Transgrancanaria 2014, grande spettacolo in Spagna
Gara combattuta su tutti i 125 km
I 125 km della Transgrancanaria non hanno risparmiato i continui capovolgimenti di fronte per la vittoria finale. Ci hanno provato, prima l’americano Timothy Olson, poi il francese Sebastien Chaigneau, quindi nuovamente Olson e infine il sudafricano Rian Sandes. Il tutto con una rimonta nel finale da parte del francese Julien Chorier che è andato a strappare il secondo posto proprio a Olson. Del resto, metteteci un bel percorso, molti dei migliori specialisti al mondo e lo spettacolo sarà garantito anche nelle ultra distanze.
RYAN SANDES - Sandes vince con il tempo finale di 14h27’42’’ e dopo la vittoria dello scorso anno nella distanza più corta di 83 km, scrive il suo nome nell’albo d’oro anche della distanza regina della Transgrancasnaria. Per lui, dopo la vittoria alla Leadville 100 mile nel 2012 e il secondo posto lo scorso anno alla Western States 100 mile, considerando il livello dei partecipanti, forse si stratta della sua miglior performance in carriera. Secondo posto per il francese Julien Chorier in 14h36’32’’, 8’ di distanza e terzo per l’americano Timothy Olson in 14h39’03’’.
Thanks for all the messages everyone! Stoked and proud to be South African! Thanks for all your support!— Ryan Sandes (@ryansandes) 1 Marzo 2014
FRANCESCA CANEPA - Anche tra le donne, la Transgrancanaria ha offerto un grande spettacolo sportivo al pari degli uomini. Partita in testa alla prima salita di gara, l’italiana Francesca Canepa ha poi perso terreno nella parte centrale per poi compiere una splendida rimonta nella seconda parte di gara dove è riuscita a recuperare 20’ alla brasiliana Fernanda Maciel. A 17 km dalla conclusione, si è quindi portata in seconda posizione dietro alla sola spagnola Nuria Picas. A 6 km dalla conclusione, la Canepa incrementa il suo vantaggio sulla Maciel portandolo a 4'. Al termine della gara, s'impone la spagnola Nuria Pica con il tempo finale di 16h45'55''. Francesca Canepa mantiene il secondo posto e consolida il suo primato nell'Ultra-Trail World Tour 2014.
@NuriaPicas on the goal!! Congratulations!! Great race!!! The woman winner of @TransGC 16h45'05'' pic.twitter.com/sr10BZ2vAw — Tnf Transgrancanaria (@TransGC) 1 Marzo 2014
TOP UOMINI
1. RYAN SANDES 14h27’42’’
2. JULIEN CHORIER 14h36’28’’
3. TIMOTHY OLSON 14h39’03’’
4. YERAY DURAN LOPEZ 15h06’54’’
5. SONDRE AMDAHL 15h28’35’’
TOP DONNE
1. PICAS NURIA 16h45'55''
2. CANEPA FRANCESCA 17h29'18''
3. MACIEL FERNANDA 17h31'57''
Lagorai Cima d’Asta: prime anticipazioni
Percorso modificato, cambiano partenza e arrivo
È iniziato il conto alla rovescia per la Sci alpinistica Lagorai Cima d’Asta, che assegnerà i titoli tricolori a squadre nelle categorie maschile e femminile senior e master, mentre per gli junior e cadetti, maschi e femminile è valida per il Campionato Trentino individuale.
PERCORSO MODIFICATO FIN D’ORA - Ma ad una settimana dallo start il Comitato Organizzatore dello Ski Team Lagorai ha deciso di prevedere una significativa variazione per quanto riguarda il percorso di gara, come spiega il presidente del sodalizio Sergio Santuari: «L'innevamento è per fortuna abbondante ed anche ai 1450 metri di Malga Sorgazza c’è molta neve. Questo crea non poche difficoltà per raggiungere con le automobili la località ed allestire i parcheggi nella località della tradizionale partenza e arrivo della manifestazione.
PARTENZA E ARRIVO PIÙ BASSI - Il comitato organizzatore ha così preso la decisione di spostare la partenza e l’arrivo della 24ª Lagorai Cima d’Asta in località Val Malene, con ritrovo all’omonimo campeggio. La salita sarà quindi effettuata per la Val Tolvà. Si partirà dunque dai 1330 metri di Pra della Regola, con trasferimento in gruppo lungo la strada forestale che porta alla malga Tolvà della durata di circa 30 minuti, in modo da rispettare i dislivelli previsti dai regolamenti internazionali.
La situazione al momento in quota è buona. C’è tanta neve, sia al rifugio Ottone Brentari, sia ai 2847 metri della Cima d’Asta, ma il manto è in buone condizioni e se non ci saranno altre grosse precipitazioni, - dice fiducioso Santuari – contiamo di effettuare con la gara il classico e suggestivo passaggio in vetta al Zimon, il nome con il quale noi tesini chiamiamo la nostra mitica montagna».
SI ANDRÀ IN VETTA? - Avete già fatto recentemente un sopralluogo salendo in cima? «Martedì 25 febbrai o Mirco Mezzanotte, il nostro grande campione di sci alpinismo del recente passato, e Dino Ceccato, hanno provato il percorso per verificare le condizioni del manto nevoso. La tanta neve si è assestata bene e ad oggi confermiamo il tracciato della gara con le modifiche della partenza e dell’arrivo, che sarà al Campeggio Val Malene. Le categorie junior e cadetti gareggeranno individualmente e si contenderanno il campionato trentino di sci alpinismo, su percorsi più brevi e per loro non è prevista la perla della vetta».
TURCHI, AUSTRIACI E SCOZZESI NEL TESINO - La competizione del Tesino sarà gara internazionale, e lo scorso anno ha ospitato una rappresentativa della Turchia che ha voluto carpire i segreti organizzativi del club trentino. Quest'anno prosegue questa tendenza grazie alla presenza di delegazioni austriache, con le quali è nata una combinata, e scozzese. «Strano a dirsi - prosegue Sergio Santuari - ma avremo delle coppie di sci alpinisti scozzesi. Anche in quel paese questa disciplina dello sci sta crescendo e vogliono incominciare a fare delle competizioni. Ci hanno chiesto di dar loro una mano e noi li abbiamo invitati in Tesino a partecipare alla Lagorai Cima d’Asta».
MONTURA PREMIA LA COMBINATA - La gara del Tesino, giunta quest’anno alla sua ventiquattresima edizione, avrà validità come prova di campionato italiano a coppie, e fa parte del circuito di Coppa Italia di cui è l’ottava tappa. Gli organizzatori lo Ski Team Lagorai hanno confermato il gemellaggio con la gara austriaca Hohe Tauern Trophy, in calendario il 22 marzo 2014 sulle nevi dei monti Tauri in Austria. Come nella edizione 2013 ne nasce una combinata: al termine delle due gare gli sci alpinisti che avranno partecipato ad entrambe riceveranno un premio Montura.
Trofeo Tulot a Salvadori e Pedrazzoli
Domani la Ski Alp Val Rendena con oltre 600 partenti
Esordio all'insegna dello spettacolo e della suggestione per il week-end dedicato allo sci alpinismo in programma a Pinzolo.
TROFEO TULOT AUDI QUATTRO SKIALP SPRINT - L'innovativo prologo andato in scena venerdì sera si è rivelato davvero entusiasmante per la sua formula di gara che ha tenuto tutti col fiato sospeso, e in particolar modo nei quarti, semifinali e finali con sfida diretta fra due concorrenti su un tracciato che includeva tutte le tecniche dello sci alpinismo: salita, discesa, inversioni e sci nello zaino.
Alla fine il più lesto di tutti è risultato l'atleta di casa Alex Salvadori, che ha preceduto nella finale il solandro Gabriele Fedrizzi, con il veterano Omar Oprandi terzo. Per quanto riguarda la prova al femminile ha invece primeggiato la campigliana Germana Pedrazzoli, davanti alla rendenese Chiara Maestri e a Valeria Bonapace.
E DOMANI SKIALP VAL RENDENA - Archiviata con successo questa singolare anteprima, lo staff dello Sci club Alpin Go Val Rendena al mattino si è gettato a capofitto nell'organizzazione della gara più attesa, la 10ª Ski Alp Val Rendena che si annuncia davvero spettacolare per qualità e quantità. È valida come gara nazionale, come terza prova di Coppa delle Dolomiti ed è ‘controllata’ Ismf, vista l'ambizione di farla diventare internazionale nelle prossime edizioni.
GLI ISCRITTI - Ben 260 gli atleti iscritti e una starting list è di assoluto livello con in campo maschile Matteo Eydallin che gode i favori del pronostico, ma dovrà ben guardarsi daFilippo Beccari, Roberto De Simone, Marco Facchinelli, Philip Goetsch, Thomas Martini, Alex Salvadori, Nicola Pedergnana, Thomas Trettel, Ivo Zulian e Davide Pierantoni. In campo femminile ha confermato la propria presenza l'attuale leader di Coppa delle Dolomiti e vincitrice delle ultime due edizioni Francesca Martinelli, che avrà come principale avversaria Federica Osler. Altrettanto quotata è poi la partecipazione alla gara giovanile (cadetti e juniores), visto che fra i partecipanti troviamo Davide Magnini, Valentino Bacca, Elisa Dei Cas e Michele Leonardi.
RADUNO MASSIMO NELLA - In concomitanza alla Ski Alp Val Rendena non mancherà nemmeno quest'anno il raduno Massimo Nella, al quale sono iscritti ben 360 sci alpinisti, per un totale di oltre 600 partenti domenica sul Doss del Sabion.
I PERCORSI - Per quanto riguarda la gara, come avevano anticipato gli organizzatori, non si transiterà nei pressi del rifugio XII Apostoli per via della troppa neve. Il percorso ricalca a grandi tratti quello proposto nella quinta edizione, quando vinse il fassano Martin Riz. Saranno tre i tracciati diversi, ovvero quello per senior e master con un dislivello di 1650 metri (4 salite e 3 discese) con partenza da Prà Rodont; quello per cadetti e junior femminile con un dislivello di 900 metri (2 salite e 1 discesa) con partenza da Prà Rodont, passaggio e arrivo al Doss del Sabion; ed infine quello per le categorie senior femminile e junior maschile, con partenza in prossimità della pista nera competition e un dislivello di 1050 metri (3 salite e 3 discese).
PARTENZE ANTICIPATE - Tutte le gare saranno anticipate di 15 minuti rispetto al programma iniziale, quindi la gara Fisi senior e master maschile alle 8.15; partenza cadetti, junior e femminile alle ore 9.
IMPIANTI GRATUITI PER IL PUBBLICO DALLE 7.30 ALLE 9.00 - Grazie alla disponibilità della Funivie Pinzolo, dalle 7.30 alle 9 è previsto l'accesso gratuito agli impianti che portano in zona partenza.
Un'altra importante novità riguarda la presenza delle telecamere Rai, che realizzeranno una sintesi di 30 minuti trasmessa nei giorni successivi su Rai Sport. Un altro importante riconoscimento per la Ski Alp Val Rendena.
Gallery fotografica a cura dell'ufficio stampa della manifestazione.
Rinviato il trofeo Rifugi Bustesi
Finale dell'International Dynafit Ski Tour
Nulla da fare per il Trofeo Rifugi Bustesi: il comitato organizzatore del Cai Busto Arsizio, ha deciso di rinviare la gara, ottava tappa e finale dell'International Dynafit Ski Tour, viste le previsioni metereologiche e le condizioni di sicurezza sul percorso. A breve sarà comunicata la data del recupero.
Transgrancanaria, questa notte la partenza
Aggiornamenti in diretta sulla pagina di Ski-alper
Con la XII edizione della Transgrancanaria, in programma a partire dall’una di domani mattina, possiamo dire che inizia ufficialmente la stagione internazionale delle ultra distanze. Sull’isola spagnola, coma abbiamo già avuto modo di annunciare, saranno presenti molti dei migliori specialisti della disciplina. Per tutti i concorrenti, si preannuncia un’interessante prova di 125 km e 8.500 metri di dislivello positivo da compiere entro il tempo massimo di 30 ore. Lo scorso anno, su un percorso leggermente più corto, di 119 km, s’imposero il francese Sebastien Chaigneau con il tempo finale di 14h05’53 e la spagnola Nerea Martinez in 17h16’23’’.
PARTENZA IN SALITA - Già nelle prime ore di gara, è possibile che assisteremo al duello ravvicinato tra i pretendenti alla vittoria finale. In soli 10 km, infatti, i concorrenti saliranno dal livello del mare agli oltre 1.200 metri di Tamadaba. Gli ultimi concorrenti vi transiteranno alle 3:00 del mattino ma per i primi, un eventuale ritardo potrebbe poi essere difficile da recuperare nel corso della gara. La seconda salita di giornata inizerò invece al diciannovesimo chilometro e porterà gli atleti da Tamadaba, a 545 metri di quota, fino ai 1.230 metri di Artenara. Dopo 56 km, la terza salita, dai 589 metri di Teror ai 1.241 metri di Talayón e, infine, l’ultima salita importante di giornata, quella che dai 1.050 metri di Tejeda porterà al punto culminante della gara, ai 1.672 metri di Garañón. Tolte queste quattro salite principali, il resto del dislivello sarà costituito da ascese più brevi.
FINALE VELOCE - Appena dopo l’ultimo punto di ristoro di Arteara, gli ultimi 16 km non presentano più salite degne di nota. Negli ultimi 6 km, il percorso sarà tendenzialmente in leggera discesa. Sedici chilometri che, salvo vi siano ancora distacchi contenuti, potrebbero consentire a chi ha sia doti di resistenza che di velocità, di andarsi a prendere la vittoria finale.
Lungo il percorso della Transgrancanaria saranno allestiti 12 punti di rifornimento che saranno anche punti di rilevamento cronometrico. Da mezzanotte in poi, Ski-alper seguirà l’evento con aggiornamenti sulla pagina Facebook e sul sito internet.
Nanga Parbat, raggiunto il C4, domani il tentativo
Simone Moro rinuncia e scende al campo base
La notizia è giunta questa mattina. L’alpinista italiano Simone Moro, dal Campo 2 del Nanga Parbat, ha riferito al campo base di avvertire il compagno David Göttler di non aspettarlo al Campo 3. Giunto al metà tra il C2 e il C3 l’alpinista bergamasco ha quindi preferito tornare indietro e rinunciare al tentativo finale.
UNA CIMA PER DUE - A questo punto, stando alle ultime informazioni, i due alpinisti che domani mattina potrebbero partire dal Campo 4 per tentare la vetta sono David Göttler e il polacco Tomasz Mackiewicz. Simone Moro e l’altro polacco Pawel Dunaj, dalle prime informazioni avrebbero dovuto fare da supporto ai rispettivi compagni durante la discesa ma in un ultimo post, Emilio Previtali dal campo base ha riferito che per Moro l’avventura sembrerebbe finita: “Simone in C2, he feel good. He will come back to BC”.
IL TEMPO STRINGE - La finestra di bel tempo annunciata nei giorni scorsi sembra essere più breve del previsto. Anche Simone Moro, dal Campo 2, ha chiesto al Campo Base di incitare i due alpinisti in parete “a salire veloci sfruttando la giornata di bel tempo di oggi, spingendo al massimo e piazzando il C4 il più in alto possibile in modo da poter essere in condizioni domani di tentare la cima prima dell'arrivo del vento forte e delle nuvole”. E sempre da voce di Emilio Previtali, sembra che David Göttler e Tomasz Mackiewicz stiano procedendo secondo i programmi stabiliti: “David keep pushing up, feeling good, he's near the place where he want to set up C4. Tomasz is following him”. David Göttler, da quanto ha riferito al Campo Base, sta bene e si sente in forma. E’ partito questa mattina alle 7:20 dal C2, un0ora prima di Simone Moro, e ha concluso la giornata posizionando la sua tenda a una quota di 7.000 metri.
Domani mattina, se tutto procederà per il meglio, potremmo assistere all’attacco della cima del Nanga Parbat e a quella che potrebbe essere la sua prima salita invernale.
Matteo Eydallin stella alla Ski Alp Val Rendena
Questa sera si inizia con una gara sprint sulla Tulot
È in preparazione in queste ore il percorso definitivo della 10ª Ski Alp Val Rendena, la competizione organizzata dallo sci club Alpin Go Val Rendena e valida come gara nazionale Fisi e di interesse internazionale Ismf, nonché come terza prova del circuito Coppa delle Dolomiti.
PERCORSO IN PREPARAZIONE - L'appuntamento è per domenica 2 marzo, ma solo questo pomeriggio sarà definito il percorso di gara della manifestazione che quest'anno taglierà il traguardo delle 10 candeline. I tracciatori, coordinati dalla guida alpina Marco Maganzini, scioglieranno le ultime riserve ufficializzando dislivello e sviluppo. Una cosa è comunque certa, e riguarda il fatto che non sarà previsto il suggestivo passaggio nei pressi del rifugio XII Apostoli a causa della tanta neve in quota, che non garantisce la sicurezza degli atleti.
450 ISCRITTI TRA GARA E RADUNO - Atleti che superano le 450 unità fra gara Fisi (oltre 150 attualmente) e il tradizionale raduno in abbinamento intitolato a Massimo Nella. La starting list appare di assoluto livello, vista la presenza di Filippo Beccari, Roberto De Simone, Philip Goetsch, Thomas Martini, Davide Pierantoni, Alex Salvadori, Thomas Trettel e Ivo Zulian, con Federica Osler in campo femminile. Non mancheranno poi le gare cadetti e juniores su percorso ridotto, con i maggiori interpreti nazionali al via .
MATTEO EYDALLIN CONFERMATO AL VIA - Fra i big iscritti, i favori del pronostico sono però d’obbligo per il piemontese di Salice d'Ulzio Matteo Eydallin, vincitore dodici mesi fa in Val Rendena e particolarmente affezionato a questa gara. Matteo correrà infatti l’individuale Long Distance di Coppa del Mondo del sabato a Les Diablerets, ma non la gara Vertical della domenica, trasferendosi invece in Val Rendena.
TULOT AUDI QUATTRO SKIALP SPRINT - La Ski Alp Val Rendena avrà un suggestivo prologo nella serata di venerdì 28 febbraio (il via alle ore 20.30) con la nuova competizione Trofeo Tulot Audi Quattro Ski Alp Sprint. Una gara serale con una prova di qualificazione e poi il via alle sfide ad eliminazione diretta adottando un tabellone tipo tennistico.
Tutti i partecipanti affronteranno il percorso breve, che prevede una salita con le pelli, alcune inversioni a zeta, un tratto con gli sci sullo zaino, cambio pelli e discesa con porte da slalom. I migliori 16 tempi realizzati, sia in campo maschile sia fra le ragazze, si affronteranno in una sfida a due ad eliminazione diretta, fino a giungere alla finalissima.
Un evento che si annuncia particolarmente attraente per tutti gli appassionati di sci alpinismo, ma pure per i tanti turisti che potranno ammirare da vicino una disciplina affascinante come questa.
WEEK END RICCO DI EVENTI - Sarà dunque un week-end intenso all’insegna dello sci con le pelli quello che propone l’Alpin Go Val Rendena, visto che sabato 1 marzo dopo il briefing è in programma il pasta-pizza party e a seguire la proiezione di due film di Trento Film Festival presso il PalaDolomiti di Pinzolo con inizio alle ore 21.15, ovvero “Il dritto e il rovescio” di Alberto Sciamplicotti e “The Waiting Game” di Emilio Previtali. Domenica mattina alle 8.30 il via della gara.
Le classifiche della Paganella
Record assoluto di partecipanti: 510 al via
Nicola Pedergnana firma l’albo d’oro del ‘Memorial Felice Spellini’. Ieri sera, sulle piste della Paganella, il forte portacolori del Brenta Team ha macinato gli 800 metri di dislivello dal Santel al rifugio Dosso Larici in poco più di 33 minuti, lasciandosi alle spalle tutti gli avversari.
RECORD DI ISCRITTI - Sua dunque la vittoria in un’edizione da primato: con 650 iscritti e 510 atleti classificati (22 dei quali sotto i vent’anni), la gara di ieri, organizzata dal comitato Felice Spellini, ha fatto segnare il record storico di partecipanti del circuito di scialpinismo in notturna ‘Dolomitisottolestelle’ (tra l’altro le iscrizioni hanno raggiunto la quota massima già parecchi giorni prima della manifestazione).
PARTENZA LIBERA - Competizione impegnativa, come al solito, quella della Paganella. E non solo per le pendenze iniziali, ma anche per le modalità della gara: gli atleti, infatti, non sono partiti in linea ma con start libero (dalle 19 alle 19.45). Quindi, senza punti di riferimento.
LA GARA - Il cronometro, alla fine, ha dato ragione a Pedergnana, che ha tagliato il traguardo al rifugio Dosso Larici in 33.06. Poco distante il compagno di squadra Thomas Martini in 33.30, mentre Loris Casna (Ski alp val di Sole) ha completato il podio con il tempo di 34.53.
Tra le donne ennesima prova di forza della portacolori dei Bogn da nia Carla Iellici, che ha fermato il cronometro sul tempo di 42’43”, lasciandosi alle spalle la nazionale Elena Nicolini (44’58”). Terza piazza per Daniela Tait dello Ski team val di Non (48’18”).
Per quanto riguarda le classifiche per categorie, tra i supercadetti successi per Vanessa Degasperi e Davide Barozzi (entrambi del 2004); tra gli esordienti vittorie di Margherita Hofer e Nicola Tomelin.
Premiati Francesca Franchi e Francesco Fedrizzi tra i cadetti e Carmen Bonetti e Valentino Bacca tra gli junior.
Azzurri in ricognizione percorso a Les Diablerets
Michele Boscacci influenzato deve rinunciare
Questa mattina i ragazzi delle squadre si sono disseminati in ricognizione lungo il tracciato della Individuale Long Distance di Les Diablerets (CH) che domattina partirà alle 9.00.
Il d.t. Oscar Angeloni parla di 'percorso piuttosto lungo, con molto sviluppo rispetto al dislivello e discese un po' particolari, specialmente l'ultima che coincide con parti della pista di fondo e che richiederà sci veloci'.
Neve bella per una recente leggera nevicata, temperatura mite, e altra neve è attesa da stasera.
Prosegue Angeloni: «I ragazzi stanno tutti bene, tranne Michele Boscacci che ha dovuto rinunciare perché ancora un po' febbricitante per una forma influenzale che l'ha colpito nei giorni scorsi. Non era certo il caso che si tirasse il collo, ancora convalescente. E sì, confermo che Matteo Eydallin domenica non correrà qui la Vertical race, avendo già concordato sulla sua richiesta personale di gareggiare in Italia, in Val Rendena».
Rinviata anche la gara di passo Brocon
Nuova data prevista il 22 marzo
Calendario rivoluzionato dalle cattive previsioni meteorologiche per il fine settimana. Anche la seconda Coppolo Ski race in programma per sabato pomeriggio a passo Brocon è stata rinviata. Oltre al rischio sul percorso incombe anche quello della chiusura della strada di accesso. Appuntamento quindi a sabato 22 marzo, ultima decisione effettiva dopo una prima ipotesi di rinvio al 15.
Rinviato il trofeo Alta Val Tanaro
Nuova data, domenica 6 aprile
Per i troppi accumuli in quota e viste le previsioni meteo 'salta' il trofeo Alta Val Tanaro in programma domenica al Colle di Casotto, nel Cuneese. Gli organizzatori della sci club Garessio hanno già fissato la data del recupero: domenica 6 aprile.
Nanga Parbat, anche Daniele Nardi in parete
Disavventura a lieto fine dopo il crollo di un seracco
Mentre la spedizione composta da Simone Moro e David Göttler e quella composta dai polacchi Tomasz Mackiewicz e Pawel Dunaj si trovano sulla parete Rupal, sul versante sud-sudest della montagna, per cercare di dare l’assalto finale alla vetta del Nanga Parbat, sull’altro versante, quello di nord-ovest, l’italiano Daniele Nardi continua a perlustrare la parete Diamir cercando di capire se il suo tentativo in solitaria lungo lo sperone Mummery è fattibile. Per l’italiano, il tentativo sembra essere qualcosa al limite dell’impossibile, non solo la salita invernale del colosso pakistano ma addirittura in solitaria. Nei giorni scorsi, Nardi era già salito Punta Piccola a 5.900 m di quota.
Il tutto, con tmperature a 8.000 metri di quota che nei giorni scorsi hanno fatto registrare, come ha puntualmente riportato Emilio Previtali in un suo recente post, i -60/70°C.
IL CROLLO DEL SERACCO - Venerdì scorso, Daniele Nardi è tornato ai campi avanzati per costatare da vicino le condizioni della Via Kinshofer. Il 20 febbraio è arrivato al C1, a 4.900 metri di quota ed è poi ripartito alle 5:00 della mattina seguente puntando ai 6.200 metri del C2. Nel corso della salita, però, a una quota di 5.540 metri, è stato sfiorato dal crollo di un enorme seracco. Ecco la sua testimonianza dell’accaduto dal suo blog: “Una porzione gigantesca del seracco si stacca, si libra nell’aria e si schianta in quel canale protetto da alcune rocce che ha di sotto….. Dopo un paio di secondi, vedo ricomparire l’intera massa mentre come un onda gigantesca supera le rocce che mi avrebbero dovuto dividere dal seracco ed invece di dirigersi nette verso valle una porzione non trascurabile dell’onda ha la mia direzione. Capisco che devo correre ed anche veloce. In una frazione di secondo metto lo zaino in spalla e su un pendio di neve e ghiaccio senza pensare e con la marcia automatica corro in diagonale allontanandomi dalla boato e dall’onda. Una nube gigantesca si alza in cielo e copre tutto. Mi butto sul pendio con le mani a coprirmi la testa e cercando di serrare il piu possibile i ramponi sul pendio ripido. Ho ancora la sensazione della neve nella bocca, il vento che mi spinge e l’urto della neve sulla tuta in piuma. La neve si infila ovunque e a stento riesco a chiudere le palpebre semi-congelate…. ancorato al pendio cerco di resistere all’onda d’urto, ogni tanto sopra di me sento dei sibili, fischi roteanti di pezzi di ghiaccio che mi passano sopra a testa, il resto, il grosso, giu verso il pendio. Quando riesco a tirarmi su nella nube bianca sono completamente impiastrato di neve e gelo. Guardo dove ero mi e mi sorprendo di quanti metri di corsa ho fatto.”.
GHIACCIO IN PARETE - Daniele Nard interrompe la sua perlustrazione non appena passa dalla neve trasformata a dieci centimetri di neve soffiata su una “lastra gigantesca di ghiaccio blu”. Al campo base, Nardi riflette sulle condizioni trovate in parete e sul crollo del seracco: “Ghiaccio, dovunque e comunque la metti è ghiaccio difficile da maneggiare, duro e continuo e tanta neve in basso tanta neve su cui battere la traccia ed un stile, lo stile alpino che spesso non si sposa in alta montagna con delle condizioni difficili, se non ché in casi particolari. Sicuramente questo test sulla via Kinshofer mi ha dato maggiori informazioni per valutare e capire come fare, adesso qualche giorno di riposo e di riflessione saranno importanti. Giu vicino alla tenda trovo blocchi di ghiaccio del crollo, mi continuo a chiedere cosa sarebbe accaduto se fossi stato in anticipo o in ritardo rispetto ai tempi che ho avuto, forse è meglio non chiederselo troppo, questa è la natura, ha i suoi tempi ed io i miei, speriamo che coincidano sempre, in senso positivo è chiaro!”.
QUI il blog completo di Daniele Nardi