Mongolia Split Experience

Si chiamano Cinque Santi e sono le cinque vette più alte della Mongolia, nella selvaggia regione del parco nazionale di Tavan Bogd. Una zona dove le lande desolate percorse dagli uomini a cavallo che controllano le greggi libere di pascolare per centinaia di chilometri lasciano improvvisamente spazio a vette ricoperte da roccia e ghiacciai.

EMOZIONI CON LA TAVOLA - «Dal campo base le vediamo tutte queste montagne e a guardare i versanti ripidi carichi di neve primaverile e ghiaccio blu eterno siamo un po’ intimoriti e iniziamo a capire che sarà una bella sfida arrivare al punto di partenza di una delle tante linee di discesa che abbiamo sognato - scrive Mirte van Dijk, foto-giornalista olandese autrice dell’articolo che pubblichiamo su Skialper di ottobre-novembre -. Dopo un giorno sul ghiacciaio abbiamo definitivamente capito che niente qui è come sembra. Abbiamo completamente sottovalutato i tempi di avvicinamento. Per arrivare in vetta devi prima scendere la morena per due ore, poi attraversare il ghiaccio rugoso e in parte sciolto del ghiacciaio per tre ore prima di potere iniziare la salita vera e propria. Dopo questa sfacchinata capisci che le tue curve non sono mai state così senza senso: un giorno in quota significa dodici ore a camminare e arrampicare. Scendere con la split dura 20 secondi. Punto. Ma quando ti trovi negli Altai, un posto che non ha mai visto una tavola da split nella sua storia, capisci che ogni curva diventa d’oro».

TEAM MONGOLIA - La spedizione ai Cinque Santi è stata l’occasione per un’avventura condivisa da alcuni boarder europei e i pochi interpreti delle discese con la tavola da splitboard mongoli, a partire da Battulga Gantulga, fondatore della Mongolian Professional Snowboard Federation. Nel Paese asiatico gli sport invernali sono praticati quasi esclusivamente in una piccola località sciistica alle porte della capitale Ulaanbataar e il reportage sui Monti Altai mette la lente d’ingrandimento sugli straordinari paesaggi delle regioni più selvagge, le genti e la cultura del grande Paese asiatico. Si parla anche di tsuivan. Cosa significa? Basta leggere l’articolo su Skialper di ottobre-novembre…

Skialper 114 di ottobre-novembre è disponibile nelle migliori edicole al costo di 6 euro ed è già scaricabile nell’apposita app Skialper per dispositivi Android e iOS, disponibile gratuitamente nell’App Store e in Play Store.

 


Atletica Valli Bergamasche Leffe tricolore al Vanoni

La Recastello Radici Group oro al femminile

Staffette tricolore al Trofeo Ezio Vanoni. Una gara storica, quella di Morbegno, che ha festeggiato le sessanta edizioni con i campionati Italiani di staffette. Lo scudetto è andato all’Atletica Valli Bergamasche Leffe e al La Recastello Radici Group. Nella gara maschile il team bergamasco con Luca Cagnati, Xavier Chevrier e Cesare Maestri si aggiudica il ‘derby’ con Atletica Valle Brembana, argento con Nadir Cavagna, Francesco Puppi e Alex Baldaccini. Terzo il team scozzese con Robbie Simpson, Ross Gollan e Andrew Douglas, quarto quello francese con Didier Zago, Arnaud Bonin, Emmanuel Meyssat, con quinta (e bronzo tricolore) per La Recastello Radici Group con Antonio Toninelli, Luca Magri e Francesco Della Torre. Al femminile vince la Repubblica Ceca con Pavla Shorna e Kamila Greogorova, seconde e campionesse d’Italia Samantha Galassi e Alice Gaggi del La Recastello Radici Group, quindi il Free-Zone con Sara Bottarelli e Barbara Bani e il GS Orecchiella Garfagnana con Anna Laura Mugno e Celine  Iranzi. Le maglie tricolori Juniores vanno al Gs Quantin (Mihail Sirbu e Isacco Costa) e all’Atletica Clarina Trentino (Marianna Tavonatti e Linda Palumbo).
 


Oxeego Stivo On The Rock a Andrea Debiasi

Federica Iachelini prima nella gara rosa

Tempo di Oxeego Stivo On The Rock domenica a Mori. Nella sky marathon vittoria di Andrea Debiasi: il portacolori del Team Crazy ha chiuso i 36 km in 3h47’45”, davanti ai due alfieri La Sportiva Andreas Reiterer (3h49’29”) e Nicola Giovanelli (4h04’40”). Quarto Christian Modena, quinto Davide Delladdio, con Emilio Pasqualini, Manuel Degasperi, Enzo Romeri, Oswald Wenin e Mirco Ferrazza a completare la top ten. Al femminile a segno Federica Iachelini in 5h23’18” su Tina Angela Sbrissa in 5h28’53” e Elisabeth Laimer in 5h43’57”, quindi Francesca Furlani e Ida Parisi. Nella sky race di 26 km successo di Lorenzo Andreolli in 2h49’49” su Matteo Perli in 2h50’12” e Federico Bottamedi in 2h54’33”, mentre sul podio rosa sono salite Fabiana Rapezzi (3h18’53”), Silvia Tomasini (3h28’58”) e Loredana Gaddo (3h40’47”).

 


Panta rei, un documentario dai sentieri del Tor

Lunedi' la presentazione a Milano

Un documentario ‘metafisico’ lo chiamano gli autori. Lunedì 23 ottobre alle ore 16.25 al Milano Montagna Festival, Luca Albrisi e Alfredo Croce di Pillow Lab, casa di produzione trentina ormai da anni attiva nel settore outdoor, presentano Panta Rei, girato sui sentieri del Tor des Géants. Le emozioni della gara, le persone, le storie, dopo innumerevoli ore trascorse sui sentieri del endurance trail valdostano e dai tanti incontri derivanti da queste esperienze.


Colpo di Marcello Ugazio alla Bellagio Skyrace

Nella gara rosa prima Denisa Dragomir

Bellagio Skyrace con colpo di scena, vince il giovane triatleta Marcello Ugazio sbaragliando l’agguerrita e fortissima concorrenza di Julius Kipngetich Rono, Fabio Bazzana, Gil Pintarelli, Chris Artur e Cristian Minoggio. In rosa Denisa Dragomir mette in fila Paola Gelpi e Lisa Buzzoni. Quasi 600 gli atleti giunti a Bellagio per gli eventi orchestrati dal Bellagio Sky Team.

BELLAGIO SKYRACE - Il keniano della Valetudo Julius Kipngetich Rono specialista della pista e della strada si è portato presto al comando e nessuno è riuscito a tenere i suoi ritmi. Al suo inseguimento il triatleta novarese di Galliate Marcello Ugazio (Atletica Bellinzago) e dietro di lui gli altri top runner. La situazione è cambiata nell’ultimo ripido strappo prima della cima del San Primo. Il ventunenne vice campione del mondo Under 23 di triatlhon ha potuto esprimere in questo tratto di aspra salita la potenza del triatleta superando il keniano.
Sul gpm Ugazio passa in solitaria e a tutta velocità si lancia della discesa che riporta a Bellagio. Nei tratti tecnici dà il massimo, sa che quando la strada spiana la ‘scheggia’ della Valetudo può rientrare in un istante. Nei tratti pianeggianti Julius Kipngetich Rono si fa sotto, ma non abbastanza. La strategia di Ugazio funziona, il suo ritmo è troppo elevato e il keniano non lo raggiunge nemmeno nel finale. Gli applausi sul lungolago Europa sono tutti per il giovane novarese, che dopo un dodicesimo posto e un sesto, riesce finalmente a fare il salto di qualità, conquistando la quarta edizione della Bellagio Skyrace, risultato di tutto rispetto davanti ai campioni della disciplina. 2h31’41” il suo crono finale. Julius Kipngetich Rono ha messo al collo la medaglia d’argento concludendo in 2h32’23”. Sul terzo gradino del podio, in 2h32’54”, Fabio Bazzana (Gav Vertova), piazzamento guadagnato dopo una notevole rimonta in discesa che l’ha fatto risalire di tre posizioni. 2h32’54”. Nella top ten Gil Pintarelli, l’inglese Chris Arthur, Cristian Minoggio (secondo nel vertical), Gabriele Bacchion, Paolo Poli, Stefano Butti e Simone Diviggiano.
Nella gara femminile la rumena Denisa Dragomir, dopo il secondo posto dello scorso anno, era più determinata che mai nel migliorare la prestazione. Una gara sempre davanti la sua: l’atleta Valetudo è transitata sulla linea del traguardo in 2h56’01”, prima donna e quattordicesima nella graduatoria assoluta.
In seconda posizione, con il finish time di 2h38’39”, la beniamina di casa Paola Gelpi, new entry e già valorosa atleta del team La Sportiva proveniente dal canottaggio. Alle sue spalle la compagna di squadra Lisa Buzzoni, azzurra medaglia d’oro a squadre di corsa in montagna, che oggi ha terminato la sky in 3h11’15”. Nelle migliori dieci Sara Rapezzi, Debora Benedetti, Elisa Pallini, Cecilia Pedroni, Giovanna Cavalli, Martina Brambilla e Giuliana Arrigoni.​ Gara valida come penultima prova del circuito Lombardia Running by Valetudo.​

BELLAGIO HALF SKYRACE - Nella più accessibile Bellagio Half Skyrace, pensata per i neofiti e per coloro che preferiscono le distanze più brevi, la vittoria assoluta è andata a Stefano Villa di Osa Valmadrera che ha completato i 14.5 km in 1h19’11” davanti a Roberto Antonelli (Altitude Race in 1h19’36”) e Lorenzo Beltrami (1h19’48”). Quarto Francesco Riva (Sev Valmadrera) e quinto il campione del mondo di canottaggio Gabriel Soares in divisa Nsc Bellagio Sky Team. In rosa la neofita Arianna Tagliaferri (As Premana), classe 1996 al pari di Villa, ha vinto in 1h43’51”, dietro di lei Silvia Agostinelli (Altitude Race in 1h47’03”) e Serena Scalvini (Atletica Valle Brembana in 1h47’57”).


UTLO nel segno di Manser e Canepa

Nella 82k vincono Klein e Salvetti

Alla Vibram Ultra Trail Lago d'Orta festeggiano Walter Manser e Francesca Canepa. Lo svizzero taglia il traguardo dopo 118,8 km e 7.200 metri di dislivello in 14h55’03”, precedendo Giulio Ornati del Team Salomon (15h33’19”) con il francese del Team Scott Remi Berchet a completare il podio (16h02’43”), quarto Roberto Mastrotto, quinto Michael Dola, con il tedesco Tim Wortmann, Daniele Fornoni, Nicola Poggi, Simone Tucci e lo svizzero Rene Brauen nella top ten.
La valdostana del Team Montblanc chiude in 19h29’23”, in un testa a testa serrato con Anna Biasin in 19h31’11”, con terza la britannica Zoe Salt in 20h41’39”, quarta l’olandese Kim  Mulder, quinta Guendalina Sibona.

LE ALTRE DISTANZE - Nella 82 km vittoria del tedesco Johannes Klein in 9h42’01” su Carlo Salvetti in 9h47’35” e il francese Alban Berson in 10h06’29”, quarto lo svizzero Matthieu Girard, quinto Gianluca Galeati. La britannica Rachael Campbell si aggiudica la gara rosa in 12h10’35”, sulla ceca Andrea Vlasakova (12h47’55”) e la connazionale Sophie Amy Grant (13h01’10”); ai piede del podio lo svizzera Dusch Kerstin e l’olandese Janne Geurts. Nella 57 km a segno Riccardo Borgialli in 5h54’20” sullo svizzero Roberto Delorenzi in 5h59’52” e Stefano Rinaldi in 6h03’08, quindi Stefano Radaelli e Marco Zanchi. Sul podio rosa sale sul gradino più alto la svedese Sofie Strömberg in 7h12’55” su Lisa Borzani (8h17’48”)  e Francesca Ferrari in 8h20’04”, quarta la tedesca Susanna Hempel, quinta Vera Mazzarello. Nella 34 km, infine a segno lo svizzero Matteo Ceresa e la tedesca Susi Lell.


Antonioli e Bianchi vincono NscK1 Vertical

Domani in programma Bellagio Skyrace e Half Skyrace

A dare il via al fine settimana di Bellagio è stata la vertical NscK1, con gli atleti radunati oggi nell’antico e pittoresco borgo di San Giovanni, adagiato fra il lago e la montagna. In griglia di partenza anche Daniel Antonioli, Cristian Minoggio e Gabriel Soares, tutti e tre intenzionati a prendere parte pure alle gare di domenica. Il tracciato di 4,5 km solo up ha condotto i runner 810 metri più in alto, sul Belvedere del monte Nuvolone.

UOMINI - Pronti via e Cristian Minoggio ha preso subito un certo vantaggio sul gruppetto degli inseguitori composto da Davide Panzeri, Daniel Antonioli e Gabriel Soares. Intorno a metà gara Antonioli è evaso dal gruppetto riportandosi su Minoggio. I due hanno corso appaiati per il resto della salita. In prossimità del finale il soldato dell’esercito ha allungato guadagnando quel vantaggio che gli è stato sufficiente per guadagnarsi la vittoria, conquistata praticamente in volata. Secondo posto dunque per l’asso Valetudo Cristian Minoggio e terza piazza per il ciclista Davide Panzeri. Nella top five il giovane talento del canottaggio mondiale Gabriel Soares e il toscano della Carvico Francesco Bracci.

DONNE - In rosa netta vittoria di Ilaria Bianchi in maglia Recastello davanti a Chiara Fumagalli dei Bocia Verano Brianza e Cecilia Pedroni dei Trailrunners Finale Ligure. Nelle migliori cinque Raffaella Colzani e Costanza Del Bravo. Segnaliamo il settimo posto di Elisabetta Sancassani, la campionessa bellagina di canottaggio. «Sono partito piano – ha dichiarato il vincitore Daniel Antonioli – perché quest’anno ho fatto più sky che vk e non ero troppo preparato. Gli avversari erano agguerriti ma quando ho impostato il mio ritmo sono riuscito a raggiungere Minoggio e con lui me la sono giocata nel finale. Ho allungato quando ho sentito il rumore dei campanacci e il tifo, segno che eravamo vicini alla meta.

PROGRAMMA - Chiuso il sipario sulla prima giornata, domenica sarà il turno delle gare più lunghe. Bellagio Skyrace e Bellagio Half Skyrace partiranno alle ore 9.00 dalla piazza Mazzini, cuore nevralgico di Bellagio, per avviarsi verso la cima più elevata del triangolo lariano, il San Primo, ma solo gli iscritti alla skyrace percorreranno i due panoramici chilometri della cresta del monte che sovrasta Bellagio. Linea d’arrivo per entrambe le gare sul lungolago Europa.


Philip Goetsch: nuovo record del mondo vertical a Fully

Al femminile successo della Dewalle. Quinto posto per la Magliano

Gran finale del Vertical Kilometer World Circuit questa mattina a Fully, in Svizzera, dove nel 2014 Urban Zemmer era stato il primo uomo scendere sotto i 30 minuti. Oggi a fare notizia è il nuovo record mondiale di Philip Goetsch, che abbassa di ben 49 secondi il crono di Zemmer, chiudendo in 28’53’’. Goetsch, già vincitore degli Europei a Limone nello scorso dine settimana, ha avuto ragione dello svizzero Thmas Terrettaz (30’34’’) e di Davide Magnini (30’37’’). Quarto Patrick Facchini, quindi il valdostano Henri Aymonod, sesto Remi Bonnet. Al femminile successo della francese Christel Dewalle in 35’10’’ sulla svizzera Viktoria Kreuzer (37’37’’) e la francese Jessica Pardin (38’16’’). Quinto posto per Camilla Magliano che chiude la sua prima stagione della corsa tra i monti con un altro risultato di prestigio. Ottava Francesca Rossi, In norvegese Stian Angermund-Vik si è aggiudicato il nuovo circuito mondiale davanti a Patrick Facchini e allo sloveno Nejc Kuhar, mentre la spagnola Laura Orgué ha dominato il ranking femminile davanti a Viktoria Kreuzer e Stephanie Jimenez.


Girondel e Huser vincono la Diagonale des Fous

Secondo Antoine Guillon, Ruzza ventiduesimo

La Diagonale des Fous, tradizionale appuntamento cento miglia dell’Ultra Trail World Tour sull’isola di La Reunion, nell’Oceano Indiano, in programma tra il 19 e il 22 ottobre (in totale sono quattro trail), ha visto la vittoria di Benoit Girondel in 23h53’53’’ su Antoine Guillon (24h26’12’’, con questo sono sette podi e una vittoria alla Diagonale) e Guillaume Beauxis (25h09’58’’). Stefano Ruzza del Team Vibram (settimo nel 2014) è arrivato ventiduesimo, mentre il podio femminile vede la vittoria di Andrea Huser in 26h34’52’’ (già prima l’anno scorso e terza nel 2015) su Emilie Lecomte (29h02’26’’, per lei due vittorie e un secondo posto a La Reunion) e Marcelle Puy (30h58’58’’).


Kilian operato alle spalle

Stop di tre-cinque settimane e recupero completo in sei mesi

L’operazione ieri alla clinica Teknon di Barcellona ad opera dei dottori Josep Maria Buló e Jaume Villaró, con la presenza del medico personale di Kilian Jornet, Dani Brotons: un intervento alle spalle per ovviare ia problemi riscontrati spesso (l’ultima volta alla Hardrock 100, nel luglio scorso) a seguito di una caduta sugli sci di qualche anno fa. Da allora le spalle sono state il tallone d’Achille di Kilian ed è per questo che l’atleta catalano ha deciso di intervenire alla radice del problema. Lo stop previsto è di tre-cinque settimane nelle quali le spalle dovranno rimanere immobilizzate e cinque-sei mesi per un recupero completo. Come conseguenza dell’operazione e della convalescenza Jornet ha dovuto rinviare il tentativo di record del Bob Graham Round e si prevede un autunno e una stagione sciistica tranquilla: probabilmente niente Coppa del Mondo e rientro per le classiche La Grande Course. «Quando sarò tornato al cento per cento deciderò i piani per l’inverno per il momento penso solo a recuperare: non mi sono fermato più di una settimana dal 2006, il mio corpo ne ha bisogno» ha commentato Kilian.


È tempo di Bellagio Skyrace

Sabato debutta il vertical, domenica la gara

Bellagio si prepara ad accogliere i runner nel lungo weekend della Nsc Bellagio Sky Team. Sabato pomeriggio spazio alla prima edizione del vertical NscK1, 4,3 km di sviluppo e 810 metri di dislivello con partenza dalla piazza della frazione San Giovanni e arrivo ai 1059 metri del Belvedere del monte Nuvolone. Domenica mattina sul lungolago di Bellagio il via delle altre prove: Bellagio Skyrace (28,5 km e 1850 m d+, gpm monte San Primo), Bellagio Half Skyrace (14,5 km e 950 m d+) e Bellagio Mini Skyrace (non competitiva per bambini e ragazzi nei giardini di Villa Melzi).
Il tracciato delle prove di domenica lo descrive il campione di canottaggio – e di skyrunning – Franco Sancassani. «La partenza in linea verrà data alle ore 9 nella centralissima piazza Mazzini, subito si imbocca la salita Serbelloni, scalinata del borgo, poi si attraversano le caratteristiche frazioni di Aureggio, Taronico e Suira. Percorrendo la ‘rampa dei mulini del Perlo’, ascesa che i ciclisti fedeli al Ghisallo ben conoscono, ci si immette definitivamente su mulattiera e sentieri montani che conducono alla vetta del monte San Primo (1680 metri). Solo gli iscritti alla skyrace potranno gustarsi lo scenario dei due chilometri di sentiero su pascolo che delineano la cresta del San Primo. Il resto lo raccontano le splendide foto che si trovano sul sito ufficiale www.bellagioskyteam.it». L’arrivo invece è posto come di consueto sul lungolago Europa.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.
Tra gli attesi protagonisti Daniel Antonioli (vincitore nel 2014 e secondo per due stagioni consecutive), Gil Pintarelli, Fabio Bazzana, Cristian Minoggio e Stefano Butti. La sorpresa dell’ultimo minuto è la partecipazione di Julius Kipngetich Rono, keniano specialista della pista e della strada, con un best time sulla mezza maratona al di sotto d​i 1h03′. In campo femminile oltre alla fuoriclasse rumena Denisa Dragomir sono attese le Laspo girl Lisa Buzzoni e Paola Gelpi. Quest’ultima gioca in casa e il tifo sarà tutto per lei, che negli ultimi anni è passata dal canottaggio alla corsa in montagna e da pochi giorni è diventata ufficialmente compagna di squadra della bergamasca azzurra di corsa in montagna. In gara anche Martina Brambilla, capace di aggiudicarsi l’edizione 2014, e Cecilia Pedroni.  


Ultra Trail del Lago d'Orta, ci siamo

Venerdi' sera la partenza della gara di 120 km da Omegna

Ci siamo, parte la tre giorni del Vibram Ultra Trail del Lago d’Orta. Cinque le distanze previste: 120, 82, 58 e 34 km, tutte qualificanti per l’UTMB e una gara da 17. La prima partenza è fissata venerdì alle ore 23 da Omegna (presso l'UTLO Village) e vedrà gli ultra trailer più sfidare i 120 km e i 7300 metri di dislivello positivo lungo un percorso vario, che attraverserà i luoghi più caratteristici dell'area montana del Lago d’Orta. Il percorso più lungo passerà per il Monte Mottarone, per poi attraversare nuovamente Omegna e portare in salita i partecipanti verso Quarna Sopra e Quarna Sotto, Alpe Camasca, Fornero, il Monte Croce (1640 metri, il punto più alto del percorso), Arola, Boleto, San Maurizio d'Opaglio, Pella, Grassona, Nonio, Cesara, laghetti di Nonio ed infine terminare a Omegna. Lunga la lista degli iscritti e quella dei favoriti: spicca il nome di Oliviero Bosatelli, portacolori del Team Scott Running, secondo al TDG 2017.