Domenica grandi sfide a Pian delle Betulle
Finale tricolore per la corsa in montagna in Valsassina: domenica Margno, nel Lecchese, ospiterà i Tricolori. Per i titoli societari occorrerà attendere la fine di ottobre, con la disputa delle staffette di Morbegno, in occasione dello storico Trofeo Vanoni, ma sei nuovi campioni italiani, tra Assoluti, Promesse e Juniores, usciranno dai prati e dai sentieri di Pian delle Betulle, al termine delle prove organizzate dal Centro Sportivo Cortenova, che in campo assoluto varranno anche come tappa conclusiva della Mountain Classic Cup, la prima delle tre Coppe di specialità dell’Eolo Mountain and Trail Grand Prix 2017 ad imboccare la dirittura d’arrivo. Percorsi di salita e discesa che, pur con qualche inversione nel senso di marcia, ricalcano buona parte del tracciato che ospitò la rassegna a staffetta due anni fa. Per i titoli tricolori, si riparte dai risultati della prima prova, corsa ad Arco il 28 maggio scorso, in occasione della Bolognano-Velo valida anche quale prima tappa della WMRA World Cup.
GARE JUNIORES – Daniel Pattis (Suedtirol Team Club) e Marta Menditto (Atletica Alessandria) i vincitori della prima prova, corsa su tracciati di sola salita. L’altoatesino, nel mese di luglio, ha colto due medaglie d’argento, prima agli Europei di Kamnik, poi nei Mondiali di Premana. Logico allora considerarlo il favorito assoluto per il titolo finale, dove dovrà vedersela con i compagni in azzurro nel corso di questa stagione. A cominciare da Andrea Prandi (Atletica Alta Valtellina), bronzo continentale e terzo ad Arco, e da Andrea Rostan (Atletica Saluzzo), settimo a Kamnik, ma secondo nella prima prova della corsa al tricolore. Per sparigliare il podio finale, attenzione anche a Matteo Bonzi (Atletica Valle Brembana) e Samuele Nava (Atletica Lecco-Colombo), mentre per la classifica di giornata fari puntati anche su Riccardo Rabino (Atletica Saluzzo) e sull’altro azzurrino Stefano Martinelli (Csi Morbegno), penalizzato però nella somma dai punti dal decimo posto nella prova di apertura. Più aperto pare invece il confronto in campo femminile, con le under 20 impegnate su due tornate di un giro di circa 2300 metri. Dopo gli Europei di Kamnik, Marta Menditto è tornata al primo amore, ovvero alla versione off-road del triathlon, specialità nella quale proprio nei giorni iridati di Premana ha fatto faville in campo continentale. Il successo nella prima prova pone l’alessandrina in vantaggio rispetto alle altre azzurrine, ma Gaia Colli (Apd Pont Saint Martin), Paola Varano (Gs Bognanco) e Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) sembrano ben attrezzate per riaprire sino in fondo la sfida al titolo tricolore. Da seguire con attenzione anche Anna Frigerio (Atletica Lecco-Colombo), atleta di casa e azzurrina tanto in Slovenia quanto a Premana.
GARE SENIORES – L’assenza forzata di Valentina Belotti, il ruolo di guastafeste in capo ai gemelli Dematteis: ecco riassunti, sin da subito, alcuni temi della vigilia, con Alice Gaggi (La Racastello) grande favorita allora per il successo finale e con una prova maschile dall’esito invece tutt’altro che scontato, con doppia sfida tra Atletica Valli Bergamasche e Atletica Valle Brembana. Donne per prime, impegnate sullo stesso tracciato degli juniores uomini (un giro piccolo più un giro grande per un totale di circa 7600 metri). Ad Arco fu dominio per la Belotti, ancora purtroppo ai box per l’infortunio al tendine destro che l’ha costretta a rinunciare anche all’iride di Premana. Alle sue spalle, nell’ordine, chiusero Alice Gaggi, Samantha Galassi (La Recastello) e Sara Bottarelli (Freezone), con la bilancia della vigilia tesa allora a favore della valtellinese, apparsa più in palla delle altre anche domenica scorsa sui sentieri di Malonno. Per le posizioni più nobili della classifica finale, attese importanti anche per Arianna Oregioni (Gp Santi Nuova Olonio), Camilla Magliano (Podistica Torino), Gloria Giudici (Freezone) e Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini), mentre per il titolo promesse la candidatura più forte rimane quella di Roberta Ciappini (Csi Morbegno).
Uomini in gara invece su due giri del percorso più lungo, per un totale di poco più di 10,5 km di gara. Ultimi confronti alla mano – il Fletta Trail di Malonno in testa – favorito numero uno per il successo di giornata pare poter nuovamente essere Bernard Dematteis (Corrintine), tagliato fuori però dalla corsa al successo finale dal risultato della prima prova, quando ad Arco, al suo rientro agonistico, finì lontano dai migliori. Così come già nel 2015, tanto Bernard quanto il gemello Martin, potrebbero mischiare un poco le carte là davanti nelle primissime posizioni, inserendosi magari tra i diretti rivali per il successo finale.
La classifica della prima prova, in chiave tricolore, recita nell’ordine Chevrier, Maestri, Baldaccini e Puppi, ovvero quattro degli azzurri protagonisti nell’ultimo mese di gare. Xavier e Cesare, portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche, Alex e Francesco, in maglia dell’Atletica Valle Brembana, in Trentino chiusero nello spazio di soli diciassette secondi dopo quasi un’ora di gara. Visti i risvolti alterni delle altre sfide stagionali, tra fisiologici cali di forma e desideri di conferme o rivalse, meglio forse non fare troppi calcoli e rinviare a domenica pomeriggio ogni altra considerazione riguardante il successo finale.
In chiave under 23, la prima prova portò alla ribalta Davide Magnini (Ras Courmayeur), ma il trentino domenica prossima potrebbe anche non essere al via, lasciando in tal caso strada aperta soprattutto a Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana), già protagonista ad Arco con il suo settimo posto assoluto. Per il bergamasco i pericoli maggiori vengono dai trentini Marco Filosi e Alberto Vender (Sa Valchiese), con Luigi Cristani (Atletica Alta Valtellina) e Andrea Nicolo (Ug Biella) nel ruolo di possibili outsider.