Tutto pronto per la sesta Trans d'Havet
Venerdi' a mezzanotte il via della gara lunga
Tutto pronto per la sesta edizione della Trans d'Havet. Due percorsi di 80 e 40 km, rispettivamente con 5.500 e 2.500 metri dislivello: a Piovene Rocchette, venerdì 21 luglio, allo scoccare della mezzanotte al via 350 dei 550 concorrenti iscritti, la restante parte si scatenerà sul tracciato Marathon che prenderà il largo alle 9 di sabato 22 luglio dalla starting line di Pian delle Fugazze.
Sulla lunga la sfida maschile sarà all'insegna della coppia Di Giacomo-Rigodanza. Per l'atleta del Team Montura – Runners Valbossa, l'edizione 2016 è ancora ben stampata nella sua mente dopo la vittoria pari merito con Danilo Lantermino. Francesco Rigodanza, ha collezionato non pochi piazzamenti sui podi di numerosi trail italiani, restando tuttavia ancora a digiuno di vittorie. Tra i due, comunque, almeno Mirko Miotto, atleta di Valdobbiadene, proverà ad inserirsi per giocare il ruolo di terzo incomodo. Occhi puntati anche su Hans Paul Pizzinini, praticamente una new entry del pianeta ultra.
Nella gara rosa sulla più lunga delle distanze in molti fanno il tifo per l'atleta di casa, Francesca Pretto. A tenerle testa ci penserà senza ombra di dubbio un altro volto noto di casa Trans d'Havet, Alessandra Boifava. In gara sembra data per certa anche la presenza della sorella Federica, che per quest'anno sembra del tutto intenzionata a gustarsi il tracciato senza avanzare pretese di classifica. Chi invece non starà certo a guardarsi intorno è Isabella Lucchini, che si presenta sul parterre forte di una prima parte della stagione ad alta intensità. Quinta nel 2015 e sesta nel 2016, Francesca Costa ha tutte le carte in regola per ambire a scalare almeno qualcuna delle posizioni in zona podio.
PROGRAMMA - Anche nell'edizione 2017 si assegneranno i due trofei intitolati ad Oriano Dal Molin e Cristina Castagna. Il primo andrà ai primi due atleti, uomo e donna, che transiteranno sul Monte Novegno, mentre il secondo andrà al prio atleta e alla prima atleta a timbrare il passaggio sulla cima Coppi del Rifugio Fraccaroli. Dopo il tradizionale party pre-gara in programma giovedìa, dalle 18 all'Alpstation di Schio, venerdì la gara entrerà nel vivo. Dalle 18 alle 23 al PalaLido di Valdagno proseguirà la consegna pettorali. Alle 21.15 è poi atteso il classico briefing con il direttore di gara Enrico Pollini e il successivo imbarco sugli autobus che condurranno sulla starting line della gara Ultra a Piovene Rocchette, dove lo sparo d'inizio scatterà alla mezzanotte. Sabato 22 luglio, le operazioni di consegna pettorali riprenderanno sempre a Valdagno dalle 6 e fino alle 7.30, quando gli autobus dell'organizzazione trasborderanno gli atleti alla partenza della gara Marathon di Pian delle Fugazze. Il via qui è previsto alle 9. Il cuore della manifestazione si sposterà a quel punto in Piazza del Comune a Valdagno, dove dalle 10 si attenderanno i primi arrivi, proseguendo poi fino a sera inoltrata. Alle 18 è invece prevista la cerimonia di premiazione.
Durante la manifestazione, fanno sapere gli organizzatori dell'Ultrabericus Team, la strada delle 52 gallerie rimarrà comunque percorribile anche agli escursionisti.
Dalla Dolomites alla ZacUp
Ai primi pettorale e soggiorno offerto a Pasturo
ZacUp atto quinto. Dopo il successo della gara vertical andata in scena nel mese di maggio, il Team Pasturo sta lavorando in vista della ZacUp in programma domenica 17 settembre. Promossa sul campo dalla Fisky, la kermesse lecchese sarà valevole come prova unica di campionato italiano assoluto e finale delle Italy Series. Novità 2017, la partnership con la Dolomites SkyRace. In occasione del Grignone Vertical Extreme si sono aggiudicati un pass per il Dolomites Vertical Kilometer di venerdì Michele Boscacci, Fabio Bazzana, Martina Brambilla, Cecilia Pedroni, Roberto Carrara e Francesco Bracci. Ora, in occasione della 20ª edizione della kermesse fassana in programma domenica, il Team Pasturo ha messo a disposizione sei pettorali e ben quattro week-end: i primi due classificati maschile e femminile alla Dolomites Skyrace riceveranno pettorale con tanto di soggiorno offerto a Pasturo. Verranno inoltre estratti ulteriori due pettorali tra tutti i partecipanti alla skyrace in programma domenica all’ombra del Piz Boé.
Per quanto riguarda le iscrizioni, che dal primo agosto saliranno a 25 euro, un centinaio di concorrenti si sono già accaparrati un pettorale. Maggiori info sul sito: www.zacup.it
Domenica appuntamento con il Vertical Col di Lana
Campionato italiano Master e seconda prova del del Sudtirol Vertical Tour
Domenica appuntamento con il Vertical Col di Lana. Partenza in linea alle 10 in ‘Plaza Nuova’ a Pieve di Livinallongo per affrontare un tracciato che porta sino alla vetta del Col di Lana a quota 2452 metri: 1000 metri di dislivello in appena due chilometri. Da battere i record di Manuel Da Col in 33’22” e Francesca Rossi in 41’09”. La gara sarà valida come campionato italiano Master e seconda prova del del Südtirol Vertical Tour con la Mühlwalder Vertical Km andata in scena a Selva dei Molini e la Hühnerspiel Vertical km di Colle Isarco. Info e iscrizioni su www.v-km.it
Gli azzurri per i Mondiali di corsa in montagna
Doppio appuntamento a Premana
Ecco i gli azzurri in gara il 29 e 30 luglio ed il 5 e 6 agosto nei Campionati del Mondo di corsa in montagna a Premana: ufficializzate le convocazioni di Paolo Germanetto. Il Mondiale classic del 30 luglio vedrà competere su di un tracciato completamente inedito e per quanto riguarda la categoria senior uomini il fresco campione d’Europa Xavier Chevrier e Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe), i gemelli Bernard e Martin Dematteis (Corrintime), un ritorno il loro, visto che i due hanno saltato l’appuntamento europeo proprio per potersi preparare al meglio al Mondiale organizzato dall’AS Premana, mentre Alex Baldaccini (Atletica Valle Brembana) sarà la riserva dopo un non brillantissimo europeo.
Le azzurre ai nastri di partenza saranno Valentina Belotti (Atletica Alta Valtellina), Sara Bottarelli (Freezone), Roberta Ciappini (GS CSI Morbegno), Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) e l’esperta Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini) come riserva.
Gli junior uomini saranno capitanati da Daniel Pattis, con Stefano Martinelli (GS CSI Morbegno), Pattis appunto (ASD Suedtirol Team), Andrea Prandi (Atletica Alta Valtellina) ed Andrea Rostan (Atletica Saluzzo). Le junior donne risponderanno presente con Gaia Colli (APD Pont Saint Martin), Anna Frigerio (Atletica Lecco Colombo Costruzioni), Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) e Paola Varano (ASD Bognanco).
Per quanto riguarda il Mondiale dedicato alle lunghe distanze del 6 agosto, che si svolgerà sul tradizionale tracciato del Giir di Mont di scena anche quest’anno con la 25esima edizione, gli azzurri presenteranno fra i senior uomini: Luca Cagnati (Atletica Valli Bergamasche Leffe), Marco De Gasperi (Atletica Alta Valtellina) e Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana) ottimo terzo agli Europei, Alessandro Rambaldini (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Nicola Spada (Atletica Valli Bergamasche Leffe). Fra le senior donne al via Barbara Bani (Freezone), Lisa Buzzoni (Altitude Race), Antonella Confortola (Marathon Club Imperia), Stephanie Jimenez (AS Premana) e Silvia Rampazzo (Tornado).
Dolomites, tutto pronto per festeggiare i 20 anni
Tanti i big in gara venerdi' e sabato
Si annuncia un’edizione da record per la Dolomites SkyRace che venerdì 21 e sabato 22 luglio festeggerà il suo ventesimo compleanno. A pochi giorni dal via del duplice appuntamento valido per le Skyrunner World Series stanno arrivando le adesioni degli atleti di punta. Chiuse le iscrizioni già a gennaio in poche ore al raggiungimento di quota 750 runners ora le cifre totali fra il Dolomites Vertical Kilometer del venerdì e la Dolomites SkyRace del sabato sfiorano quota 1300 partecipanti.
Il Team La Sportiva punterà al bersaglio grosso con atleti di calibro assoluto. Primo della lista proprio il vincitore delle ultime due edizioni, Tadei Pivk, che da quest'anno veste i colori gialloneri del team di Ziano di Fiemme. Interessante la presenza per la gara vertical, dove è iscritto anche Urban Zemmer, lo sloveno Nejc Kuhar, Luka Kovacic, Nicola Pedergnana, Hannes Perkmann e Patrick Facchini. Nella gara lunga in campo il francese William Bon Mardion, Nadir Maguet, Paolo Bert, Christian Varesco, ed ancora Filippo Beccari, Marco Moletto, Martin Stofner e al femminile Axelle Mollaret, Lara Mustat, Francesca Rossi, Beatrice Deflorian, Lisa Buzzoni, Chiara Gianola e la norvegese Stine Haustreis. Il Team Crazy Idea sarà in gara Mattia Gianola, Andrea Debiasi, William Boffelli, Giovanni Tacchini, Gil Pintarelli, Leo Viret, Marco Leoni, Davide Pierantoni, Matteo Pigoni e Fulvio Dapit.
Nel Team Salomon presente la spagnola Laura Orguè Vila, vincitrice di due delle ultime tre edizioni e sempre sul podio a Canazei dal 2014. Oltre alla catalana ci saranno in gara i francesi Robin Juillaguet e Gédéon Pochat, lo spagnolo Jan Margarit Solé, gli svizzeri Martin Anthamatten Rémi Bonnet, Victoria Kreuzer oltre a Stephanie Jimenez, in testa alla classifica delle World Series nel vertical, ma in gara nella skyrace. Infine non mancheranno i giovani più interessanti nel panorama mondiale, come Davide Magnini (primo alla recente Snowdon Race) e Andrea Rota
PROGRAMMA - Molte le novità proposte dal comitato organizzatore per il ventennale, a partire dal programma che si sviluppa sue due giornate consecutive, ovvero il vertical venerdì e la skyrace sabato, quest’ultima con un percorso diverso e allungato per ricordare la figura del fondatore Diego Perathoner. Il tracciato quest’anno misurerà infatti 23,5 km e 1950 metri di dislivello e vedrà gli atleti salire verso Passo Pordoi più ad est, transitando proprio sulla pista da sci Diego. Proprio sul tratto che si sviluppa sulla pista è previsto un cronometraggio con una graduatoria ad hoc e riservato agli atleti dal pettorale 101 in poi, quindi non i big, con in palio un premio speciale. Il Dolomites Vertical Kilometer prevede la solita ascesa da Alba di Canazei allo Spiz di Crepa Neigra per uno sviluppo i 2400 metri e 1015 metri di dislivello. Domenica mattina invece spazio solo alla Mini Dolomites Skyrace.
Nuovo record alla Transcivetta Karpos
Best crono per i vincitori Luca Cagnati e Nicola Spada
Transcivetta Karpos con record. La trentasettesima edizione della gara a coppie delle Dolomiti Bellunesi, ha visto i due vincitori stabilire il nuovo best crono del tracciato: gli azzurri della corsa in montagna Luca Cagnati e Nicola Spada hanno percorso i 23 chilometri del tracciato (1950 metri di dislivello positivo, 870 negativo) da Listolade ai Piani di Pezzè in 2h’01’22”. Il record precedente, 2h05'46", resisteva dal 2005 ed era stato realizzato dalla coppia don Franco Torresani-Claudio Cassi. Cagnati e Spada, bellunesi dell’Atletica Valli Bergamasche che per l’occasione hanno indossato la maglia di Bi-Fit Agordo, non hanno avuto rivali sui sentieri che hanno toccato la Val Corpassa, la Val Civetta, il Col Negro e Forcella Coldai, toccando i rifugi Capanna Trieste, Vazzoler, Tissi e Coldai. Partiti subito forte, hanno via via incrementato il loro vantaggio: al Tissi si era capito che i due erano abbondantemente sotto il record e da lì al traguardo la coppia ha controllato bene il ‘tesoretto’ accumulato. A oltre un quarto d’ora i piazzati, Filippo Beccari e Simone Manfroi. A completare il podio Paolo Lazzara e Marco Marcuzzi. Tra le coppie femminili il successo è andato a Giulia Scardoni ed Elisa Presa (2h53’22”) per appena 6” su Federica Schievenin e Vania Rizzà. Tra le coppie miste, successo, e record mancato per poco, da parte dei coniugi Wyatt: il neozelandese e Antonella Confortola, hanno vinto fermando le lancette del cronometro sul tempo di 2h30’55. Sul secondo e terzo gradino del podio rispettivamente Tiziano Moia-Dimitra Theocharis (2h32’44) e Raul Barattin- Cecilia De Filippo (2h33’29).
Numeri record alla due giorni della BUT
La Bettelmatt SkyRace a Cristian Minoggio e Daniela Rota
Chiusa la BUT 83 km (vinta da Giulio Ornati e Michela Urh) e la 50 km (con i successi di Riccardo Borgialli e Cecilia Pedroni), secondo giorno di gara in Valle Formazza con la Bettelmatt SkyRace. Nella 35 km vittoria di Cristian Minoggio in 3h10’37” su Rolando Piana in 3h20’14” e Stefano Radaelli in 3h31’15”, quarto Ivan Camurri, quinto Ruben Mellerio; nella gara rosa successo di Daniela Rota in 3h57’28” (ottava assoluta) davanti a Saula Palladini (5h14’22”) e Elena Miotello (5h28’20”), quindi Laura Marsiglio e Manuela Bruno.
Sui 22 km del tracciato affermazione di Marco Giudici in 1h57’44”, davanti a Ennio Frassetti in 1h58’46” e Marco Valagussa in 2h03’37”, quarto Davide Borghi, quinto Fabrizio Zeffiretti. In gara anche Pirmin Zurbriggen 70° assoluto: «Una mia collaboratrice arriva da questa valle - ha raccontato il vincitore di quattro Coppe del Mondo di sci alpino - Mi ha parlato dell'evento e ho deciso di provare. Ho iniziato a fare trail circa un anno fa. Mi è piaciuto molto il percorso della BUT. Non conoscevo queste montagne, anche se vicine alle mie. Tornerò, ma voglio allenarmi ancora meglio. Quando sciavo l'importante era andare veloce. Con il trail posso guardarmi intorno e godermi un paesaggio straordinario». Al femminile a segno Michela Piana in 2h18’54”su Arianna Matli in 2h28’50” e Alessia Criscuolo in 2h29’04”; ai piedi del podio Daniela Bona e Maria Cristina Guzzi.
Due giorni intensi: 1.078 partecipanti, 13 paesi, 5 gare, 250 volontari, 198 km di tracciati totali, 35.678 km percorsi in tutto dagli atleti, 5.080 metri di dislivello, 3.000 metri il punto più alto della gara: sono questi i numeri principali dell'edizione 2017 della Bettelmatt Ultra Trail, la corsa ad alta quota che, nel weekend, ha portato più di mille persone sulle Alpi Lepontine del Piemonte, tra Val Formazza e Val Antigorio. Numeri a cui si aggiungono quelli dei 7 passi alpini, 5 bacini idroelettrici e 7 rifugi toccati dal percorso, ma soprattutto dei 7 alpeggi in cui si produce il bettelmatt, ‘eroico’ formaggio di montagna da cui la gara prende il nome.
Royal a Bhim Gurung e Maite Maiora
A Ceresole Reale prova sky extreme delle World Series
Tempo di Royal Ultra Sky Marathon domenica, prima prova del circuito sky extreme delle Migu Run Skyrunner World Series. 55 km e 4141 metri di dislivello, all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Vittoria del nepalese Bhim Gurung, primo sul traguardo di Ceresole Reale in 6h41’24”; piazza d’onore per lo svedese André Jonsson in 6h51’37”, con lo spagnolo Pere Aurell Bové terzo in 6h52’48”. Quarto il francese Beñat Marmissolle, quinto lo spagnolo Cristofer Clement, quindi il russo Dmitry Mityaev, il britannico Hector Haines, il marocchino Zaid Ait Malek, Manuel Bortolas e il francese Clement Barret a completare la top ten.
Al femminile gradino più alto del podio per Maite Maiora: la spagnola si impone in 8h05’28” sulla statunitense Katie Schide (8h37’02”) e sulla russa Ekaterina Mityaeva (8h48’23”), quarta la spagnola Roser Bada, quinta Raffaella Miravalle.
Super Belotti e Vender alla Skynight
Grande successo per la seconda edizione della notturna di Ponte di Legno
Una formula che piace quella della Skynight che ieri sera ha illuminato Ponte di Legno per la seconda volta. Giocava si può dire in casa Valentina Belotti e non si è lasciata sfuggire la vittoria nella seconda edizione della Ponte di Legno Skynight, la gara offroad che mixa alla perfezione le caratteristiche e le peculiarità tipiche di vertical, sky, mountain e trail running. Una bella serata di sport e di montagna, in un sabato sera di metà luglio che ha fatto divertire tanto i 121 partecipanti quanto il numeroso pubblico fatto di appassionati, turisti e semplici curiosi che come ogni week end estivo animano la perla dell’Alta Valle Camonica.
LA GARA - Ore 21.00 puntuale lo start da Piazza XXVII Settembre, il lancio per le vie del centro storico ed il veloce trasferimento all’attacco della pista del Corno d’Aola vedevano il gruppo abbastanza compatto, a fare la prima mossa erano gli scalatori più attesi: Valentina Belotti tra le donne prendeva e se ne andava come era facilmente prevedibile per un’atleta che sulle salite durissime ha costruito una carriera inimitabile (è l’azzurra più medagliata di sempre nella corsa in montagna a livello di Europei e Mondiali e primatista del mondo sul Km Verticale), le avversarie non potevano fare altro che salire del proprio passo, sperando magari in un recupero nella parte di discesa. Tra gli uomini situazione ben più intricata: il detentore del titolo Lele Manzi dava un buon ritmo all’ascesa ma era lo skialper orobico Fabio Bazzana a tentare di far saltare il banco, muovendo di gran lena le proprie racchette ed attaccando la compagnia dei battistrada formata anche dai giovani e promettenti Marco Filosi ed Alberto Vender, dallo skyrunner valtellinese Walter Trentin e da Marco Zanoni, impegnati a vedersela con un gruppo di scatenati atleti tra cui si segnalavano Stefano Pelamatti, Luca Malgarida, Simone Brunelli e l’inossidabile Venanzio Compagnoni.
CRONO SALITA - Allo scollinamento del rifugio Petit Pierre al Corno d’Aola (2000 m.) dove era posto il Gran Premio della Montagna il crono di Bazzana si è fermato sul tempo di 29’48”, oltre 20 secondi più basso del già ragguardevole primato di Manzi dello scorso anno (30’17”), ma più impressionante ancora è il nuovo rilievo cronometrico femminile sulla salita della rinomata pista da sci: Valentina Belotti scrive un 34’02” (dodicesimo assoluto in gara) che polverizza il precedente record di Alice Gaggi (36’14”) e posiziona l’asticella, per chi vorrà emularlo, decisamente in alto. In scia ai leader di gara rimanevano nell’ordine Vender, eroicamente staccato di soli 4”, Manzi, Filosi con un sorprendente Luca Malgarida quinto tra gli uomini ed Elisa Compagnoni, Stefania Cotti Cottini e Corinna Ghirardi tra le donne, staccate queste ultime di oltre 3’ dalla scatenata Belotti.
FINALE - Nella discesa sulla filante strada forestale che riportava gli atleti verso l’abitato Vender riusciva a dare la staccata decisiva su Bazzana che nulla poteva al rientro da dietro della scatenata coppia formata da Manzi e Filosi che piombavano prima su Bazzana e poi provavano ad andare a caccia del battistrada fino al rettilineo conclusivo di Corso Milano.
Qui però era la passerella trionfale di Vender, che non lasciava scampo agli avversari e sotto l’arco posizionato in Piazza XXVII settembre griffava la Skynight 2017, nell’ordine seguito da Filosi, Manzi, Bazzana e Zanoni, migliore di tutti nel tratto in discesa e meritatamente quinto. Nella gara donne era solo questione di amministrare un distacco monstre costruito in salita, per Valentina Belotti la saggia decisione di completare la gara in modalità allenamento di qualità, anche in vista dell’imminente appuntamento iridato di Premana a fine mese. La portacolori dell’Atl. Alta Valtellina non si dannava l’anima e giungeva tranquilla al traguardo ancora con un margine sufficiente, circa 2’34” da Elisa Compagnoni, messa lei a sua volta sotto forcing fino alla fine dalla rimontante Stefania Cotti Cottini, staccata di soli 14" dopo una grande discesa.
RECORD - Crono alla mano saltano tutti i primati tranne il downhill, con Stefania Cotti Cottini che, pur bravissima, con 31’54” non ha però scalzato dall’albo d’oro il primato di Alice Gaggi che nella scorsa edizione scese dal Petit Pierre in 30’49”. Crollano invece gli altri primati griffati Bazzana e Belotti in salita e Zanoni per il downhill maschile.
Doppietta svizzera all'Eiger Ultra Trail
Primi Hugenschmidt e Huser. Quinto Daniel Jung, settimo Fulvio Dapit
Tappa dell’Ultra Trail World Tour in Svizzera con l’Eiger Ultra Trail. Dettano legge gli atleti di casa: primo Stephan Hugenschmidt che taglia in traguardo di Grindelwald in 11h01’10”, davanti a Urs Jenzer un 11h15’42”, con lo spagnolo Jordi Gamito-Baus in 11h31’24” a completare il podio, quarto il britannico Thomas Evans, quinto Daniel Jung che arriva insieme al neozelandese Scotty Hawker, settimo Fulvio Dapit. Ancora Svizzera sul gradino più alto del podio al femminile: vince Andrea Huser in 13h46’29”, davanti all’austriaca Martina Trimmel (14h44’51”), quindi altre due svizzere Helene Ogi e Denise Zimmermann.
Cheraz e Scilla Tonetti vincono al Gran Paradiso
Nella gara corta successi di Fulvio Fazio e Natalia Mastrota
Quasi duecento concorrenti e un livello tecnico elevato al Gran Paradiso Trail, quarto appuntamento del Tour Trail della Valle d’Aosta disputato oggi nella Valsavarenche. Due percorsi disegnati all’interno del Parco Nazionale e una giornata dall’aria frizzante (10 gradi in partenza) che ha però sorriso ai trailer in gara. A vincere il percorso lungo sono stati Davide Cheraz ed Emanuela Scilla Tonetti, mentre nel corto vittoria di Fulvio Fazio e Natalia Mastrota, figlia del conduttore televisivo Giorgio, sempre presenti in Valle d’Aosta.
GARA LUNGA - Nella 45 chilometri Davide Cheraz va subito al comando della gara e detta il ritmo. A inseguire il leader della prova c’è la famiglia Brunod, con l’emergente Mathieu davanti all’esperto Bruno. Da Pont in avanti però la situazione cambia: lo svizzero Jules-Henri Gabioud, quarto, inizia la rimonta, passa prima Bruno, poi Mathieu, in leggera crisi nella parte conclusiva. Cheraz vince in 5 ore 19’44”, davanti all’elvetico al traguardo in 5 ore 36’27”. Terzo Mathieu Brunod (5 ore 42’ 00), scortato negli ultimi chilometri da papà Bruno, quarto. Quinta posizione per il leader del Tour Trail Valle d’Aosta, Mattia Colella (5 ore 58’ 36”). Gara femminile a senso unico con Emanuela Scilla Tonetti, vincitrice anche al Licony Trail, prima fin dai chilometri iniziali. La lombarda ha chiuso nona assoluta in 6 ore 57’21”, a precedere Denise Avalle (8 ore 10’33”) e Romina Costaz (8 ore 39’27”).
GARA CORTA - Gran parte della 25 chilometri maschile è stata dominata da Mathieu Courthoud, superato poi nella discesa conclusiva da Fulvio Fazio, vincitore della prova in 2 ore 52’26”. Alle sue spalle Courthoud, comunque soddisfatto al traguardo, in 2 ore 54’21”, con terzo gradino del podio per Stefano Bertucci in 2 ore 56’01”. Quarto e quinto posto per Marco Béthaz (2 ore 58’22”) e Alex Ascenzi (3 ore 00’14”), alla prima gara di trail. La prova femminile è andata alla milanese Natalia Mastrota (3 ore 37’56”), brava a superare nelle battute conclusive Antonella Bignardi (3 ore 39’49”). Terza posizione per la valdostana Valerie Desandré in 3 ore 54’14”.
LE CATEGORIE - Nella 25 chilometri successi per Alessandro Mantega, Edoardo Camardella, Pietro Orlando, Adriano Orella, Sara Liana Longoni e Raffaella Canino, mentre nella 45 chilometri primo posto per Daniela Pes, Gianluca De Cristofaro e Cesare Clap.
LE DICHIARAZIONI - Davide Cheraz: «È stata una bella gara, il percorso fantastico, conoscevo bene la prima parte, mentre la seconda un po’ meno. Con Mathieu (Brunod, ndr) è stata una bella battaglia, lui sul finale cede, non è ancora abituato alle lunghe distanze». - Emanuela Scilla Tonetti: «È andata bene e soprattutto non ha fatto tanto caldo, stamattina quando ho visto 10 gradi ero davvero felice. Le discese non sono il mio forte, ma oggi erano comunque corribili. Il tracciato? Bello, conoscevo già la zona».
Sabato prossimo si corre la quinta tappa del Tour Trail della Valle d’Aosta. Appuntamento a Saint-Oyen con la seconda novità della stagione, l’Ultramarathon du Fallère. In programma una 56 chilometri (Ultramarathon) e il Tour du Fallère di 34 chilometri. Spazio anche alla non competitiva (MicroTrail) di 15 chilometri. Fino al 20 luglio le quote di iscrizione sono di 60 € per la lunga e 38 € per la gara corta. Iscrizioni sul sito internet wedosport.net.
Kilian Jornet, un duro alla Hardrock
Vince la 100 miglia del Colorado con un braccio al collo
Una Hardrock con un vincitore ‘duro’. Kilian Jornet era certamente uno dei favoriti, ma è arrivato al traguardo con un braccio al collo per una spalla lussata dopo una caduta. Era in lotta con Mike Foote e Joe Grant, si è fatto male, ma non si è fermato, è passato avanti, ce l’ha fatta a raggiungere Silverton e per primo ha baciato il blocco di pietra con la testa di ariete, simbolo della 100 miglia del Colorado. 24h32’22” il suo tempo; piazza d’onore per Mike Foote in 24h55’28”, terzo Joe Grant in 25h38’00”. Quarto Gabe Joyes, quinto Nick Coury, sesto Iker Karrera e settima assoluta Caroline Chaverot che si aggiudica la gara rosa in 28h3’50. Seconda nella classifica femminile Darcy Piceu in 29h22’37”.