Coppa delle Dolomiti a Antonioli e Alba De Silvestro

Le premiazioni finali a Trento

Tempo di premiazioni per la Coppa delle Dolomiti: sono stati Robert Antonioli e Alba De Silvestro i dominatori della venticinquesima edizione del circuito
Con loro alla premiazione finale di Trento anche Manfred Reichegger e Daniele Cappelletti, Bianca Balzarini e Maria Dimitra Theocharis. Entusiasti sia Robert Antonioli: «Iscrivere il mio nome nell'albo d'oro di un circuito così prestigioso, seppure con valenza territoriale, è comunque un motivo d'orgoglio. In questi mesi ho dei problemi famigliari ma ho fatto di tutto per esserci», che Alba De Silvestro: «Per me è stata una stagione superlativa con tanti risultati di rilievo, che mi aspettavo solo in parte. Tante soddisfazioni internazionali, alla quale aggiungo con orgoglio anche quella nella Coppa delle Dolomiti».


Ornati mette in riga tutti al Trail del Motty

Tra le donne successo di Maria Giovanna Curetti

Giulio Ornati si è agguidicato il Trail del Motty. L’atleta del team Salomon ha vinto oggi la gara di 39 km in 3h50’44’’ su Stefano Trsiconi (New Balance, 4h00’42’’) e Stefano Radaelli (Valetudo, 4h02’12’’). Nella top ten, in ordine di arrivo: Michael Dola, Diego Vuillermoz, Michele Fantoli, Fabio Di Giacomo, Luca Rota, Marco Giorgetti, Ezio Sardanapoli. Prima donna Maria Giovanna Curetti in 5h05’25’’ su Cecilia Pedroni e Marta Poretti. Nella gara di 18 km successi di Mauro Stoppini del Team Salomon in 1h23’27’’ e di Michela Piana in 1h45’.
 


Trail del Motty a quota mille

Domenica al via anche Giulio Ornati

È tutto pronto ormai per il Trail del Motty, grande classica piemontese che si presenta quest’anno con diverse novità e con il pienone. Le due distanze, 40 e 18 km, infatti, hanno visto un totale di circa mille iscrizioni. Cifra bella tonda per una gara che ha nei panorami sulla regione dei laghi piemontesi il suo forte. Il via di domenica è confermata perché le previsioni prevedono la fine della pioggia nel tardo pomeriggio di domani e poi tempo prevalentemente bello con un po’ di vento che dovrebbe contribuire a pulire il cielo. 

GARA LUNGA - Sono più precisamente 39 km con 2.400 m di dislivello e una seconda parte in versione skyrace e una lunga discesa tecnica di 5 km circa, mentre il primo tratto è meno tecnico. Percorso con diverse novità sul quale sono attesi alcuni big del calibro di Giulio Ornati, Marco Gazzola, Michael Dola, Roberto Beretta, Giancarlo Annovazzi, Sonia Locatelli, Marta Poretti, Sonia Glarey, Michela Uhr.

GARA CORTA - Si passa dai 23 km delle scorse edizioni ai 18,5 km, su terreno prevalentemente di pascolo e prato verde. Una gara per tutti con 1.000 metri dislivello.


Coppa delle Dolomiti, venerdi' la premiazione

Il circuito a Robert Antonioli e Alba De Silvestro

Gran chiusura venerdì 5 maggio, per la 25ª edizione della Coppa delle Dolomiti.  Come ormai tradizione consolidata a partire dalle 19 presso la Sala conferenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto è in programma la premiazione dei primi classificati del circuito agonistico, nonché i vincitori della sesta edizione del concorso fotografico “Entra nella storia di Coppa delle Dolomiti…”, che quest’anno aveva come tema “Neve infinita, piacere immenso”. Il tutto all’interno del programma di Trento Film Festival.
Il presidente di Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile, assieme al giornalista Ugo Merlo, chiameranno sul podio i primi cinque classificati del circuito, e in particolar modo i due dominatori assoluti che hanno conquistato il pettorale rosso Nef come leader. In campo maschile ha vinto Robert Antonioli con 360 punti, seguito da Manfred Reichegger con 265, da Daniele Cappelletti con 181, da Filippo Beccari con 142 e da Christoph Niederwieser con 134.
In campo femminile la trionfatrice 2017 è risultata Alba De Silvestro con 360 punti, seguita da Bianca Balzarini con 280, da Maria Dimitra Theocharis con 245, da Monica Sartogo con 134, quindi Claudia Pontirolli con 113 punti.
Verranno premiati anche gli stakanovisti, ovvero coloro che hanno preso parte ad almeno 5 delle 6 gare in programma, ovvero la Ski Alp Race Ahrntal, la Scialpinistica Lagorai Cima d’Asta, il Trofeo Marmotta, l’Adamello Ski Raid, la Pizolada delle Dolomiti e la Ski Alp Dolomiti di Brenta. In campo maschile Daniele Cappelletti, Ivan Antiga, Gabriele Fedrizzi, Horst Kofler e Christian Vivari, fra le ladies Bianca Balzarini, Maria Dimitra Theocharis, Monica Sartogo e Claudia Pontirolli.


Trail de le Longane, domenica la sesta edizione

La gara di Lozzo di Cadore domenica mette in palio il memorial Ivan Turco

Tutto pronto a Lozzo di Cadore per il Trail de le Longane di domenica 7 maggio. La gara - che assegna il primo memorial Ivan Turco - si sviluppa sul tracciato ‘storico’, già perfettamente tabellato da alcuni giorni: i chilometri in programma sono dunque 15 e il dislivello positivo di 1.100 metri. Un continuo saliscendi lungo i sentieri e le strade carrabili attorno a Lozzo. Nelle prime cinque edizioni a imporsi sono sempre stati atleti di livello: su tutti Luca Cagnati, nazionale della corsa in montagna, e Abdoullah Bamoussa, polivalente atleta italo-marocchino che lo scorso anno ha vestito la maglia azzurra alle Olimpiadi di Rio sui 3 mila siepi. Proprio Bamoussa detiene il record del tracciato: 1h06’13”. Al femminile, invece, il record appartiene a Silvia Rampazzo: 1h23’44”.
La gara partirà da piazza IV novembre (che sarà  anche il luogo d’arrivo) alle 9.45. Il ritiro dei pettorali sarà possibile già sabato 6, dalle 8 alle 18, all’ufficio informazioni turistiche di Lozzo oppure in zona partenza la domenica prima della gara, a partire dalle 7. La quota di iscrizione (che darà diritto a un capo tecnico Karpos oltre che ai ristori lungo il percorso, il pasta party finale e il servizio doccia), è fissata in 20 euro fino a sabato 6. Domenica mattina l’ iscrizione costerà 25 euro. Info www.traildelelongane.com.


Nasce il Trentino Vertical Circuit

Quattro prove di sola salita

Nasce il Trentino Vertical Circuit, un circuito di prove di sola ascesa, dove lo sviluppo non è vincolato ai mille metri canonici e che avrà come teatro quattro territori diversi, in altrettante valli del Trentino. Un poker di tappe dunque, da giugno a settembre, partendo dalla Valle del Chiese con il 6° Roncon Vertical, passando quindi alla Val di Fiemme con il 7° Verticale del Cornon, per poi cedere il testimone alle due novità in assoluto in Val di Pejo con il 1° Vertical Vioz e in Primiero con il 1° Rosetta Verticale.
Un’idea nata e partorita a Ziano di Fiemme, presso la sede dell’azienda La Sportiva, a seguito della proposta di Massimo Dondio, che ha deciso di sviluppare in ambito provinciale un circuito di competizioni vertical già esistente nelle valli di Fiemme e Fassa, coinvolgendo nuove gare, con l’obiettivo di creare un nuovo progetto di crescita e condivisione, cercando di valorizzare maggiormente la disciplina e il territorio.
Gli attori di questa nuova sfida organizzativa hanno dunque dato forma a Trentino Vertical Circuit dopo un incontro che ha coinvolto Mattia Facchini, Alain e Ovidio Bazzoli per Roncone, Massimo Dondio e Sergio Longo per Tesero, Stefano Cronst per Pejo, Johnny Zagonel e Deborah Pomarè per San Martino di Castrozza, quindi Alessandro Tedoldi, coordinatore eventi per La Sportiva.
I quattro comitati organizzatori si sono celermente messi al lavoro per definire tutti i dettagli, dall’aspetto comunicazione alla condivisione di servizi, fornitori e partner, ma soprattutto regolamentare. «Abbiamo pensato – spiega Massimo Dondio – di uniformare il costo delle iscrizioni a 20 euro, comprensivo di pacco gara e pasta party per tutte le competizioni. Verrà stilata una classifica di circuito assoluta, under 23 e over 50 sia maschile sia femminile e potranno partecipare tutti colori che abbiano un’età superiore ai 16 anni (per i minorenni con autorizzazione dei genitori)».


Da domani disponibile su app Outdoor Guide 2017

Quasi 300 tra scarpe, zaini, bastoni, GPS, frontali e tende provati per voi

Scarpe. Per correre, camminare, andare in montagna, magari su un quattromila. Zaini, dal semplice gilet-vest per una skyrace a quello per il Monte Bianco. E poi bastoni, lampade frontali, GPS sportivi e cartografici, l’abbigliamento per tutte le attività outdoor. Infine quello che serve per allestire un perfetto campo base per le proprie avventure nella natura, dalla tenda al bivy bag, dal materassino al sacco a pelo e al fornelletto ultra-leggero. La Outdoor Guide, disponibile da domani 4 maggio su app per dispositivi iOS e Android e dai giorni successivi nelle migliori edicole, è la guida che aspettavate per programmare le vostre escursioni, con quasi 300 articoli testati. A passo lento, veloce o di corsa. Un prodotto editoriale di 288 pagine assolutamente da non perdere, in vendita a 9 euro nella versione cartacea.

MONDI - Scarpe, bastoni e zaini sono stati divisi in tre mondi: running, walking e mountain. Ogni mondo è stato a sua volta segmentato in categorie. Il tutto per rendere più facile la scelta al lettore in un panorama degli sport outdoor sempre molto ampio e ricco di proposte, con prodotti specifici per ogni attività. Un lavoro enorme, perché esistono poche categorie condivise da aziende ed enti come le federazioni. Abbiamo cercato di suddividere le scarpe in base a parametri puramente fisici (il peso o il drop, per esempio) e progettuali (la disposizione e la profondità dei chiodi, le mescole delle suole, la calzata) con interessanti risultati e qualche anomalia statistica. Va detto che molti prodotti sono sempre più versatili però, per non avere sorprese, meglio sapere bene quali sono gli utilizzi più adatti.

TESTATORI - Sedici tra trail runner, atleti della corsa in montagna e Guide alpine. Sono il nostro dream team: uomini e donne che hanno una grande esperienza sul campo e si sono immedesimati nel consumatore medio, per ‘sentire’ pregi e difetti di tutti i prodotti. A coordinarli uno staff collaudato, con responsabili delle diverse aree, per meglio inserire gli articoli testati nei rispettivi mondi.

AWARD - La scarpa, lo zaino e il bastone dell’anno nelle diverse categorie, ma anche le ‘selection’ per prodotti che non sono arrivati in vetta ma sicuramente sul podio. Nove pagine fotografiche con gli articoli sportivi che abbiamo ritenuto più validi e interessanti per il lettore. Non è stata una scelta facile perché il livello è molto alto.

OPINIONISTI - Le enciclopedie hanno i loro curatori e noi, per le nostre sezioni, abbiamo scelto alcuni nobili padri delle discipline. A loro abbiamo chiesto una opinione su cosa vuol dire correre, camminare o fare alpinismo oggi e come è cambiato il modo di affrontare questa attività. I nomi? Marco Olmo, il mito del trail running, Marino Giacometti, inventore dello skyrunning, ma anche Riccardo Carnovalini che ha percorso Italia ed Europa in lungo e in largo a piedi o Emilio Previtali, profondo osservatore di come sta cambiando il modo di fare alpinismo.

RUNNING - 58 scarpe suddivise nelle categorie trail e skyrunning & vertical. Ci sono gli ultimi arrivi, come la Salomon S-Lab Sense Ultra, la New Balance Fresh Foam Hierro, la Dynafit Alpine Pro o la Scott Supertrac RC, ma anche grandi classici e qualche chicca come la Arc’teryx Norvan VT, modello ibrido trail/approach, o la Under Armour Speed Tire Ascent Mid. E poi gli zaini vest da 3 o 5 litri e quelli più grandi da ultra, anche a tappe, i bastoni per i vertical o le gare di salita e discesa.

WALKING - Hiking e trekking, cioè terreno poco tecnico o di montagna, sentiero o fuori. Sono questi gli steccati tra le due categorie principali del mondo delle camminate. Oltre 30 modelli, con molte novità, da Scarpa Hydrohen Hike a La Sportiva Nucleo, da Garmont Mystic Surround ad Aku Montera e La Val. Zaini per l’escursione veloce in chiave fast & light o la gita giornaliera in tutta comodità e - perché no - per una settimana itinerante nei rifugi: da pochi litri a 65. Bastoni prevalentemente telescopici, ma anche a sonda, più o meno leggeri, per trekking tradizionali o veloci.

MOUNTAIN - Andare in montagna vuol dire tante cose: arrampicare, attraversare semplicemente un nevaio, seguire una ferrata oppure salire su un quattromila. Ecco perché abbiamo diviso questo mondo in approach, media quota e alta quota. Tante sorprese ‘in basso’, tra le scarpe da approach o avvicinamento (con diverse novità, anche con suola bimescola come le Kayland Gravity) e nella media quota, che raccoglie scarponcini adatti ai ramponi semi-automatici, sempre ben camminabili ma in alcuni casi tecnici e validi per affrontare qualche avventura alpinistica più importante. E poi la nicchia dell’alta quota, con modelli in crosta e con ghettona, per affrontare le grandi vette classiche delle Alpi. In totale 29 articoli provati nel mondo mountain. Senza dimenticare una selezione di zaini per piccozza, casco & co, magari sfruttabili anche in chiave scialpinistica.

ABBIGLIAMENTO - Una sezione a parte per imparare a vestirsi, a partire dalla teoria degli strati, e poi oltre 30 pagine di fotografie con i capi delle principali marche indossati e una breve descrizione con le particolarità dei singoli prodotti. Proposte per running, media e alta quota. A mettere maglie, pantaloni e gusci non dei semplici modelli, ma due uomini e una donna che praticano trail running e scialpinismo con discreti risultati e con qualche esperienza alpinistica.

GPS & CO -
Il nuovo Garmin Fenix 5, Suunto Ambit3 Run e Spartan Ultra, ma anche gli ultimi GPS cartografici e Spot, un apparecchio che è in grado di tracciare le nostre avventure e mandare segnali a parenti o soccorritori in caso di difficoltà. Se siete interessati alla tecnologia presentiamo 9 tra GPS e device simili. Il test dei GPS sportivi è stato curato dal dottor Massimo Massarini, medico dello sport con grande esperienza in materia.

LAMPADE FRONTALI - Batterie ricaricabili o usa getta, attacco USB, da 120 a 1.000 lumen. Dieci modelli top o per l’utilizzatore occasionale, non solo per chi corre ma anche per l’escursionista o l’alpinista. L’impermeabilità, la profondità del fascio luminoso, i consigli di utilizzo e tutto quello che bisogna sapere prima di scegliere.

BASE CAMP - Emilio Previtali non ha bisogno di presentazioni e di tende, nelle sue spedizioni e avventure in giro per il mondo, ne ha provate tante. Ecco perché ha coordinato il test della sezione base camp, con 10 tende outdoor di ogni tipo, bivy bag, materassini, sacchi letto e fornelletti ultra leggeri. La migliore attrezzatura per l’outdoor con tutti i pro e i contro.

LE MIGLIORI AZIENDE DEL SETTORE - Abbiamo provato prodotti di 66 North, Adidas, Aku, Altra, Arc'teryx, Asics, Black Diamond, Blue Ice, Brooks, BV Sport, Camelbak, Camp, Compressport, Craft, Deuter, Dolomite, Dynafit, Falke, Ferrino, Garmont, Haglöfs, Hoka One One, Jetboil, Kayland, Komperdell, La Sportiva, Led  Lenser, Leki, Lupine, Mammut, Marmot, Masters, Meindl, Merrell, Mizuno, Montane, Montrail, Montura, MSR, New Balance, Nike, Odlo, Ortovox, Osprey, Outdoor Research, Patagonia, Petzl, Primus, Raidlight, Reda Rewoolution, Salewa, Salomon, Saucony, Scarpa, Scott, SeatoSummit, Spot, Stride, Suunto, Tecnica, The North Face, Thermarest, Thule, Tom Tom, Trangia, Ultimate Direction, Under Armour, Vaude, X-Bionic.
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Grande attesa per la Trentapassi

Prova Vertical Kilometer World Circuit e La Sportiva Mountain Running Cup

A Marone, sulle sponde del lago d’Iseo, tutto è pronto per la Trentapassi: sabato 6 e domenica 7 maggio saranno due giornate interamente dedicate allo skyrunning. Il primo giorno i protagonisti saranno i più giovani impegnati nella Trentapassi Mini Skyrace, mentre domenica 700 runner si divideranno tra vertical race (3,5km e 1050m D+ ) e skyrace di 17,5 km con un dislivello positivo di 1280 metri.
Dopo solo cinque edizioni la Trentapassi Vertical, si è guadagnata l’inserimento come gara di apertura del Vertical Kilometer World Circuit 2017, neonato circuito che raccoglie le più prestigiose vertical mondiali. Inoltre La Trentapassi Skyrace si consolida come gara di apertura de La Sportiva Mountain Running Cup e viene riconfermata anche gara delle Skyrunner Series Italy 2017.
Lungo i sentieri della Trentapassi correranno 700 atleti, 525 saranno impegnati nella skyrace, mentre 175 si arrampicheranno nell’impegnativa traccia del vertical. Una percentuale di sicuro interesse è che il 70% di questi atleti è alla prima esperienza in queste due competizioni.
Nella gara vertical i pretendenti alla vittoria finale saranno il colombiano Saul Padoa Rodriguez, lo sloveno Nejc Kuhar, l’austriaco Philip Brugger, lo svizzero Micha Steiner, il francese Adrien Perret, oltre agli azzurri del Team La Sportiva Marco Moletto, Nicola Pedergnana, Patrick Facchini e Marco Facchinelli, Fabio Bazzana del Team Karpos-La Sportiva, Simone Eydallin del GS Des Amis e Davide Pierantoni del Team Crazy.
Al femminile invece si contenderanno la prima posizione la francese Cristel Dewalle, la svizzera Victoria Kreuzer, le norvegesi Hilde Aders e Therese Sjursen, ma le azzurre favorite non mancano: Samantha Galassi (La ReCastello), Antonella Confortola (Team Valetudo), Francesca Rossi ed Erika Forni (Team La Sportiva), Valentina Belotti, Giorgia Felicetti (Bogn da Nia), Corinna Ghirardi (US Malonno) e Francesca Bellezza (Runner Team 99).
Nella lista partenti della skyrace troviamo Paolo Bert, Cristian Varesco, Emanuele Manzi, Davide Invernizzi, Andreas Reiterer (Team La Sportiva), oltre ad Andrea Rota e Rok Bratina capitanati da Giulio Ornati per il Team Salomon, mentre Davide Pierantoni e Marco Leoni difenderanno i colori del Team Crazy, ma attenzione anche a Mikail Mamlev del Team Valetudo.
Nella gara rosa Emanuela Brizio, dovrà difendersi dagli attacchi di Denisa Dragomir (Team Valetudo Skyrunning), e Martina Valmassoi (Team Salomon). Tra le possibili outsider Celia Chiron (Team Scott), Lara Mustat (Team La Sportiva) ed Elisa Sortini (Team Crazy).
La partenza da piazza Vittorio Emanuele Marone: alle ore 9.15 tocca alla gara vertical, alle 10.15 alla skyrace.


Domenica e' tempo di Amorotto Trail

New entry nel circuito Trofeo BPER Banca - Agisko Appennino Trail Cup

Domenica 7 maggio in programma la quarta edizione dell'Amorotto Trail, new entry nel circuito Trofeo BPER Banca - Agisko Appennino Trail Cup. Appuntamento nell’Appennino Reggiano, a Carpineti. Ultra di 68km e 3.200 metri, ma ci sono ben altre tre distanze (48 km/2.200 m D+, 20 km/1.000 m D+, 12 km/450 m D+) e un percorso di nordic walking. Come sempre ricco il programma della gara intitolata all’Amorotto, un bandito che ha vissuto anche nel Castello di Carpineti a inizio Cinquecento. Pur sempre un bandito, ma una personaggio estroso e divertente, tanto che il buff in regalo ai partecipanti, dopo la grafica a cotta di maglia lo scorso anno, avrà in questa edizione il disegno di uno scudo.
Si parte sabato 6 maggio alle 14.30 con il Nordic Walking dei Briganti (gara competitiva di 12 km), mentre alle alle 16 tocca al Castello delle Carpinete Vertical e alle 17 il Minitrail per bambini dai 5 ai 12 anni. Al temine le premiazioni con spettacolo di sbandieratori e musici, in serata ancora ambientazioni rinascimentali del Gruppo Storico Il Melograno e ed esibizioni di musici, artisti, mangiafuoco e sbandieratori del Gruppo Maestà della Battaglia, oltre al convegno ‘Lo skyrunning, istruzioni per… storia, tecnica, racconti’
Domenica alle 7 le partenze della MVT e AUT, alle 9 lo start delle altre distanze. 
Le iscrizioni saranno aperte fino alla mattina della gara, tutte le info sul sito www.amorottotrail.it.


Tempo di premiazioni allo Skialpdeiparchi

Vittoria di Francesca Ciaccia e Marco Daniele

A Fonte Cerreto, all'hotel Fiordigigli, tempo di premiazioni finali dello Skialpdeiparchi La Sportiva Skitrab, circuito che si è articolato in undici manifestazioni (otto classiche, una gara a coppie e due notturne), un numero considerevole in relazione alla difficile situazione che si creata con il ripetersi di condizioni meteo avverse e di una attività sismica importante e costante.
Alla serata dei saluti hanno partecipato atleti, organizzatori e sponsor dell’edizione 2017. Podio femminile che ha visto salire sul gradino più alto Francesca Ciaccia (La Rocca Serra Candida) che ha preceduto Raffaella Tempesta (sci club Cicala Bianca) e Giovanna Galeota (sci club Gran Sasso Piana di Navelli). In campo maschile atleti racchiusi in pochi punti e vittoria finale per Marco Daniele davanti a Daniele Urbani e Carlo Colaianni, tutti dello Sci Club Gran Sasso Piana di Navelli
Lo Skialpdeiparchi, coordinato da Live Your Mountain, ha registrato quatto prime assolute Amatrice-Pizzo di Sevo, Castel del Monte, Scanno-Passo Godi e San Giacomo Monte Piselli. Gli atleti che hanno partecipato almeno ad un evento sono giunti da nove regioni: Abruzzo, Marche, Molise, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Trentino e Umbria.


Scott Ultra Trail del Mugello nel segno di Luca Carrara

Cristiana Follador leader nella gara rosa

Pronostici rispettati allo Scott Ultra Trail del Mugello: ancora primo posto per Luca Carrara nella 60km. Ed è record per il portacolori del Team Mammut: 5h50’53”. Alle sue spalle Michael Dola in 6h01’55”, con Enrico Bonati in 6h25’48” a completare il podio. Quarto Lorenzo Naldi, quinto Gianluca Caimi. Nella gara rosa si conferma regina Cristiana Follador in 7h04’15”, tredicesima assoluta. Con lei sul podio Sonia Locatelli (7h16’39”) e Katia Fori (7h25’31”). Nella 24km successo di Eddj Nani in 1h59’37” davanti a Daniele Cappelletti in 2h03’01” con terzo Luca Balducci in 2h10’33”. Al femminile prima Monica Gaspari in 2h29’31” davanti a Lara Mustat in 2h35’35” e  Daniela Furlani in 2h37’25”.


Il mondo della montagna piange Ueli Steck

L’alpinista svizzero e’ morto ieri sull’Everest

«Ueli Steck è morto mentre tentava di scalare l’Everest e il Lhotse. La famiglia ha saputo della sua morte oggi e le circostanze esatte sono ancora ignote. La famiglia è infinitamente triste e chiede ai media di astenersi da speculazioni sulla circostanza della morte nel rispetto di Ueli. Non appena ci saranno informazioni attendibili sulle cause della sua scomparsa verranno informati i media». Con questo scarno comunicato pubblicato su uelisteck.ch l’addetto stampa dell’alpinista svizzero ha confermato le indiscrezioni sulla possibile morte di Steck che si trovava nella zona dell’Everest per tentare il concatenamento di Everest e Lhotse. La scomparsa sarebbe avvenuta nella zona del Nuptse. Con Steck se ne va uno dei più grandi protagonisti dell’alpinismo moderno. Innumerevoli le sue imprese, tra le quali, per ricordarne solo quattro, la salita in velocità delle nord dell’Eiger, delle Grandes Jorasses e del Cervino e soprattutto della parete sud dell’Annapurna, nel 2013, in sole 28 pre. Un’impresa al limite dell’incredibile. Nel 2015 aveva raggiunto la vetta di tutti i quattromila alpini, 82 vette in 62 giorni. Skialper aveva intervistato The Swiss Machine sul numero 100 di giugno 2015. «… l’Annapurna è la fine.Mi è assolutamente chiaro che se provassi a rifarlo morirei. Non è una gara, qui c’è in gioco la vita» aveva dichiarato in quella occasione. Non si è fatta attendere la reazione di Kilian Jornet alla triste notizia, direttamente dall’Himalaya: «Grazie Ueli per essere stato un mentore nell’alpinismo e una costante fonte di ispirazione».