Scudetto a Xavier Chevrier e Alice Gaggi

Dopo la seconda prova tricolore a Pian delle Betulle

A Pian delle Betulle, in Valsassina secondo atto dei campionati italiani individuali di corsa in montagna: i nuovi campioni sono Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Alice Gaggi (La Recastello Radici Group). Già a segno della prima prova ad Arco, il valdostano Chevrier si aggiudica la gara lecchese battendo Bernard Dematteis (Corrintime), con terzo Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana). Nella classifica generale sul podio con Chevrier salgono Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche Leffe) e Puppi. Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana) è campione italiano Promesse. Al femminile Alice Gaggi è la prima italiana a tagliare il traguardo a Pian delle Betulle, preceduta solo dalla ruandese Celine Iranzi (Gs Orecchiella Garfagnana): suo è il tricolore individuale davanti a Sara Bottarelli (Freezone) e Samantha Galassi (La Recastello Radici Group). Terza di giornata Roberta Ciappini (Csi Morbegno) che si prende il titolo under 23. A livello Juniores, al maschile scudetto a Daniel Pattis (Suedtirol Team Club) primo anche nella seconda prova, mentre nella gara rosa affermazione di Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) con un solo punto sulla vincitrice di Pian delle Betulle, Paola Varano (Bognanco). La gara tricolore lecchese era anche l’ultima prova della Eolo FIDAL Mountain Classic Cup. Tra le donne Alice Gaggi, già certa del successo, chiude con 380 punti precedendo Samantha Galassi (265 punti) e Camilla Magliano (220). Al maschile grazie al gioco degli scarti vittoria di Cesare Maestri con 305 punti su Francesco Puppi (270) e Bernard Dematteis (264).

 


Vertical Vioz a Davide Magnini e Paola Gelpi

Tappa del Trentino Vertical Circuit

Il Vertical Vioz, tornato in calendario dopo sette anni di letargo e valido come terza delle quattro prove del neonato Trentino Vertical Circuit, non poteva che avere un trionfatore under 20, Davide Magnini. Un volto nuovo troviamo anche sul gradino più alto del podio nella gara femminile, quello di Paola Gelpi, ventitreenne comasca trapiantata in Trentino. Entrambi hanno ritoccato di circa due minuti il precedente primato di questa gara. L’atleta di Vermiglio ha concluso la prova con l’eccellente tempo di soli 52 minuti e 51 secondi, prendendosi il lusso di lasciarsi alle spalle due specialisti delle competizioni di sola ascesa, ovvero il leader del circuito Patrick Facchini del team La Sportiva, giunto sul traguardo al rifugio Mantova al Vioz con un ritardo di 1'56", e Nicola Pedergnana, che ha chiuso a 3'53" dal vincitore, dopo aver duellato a lungo conDaniele Felicetti.
Vertical Vioz, dunque, nel segno di Davide Magnini, che ha preso la testa sin dai primi metri dopo il via dato a quota 2.300 metri, nei pressi del rifugio Doss dei Gembri. Sul costone sopra il pian del Vioz, ha provato a reggere il suo ritmo Patrick Facchini, dando vita ad una coppia che è riuscita subito staccare il gruppo. La gara si è decisa dopo la forcellina del Rastrel, quando Magnini ha aumentato ancora la propria cadenza e a Facchini non è rimasto che gestire le energie e il vantaggio sugli avversari. Per il vermigliano è iniziata la marcia trionfale lungo il sentiero Sat Cai 105, fino al traguardo del rifugio Mantova al Vioz (3.535 metri di quota), coperto da uno strato di neve, che ha costretto il direttore di gara Massimo Faletti a ritardare la partenza di un’ora per garantire la sicurezza ai 162 runner.
Nonostante i rallentamenti per neve nell’ultimo tratto, è risultato eccellente il tempo di gara di Magnini (che compirà 21 anni il prossimo 31 agosto), capace di abbassare di quasi 3 minuti il record della competizione, che aveva stabilito nella precedente versione Gianfranco Marini nel 2007 con il tempo di 55'47". Sul podio assieme a Magnini troviamo, come accennato, Patrick Facchini e Nicola Pedergnana, quindi in quarta piazza ecco Daniele Felicetti a 4'14", seguito da Filippo Beccari a 6'49" e da Gabriele Fedrizzi a 7'12" e Roberto Dallavalle a 7'20".
Giovani protagonisti anche nella gara femminile. A vincere è infatti stata Paola Gelpi, fisioterapista e maestra di sci di 23 anni, che vive a Folgarida. Subito dopo lo start era leggermente dietro all’esperta emiliana Isabella Morlini, ma poi ha aumentato il ritmo, guadagnando la testa della corsa e mantenendo il vantaggio sulle inseguitrici sino al traguardo, dove ha tagliato con il tempo di 1h07'20", migliore di 2 minuti rispetto al precedente primato, che fece registrare nel 2008 Ljudmila Di Bert. La Morlini, conosciuta anche per le sue vittorie invernali alla Ciaspolada e per aver fatto propria l’ultima edizione del Vertical Vioz del 2010, ha chiuso con un ritardo di 4'02", mentre in terza piazza troviamo Giulia Murada, con un distacco di 6'00". Seguono la leader del Trentino Vertical Circuit Michela Cozzini a 6'16", Veronica Bello a 6'39" e Federica Iachelini a 9'37".
Ad una sola prova dalla conclusione, prevista il 23 settembre a San Martino di Castrozza con la prima edizione della Rosetta Verticale, la classifica generale di Trentino Vertical Circuit vede saldamente al comando Patrick Facchini con 276 punti, seguito da Nicola Pedergnana con 244 e Daniele Felicetti con 216. Nella graduatoria femminile comanda Michela Cozzini con 244 punti, davanti a Federica Iachelini con 212 e Veronica Bello con 156.


Martin Stofner da record al San Fermo Trail

Lisa Buzzoni detta legge al femminile

Sono in tre a battere il record firmato lo scorso anno dal vice campione del mondo di corsa in montagna Francesco Puppi sui 23 chilometri della quinta edizione del San Fermo Trail (1h57’03”). Il nuovo best-time è firmato dall’altoatesino Martin Stofner che taglia il traguardo, dopo aver dominato tutta la gara, in 1h54’40” e si conferma nuovo leader del circuito La Sportiva Mountain Running Cup. Dietro a lui Daniel Antonioli della R.S.A. Courmayeur che chiude in 1h55’23” e Gil Pintarelli in 1h56’02”.
Il podio rosa, mai in discussione, è dominato da Lisa Buzzoni che si conferma al top della classifica femminile del circuito: per lei la gara si chiude a 2h26’31”. In fila Francesca Rusconi (seconda nella classifica generale del circuito) con 2h29’29” e la locale Nadia Franzini (2h32’39”). Il cielo azzurro e l’aria frizzante portata dal temporale della notte hanno regalato lo scenario ideale per i 250 atleti al via: «Siamo soddisfatti - il commento a caldo dell’Evolution team che ha organizzato l’evento -. È andato tutto bene, la manifestazione, lo dicono i numeri e il nuovo record, sta crescendo e questo è il nostro obiettivo».
Dopo aver assegnato i titoli italiani di trail corto lo scorso anno la gara è entrata nel circuito La Sportiva Mountain Running Cup: «Vogliamo portare a Borno il grande sport, il nostro territorio ha tutte le caratteristiche per puntare in alto e anche il pubblico ci ha dimostrato di gradire». In tanti in piazza Giovanni Paolo II che ancora una volta si è dimostrata il teatro ideale per accogliere partenza e arrivo della gara. «Grazie a questi ragazzi - ha detto il primo cittadino Vera Magnolini -, stanno facendo grandi cose e Borno deve essergli riconoscente perché abbiamo bisogno di giovani volenterosi e coraggiosi». Dopo la tappa di Borno il circuito La Sportiva Mountain Running Cup vivrà il suo finale a Rasura in Valgerola il 3 settembre con l’International Rosetta Skyrace.


Simona Morbelli seconda alla Leadville 100

Risultato storico per la valdostana del Team Salomon

Grande risultato di Simona Morbelli: la valdostana del Team Salomon ha chiuso al secondo posto la Leadville 100. 21h16’22” il suo crono in una della classiche 100 miglia statunitensi, alle spalle della californiana Devon Yanko (2h’46’29”). La gara è stata vinta da Ian Sharman in 17h34’51”, davanti a David Teirney (18h32’34”) e Michael Hewitt (18h59’45”)

 


Tutto esaurito per il Vertical Vioz

Domenica terza tappa di Trentino Vertical Circuit

Tutto esaurito per il Vertical Vioz, terza tappa di Trentino Vertical Circuit, in programma domenica 20 agosto sulle pendenze della montagna che domina la Val di Pejo. Piace particolarmente questa prova che rientra dopo 11 anni di stop: dai big in lotta per la vittoria e per i punti del circuito ai tanti appassionati di corsa in montagna, curiosi di provare il tracciato di gara predisposto, che si sviluppa sulla distanza dei 1200 metri, con lo start previsto ai 2.300 metri del rifugio Doss dei Gembri e arrivo ai 3.550 metri nei pressi del rifugio Mantova, percorrendo il sentiero Sat Cai 105. Fra i partenti ci sarà Davide Magnini, sci alpinista della nazionale e specialista della corsa in montagna, ma a giocarsi la vittoria nella sfida di sola verticalità non mancheranno i più forti interpreti italiani, vale a dire Patrick Facchini, che guida la classifica generale del circuito, e il rivale Nicola Pedergnana, che in questi giorni ha testato più volte il tracciato. Fra i partenti anche gli altri protagonisti della graduatoria di Trentino Vertical Circuit, ovvero Daniele Felicetti, terzo con 144 punti, quindi Luca Binelli e Giacomo Calufetti. Ma occhio pure a Marco Facchinelli, esperto di questa tipologia di competizioni.Al femminile sarà in gara Francesca Rossi, che dovrà guardarsi dalla leader della classifica provvisoria Michela Cozzini, da Federica Iachelini, da Elena Tomè, da Barbara Testa e da Veronica Bello. Il programma del Vertical Vioz prevede il ritiro pettorali, in località Peio Fonti, presso la partenza degli impianti di risalita dalle 6,30 fino alle 7,30 di domenica 20 agosto. Seguirà il briefing tecnico, quindi si salirà al rifugio Doss dei Gembri dove è fissato lo start alle ore 9. Località raggiungibile anche utilizzando la cabinovia Tarlenta e la seggiovia quadriposto, che per l'occasione apriranno al pubblico già alle 6.30, per permettere l'accesso in quota anche di tifosi e simpatizzanti. Impianto che chiuderà alle 18.30. In caso di maltempo è previsto un percorso alternativo. Il pranzo è previsto dalle ore 12.00 alle 14.30 presso il Rifugio Doss dei Cembri, a seguire la premiazione.


Ecco come nasce l'abbigliamento da outdoor

Come e quando nascono i capi di abbigliamento outdoor per correre o camminare in montagna? Come viene effettuata la scelta dei materiali? Come vengono testati? Sono domande che tutti gli utilizzatori (e testatori… perché tutti noi siamo i più importanti tester di abbigliamento funzionale) si sono posti più volte. Per dare una risposta, nel numero di agosto-settembre di Skialper pubblichiamo un interessante reportage realizzato nella sede italiana di Dynafit, Dagli atleti per gli atleti. Il primo comandamento di Dynafit è questo e si esprime perfettamente in quattro valori: velocità, leggerezza, endurance e tecnologia. Quattro obiettivi che sono al centro dello sviluppo di ogni singolo capo, dalla giacca al cappellino. Ne abbiamo parlato con Alessandro Marengo, senior designer, e Sybille Egele, product manager. «Nel momento in cui viene presentata alle fiere di settore la collezione per la stagione successiva, noi stiamo iniziando già a lavorare su quella che la seguirà» ha detto Alessandro Marengo. La tempistica segue appuntamenti fissi negli anni, con pochi margini di variabilità. Per quanto riguarda i capi estivi, a fine giugno, a breve distanza, il team presenta colori e design dei nuovi capi all’ufficio marketing. Le matrici della collezione vengono decise dal product manager anche sulla base dei primi dati di vendita della collezione precedente. Dai primi disegni ai prototipi passa circa un mese e mezzo, poi i capi vengono testati sul campo, da atleti e spesso dagli stessi dipendenti Dynafit, che sono tutti appassionati sportivi. Prima però c’è un passaggio fondamentale, quello del fitting. «Utilizziamo degli indossatori che presentano le misure antropomorfe corrette, lavoriamo con la taglia M per le donne e L per gli uomini ed è una operazione molto delicata, nella quale si passano ore a mettere e togliere spilli per correggere eventuali difetti di vestibilità» dice Sybille Egele. Questa e tante altre curiosità nell’articolo su Skialper di agosto-settembre.


Corsa in montagna, in Valsassina le finali tricolori

Domenica grandi sfide a Pian delle Betulle

Finale tricolore per la corsa in montagna in Valsassina: domenica Margno, nel Lecchese, ospiterà i Tricolori. Per i titoli societari occorrerà attendere la fine di ottobre, con la disputa delle staffette di Morbegno, in occasione dello storico Trofeo Vanoni, ma sei nuovi campioni italiani, tra Assoluti, Promesse e Juniores, usciranno dai prati e dai sentieri di Pian delle Betulle, al termine delle prove organizzate dal Centro Sportivo Cortenova, che in campo assoluto varranno anche come tappa conclusiva della Mountain Classic Cup, la prima delle tre Coppe di specialità dell’Eolo Mountain and Trail Grand Prix 2017 ad imboccare la dirittura d’arrivo. Percorsi di salita e discesa che, pur con qualche inversione nel senso di marcia, ricalcano buona parte del tracciato che ospitò la rassegna a staffetta due anni fa. Per i titoli tricolori, si riparte dai risultati della prima prova, corsa ad Arco il 28 maggio scorso, in occasione della Bolognano-Velo valida anche quale prima tappa della WMRA World Cup.

GARE JUNIORES - Daniel Pattis (Suedtirol Team Club) e Marta Menditto (Atletica Alessandria) i vincitori della prima prova, corsa su tracciati di sola salita. L’altoatesino, nel mese di luglio, ha colto due medaglie d’argento, prima agli Europei di Kamnik, poi nei Mondiali di Premana. Logico allora considerarlo il favorito assoluto per il titolo finale, dove dovrà vedersela con i compagni in azzurro nel corso di questa stagione. A cominciare da Andrea Prandi (Atletica Alta Valtellina), bronzo continentale e terzo ad Arco, e da Andrea Rostan (Atletica Saluzzo), settimo a Kamnik, ma secondo nella prima prova della corsa al tricolore. Per sparigliare il podio finale, attenzione anche a Matteo Bonzi (Atletica Valle Brembana) e Samuele Nava (Atletica Lecco-Colombo), mentre per la classifica di giornata fari puntati anche su Riccardo Rabino (Atletica Saluzzo) e sull’altro azzurrino Stefano Martinelli (Csi Morbegno), penalizzato però nella somma dai punti dal decimo posto nella prova di apertura. Più aperto pare invece il confronto in campo femminile, con le under 20 impegnate su due tornate di un giro di circa 2300 metri. Dopo gli Europei di Kamnik, Marta Menditto è tornata al primo amore, ovvero alla versione off-road del triathlon, specialità nella quale proprio nei giorni iridati di Premana ha fatto faville in campo continentale. Il successo nella prima prova pone l’alessandrina in vantaggio rispetto alle altre azzurrine, ma Gaia Colli (Apd Pont Saint Martin), Paola Varano (Gs Bognanco) e Linda Palumbo (Atletica Clarina Trentino) sembrano ben attrezzate per riaprire sino in fondo la sfida al titolo tricolore. Da seguire con attenzione anche Anna Frigerio (Atletica Lecco-Colombo), atleta di casa e azzurrina tanto in Slovenia quanto a Premana.

GARE SENIORES - L’assenza forzata di Valentina Belotti, il ruolo di guastafeste in capo ai gemelli Dematteis: ecco riassunti, sin da subito, alcuni temi della vigilia, con Alice Gaggi (La Racastello) grande favorita allora per il successo finale e con una prova maschile dall’esito invece tutt’altro che scontato, con doppia sfida tra Atletica Valli Bergamasche e Atletica Valle Brembana. Donne per prime, impegnate sullo stesso tracciato degli juniores uomini (un giro piccolo più un giro grande per un totale di circa 7600 metri). Ad Arco fu dominio per la Belotti, ancora purtroppo ai box per l’infortunio al tendine destro che l’ha costretta a rinunciare anche all’iride di Premana. Alle sue spalle, nell’ordine, chiusero Alice Gaggi, Samantha Galassi (La Recastello) e Sara Bottarelli (Freezone), con la bilancia della vigilia tesa allora a favore della valtellinese, apparsa più in palla delle altre anche domenica scorsa sui sentieri di Malonno. Per le posizioni più nobili della classifica finale, attese importanti anche per Arianna Oregioni (Gp Santi Nuova Olonio), Camilla Magliano (Podistica Torino), Gloria Giudici (Freezone) e Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini), mentre per il titolo promesse la candidatura più forte rimane quella di Roberta Ciappini (Csi Morbegno).
Uomini in gara invece su due giri del percorso più lungo, per un totale di poco più di 10,5 km di gara. Ultimi confronti alla mano - il Fletta Trail di Malonno in testa - favorito numero uno per il successo di giornata pare poter nuovamente essere Bernard Dematteis (Corrintine), tagliato fuori però dalla corsa al successo finale dal risultato della prima prova, quando ad Arco, al suo rientro agonistico, finì lontano dai migliori. Così come già nel 2015, tanto Bernard quanto il gemello Martin, potrebbero mischiare un poco le carte là davanti nelle primissime posizioni, inserendosi magari tra i diretti rivali per il successo finale.
La classifica della prima prova, in chiave tricolore, recita nell’ordine Chevrier, Maestri, Baldaccini e Puppi, ovvero quattro degli azzurri protagonisti nell’ultimo mese di gare. Xavier e Cesare, portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche, Alex e Francesco, in maglia dell’Atletica Valle Brembana, in Trentino chiusero nello spazio di soli diciassette secondi dopo quasi un’ora di gara. Visti i risvolti alterni delle altre sfide stagionali, tra fisiologici cali di forma e desideri di conferme o rivalse, meglio forse non fare troppi calcoli e rinviare a domenica pomeriggio ogni altra considerazione riguardante il successo finale.
In chiave under 23, la prima prova portò alla ribalta Davide Magnini (Ras Courmayeur), ma il trentino domenica prossima potrebbe anche non essere al via, lasciando in tal caso strada aperta soprattutto a Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana), già protagonista ad Arco con il suo settimo posto assoluto. Per il bergamasco i pericoli maggiori vengono dai trentini Marco Filosi e Alberto Vender (Sa Valchiese), con Luigi Cristani (Atletica Alta Valtellina) e Andrea Nicolo (Ug Biella) nel ruolo di possibili outsider.


Domenica e' tempo di San Fermo Trail

Penultima tappa del La Sportiva Mountain Running Cup

In vista della finalissima, prevista per domenica 3 settembre sulle vette sondriesi della International Rosetta SkyRace, domenica il circuito La Sportiva Mountain Running Cup farà scalo sull’Altopiano del Sole per la terza new entry 2017. Tutto pronto a Borno per una San Fermo Trail che si preannuncia davvero combattuta. La kermesse proposta dall’Evolution Team vedrà al via il due volte vincitore di questa gara Fabio Bazzana alla ricerca di uno storico tris sui 23 km con 1500 m di dislivello che lo scorso anno assegnarono i titoli italiani Fidal di trail corto. In lizza per un piazzamento di rilievo, in vista della chiusura iscrizioni fissata per domenica mattina, anche dell’Esercito Daniel Antonioli e gli atleti del team Crazy Idea Gil Pintarelli, Andrea Debiasi, Marco Leoni.
 
IL PROGRAMMA - Si inizia sabato alle 15 con la ‘Family run’, passeggiata non competitiva adatta a tutti che dopo la partenza in piazza si sviluppa lungo il percorso che porta al Lago di Lova, con rientro ad anello sempre in piazza dove un Nutella party attende tutti i partecipanti. Domenica mattina alle 9 è previsto lo start della quinta tappa del circuito La Sportiva Mountain Running Cup. Nel dopo gara pasta party e alle 15, in piazza, le premiazioni.
 
LA GARA - Il via agli oltre 200 atleti già accreditati sarà dato in piazza Giovanni Paolo II, corsa per il centro storico fino ad imboccare la prima impegnativa salita che attraverso il bosco porta dalla località Avendone (1.100 metri) alla malga Moren prima e al rifugio San Fermo dopo (1.868 metri). Da qui si imbocca il sentiero alto per il rifugio Laeng ed è in questo tratto che si incontra il punto più alto della gara, i 1.922 metri del monte Arano. Dal Laeng alla malga Mignone la prima discesa. Gli atleti saranno chiamati ad una nuova e impegnativa salita verso il colle Mignone e la località L’Agol prima di una nuova discesa fino al lago di Lova. Costeggiato lo specchio d’acqua simbolo di Borno l’ultima discesa fino alla piazza che tornerà ad abbracciare i partecipanti alla San Fermo Trail. In totale 23 chilometri e 1.500 metri di dislivello positivo, per un percorso tecnico, impegnativo ma dal panorama unico, sull’Altopiano del Sole e sul gruppo dell’Adamello. Lungo tutto il tracciato saranno dislocati oltre cento volontari di numerose associazioni che si occuperanno dei punti ristoro. La sicurezza sarà affidata agli uomini del soccorso alpino.
 
IL CIRCUITO - Dopo i successi di Trentapassi, Ledro, Stava e Skylakes, a guidare la classifica provvisoria è il campione 2016 Paolo Bert (257 punti). Al femminile, è invece balzata al comando l’azzurra di corsa in montagna lunghe distanze Lisa Buzzoni.
Nel ranking maschile, alle spalle di Bert, troviamo l’altoatesino Martin Stofner con 193 punti. Terza piazza per Andrea Debiasi (186 punti). Per quanto riguarda invece la classifica femminile, forte dei punti jolly ottenuti alla la Skylakes, Lisa Buzzoni guadagna la testa del circuito con 181 punti. Sue dirette inseguitrici la lecchese Francesca Rusconi, seconda a 151 punti, e la veterana Ida Parisi staccata da quest’ultima di 3 punti. Vicinissima al podio anche Antonella Confortola (142).


Sci ripido: cronache di una stagione ordinaria

Su Skialper di agosto-settembre le principali discese del 2017

Agosto è il mese in cui puntualmente si tirano le somme della stagione del ripido. Infatti si sa che generalmente per lo sci di esplorazione e quello su grandi pareti si attendono proprio le condizioni del pieno della primavera, che spesso sanno regalare un buon manto da sciare anche dove abitualmente si trova del ghiaccio. Se l’anno scorso è stato anomalo con gran disappunto degli appassionati degli itinerari più invernali, ma poi si è riscattato alla grandissima da aprile in poi, regalando momenti epici in molte zone alpine, la stagione 2016-2017 è stata decisamente più anonima dal punto di vista delle condizioni. Però, anche in anni non eccezionali come questo, anzi del tutto ordinari, si scia eccome. Nel Bianco quasi tutte le linee tra Miage, Midi e Argentière sono state ripetute. Insomma, discese che fino a meno di dieci anni fa erano percorse poche volte l’anno ormai per materiali e livello tecnico possono essere reputate dei classiconi. E poi nel 2016-2017 si sono iniziati ad apprezzare i primi frutti dell’opera cult della passata stagione dove nel film La Liste Jérémie Heitz ha mostrato a tutti cosa può fare la gente col livello, quello vero, se si mette a sciare certi pendii in certe condizioni tendenti al polveroso. E quindi si sono potute registrare tutta una serie di discese, fino ad ora affrontate ‘con una certa cautela’, la Mallory all’Aiguille du Midi per citarne una simbolo, che sono state percorse in stile Heitz: fluidità massima, 120 mm sotto al piede, rocker e giù. E poi una quarantina di itinerari inediti negli Écrins e non solo… su Skialper di agosto-settembre il consueto bollettino della stagione dello sci ripido a cura di Andrea Bormida. Da non perdere!


Sierre Zinal, sono cinque per Kilian

La keniana Murigi vince la gara rosa, quinta Silvia Rampazzo

Quinto successo alla Sierre Zinal per Kilian Jornet Burgada, eguagliando il record di Ricardo Mejía: il catalano ha chiuso i 31 km con 2.200 metri di dislivello in 2h33’05’’, un bel biglietto da visita per il prossimo UTMB. Alle sue spalle il britannico Rob Simpson in 2h33’19”, terzo lo statunitense Max King in 2h34’04”; ai piedi del podio l’eritreo Petro Mamu e lo svizzero Matthias Kyburz; quindi lo svizzero Stephan Wenk, il francese Thibault Baronian, il colombiano Herrera  Rodriguez con nono Marco De Gasperi.
Al femminile titolo per la keniana Lucy Wambui Murigi in 2h58’39” che precede la tedesca Michelle Maier in 3h05’11” e la francese Amandine Ferrato in 3h09’42”, quarta l’altra francese Céline Jeannier con quinta Silvia Rampazzo. Due azzurre nelle 15: ottava Gloria  Giudici, dodicesima Ivana Iozzia.


VUT, arriva anche la PerCorri la Valmalenco

Oltre alle distanze lunghe anche una prova per tutti

Valmalenco Ultradistance Trail, un evento per tutti. Oltre alla prova individuale da 87km (6900m D+) e una formula staffetta a 3 elementi (31km - 39km - 17km), sta riscuotendo molto interesse anche PerCorri la Valmalenco, la competizione di mountain running della domenica con partenza dal capoluogo sondriese e arrivo al village race di Caspoggio. Voluta e proposta in stretta sinergia con la Comunità Montana Valtellina di Sondrio, vuole essere un’ottima occasione per avvicinare il grande pubblico, i neofiti della corsa e genitori con figli al seguito. Tutti insieme punteranno il traguardo sfruttando il nuovissimo Sentiero Rusca.  
VUT è in programma a fine mese (venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 agosto) e si propone come un vero e proprio happening dell’outdoor running. Chiuse le iscrizioni sulle due prove lunghe con un totale di 319 concorrenti (163 ultra runner e 52 staffette) ora il comitato organizzatore sta focalizzando l’attenzione sulla gara domenicale, una gara per tutti. «Il Sentiero Rusca rappresenta la grande opportunità di raggiungere il cuore della Valmalenco partendo dal capoluogo in bicicletta o a piedi lungo un percorso dedicato e protetto, arricchito da aree di sosta attrezzate – ha confermato il presidente della Comunità Montana di Sondrio Tiziano Maffezzini -.  E ancor più la Valmalenco collegata col sentiero Valtellina, la grande opportunità di unire il fondovalle con le montagne più importanti della media valle. Un percorso che si sviluppa in un ambiente straordinario immerso nel verde, affiancato dalle fresche acque del  torrente Mallero, attraverso paesaggi affascinanti».
Da qui l’idea di associare alla tecnica e estenuante cavalcata alpina sull’Alta Via, un altro evento dedicato a chi ama la montagne e lo sport, pur non essendo un ‘super atleta’. Una doppia partenza, per valorizzare per corso di sicuro appeal: «PerCorri la Valmalenco nasce con l’intento di far conoscere l’importante itinerario, oggi completato  e perfettamente percorribile, affinché diventi l’opportunità per risalire la Valmalenco a piedi o in mountain-bike, lungo il fiume, sia dal semplice passeggiatore della domenica che dallo sportivo allenato e preparato, o da chi vuole vivere la montagna a diretto contatto della natura evitando i mezzi motorizzati – ha continuato Maffezzini -. In qualunque modo lo si percorra non si potrà che rimanere affascinati dallo scenario di rara bellezza su cui il Sentiero si snoda».
Le iscrizioni verranno raccolte la mattina in zona partenza. Il ritrovo di PerCorri la Valmalenco è fissato per domenica 27 alle 8 in piazza Campello a Sondrio, lo start sarà dato alle 9 (I meno allenati e famiglie, potranno invece partire da Torre Santa Maria affrontando solo l’ultima parte del percorso).
Maggiori informazioni su www.ultravalmalenco.com
  
Programma VUT
Venerdì ore 24: partenza gare
Sabato ore 9: previsione arrivo 1ª staffetta
Sabato ore 11: previsione arrivo primo atleta gara lunga 
Sabato sera: aspettando l'ultimo concorrente, festa & musica dal vivo
Domenica mattina: gara non competitiva aperta a tutti con partenza da Sondrio
 
 


FlettaTrail a Bernard Dematteis e Alice Gaggi

Grande spettacolo nella classica di Malonno

Dopo lo spettacolo del kilometro verticale di sabato ecco puntuale il classico FlettaTrail, giunto all’edizione numero 54. Oltre 250 i partenti (record) a sfidarsi sui sentieri di Malonno: è stata subito gara vera con un gruppetto di quattro che attaccava insieme il mitico ‘Muro di Dùrna’, Bernard Dematteis (Corrintime) a fare la voce grossa ma era Cesare Maestri (Atletica Valli Bergamasche) a vincere il ‘GPM Grimpeurì di Odecla, precedendo nell’ordine Berny, Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana) e Xavier Chevrier (Atletica Valli Bergamasche Leffe), dietro si creava già un distacco significativo dove i migliori inseguitori risultavano essere Marco Moletto (Applerun) e Arnaud Bonin (Scott France).
Il successivo scollinamento in località Tedda segnava un momento decisivo, attacco violento di Bernard Dematteis che si involava sulla discesa di Moscio ed alla ripresa della salita il vantaggio iniziava a dilatarsi fino a raggiungere il minuto al GPM Compressort del Campass.
Dietro stupenda lotta tra Xavier Chevrier e Cesare Maestri con il Valdostano che dapprima pareva poter scappar via ma veniva raggiunto sulla discesa di Pra Del Biss per iniziare insieme al compagno di squadra un inseguimento appassionante al leader della gara. Bene Puppi che continuava a controllare la propria quarta posizione tenendo a distanza gli inseguitori più pericolosi.
Grande finale per Berny Dematteis in piazza Repubblica, un pubblico incredibile lo accoglieva di nuovo trionfatore di una gara con cui il gemello del Monviso ha da sempre un rapporto speciale e che aveva già fatto sua nel 2014 e nel 2015 prima della parentesi Petro Mamu: resiste l’1h25’45” del fenomeno eritreo ma Dematteis ci è andato vicino sul serio, il crono di 1h26’’08” è la seconda prestazione di sempre a Malonno. Dietro nessuno ha mollato un centimetro, sul podio stellare salgono a braccetto Cesare Maestri e Xavier Chevrier, per il magic-duo delle Valli Bergamasche Leffe arriva un finale di 1h27’34”, rispettivamente il terzo ed il quarto crono di tutti i tempi a conferma di una gara vera e memorabile. Puppi continua il momento magico, suo il quarto posto e la conferma di un campione duttile e dalla incredibile capacità di rigenerarsi in tempi brevissimi. Anche lui sotto l’ora e trenta, il crono dice 1h28’28”
Malonno sogna col suo capitano, Emanuele Manzi (US Malonno) regala ennesima prova di classe ed è quinto precedendo nell’ordine Luca Cagnati, Marco Moletto, Arnaud Bonin, Marco Filosi ed Ondrej Fejfar

GARA ROSA -
La gara donne seguiva lo spartito annunciato con la partenza a tutta di Camilla Magliano (Podistica Torino) subito ben marcata dalle favorite, Sara Bottarelli (Freezone) ed Alice Gaggi (La Recastello). La bresciana della Freezone detentrice del titolo e del record non trovava questa volta il guizzo e la giornata perfetta preferendo rimanere coperta e controllare le mosse delle avversarie. Gaggi capiva ben presto di essere in giornata di grazia e sul tratto più corribile tra Narcos ed il Campass scappava via accumulando un vantaggio amministrato egregiamente nella discesa tra Loritto, Corne e Lava. La valtellinese si presentava in perfetta solitudine sul traguardo di piazza Repubblica, 1h42’45” il suo crono, terzo tempo di sempre e suo personale al FlettaTrail. Dietro per la Magliano iniziava la crisi con Sara Bottarelli prontissima a sferrare l’attacco decisivo per assicurarsi la piazza d’onore, la torinese nel finale pagava dazio e veniva rimontata e passata anche da una sorprendente Samantha Galassi (La Recastello) pazza di gioia sulla linea del traguardo per il suo miglior tempo a Malonno ed un podio insperato, accolto con grandi festeggiamenti dopo l’opaca prova nel vertikal. Magliano quarta, una sempre più solida Elisa Compagnoni (Atletica Alta Valtellina) quinta, la giovanissima britannica Heidi Davies sesta e poi ancora nell’ordine Stefania Cotti Cottini, Nadia Franzini, Daniela Rota e Lara Bonora chiudono la top-ten femminile.

COMBINATA -
Nella combinata Vertikal+Trail vince Bernard Dematteis, davanti a Francesco Puppi e ad Emanuele Manzi. Al femminile il double riesce una volta ancora ad Alice Gaggi che precede Sara Bottarelli e Camilla Magliano.

 


Iscriviti alla newsletter


Mulatero Editore utilizzerà le informazioni fornite in questo modulo per inviare newsletter, fornire aggiornamenti ed iniziative di marketing.
Per informazioni sulla nostra Policy puoi consultare questo link: (Privacy Policy)

Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento a piè di pagina delle nostre e-mail.

Abbonati a Skialper

6 numeri direttamente a casa tua
43 €per 6 numeri

La nostra sede

MULATERO EDITORE
via Giovanni Flecchia, 58
10010 – Piverone (TO) – Italy
tel ‭0125 72615‬
info@mulatero.it – www.mulatero.it
P.iva e C.F. 08903180019

SKIALPER
è una rivista cartacea a diffusione nazionale.

Numero Registro Stampa 51 (già autorizzazione del tribunale di Torino n. 4855 del 05/12/1995).
La Mulatero Editore è iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il numero 21697

Privacy Policy - Cookie Policy

Privacy Preference Center

X