Mammut lancia il workshop per conoscere i nuovi artva
Fin dal suo lancio sul mercato, il Barryvox è stato tra gli artva più affidabili e in questa stagione invernale arrivano altri due nuovi modelli: Barryvox S e Barryvox, che puntano sulla facilità d’utilizzo e le elevate prestazioni sopratutto per quanto riguarda la portata. L’importatore italiano di Mammut ha organizzato con un team selezionato di Guide alpine e tecnici aziendali qualificati una serie di serate per presentare le maggiori novità dei nuovi apparecchi e conoscere nel dettaglio le caratteristiche e le varie funzioni rivolte alla sicurezza in valanga. I workshop sono aperti al pubblico: i temi trattati sono di fondamentale importanza per approcciare in sicurezza la montagna durante il periodo invernale. I posti per ogni data sono limitati. Per info: www.socrep.it - info@socrep.it
17.11. OMNIA SPORT (NO)
18.11. SPORTLER Alpin (BZ)
22.11. FALETTI SPORT (BS)
23.11. FIORELLI SPORT (SO)
25-26.11. SPORTLER TEST DAYS, Val Senales (BZ)
28.11. GIALDINI SPORT/BLOCCO MENTALE (BS)
29.11. FREE SPORT LABS (VA)
30.11. BONI SPORT (GE)
01.12. DIEMME SPORT (BG)
05.12. UAINOT (AO)
06.12. CUORE DA SPORTIVO (TO)
13.12. JOLLY SPORT (VB)
16.12. c/o SPLITDAY (AO)
I posti per ogni data sono limitati. Ti invitiamo a confermaci la tua partecipazione all' evento, iscrivendoti entro una settimana prima della data contattando direttamente il negozio. Le presentazioni vengono tenute in lingua italiana.
Per maggiori informazioni: www.socrep.it - info@socrep.it
Dynafit: il futuro è Hoji
Al termine della Oberalp Convention delle scorsa settimana in Austria sono state finalmente diffuse alcune anticipazioni concrete sul nuovo scarpone di Dynafit. Il suo sviluppo è durato quattro anni e nasce dalla collaborazione, se non dalla complicità, tra Eric ‘Hoji’ Hiorleifson e Fritz Barthel. ‘Hoji’ è anche il nome di questo nuovo scarpone - uno scarpone nuovo, che non c’era -, che unisce la performance su neve a livello freetouring tendenza freeride a camminabilità più manovrabilità in cambio d’assetto a livello touring. Hjorleifson è il forte freeskier che collabora da tempo con Dynafit, ed è stato lo sviluppatore del nuovo Titan; Barthel è il geniale inventore del primo attacchino e continua a lavorare con Dynafit sull’evoluzione del sistema di attacchi a pin.
MECCANICA RIVOLUZIONARIA - In attesa di testare la versione praticamente definitiva di Dynafit Hoji su neve, anticipiamo che si tratta di una scarpa a tre chiusure con forte supporto in ogni fase, dotata di una meccanica rivoluzionaria: lo stesso sistema di cablaggio e incastri che arma e potenzia lo scafo in fase ‘ski’ libera l’assetto per la salita in una sola manovra, facilmente accessibile anche con i guanti e senza dover trafficare con la ghetta dei pantaloni. Al momento gli Hoji presentano un last di 103 millimetri abbondanti, spazioso quanto basata per piedoni USA / scandinavi, oppure per scarpette molto strutturate. Hoji adotterà la stessa punta della famiglia TLT, lo Speed Nose senza becco sporgente, che rende agile la camminata spostando il fulcro di rotazione sempre più vicino a quello anatomico del metatarso, sotto le dita del piede. Con l’occasione Dynafit presenterà anche un nuovo rampone superleggero dal design pulitissimo, ad aggancio praticamente istantaneo, pensato appositamente per scarponi Speed Nose. Se i presupposti e lo sviluppo continueranno in questa direzione, Hoji è la via Dynafit allo scarpone crossover, in prospettiva lo scarpone ‘unico’ del futuro. Dynafit Hoji sarà una gamma di versioni per uomo e per donna, in differenti versioni progressivamente più potenti secondo i materiali adottati, dal Pebax (linea PX) al Grilamid (linea Pro).
PREVIEW - Alcuni campioni pre-serie sono già stati sciati e presentati, ma versioni sufficientemente indicative del prodotto finale verranno presentate da Dynafit solo a gennaio 2018 (questa stagione nei dintorni di Garmisch, in Germania, e ci saremo), e con l’occasione distribuite in serie molto limitata a partire da gennaio 2018 per ottenere feedback in logica beta test. La distribuzione al pubblico è prevista per la stagione 2018-19.
Eisacktal Cup e Vinschgau Cup, ecco le date
Definite le date dei due circuiti altoatesini, da sempre molto sentiti tra gli appassionati di notturne, l'Eisacktal Cup e la Vinschgau Cup.
EISACKTAL CUP - La stagione in Valle Isarco si apre il 29 dicembre con la Skiuphill Vals, a gennaio tre prove: Plose Skiuphill il 5, Skialp Night Trophy Ladurns il 12, Gitschberg Night Attack il 19, con finale nel tradizionale Lorenzensturm Latzfons (di giorno) il 3 febbraio.
VINSCHGAU CUP - Sesta edizione del circuito in Val Venosta, sempre griffato Dynafit. Opening con la prova di corsa a Tarsch il 2 dicembre, poi corsa e ski-alp il 27 dicembre a Watles, il 19 gennaio a Schöneben, il 9 febbraio a Haider Alm con chiusura, anche in questo caso di giorno, il 24 febbraio a Langtaufers.
Manca solo un mese al via della Coppa del Mondo
Manca un mese al via della stagione di Coppa del Mondo ISMF: il 15 e 16 dicembre doppio appuntamento in Cina con una sprint e una individual a Wanlong, il più grande centro sciistico cinese che si trova a tre ore da Pechino (www.wlski.com). «Gare confermate e tanti team presenti - conferma il neo direttore di gara ISMF, Roberto Cavallo - gli organizzatori hanno avuto numerose iscrizioni, arriveremo a oltre 60 atleti, con nutrita rappresentanza delle squadre asiatiche».
PREPARATIVI - La Coppa arriva presto, gare prima ce ne sono poche. In Francia c’è La Reprise a Tignes già il 18 novembre oppure un vertical di Coppa di Francia a Méribel; in Svizzera due prove il 9 dicembre il Verbier Night Race e anche una individuale l’Heuberge Lauf, mentre in Italia spazio solo a qualche notturna. Così le nazionali stanno più curando la preparazione che pensando al cronometro. Proprio gli azzurri, o meglio gli azzurri del Centro Sportivo Esercito, sono in questi giorni al lavoro a Prato Nevoso, nel Cuneese, dove la neve è caduta abbondante. Tecnica, ma anche ‘lunghi’ sul Mondolè. A Cervinia, invece, c’è la squadra svizzera al completo, compresi i gruppi giovanili, e nel fine settimana arriverà anche il team francese.
L'Adamello Ski Raid Junior apre la stagione giovanile
In attesa dell’ufficializzazione del calendario FISI, c’è già la prima data da segnare, quella di domenica 26 novembre, quando andrà in scena l’Adamello Ski Raid Junior, la gara giovanile di skialp che mette in palio il 24° Memorial Fabio Stedile. Si gareggia sul ghiacciaio Presena, nel comprensorio sciistico Pontedilegno Tonale, skiarea che ha aperto gli impianti già nel fine settimana, grazie all'abbondante nevicata dei giorni scorsi, con in pista tanti sciatori ma pure sci alpinisti, che hanno approfittato dei tracciati proposti in quota.
L'Adamello Ski Team è dunque pronto a mettere in cantiere la gara d'apertura, riservata ai migliori giovani di tutti i Comitati italiani, cadetti e juniores con la novità della formula della competizione, che sarà individuale e non a coppie.
«Si tratta di un'alternanza - spiega il presidente del comitato organizzatore Alessandro Mottinelli -. Essendo la nostra gara il prologo riservato ai giovani nella stagione invernale, che coincide con la disputa dell'Adamello Ski Raid, come da regolamento previsto dal circuito La Grande Course, si disputa a coppie, mentre in alternanza d'ora in avanti verrà proposta come sfida individuale. Una competizione nazionale Fisi, che avrà l'onore di assegnare, come in tutte le altre edizioni, anche il Memorial Fabio Stedile, intitolato all'alpinista trentino scomparso nel 1994 sul Cerro Torre e coordinato dallo staff di Coppa delle Dolomiti».
Il percorso verrà tracciato pochi giorni prima del via e ricalcherà quello delle passate edizioni, ovvero con partenza dai 2.738 metri di quota di Conca Presena, per svilupparsi poi su un anello che prevede anche una serie di inversioni e un tratto a piedi, cambi assetto e discesa in neve fresca. Il programma prevede il briefing domenica mattina alle 8.30, quindi alle 9 il trasferimento in quota tramite le cabinovie Paradiso e Paradiso Presena, dove alle 10 è previsto lo start. Le iscrizioni dovranno essere effettuate utilizzando il sistema on line Fisi, mentre tutte le altre info si possono trovare sui siti www.adamelloskiraidjunior.com e www.coppadelledolomiti.it. In caso di maltempo la gara si disputerà domenica 3 dicembre.
Pronto il calendario 2018 UTWT. Senza la Reunion
La stagione dell’Ultra-Trail World Tour è ancora in corso (il 2 dicembre è in programma la Ultra-Trail Cape Town, anche se Andrea Huser e François d’Haene sono ormai sicuri della vittoria finale), ma è stato ufficializzato il calendario 2018. E spicca l’assenza della Diagonale des Fous alla Réunion, gara in calendario sin dal debutto del circuito nel 2014. Perché? Alla base ci sarebbe l’assegnazione dei punti alla gara da parte dell’ITRA (1.000), ritenuti dagli organizzatori troppi bassi rispetto a quelli attribuiti all’Ultra-Trail Mont Blanc e alla Marathon des Sables (1.300). Graduatorie che sono state invece considerate dall’UTWT che nel 2018 ha inserito le due gare come ‘Series Bonus’ e dunque con un punteggio maggiore. Dunque niente Réunion nell’UTWT, ma la gara, o meglio le gare (Diagonale des Fous e Trail de Bourbon) si faranno, con la possibilità che le parti si ritrovino davanti ad un tavolo per arrivare ad una soluzione comune. Tanto che sul sito dell’UTWT (www.ultratrail-worldtour.com) ancora il 3 novembre è stato dedicato un ampio spazio alla La Diagonale des Fous, dal titolo eloquente ‘An Amazing Grand Raid de La Réunion’.
UTWT 2018 - La stagione si aprirà il 27 gennaio con Hong Kong 100 Ultramarathon; due le prove a febbraio: il 10 la Tarawera Ultramarathon in Nuova Zelanda, il 23 la Transgrancanaria. Doppio appuntamento il 7 aprile con la Patagonia Run in Argentina e la 100 Miles Istria Ultratrail in Croazia. Dal 6 al 16 aprile anche la Marathon des Sables in Marocco, mentre due gare anche il 28, l’Ultra-Trail Mt. Fuji in Giappone e la Madeira Island Ultra-Trail. L’11 maggio debutta la Penyagolosa Trails, una 109 km a Castellon in Spagna. A maggio (il 18) è tempo di Ultra-Trail Australia, a giugno spazio alla Mozart 100 in Austria (il 16), alla prova italiana di Cortina, la The North Face Lavaredo Ultra Trail (il 22), e alla Western States 100 Mile Endurance Run in California (il 23). Una sola prova a luglio, l’Eiger Ultra-Trail in Svizzera il 13, mentre tra il 30 agosto e il 2 settembre appuntamento con l’Ultra-Trail Mont Blanc con le tre prove tutte in calendario, TSD, CCC e appunto UTMB. il 7 settembre trasferta canadese per l'Ultra-Trail Harricana, il 21 ottobre c’è la Cappadocia Ultra-Trail in Turchia, il 27 ottobre la Javelina Jundred in Arizona, con finale il 1 dicembre con l’Ultra-Trail Cape Town in Sud Africa.
Alto Adige: «Siamo piccoli, ma ci siamo»
«Siamo piccoli, ma ci siamo». Così Harry Telfser presenta il suo team, quello dell’Alto Adige. «La nostra squadra è nata da poco, ma stiamo cercando di portare avanti un programma che possa avvicinare sempre di più i nostri giovani allo ski-alp agonistico». Harry Telfser è anche tecnico dello ski-college di Malles. «Gli atleti studiano qui, sono tutti negli ultimi tre anni; la speranza è quella di avere ragazzi e ragazze anche del biennio iniziale». Punta di diamante della squadra di Bolzano è Sophie Pörnbacher, protagonista anche con la maglia azzurra, con lei ci sono Simon Gasteiger, Michael Wohlgemuth (che si divide tra ski-alp e mountain bike) e Nicolas Ploner.
Nuove leve per la squadra trentina
Primo raduno sulla neve anche per la squadra del Comitato Trentino. «Siamo andati in Val Senales - spiega il tecnico Franz Nicolini - dove abbiano lavorato sulla tecnica, sui cambi d’assetto e la discesa. Per noi è un po’ una ripartenza, un ricambio generazionale per il nostro team. Lo zoccolo duro arriva ancora dal Brenta Team, che era in ghiacciaio con noi ad allenarsi, ma abbiamo inserito alcuni atleti, quasi tutti che arrivano dal fondo, dai club della Valsugana e della Val di Fassa. Adesso abbiamo convocato nove atleti, ma in base ai risultati possiamo inserire ancora qualche nome, come penso sia giusto». Squadra trentina con una maggioranza rosa: son ben cinque le ragazze, Sara Zanarderlli tra le Cadette, Margherita Hofer, Valeria Pasquazzo e Alissa Micheli tra le Junior ed Elisa Dei Cas tra le Espoir, mentre nel gruppo maschile ci sono Nicola Tomelin nei Cadetti, Simone Cainelli e Stefano Peroceschi tra gli Junior e Valentino Bacca tra gli Espoir.
Pronta la quinta edizione dello SkialpDeiParchi
A livello di circuiti, il primo ad avere un calendario è lo SkialpDeiParchi, anche quest’anno sostenuto da La Sportiva e Ski Trab. Ben diciotto le manifestazioni in programma, sette notturne (con una sprint dimostrativa), dieci diurne, e una gara a coppie, con due distinti trofei. Si inizia con un bel trittico sotto le stelle, durante le festività natalizie: il 26 dicembre il Vertical per la Vita, a Campo Felice (AQ); il 30 dicembre la new entry (perchè saltata per maltempo lo scorso anno) sul Gran Sasso, attualmente dotato di illuminazione per il funzionamento notturno della cabinovia e il 6 gennaio, con la Crono Majella Notte a Passo Lanciano (CH).
A metà gennaio (13 e 14) si proverà a tornare a Pescasseroli (AQ) nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove si riproporranno (scorso anno annullate) il debutto della prova sprint, in notturna su pista e stadio/parterre illuminati e la classica diurna. Il weekend successivo, quello del 22 gennaio si va nelle Marche e più precisamente nell’ascolano per il Monte Piselli Ski Raid. Il mese si conclude il 28 con l’attesissimo appuntamento di Roccaraso-Rivisondoli, Wolf Skialp.
Febbraio è il mese delle classiche diurne, si inizia il 4 con il Vallefredda Ski Raid a Fonte Cerreto (AQ) e si prosegue l’11 con il puro backcountry del Monte Ocre Snow Event di San Martino d’Ocre (AQ). Il 16 infrasettimanale in notturna con l’appuntamento verticale di Ovindoli (AQ) che vedrà runners e ski-alper affrontarsi insieme nello Snow Vertical prima di andare nel Lazio con un altro appuntamento totalmente wild al Monte Viglio Ski&SnowAlp di Filettino (FR) il 18 febbraio. Conclusione del mese, il 25 con la seconda edizione del Monte Camicia Backountry nello borgo di Castel del Monte (AQ).
Marzo inizia in un’altra località insignita del riconoscimento dei borghi più belli d’Italia, Scanno (AQ), dove il 4 a Passo Godi andrà in scena il secondo Scanno X-ALP” Il giorno 11 si avrà la classica diurna (tredicesima edizione) del Trofeo Majella-Pretoro (CH), mentre iil 25 spazio alla seconda edizione di Io Sono Futuro Skialp ad Amatrice (RI). Ad aprilela chiusura stagionale con il weekend del Terminillo (7-8), una notturna e la classica per eccellenza del territorio laziale. Gran finale sul Gran Sasso d’Italia, il 15 aprile con la Gran Sasso Twin Cup (gara a coppie) e l’Abruzzo Snow Alp Trophy. info su: www.skialpdeiparchi.it e www.liveyourmountain.com
Buyer's Guide 2018: lo speciale test materiali
Non bisogna fermarsi ai numeri. Ma i numeri sono comunque già una buona rappresentazione della realtà: 416 pagine, 141 sci, 62 scarponi, 32 attacchi testati, 18 testatori. In queste cifre c’è quasi un anno di lavoro e la sostanza della Buyer’s Guide 2018, in distribuzione da oggi nelle migliori edicole a 9,90 euro e disponibile anche nella nuovissima edizione ottimizzata per il web.
SCARPONI - Lo scarpone prima di tutto, non ci stancheremo mai di ripeterlo. Scegliete la vostra scarpa, prima col piede, poi con la testa e solo dopo aver scelto la scarpa (che influenzerà il vostro modo di andare in montagna fino a definirlo più di qualunque altro elemento, perfino più del colore degli sci), scegliete uno sci e un attacco adatti a quella scarpa. La nostra consueta tabella suddivide le scarpe in quattro categorie che sono quelle testate: Skialp Race (fino a 850 grammi di peso), Light Touring (da 850 a 1.100 gr), Ski Touring (da 1.100 a 1.400 gr), Freetouring (da 1.400 a 1.700 gr).
SCI - Troverete gli sci divisi in quattro categorie: abbiamo raffinato la suddivisione impostata nelle scorse stagioni, tenendo sempre conto di due parametri fondamentali: peso e larghezza al centro. Anche quest’anno ci sono diversi modelli che sono a cavallo tra un settore e l’altro e a seconda dei casi abbiamo scelto se far prevalere uno o l’altro dei parametri per deciderne il posizionamento. Rispetto all’anno scorso una novità: la categoria Ski Touring Light sostituisce la Speed Touring della scorsa stagione. Nella sezione dedicata agli sci Skialp Race abbiamo inserito modelli fino a 900 gr e da 65 a 70 mm al centro; nella Ski Touring Light da 900 a 1.100 gr e da 70 a 85 mm; nella Ski Touring da 1.100 a 1.300 gr e da 80 a 90 mm; nella Freetouring da 1.300 a 1.650 gr e da 90 a 110 mm. Riflettori sulla categoria Ski Touring Light: l’offerta nel parco attrezzi per salire in montagna con le pelli continua ad ampliarsi. L’espansione avviene soprattutto nella direzione della sciabilità abbinata alla leggerezza. Non è sempre stato così, ma ormai la leggerezza è fuori discussione, l’hanno adottata tutti i costruttori e l’hanno accettata quasi tutti gli utilizzatori. Secondo i rivenditori non si acquistano sci leggeri tanto per correre o per accumulare grandi dislivelli, quanto per faticare meno continuando a fare quello che si è sempre fatto. Lo sci da un chilo era l’eccezione tre anni fa, oggi è la regola. Anzi, il chilo viene considerato il tetto.
FREERIDE - La sezione Freeride, come già l’anno scorso, ha un suo spazio ben definito, a parte, per sci e scarponi. Ed è sempre più grande grazie all’aumento delle proposte in questa specifica area. I parametri: sci da 1.650 a 2.250 gr e fino a 130 mm al centro, scarponi dai 1.700 grammi in su.
ATTACCHI & PELLI - Sono passati più di trent’anni dalla loro invenzione, da oltre dieci soppiantano nelle vendite gli attacchi con telaio, ma il salto culturale si è completato solo ora. Solo ora si è invertita la direzione di quel senso comune per il quale, alla vista degli attacchini, si rimugina ancora qualcosa. Ora finalmente accade l’opposto: vedi sulla neve un attaccone che si oppone con tutte le sue forze alla camminata, e poi alla stabilità in discesa, e ti chiedi come diavolo facevi, prima. Ora che sono stati definitivamente sdoganati, bisogna districarsi nella selva di proposte specifiche per ogni segmento ed esigenza, ed è quello che abbiamo fatto provando ben 33 modelli, incluso il nuovo Fritschi Tecton 12, un pin ibrido da freetouring, molto atteso. Gli attacchi sono anche stati sottoposti a un esame con il macchinario Drivetronic di Wintersteiger per valutarne le performance di sgancio laterali e frontali. Diciotto le pelli sotto la lente d’ingrandimento, dal Race al Touring, passando per quelle ‘plastiche’ targate Fischer e tenendo sempre ben presente il rapporto tra grip e scorrevolezza.
AWARD - Come sempre in ogni categorie gli ambiti riconoscimenti agli sci migliori, lo ‘ski of the year, appunto, e le selection. Ci sono state delle belle sorprese…
METODO - Li pesiamo, li misuriamo, ne proviamo la flessione e la torsione con ‘testina’, l’ormai collaudato macchinario - un’esclusiva di Skialper -, li portiamo in laboratorio per saggiarne il set-up e poi valutare se potrebbero già andare sulla neve, ma li prepariamo tutti allo stesso modo e montiamo con gli stessi attacchi per avere un test perfettamente confrontabile. È il nostro metodo da anni, funziona, e ogni anno aggiungiamo qualche piccolo tassello. Nell’edizione in uscita abbiamo deciso di proporre i modelli testati in ordine alfabetico e non più di peso, come l’anno scorso, all’interno delle singole categorie.
TESTATORI - Stefano Bendetti, Fabio Beozzi, Massimo Caramello, Tommaso Cardelli, Andrea Cismondi, Marco Confortola, Martina De Silvestro, Marika Favè, Fabio Iacchini, Davide Magnini, Elena Nicolini, Luca Palla, Alessandro Plater, Mattia Roncoroni, Alberto Casaro, Diego Davare, Fabio Locatelli, Niccolò Zarattini: sono loro i 18 testatori che hanno messo ai piedi sci, scarponi e attacchi.
WEB - La grande novità di questa stagione è il nuovo sito web skialper.it/buyersguide, la versione digitale della Buyer’s Guide. Ogni prodotto è stato rielaborato per offrire un’esperienza ottimizzata per il web. Gli articoli sportivi testati possono essere comparati velocemente tra di loro e inoltre sono filtrabili attraverso diversi criteri di ricerca, partendo dal tipo di attività praticata, passando per le caratteristiche in cui vorreste che quello sci o scarpone eccellesse, fino ovviamente a dettagli più comuni come peso e prezzo. Potrete inoltre facilmente ricercare i prodotti per marca o nome tramite il campo ricerca presente in alto a destra in tutte le pagine. Non mancano, naturalmente, anche gli articoli introduttivi presenti sulla Buyer’s Guide in versione cartacea, rivisti nel layout per venire incontro alle esigenze digitali. Con l’abbonamento Standard (9,90 euro) avrete accesso alla replica digitale della Buyer’s Guide 2018. Lo sfogliatore vi permetterà di leggere la guida completa, dandovi le stesse sensazioni di continuità della rivista cartacea. Avrete quindi sia l’immediatezza del web, più adatto a ricerche e confronti, che il piacere dello storytelling della rivista. Con l’abbonamento Platinum (17,90 euro), invece, avrete anche accesso agli sfogliatori delle annate precedenti e all’archivio che verrà periodicamente caricato online.
Il gruppone delle Alpi Centrali allo Stelvio
Giornate di allenamento anche per il Comitato Alpi Centrali sulle nevi dello Stelvio. Un raduno non solo per la squadra regionale, guidata da Ivan Murada, ma aperto anche a tutti gli sci club lombardi: così, oltre un centinaio i ragazzi e le ragazze con gli sci ai piedi in ghiacciaio. Occasione di allenamento per loro, ma anche momento di confronto per i tecnici dei club, per organizzare al meglio la stagione alle porte. Non solo sci: si è parlato anche di alimentazione e infortuni con il medico dello sport, il dottor Rossi del centro di Sondalo. Il team regionale (che festeggia l’arruolamento di Giulia Murada nell’Esercito) si presenta con Marta Biffi (1998 - Sondalo), Valentina Giorgi (1998 - Albosaggia), Sara Pedranzini (1998 - Alta Valtellina) ed Elisa Pedrolini (1998 - Albosaggia) tra le Junior, Samantha Bertolina (2001 - Alta Valtellina), Anna Folini (2001 - Albosaggia), Erica Bulanti (2002 - Valtartano) e Camilla Ricetti (2002 - Sondalo) tra le Cadette, Patrick Bertolina (1998 - Alta Valtellina), Michele Carelli (1998 - Valle Anzasca), Stefano Confotola (1998 - Alta Valtellina), Andrea Prandi (1998 - Alta Valtellina), Daniele Corazza (1999 - Valtartano), Giovanni Rossi (1999 - Lanzada), Alessandro Gadola (2000 - Valtartano), Davide Lucchini (2000 - Sondalo) e Mirko Sanelli (2000 - Premana) tra gli Junior, Simone Giacomelli (2001 - Alta Valtellina), Alessandro Rossi (2001 - Lanzada), Rocco Baldini (2002 - Albosaggia), Simone Murada (2002 - Albosaggia) e Luca Tomasoni (2002 - Presolana Monte Pora) tra i Cadetti.
Arnold Lunn, non solo sci agonistico ma anche skialp
Quella di Arnold Lunn è stata una vita decisamente affascinante, da romanzo. Forse pochi però sanno che quello che è considerato il padre dello sci agonistico è stato anche un ottimo scialpinista. A raccontare la sua vita e le sue imprese è Giorgio Daidola sul numero di ottobre-novembre di Skialper.
UNA VITA PER LO SCI - Arnold Lunn nasce a Madras in India nel 1888, il padre Henry è medico e pastore metodista. Rientrato in Inghilterra nel 1892 con la famiglia, Arnold inizia a sciare a dieci anni, a Chamonix. Nasce spontanea in lui una grande passione per la montagna e per lo sci che non lo abbandonerà più per tutta la vita. Studente a Oxford, a venti anni fonda l'Alpine Ski Club, del quale il celebre alpinista e critico d’arte Martin William Conway fu il primo presidente. Neppure un grave infortunio a ventun anni durante un'arrampicata in Galles, in cui rischia di perdere una gamba, che rimarrà per sempre più corta dell'altra, mette fine alla sua passione per lo sci. Appena cade la neve in autunno Arnold si trasferisce a Mürren per rimanerci fino a tarda primavera.
LO SKIALP - Nel febbraio 1908 compie senza guide, assieme a Cecil Hilton Wybergh, anche lui membro del Public Schools Alpine Sports Club, un raid in sci di quattro giorni da Montana a Villars, attraverso i massicci del Wildstrubel e dei Diablerets. Sono anni in cui si tracciano con grande entusiasmo nuove grandi traversate con gli sci, come la Chamonix-Zermatt ad opera della guida Joseph Ravanel, nel gennaio 1909, con altre tre guide e due clienti. Lunn non è certo da meno e dal 2 al 7 gennaio 1912 effettua una grande traversata delle Alpi Bernesi da Kandersteg a Meiringen. Il 18 giugno 1917, assieme alla guida Josef Knubel, Lunn compie la sua scialpinistica capolavoro arrivando, sci ai piedi, sul Dom de Mischabel 4.545 m, la cima più alta che si trova integralmente in Svizzera. Ancora oggi il Dom rappresenta uno dei traguardi più ambiti per gli scialpinisti di alto livello.