Kilian Jornet, il commento post-gara
Secondo nell'individuale e nella overall
Sembra averla presa con filosofia, Kilian Jornet, dopo l'annullamento della Sprint. Questo il suo post su Facebook nel dopo gara della Blåtind Arctic Race. «La stagione è finita! Con l'ultima sprint race cancellata per motivi tecnici a aTromsø. Che grande ISMF, grande stagione! Dieci belle gare in Svizzera, Italia, Francia e Norvegia. Sono contento per il miglior anno di Coppa del Mondo con tre vittorie nell'individuale, due nel Vertical e un altro podio nell'individuale. E dopo i problemi a Courchevel, ho lottato per il podio di Coppa, secondo nell'individuale e nella overall. Adesso è tempo di godermi ancora un po' lo sci prima della stagione del trail running».
A Corno alla Scale una notturna a Pasqua
Il via alle ore 19.30
Una notturna il giorno di Pasqua: lo sci club Bologna, in collaborazione con 'La Tavola del Cardinale', organizza domenica 20 aprile una gara al Corno alla Scale, viste le buone condizioni di innevamento. Le iscrizioni (15 euro compresa la grigliata finale; ai primi 25 iscritti sarà consegnato un pacco gara offerto dall’organizzazione della Coppa dell’Appennino) si ricevono sino alle ore 17 di domenica a 'La Tavola del Cardinale' in località Le Polle (le pre-iscrizioni si chiudono, invece, alle ore 20 del 18 aprile via e-mail a cladava@libero.it). Il via della notturna alle 19.30.
La Coppa del Mondo e' di Damiano Lenzi
Cancellata la Sprint maschile: resta la classifica di sabato
La Coppa del Mondo è di Damiano Lenzi. L'ha vinta senza gareggiare: fatte le qualificazioni della Sprint, ma c'è un problema tecnico nel cronometraggio e le batterie finali maschili sono state cancellate. E così resta la classifica finale di sabato, dopo l'individuale: 549 punti per l'azzurro, 538 quelli di Kilian Jornet. E le coppe di Lenzi sono due, con quella di specialità nel Vertical.
Conclusa, invece, la gara femminile con l'ennesima vittoria di Laetitia Roux davanti a Hovdenak Hildegunn Gjertrud e Maude Mathys.
«Una grandissima soddisfazione per tutta la squadra - spiega il dt azzurro Oscar Angeloni - era da qualche stagione che l'Italia non vinceva la Coppa del Mondo. Ci siamo riusciti quest'anno: una stagione dove non ci manca nulla. Le prime sensazioni di Damiano? Sereno e tranquillo, forse troppo sereno e tranquillo. Si renderà conto di quello che ha ottenuto solo durante le premiazioni finali, quando gli daranno la coppa in mano».
Flavio Roda confermato al vertice della FISI
Il presidente uscente ha trionfato con oltre 57 mila voti
Il presidente uscente Flavio Roda è stato riconfermato alla presidenza della Federazione Italiana Sport Invernali. Il numero uno di Via Piranesi ha trionfato con 57.279. Pietro Marocco ha ottenuto 27.868, mentre Manuela Di Centa non è andata oltre le 12.173 preferenze.
Coppa del Mondo ISMF, Lenzi in testa alla generale
Con il secondo posto nell'individuale supera Kilian di un punto
Penultima gara di Coppa del Mondo con l'individuale al Blatind Arctic Race, in Norvegia. Damiano Lenzi deve stare davanti a Kilian Jornet per rimanere in corsa per l'assoluta: va all'attacco con Manfred Reichegger e William Bon Mardion. Una vera bagarre in testa: al termine successo di William Bon Mardion con piazza d'onore per Damiano Lenzi, mentre Kilian Jornet recupera e chiude al terzo posto.
Con gli 80 punti conqustati Lenzi si porta in testa a quota 549 con una sola lunghezza di vantaggio su Kilian. Decisiva dunque la sprint di domani. Nella classifica dell'Individuale con i 100 punti Bon Mardion sale a 365, mentre con 60 punti Kilian si ferma a 360.
In campo femminile tutto da copione: ancora un successo di Laetitia Roux su Maude Mathys con terza Valentine Favre.
Oscar Angeloni: "Siamo sereni"
Kilian penalizzato e scala al quarto posto: 11 punti di vantaggio per Lenzi
Kilian terzo nell'individuale, ma alla fine 'becca' un minuto di penalizzazione, così scala in quarta posizione, superato da Manfred Reichegger e i punti di vantaggio di Lenzi sul catalano salgono a 11 nella generale di Coppa del Mondo. «Damiano ha fatto una grande gara - spiega il dt azzurro, Oscar Angeloni - adesso affrontiamo la sprint con grande serenità. Cercheremo di fare gioco di squadra, anche se non sarà facile in una gara del genere. Di sicuro proveremo a portare la coppa a casa».
Rachid El Morabity vince la Marathon des Sables
L'azzurro Salaris chiude al sesto posto
Rachid El Morabity si è aggiudicato la ventinovesima edizione della Marathon des Sables. Il marocchino è quinto nella tappa finale, da Rich Merzoug a Igadoun Tarhbalt di 42,2 km (vinta da El Mouaziz), ma chiude in testa con il tempo finale di 20h27'37". Piazza d'onore a 9'32" per il giordano Salameh Al Aqra, terzo a 23'21" l'altro marocchino Mohamad Ahansal, quarto il portoghese Carlos Sa a 57'21", quinto il britannico Danny Kendall a 1h02'39", con sesto l'azzurro Antonio Filippo Salaris a 1h28'27". Ventitreesimo Marco Olmo. In campo femminile a segno la statunitense Nikki Kimball.
Tour du Grand Paradis, percorso pronto
Domenica la partenza da Pravieux - Pessey
Tutto pronto per la sesta edizione del Tour du Grand Paradis, «Il percorso è pronto - ha detto la guida alpina Ilvo Martin - nella parte centrale la neve è in perfette condizioni, sopra i 3700 metri di quota c’è molto ghiaccio, ma saliremo sabato mattina per controllare ancora una volta la situazione».
ISCRITTI - Per quanto riguarda le iscrizioni in queste ultime ore ci sono state le conferme di alcuni atleti azzurri della nazionale di scialpinismo che non sono impegnati in Norvegia per l’ultima prova di Coppa del Mondo. Michele Boscacci correrà insieme a Matteo Eydallin, mentre Nadir Maguet sarà in coppia con Filippo Beccari. Tra i probabili outsider anche la squadra formata da Filippo Barazzuol e da Davide Galizzi. Il vincitore della Coppa Italia-Trofeo Scarpa, Thomas Martini correrà con Roberto De Simone. Tra le donne c’è stata la conferma da parte di Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini e di Laura Besseghini che correrà con Birgit Stuffer.
PERCORSO - Il Tour si corre interamente nel Parco Nazionale del Grand Paradiso e prevede un dislivello positivo complessivo di 2460 metri diluito in due salite, rispettivamente di 2160 metri e di 300 metri.
Partenza sarà data in località Pravieux - Pessey (1834 mt.) alle ore 8 (con possibilità di due partenze scaglionate alle ore 7.45 e alle ore 8). Nella prima parte si segue il sentiero estivo, poi su pendii aperti si arriva nei pressi del rifugio Chabod (2750 mt.) dove si troverà il primo ristoro.
Arrivando sul ghiacciaio di Lavaciou, (3200 mt) ci sarà il primo cambio d’assetto, gli atleti si dovranno legare in cordata e troveranno il primo controllo. Gli organizzatori hanno stabilito un cancello orario fissato a 2:15’ dalla partenza. I team proseguiranno poi sul ghiacciaio seguendo il percorso estivo sino alla 'schiena d’asinoì a quota 3700 mt. dove ci sarà il secondo controllo e il secondo cancello orario: 3:30’ dalla partenza.
Si proseguirà ancora per un tratto sino a Moncorvé (3800 mt di quota), trovando il secondo cambio d’assetto (sci sullo zaino e a discrezione della giuria si calzeranno i ramponi e si dovrà assicurarsi con la longe sulla corda fissa). Finito il tratto attrezzato di circa 70 metri di dislivello, si incontrerà il terzo cambio d’assetto, si calzeranno gli sci e si salirà verso la cima del Gran Paradiso (4000 mt. circa) per il quarto cambio d’assetto (cambio pelli).
In discesa si arriva nuovamente nei pressi del bivacco per trovare il quinto cambio d’assetto (gli atleti si potranno slegare). Lungo il ghiacciaio del Gran Paradiso si arriverà al rifugio Vittorio Emanuele II a 2734 metri di quota, con il sesto cambio d’assetto (cambio pelli), il terzo controllo e cancello orario fissato a 5 ore dalla partenza. In questa zona ci sarà anche il terzo ristoro.
Si risale sin sotto le pendici del Ciarforon a 3000 metri circa per trovare il settimo cambio d’assetto (cambio pelli). In leggera discesa si attraverserà tutto il versante sotto la Monciair e i denti di Broglio per arrivare nella parte alta del vallone del Grand Etret (quarto posto di controllo). Si scende infine lungo il vallone, per arrivare a Pont (1960 mt.) dove è posto l’arrivo.
Nuova via di ghiaccio e misto in Vallunga Dolomiti
Il 15 marzo 2014 Wolfgang Hell e Pavol Rajcan hanno aperto Evolution, una nuova via di ghiaccio e misto in Vallunga Dolomiti.
La via lunga 120 m presenta difficoltà molto alte in dry, fino all’M9+, mentre su ghiaccio l’impegno si attesta sul WI 5+. La linea, dopo alcuni tiri relativamente facili su ghiaccio, percorre un tetto su roccia che da accesso alla candela finale, questi dieci metri di roccia strapiombante hanno opposto difficoltà di M9+ saliti rotpunkt.
Dopo altre nuove salite simili a questa in Vallunga, risalenti ad un paio di mesi fa, si aggiunge anche la bella linea di Evolution che si snoda subito a sinistra della famosa cascata di ghiaccio La Piovra.
Passo avanti dello ski-alp verso l'Olimpiade
Dopo il meeting del Cio a Belek in Turchia
Importante passo avanti dello sci alpinismo verso il 'mondo olimpico': durante il meeting di SportAccord a Belek, in Turchia, l'Executive board del Comitato Olimpico ha dato il benvenuto allo ski alp con un riconoscimento provvisorio dell'ISMF, in attesa di quello definitivo. L'ISMF ha superato tutti gli 'esami' nella procedura di riconoscimento del CIO; l'Executive board ha osservato che l'ISMF è una federazione in rapida crescita con grande appeal giovanile, con un forte radicamento negli ideali olimpici, con parità di genere e un buon governo, compreso il rispetto WAD, accogliendolo con favore nella famiglia olimpica.
Armando Mariotta, presidente ISMF ha commentato: «Sono estremamente soddisfatto della decisione del CIO e orgoglioso della ISMF. Lo sci alpinismo è uno sport spettacolare con un basso impatto ambientale, che ci auguriamo possa finalmente essere pienamente parte della famiglia olimpica. Siamo ansiosi di collaborare con il CIO, imparare dalla loro esperienza e prendendo il nostro sport in un nuovo periodo di crescita. Vorrei ringraziare il Dipartimento Sport del CIO per il suo sostegno continuo durante il processo di riconoscimento e tutti i membri e collaboratori dell'ISMF per l'enorme sforzo compiuto sia prima che durante la mia presidenza».
Tour du Rutor, la soddisfazione degli organizzatori
320 le squadre al via
«Tirando le somme di questa diciasettesima edizione del Millet Tour du Rutor Extreme - spiega Marco Camandona, direttore gara TDR -, siamo molto soddisfatti non solo per i grandi big presenti ma anche per il popolo dello skialp che ci ha reso omaggio partecipando in maniera numerosa. Il circuito La Grande Course ha creato una comunità di appassionati e amanti della montagna che giorno dopo giorno cresce sempre di più; e noi non possiamo fare altro che essere felici e fieri di farne parte».
Spente le luci dei riflettori, le comunità di Arvier e Valgrisenche hanno avuto modo e tempo di realizzare quanto sia bello, entusiasmante e coinvolgente il loro Millet Tour du Rutor Extrême. Già, il loro. Perché la prestigiosa kermesse scialpinistica promossa dallo staff dello sci club corrado Gex, che ha portato e fatto correre sulle montagne della Valle d’Aosta oltre 320 equipe senior e 25 squadre giovanili a rappresentanza di ben 18 nazioni, è davvero patrimonio comune.
Se Marco Camandona e il suo gruppo di tracciatori ha il merito di avere saputo proporre delle linee di salita e discesa quasi perfette, le 'donne' del Corrado Gex sono state insuperabili nella gestione degli atleti: «Le “donne del Rutor”, come spesso ci definisce lo speaker ufficiale della manifestazione Silvano Gadin .- ha puntualizzato Barbara Luboz -, ricoprono un ruolo importante nella buona riuscita dell’evento, ma il merito di quest’ultimo TDR va ovviamente e giustamente diviso con tutti i volontari, gli sponsor privati e gli enti pubblici che ci hanno dato una mano. La nostra è come una macchina bene rodata che gira al massimo quando tutti i suoi pezzi sono al posto giusto. Si, forse il nostro segreto è proprio questo: credere in quello che facciamo, lavorare con passione, avere dei collaboratori competenti e un buon ricambio generazionale».
Ricambio generazionale che significa anche tante nuove idee: «In questa 17ª edizione abbiamo voluto provare a comunicare maggiormente sui social network attraverso facebook o instagram, abbiamo portato molti supporter in quota con le apposite aree loro dedicate e i gadget differenziati in base ai metri di dislivello affrontati. Ma una novità davvero degna di nota è stata la partnership con l’Università di Torino e Novara, il protocollo d’intesa Studi Fisioterapici di Montagna e l’Associazione Fisioterapisti Italiana, che ha portato ad Arvier 50 studenti del settore fisioterapico, 10 laureati che facevano da tutor e ben 10 docenti. Insomma uno staff altamente qualificato al servizio degli atleti. Per noi questa collaborazione è stata motivo di lustro e soddisfazione».
Restando in tema di novità, davvero molto apprezzata il connubio tra sport, territorio e sapori volto alla valorizzazione delle eccellenze culinarie della Valle: «Ci piaceva moltissimo l’idea di legare a doppia mandata il TDR con i paesi che lo ospitano e la gente che vive su queste montagne – ha continuato Luboz -. Così in collaborazione con la Fondation Grand Paradis , sabato pomeriggio abbiamo voluto accompagnare gli scialpinisti in una degustazione guidata dei prodotti della Corbeille du Paradis, accompagnata da performances artistiche. Un viaggio alla scoperta dei prodotti tipici dell’economia agricola locale. Per i diversi giornalisti e sponsor, grazie alla preziosa collaborazione con il Crai di Arvier, abbiamo organizzato la Veillà del Tour presso la splendida location della sede della cooperativa dell’Enfer. In questa occasione sono stati presentati e degustati i migliori prodotti DOP della nostra regione, puntando in particolar modo l’attenzione sulla fontina prodotta durante l’estate proprio negli alpeggi in cui si sviluppano i tracciati di gara».
Non una novità, ma una gradita conferma la si è avuta dal Mountain Village Tour: «In periodi economici come quello attuale non è mai facile coinvolgere le aziende e farle venire ad un evento che dura più giorni. Credendo nella bontà del progetto, ci siamo impegnati molto e devo dire che il risultato è stato eccellente. Il Mountain Village è stato un momento di incontro e confronto tra imprenditori e clienti. Alla fine l’avere ottenuto consensi unanimi ci ha fatto capire che questa è la via da seguire se si vuole fare crescere la nostra gara e di conseguenza dare il nostro piccolo contributo per la crescita dello sport che amiamo».
Marathon des Sables, la tappa della verita'
Rachid El Morabity resta al comando, ma sale il giordano Al Aqra
La tappa della verità alla Marathon des Sables: 81,5 km da Ba Hallou a Rich Merzoug con una temperatura di 38,5°. Successo del giordano Salameh Al Aqra in 7h14'00 davanti al marocchino Rachid El Morabity, staccato di 23'18", e al portoghese Carlos Sa, a 26'19". Nella generale El Morabity resta al comando, seguito adesso da Al Aqra a 9'24" con Mohamad Ahansal a 20'22". Quarto Carlos Sa a 1h07'51". Crolla il classifica il marocchino El Mouaziz: partiva secondo, chiude la tappa con un ritardo di 2h15'28" e adesso è ottavo assoluto a 2h02'32".
GLI AZZURRI - Salaris resta nella top ten: ottavo di tappa in 8h11'46", si ritrova sesto a 1h15'01", ma con un ritardo di poco più di un minuto dal quinto in classifica il britannico Danny Kendall.
Marco Olmo è venticinquesimo di tappa in 10h25'20" e ventunesimo nella generale, Maurizio Canalicchio 44° a 3h59'05" e 34° nella generale.
GARA FEMMINILE - Cambio al vertice: l'americana Nikki Kimball allunga sulla francese Laurence Klein. Ventottesima assoluta nella generale a 7h17'13" la prima, quarantesima a 8h17'05" la seconda. Terza Amandine Roux a 9h44'13".












