Mira Rai Adventurer of the Year

La trail runner nepalese si aggiudica il premio del National Geographic

Sono stati 18 mesi travolgenti per la trail runner nepalese Mira Rai. Un tempo che l’ha vista trasformata da bambina soldato dal futuro incerto a faro di speranza per un’intera generazione di giovani donne e uomini. Il culmine di questo meraviglioso cambiamento è stata l’assegnazione del prestigioso premio Adventurer of the Year di National Geographic. «Questo premio è una spinta fortissima per il mio morale e spero di essere in grado di migliorare ancora. Spero inoltre di coinvolgere e ispirare sempre più giovani».

COME KILIAN - Il pubblico ha scelto Mira Rai tra una selezione di dieci Adventurers of the Year, persone che si sono distinte per ‘…aver realizzato grandi sogni nei campi dell’esplorazione, della salvaguardia dell’ambiente, della tutela della cultura, degli sport di avventura e della solidarietà’. Tra i vincitori delle precedenti edizioni ci sono leggende come il paracadutista e base jumper estremo Felix Baumgartner e Kilian Jornet, compagno di Mira Rai nel team di atleti Salomon. «Solo pochi anni fa non avevo la minima idea di cosa potevo fare e pensavo di andare all’estero per cercare lavoro - ha aggiunto  la runner nepalese - visito regolarmente scuole e organizzazioni per motivare i ragazzi raccontando il mondo outdoor e specialmente quello del trail running. Organizzo anche una serie di gare di trail in Nepal per incoraggiare le donne e i giovani a condurre una vita attiva tra la natura, oltre i limiti delle abitudini moderne come i giochi elettronici. Le donne non devono pensare di essere inferiori o incapaci di seguire le proprie ambizioni, e devono convincersi di essere al pari degli uomini. In sostanza per le donne nessuno sport o disciplina è troppo difficile o addirittura impossibile da praticare con successo. Rompete gli indugi e seguite il vostro talento con tenacia».


-20 ai Mondiali di Alpago-Piancavallo 2017

Giovedi' 23 febbraio la cerimonia d’apertura

Mancano venti giorni ai Mondiali di Alpago-Piancavallo: giovedì 23 febbraio, infatti, è in programma la cerimonia d’apertura della rassegna iridata. Poi una settimane di gare sino al gran finale del 2 marzo. Lo staff organizzativo presieduto da Diego Svalduz è da tempo al lavoro: tutto pronto, anche i percorsi sono pronti e la neve tanto attesa sembra arrivare ‘massiccia’ sul Monte Cavallo nel fine settimana, garantendo programma e tracciati originali, anche se è pronto un eventuale piano B.
Una sorta di test sarà sabato 18 febbraio quando andrà in scena la trentaquattresima edizione della Transcavallo, la manifestazione intitolata a Corrado Azzalini che vedrà i concorrenti in gara sullo stesso tracciato della gara team dei Mondiali.

PROGRAMMA - Dopo l’opening di giovedì 23 febbraio, il giorno successivo si correrà la prova individuale riservata alle categorie maggiori, mentre sabato correranno l’individual race i giovani delle categorie Cadetti e Junior.
Domenica mattina andrà in scena la gara a squadre. Dopo il giorno di riposo o di recupero a seconda delle condizioni meteo, la carovana del circo bianco si sposterà a Piancavallo per la sprint, in programma il martedì. Mercoledì mattina si correrà la vertical per tutte le categorie. La lunga settimana di gare si concluderà giovedì mattina con le staffette.
Già 16 le nazionali al via (Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Russia, Iran, Canada, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Inghilterra, Giappone, Cina, Andorra e Spagna), ma sono previste le iscrizioni anche di Korea, Argentina, Bulgaria, Romania, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Grecia, Portogallo, Turchia e Azerbaijan.


Coppa del Mondo, la Svizzera non andra

Per le gare dell

La tappa di Coppa del Mondo in Turchia andrà in scena nel fine settimana dell’11 e 12 febbraio. Ma non tutte le Nazionali potrebbero essere presenti. A Erzincan problemi di sicurezza non sembrano esserci, ma per arrivare nel cuore delle montagne turche bisogna comunque fare scalo (e pernottamento) ad Istanbul visto che non ci sono voli diretti.
La squadra svizzera non sarà presente: proprio sul sito dal CAS (www.sac-cas.ch) si spiega che il Dipartimento federale degli affari esteri sconsigli la trasferta in Turchia e che dunque il CAS non si assuma la responsabilità di mandare la squadra. Stessa decisione sembrano aver preso anche la ÖSV austriaca e il DAV tedesco (anche se potrebbe partire il solo Palzer, ma dopo il forfait per influenza delle gare francesi potrebbe concentrarsi sull’appuntamento mondiale, essendo lontano nella generale di Coppa del Mondo).
Le prove In Turchia sono solo Senior, e non giovanili, anche perché molte federazioni non prenderanno parte all’European Youth Olympic Festival che andrà in scena negli stessi giorni (dall’11 al 17 febbraio) sempre in Turchia, ad Erzurum.
Infine ultimo dubbio: l’azienda che segue il cronometraggio in Coppa del Mondo, la MSO, è svizzera, e dunque potrà andare il Turchia? O avrà problemi, per esempio di assicurazione sui materiali, con la delibera delle autorità elvetiche?


Patrouille des Glaciers confermata nel 2018

Intanto manca poco piu' di un mese al via della LGC 2017

Manca poco al via della stagione LGC, ma già si guarda al 2018. Dalla Svizzera arriva la conferma: la Patrouille des Glaciers si farà e ci sono anche le date: il 17 aprile la partenza da Zermatt della Z1, quella dei populaires, il 20 aprile quella della Z2 dei ‘big’. C’era il timore, dopo la riforma dell’Esercito svizzero che organizza la gara, che la classica svizzera potesse essere ridimensionata o addirittura cancellata. Timone svanito con l’annuncio delle date sul sito ufficiale della manifestazione. Saranno dunque quattro le prove LGC nel 2018: oltre alla Pdg appunto anche Pierra Menta, Altitoy e Tour du Rutor. E chissà se saranno 4 anche nel 2019, con lo staff LGC che ha messo sotto osservazione una prova importante d’oltreoceano, come la Grande Traverse in Colorado.

LGC 2017 - Intanto c’è il circuito 2017. Si parte con la Pierra Menta: quattro giorni dall’8 all’11 marzo. Al comitato organizzatore di Areches Beaufort ci sono 210 squadre iscritte. Poi tocca all’Adamello Ski Team il 2 aprile: 238 team al momento presenti, ma le iscrizioni sono aperte sino al 6 febbraio. Infine il Trofeo Mezzalama del 22 aprile. Per il momento alla segreteria valdostana sono giunte 220 richieste d’iscrizione, 170 quelle di team completi. Lo staff di Adriano Favre sta esaminando le schede di ogni concorrente ed inizierà ad inviare una parte di conferme durante la prima decade di febbraio. Le iscrizioni saranno aperte fino al 24 marzo.


Sci e Luci nella Notte, super Bazzana

Al femminile domina Paola Pezzoli

Terza prova del circuito Sci e Luci nella Notte con la Poieto in Notturna, andata in scena mercoledì sera agli Spiazzi di Gromo, con l’organizzazione da GAV Vertova. Ennesimo successo di Fabio Bazzana che taglia il traguardo al rifugio Vodala in 25’28”, precedendo Pietro Lanfranchi in 26’30”, con terzo Marzio Deho in 27’29”, leader tra i Master 45. Quarto Pietro Lenzi, quindo Andrea Omodei.
Paola Pezzoli domina a livello femminile: prima in 34’17”, davanti a Silvia Cuminetti in 35’13” con terza Lisa Buzzoni in 35’23”, quarta Carlotta Cortese, quinta Francesca Rebecchi.

 


Nomi nuovi per l'azzurro?

Dopo i primi mesi di gare

Martin Stofner, Margit Zulian, Bianca Balzarini, potrebbero essere questi i nomi nuovi per un posto in Nazionale? Sono andati forti in questo avvio di stagione: Stofner e Balzarini hanno chiuso davanti a tutti il Tour de Sas di sabato scorso (tappa di Coppa Italia, anche se andata in scena in versione ‘pistaiola’), la Zulian si è imposta alla Epic. In campo maschile la lotta per trovare un posto in squadra è serrata (tanto che nella doppia trasferta nei Pirenei sono rimasti a casa Barazzuol, Lanfranchi e Holzknechti), nel team rosa dopo il saluto all’azzurro di Martina Valmassoi (che ha comunque dimostrato di andare forte, vedi la Mountain Attack e la SkiAlpRace Ahrntal) qualche spazio in più è possibile.
Se per la tappa in Turchia i posti sono ‘fissi’ anche per questioni di budget, se per i Mondiali bisogna osservare i contingenti, magari per la tappa italiana di Coppa del Mondo a Prato Nevoso, qualche sorpresa potrebbe arrivare. Chissà? «Sicuramente siamo attenti a quello che accade nelle gare - spiega il dt Stefano Bendetti -, anche se non abbiamo mai avuto un confronto diretto tra tutti in qualche gara in ambiente. E poi c’è sempre un budget da rispettare. Stofner ha sicuramente un buon motore e nel vertical ha dimostrato di andare forte. Purtroppo non abbiamo ancora la possibilità di portare uno specialista ‘puro’ e poi il livello in Coppa è molto alto nel vertical, tanto che non è facile salire sul podio per i nostri atleti. Anche la Zulian ha un bel passo, la Balzarini è un po’ più completa, ma ripeto è mancato un confronto su una prova tecnica per avere indicazioni precise. Detto questo, ribadisco che la porte in azzurro non sono chiuse».


Disponibile su app Skialper 110

Itinerari, tante interviste e anteprime attrezzatura

È già scaricabile in versione app iOS e Android il numero 110 di Skialper (6 euro, 192 pagine) di febbraio-marzo e sarà in vendita nelle migliori edicole a partire dai prossimi giorni. In copertina uno scatto del fotografo Christoph Jorda con lo strillo 'crosta, vento & tanto love’ a ricordare una stagione che nelle Alpi Centrali e Orientali sembra stregata, quando su altri versanti sono scesi metri di neve. Situazione meteo e preoccupazione per l’ambiente anche nell’editoriale ‘Pow’, che racconta l’impegno di Protect Our Winters, associazione che riunisce sciatori, aziende di settore e influencer per salvare gli inverni e tanti posti di lavoro minacciati dal climate change.

CAMALEONTE MARKUS EDER - Freestyler, freerider, anche un po’ scialpinista. Più semplicemente freeskier, come ama definirsi lui. Markus Eder, altoatesino, è lo skier italiano più famoso e passa con disinvoltura da un film nella powder alle evoluzioni nei park o alle gare di freeride. Un’intervista per conoscere la persona oltre gli sci con alcune interessanti domande di Maurizio Lutzenberger, Guida alpina ed esperto di nivologia, sulla sicurezza e il rischio.

SIAMO TUTTI SCIALPISTISTI - Sarà l’inizio di stagione con poca o zero neve naturale, sarà che lo ‘ski-fitness' è di moda, ma in questa stagione invernale le risalite su itinerari all’interno dei comprensori sciistici sono di gran moda. Siamo stati a Gressoney, nel cuore del Monterosa Ski, e a Bardonecchia, per vedere come funziona la convivenza tra pistaioli e pelli. E abbiamo fatto il punto sulla normativa in materia.

SEMPRE PIÙ IN ALTO -
Proprio come Mike Bongiorno, che amava molto il Cervino. E infatti ci siamo fatti accompagnare a fare la storica discesa del Furggen da François Cazzanelli che, oltre che Guida alpina ed ex atleta dello skialp, è anche compagno di escursioni di uno dei figli di Mike. Alla scoperta di un itinerario classico, un tempo raggiungibile in funivia, oggi riproponibile con le pelli grazie a una nuova ferrata e sfruttabile con poco dislivello grazie agli impianti di Cervinia. Oppure risalendo la nuova pista per lo skialp sul tracciato del Mezzalama, magari dormendo una notte in quota al Rifugio Guide del Cervino.

IL NUOVO POLVERELLI MINORE - Fa il verso al vocabolario Zanichelli ma è un vero e proprio vocabolario della lingua dei freerider italici, dalla a alla z. Opera di Davide 'Zeo’ Branca e Matteo ‘Teocalca’ Calcamuggi, che hanno curato la raccolta di voci in arrivo da tutta Italia, è una interessante raccolta di modi di dire e dei simpatici termini usati durante pellate e discese, spesso storpiatura di quelli originali inglesi. Una simpatica lettura per non prenderci troppo sul serio.

SUL FILO DI EOLO - Cosa c’è di meglio di tanta neve, aeree creste e la vista del mare in lontananza? Ecco due itinerari nelle Alpi Marittime, intorno a Limone Piemonte, prevalentemente in cresta. In questa stagione la neve non è mai mancata… ma anche il vento.

AFFARE PER DONNE -
Si chiamano Dynafighe (sì, proporre così) e Girls Power e sono due gruppi di sole donne che si ritrovano per andare a fare scialpinismo, le prime soprattutto in versione fitness, le seconde con l’obiettivo dell’alta montagna. Due modi diversi di affrontare lo skialp al femminile, due paradigmi del grande successo che questo sport sta riscontrando tra le donne. Abbiamo pellato con loro e proprio a loro abbiamo lasciato la parola…

BEO-TEAM, LA SCOMMESSA - Contro il logorio da ripetizione di tracciati sempre uguali, lo sci club Sestriere ha affidato un team di ragazzi al vulcanico Fabio Beozzi. Skialper li ha seguiti in una giornata di allenamento.

GLI ALLENATORI DI SKIALP - Siamo stati ai corsi per allenatori che si sono tenuti in Val Venosta a fine novembre. Volete sapere che faccia hanno gli allenatori? Li abbiamo fotografati tutti, ma proprio tutti… e vi spieghiamo anche come si sono svolte le lezioni e i progetti per il futuro.

PAULCKE - Ai più forse questo nome non dirà molto, ma è stato uno dei padri dello scialpinismo. Il tedesco, grande fautore della tecnica telemark, nel 1897 ha traversato le Alpi Bernesi con gli sci ai piedi. Un ritratto di Giorgio Daidola assolutamente da non perdere.

NARVIK SKIALP PARADISE - È una cittadina norvegese, un porto nato per trasportare il ferro in arrivo con la ferrovia dalla vicina Svezia. Ma è anche uno dei migliori posti della Scandinavia per lo scialpinsmo e il freeride. Un reportage con le bellissime foto di Mattias Fredriksson, con la luce particolare del nord e la neve che sa di sale, alla scoperta di una cittadina che durante la Seconda Guerra Mondiale è stata teatro di importanti battaglie.

SCI TRA LE ROCCE - È decisamente lontana dagli stereotipi dello sci nella polvere tra i pini l’immagine delle discese tra i canali del Sella, come la famosa Val Mesdì, in Alta Badia. Un reportage per partire alla scoperta delle migliori discese della valle dolomitica con le pelli o con più brevi escursioni in versione freeride. Con qualche diritta per lo sci ripido. Parola di Francesco Tremolada, autore di libri fondamentali per gli amanti dello sci fuoripista da queste parti.

PREVIEW - Questo numero esce proprio pochi giorni prima dell’Ispo, la fiera di Monaco di Baviera dove vengono presentate tutte le novità dell’inverno 2017/18. Noi ne abbiamo già provate alcune (eravamo l’unica rivista italiana invitata nello Utah per mettere ai piedi i nuovi modelli da freeride Blizzard, l’unica rivista al mondo all’evento organizzato da Dynafit per i propri negozi Competence Center) e altre le abbiamo già viste. Se volete sapere tutto sulle proposte di Blizzard, Scott, Plum, La Sportiva, Salomon, Atomic, Scarpa, Hagan, Dynastar, Rossignol (una new entry nello scialpinismo), Camp, Völkl, Dalbello e Ferrino...

FRESH FOAM HIERRO V2, LA PROVA - Nel numero scorso l’avevamo messa al banco, ora Christian Modena, uno dei più forti trail runner italiani, l’ha anche provata. La nuova scarpa di New Balance, che sostituisce sia la v1 della Fresh Foam che la storica Leadville, va decisamente bene…

FATTORE K42 - Scoprire la Patagonia correndo in una delle gare più partecipate, un trail tra foreste e laghi in capo al mondo. È quello che ha fatto Carlo Brena. Prima di partire per questa bellissima terra si potrebbe però prendere parte a una delle gare K42 gemelle, per esempio quella sulla Maiella. L’appetito vien correndo…

15 PROTAGONISTI - Tutto nuovo l’inserto Up & Down dedicato al mondo delle gare e ai suoi protagonisti. Quindici storie di personaggi, 15 interviste ad atleti dello scialpinismo, allenatori, organizzatori. Partiamo con Kilian (e chi altrimenti?) che festeggia 10 anni ad alto livello e che ha risposto a domande scomode. Probabilmente le sue parole faranno discutere, ne siamo sicuri. Poi lo sloveno Nejc Kumar, William Boffelli, Margit Zulian, Bianca Balzarini, Oscar Angeloni, passato alla nazionale svizzera, Kurt Anrahther, organizzatore dell’Epic Ski Tour, Eros Grazioli, Franco Collé, Martin Stofner, Paola Pezzoli, Erwin Deini, Henri Grosjacques, Marzio Deho, Roberto Maguet, Dino Bonelli.

DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di febbraio-marzo sarà disponibile nelle migliori edicole nei prossimi giorni ed è già sull’apposita app per dispositivi mobili. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!


Nortec Winter Trail, domenica inizia il tour

Con la Snowrace di Montgenevre

Tutto pronto per il debutto della prima edizione del Nortec Winter Trail. Domenica sulle nevi del Montgenèvre, in Francia, due le prove: la ‘Snowrace’, prevede uno sviluppo di circa 23km e 1000 metri di dislivello, mentre il ‘Tour du Bois’, è disegnato su un percorso corto di 11km e 450 metri di dislivello. Il tutto su sentieri innevati e battuti tra i versanti sud e nord della stazione sciistica. Sfogliando la lista partenti spiccano i nomi del due volte vincitore delle World Series Tadei Pivk che per l’occasione dovrà vedersela con Dennis Brunod e con l’azzurro di corsa in montagna Luca Cagnati.    
Iscrizioni on line fino il 3 febbraio su www.genialp.com/inscription/Snowrace_Montgenevre_2017
 
PROGRAMMA
Sabato 4 febbraio
Ore 14-19: consegna pacco gara, pettorali e ultime iscrizioni se possibile - Maison du Village, Montgenèvre 
Domenica 5 febbraio
Ore 7-8.30: consegna del pacco gara e pettorali – Maison du Village, Montgenèvre
Ore 9: start Snowrace
Ore 9.15: start Tour du Bois
Ore 14: premiazione Snow Race de Montgenèvre

CALENDARIO
5 febbraio Snow Trail Race - Montgenèvre (Francia) www.trailenbrianconnais.com
5 marzo Dolomiti Winter Trail - Lavarone (TN) www.dolomitiwintertrail.it
12 marzo Santa Caterina Winter Trail - Santa Caterina Valfurva (SO) www.valtellinawinetrail.com
18 marzo Sunset Running Race - Pratonevoso (CN) www.sunsetrunningrace.it
26 marzo Tarvisio Winter Trail - Tarvisio (UD) www.tarvisiowintertrail.com


Ploseskiuphil a David Thoni e Annemarie Gross

Quarta tappa dell’Eisacktal Cup

Va in archivio anche l’undicesima edizione della Ploseskiuphill, la classica di Bressanone, valida come quarta tappa dell’Eisacktal Cup. Meteo e temperature favorevoli per la notturna che ha visto al via un centinaio di partecipanti. Nella categoria race vittoria di David Thöni davanti a Ossi Weissenhorn e Andreas Gufler, mentre in campo femminile affermazione di Annemarie Gross su Barbara Oberhauser e Katia Fori.
Prossimo appuntamento il 18 febbrauo a Latzfons per il gran finale del circuito.


La risposta della ISMF

Dopo le gare francesi di Coppa del Mondo

In merito a quanto accaduto in Coppa del Mondo, è arrivata martedì pomeriggio la risposta della ISMF che riportiamo integralmente.

L'episodio della scorsa settimana durante la seconda gara individuale della Coppa del Mondo ISMF, conclusa con la squalifica di tre atleti e le varie posizioni che sono state scritte contro la decisione presa, ha offerto all’ISMF l'occasione per invitare tutte le persone che liberamente ha scritto le loro idee per riflettere
su alcuni punti chiave:

1. Le regole
Quando è stato deciso che lo scialpinismo dovesse diventare uno sport competitivo e non solo un’attività del tempo libero, è stato necessario scrivere le regole come in tutti gli altri sport.
Alcune sono state scritte per risolvere problemi di sicurezza, per evitare incidenti (come il peso di sci e scarponi, l’uso di ramponi, l'utilizzo della corda ...), altre a ridurre il rischio per alcuni comportamenti troppo competitivi degli atleti, altre per migliorare la qualità delle gare e altre per proteggere la salute degli atleti e aumentare la lotta contro il doping e, soprattutto, per garantire parità di condizioni per tutti i concorrenti.
Le regole sono il risultato di un lungo processo che è inizia con un gruppo di lavoro che, alla fine di ogni anno, analizza quanto è successo durante la stagione e propone modifiche su questo argomento. Queste modifiche, alla fine, sono approvate dai membri dell'associazione della ISMF. In questo democratico processo, gli atleti sono presenti perché hanno una rappresentanza diretta negli organi di gestione della ISMF e nel gruppo di lavoro che studia le proposte.
Le regole sportive sono la legge per un atleta o un allenatore; sono stati scritte per gli atleti e non contro di loro .... e quindi devono essere rispettati per la credibilità del nostro sport.

2. I giudici
I giudici ISMF sono un gruppo di persone con grande abilità ed esperienza, che hanno partecipato a corsi e meeting della ISMF, che si allenano per mantenere sempre un buon livello di professionalità, per servire al meglio il nostro sport.
I giudici hanno la grande responsabilità di studiare le regole, di impararle e di applicarle in tutte le situazioni difficili e sempre competitive di una gara, quindi le loro decisioni devono essere rispettate. In qualsiasi caso se un atleta non è d'accordo con la decisione di un giudice può fare un appello seguendo le regole che sono state scritte e che devono essere rispettate, come deve essere rispettato il giudice che a volte può prendere decisioni impopolari. Questo accade in tutti gli sport e se tutti  guardano ad un week-end di gare possono osservare questo.

3. La conclusione
La ISMF e il nostro sport sono in un momento molto delicato. La decisione di rendere il nostro sport uno dei più importanti eventi sportivi del mondo, richiede a tutti noi grande concentrazione e attenzione a molti aspetti, e il rispetto delle regole è uno di questi. Il triste episodio di sabato scorso non deve essere ripetuto ...
D'altra parte ISMF è sempre al lavoro, attraverso il direttivo e dei suoi membri, per il miglioramento e la valutazione del sistema: la Federazione è anche aperta a qualsiasi discussione, frutto di un confronto responsabile, ma non dalla protesta che non viene portata avanti nel bene di questo sport.


Damiano Lenzi: "meglio guardare avanti"

L'azzurro dopo le prime gare di Coppa del Mondo

Per staccare la spina e liberare la mente, lunedì pomeriggio è salito sul Mondolè. Un bel sole al tramonto, una bella sciata in neve fresca. Damiano Lenzi ha deciso così di dimenticare la trasferta di Coppa del Mondo: ha chiamato Pippo Barazzuol (guarda caso, anche lui penalizzato nell’ultima gara) e insieme hanno fatto quello che più amano fare: salire e scendere, meglio se dopo una nevicata, una montagna con gli sci. «In fondo siamo ‘mountagnin’». Su quello che è successo in Francia ha scritto un post su Facebook (che potete leggere in basso) e poi preferisce tirare una riga sopra e guardare avanti.
«Certo la rabbia è tanta - spiega Lence -: ho curato ogni dettaglio per rientrare ai top, mi sono allenato come non mai, ho faticato, ma ho ritrovato forma e soprattutto motivazioni». Sulle montagne dove abita, la neve è arrivata a Natale e lui sempre pronto a salire e scendere mentre tutti intorno pensavano alle vacanze. Ha vinto subito e di sicuro non si immaginava di perdere ‘a tavolino’. Le penalizzazioni fanno parte del regolamento è vero, ma un conto è essere penalizzati per avere un vantaggio, un altro per situazioni che di vantaggi non ne danno, anzi. Un po’ di ordine nelle gare, siamo d’accordo tutti, serve, ma troppa fiscalità forse no. Il buon senso spesso è la soluzione migliore. «Quella di Andorra ci può stare - continua Lence - è arrivato il ricorso dei francesi e la giuria è stata anche clemente perché poteva affibiarmi anche 5 minuti. In Francia credo di aver fatto nel modo corretto: tra l’altro non c’era la riga blu, c’era la neve fresca e non ho guadagnato nulla. Il calcetto, con gli scarponi comunque agganciati all’attacco, è una forma di sicurezza: non facciamo mica dama… E alla flower ceremony ero con Kilian ed Eyda di fronte alla zona premiazione, non al bar. Ma adesso basta: è stato detto tutto il possibile, guardiamo avanti».
Adesso a trent’anni la rabbia si mescola alla delusione, quasi fosse scomodo in questo ambiente, insieme alla voglia di dimostrare ancora una volta di essere nel gruppo dei più forti. C’è anche il dispiacere di vedere certe situazioni in uno sport che è un lavoro, ma anche e soprattutto una passione per lui. «Tutto questo è davvero poco incoraggiante per i giovani skialper che vogliono fare i professionisti. Peccato perchè questa dovrebbe essere la vetrina più importante».
In Coppa del Mondo di vittorie ne può contare altre, ma quella sfida con Kilian a Cambre d’Aze lo ha esaltato, ha esaltato il suo spirito agonistico e vincente. Una bella sfida (non ci piace chiamarla battaglia) finita come tutti sappiamo. Ci sono i Mondiali, la Pierra, l’Adamello e il Mezzalama: dai Lence, si può fare…

 


Debutta lo Snowman Resinelli: corsa, mtb e ski-alp

Appuntamento sabato 18 febbraio

Una gara nata a ‘casa’ di Daniel Antonioli, nel suo B&B in Valsassina: così ha preso forma la prima edizione della Snowman Resinelli Trofeo 90° Kapriol. Appuntamento sabato 18 febbraio ai Piani dei Resinelli per una prova che si svilupperà in tre frazioni: corsa, mountainbike e scialpinismo.
La prima parte di gara prevede due giri dell’anello dei Piani dei Resinelli per un totale di 4km su un percorso 80% outdoor e 20% asfalto. A seguire la prova in mtb: ancora due giri per un totale di 6km a metà tra offroad e asfalto. Chiude la frazione di scialpinismo in giro unico su un percorso che salirà verso il Coltignone per poi scendere lungo la vecchia pista di sci, risalire dal Forcellino per poi ridiscendere all’arrivo al piazzale delle miniere per un totale di 4km e 300 metri di dislivello. Le prove potranno essere individuali o a staffette di tre elementi, con classifiche distinte. Il via alle ore 14.
Le iscrizioni sul portale www.kronoman.net; info su www.snowmanresinelli.it.


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