Mezzalama, c'e' il nome dell'atleta positiva

E' la biellese Chiara Tallia

Ne ha parlato il nostro direttore nell'editoriale dell'ultimo numero di Up&down: il caso di positività all'ultimo Mezzalama. Sulle difficoltà non tanto di conoscere il nome, quando su quelle per capire chi e come si deve muovere in questo campo. Il controllo è stato fatto dall'Antidoping svizzero, che lo ha girato alla federazione internazionale di competenza, l'ISMF che però non ha il 'controllo' sulle gare de La Grande Course. Senza contare sull'assoluta mancanza di un fascicolo al CONI. Ma giovedì 3 ottobre ecco che sul sito del CONI (www.coni.it) si legge: 'Il CONI comunica che, a seguito degli esami eseguiti dal Laboratorio di Losanna, è stato accertato un caso di positività. Nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza di Furosemide per Chiara Tallia, tesserato della Federazione Italiana Sport Invernali, in occasione del controllo in competizione disposto a Gressoney il 4 maggio 2013 dall'Antidoping Svizzero, in occasione del Trofeo Mezzalama. La seconda sezione del TNA ha sospeso l'atleta in via cautelare, accogliendo l'istanza presentata dalla Procura Antidoping'.

LE REAZIONI DELL'INTERESSATA - Sul sito www.newsbiella.it, la risposta dell'atleta biellese.
'Ho ricevuto nella giornata di oggi una telefonata dall’Ufficio Procura Antidoping del CONI di Roma, che mi comunicava esito avverso alle analisi antidoping avvenute al termine del Trofeo Mezzalama del 4 maggio 2013 a Gressoney - scrive Chiara Tallia - L’Ufficio mi comunicava l’invio mezzo posta della documentazione relativa, con positività alla sostanza Furosemide che appartiene alla categoria dei diuretici. Come saprete sono un’atleta non professionista che per semplice passione, da molti anni si diverte con molti amici, fra gare di sci alpinismo e corsa in montagna. Ho partecipato al mio 5° Mezzalama, raggiungendo il traguardo con i miei compagni di squadra, in ultima posizione, orgogliosa di aver concluso comunque la gara e di essere stata determinante in quella giornata per raggiungere il risultato. All’arrivo sono stata chiamata ad effettuare il test antidoping (non obbligatorio) e, nonostante fossi consapevole che non ero stata sorteggiata per effettuare il test ma poiché un’atleta sorteggiata ha rifiutato il controllo, hanno risorteggiato il numero di pettorale della nostra squadra che corrispondeva all’atleta maschio del team; il test doveva però essere effettuato su un’atleta donna e hanno chiesto a me, e io, non avendo nulla da nascondere, ho accettato senza problemi. La notizia mi ha quindi colto di sorpresa, e la sto vivendo con serenità e insieme molta amarezza. Fatte queste premesse per la serietà e la limpidezza che mi contraddistinguono, verificabile in tutti gli anni in cui ho effettuato gare sia di sci alpinismo che di corsa in montagna e con quanti mi conoscono personalmente da anni, ritengo doveroso, effettuare tutte le azioni permesse dalla legge sportiva, per uscirne a testa alta e senza alcuna ombra sulla mia attività sportiva. Attività che ha potuto contare per i risultati più o meno importanti raggiunti, esclusivamente su duri allenamenti e forza di volontà, in quella che è una delle mie ragioni di vita: l’attività sportiva portata avanti con dignità e passione. Il doping è sempre stato agli antipodi del mio modo di vivere lo sport'. 


Col Armand Charlet, couloir Nord-Est

Filmato di Luca Rolli della prima discesa in snowboard

Bellissimo couloir compreso tra l'Aiguille du Jardin e il Grande Rocheuse, sceso con gli sci per la prima volta da Emmanuel Ballot il 14 febbraio 1993.
L'8 maggio 2013 Davide Capozzi, Julien Herry e Luca Rolli effettuano la discesa di questo couloir evitando la goulotte mediana con tre calate in corda doppia. Si tratta sicuramente di una delle poche ripetizioni e della probabile prima discesa in snowboard da parte di Capozzi ed Herry.

Dati Tecnici
Dislivello: 1000 m
Pendenze: 50/55° con 3 doppie per avitare passi su ghiaccio a 80° e tratti di misto.
Difficoltà: 5.4 E3


Nasce Nordic il ramponcino per il trail invernale

Tadei Pivk ha contribuito allo sviluppo del prodotto

Il ramponcino flessibile a calzata rapida nasce circa vent’anni or sono come elemento antiscivolo nelle più varie situazioni di montagna. Nortec sta oggi sviluppando nuovi ramponcini ultralight  e particolarmente performanti, anche in collaborazione con skyrunners del calibro di Tadei Pivk.

UNA SOLUZIONE NUOVA - Anche se già ne esistono sul mercato, la novità Nortec rivoluziona il concetto. Non si parte dal rampone classico per adattarlo fino a una versione minimal. Si parte invece dalle esigenze del trail invernale per realizzare l'attrezzo mirato e specifico.
Tadei Pivk ha già condotto uno stress - test a secco di 150 chilometri su un singolo paio con esiti molto positivi. Lo sviluppo di Nortec sta proseguendo anche secondo le sue indicazioni.

COME SONO FATTI? - Si tratta di ramponcini a calzata rapida, e per 'rapida' si intendono effettivamente pochi secondi. La struttura superiore è un elastomero sagomato che calza attorno alla scarpa aderendo fedelmente alla sua forma. Il sistema è interconnesso ad una struttura sottoscarpa, realizzata attraverso una combinazione di elementi a catena, connessioni e piastrine ramponate. 21 punte da 8 mm forniscono grip unito a comfort anche nella corsa, senza pregiudicare la stabilità.

I MATERIALI DEL RAMPONCINO - Tutti i componenti metallici sono realizzati in acciaio inox ad alta resistenza. Le piastrine di tenuta sono trattate termicamente per una maggiore resistenza meccanica e all'usura.
L'elastomero del sistema di calzata è in materiale siliconico hi-tech testato a -60 °C, che garantisce calzata rapida, comfort e prestazione. La tensione costante fra l’elastomero e le parti metalliche assicura una perfetta aderenza del sistema antiscivolo alla suola della calzatura.

I PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO - l sistema 'flex' delle piastrine anteriori previene l’accumulo di neve e ghiaccio fra il ramponcino e la suola della calzatura. La conformazione delle piastrine di tenuta, a punte contrapposte, migliora la stabilità ed il comfort di marcia con calzature leggere. I nuovi ganci a ' 8 ' (patent pending) rendono impossibile la fuoriuscita della connessione fra l’elastomero e la catena.

UN PESO PIUMA! - Ed ecco l'argomento che sta a cuore a trail runners e alpinisti. Il Nordic di Nortec è veramente ultraleggero: grazie alla qualità dei materiali il peso della coppia di ramponcini Nordic è di 293 grammi nella taglia M. Inoltre l'astuccio è costituito da un guscio semirigido che impedisce alle punte di danneggiare altri contenuti, e separa tra loro i ramponcini evitando incastri e relative perdite di tempo.

GLI ALTRI PROGETTI NORTEC PER IL GRIP
- Tra i progetti di Nortec sono presenti anche ramponcini per l'approach e per l'alpinismo in chiave light, progettati per i modelli di calzature trail e mid che oggi presentano caratteristiche meccaniche in alcuni casi almeno pari a quelle degli scarponi semirigidi. Risparmiando all'alpinista strutture alte, volume e peso inutili se non controproducenti quando non bisogna affrontare terreni estremamente pendenti, ma solo l'attraversamento di nevai e ghiacciai di bassa e media difficoltà.

TEST SUL CAMPO - Questi attrezzi possono costituire un'opportunità interessante anche per i climber nei loro avvicinamenti a vie dure che richiedono il  'bagaglio al seguito' ridotto al minimo. Ski-alper testerà i ramponcini fin oltre i limiti per cui sono stati progettati, e riporterà i risultati delle prove sul numero in edicola il prossimo dicembre.


The North Face Lavaredo Ultra Trail su Deejay Tv

Nella prima puntata di 'Fino alla fine del Mondo'

Venerdì 4 ottobre alle ore 21 andrà in onda su  Deejay TV la prima puntata della nuova serie della trasmissione 'Fino alla fine del Mondo' di. La puntata sarà trasmessa sul canale 9 del digitale terrestre ed è interamente dedicata alla The North Face Lavaredo Ultra Trail 2013.


Stanotte al via edizione zero della PIA 100 Miles

Si alza il sipario sulla gara di trail più lunga dopo il Tor des Geants

Ben 165 chilometri e 8000 metri di dislivello positivo attendono i trail runner che stasera alle ore 22 partiranno da Bobbio (Pc) per affrontare la dura edizione zero della 'Pia100Miles' sui crinali che dividono la pianura piacentina dal mare, su tratturi segnati dalle antiche carovaniere che in passato trasportavano olio e spezie.   

NELLA VALBORECA -
PIA 100Miles è una creatura tutta piacentina. Ad organizzarla è l'associazione sportiva dei Lupi d'Appennino in collaborazione con la Provincia di Piacenza. L'obiettivo non è solo quello di dar vita ad una delle gare più dure e spettacolari di Endurance Trail a livello italiano, ma anche quello di promuovere l’area montana della provincia tra cui spicca la selvaggia Valboreca, oasi di riparo di alcuni Cartaginesi in rotta dopo la battaglia del Trebbia. Il percorso è costituito da un lungo anello che parte e arriva a Bobbio passando innanzitutto per Coli, Farini, Groppallo e il Passo del Linguadà (910 metri). Volgendo poi verso il mare verso il Passo Pianazze, Cassimoreno, Prato Grande e il Passo dello Zovallo (1.405 metri). Da lì si riparte per toccare il Lago Nero (a 1.540 m di altezza), il Monte Nero (1.756 metri), il Monte Bue (1.775 metri), la Ciapa Liscia arrivando infine al rifugio Gaep 'V.Stoto', denominato anche Vecchia Dogana, dove sarà obbligatorio sostare almeno quattro ore.

VALLE TRIBOLATA - Dopo questo primo tratto di circa 80 chilometri, si ripartirà per la seconda parte della gara attraversando la Valle Tribolata, Prato Cipolla, Passo Crociglia, Cantone, Cattaragna, Ruffinati, Lisore, Cariseto, Ottone Soprano e Ottone. Si toccherà successivamente l’abitato di Campi, il Monte Alfeo (1.651 metri, sul cui versante settentrionale è ospitata la Val Boreca con i villaggi di Suzzi, Tartago, Belnome, Passo Maddalena), il Monte Carmo (1.641 metri) appartenente al gruppo del Monte Antola, la Via del Sale Lombarda (che partendo da Pavia risaliva la Valle Staffora, saliva al Monte Bogleglio e percorreva tutto il crinale tra Val Boreca e Val Borbera superato il Monte Antola, scendeva a Torriglia e quindi raggiungeva Genova),  Capanne di Cosola e il Monte Lesima (1724 m), il Passo Del Brallo (951 m), le Mogliazze, San Cristoforo e, da ultimo, si arriverà di nuovo a Bobbio.

SOLO 25 - A questa edizione, volutamente di prova, partecipano solo 25 atleti molto esperti scelti per testare quella che si preannuncia come una delle più importanti sfide trail del futuro. Per ulteriori informazioni e foto sulla gara: http://pia100miles.wordpress.com/ - https://www.facebook.com/lupi.dappennino?fref=ts      


ValleIntrasca Trail, domenica lo start

Appuntamento a Cambiasca

È tutto pronto a Cambiasca per la GranFondo della ValleIntrasca Trail, di domenica 6 ottobre, gara che chiuderà, sotto il profilo dell'organizzazione degli eventi, l'intensissimo 2013 di Avis Marathon Verbania. Si preannuncia come al solito una prova spettacolare: 18 km e circa 1000 metri di dislivello positivo, la maggior parte concentrati nei primi km. Lo scorso anno la vittoria andò a Stefano Trisconi, mentre in campo femminile si affermò Alessandra Bianco. Il percorso, tutto su sentieri o strade sterrate, si caratterizza per i passaggi nella Valle Intrasca e nel Parco della Val Grande. La partenza alle ore 9: è possibile iscriversi sul sito www.avismarathonverbania.it, oppure anche il giorno della gara (con quota maggiorata di 5 euro).


Domenica la Como-Valmadrera

La traversata delle montagne del triangolo lariano

Domenica appuntamento con la Como-Valmadrera, la sedicesima edizione della traversata delle montagne del triangolo lariano, che assegna il quinto trofeo Antonio Rusconi. Skyrace di 35,5 km com un dislivello in salita di 2265 metri e di 2220 in discesa, con quota massima ai 1436 metri del Monte Palanzone. Partenza in piazza Amendola a Como alle ore 8.45, arrivo a Valmadrera, con premiazione al Centro Culturale Fatebenefratelli dalle ore 15.30. L'anno scorso si imposero Nicola Golinelli in 3h 07' 09" e Emanuela Brizio in 3h 57' 54" che parte da favorita anche in questa edizione. Golinelli non ci sarà per infortunio: tra i favoriti Franco Sancassani, Paolo Gotti e Fabio Bazzana.


Morenic Trail, sabato la partenza

Nell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea

Tutto pronto per il Morenic Trail: 109 km (individuale o a staffetta) seguendo il filo di cresta dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea, sulle morene del ghiacciaio Balteo che migliaia di anni fa, scendendo dalle montagne valdostane nella pianura canavesana, ha accumulato una serie di depositi glaciali che oggi formano le colline moreniche nei dintorni di Ivrea. Partenza da Andrate, verso la Serra d'Ivrea sino al lago di Viverone; si prosegue sulla Morena Est sino al Santuario di Miralta per poi scendere al ponte sulla Dora Baltea, per affrontare la Morena Ovest sino a Strambinello. Ultimo tratto sulla Morena Chiusella, transitando sull'Altopiano dei Nonani, per poi toccare i laghi di Alice e Meugliano, l'ultimo sforzo prima di raggiungere il traguardo di Brosso. Venerdì 4 ottobre, dalla 17.30 alle 19 nella Sala Santa Marta in piazza Santa Marta nel centro storico di Ivrea, ritiro pettorali e briefing. Sabato 5 ottobre dalle 8 ad Andrate ritiro ultimi pettorali, iscrizioni sul posto, controllo materiale obbligatorio, e alle 9 la partenza.
 


La 100 miglia nelle Dolomiti Friulane

Venerdi' la Magredi Mountain Trail

Manca poco al via della Magredi Mountain Trail, la 100 miglia con partenza venerdì 4 ottobre a Vivaro. La gara si snoda ai piedi delle Dolomiti Friulane, nel territorio pianeggiante conosciuto come Magredi. Partenza nell'abitato di Vivaro; prima 'base vita' a Piancavallo, poi a Poffabro, quindi a Tramonti d Sotto (passando per sentiero n. 793, sino alla sommità della gara posta a quota 1495). Ultimo tratto verso lo striscione d'arrivo posto sempre a Vivaro: 100 miglia (161 km) e 7000 metri di dislivello positivo. Venerdì 4 ottobre alle 14 ritiro pettorali, pacco gara e sacche per gli atleti presso struttura sportiva di Basaldella, alle 17.45 la punzonatura atleti, alle 18 la partenza della MMT100M, i primi arrivi previsti alle 16 di sabato.


Serafini e Poletto vincono il Monte Schiara

La pioggia ha graziato la gara di 8 km e 800 m D+

Appuntamento domenica scorsa con il Trofeo Monte Schiara, gara di corsa in montagna di 8 km e 800 m di dislivello che si correva nei pressi del rifugio Bianchet (Bl). La pioggia ha risparmiato la manifestazione, ma le previsioni hanno scoraggiato in molti a presentarsi al via, e così alla fine in un centinaio si sono sfidati sul tracciato che porta al Rifugio Bianchet

ENNESIMA VITTORIA DELLA SERAFINI - In campo femminile è tornata al via Silvia Serafini, la campionessa del team Salomon International, che ha vinto con il crono di 51’06” su un’indomita Patrizia Zanette che alla fine conteneva il distacco sul minuto. Sul terzo gradino del podio ancora una prova maiuscola di Stefania Zanon del Dolomiti Skialp.
Tutt’altra musica in campo maschile con i primi quattro racchiusi nel minuto regolati nel finale dall’allungo del vicentino Roberto Poletto del team Puro Sport che staccava rispettivamente Lauro Polito e Federico Pat, mentre resta fuori dal podio per una manciata di secondi Aron Lazzaro dell’atletica Agordina.

FORZA LELE - Nel giorno nazionale della SLA, c’era un pettorale speciale, quello riservato a Lele Marcon, alpinista e runner di montagna ammalato da 6 anni di SLA, che grazie a 26 meravigliosi ragazzi del gruppo One Shot ha potuto riassaporare le emozioni che fino a qualche anno fa riempivano i suoi allenamenti e le sue giornate. Grazie a una particolare carrozzina francese, la 'Jolette', spinta dai suoi amici del One Shot, ha raggiunto anche lui il Rifugio Bianchet e poi assieme a tutti i partecipanti ha preso parte alla grande festa e alle premiazioni finali.  Per Lele ogni domenica si celebra la giornata nazionale della SLA, gli amici del One Shot lo accompagnano infatti a maratone e percorsi in montagna, il messaggio è che non resti un privilegio tutto suo. Se si vuole si può. 


Arrancabirra, sabato quasi 1300 al via

Sesta edizione del piu' partecipato evento valdostano

Sabato 5 ottobre si svolge a Courmayeur l’ottava edizione dell’Arrancabirra, trofeo Hurzeler-Grivel.

UNA MANIFESTAZIONE UNICA - Nata nel 2006 su idea dei Courmayeur Trailers, nel corso degli anni la manifestazione ha saputo creare un connubio perfetto tra goliardia e agonismo con i folcroristici travestimenti in maschera da una parte e contenuti agonistici di rilievo dall’altra. L’Arrancabirra chiude la stagione agonistica della corsa outdoor a Courmayeur e lo fa in un modo che ha coinvolto sempre più appassionati nel corso degli anni, fino ad arrivare agli oltre mille iscritti delle ultime edizioni. Il suo nome spiega molto bene la dinamica dell’evento: un percorso di 18 km che arriva fino ai 2.584 metri della Tete de la Troche, e che alterna il suo senso di percorrenza ogni anno, la possibilità per i concorrenti di partecipare alla classifica riservata ai bevitori di birra con la decurtazione di tempo per ogni lattina bevuta nei punti di rifornimento e una grande festa finale sotto il tendone del parco Bollino. Per i non bevitori, la classifica è a parte. Assenti per impegni con il campionato italiano di Corsa in Montagna i gemelli Dematteis, saranno presenti al via, tra i quasi 1.300 iscritti, anche lo spagnolo Pablo Criado Toca, lo svizzero Marco Gazzola, il francese Cheistophe Le Saux.

L’ALBO D’ORO - Nel corso degli anni hanno scritto il loro nome nell'albo d'oro atleti di primo piano come Marlene Jocallaz e Walter Jordaney nel 2006, Claudia Titolo e Daniel Antonioli nel 2007, Laura Zuccone ed Enrico Romano nel 2008, Simona Vannucci e Bernard Dematteis nel 2009, Carolina Tiraboschi e Bernard Dematteis nel 2010 e nel 2011 e Tatiana Locatelli e Martin Dematteis lo scorso anno. Nella classifica dei non bevitori spiccano invece i nomi di Francesca Canepa, Flavio Gadin, Cumini Cristiano, Paola Marciandi e Guido Riente.

IL PERCORSO - Quest’anno da Courmayeur si sale all’Hermitage (1.460 m), a La Suche (1.800 m), Currù (2.10 m), Tete del la Tronche (2.584 m) e si scende poi al Bertone (1.965 m), La Trappa (1.500 m) per poi ritornare a Courmayeur. La partenza verrà data da Pizaza Brocherel, di fronte al Municipio, alle ore 10.00. 

METEO - Viste le condizioni meteo che si preannunciano non essere ottimali, gli organizzatori rendono obbligatori vestiti caldi impermeabili e scarpe da trail running.  


Up&Down, che regalo per gli appassionati di gare!

In allegato gratuito a Ski-alper di ottobre un numero ricchissimo

Insieme a Ski-alper di ottobre troverete, come ormai consuetudine, il tabloid Up&Down allegato gratuitamente ad ogni copia. Il magazine dedicato al mondo delle gare è diventato rapidamente punto di riferimento incontrastato nell'ambito dello ski-alp agonistico. Il primo numero di questa edizione è però quasi integralmente dedicato alle gare di outdoor running: skyrunning, trail e ultra trail. Stesso stile, stessa cura nell'approfondire i contenuti, stessa presenza sul campo in prima persona dei nostri inviati. Insomma, il marchio di fabbrica di Ski-alper coniugato in chiave estiva.

MINUTO DI SILENZIO - Abbiamo pensato di dedicare l'apertura al corridore cinese Yuan Yang, deceduto in un incidente durante il Tor des Géants. Dunque in prima pagina ecco una foto del poster che tutti i concorrenti hanno firmato appena tagliato il traguardo.

GARE DA SOGNO - Proprio l'ultra-endurance valdostana merita il servizio di apertura, con sei pagine approfondite in tutti i dettagli. Oltre all'analisi della gara, la cronaca e le classifiche, numerose interviste esclusive (Iker Karrera, Franco Collé, Francesca Canepa, Marco Zanchi, Federica Boifava), troverete alcuni articoli curiosi di backstage e costume, come il racconto di Fabrizio Pistoni che ha corso a fianco dei due leader della gara gli ultimi 30 km del percorso. Ampio spazio (anche qui 6 paginoni) riservato all'Ultra Trail du Mont Blanc, con opening doveroso sulla strepitosa performance di Rory Bosio. Il nostro Fabio Menino ha curato in tutti i dettagli la celebre manifestazione del Monte Bianco, analizzando la prova maschile e femminile ed entrando nei dettagli della preparazione della Bosio e dei protagonisti tra gli uomini, come Xavier Thevenard, rappresentante della generazione degli 'ultra-native'. Spazio alle interviste a Javier Dominguez, Ronan Moalic, al punto sulle prestazioni degli atleti italiani. Oltre, naturalmente, alla cronaca della CCC e della TDS.

ATLETA DELL'ANNO -
Impossibile non assegnare il riconoscimento dell'estate 2013 a Kilian Jornet Burgada, che è stato intervistato per l'occasione da Fabio Menino. La 'pagina 3' del tabloid ha poi assegnato tutti gli awards dell'estate: conferme, rivelazioni, rivedibili, oltre al borsino sulla condizione dei big italiani e stranieri.

GARA DELL'ANNO - La palma di gara dell'estate l'abbiamo assegnata alla Dolomites Skyrace e soprattutto alla sfida leggendaria tra Kilian Jornet e Marco De Gasperi. Potrete trovare il commento sulla gara, la sequenza fotografica scattata da Ralf Brunel delle fasi più significative del duello, il racconto 'live' del nostro redattore in gara Matteo Tagliabue. Approfondito anche il resoconto del Vertical Crepa Neigra. Nell'ambito dei Campionati Europei di Skyrunning, ecco il servizio sulla Trans d'Havet che ha assegnato il titolo Ultra sulla distanza degli 80 km.

TADEI PIVK - Il poster centrale, in doppia pagina, è dedicato alla rivelazione della stagione 2013, il tarvisiano Tadei Pivk. Un bel regalo per tutti i tifosi dell'atleta di Camporosso.

MA SIAMO SOLO A META' - Non finisce certo qui il numero di Up&Down. Ce ne sarebbe già a sufficienza per dichiarare che mai era stato fatto un approfondimento del genere sulle gare di outdoor running. Invece proseguiamo con una doppia dedicata alle Skyrunning World Series, ripercorrendo tutta la stagione in attesa del gran finale di Limone sul Garda. Da non perdere il bilancio della stagione dei principali team e il live report della Marathon du Mont Blanc, teatro di un'altra grande sfida tra Kilian e Dega. Proseguendo troviamo il resoconto dei Mondiali IAU di trail running in Galles e una carrellata delle gare internazionali non inserite nei circuiti, tra cui la Sierre-Zinal, dominata dall'italiana Elisa Desco.

LE GARE TOP IN ITALIA - Doppia pagina per il Campionato Italiano Skyrunning, con tutte le classifiche, l'approfondimento sulla Stava Skyrace, l'intervista a Silvia Serafini, protagonista della stagione e a Fabio Bazzana, bersagliato dalla sfortuna ma pur sempre ad alto livello. Altre due pagine sul circuito La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup, con approfondimento sul Giir di Mont, interviste a Giorgio Pesenti del Valetudo Skyrunning e al secondo classificato nella graduatoria generale, Paolo Bert. Seguono un approfondimento sul circuito Salomon Trail Tour Italia, con intervista al vincitore Sergio Vallosio, il racconto del record di Nico Valsesia da Genova alla vetta del Monte Bianco e soprattutto una doppia pagina con il riassunto della stagione della corsa in montagna, realizzata in collaborazione con il sito specializzato corsainmontagna.it.

SKI-ALP -
Ed eccoci alle pagine di scialpinismo, che non potevano mancare nonostante manchi ancora qualche settimana all'inverno. Iniziamo con il racconto approfondito del Dachstein Triple, con tanto di live report del nostro inviato in gara Omar Oprandi. Poi il racconto del primo raduno di Sappada della nazionale di scialpinismo, organizzato dallo staff della Pitturina Ski Race. Doppia pagina con gli approfondimenti sul primo corso di formazione per allenatori di scialpinismo organizzato la scorsa primavera dalla FISI e la panoramica sulle squadre regionali dei vari Comitati. Infine le news, con le ultime notizie da La Grande Course, ISMF e l'intervista al neo-arruolato dall'Esercito, Michele Boscacci.

DA NON PERDERE - Ci abbiamo messo tanto a descrivervi i principali contenuti (e voi a leggere tutto questo articolo...). Provate ad immaginare quanto ci è voluto a raccogliere tutto il materiale. Il numero di Up&Down è imperdibile per gli appassionati, affrettatevi a prenotare Ski-alper al vostro edicolante, oppure visitate la pagina del sito dedicata agli abbonamenti. Da quest'anno, poi, è disponibile su tutti gli smartphone e tablet Android e iOS. Insomma, meglio di così...