Il trail verso il merchandising

WAA entra nella MDS, UTMB e Eco Trail Paris

Ci eravamo già chiesti ad aprile se la presenza di Caterine Poletti sulla linea di partenza del tappone della Marathon des Sables fosse dovuta a una sua passione per il deserto, all’amicizia con Patrick Bauer o ad altri motivi. Domenica con l’annuncio della nascita dell’Ultra-Trail World Tour in parte avevamo trovato una risposta. Il circuito, tra le altre, comprende infatti sia l’Ultra-Trail du Mont-Blanc (UTMB) che la Marathon des Sables (MDS). Al salone dell’Ultra-Trail di Chamonix, abbiamo poi colto altri possibili legami che riguardano essenzialmente il merchandising delle due gare e non solo. 

WAA E MDS - Durante la Marathon des Sables, era stato presentato lo zaino ufficiale della manifestazione appositamente studiato dall’azienda parigina WAA Ultra Equipment, l’Ultrabag MDS 20L. La gara marocchina ha come main sponsor Sultan, azienda produttrice di tè e come official supplier Buff,  azienda specializzata in copricapo, quindi, in settori merceologici differenti rispetto a WAA.  Un bel colpo perché per la MDS il merchandising rappresenta una grossa fetta d’introiti, forse la principale.

GLI STAGE - La stessa WAA, l’avevamo poi ritrovata nell’ambito dell’UTMB come organizzatore degli stage che assegnano i punti qualificanti. In questo ambito di attività, l’azienda si avvale della collaborazione di Vincent Delebarre (vincitore dell’UTMB nel 2004) per la montagna e Laurence Klein (pluri vincitrice del Marathon des Sables) per il deserto. Al momento gli stage organizzati sono proprio quelli inerenti all’UTMB e alla MDS.

WAA E UTMB - Cyril  Gauthier, presidente della WAA nonché membro del comitato organizzatiore dell’UTMB, proprio con la gara di Chamonix è andato oltre a quello che ci si poteva immaginare. E’ infatti riuscito a portare i suoi prodotti all’interno della corsa regina nel panorama internazionale del trail running la stessa corsa che da anni è legata al colosso The North Face, ovviamente anche produttore di zaini e di molti accessori commercializzati da WAA. Oltre allo zaino ufficiale, l’ Ultrabag UTMB 10L, la boutique dell’UTMB proponeva altri prodotti WAA come capi d’abbigliamento e accessori.

WAA E MARCO OLMO - E come anello di congiunzione delle due gare, non poteva mancare un testimonial d’eccezione come l’italiano Marco Olmo che è stato visto per le strade di Chamonix proprio con lo zaino Ultrabag di WAA. 

WAA E ECO TRAIL DE PARIS - Terzo colpo pesante, Cyril  Gauthier l’ha messo a segno con l’Eco Trail de Paris, una delle gare più partecipate nel panorama francese della corsa in natura. Anche in questo caso, verrà proposto uno zaino ufficiale e altri accessori.

Come avviene da decennni in altri sport, vedi Ironman per citarne uno, anche nel trail il merchandising sembra quindi essere la nuova scommessa per gli organizzatori.  


Domenica lo 'Scarpone d’Oro'

Con la salita al Mongioie

Domenica 8 settembre nona edizione dello 'Scarpone d’Oro', in Alta Val Tanaro. Gara di sola salita con partenza dal Rifugio Mongioie a quota 1.550 e arrivo in vetta a 2631 metri del Mongioie. 4,7 km con 1081 metri di dislivello su un percorso che dal rifugio si sviluppa sul sentiero che supera il Pian dell’Olio e il Bocchin dell’Aseo sino alla cima del Mongioie. Le iscrizioni entro 6 settembre direttamente al Rifugio Mongioie, telefonicamente o via fax al numero 0174 390196, oppure via mail a silvanoodasso@gmail.com.


Gigante Skyrace e VK Cusna nell'Appennino Reggiano

Vittorie di Matteo Pigoni e Nadia Scola

Condizioni meteo ottimali nell'Appennino Reggiano per la Gigante Skyrace e il Cusna Vertical K, organizzate da Alpen Sport e Reggio Event’s. Partenza dal rifugio Peschiera Zamboni, salita sino a toccare i 2121 metri del Monte Cusna, per un totale di 26 km: 'gara massacrante, ma bellissima', il commento più ricorrente degli atleti. Nella Gigante skyrace vittoria del modenese Daniele Pigoni con il tempo di 3h12’07” e della fassana del Team La Sportiva Nadia Scola con il tempo di 3h51’41”; nella 'corta' di 14 km a segno Maurizio Penserini con il tempo di 3h12’07” e Sabrina Polito in 2h22’05”. Nela Cusna Vertical K (1000 metri di sola salita, con arriva in vetta al Cusna), sul gradino più alto del podio sono saliti Giuliano Gherardi in 45’34” e Chiara Pasquali in 56’37”.


Super Serafini-Kortazar alla Transalpine Run

Quarto successo consecutivo per la coppia italo-spagnola

E quattro! Anche oggi Silvia Serafini e la basca Oihana Kortazar hanno vinto alla Gore-Tex Transalpine Run. Era in programma la quarta tappa, da Samnaun a Scuol. Le due atlete Salomon sono saldamente in testa al ranking mentre nella gara maschile il successo è anadato ai 'soliti' Theodorakakos-Clayton, altri atleti targati Salomon, davanti a Manuel Merillas-Pablo Villa e Tofol Castanyer-Philipp Reiter. Merillas-Villa sono arrivati a solo un minuto dai leader, mentre Philipp Reiter sembra non avere ancora smaltito l'intossicazione alimentare di qualche giorno fa ed è visibilmente sotto tono. Dopo la tappa odierna Klaus Wellenzhorn e Anton Steiner del Team Dynafit sono i leader del ranking Master. Stay tuned! 


Transalpine Run: in testa Clayton-Theodorakakos

Nella gara femminile strapotere Serafini-Kortazar. Terza tappa combattuta

Otto tappe, 261,30 km e 15.879 m D+. Questa è la Transalpine Run, partita sabato da Oberstdorf, in Germania. L'arrivo è previsto a Laces, in Italia, il 7 settembre. Nelle prime tre tappe non sono state poche le emozioni.

TAPPA 1 - Si partiva da Oberstdorf, in Germania, per arrivare a St. Anton (Austria) e il successo è andato a Cameron Clayton e Dimitri Theodorakakos del Team Salomon con il tempo di 3h27'44'', secondi Tofol Castaner Bernat e Philipp Reiter del Team Salomon International, con quest'ultimo reduce da un'intossicazione alimentare. Al terzo posto Manuel Merillas e Pablo Villa, a soli 18 secondi dal secondo gradino del podio. Tra le donne Super Serafini-Kortazar in 4h07'40'', davanti anche alla prima coppia mista. Al secondo posto Gitti Schiebel e Ildoko Wermescher del Team Woly Sport, con un ritardo di 37 minuti. Nella categoria Master vittoria di Anton Philipp e Thomas Geisenberger (Berglaufteam Haglöfs Gore-Tex Footwear) e nei Master Senior di Thomas Miksch e Michael Sommer (Orthomol Sport Team Blau). Nei gruppi misti successo di Mammut Gore-Tex Footwear e solo terzo posto per Nuria Dominguez e Chemari Bustillo Rodriguez.

TAPPA 2 -
Tra Lech e St. Anton bis di Clayton-Theodorakakos (3h06'28'') davanti a Merillas-Villa e Castaner-Reiter.  Merillas-Villa sono anche secondi nella classifica generale. Tra le donne continua il successo di Serafini-Kortazar (3h44'42'') davanti all'altoatesina Annemarie Gross-e Tamara Lunger (Gore-Tex Active Women), Gitti Schiebel e Ildiko Wermescher (Team Woly Sport) chiudono il podio. Nelle categorie Master e Master Senior bissano il successo Philipp-Geisenberger e Miksch-Sommer.

TAPPA 3 - Da St. Anton a Samnaun, con il primo sconfinamento, dall'Austria alla Svizzera, la vittoria è andata a… Clayton-Theodorakakos. Non è stata una vittoria scontata però e infatti Tofol Castaner e Philipp Reiter sono giunti a soli 5'' e si sono ripresi il secondo posto nella classifica generale davanti a Merillas-Villa, oggi terzi. È stata una delle tappe più dure nella storia della Transalpine Run, con quasi 3000 metri di dislivello e diversi ritiri. Intanto tra le donne continua la marcia inarrestabile di Serafini-Kortazar (5h14'34'') davanti a Schiebel-Wermescher e Gross-Lunger. Tra i Master successo azzurro con Anton Steiner e Klaus Wellenzohn (Dynafit Reschenpass) e tra i Master Senior di Miksch-Sommer. Nel ranking 10 minuti separano i primi due team maschili e poco più di un minuto il secondo e terzo team, mentre tra le donne Serafini-Kortazar hanno un'ora e mezza di vantaggio. Nella categoria 'mista' la spagnola Nuria Dominguez e Chemari Bustillo sono al terzo posto con 40 minuti di ritardo.

SAMNAUN-SCUOL - Oggi quarta tappa, tutta in Svizzera, con 37,1 km e 2015 metri di dislivello positivo. 


A Romagnolo e Cardone il Vertical al Pian della Mussa

Ritorna una gara 'storica' nelle Valli di Lanzo

Ritorno sulla scena del Vertical Race al Pian della Mussa nelle Valli di Lanzo: un’idea nata nell’estate e organizzata in breve tempo che ha visto la partecipazione di una sessantina di atleti; presente anche Giuseppe Genotti che ha fatto la storia di questa gara negli anni ‘70 e ’80 quando si svolgeva nell’intero percorso di salita e discesa, detentore di uno strepitoso record, poco più di 48’. Giornata di cielo terso con le cime della Bessanese (3555 metri) e della Ciamarella (3676 metri) a fare da cornice alla gara: circa 3,2 km e 950 metri di dislivello per coprire il percorso che dal rifugio Città di Ciriè (1800 metri) porta alla panoramica Rocca Turo (a quota 2760), situata sopra il rifugio Gastaldi: un sentiero impegnativo, tecnico, con tratti ripidi che mettono a dura prova le gambe e il fiato.
Nella gara maschile ha condotto la sua scalata in solitaria il portacolori dell’Atletica Monterosa, Alex Romagnolo che ha raggiunto la vetta di Rocca Turo in 42’02”, secondo il trailer di Cuore da Sportivo Daniele Fornoni in 43’19”, terzo Stefano Castagneri in 44’13”, quindi Luigi Cocito dell’Atletica Calvesi in 44’51”, Ezio Sardanapoli dell’Alpignano in 45’29”, Luciano Veronese del Giò 22 Rivera in 45’51”, Alex Peraudo dell'Amici di Pianezza in 46’26”, Elio Pagnutti del Team Fantolino in 46’34”, Moreno Rossi della Valetudo in 47’53” e Roberto Rolfo della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo in 49’14”. Nella gara in rosa vittoria per l’atleta di casa Debora Cardone della Valetudo skyrunning-Atletica Valli di Lanzo, che ha fermato il cronometro in 49’05” (undicesima assoluta), piazza d'onore per la valdostana Christiane Nex dell’Atletica Calvesi in 51’19” (quindicesima), terza Paola Vignani della Tranese in 57’38”. Da segnalare la partecipazione di due promettenti junior: il forte valligiano Francesco Berta decimo assoluto in 48’46” e Umberto Fassero Gamba dell’Atletica Balangero che ha impiegato 56’36”.


Aperte le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers 2014

Ci sara' anche un sorteggio per i pettorali

Aperte le iscrizioni alla Patrouille des Glaciers 2014. Sul sito www.pdg.ch tutte le informazioni necessarie: sino al 13 settembre si potranno iscrivere le squadre militari svizzere (mentre quelle militari internazionali saranno iscritte direttamente dal direttore della PDG) e quelle civili che hanno all'interno una guida alpina. Le squadre civili senza guida alpina potranno effettuare solo una pre-iscrizione entro il 31 ottobre, poi l'11 novembre ci sarà un'estrazione a sorte per assegnare i pettorali. Il numero massimo è quello di 1400 squadre. La partenza da Zermatt è prevista martedì 29 aprile 2014, il giorno dopo quella da Arolla. La PDG è ritornata, dopo uno stop prolungato, nel 1984: la prossima edizione sarà dunque la trentesima dopo la 'ripresa'. Tanti gli appuntamenti in programma come una grande festa a Verbier il 1° maggio e una mostra sulla storia dello ski-alp. Ci sarà un libro per celebrare la storia della PDG: 'Patrouille des Glaciers: Objectif 2016', in francese e tedesco.
 
 


Anticipazioni rivista, Thevenard e gli ultra native

Già specialisti delle ultra non appena maggiorenni

Un’altra anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, rigurda il vincitore Xavier Thevenard e più in generale la generazione degli ultra native. 

Capeggiata dagli americani Anton Krupicka, oggi 30 anni, che nel 2006 ha vinto la sua prima Leadville di 160 km quando ne aveva 23, e da Kyle Skaggs che ha corso la sua prima 50 miglia a 21 anni e due anni dopo ha stabilito il record sui 160 km dell’Hard Rock, nel corso degli anni ha visto unirsi altri ragazzi che, appena maggiorenni, si sono dedicati anima e corpo alle ultra distanze. Il tutto senza passare dalla trafila delle distanze inferiori in segno di una presunta preservazione del fisico o tantomeno senza approdarci a fine carriera in cerca di nuova gloria.

Per la popolarità da fine agosto, per la cronaca dal 2010, si aggiunge infine a pieno titolo agli ultra native anche il frasncese Xavier Thevenard, classe 1988, che di anni ne ha compiuti 25 due mesi prima di vincere l’UTMB.


Anticipazioni rivista, la Bosio sposta i limiti umani

Nel parziale Champex-Bovine meglio di tutti, anche di Kilian

Come anticipazione del servizio dedicato all’UTMB che uscirà a ottobre con il nuovo numero di Ski-alper, l’analisi approfondita della gara femminile fa emergere in modo ancora più forte la prestazione dell’americana Rory Bosio. Assodato che ha vinto con quasi due ore di vantagio su una certa Nuria Picas, che ha abbassato il record di Krissy Moehl di 2h18’ e che è arrivata settima assoluta, quello che desta ancora più stupore è l’analisi dei suoi parziali di gara.

Uno su tutti, nel tratto che porta da Champex in cima alla Bovine, 10 km e 750 m D+, ha fatto registrare il miglior parziale assoluto, 1h18’10’’ contro 1h18’53’’ del vincitore Thavenard e anche meglio di 1h23’55’ di Kilian Jornet nel 2009.   

La Bosio tra venerdì e sabato ha letteralmente lanciato l'asticella dei limiti umani avanti di parecchi anni.   A ottobre tutti i dettagli.


Paolo Bert si aggiudica il TourMonvisoTrail

Daniela Bonnet detta legge in campo femminile

Era tra i favoriti alla vigilia e non ha tradito le attese: al TourMonvisoTrail, sul traguardo di Crissolo, dopo 43km e un dislivello positivo di 3060 metri, successo di Paolo Bert con il tempo di 5h15'30"; alle sue spalle Danilo Lantermino in 5h32'12" che precede di soli 30 secondi Claudio Garnier, quarto Ioan Maxim, quinto Massimo Domenino, tutti sotto le sei ore. Gara solitaria per Daniela Bonnet che va a vincere in 6h27'26", quattordicesima assoluta; con lei sul podio 'rosa' Sara Marino (7h21'56") e Stefania Albanese (8h00'38"). Sono stati 325 gli iscritti che hanno risposto all’appello della 'prima': un numero inaspettato se si pensa che la manifestazione è nata nel mese di marzo ed ha avuto pochissimo tempo per crescere.

LA GARA MASCHILE - In otto si sono presentati al controllo del Pian del Re, in meno di 40 minuti: Paolo Bert seguito da Danilo Lantermino, Massimo Depetris, Claudio Garnier, Maxim Ioan, Fabio Cappelletti, Wilhem Bonato e Franco Aglì. La gara si è fatta più selettiva al passaggio tecnico del Coulour del Porco dove Paolo Bert, transitato al Rifugio Giacoletti in un'ora e 15 minuti, ha allungato la fila dei migliori: a resistergli da vicino Lantermino, Garner e Depetris. Dicesa e risalita al Quintino Sella dove il vantaggio di Paolo Bert si è fatto più consistente: quattro i minuti di vantaggio su Lantermino, otto su Claudio Garnier e dodici sulla coppia Maxim-Depetris. Il successivo passaggio al Bagnour ha scavato un solco anche nel gruppo dei primattori: ancora Bert a fare la gara (passaggio in 3 ore e 4 minuti circa) con Lantermino a 4 minuti, Garnier a 12, Ioan a 16. Sulla testa della gara, con una discesa impeccabile, si è affacciato Fabio Cappelletti in compagnia di Franco Aglì.
Il vallone dei Duc con annesso Passo Calatà (2940 metri, la vetta del Tour) ha fatto ulteriore selezione con Bert che ha segnato la differenza transitando al Passo San Chiaffredo in 4 ore e 14 minuti. A seguire Lantermino (14 i minuti di distacco), Garnier (20'), Ioan (27'), Depetris (31'), la new entry Domenino Massimo (33') e Cappelletti (35'). La discesa finale (14 km) ha registrato la marcia trionfale di Paolo Bert fino al traguardo di Crissolo, il forte recupero, in termine di tempo e non di posizione, di Claudio Garnier su Lantermino, complice un leggero infortunio di quest’ultimo sulla parte più facile del tracciato, il ritiro di Massimo Depetris e l’exploit di Massimo Domenino.

LA GARA FEMMINILE - Le protagoniste femminili sono state 28  con il dominio assoluto di Daniela Bonnet del Gasm Torre Pellice, a circa 55 minuti l’arrivo della cuneese Sara Marino. Distacchi notevoli anche per le altre protagoniste: Stefania Albanese e Sandra Casellato.
 


Nasce la OCC

La quarta gara della serie UTMB non richiederà punti qualificanti

Il quarto anello mancante, una gara 'più umana' per chi vuole vivere la magica atmosfera della UTMB, vedrà il via nel 2014. Si chiamerà OCC Orsières-Champex-Chamonix e misurerà 50 km x 3100 m D+. La novità vera, oltre alla distanza, riguarda il fatto che per partecipare non sarà richiesto alcun punto qualificante. La partenza è prevista il giovedì e il numero di iscritti limitato a 1000.  


Nasce l'Ultra-Trail Word Tour

Una dozzina di gare, in Italia solo la Lavaredo Ultra-Trail

L'annuncio è arrivato ieri a Chamonix, alla fine dell'UTMB, dal 2014 nasce l'Ultra-Trail World Tour, la 'Coppa del Mondo' delle gare Ultra. Il circuito nasce insieme alla International Trail Running Association, le cui fondamenta erano state posto giusto un anno fa con le Assise Internazionali del Trail, a Courmayeur. 

12 GARE - L'idea è quella di avere un circuito con 12 gare che rappresentano il top dell'ultra-trail, in tutto il mondo e in tutti gli ambiente, dalla neve al deserto. A oggi però sono confermate solo 8 date: 18 gennaio Vibram Hong Kong 100, 1 marzo The North Face Transgrancanaria, 15 marzo Vibram Tarawera 100 km Ultramarathon, 4-14 aprile Marathon des Sables, 15-26 aprile Ultra Trail Mt. Fuji, 27-29 giugno Lavaredo Ultra-Trail, 29 giugno The Western States 100 Mile Endurance Run, 29 agosto The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc. Le gare ammesse sono lunghe oltre 100 chilometri, hanno almeno 500 iscritti e 20 nazioni rappresentate e alle spalle almeno due edizioni.

RANKING - Ai finisher verrà assegnato un punteggio che determinerà poi il vincitore finale. Verranno presi in considerazione solo i tre migliori risultati e potranno esserci al massimo due gare 'Ultra-Trail Series', vale a dire quelle competizioni che porteranno più punti (l'elenco non è ancora stato reso pubblico).

ANOMALIA MARATHON - Una prima analisi a caldo di questa importante notizia, destinata a lasciare il segno nel mondo del trail, riguarda la Marathon des Sables. La notorietà della gara marocchina è unica, ma messa insieme a gare in un'unica tappa sembra un ufo… O no? Per info: www. ultratrailworldtour.com