 20° alla Transvulcania 83 km e lo scorso anno 2° alla Trans D’Havet 83 km,
Christian Modena (ITA), quest’anno 1° al Trail dell’Orsa 48 km e 2° alla 6 Ore Trail Pastrengo,
Daniele Palladino (ITA), quest’anno 1° alla Nove Colli Running 202 km, 2° all’Ultrabericus Trail 65 km e lo scorso anno 1° alla Trans D’Havet 83 km, 
Diego Vuillermoz (ITA), quest’anno 1° al Mammut Trail e lo scorso anno 1° al Lago Eco Trail 56 km, 
Emmanuel Gault (FRA), lo scorso anno 1° a La SainteLyon 70 km, 1° al Trail Verbier St-Bernard 110 km e 2° a Le Trail de Paris 80 km,
Fabio Caverzan (ITA), quest’anno 3° all’Alpago Ultra Trail 65 km, 3° alla Dolomoiti Extreme Trail 53 km e 4° all’Ultrabericus Trail 65 km, 
Filippo Canetta (ITA), quest’anno 1° a La 100 e Lode, 1° alla Bryce 100 mile Trail Run e 2° al Trail dei Gorrei 45 km,
Francesco Pompoli (ITA), quest’anno 3° al Trail del Malandrino 70 km e 3° al Tuscany Crossing 100 km,
Francois Faivre (FRA), quest’anno 3° al Trail des Marcsaires 52 km e lo scorso anno 7° all’UTMB,
Giuseppe Marazzi (ITA), quest’anno 4° al Trail del Malandrino 70 km e 52° alla Transvulcania 83 km,
Igor Marchetti (ITA), lo scorso anno 1° al Morenic Trail 109 km e 2° al Trail del Monte Soglio 63 km,
Ivan Geronazzo (ITA), quest’anno 5° all’Ultrabericus Trail 65 km,
Ivano Molin (ITA), quest’anno 2° alla Dolomiti Extreme Trail 53 km,
Marco Zanchi (ITA), quest’anno 41° alla Transvulcania 83 km e lo scorso anno 2° al Trail del Malandrino 70 km, 3° al Cervino X-Trail 53 km e 4° al Gran Trail Valdigne 100 km,
Miguel Capo Soler (ESP), quest’anno 3° alla Marathon des Sables,
Michael Foote (USA), quest’anno 2° alla Zane Grey 50 mile e lo scorso anno 3° all’UTMB,
Mike Wolfe (USA), lo scorso anno 11° alla TNF Endurance Challenge 50 mile e nel 2011 2° alla Western States 100 mile,
Sergio Vallosio (ITA), quest’anno 1° al Trail MAremontan 45 km, 2° all’Alpago Ultra Trai l65 km e 3° all’Elba Trail 57 km,
Stefano Trisconi (ITA), quest'a,,o 1° a Le Porte di Pietra 71 km, 1° al Trail del Motty 25 km, 1° alla Maratona Valle Intrasca 42 km, 2° al Trail Oasi Zegna,
Zigor Iturrieta (ESP), quest’anno 4° alla Trangrancanaria 119 km e 21° alla Transvulcania 83 km, e lo scorso anno 4° alla Lavaredo Ultra Trail,
 
 
Beth Cardfelli (AUS), quest’anno 1° alla TNF 100 Australia e 2° alla Tarawera 100 km, 
Cecilia Bellotto (ITA), quest'anno 4° al Trail dei Gorrei 45 km e 7° a Le Porte di Pietra 71 km,
Federica Boifava (ITA) , quest’anno 1° alla Krk Island 50 km, 1° La 100 e Lode e 1° al Trail dell’Orsa 48 km,
Fernanda Maciel (BRA), lo scorso annmo 1° alla Transgrancanaria 119 km, 2° alla LAvaredo Ultra Trail e 7° all’UTMB,
Julia Bottger (GER), lo scorso anno 3° a LA Diagonale des Fous, 1° alla TNF 100 Philippines e 1° alla Canadian Death 125 km,
Karine Kerry (FRA), quest'anno 1° all'Ultra Lozere 110 km e lo scorso anno 1° al Tral des l'Hospitaliers 75 km, 1° al Trail des Forts 45 km e 1° al Grand Trail du Saint-Jacques 66 km, 
Manuela Vilaseca (BRA), quest’anno 1° alla Shizuoka to Yamanashi 84 km e lo scorso anno 12° alla CCC,
Marta Poretti (ITA), quest’anno 2° al Tuscany Crossing 100 km e 3° al Trail del Malandrino 70 km,
 
Per la Cortina Trail, su tutti, l’iglese Jez Bragg e l’ungherese Csaba Nemeth.
 


Incidenti e trail, la parola all'avvocato

La responsabilita' degli organizzatori e' limitata ad alcune situazioni

Il recente incidente mortale occorso a un atleta durante l’Avatrail ci offre l’occasione di ritornare per un breve approfondimento sul tema della responsabilità degli organizzatori di competizioni di skyrunning o di manifestazioni agonistiche che si svolgono in ambiente montano. Gli organizzatori - persone fisiche, società, associazioni, comitati - in ipotesi di sinistro avvenuto nel corso della manifestazione, possono, come è noto, essere ritenuti responsabili civilmente nei confronti degli atleti, degli spettatori, nonché di soggetti ausiliari (cronometristi, segnalatori sul percorso, ecc.).

COSA DICE LA GIURISPRUDENZA - La giurisprudenza in materia, in base alla convinzione che chi pratica uno sport come il trail accetta di esporsi - seppure entro certi limiti - ad eventi che potenzialmente possono cagionargli un danno, ritiene che nelle competizioni sorga un’eventuale responsabilità risarcitoria solo quando, per ragioni non imprevedibili ed inevitabili, tale soglia di esposizione al rischio sia stata superata per colpa dell’organizzazione. 

LE REGOLE DEL GIOCO - In buona sostanza, se il livello di pericolosità si mantiene entro confini accettabili e l’incidente si verifica, il sottostare alle inevitabili conseguenze negative 'fa parte del gioco' e l’atleta o i suoi eredi non possono richiedere alcun risarcimento; se invece l’organizzazione, con il proprio comportamento attivo o omissivo, ha esposto gli atleti poi danneggiati ad un pericolo maggiore di quello insito nel tipo di gara (o comunque in un’escursione sul medesimo percorso) e accade il sinistro, l’organizzazione medesima ne risponderà con tutto il proprio patrimonio presente e futuro. Non risponde invece l’organizzazione quando il danno patito dall’atleta deriva da un suo mero errore tecnico, come ad esempio da una scivolata cagionata da stanchezza o da imperizia. 
 


Anche Antonella Confortola alla Stava Skyrace

Tanti iscritti per una gara di alto livello tecnico

È arrivata anche l’iscrizione di Antonella Confortola all’ottava Stava Sky Race della Val di Fiemme. La ex fondista azzurra, una delle migliori interpreti nazionali di corsa in montagna, ha deciso di partecipare alla competizione organizzata dall’Unione Sportiva Cornacci in programma domenica 30 giugno con partenza e arrivo a Tesero. Quello dell’atleta del Centro sportivo Forestale si tratta di un lieto ritorno alla kermesse fiemmese, che ha vinto nel 2009 stabilendo pure il record della manifestazione sul vecchio percorso con il tempo di 2h39’07”, detenuto invece da Emanuela Brizio sul nuovo tracciato con la prestazione di 3h00’53”.

Non ha ancora ufficializzato se parteciperà al Verticale del Cornon o alla Stava Sky Race, entrambe le competizioni comunque valide come prova di campionato italiano, e in particolare la gara lunga servirà per conquistare punteggi importanti per la graduatoria de La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup, l’importante circuito sostenuto pure da Garmin, che racchiude cinque fra le più prestigiose competizioni in Italia della specialità riservata ai corridori del cielo.  

STARTING LIST DI ALTO LIVELLO -
Non solo Confortola comunque per una starting list di assoluto livello, visto che fra gli iscritti appaiono il vincitore della passata edizione Ionut Zinca con il tempo record di 2h18’36”,   quindi il campione italiano uscente Tadei Pivk, Filippo Beccari, Daniele Cappelletti, Matteo Piller Hofer, Gyorgy Szabolcs, Gil Pintarelli, Pietro Lanfranchi, Maurizio Fenaroli e il marocchino Khalid Ghallab. In campo femminile al via anche la vincitrice delle ultime due edizioni Emanuela Brizio, che avrà come avversarie agguerrite Debora Cardone, Raffaella Rossi, Lisa Buzzoni, Chiara Gianola e Nadia Scola.  

IL PARTERRE DEL VERTICAL -
Sulla carta si annuncia quanto mai combattuta pure la sfida per il Verticale del Cornon, con il recordman Urban Zemmer che non ha ancora ufficializzato la sua presenza, mentre dovrebbe essere in gara dopo l’infortunio il primierotto Angelo Tavernaro, che preferirebbe la competizione corta, il giovane valdostano Nadir Maguet e il forte trentino Marco Facchinelli, lo sloveno Nejc Kuhar   e Davide Pierantoni.  

TANTI ISCRITTI ANCHE QUEST'ANNO -
Una lista partenti dunque di assoluto livello, mentre le iscrizioni hanno superato quota 250, stabilendosi sugli standard delle ultime stagioni per una gara che tecnicamente è decisamente impegnativa. Il percorso della Stava Sky Race ha infatti uno sviluppo di 24.930 metri, con un dislivello in ascesa di 2125 metri, al quale va sommata l’identica misura in discesa, per un dislivello complessivo di 4250 metri, mentre il Verticale del Cornon, valido pure come prova della Felicetti Cup e intitolato a Dario Zeni, apprezzato dirigente teserano e dell’Unione sportiva Cornacci, ha uno sviluppo di 4500 metri e un dislivello di 1080 metri.  

GLI EVENTI DI CONTORNO -
Il duplice appuntamento tricolore inizierà già sabato 29 con alcune manifestazioni collaterali particolarmente interessanti. Alle 14 è infatti in programma un evento test nel quale è possibile affrontare parte del percorso di gara, utilizzando la nuova collezione running 2013 dell’azienda di Ziano di Fiemme, affrontando i dislivelli assieme ai corridori del team La Sportiva. Alle ore 17 è poi previsto lo Stava Sky Race Spritz Party presso il Bar Dondio a Tesero, quindi alle 18.30 il briefing tecnico presso la Sala Bavarese del teatro del centro fiemmese. Seguirà alle 19.30 la Santa Messa nella chiesa parrocchiale e alle 21 il concerto finale del “work shop” per allievi bandisti 2013 organizzato dalla scuola “Il Pentagramma” delle Valli di Fiemme e Fassa.

Domenica lo start del Verticale alle 8 e della Stava Sky Race alle 9, mentre alle 10 si disputerà la quinta edizione della Mini Stava Sky Race, riservata agli under 18 suddivisi in due categorie, valida anche per la combinata con la Mini Dolomites SkyRace.  

LA COPERTURA DIRETTA DEI MEDIA -
L’evento troverà spazio su Rai Sport, su Sky nel programma Icarus, nel programma Hard Trek, ma è pure prevista una diretta streaming.  


Avatrail, la parola all'organizzazione

La scomparsa di Gianluigi Quario e' stata una fatalita'

Non si dà pace Alessandro Salis, presidente dell'ASD Alta Valle Argentina, che ha organizzato l'Avatrail di domenica scorsa e nel qualeha perso la vita Gianluigi Quario, di 66 anni. «È stata una fatalità, erano in fila su una salita ripida e il concorrente che si trovava dietro, quasi attaccato, ha visto il piede di Gianluigi nel vuoto e poi lo ha visto cadere nella scarpata - dice Salis -. È stata una caduta violenta, il sentiero sovrastava un tratto misto a rocce e il povero Gianluigi è morto praticamente sul colpo»

SOCCORSI EFFICIENTI -
«I soccorsi erano molto vicini, al Colle Garezzo, dove erano impegnate una squadra della Croce Rossa e una della Protezione Civile. Inoltre avevamo 34 squadre lungo i 48 km del percorso che controllavano il passaggio degli atleti e proprio da una di queste è partito l'allarme. Ogni squadra era provvista di cinque teli di sopravvivenza, cinque litri d'acqua, un fischietto, una radio ricetrasmittente e un telefono cellulare. Una terribile fatalità. La nostra doveva essere una festa per raccogliere fondi a favore della cura della SLA, in ricordo di Fausto Pastorelli. Non so se riproporremo l'Avatrail, mi auguro di sì, ma in ogni caso sarà dedicata anche a Gianluigi Quario».  


Hofer e Scola s'impongono al rifugio Vael

La gara di sabato valeva per la La Sportiva Vertical Trophy

Vittoria di Henry Hofer (38'38'') davanti a Ivo Zulian (39'13'') e Nicola Pedergnana (39'27''). Ecco il verdetto della seconda Cronoscalata Vigo di Fassa-Rifugio Vael, disputata sabato scorso in Val di Fassa e valida per il La Sportiva Vertical Trophy. Al quarto posto Christian Varesco, seguito da Christian Modena, Paolo Larger, Paolo Longo, Gianluca Genuin, Domenico Nicolazzo e Luca Ventura in decima posizione.

GARA DONNE -
Vittoria di Nadia Scola (47'40'') davanti a Elisabeth Benedetti (51'26'') e Sabrina Zanon (52'42''). 


Genova Monte Bianco, primo briefing tecnico

Nico Valsesia in Val Veny con il suo staff

Si è svolto domenica sera a Courmayeur il primo briefing tecninco per il tentativo di record della Genova-Monte Bianco che coinvolgerà l’atleta piemontese Nico Valsesia a metà luglio.

Partito da Genova in bicicletta alle prime ore del mattino, Nico Valsesia è arrivato in Val Veny accompagnato da gran parte del suo staff per quella che è stata una vera e propria prova generale per la parte ciclistica. Come variante, giusto per inserire ulteriore dislivello nell’allenamento, prima la salita al Colle San Carlo e poi quella al Piccolo San Bernardo, per poi di ritornare sul percorso originario che porta in Val Veny. Al suo seguito, anche Morgan Bettacca che ha colto l’occasione per girare le prime riprese video del progetto. Dopo la Race Across America del 2011 e il Salar dello scorso anno in compagnia di Marco Gazzola, questo sarà infatti il terzo progetto sportivo che comporterà anche una produzione video.

Il briefing si è svolto al campeggio Monte Bianco in Località Val Veny Peuterey dove la guida alpina e skyrunner Matteo Pellin ha accolto i partecipanti e offerto consigli preziosi sulla successiva parte alpina, quella che dal lago Combal porta in vetta al Monte Bianco. Fu proprio lo stesso Matteo Pellin che fece assistenza a Marino Giacometti nella parte alpinistica durante il suo record del 1997. L’abbondante strato di neve residuo offre ottime condizioni per la salita in vetta e il tentativo di record per questo motivo potrebbe essere anticipato di una settimana, intorno a metà di luglio.

L'intero percorso prevede un totale di 320 km e 5.200 metri di dislivello postitivo. Attualmente sono registrati due record del percorso; quello “solo” è stato stabilito da Marino Giacometti nel 1997 in 23h00’ e quello in “team” da Andrea Deprai nel 2008 in 18h50’.

Ieri mattina, dopo un allenamento con la compagna di team Stevie Kremer, Nico Valsesia e ritornato a Borgomanero sempre in bicicletta. Il suo  programma di allenamento continuerà nei prossimi giorni con particolare focalizzazione sulla parte alpinistica. Domani in programma la salita sul Monte Rosa e a seguire le prime due salite sul Monte Bianco.


Neve in quota, cambia la 80 km di Chamonix

Alcune modifiche per rendere piu' sicuro il percorso della gara di venerdi'

Se ne parlava da giorni e ora c'è la conferma: a causa della neve ancora presente a quota 2000 in diversi punti del percorso, la 80 km di Chamonix, in partenza venerdì prossimo alle 4 di mattina, ha dovuto subire alcune modifiche.

PERCORSO - 78 km e 6000 metri D+ le caratteristiche del nuovo percorso che sfrutterà una strada 4x4 per scendere dal Brevent a Planpraz. Ci sono ancora dei dubbi sul passaggio alla tete au Vent dove si potrebbe optare per raggiungere Tré le Champs lungo il percorso della Marathon al contrario. La sezione del Buet, Tré les eaux, Col du Corbeau, col de la Terrasse, col du Passet sono state sostituite da un anello tra Buet, Vallorcine, Barberine, col du Passet (800 m dislivello), Loriaz, Vallorcine. Confermati il col des Posettes, l'aiguillette des Posettes, Tour, e Argentière. A seguire la salita al Plan Joran via Trapette (700 m dislivello), traversata allo chalet de la Pendant e discesa a Lavancher. Da qui si proseguirà al villaggio di Bois e poi un'ultima salita alla buvette des Mottets, Montenvers e traversata al Plan d'Aiguille dal sentiero basso (eliminata la salita al Signal). L'ultima discesa verso Chamonix passerà da Blaitière.

IN CASO DI MALTEMPO - Previsto un altro percorso se la copertura nuvolosa sarà sotto i 2000 metri o pioverà forte, con 76 km e 5700 m D+ nel fondovalle. Tutti i percorsi sono riportati sul sito www.montblancmarathon.fr
 


Le altre gare del fine settimana

Successi di Serafini, Wyatt, Confortola, Chevrier e Bert

Fine settimana fitto di gare quello appena terminato. A Piancavallo, in Friuli, domenica si correva la seconda edizione della 10 miglia. La 'scalata' con partenza da Aviano ha visto la vittoria al femminile di una protagonista dello skyrunning, Silvia Serafini (1h 33' 53'') mentre la gara maschile è stata appannaggio di Giovanni Iommi (1h 23' 32''). 

PREMIATA COPPIA WYATT-CONFORTOLA - Sulle rampe trentine della Panarotta, invece, sempre domenica, si correva il ventiquattresimo Trofeo Panarotta. Successo al maschile del neozelandese Jonathan Wyatt in 55'35'' davanti ad Antonio Molinari e Francesco Trenti. Tra le donne ha vinto la forestale Antonella Confortola (46' 02''), davanti a Ljudmila Di Bert e Anna Zambanini. 

CHEVRIER E BERT IN EVIDENZA - A Exiles sabato, nella seconda 'Corsa al Forte', si sono sfidati alcuni tra i più forti atleti della corsa in montagna. La vittoria è andata a Xavier Chevrier in 15'29'' davanti a Emanuele Manzi in 15'43'' e Marco De Gasperi in 15'45''. Tra le donne successo di Elisa Desco (17'47''). Infine a San Germano Chisone, in Piemonte, ieri vittoria di Paolo Bert alla Verticale del Dahu (42'44'') davanti ad Abdessamia Mountasser e Paride Cavallone. Al femmnile successo di Katarzyna Kuzminska (48'51'').
 


Tragedia all'Avatrail, muore un sessantaseienne

Gianlugi Quario è caduto in un dirupo e ha battuto la testa

È finito in tragedia l'Avatrail di Triora (Im) corso ieri in Liguria. Un sessantaseienne, Gianluigi Quario, di Carvico (Bg), è morto a causa di una banale scivolata. Secondo quanto riportano i media locali, l'uomo sarebbe scivolato in un tratto nel quale il sentiero era particolarmente stretto, tra il Passo di Lecca e il Colle del Garezzo, sotto il Monte Saccarello, e avrebbe battuto la testa contro un masso. Un runner che lo ha visto cadere nella scarpata ha subito dato l'allarme. Purtroppo però per Quario, che correva per la Carvico Sky Running, non c'era più niente da fare.