Pizolada a Guido Giacomelli e Bianca Balzarini

Penultima tappa della Coppa delle Dolomiti

Una splendida giornata di sole e temperature primaverili hanno fatto da cornice alla quarantunesima della Pizolada delle Dolomiti, penultima tappa della Coppa delle Dolomiti, andata in scena al Passo San Pellegrino. Vittoria di Guido Giacomelli che ha così concesso il bis dopo il successo alla Pizolada 2016. Giacomelli è uscito subito dal gruppo insieme all’azzurro Manfred Reichegger, riuscendo anche a distanziare l’avversario di circa 20’’ al primo cambio di pelli per poi essere nuovamente raggiunto sulla seconda salita prima del ripido canalone nord della Forcella Vallazza. Alla fine della forcella però Giacomelli era di nuovo saldamente in testa e da lì non ha più lasciato il comando della gara fino al traguardo. Secondo posto quindi per Reichegger e terzo posto per Alex Oberbacher.
Al femminile grande battaglia tra Dimitra Theocharis e Bianca Balzarini. A fare la differenza e decidere la vittoria è stato l’ultimo cambio di pelli dove la Theocharis ha perso qualche secondo di troppo a causa di un problema all’attacco. Prima dunque la Balzarini, seconda la Theocharis, terza Cecilia De Filippo. I podi della Pizolada delle Dolomiti hanno definito anche le classifiche definitive della seconda Ladinia Ski Alp, speciale combinata con la Marmolèda Full Gas, che vede quest’anno trionfare Guido Giacomelli e Cecilia de Filippo.


La Coppa del Mondo e' di Robert Antonioli

Super Italia: Lenzi vince il vertical e la Coppa di specialita'

Ultima giornata di Coppa del Mondo in Val d’Aran con il vertical che chiude la stagione. Una giornata piena in casa Italia. Vittoria di Damiano Lenzi in 26’50”: un successo che vale anche la Coppa di specialità. Secondo posto per Martin Anthamatten a 13”, terzo Michele Boscacci a 27”. Ma nella lotta per la overall, Robert Antonioli tiene duro, arriva quinto e così è lui a mettere in bacheca la Coppa del Mondo. Riassumendo, nella generale primo Antonioli, secondo Boscacci, terzo Lenzi e quinto Eydallin, nell’individuale primo Eydallin, secondo Antonioli, terzo Lenzi, quarto Boscacci, nel vertical primo Lenzi davanti a Werner Marti e Kilian Jornet Burgada, con quinto Boscacci, nella sprint primo Antonioli davanti a Boscacci con quarto Maguet. Senza dimenticare Federico Nicolini, settimo nella sprint conclusiva, ma soprattutto primo tra gli Espoir nella overall, in quella vertical e in quella individuale. «Abbiamo fatto bottino pieno - spiega soddisfatto il dt Stefano Bendetti - siamo stracontenti. Davvero bravo Robert, temeva il vertical, ma ha saputo reggere il confronto con Miky. Se la merita per come ha gestito tutta la stagione: una coppa strameritata. E poi ancora un super Lence in queste finali, e un grande Eyda ieri. Ma tutta la squadra è stata superlativa: più di così…».
Al femminile altra prestazione super di Katia Tomatis, terza nel vertical alla spalle di Axelle Mollaret e Victoria Kreuzer: un risultato che vale così il quarto posto nella generale, il terzo nel vertical, dopo il terzo ottenuto nell’individuale.
Sesta Alba De Silvestro che fa bottino pieno a livello Espoir: leader nella generale (davanti a Giulia Compagnoni), nell’individuale e nel vertical.
Negli Junior, ennesima affermazione di Davide Magnini e Giulia Murada (con terza Mara Martini): il modo migliore per celebrare la vittoria nella Coppa del Mondo generale, quella vertical e quella individuale. Brava anche Mara Martini seconda nella overall e nell’individuale.


Il Valtellina Vertical Tube a Hannes Perkmann

Al femminile affermazione di Katarzyna Kuzminska

Solito grande spettacolo al Valtellina Vertical Tube, Memorial Marco Gianatti. Siamo alla terza edizione della gara sulla condotta forzata di Montagna di Valtellina, ma possiamo dire che ormai è diventata un punto di riferimento per i verticalisti.
Successo di Hannes Perkmann in 14’15” con due soli secondi di margine su Francesco Puppi, con terzo l’austriaco Jacob Mayer in 14’30”, quindi Antonio Toninelli ed Henry Hofer, mentre nei primi dieci si piazzano Emanuele Manzi, Alex Baldaccini, Luca Cagnati, Alberto Vender e Tommaso Vaccina.
Al femminile titolo per Katarzyna Kuzminska che chiude in 17’48” e precede Valentina Belotti, al rientro dopo un lungo stop, con Francesca Bellezza a completare il podio, quarta Samantha Galassi, quinta Angela Serena.

 


Matteo Eydallin alza la Coppa del Mondo individual

Primo nell'ultima gara davanti a Damiano Lenzi

Ultima individual di Coppa del Mondo in Val d’Aran. Condizioni ideali: giornata di sole, neve eccellente, tracciato tecnico e dislivello importante (oltre 1800 metri per la prova maschile). Trionfo di Matteo Eydallin: vince la prova e alza la Coppa del Mondo di specialità. Arriva sul traguardo insieme a Damiano Lenzi, ma la vittoria è sua per 170 millesimi, mettendo in cassaforte i punti del primo posto che valgono la coppa individual davanti a Robert Antonioli e Damiano Lenzi. Sul terzo gradino podio della Val d’Aran sale l’austriaco Jakob Herrmann a 55”, quindi Martin Anthamatten e William Bon Mardion, con sesto Robert Antonioli che precede Michele Boscacci (e guadagna punti nella overall), ottavo William Boffelli, undicesimo Federico Nicolini.
Da copione la gara al femminile: prima in solitaria Laetitia Roux, con 3’37” su Axelle Mollaret, con terza Katia Tomatis a 4’52”, quarta Mireia Miró Varela e quinta Alba De Silvestro.
Grande Italia a livello Juniores: primo Davide Magnini, secondo Nicolò Canclini, prima Giulia Murada, seconda Mara Martini.


Colmen Trail da record

Domenica la gara di Morbegno

Quinta edizione per Colmen Trail domenica a Morbegno. Con un record di partecipazione: il Team Valtellina ha infatti chiuso le iscrizioni a quota 425, vale a dire con un + 17% in più rispetto al precedente primato di presenze fatto registrare nella passata edizione. Sfogliando la starting list, al femminile sarà al via l’azzurra di corsa in montagna e atleta di casa Alice Gaggi, grande favorita nella gara in rosa.
Difficile, invece, un pronostico per la classifica maschile. Sicuro protagonista sarà il morbegnese del Team Valtellina Marco Leoni, che dovrà vedersela con un trio lecchese decisamente agguerrito: l’atleta del Team Crazy Mattia Gianola, suo fratello Erik e il portacolori La Sportiva Davide Invernizzi. Da tenere d’occhio saranno inoltre Mirko Bertolini e Vincenzo Milesi. Ruolo di outsider per due giovani promesse: il forte junior del Csi Morbegno Stefano Martinelli e il triatleta piemontese Marcello Ugazio, neo campione italiano duathlon Under 23.
Il comitato organizzatore, per velocizzare il ritiro pettorale e pacco gara, ha deciso di aprire la segreteria anche sabato, dalle ore 16 alle 18, sempre presso la Colonia Fluviale di Morbegno. Domenica, come da programma, ritrovo alle 8 presso la Colonia Fluviale ove è posto il quartiere generale dell’evento. Lo start sarà dato  alle 9.30. L’arrivo dei primi concorrenti è previsto intorno alle 11.15. Il percorso, completamente pulito e messo in sicurezza, misura 19,7km con dislivello positivo di 1250m. Il Gpm è posto sulla Colmen di Dazio (912 metri). Record da battere quelli di Filippo Bianchi in 1h43’14” e Elisa Sortini in 2h05’43”.


Domenica torna il Trofeo Rollandoz

Quarantaduesima edizione della gara valdostana

Altra classica scialpinistica in programma domenica 9 aprile: dopo la pausa dell’anno scorso torna il Trofeo Rollandoz, giunto alla quarantaduesima edizione. La gara valdostana, organizzata dallo sci club Granta Parey, viste le ottime condizioni di innevamento, andrà in scena sul classico percorso di tre salite, compreso il tratto di cresta della Testa dell’Entrelor. Partenza alle 8 da località Breuil con arrivo in località Chanavey di Rhemes-Notre-Dame. La prova è valida anche come campionato Italiano A.N.A. Iscrizioni entro le 14 del 5u aprile sul sito www.sciclubgrantaparey.it


Sabato e' il giorno del Valtellina Vertical Tube

Sfida sui 2700 gradini della condotta forzata di Montagna in Valtellina

Tutto pronto sabato per il Valtellina Vertical Tube. Sold out da tempo i pettorali: saranno 400 gli atleti che affronteranno i 2700 gradini e i 500 metri di dislivello in poco meno di un chilometro. La gara sulla condotta forzata di Montagna in Valtellina, è prova del Vertical Cup dell’Eolo Fidal Mountain & Trail Running Grand Prix e del Towerrunning World Association. Non mancano dunque i migliori specialisti: al femminile sono attese le prime tre della scorsa edizione Emmie Collinge, Valentina Belotti e Samantha Galassi, oltre a Elisa Sortini, Cristina Bonacina, la svizzera Victoria Kreuzer e la tedesca Melanie Albrecht; in campo maschile occhi puntati su Francesco Puppi, Hannes Perkmann ed Emanuele Manzi, a podio nel 2016, oltre Tommaso Vaccina, Nicola Spada, Luca Cagnati e Alex Baldaccini. In gara anche alcuni specialisti del towerrunning, come lo slovacco Tomas Celko e l’austriaco Jacob Mayer. Le prime partenze (a cronometro) dalle ore 13, alle 16.30 il via il gruppo delle élite donne, alle 17 l’élite uomini.


Pizolada delle Dolomiti, tutto confermato

La gara in programma domenica al Passo San Pellegrino

Nelle ultime ore sono scesi oltre 15 centimetri di neve fresca al Passo San Pellegrino e le temperature in diminuzione lasciano ben sperare per i prossimi giorni: condizioni ideali per la Pizolada delle Dolomiti in programma domenica 9 aprile. Confermata dunque la gara che prevede due percorsi, uno più impegnativo per gli agonisti e uno più semplice per gli escursionisti che potranno cimentarsi un una gita con le guide alpine fino a Lastè di Pradazzo. Per tutti partenza nei pressi della stazione a valle della Funivia del Col Margherita: con primo start, quello della prova agonistica, alle 8.15. Nel frattempo, le iscrizioni online continueranno fino alle ore 20 di venerdì 7 aprile con la quota promozionale di 35 euro (invece di 40) comprensiva di pacco gara (berretto Montura) e buono pasto per il pasta party, sia per gli agonisti che per gli escursionisti, mentre sabato 8 aprile ci si potrà iscrivere solo recandosi personalmente all’Ufficio gara presso il comune di Moena.


Nuovo progetto Salomon nel trail running

L’azienda di Annecy a fianco di cinque gare internazionali

Nuova proposta ‘griffata’ Salomon nel mondo del trail running. L’azienda di Annecy ha deciso infatti di sostenere cinque gare nel calendario mondiale. Come? Non solo come sponsorizzazione, ma anche favorendo la partecipazione degli atleti più forti, offrendo supporto per lo sviluppo di contenuti media e per gli aspetti organizzativi rivolti in particolare ai partecipanti, come per esempio workshop (come How to Trail Run per dar modo a tutti gli sportivi di confrontarsi con gli atleti del team internazionale), proiezioni di filmati oltre ad un programma formativo sul tema dei controlli anti-doping, sul loro svolgimento, sull’uso dei prodotti energetici e sui pericoli dell’utilizzo degli antiinfiammatori.
Le cinque gare selezionate sono la Maxi Race a Annecy, la Mont Blanc Marathon a Chamonix, la Swiss Alpine Marathon a Davos, la Glen Coe Skyline in Scozia e l’Ultra Pireneu in Spagna.
Tra le finalità di Salomon c’è la volontà di creare le migliori condizioni per far gareggiare gli atleti top più frequentemente nelle migliori condizioni possibili. Per questo, Salomon ha coinvolto i migliori 15 uomini e donne del ranking ITRA 2016 mettendo in palio in ogni gara un montepremi destinato ai tre migliori classificati. E per assicurare inoltre che queste gare rimangano competizioni responsabili nonostante l’incremento del montepremi, Salomon mette a disposizione un ulteriore sostegno economico destinato alla promozione dell’agonismo leale e corretto. Il programma prevede che i primi dieci atleti ITRA classificati in ciascuna delle cinque gare si sottoporranno volontariamente a due prelievi di sangue prima della gara e che i primi tre classificati, per poter accedere ai premi in palio, dovranno sottoporsi obbligatoriamente al test antidoping.
«Lo scopo del nostro sostegno è di promuovere il trail running attraverso le competizioni tra i migliori atleti e grazie ad eventi sempre di maggiore qualità, in cui la community si ritrovi per vivere la propria passione - spiega Greg Vollet, global trail running sports and community marketing manager Salomon -. I campioni del nostro sport ci regalano sempre momenti di grande ispirazione e, attraverso gli eventi e i contenuti sviluppati da Salomon, permettono di far crescere la disciplina come solo alcuni anni fa era inimmaginabile. E’ molto giusto ricompensarli per il loro impegno».

 


Alta quota

Qualche utile indicazione per l'allenamento

Le squadre che sono impegnate nelle classiche di fine stagione sono nella fase finale della preparazione e quindi impegnate nella rifinitura dell'allenamento in vista della competizione. Una delle pratiche più diffuse in questo periodo è quella di andare ‘a fare quota’ sopra i 3000 metri. cercando di pernottare in rifugio passando 2-3 giorni dormendo ed allenandosi in altitudine. Ma siamo sicuri che questa strategia sia effettivamente utile al miglioramento della performance?
Per farlo, ragioniamo su quanto accade al fisico salendo ad altitudini elevate.

OSSIGENO DISPONIBILE - All'aumentare della quota, la pressione di O2 nell'aria cala di circa il 10% ogni 1000 metri, quindi a 3000-3500 metri. si potrà disporre del 25% di ossigeno in meno rispetto a quanto succede tra i 1500 ed i 2000 metri.
Questa differenza costituisce un limite alla prestazione che risulterà pertanto diminuita in termini di velocità ascensionale. Si può quindi ipotizzare che, a parità di tipologia di salita, uno scialpinista che salga a 1200 m/h si ritrovi a salire a circa 900-1000 m/h su percorsi al di sopra dei 3000 metri.
La frequenza cardiaca a parità di velocità sarà maggiore perché il cuore deve far fronte alla scarsità di ossigeno portando ai muscoli una quantità maggiore di sangue. Inoltre, eventuali fasi ad intensità sopra soglia richiederanno un tempo più lungo per essere recuperate. La ventilazione, sia in termini di frequenza che di profondità del respiro, sarà aumentata per fornire  il maggiore apporto possibile di ossigeno ai muscoli. Anche la diuresi sarà maggiore e ciò comporterà una significativa perdita di liquidi che dovrà essere compensata da un'adeguata idratazione con bevande ipotoniche che verranno velocemente assorbite dallo stomaco.

ADATTAMENTO ALLA QUOTA - Numerosi lavori scientifici hanno valutato gli effetti dell'adattamento all'altitudine. Tutti concordano sul fatto che per ottenere delle modificazione ematiche, aumento dei globuli rossi, sia necessario vivere per 2-3 settimane a quote superiori ai 2000 metri. Questo è infatti il lasso di tempo necessario all'organismo a mettere in atto gli adattamenti fisiologici. Detto ciò, è evidente l'inutilità di passare 1-2 notti dormendo in un rifugio al di sopra dei 3000 metri e allenandosi al di sopra di questa quota. Meglio scegliere di riposare più in basso, diciamo a 2000 metri, e di allenarsi fino a 3500 metro, freschi e riposati. Durante queste uscite si prenderà confidenza con le reazioni del fisico alla quota e ci si abituerà ai ritmi da tenere in gara. Inoltre la relativa ipossia stimolerà le cellule muscolari ad utilizzare al meglio l'ossigeno. Sarà importante mantenere il più possibile un ritmo aerobico evitando accuratamente intensità sopra soglia.
Teniamo infine presente che nei giorni seguenti l'allenamento in quota si dovrà scendere sotto i 1000 m. per svolgere sedute di lavoro aerobico di recupero a bassa intensità.
 


Domenica si assegna la Coppa del Mondo

Nel fine settimana le finali in Val d'Aran

Sabato e domenica ultimo atto di Coppa del Mondo: individuale e vertical nelle finali della Val d'Aran. La squadra azzurra punta in alto, cercando di tornare a casa con ‘un po’ di coppe’. I tecnici Stefano Bendetti e Davide Canclini hanno convocato Robert Antonioli, Michele Boscacci, Matteo Eydallin, Damiano Lenzi, William Boffelli e Katia Tomatis, tre Espoir Federico Nicolini, Giulia Compagnoni e Alba De Silvestro, sei Junior Nicolò Canclini, Enrico Loss, Davide Magnini, Andrea Prandi, Mara Martini e Giulia Murada.
La lotta overall maschile è un discorso in casa Italia, o meglio in casa Valtellina, tra Robert Antonioli e Michele Boscacci divisi da 60 punti, 511 per il primo, 451 per il secondo. Terzo è Damiano Lenzi a 355. A livello Espoir guida Federico Nicolini con 465 punti su Oriol Cardona Coll a 389.
Nella overall rosa saldamente al comando Laetitia Roux con 700 punti davanti ad Axelle Mollaret a 534. Sesta Katia Tomatis con 310 punti. Nelle Espoir leader Alba De Silvestro a 552 davanti a Giulia Compagnoni a 425.
Capitolo individuale. Altra lotta in casa Italia. Guida Robert Antonioli con 245 punti davanti a Matteo Eydallin a 210 e Michele Boscacci a 203. In campo femminile domina Laetitia Roux, Katia Tomatis può puntare al podio, quarta con 158 punti con 29 lunghezze di distacco da Claudia Galicia Cotrina.
Nella classifica vertical in testa Kilian Jornet Burgada con 180 punti seguito dallo svizzero Werner Marti a 160 con Damiano Lenzi terzo a 130.
Tra gli Junior infine coppa in cassaforte per Giulia Murada (con 640 punti seguita da Mara Martini a 401) e Davide Magnini (a quota 650 con secondo il belga Drion a 419).
 


Feuerstein Skiraid a Pasquetta

Dopo il rinvio si recupera al 17 aprile

Un mese fa, il Feuerstein Skiraid è stato rinviato per motivi di sicurezza, ma gli organizzatori della gara della Valle di Fleres hanno trovato un giorno per recuperarla, a Pasquetta, il 17 aprile.
Le condizioni di innevamento sono ottimali: confermato il percorso originale con partenza dalla centrale elettrica Fernerbach, prima salita di 350 metri di dislivello, cambio assetto e ripida discesa in direzione della malga Furtalm. Inizia poi la seconda ascesa, la più lunga del percorso, con 800 metri di dislivello complessivi, interrotta da un breve tratto a piedi, prima di affrontare un’altra breve discesa.  Nella terza e ultima salita gli atleti devono superare 600 metri di dislivello, gli ultimi ancora con gli sci sullo zaino, fino a raggiungere il deposito sci Punta Lorenzo ai piedi della Vedretta del Montarso, prima di gettarsi nell'ultima discesa con ben 1600 metri di dislivello che conduce dritta al traguardo.
«Il rinvio della gara ci ha provati molto, ma dal primo momento per noi era chiaro che la sicurezza degli atleti, spettatori e volontari ha precedenza. Siamo contentissimi che ora a pasquetta questa nostra prima edizione del Feuerstein Skiraid possa essere svolta. La lunga attesa ci ha regalato ottime condizioni di neve in Val di Fleres. Possiamo dare il nulla osta per una gara spettacolare», così Stefanie De Simone, a capo dell'organizzazione nell'associazione ASV Gossensass sezione Skialp.