Grand to Grand Ultra, quarta vittoria per la Figini

Tre italiani nei primi dieci della generale

Sono ormai quasi 220 i km percorsi dagli atleti in gara nella ventiduesima edizione della Grand to Gran Ultra. Un susseguirsi di paesaggi nel deserto dell’Arizona di rara bellezza con alcuni scorci che nulla hanno da invidiatre alle più famose dune sahariane. Una prova estrema con distanze giornaliere che mettono a dura prova i 98 atleti rimasti in gara; 49,6 km il primo giorno, poi 43,3 km il secondo, il tappone di 84,7 km e ieri la marathon di 41,3. Oggi si corre un’altra tappa marathon di 41,9 km e domani il gran finale con gli ultimi 12 km tutti in salita.

IL DOMINIO DI KATIA - Katia Figini domina anche la quarta tappa della Grand to Gran Ultra e con il tempo finale di 5h03’40’’, il sesto assoluto, ha preceduto la canadese Heather Mastrianni di 12’ e l’inglese Debbie Brupbacher di 38’. Con la prova di ieri, Katia porta il suo vantaggio nella classifica generale a 45’ sulla Mastrianni e a oltre 3h sulla Brupbacher.

BARGHINI e GALLO TRA I BIG - Tra gli uomini, vittoria a pari merito per lo spagnolo Vicente Juan Garcia e il belga Steven Sleuyter in 4h35’06’’. Garcia mantiene quindi il primo posto nella generale con un vantaggio ormai incolmabile di 3h40’ proprio su Sleuyter. Quinto tempo di tappa per l’italiano Paolo Barghini che mantiene così il terzo posto nella generale e quarto tempo per il connazionale Emanuele Gallo che avanza in quinta posizione nella generale. 


Corso di roccia al Brenta Team

Il club trentino punta sui giovani

Non solo ski-alp. Il Brenta Team lavora sull'aspetto alpinistico. Anche quest'anno tra i programma del club un corso di roccia e di 'movimentazione' in montagna: per i ragazzi, arrampicata sul Croz del rifugio Tosa e poi sulle vie Cima Margherita e Cima Tosa, oltre a passaggi in ferrata. Un grande impegno, quello del Brenta Team verso le categorie giovanili (anche per i Pulcini, i nati negli 2000-2003, con un programma di cinque uscite stagionali), seguiti da Stefano Benedetti e Omar Oprandi.


Tutto pronto per la GranFondo ValleIntrasca Trail

Partenza alle 9 del 6 ottobre da Cambiasca

Mancano ormai meno di due settimane alla GranFondo della ValleIntrasca Trail, in programma il prossimo 6 ottobre e organizzata da Avis Marathon Verbania: c'è grande attesa per la gara che chiuderà il 2013 della società verbanese, almeno sotto il profilo dell'organizzazione di eventi.

MILLE METRI - Con i suoi 18 km e i circa 1000 m di dislivello positivo, la GranFondo della Valle Intrasca si presenta come un appuntamento da non perdere sia per chi vuole concludere in bellezza la stagione dei trail sia per chi invece vuole testarsi in vista dei grandi appuntamenti di fine stagione, uno per tutti l'Ultra Trail del Lago d'Orta.
Come già annunciato, partenza e arrivo della GranFondo della ValleIntrasca saranno a Cambiasca (VB), la 'capitale' della Valle Intrasca, a quota 300 m; i podisti si dirigeranno poi verso Caprezzo, a quota 520 m, e punteranno decisamente verso il punto più alto della gara, Alpe ad Vel, a sfiorare quota 1000 m, con sullo sfondo il Lago Maggiore.
In poco più di 5 km gli atleti affronteranno quasi 700 m di dislivello; dopo l'Alpe ad Vel, il percorso, pur caratterizzato da molti saliscendi, tenderà ad abbassarsi di quota passando prima da Miazzina (700 m), poi dalla frazione cossognese di Inoca (430 m) per tornare infine a Cambiasca.

SI PARTE ALLE 9 - Caratteristica principale del percorso, che si svilupperà su sentieri e strade sterrate, saranno proprio i passaggi in una delle aree più affascinati e selvagge del Verbano Cusio Ossola, appunto la Valle Intrasca, e all'interno del Parco Nazionale della Val Grande, l'area wilderness più grande d'Italia. La partenza è prevista alle 9.00, tempo massimo 4 ore; la gara sarà anche valida come gara sociale dei donatori AVIS della sezione di Verbania. Le quote d'iscrizione sono di € 15,00, con pacco gara incluso - uno zainetto multifunzione con gadget inclusi, tra cui il libro 'Valgrande per tutti', oppure 10,00 senza pacco gara; queste quote saranno valide fino al 4 ottobre. È possibile iscriversi sul sito www.avismarathonverbania.it, presso il negozio ALPiede di Verbania e il Megastore Sportway di Gravellona Toce (reparto running). Sarà possibile iscriversi anche il giorno della gara, ma in questo caso le quote saranno rispettivamente di € 20,00 e 15,00.


Katia Figini in testa alla Grand to Grand Ultra

Grande prova dell’italiana nel deserto americano

Il Grand to Grand Ultra è una gara in autosufficenza che si svolge dal 22 al 28 settembre in America,  tra l’Arizona e lo Utah, per un totale di 273 km da compiere in sei tappe di 49,6 km, 43,3 km, 84,7 km, 41,3 km, 41,9 km e 12,3 km. Giunta alla ventiduesima edizione, si tratta della prima e dell’unica corsa a tappe in autosufficenza che si svolge in america. La partenza della manifestazione ha luogo sulla sponda nord del Grand Canyon e l’arrivo è posto ai 2.630 m del Grand Staircase. La gara lo scorso anno è stata vinta dallo spagnolo Salvador Calvo Redondo in 34h10’06’’ seguito dagli italiani Stefano Gregoretti e Davide Ugolini. Sono 113 gli atleti che hanno preso il via domenica tra cui otto italiani.

CLASSIFICA GENERALE - Dopo tre tappe, e 177 km percorsi tra cui il tapppone di 85 km, conduce la classifica lo spagnolo Vicente Juan Garcia Beneito 20h42’21’’ seguito dal belga Steven Sleuyter in 22h33’57’’ e dall’italiano Paolo Barghini in 24h20’21’’. Tra i top 10, sesto posto per l’altro italiano Emanuele Gallo in 25h44’54’’.

KATIA FIGINI - Prima tra le donne, e quarta assoluta, l’italiana Katia Figini in 25h42’35’’ e un vantaggio di 33’ sulla canadese Heather Mastrianni e 2h20’ sull’inglese Debbie Brupbacher. Per Katia, decimo posto assoluto nella prima tappa, quarto nella seconda e settimo nella terza per tre vittorie nella categoria femminile. Per Katia Figini, l’ennesima grande prestazione in carriera nelle corse a tappe e in particolare nei deserti. Tra le altre, ha già vinto la Desert Oman Raid, nel 2008 e 2010, la Sahara Race Egypt, nel 2010, la Jiordan 2012 e la 100 km del Sahara quest’anno. 


Uroc: sfida per il titolo tra Kilian e Sage

In palio la Coppa del Mondo Ultra

Sabato 28 settembre, alle ore 15:00 in Italia, va in scena la prima delle tre finali delle Skyrunner® World Series 2013, quella della disciplina Ultra. La gara selezionata per il grande evento è la UROC (Ultra Race of Champions) che quest’anno per l’occasione è stata spostata dalla Virginia al Colorado su un percorso più tecnico rispetto al passato. Nel dettaglio, 100 km e 4.000 m D+ da Breckenridge a Vail e quota massima a 3.782 m. Per l’evento è stato stanziato dagli organizzatori un montepremi unico per una gara di ultra distanza, 20.000$ con 5.000$ a testa per i vincitori maschile e femminile.

LA FINALE
 - Le attenzioni della vigilia vertono sulla possibile sfida tra lo spagnolo Kilian Jornet e l’americano Sage Canaday. In palio c’è il titolo di campione del mondo nella disciplina Ultra. Kilian conduce la classifica generale con 200 punti e un margine di soli 22 punti proprio su Sage. Nel caso vincesse la UROC l’americano, Kilian per conquistare il titolo non dovrebbe andare oltre il secondo posto; una situazione che lascia poche possibilità di calcolo e che costringe i due atleti a partire puntando alla vittoria.

SAGE CANADAY
- La UROC è la gara del ventisettenne dell’Oregon, quella che lo scorso anno gli ha dato la prima notorietà dopo il secondo posto alle spalle di Max King. Sage è la rivelazione della stagione e si è già permesso il lusso di stabilire i nuovi record alla Bandera 100 km, alla Tarawera 100 km, alla Lake Sonoma 50 Mile e alla SpeedGoat 50 km. Nel corso dell’anno ha già anche battuto Timothy Olson, Cameron Clayton, Anton Krupicka e Max King. Con Kilian ha perso l’unico confronto diretto alla Transvulcania, arrivando terzo a circa 15’, ma alla SpeedGoat gli ha poi battuto il record dello scorso anno di 7’. Ha poi deluso alla Sierre-Zinal con il diciassettesimo posto e si è preparato unicamente per l’appuntamento di Vail. Tra gli obbiettivi stagionali, Sage si era imposto anche di diventare il più forte ultra runner al mondo, sabato sarà quindi la prova della verità.

GLI ALTRI  BIG
– Per Dakota Jones, ventitreenne domiciliato a Boulder, in Colorado, una stagione con poche competizioni . Quando ha corso, però, ha lasciato il segno come al solito. A giugno ha infatti vinto a Lake City, in Colorado, la San Juan Solstice 50 Mile Run di 80 km e 3.600 m D+ e in 7h35’ ha abbassato il record di Matt Carpenter di 24’ e il suo stesso tempo del 2010 di 38’. Non si è presentato a fine agosto all’UTMB ma sembra aver ritrovato la condizione migliore. Max, King, trentatreenne dell’Oregon, è il vincitore dell’edizione dello scorso anno. Ha vinto la Way Too Cool 50K Endurance Run a marzo con il nuovo record della corsa, e arrivato secondo alla Chuckanut 50K sempre a marzo e terzo alla Lake Sonoma 50 Mile dietro a Canaday e Clayton. A fine luglio, infine, è arrivato quarto alla SpeedGoat 50 km. Rob Krar, trentaseienne dell’Arizzona, è reduce da una stagione importante che lo legittima nel ruolo di seconda rivelazione stagionale dopo Sage Canaday. Ha vinto con record la Moab Red Hot 55 km a febbraio e la Leona Divine 50 Mile Run ad aprile, al suo esordio nelle 100 miglia è arrivato secondo alla Western States a meno di 5’ da Timothy Olson e ha conseguito il nuovo primato cronometrico sulla doppia traversata del Grand Canyon. Cameron Clayton, venticinquenne di Boulder, in Colorado, ha vissuto una stagione interlocutoria iniziata bene con il secondo posto alla Lake Sonoma 50 Mile e il settimo alla Transvulcania 80 km a maggio, ma poi prodeguita con il quattordicesimo posto alla SpeedGoat a luglio e il venticinquesimo alla Matterhorn Ultraks a fine agosto. A settembre ha poi vinto la Gore-Tex TransAlpine Run in coppia con il greco Dimitris Theodorakakos.  


A Malonno i campionati di corsa in montagna a staffetta

L'appuntamento il 6 ottobre

Chiuderà con il proverbiale botto il cinquantesimo anniversario dell’Unione Sportiva Malonno, con l’ultimo, attesissimo, atto ufficiale della stagione 2013: il campionato italiano assoluto e master di corsa in montagna a staffetta del prossimo 6 ottobre. Per Malonno quest'anno si tratta dell'ennesimo appuntamento di livello dopo la cronoscalata Malonno-Narcos e il Fletta Trail.

I PERCORSI - Già al lavoro da fine luglio, i volontari dell’US stanno in questi giorni semplicemente oliando i meccanismi, ma è tutto pronto per accogliere le società che andranno a caccia dello scudetto 2013 della corsa in montagna e l’evento promette davvero spettacolo. Due percorsi, femminile e maschile con stessa partenza e arrivo, nell’antico centro storico del paese, in Piazza Roma, transitando dentro al cortile del Palazzo Martinengo, dimora delle famiglie nobili del loco, i Celeri-Martinengo appunto, che lo edificarono tra il 1400 e il 1600. 7,5 km circa per gli uomini, che grosso modo percorreranno la tradizionale gara nazionale da 9,5 km che si corre ogni anno in estate, con una piccola variante nel finale, per le donne il giro invece sarà da 5,5 km e non prevede il passaggio al tradizionale GPM di Tedda, ma sarà caratterizzato da uno sviluppo sulla carta più nervoso e veloce. Info: www.memorialbianchi.it 


Kilian: 'nevicava, faceva freddo e stava peggiorando'

Il racconto del tentativo di record all'Elbrus del catalano

Sabato scorso Kilian Jornet ha dovuto rinunciare a battere il record di salita e discesa dall'Elbrus, in Russia (5642 m) a 300 metri dalla vetta. Dopo 2h45' di salita, in compagnia del runner locale Vitaly Shkel, la decisione di tornare a valle. «Faceva freddo, nevicava e il tempo stava peggiorando, eravamo in perfetta tabella di marcia ma è stata la migliore decisione» ha raccontato Kilian.

IMPOSSIBILE RITENTARE - Le previsioni meteo per i giorni successivi non promettevano niente di buono e gli impegni di Kilian, atteso all'UROC, in Colorado, nel fine settimana, hanno fatto propendere per tenere in 'stand-by' l'impresa che fa parte del progetto Summits of my Life.

IL VIAGGIO - Insieme a Kilian, partito con il suo fido furgone camper Mercedes, Seb Montaz, autore dei film del progetto e Vivian Bruchez, che si è occupato della sicurezza. Due compagni di viaggio e… di guida nei 5000 km e nelle 50 ore attraverso l'Europa dell'Est e l'Ucraina. 


Cambio della guardia alla Patrouille

Il colonnello Contesse sostituisce Ivo Burgener

Tutto procede come da programma nell'organizzazione della Patrouille des Glaciers. Intanto sono state chiuse le iscrizioni per le pattuglie militari, mentre per quelle civili c'è ancora la possibilità di iscriversi fino al 31 ottobre. La notizia del giorno però è il cambio della guardia al comando della gara svizzera. Il colonnello Ivo Burgener, che comandava la PDG da cinque anni, lascerà il ruolo a partire dal primo ottobre. La ragione sta nell'aumento delle responsabilità con l'avvicinarsi della gara, che vanno a sommarsi agli impegni come comandante del centro di competenze del servizio alpino dell'esercito svizzero. Il successore, il colonnello Max Contesse, potrà dunque prendere in carico da subito l'organizzazione della complessa gara. Contesse, tra l'altro, ha anche partecipato alla PDG.
 


Giovanelli pronto per il Trail degli Eroi

Domenica in gara anche Moretton, Righele e Ruzza

Appuntamento domenica sul massiccio del Monte Grappa, in provincia di Treviso, con il Trail degli Eroi. A pochi giorni dal via abbiamo fatto il punto sul percorso con Nicola Giovanelli, vincitore dell'ultima edizione e terzo due anni fa. 

IL PERCORSO - «Non si tratta di un tracciato tecnico come se ne possono trovare in Dolomiti, direi che l'unico tratto un po' più impegnativo è la parte finale della discesa, su sentiero sassoso. È una gara veloce, credo che l'andatura media sia sui 10 km all'ora, soprattutto nella parte alta, tra i pascoli. Speriamo di avere il bel tempo, così vedremo l'alba appena usciti dal bosco». Quali le prospettive e la condizione dell'ultimo vincitore? «Sto abbastanza bene, negli ultimi giorni ho caricato abbastanza quindi ora sto 'scaricando', il mio obiettivo è di stare sotto le 2 ore e 30, poi per la classifica vedremo». 

I TOP RUNNER - Giovanelli è uomo da rimonta, l'anno scorso infatti ha recuperato più di otto minuti nella parte alta e in discesa. Gli avversari più temibili? «Moretton, Righele, Ruzza e Fedel che è in forse ma sempre temibile, sono almeno una decina gli atleti che possono aspirare al podio». Da segnalare, oltre a Ruzza, la presenza di altri atleti del Team Vibram come Nicola Bassi e Giuseppe Marazzi. 

LA GARA - Il Trail degli Eroi misura 46 km e 2.500 m. D+. Per informazioni www.traildeglieroi.it
 


29 settembre, e' tempo di Montevecchia Trail Running

La prima edizione al via domenica

Appuntamento domenica in Brianza con il primo Montevecchia Trail Running. Si tratta di una gara di 32 km in semi-autosufficienza con 600 metri di dislivello. Il percorso correrà in buona parte nel parco naturale della Valle del Curone, una delle zone collinari più belle della Lombardia, a pochi chilometri da Milano.

IN PRATICA - La partenza è prevista alle ore 8 dal ristorante San Mauro di Casatenovo (Lc), dove si può parcheggiare l'auto. Il costo di iscrizione di 15 euro comprende un pacco gara. Sarà stilata una classifica generale con chip, verranno premiati con trofeo e premi in natura i primi tre atleti uomini e le prime tre donne. Dal quarto al decimo arrivato (uomo/donna), premi in natura. Non sono previsti premi in denaro. Da segnalare per mamme e papà la possibilità di correre mentre i piccoli vengono accuditi nell'area giochi. Per informazioni e iscrizioni: http://www.sanmaurofestival.it/index.php/manifestazioni-sportive/montevecchia-trail-runnig 


Concluso il raduno della squadra a Sappada

Presentata ufficialmente Pitturina World Cup Race 2013

Sono stati tre giorni di inteso lavoro per gli azzurri dello scialpinismo. Allenamenti a secco con skiroll, corsa, bici e camminate in montagna con i bastoncini. Insieme ai ragazzi della Fisi a Sappada sono arrivati anche i giovani della squadra austriaca di scialpinismo, accompagnati da Alexander Lugger.  Nel programma che ha visto impegnato il team dei Senior, coordinato da Oscar Angeloni e Nicola Invernizzi, non c’era però solo preparazione.   

ACCOGLIENZA PITTURINA STYLE -
Il comitato organizzatore della Pitturina Ski Race aveva organizzato anche momenti di relax, dalle lezioni di golf ai massaggi nel centro benessere.
«In Val Comelico e Sappada siamo stati veramente bene - ha raccontato Oscar Angeloni - Ci hanno trattato in modo impeccabile, un’ospitalità che difficilmente scorderemo. I ragazzi si sono allenati molto bene suddividendo i carichi di lavoro tra bici, skiroll, passeggiate in montagna e corsa. Inoltre in questi giorni abbiamo potuto visionare i percorsi che assegneranno i punti della Coppa del mondo a fine gennaio». «E’ la prima volta nella storia della squadrache organizziamo un raduno estivo senza neve - ha concluso il direttore tecnico - Ho visto i ragazzi molto motivati e già pronti a faticare, ma li ho anche trovati sereni e con un grande spirito di gruppo».   

LA PRESENTAZIONE DELLA PITTURINA WORLD CUP RACE 2014
- Il sabato degli azzurri è finito con la presentazione della tappa di Coppa del mondo in programma sulle nevi della Val Comelico-Sappada l’ultimo weekend di gennaio. Alla presentazione hanno preso parte i sindaci di Sappada, della Val Comelico e di San Pietro di Cadore. Ha voluto salutare le due squadre anche il sindaco di Kartitsch (Austria), Josef Außerlechner.

«Il percorso che ci porterà alla partenza delle due prove di Coppa del Mondo è ancora lungo - ha detto Michele Festini - ma in questi giorni con i ragazzi della squadra azzurra e con i loro tecnici abbiamo potuto verificare e condividere alcuni aspetti fondamentali per la buona riuscita della manifestazione».    

IL PROGRAMMA WORLD CUP - «Le gare in programma sono due: venerdì 31 gennaio si disputerà la prova sprint in notturna a Sappada, mentre domenica 2 febbraio partirà da Sega Digon la Pitturina Ski Race - memorial Marco Zambelli Franz. La Pitturina Ski Race si svilupperà lungo il tradizionale percorso che corre a cavallo del confine tra Italia e Austria». 


Una UROC grandi nomi

Sabato atto finale della Skyrunner World Series Ultra

La UROC, la Ultra Race of Champions, chiude sabato prossimo le Skyrunner World Series Ultra. Una 100k 'storica' in Colorado, con partenza da Breckenridge, in Colorado e arrivo a Vail. Lotta per il successo, ma soprrattutto lotta per il titolo finale: così insieme al top runners 'Usa', ci saranno anche quelli europei. Kilian Jornet Burgada guida la graduatoria generale con 200 punti (grazie alle vittorie alla Transvulcania e alla Ice Trail Tarantaise), seguito dallo statunitense Sage Canaday (primo alla Speedgoat). Per le World Series sarà un discorso a due, per la vittoria della UROC i pretendenti non mancano come Max King (primo nell'edizione 2012), Dakota Jones o Rob Krar.

FEMMINILE -
Francesca Canepa è in testa alla classifica femminile, ma dovrà fare i conti con la svedese Emelie Forsberg che la insegue, distanziata di 36 punti. Tagliate fuori dalla lotta per il titolo, ma possibili protagoniste della UROC le atlete di casa come Stephanie Howe ed Ellie Greenwood.