Opening del Trofeo Mezzalama con la prova Jeunes
Primi Sebastien e Fabien Guichardaz, Matteo Sostizzo e Mattia Tanara
Opening del Trofeo Mezzalama con la seconda edizione del prova Jeunes, andata in scena sul tracciato, disegnato da François Cazzanelli e da Stefano Stradelli, e supervisionato dal direttore tecnico del Trofeo Mezzalama Adriano Favre, nella zona di Cime Bianche a Breuil-Cervinia. Sébastien e Fabien Guichardaz vincono nella categoria Junior con il tempo di 1h23’56’’; alle loro spalle il team francese composto da Esteban Ciferman e Bastien Flammier e il Team Oropa di Lorenzo Bozino e Gabriele Gazzetto. Tra le Junior sono le francesi Perillat Pessey e Pollet-Villard a dominare fermando il tempo in 1h25’04". In seconda posizione di sono classificate Giorgia Felicetti e Melanie Ploner, mentre Francesca Zucco e Olesia Ronzon salgono sul terzo gradino del podio. Nella categoria Cadette a segno Aurelie Avanturier e Anna Folini con il tempo di 1h50’45’’. Nella gara Cadetti sono Matteo Sostizzo e Mattia Tanara ad imporsi davanti ad Alessandro Morandini e Pietro Festini Purlan. Il tempo dei vincitori è 1h16’02’’. Il podio è completato dal team di Albert Gontier e di Alessandro Mantega.
Trofeo Mezzalama, chi sono i favoriti?
Sabato la gara da Cervinia a Gressoney
Anche sulle pagine social fervono i preparativi per il Trofeo Mezzalama, questa volta quelli degli atleti impegnati negli allenamenti in quota (in fondo vi proponiamo una carrellata di post). E anche da lì si possono capire quali saranno le squadre favorite al via.
L’Esercito schiera quattro team: le prima con Damiano Lenzi, Matteo Eydallin e Michele Boscacci, la secondo con Robert Antonioli, Nadir Maguet e Manfred Reichegger, oltre a quella con Fabio Pasini, Richard Tiraboschi e Daniel Antonioli e quella capeggiata dal generale Simone Giannuzzi.
Chi sono gli avversari più agguerriti? Di sicuro il terzetto con Kilian Jornet Burgada, Werner Marti e Martin Anthamatten. Poi Filippo Barazzuol con i francesi Valentin Favre e Alexis Sévennec, William Boffelli, Pietro Lanfranchi e l’austriaco Jakob Herrmann, oltre a Filippo Beccari-Lars Erik Skjervheim-Henri Aymonod, Tadei Pivk-Franco Collè-Guido Giacomelli, Martin Stofner-François Cazzanelli-Stefano Stradelli. Al femminile sembra una lotta a due tra Jennifer Fiechter, Emelie Forsberg e Laetitia Roux, e le nostre Katia Tomatis e Alba De Silvestro con la francese Axelle Mollaret.
REGOLAMENTO LGC - Il Trofeo Mezzalama è l’ultima gara del 2017. Al termine verrà stilata la classifica annuale che, però è ‘intermedia’, visto che si tiene conto dei risultati delle due stagioni
Come funziona il punteggio: 200 punti per i classificati, 185 per i secondi, 173 per i terzi, poi via decrescendo 162, 153, 145, 138, 131, 124, 118… sino ad un punto per tutti i concorrenti che hanno portato a termine una gara nei limiti di tempo consentito. Il montepremi totale è di 53.600 euro e verrà suddiviso tra i primi 10 uomini e le prime 6 donne.
Attualmente guidano Lenzi e Eydallin con 400 punti, seguiti da Boscacci e Maguet a 344 con quinto il norvegese Skjervheim a 307, mentre al femminile in testa Laetitia Roux e Jennifer Fiechter a 385, quindi Axelle Mollaret a 372, con quarte Katrin e Annie Bieler a 290.
Tutto pronto per il Trofeo Mezzalama
Sabato la gara, venerdi’ la prova Jeunes
È iniziato il conto alla rovescia per la XXI edizione del Trofeo Mezzalama, ultima prova stagionale del vircuito La Grande Course. 900 mezzalamisti alle ore 5:30 di sabato 22 aprile partiranno alla volta della prima asperità della giornata, il Colle del Theodulo, accompagnati, lungo la via centrale di Breuil-Cervinia, dalla Fanfara dei Bersaglieri della Val d’Ossola.
Il programma della XXI edizione del Trofeo Mezzalama si aprirà ufficialmente venerdì mattina quando sulle nevi di Cervinia i ragazzi delle categorie Cadetti e Junior che parteciperanno alla seconda edizione del Mezzalama Jeunes. Il tracciato riservato alle nuove leve dello scialpinismo internazionale si svilupperà tra i 2800 metri e i 3500 metri di quota con partenza da Cime Bianche-Laghi sino a toccare i 3480 metri di quota di Plateau Rosà. Il percorso, interamente fuoripista, prevede vari cambi d’assetto e alcuni tratti tecnici, come il canale del Theodulo da affrontare a piedi, ramponi calzati e con gli sci sullo zaino. Anche se le previsioni meteo annunciano tempo stabile per tutto il fine settimana, conoscendo i capricci del Monte Rosa e del Cervino, Adriano Favre e le sue guide hanno già pronto un percorso di riserva.
In questi giorni il direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, la guida alpina Adriano Favre, con la collaborazione delle guide valdostane, sta ultimando la tracciatura e la messa in sicurezza della lunga cavalcata che collega Breuil-Cervinia a Gressoney attraverso i ghiacciai del Monte Rosa. «Il tracciato - ha raccontato Adriano Favre -, prima di questa tempesta di neve, ma soprattutto di vento, era in discrete condizioni. Non c’è moltissimo ghiaccio, ma la poca neve caduta questo inverno ci tiene in allerta per il pericolo dei crepacci. I bivacchi e le paline segnaletiche sono già in quota e non appena questi fenomeni meteorologici si saranno esauriti torneremo lungo il percorso per ultimare la tracciatura. Con buone probabilità saliremo in quota per attrezzare con le corde fisse la parete Ovest del Castore e il Naso del Lyskamm nelle giornate di giovedì e venerdì. Giovedì sarà ultimata anche la segnalazione del percorso riservato ai giovani.
La poca neve nelle zone di partenza e di arrivo non ci crea particolari problemi. Subito dopo il via, dopo aver percorso la via pedonale di Breuil-Cervinia, le pattuglie calzeranno subito gli sci. A Gressoney invece, gli atleti dovranno correre circa 5 minuti per raggiungere il traguardo dal momento che la neve è presente sino ai prati di Bedemie. Le previsioni meteo, curate da Luca Mercalli e dai suoi collaboratori di Nimbus, annunciano un abbassamento delle temperature e cielo sereno, una situazione che non dovrebbe darci particolari problemi».
Sabato e' il giorno dell'Orna Trail
Seconda prova del circuito VCO Top Race
Sembra avviato a un bel successo di presenze anche la quarta edizione dell'Orna Trail - Memorial Buzzi, la gara organizzata dall'ASD Runner Ornavasso in programma il 22 aprile: sono infatti attualmente già oltre 330 gli atleti che hanno confermato la loro presenza sui tre percorsi previsti.
Oltre ai due percorsi già testati lo scorso anno, quello classico da 17 km per 1.200 metri di dislivello, e quello da 34 km per ben 2.400 metri di dislivello, è previsto anche un tracciato per gli appassionati di nordic walking da 8 km. Tutti e tre i percorsi, ed è questo uno dei motivi dell'apprezzamento dei trailers, sono ricchi di spunti storici e paesaggistici, svolgendosi in buona parte sui percorsi che seguiranno il tracciato della cosiddetta Linea Cadorna, un esempio di archeologia militare di grande valenza storica che grazie a eventi come l'Orna Trail trova una nuova modalità di valorizzazione.
Come sempre, partenza e arrivo di tutte le distanze darà il Lago delle Rose a Ornavasso.
Intanto tra gli iscritti si possono trovare già alcuni atleti di alto livello: nella gara corta c'è attesa per la sfida tra Michela Piana, tornata alla grande dopo un infortunio e vincitrice domenica scorsa dell'Ossola Trail, ed Elena Colonna, prima lo scorso anno nella Bettelmatt Race 22 km.
Nella gara lunga punteranno alla doppietta i rappresentanti di una Valetudo Skyrunning che si presenterà a Ornavasso in forze, con le punte di diamante Emanuela Brizio, che ha già dimostrato di essere in grande forma al recente Ossola Trail, e Clemente Belingheri, entrambi vincitori lo scorso anno nella 34 km. Chi punta alla vittoria dovrà fare i conti con Riccardo Borgialli, atleta in grande crescita che ha già dimostrato un'ottima condizione alla Maremontana 46 km dove si è piazzato secondo ma è stato vittima di un errore di percorso. L'Orna Trail sarà valido come seconda prova del circuito VCO Top Race, che ha esordito con il consueto successo domenica scorsa con l'Ossola Trail.
Le iscrizioni all'Orna Trail sono ancora aperte: tutte le informazioni sono disponibili sul nuovo sito www.ornatrail.it.
Domenica il Val Bregaglia Trail
Prova di selezione FIDAL
La macchina organizzativa del Val Bregaglia Trail sta girando a pieni regimi in vista della chiusura iscrizioni fissata per giovedì 20 aprile. Alla seconda edizione della prova in programma domenica, al momento sono accreditati 370 atleti. Già 50 in più rispetto allo scorso anno sono un primo piccolo importante riconoscimento che premia l’encomiabile lavoro svolto da Nicola del Curto e il suo staff. Il secondo arriva dalla federazione italiana di atletica leggera che, per il secondo anno consecutivo, ha scelto l’anello disegnato sui sentieri di confine un tempo utilizzati dai contrabbandieri come prova di selezione per le gare iridate di trail running in programma nel mese di giugno a Badia Prataglia.
Confermata la triplice formula: trail, staffetta e half trail. La prima, avrà uno sviluppo complessivo di 42.1km con 2758m di dislivello positivo. La staffetta vedrà il primo frazionista percorrere 19.6km prima di dare il touch al proprio partner che lanciandosi sui successivi 22.5km punterà dritto il traguardo di Chiavenna. Sempre per chi non se la sentisse di affrontare la formula integrale e non avesse un socio con il quale condividere questo viaggio transfrontaliero, ecco la formula half trail da 22.5 che in pratica ripercorre la seconda frazione della staffetta.
Berner Oberland: 2 montagne 3 discese
Su Skialper di aprile-maggio sci ripido tra Monch e Gross Fiescherhorn
«Quando i pendii iniziano a verticalizzarsi la sensazione di restare sospesi a volare sugli sci è unica». Inizia così l’articolo su Skialper di aprile-maggio della Guida alpina Mauro Soregaroli sulle discese con gli sci delle pareti sud ed est del Mönch e ovest del Gross Fiescherhorn, due quattromila del Berner Oberland, nella zona della Jungfrau. Discese affrontabili nel giro di due-tre giorni in quanto vicine. L’articolo è corredato dalle belle foto di Christian Penning.
TUTTO VICINO - Il circo attorno alla Jungfrau e alla lunghissima lingua di ghiaccio dell’Aletsch sembra disegnato su un plastico, con salite e discese a quota 4.000 non troppo lunghe e una accanto (o di fronte) all’altra, con un trenino, sicuramente costoso ma comodo, che porta in quota e rifugi dalla qualità svizzera a portata di mano. Un fine settimana lungo da queste parti, con la compagnia di una Guida alpina, diventa anche l’occasione per avvicinarsi al ripido e alle gioie che sa regalare per chi ancora non ha provato ad andare oltre i 40°.
LE PARETI - La sud del Mönch presenta un dislivello di 500 metri e pendio fino a 45-50 gradi, la est un dislivello di circa 100 metri in più e pendii fino a 45-47 gradi, mentre la ovest del Gross Fiescherhorn misura 600 metri e 45-50 gradi.
DISPONIBILE ANCHE SU APP - Skialper di aprile-maggio è disponibile nelle migliori edicole e già scaricabile su app. Per ogni info si può scrivere una mail o chiamare il numero 0124 428051. (Per la pagina abbonamenti cliccare qui). Per chi lo volesse acquistare la copia su smartphone o tablet, è sufficiente scaricare la app per iOS o Android e procedere all’acquisto direttamente in-app!
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Feuerstein Skiraid a David Thoni e Dimitra Theocharis
Prima edizione della gara in Val di Fleres
A Pasquetta è andata in scena la prima edizione del Feuerstein Skiraid. Con temperature abbastanza gelide, la gara della Val di Fleres è scattata puntuale alle 8.30 con partenza alla Malga Furtalm. A causa di fitta nebbia nella zona del ghiacciaio, la prova è stata disputata su un percorso più corto del previsto con un dislivello di 1560 metri in salita e altrettanti in discesa.
Già dopo pochi centinaia di metri un gruppetto di cinque atleti ha tentato la fuga, tra cui i due favoriti alla vittoria, ovvero Manfred Reichegger e Martin Stofner e il giovane Alex Oberbacher. Ma in occasione della seconda discesa il gruppo di testa ha sbagliato percorso ed è stato costretto a risalire ulteriori 150 metri di dislivello.
Un contrattempo, che ha sfruttato il beniamino di casa David Thöni. L’atleta di Colle Isarco ha superato i suoi concorrenti portandosi in prima posizione. Un piazzamento, che è riuscito a tenere anche nelle ultime due salite e poi nella lunga discesa che lo ha portato a fondo valle e all’arrivo nei pressi della Malga Furtalm. Alla fine Thöni si è imposto con un tempo di 1h38’33” vincendo la prima del Feuerstein Skiraid e lasciandosi alle spalle Gabriele Fedrizzi (1h39’48”) con terzo Manfred Reichegger (1h40’05”)
Al femminile successo di Dimitra Theocharis che si è imposta su un percorso più breve rispetto a quello maschile con un tempo di 1h36’12”. Il secondo posto è andato a Birgit Stuffer (1h38’57”), terza l’austriaca Barbara Oblasser (1h42’33”).
Tra i Cadetti la vittoria è andata a Nicolas Ploner, tra gli Espoir si è imposto Manuel Oberarzbacher e mentre tra Junior primi Simon Gasteiger e Johanna Unterer. Il più veloce tra i Master è invece stato Anton Steiner.
IL BILANCIO DEGLI ORGANIZZATORI - «Non era ancora tutto perfetto - spiega Stefanie De Simone, presidente del comitato organizzatore del Feuerstein Skiraid -, ma possiamo essere fieri della nostra prima edizione. Gli atleti hanno lodato il percorso, che si è rivelato molto tecnico e selettivo. Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con tutti gli atleti che hanno partecipato alla nostra gara. Sicuramente ci sarà una seconda edizione del Feuerstein Skiraid, con molta probabilità il secondo fine settimana di marzo 2018».
A Davide Magnini la Dolomiti di Brenta
Alba De Silvestro a segno al femminile
Finale un po’ a sorpresa per la 43ª International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta. A vincere la gara valida anche come ultimo atto della Coppa delle Dolomiti è stato lo junior Davide Magnini che la messo in fila i suoi compagni senior dell’Esercito dopo un arrivo al cardiopalmo nel tratto in discesa, che portava a Corna Rossa. Magnini rannicchiato in posizione a uovo, è riuscito a superare il compagno di fuga Michele Boscacci e ad iscrivere per la prima volta il proprio nome nell'albo d'oro della gara. Boscacci a metà della seconda salita che portava al Castelletto Vallesinella Superiore era riuscito a staccare Magnini, ma nella discesa è caduto, consentendo il rientro del giovane avversario, facendo gara in coppia per il resto del tracciato e giocandosi inevitabilmente il tutto per tutto nella discesa finale.
Davide Magnini ha concluso i 16 chilometri del percorso, con un dislivello di 1.600 metri comprensivo di tre salite e tre discese, dopo un’ora, 25 minuti e 57 secondi di gara, con l’identico tempo di Boscacci, mentre sul terzo gradino del podio è salito Robert Antonioli, che ha accusato un ritardo di 2’23”, precedendo a sua volta di 16 secondi Guido Giacomelli, più staccato Federico Nicolini. In campo femminile pronostico scontato, con l’azzurra dell’Esercito Alba De Silvestro dominatrice assoluta e trionfatrice sul traguardo nei pressi del rifugio Graffer con il tempo di 1h55’24, precedendo Corinna Ghirardi di 40 secondi, quindi bronzo di giornata per Maria Dimitra Theocharis.
Per quanto riguarda le sfide di categoria Davide Magnini è anche il primo under 23 davanti a Federico Nicolini e Francesco Leonardi, Ivan Antiga il primo master su Graziano Boscacci. Alba De Silvestro è anche la prima espoir, Corinna Ghirardi la prima senior, Ilaria Cavallari la prima master.
Assegnati i titoli trentini 2017 con oro per Federico Nicolini fra i senior davanti a Filippo Beccari ed Alex Salvadori, quindi in campo femminile per Cinzia Franchini su Germana Pedrazzoli. Fra i master primo Ivan Antiga su Martin Esler e Stefano Betta ed ancora oro di Ilaria Cavallari su Claudia Pontirolli. La 43ª Ski Alp Race Dolomiti di Brenta era anche l’ultimo atto della 25ª Coppa delle Dolomiti, che ha visto l’assegnazione del pettorale rosso NEF a Robert Antonioli e Alba De Silvestro.
Per il Comitato Organizzatore dello Sporting Club Madonna di Campiglio, diretto da Roberto Papa, è stato un test importante in vista della prossima Coppa del Mondo, che l’Ismf dovrebbe assegnare alla località rendenese nel marzo 2018.
Damiano Lenzi vince la Rosa Ski Raid
Erika Forni a segno nella gara rosa
Damiano Lenzi a segno nella Rosa Ski Raid a Macugnaga: grande favorito alla vigilia, non tradito le attese nella gara di casa, andando a vincere in 1h40’03”. Piazza d’onore per Daniel Antonioli in 1h55’01”, con terzo Henri Aymonod in 1h56’00”, quarto Cristian Minoggio (1h56’09”), quinto Marzio Bondioli (2h01’09”), sesto Christian Biffiger e settima assoluta Erika Forni in 2h02’49”, prima nella gara rosa davanti a Silvia Pedrini in 2h03045”e Sabrina Bendotti in 2h06’54”.
Il tracciato, tecnico e impegnativo, disegnato da Fabio Iacchini, sovrastato dall’immensa parete Est del Monte Rosa, aveva un dislivello positivo di 1839 metri diluito in cinque salite, con tre tratti a piedi, mentre per le donne il dislivello della gara era di 1254 metri. Le premiazioni di questa seconda edizione si sono svolte con una madrina d'eccezione: l'azzurra dello sci di velocità Valentina Greggio.
Molta la soddisfazione da parte dello sci club Valle Anzasca che, sostenuto dai comuni della Valle, si è avvalso della preziosa collaborazione di tutte le associazioni operanti sul territorio e ha messo sul campo i presupposti per uno sviluppo ulteriore della Rosa Ski Raid nei prossimi anni.
Feuerstein Skiraid, si gareggia a Pasquetta
Prima edizione della gara in Val di Fleres
Finora si sono iscritti 90 atleti per la prima edizione della Feuerstein Skiraid, tra questi gli altoatesini Manfred Reichegger, Martin Stofner e i due beniamini locali Roberto De Simone e Birgit Stuffer. Anche Fabio Bazzana e Dimitra Theocharis sono tra i favoriti per la vittoria della gara di scialpinismo nelle montagne della Val di Fleres. «Abbiamo al via anche alcuni atleti molto forti dell’Austria, visto che siamo due paesi confinanti e non devono fare tanta strada per arrivare da noi», spiega Stefanie De Simone. La presidente del comitato organizzatore lavora a sodo da mesi con i suoi collaboratori per garantire una prima edizione quanto più possibile perfetta della Feuerstein Skiraid.
Una prima edizione, che in realtà era già in programma un mese fa, ma che gli organizzatori sono stati costretti a posticipare a causa del pericolo di valanghe molto elevato. E anche questa volta il meteo non favoreggia la squadra di Stefanie De Simone, visto che da settimane le temperature sono troppo alte. «A Pasquetta il meteo promette bel tempo. Se ci confrontiamo con altre zone dell’Alto Adige, da noi il manto di neve è molto buono. Abbiamo modificato leggermente il percorso, ma non siamo stati costretti ad accorciarlo. Questa è già un’ottima notizia per i concorrenti», continua Stefanie De Simone. Partenza e arrivo si trovano nei pressi della Malga Furtalm. La gara inizierà alle ore 8.30. I concorrenti partiranno a piedi e anche dopo l’ultima discesa dovranno fare l’ultima parte del percorso – in entrambi i casi si tratta di circa 5 minuti – a piedi per arrivare al traguardo.
Sono quattro le salite con un dislivello di 1800 metri che i concorrenti dovranno superare in occasione del Feuerstein Skiraid con altrettante discese. Il punto chiave della gara di scialpinismo sarà sicuramente il breve tragitto in cui bisogna trasportare gli sci sullo zaino durante la seconda salita – la pendenza in questa parte del tragitto è di 50 gradi. Il punto più alto si trova invece nei pressi del deposito sci Punta Lorenzo ai piedi della Vedretta del Montarso (2850 metri). «Le discese sono bellissime. Anche la discesa finale dal ghiacciaio fino quasi all’arrivo nei pressi della Malga Furtalm è ricoperta di neve. Siamo pronti per una gara di scialpinismo avvincente», chiude Stefanie De Simone.
I primi concorrenti arriveranno al traguardo verso le 10.30, le premiazioni si svolgeranno alle 14 a Colle Isarco in piazza della festa. Info e iscrizioni: www.feuersteinskiraid.com
Trofeo Mezzalama, cresce l'attesa
Il 22 aprile la gara da Cervinia a Gressoney
Cresce l’attesa in vista della partenza della XXI edizione del Trofeo Mezzalama: le 300 squadre iscritte stanno rifinendo la preparazione, mentre lo staff di guide diretto da Adriano Favre sta lavorando sul tracciato in quota tra Breuil-Cervinia e Gressoney attraverso il Monte Rosa. Il Trofeo Mezzalama, ultima prova stagionale del Circuito La Grande Course, è saldamente legato alla propria storia ed è molto attento agli avvenimenti che in ventuno edizioni hanno caratterizzato i territori che la ospitano. Nella passata edizione, volendo rendere omaggio ai 150 anni della conquista del Cervino, la maratona dei ghiacciai invertì il suo senso di svolgimento, arrivando a Breuil-Cervinia proprio all’ombra della Gran Becca. Il 22 aprile invece, si ricorderanno i 100 anni della Grande Guerra, con la Fanfara dei Bersaglieri della Val d’Ossola che accompagneranno lungo la via pedonale di Cervinia i 900 mezzalamisti.
Oltre a seguire la storia, il Trofeo Mezzalama è sempre stato al passo con i tempi: ci sarà la prova riservata alle categorie giovanili che si svolgerà venerdì 21 aprile e soprattutto la diretta streaming che seguirà tutte le fasi di gara. Il racconto inizierà il 22 aprile alle 8.30 del mattino con il commento di Silvano Gadin, telecronista di Eurosport e voce ufficiale del Trofeo Mezzalama dal 2005. Silvano sarà collegato dal traguardo di Gressoney La Trinité, al suo fianco si alterneranno Stefania Belmondo, Arianna Follis e Bruno Brunod. Durante la cronaca verranno proposti i momenti chiave della gara (partenza, arrivo al primo cancello, sorpassi e recuperi) e diverse interviste fatte ai protagonisti prima del via. E ci sarà una telecamera al rifugio Quintino Sella dove ci saranno Francesco De Fabiani e Paolo Riva, pronti con aggiornamenti coordinati da Maurizio Torri. Marco Camandona sarà il jolly della diretta: collegato telefonicamente si sposterà lungo il percorso per raccontare live le fatiche dei concorrenti. La diretta streaming terminerà con l’arrivo delle prime squadre femminili previsto intorno alle 11.30.
La prima coppa di Eyda
Per Matteo Eydallin è forse uno dei pochi trofei che mancava in bacheca, la coppa del mondo individual. «Sì, non l’avevo mai vinta. Un po’ inattesa, direi. Sul campo l’avrebbe meritata Lenzi, perché quando è stato in gara ha sempre vinto lui; Antonioli era in testa prima dell’ultima prova, ma non sono uno che fa i conti. Ho fatto la mia gara senza pensare alla coppa. Alla fine mi sono ritrovato primo e ovviamente sono contento: alla overall non ci ho mai pensato, visto che vertical e sprint non sono proprio il mio pane, l’individual è l’unico format che mi piace. Per una serie di circostanze ho vinto la coppa: potevo mica non prenderla?». Adesso ultimo sforzo il Mezzalama. «Sì, insieme a Lence e Boscacci. Abbiamo provato il percorso, vediamo cosa riusciamo a fare».