Tor Live - Day 3: Gianluca Galeati secondo

Il vincitore atteso a Courmayeur non prima delle 13

È tornato il maltempo al Tor des Géants. Cielo coperto, temperature basse e neve prevista a 2.900 metri. Ieri sera la guida alpina Lucio Trucco ha raggiunto il Malatrà per verificare le condizioni di sicurezza e installare ulteriori corde fisse. La gara intanto prosegue. Il francese Patrick Bohard è sempre al comando della gara e si appresta a percorrere l’ultimo tratto con il Colle del Malatrà ultima asperità prima della lunga discesa finale verso il traguardo di Courmayeur. È atteso tra poco a Bosses, era uscito alle 3.14 di questa notte dalla base vita di Ollomont. Al secondo posto è salito l’italiano Gianluca Galeati che insegue a oltre 3 ore, mentre ha perso terreno il francese Christophe Le Saux, terzo, ma a più di 5 ore di distacco.

Le prime due posizioni della gara femminile sono invariate. Comanda sempre Denise Zimmermann sulla padovana Lisa Borzani. Entrambe hanno lasciato la base vita di Valtournenche e sono attese a Cuney. Terza la francese Maria Semerjian che ha scavalcato Marina Plavan, terza nelle giornata di ieri.

Il maltempo potrebbe fare allungare ulteriormente i tempi di percorrenza. Il vincitore è atteso a Courmayeur non prima delle 13, ma con ogni probabilità, nell’ultimo tratto potrebbe accumulare ulteriore ritardo.


Tor Live - Day 3: secondo Galeati, gara annullata

La decisione alle 8 di questa mattina a causa del maltempo

La notizia era arrivata ieri serva verso le 20: il Tor è stato di nuovo sospeso er avverse condizioni meteo, chi è sul percorso verrà fermato alla prima base. Poi questa mattina alle 8 è stato deciso di sispendere definitivamente la gara perché le previsioni non promettono nulla di buono. Sono attese a breve decisioni sulla classifica (soprattutto femminile che non ha ancora visto una finisher) e comunicazioni più dettagliate dalla direzione di gara.

CLASSIFICA UOMINI - Viene da Villers Le Lac, nel massiccio dello Jura, Patrick Bohard, il cinquantunenne vincitore del Tor des Géants 2015 con il tempo di 80 ore e venti minuti. Quasi un record, considerando il clima avverso. L’atleta transalpino era già stato protagonista al Tor del 2013, quando aveva chiuso la gara in quinta posizione, con il tempo di 78 ore e 47 minuti, dopo un inizio da lui stesso definito catastrofico. Al traguardo il francese di professione albergatore e runner appena dal 2008 è arrivato decisamente stanco ma felice.
Seconda posizione per Gianluca Galeati, classe 1983, runner di San Pietro Terme (Bologna) e componente del Team Tecnica. Ha impiegato 80 ore e 44 minuti. Nelle gare internazionali che contano, come l’Utmb del 2013, ha sempre primeggiato tra gli italiani. Al Tor aveva già occupato un settimo posto nella classifica generale, una posizione decisamente migliorata con questo suo secondo posto, a soli 24 minuti dal vincitore.
Sul terzo posto del podio ancora un transalpino, Christophe Le Saux, accolto con grandi applausi, con un tempo complessivo di 81 ore e 19 minuti. Anche perché ormai il riccioluto runner francese è un quasi valdostano. Si allena su questi sentieri, partecipa a molte altre gare ai piedi del Monte Bianco e oltretutto è salito sul podio del Tor per ben quattro volte.
Quarto il francese Jean Claude Mathieu, quinto il giapponese Masahiro Ono.


Tor Live - Day 3: si ritira Dan Doherthy

Sempre in vetta Bohard e Denise Zimmermann

 Il Tor ha perso martedì uno dei suoi protagonisti, l’irlandese Dan Doherthy, fermato lungo il sentiero che da Valtournanche porta al rifugio Barmasse, all’incirca al 240° chilometro. Ritiro dovuto a un problema a un ginocchio che gli ha impedito di procedere di buon passo. Rallentamento anche per il leader della corsa, il cinquantunenne francese Patrik Bohard. Nessun problema per lui, solo un ritmo più blando; il suo arrivo calcolato al rifugio Cunéy è slittato in avanti di almeno un paio d’ore. Subito dietro si sono così accese le micce: sia Masahiro Ono, per il Giappone, sia Oscar Perez, spagnolo, hanno aumentato l’andatura e recuperato posizioni. Perez due anni fa fece un recupero sorprendente proprio negli ultimi chilometri chiudendo al secondo posto. Tra loro e il primo, da non dimenticare di certo l’imolese Gianluca Galeati, che ora occupa, seppur virtualmente, il terzo gradino del podio quando mancano meno di un centinaio di chilometri all’arrivo, in calendario mercoledì, a metà mattinata, considerando che i tempi di percorrenza sono superiori a quelli dello scorso anno di un paio d’ore. Insomma grande incertezza e questo non fa che rendere ancora più interessante il finale di gara riservato agli uomini di testa.

TOR ROSA - Ci sono, naturalmente, anche le donne in lizza; conduce sempre la svizzera Denise Zimmermann, dodicesima nella classifica generale, seguita dalla padovana Lisa Borzani, ventesima in classifica generale. Ancora una italiana a caccia della terza posizione, Marina Plavan.

METEO - Certo, tutto ancora può cambiare e i pronostici, in una gara come questa, hanno poco valore. Anche perché di nuovo il tempo può mettere i bastoni fra le ruote. Le previsioni danno per la giornata di domani pioggia e neve a quote sopra i 2800 metri. Fortunatamente solo il Colle del Malatrà supera questa altezza, con i suoi 2936 metri. Gli uomini della sicurezza sono già a presidiarlo per mettere eventualmente in sicurezza il tratto finale del colle, pochi metri ma impegnativi se c’è neve. Le temperature in alto sono però al momento elevate e i metereologi potrebbero anche cancellare la voce ‘neve’ dal loro bollettino del giorno. 


Nadir Maguet e Davide Magnini nell'Esercito

Già al lavoro a Courmayeur

A Courmayeur primo incontro per i tredici vincitori dell’undicesimo ‘concorso straordinario Atleti VFP4’ che sono entrati nella Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo Esercito. I giovani atleti hanno iniziato un corso di tre settimane che avrà come obiettivi principali la formazione dei ragazzi al nuovo status di militari e, parallelamente, all'identificazione dei loro obiettivi sportivi futuri con la presentazione delle potenzialità della società sportiva militare, capace di fornire loro tutta l'assistenza tecnica necessaria a partire dal settore agonistico con allenatori e preparatori fino ad arrivare alla struttura sanitaria composta da medico, fisioterapista e psicologo sportivo. Tra i nuovi arruolati anche Nadir Maguet e Davide Magnini, inseriti nel gruppo di sci alpinismo.
 
 


Tor Live - Day 3: Bohard sempre leader

Previsto il suo arrivo a Valtournenche alle 11 di martedì

Si è allungato notevolmente i tempi di percorrenza del Tor des Géants 2015. Dopo la seconda notte, il leader è sempre il francese Patrick Bohard ed è transitato alle 7.14 a Crest. Secondo una previsione non arriverà alla base vita di Valtournenche prima delle 11 di questa mattina. Al secondo posto c’è sempre il connazionale Christophe Le Saux che viaggia comunque con circa 2 ore di ritardo e che a Gressoney ha dormito facendosi recuperare da Gianluca Galeati e l’irlandese Dan Doherty. I tre sono usciti insieme dalla base vita, mentre Masahiro Ono, Pablo Criado e Peter Kienzl sono entrato poco prima delle 8 e non sono ancora usciti.

ZIMMERMANN AL FEMMINILE - È sempre la svizzera Denise Zimmermann a comandare la gara femminile. L’elvetica è transitata alle 6 di questa mattina a Niel ed è attesa intorno alle 10 a Gressoney. Seconda la padovana Lisa Borzani, transitata a Sassa con poco più di 1 ora di ritardo dalla svizzera. Terza Marta Poretti, attesa a Niel nel primo pomeriggio di oggi.


Tor Live - Day 2: Patrick Bohard esce primo da Niel

Secondo Le Saux, prima donna Denise Zimmermann

Prosegue a ritmo serrato il Tor (finalmente con il sole) e continua la lotta a due tra Patrick Bohard e Christophe Le Saux: sono entrati praticamente insieme alla base vita di Donnas: il primo alle 12.03, il secondo alle 12.05. Bohard è ripartito per primo alle 12.12, Le Saux alle 12.27. Ma siamo solo al km 148. In arrivo a Donnas in terza posizione Gianluca Galeati che viaggia con quasi un’ora di vantaggio su Dan Doherty, quinto Pablo Criado Toca. Decimo Matteo Pigoni, quattordicesimo Fabio Cavallo.
Nella gara rosa all’uscita della base-vita di Cogne al comando c’è la svizzera Denise Zimmermann davanti a Lisa Borzani e Sonia Locatelli, con quarta Marta Poletti, quindi la francese Maria Semerjain e Marina Plavan.  
Ma alle 13.21 il colpo di scena, Sonia Locatelli rientra alla base vita di Cogne e decide di ritirarsi. 

ORE 22.44 - Bohard è uscito per primo da Niel, alle 22.44, ed è fnora l'unico concorrente ad essere transitato dalla base. Al comando tra le donne Denise Zimmermann, uscita da Donnas alle 16.23.

CANCELLI ORARI - In seguito all'interruzione della notte scorsa le barriere orarie sono state spostate di tre ore.

 


Tor Live - Day 2: gara interrotta nella notte

Stop dalle 4 alle 7 per motivi di sicurezza, al comando Le Saux

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA PRIMA GIORNATA CLICCANDO SULLA FINESTRA IN ALTO Primo giorno di Tor 'volato via'. Prima di vedere gli aggiornamenti del 'day 2', ecco però come è finita la giornata di ieri per le donne. Sul Col del Crosatie erano passate in questa sequenza e a breve distanza l’una dall’altra: Denise Zimmermann, svizzera, Sonia Locatelli e Lisa Borzani, italiane fino in fondo.
Alla sottostante ma ancora lontana base vita di Valgrisenche l’ordine cambia. Entra per prima la valdostana di Donnas Sonia Locatelli, tra una quantità di applausi davvero industriale, alle 18,32. Denise Zimmermann segue a sei minuti, dice di avere un po’ di «gamba stanca», anche per il recente terzo posto nell’Utmb francese. O forse ricordandosi che lo scorso anno proprio quella gamba le era stata morsa da un cane, non impedendole però di arrivare sul podio del Tor. Lisa Borzani, padovana, arriva in discesa come una saetta - anche se non è il caso di provocare il cielo - sorride e saluta davvero tutti, infilandosi nella struttura per un brevissimo riposo alle 18,42.

NELLA NOTTE - Alle 4,32, dalla base vita di Cogne, il primo a uscire è stato Christophe Le Saux (nella foto Tor des Geants/Enrico Romanzi), seguito da Gianluca Galeati (4.55) e Patrick Bohard (5.03). Poi, nell’ordine: Dan Doherty, Peter Kienzl, Pablo Toca Criado, Antonov Bozhidar, Eoin Keith. Oscar Perez Lopez, Matteo Pigoni. Tra le donne controsorpasso Zimmermann, che alle 7.11 è arrivata a Cogne.  

GARA INTERROTTA - La prima notte è stata molto intensa per gli uomini dell’organizzazione. Una frana nei pressi del rifugio Epée ha bloccato la gara. Intorno alle 4 di questa mattina la direzione di gara ha comunicato l’immediata sospensione del Tor. La testa della corsa è transitata senza problemi ed è attesa intorno alle 9 di questa mattina a Champorcher, mentre gli altri concorrenti sono stati fermati a Valgrisenche e Rhêmes. Non si conosce ancora l’entità della frana, dalle prime informazioni - nel punto ristoro di Champorcher non arrivano comunicazioni via radio - la gara dovrebbe essere ripartita. Durante la notte intanto ci sono stati forti piogge e, in quota, è caduta la neve. A breve verrà presa una decisione sullo slittamento dei cancelli orari.


Con Ferrino il ‘Real Tor’

Progetto video con gli atleti del team

Ferrino e Tor des Géants camminano di nuovo insieme. Grande attenzione sulla sicurezza. Così per far fronte a una competizione estrema e renderla il più vicina possibile al concetto di ‘rischio zero’, Ferrino offrirà il suo supporto tecnico e organizzativo all’interno delle sette basi vita e sarà presente in altri punti fondamentali di rifornimento lungo il percorso.
Ma ci saranno anche gli atleti del Team Ferrino, Cecilia Mora, Paolo Gregorini e Michele Evangelisti. Con loro nasce Real Tor: i video che verranno realizzati dagli ambassador Ferrino saranno trasmessi direttamente dal terreno di gara e così si potranno seguire passo dopo passo i momenti salienti della loro avventura.
Per non perdere i contenuti del progetto Real Tor seguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook (www.facebook.com/FerrinoOutdoor) e il canale YouTube di Ferrino (www.youtube.com/user/FerrinoVideo).


Primo giorno di Tor des Géants

A Valgrisenche passa in testa Patrick Bohard

Primo giorno di Tor. Partiti sotto una pioggia insistente, nuvole basse e un futuro di giornata decisamente poco promettente dal punto di vista climatico, i 760 concorrenti che alle ore 10 hanno preso il via della sesta edizione del Tor des Géants, già a la Thuile, dopo 17 chilometri di gara, hanno trovato i primi squarci di sole. Le nuvole si sono alzate e allargate e dunque è stato possibile per i primi concorrenti passare agevolmente il temuto Col de la Crosatie, che altrimenti si sarebbe dovuto aggirare lungo dei nuovi sentieri previsti da un piano B, che dunque è rimasto nel cassetto.
Al controllo di La Thuile si sono registrati i primi due ritiri, i pettorali 988 e 989. Ai piedi della salita verso il Deffeyes, è passato in testa Christophe La Saux, mentre tra le donne è stata Lisa Borzani a condurre con gran disinvoltura.
Nei successivi chilometri di saliscendi anche impegnativi la testa della corsa ha visto però dei cambiamenti.
A Valgrisenche, prima base vita posta a 48,6 km da via, tra un gran numero di tifosi che hanno provveduto a scaldare l’ambiente, ha fatto per primo l’ingresso verso il punto di controllo cronometrico il francese Patrick Bohard, entrato alle 17,30. Giusto il tempo di ‘cambiarsi d’abito’, abilmente coadiuvato dalla sua assistente, secondo un copione che sembrava ampiamente collaudato. A quattro minuti Gianluca Galeati, decisamente tranquillo, sorridente, disponibile anche a brevi interviste. Terzo Dan Doherty, due minuti dopo. Senza assistente, se l’è agevolmente cavata da solo, andando subito a mettere qualcosa sotto i denti. Christophe Le Saux in quarta posizione, alle 17,40. Patrick Bohard è uscito alle 17,41, seguito dal richiamo scherzoso di Le Saux: “Patrick aspettami!”. Ma non gli ha dato retta e ha ripreso il lungo viaggio. E mentre usciva, due altri atleti sono entrati, Pablo Criado, dall’aria come sempre disinvolta e allegra e Peter Kienzl, che a la Thuile era transitato al 27 posto. Dunque un bel recupero. Settimo Matteo Pigoni.


Brunod e Cravello vincono GranParadiso Vertical

Successo anche nel circuito Défi Vertical

Poco meno di cento trailers hanno preso parte, al GranParadiso Vertical. Mille metri di dislivello, 3,8 km di gara che hanno definito la classifica generale del Défi Vertical. La gara di Valsavarenche è infatti stata l'ultima prova del circuito abbinato al Tour Trail Valle d'Aosta.
Dennis Brunod ancora una volta non ha avuto rivali. Il valdostano, classe 1978, ha coperto il percorso in 41’25”, a una media di 5.5 Km/h. Al secondo posto si è classificato Luca Mauri, arrivato sul traguardo posto appena sopra il rifugio Vittorio Emanuele in 42 minuti e 50 secondi. Terzo posto per il valdostano Henri Grosjacques in 45’11”, con quarta e quinta posizione per Roberto Maguet (45’48”) e Massimo Gerard (47’04”).
La gara femminile è stata vinta da Barbara Cravello. La biellese ha completato la fatica in decima posizione assoluta con il crono di 49’39”. Seconda l’atleta della Polisportiva Sant’Orso Chantal Vallet (51’45”) e terza l’alpina del Centro Sportivo Esercito Gloriana Pellissier (51’57”). Quarta Joelle Vicari in 55’12” e quinta Claudia Titolo in 1h 01’02”.
Roberto Maguet ha vinto la classifica Veterani 1, Alberto Collavo quella dei Veterani 2, Yari Pellissier quella Seniores, Claudia Titolo quella Veterani 1 e Joelle Vicari quella Seniores.
Sullo stesso percorso hanno anche gareggiato gli Juniores. Sul traguardo sono arrivati solo i gemelli Fabien e Sébastien Guichardaz, entrambi con il crono di 44’44”, tempo che gli avrebbe collocati al terzo posto assoluto.
La classifica finale del circuito è stata vinta dal valdostano - dominatore di stagione - Dennis Brunod e dalla biellese Barbara Cravello. Al maschile il portacolori della Polisportiva Mont Avic ha vinto con 769,41 punti, davanti all’alpino Manfred Reichegger (378.90) e a Nadir Vuillermoz (330.08). Quarta e quinta posizione per Nadir Maguet (324.73) e Daniel Antonioli (253.73). Cravello (1032.73) ha invece battuto le valdostane Gloriana Pellissier (630.11) e Christiane Nex (434.90). Quarta Chantal Vallet (332.08) e quinta Ilaria Iemmi (313.31).


Drei Zinnen a Andrej Dlougosz e Antonella Confortola

Un migliaio gli atleti in gara

Alla Drei Zinnen Alpine Run dopo 17,5 km per la Val Fiscalina, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo il primo a presentarsi al traguardo è stato Andrej Dlougosz, a succedere all'albo d’oro della manifestazione a Nicola Golinelli, con il tempo di 1h 31'01 distaccando di un minuto il nazionale azzurro Cesare Maestri (1h32'01”) e l'altoatesino Hannes Perkmann 1h33'15’. Al femminile ennesima grandissima prova di Antonella Confortola, già sul gradino più alto due volte a Sesto: 1h48'06" il suo crono davanti ad Agnes Tschurtschenthaler in 1h49'20" ed Elena Casaro in 1h56'12”. 


Sellaronda Trail Running, le emozioni dei vincitori

Le parole di Filippo Beccari e Anna Pedevilla

Un mix di crampi e sorrisi sul traguardo di Canazei fra i protagonisti della quinta edizione della Sellaronda Trail Running, una gara spettacolare, che ha visto la vittoria di Filippo Beccari e Anna Pedevilla.
«Vincere la gara di casa - spiega Filippo Beccari - è davvero un’emozione straordinaria, la mia vittoria più bella su un tracciato che mi piace molto. È stata una sfida molto combattuta ed incerta soprattutto nella prima metà gara, siamo rimasti una decina a Selva Gardena ed in sei a Corvara. Poi io e Sterni abbiamo allungato sugli avversari nella discesa che portava ad Arabba, mantenendo un importante vantaggio sino a Porta Vescovo. Al Rifugio Padon il mio compagno di avventura ha avuto forti crampi ed ha rallentato il ritmo. Lì ho capito che potevo conquistare la vittoria, mi sono girato, ho visto che avevo un buon margine ed ho gestito le energie, pur avendo crampi a mia volta. Una giornata davvero speciale».
Un po’ lo stesso copione per Anna Pedevilla: «Un successo in questa gara è un sogno che si realizza. Ma è stata una faticaccia, perché il tracciato non concedeva tregue. Mi sentivo bene ed ho cercato di imporre il mio ritmo sin dai primi chilometri, riuscendo a conquistare la leadership senza preoccuparmi troppo delle avversarie. Le gambe giravano bene e mi sono anche potuta godere un tracciato davvero fantastico, che nella parte fassana e veneta non conoscevo per nulla. Dedico questa vittoria alla mia famiglia, che mi incita e mi sostiene sempre nelle mie competizioni».
Soddisfatto Diego Salvador, presidente del comitato organizzatore: «La nostra è una gara giovane che cresce anno dopo anno e i numeri sono davvero significativi e gratificanti con oltre 300 iscritti in rappresentanza di 15 nazioni. Siamo inseriti in due prestigiosi circuiti e cercheremo di crescere anche nelle prossime stagioni, grazie allo splendido lavoro che i quattro Comitati delle valli ladine stanno facendo con i propri volontari».


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