In Svizzera assegnati i titoli nell'individual

Tempo di campionati nazionali in Svizzera. A Rothwald primo giorno di gare con l'individual: percorso di tre salite e altrettante discese con un tratto a piedi per un totale di 1250 metri di dislivello, in condizioni di innevamento spettacolare.
Pronti via e subito Werner Marti al comando, seguito dal terzetto composto da Martin Anthamatten, il francese Alexis Sevennec e dall’azzurro William Boffelli. Già al primo scollinamento il vantaggio di Marti era di più di 30’’ e andava via via aumentando fino all'ultima discesa dove guadagnava 2’30’’, amministrando poi questo vantaggio sino all’arrivo con un margine di oltre un minuto su Martin Anthamatten che nell’ultima discesa staccava nettamente Sevennec, quarto Boffelli, quinto e sul podio del campionato svizzero Iwan Arnold.

William Boffelli

Nella gara Marianne Fatton ha costruito la sua vittoria sulla prima discesa su Jennifer Fiechter, in recupero dopo i recenti problemi di salute, allungando man mano sulla seconda e terza salita, terzo posto per Déborah Chiarello. Buona la partecipazione anche nel settore giovanile, specialmente nella categoria cadetti con tanti atleti in odor di convocazione per i giochi olimpici giovanili del 2020 a Losanna.

Marianne Fatton © CAS/ Maxime Schmid

Ski-alp, nuovo progetto per i giovani in Alto Adige

Nuovo progetto a livello giovanile in Alto Adige: una serie di camp per avvicinare ragazzi e ragazze allo ski-alp. Stefanie De Simone è la nuova responsabile del Comitato di Bolzano. «Da noi è necessario partire dalla base, prima di pensare a una squadra di Comitato. Aumentare i numeri questo è il primo obiettivo. Adesso abbiamo cinque club che lavorano nello ski-alp: la prima uscita ha visto 32 partecipanti con ben 18 principianti. Qualcuno aveva un po’ d’esperienza con le pelli, altri arrivano da mondi sportivi differenti: come prima volta direi che è andata molto bene».

Debutto in Val di Fleres, con l’organizzazione della sezione ski-alp del Gossensass: prima parte dedicata alla tecnica dello sci alpinismo fuori pista, poi spazio alla sicurezza con la lezione della guida Matthias Hofer. Nel calendario altri due camp, il primo il 19 gennaio in Val Badia, il secondo il 16 febbraio in Val Sarentino.


Steppen style

Matteo Eydallin style. A Sauze d’Oulx si è ritrovato con gli amici per la tradizionale pellata di inizio stagione (con arrivo a Sportinia e inevitabile cena finale…), ha autografato poster e cartoline dal suo rinnovato sponsor Besson Sport e quell’occasione ha presentato il suo nuovo progetto con non poteva non chiamarsi ‘Steppen’: occhiale (giallo trasparente con lente specchiata) e maschera (rosa e gialla) nel suo stile, per non passare inosservati.
Ecco allora il link dove potete trovarli: sportiscrew.com


Skialp Trophy a Michele Boscacci e Alba De Silvestro

Prima prova dell’Eisacktal Cup a Ladurns. Si gareggia in ambiente, di giorno, con un tracciato con due salite e una discesa, con 1350 metri di dislivello. A testare la gamba anche alcuni nazionali: vittoria di Michele Boscacci che precede Robert Antonioli con Martin Stofner a completare il podio. Quarta piazza per Nicolò Canclini, quinto Marc Hochstaffl. Al femminile a segno Alba De Silvestro su Elena Nicolini e Elisabeth Steger, ai piedi del podio Astrid Renzler e Heidi Pfeifer.


Sellaronda, il 3 gennaio si aprono le iscrizioni. Mountain Attack, ecco i protagonisti

Sono le due grandi classiche in pista, tra l’altro gemellata tra loro: la Sellaronda Skimarathon ha ufficializzato da data d’apertura delle iscrizioni, la Mountain Attack ha reso nota la lista dei partenti.

SELLARONDA - La data da segnare in agenda è quella del 3 gennaio: le iscrizioni, che nelle passate edizioni si sono chiuse in meno di un’ora, registrando il tutto esaurito, per le squadre italiane si apriranno quel giorno, mentre i team stranieri potranno registrarsi dal 10 gennaio. I pettorali disponibili saranno 300 per gli italiani, 250 per gli stranieri e 100 riservati all’organizzazione. Il numero massimo rimane di 650 team. Appuntamento poi il 22 marzo con partenza da Selva di Val Gardena sul classico tracciato di 42 chilometri con 2700 metri di dislivello positivo. «Con la partenza da Selva di Val Gardena - racconta Oswald Santin - potremo vivere la gara perfetta. Oltre al record della gara, sia maschile sia femminile c’è la possibilità, che con un tracciato così veloce, si possa scendere sotto il muro delle 3 ore, è da molto tempo che lo dico, e spero che il 2019 sia l’anno buono. Per la prossima edizione stiamo iniziando a lavorare per migliorare ulteriormente alcuni aspetti. Per quanto riguarda la diretta streaming ci sarà in simultanea un live in lingua inglese, in questo modo la gara potrà essere seguita anche dagli appassionati stranieri».

MOUNTAIN ATTACK - Saalbach, venerdì 11 gennaio, ore 16: 1100 atleti da ventidue nazioni inizieranno la loro cavalcata verso il Schattberg. Quelli che avranno scelto la Schattberg Race si fermeranno lì, gli altri proseguiranno per il Tour o la Marathon. I pettorali anche per questa gara sono andati sold-out presto: e i big in gara davvero non mancano. Il vincitore e recordman del 2018, Michele Boscacci, sarà di nuovo in gara e se la dovrà vedere con Damiano Lenzi, Toni Palzer, Jakob Herrmann, Oriol Cardona Coll, Armin Höfl, Luka Kovacic… Al femminile occhi puntati in casa azzurra per il debutto di Alba de Silvestro. La local Michaela Essl e la spagnola Claudia Galicia le avversarie più agguerrite.


La Grande Course sbarca su Eurosport

La Grande Course sbarca su Eurosport con le immagine delle ultime edizioni di MIllet Tour du Rutor Extrême e Pierra Menta. E a commentare le fasi delle gare insieme a Silvano Gadin anche Michele Boscacci e Alba De Silvestro.
Questo allora il programma: giovedì alle ore 19.40 il Millet Tour du Rutor Extrême, venerdì alle ore 21.40 la Pierra Menta, domenica allle ore 15.55 la replica del servizio sul Millet Tour du Rutor Extrême.


Da venerdì a domenica i primi tricolori di ski-alp: tutto a Valtournenche

Cambia il programma dei campionati italiani di ski-alp in Valle d’Aosta. Non le date, ma la sede di gara: tutto, infatti, andrà in scena a Valtournenche. Si parte venerdì con il vertical in notturna: lo start dalle 18.15 in zona partenza cabinovia (per cadetti e junior femminile), a seguire alle 18.40 gli junior maschile e le altre categorie femminile, alle 19 assoluta, espoir e master maschile.  Sabato la sprint (con partenza delle qualificazioni dalle 9.15), domenica la staffetta (start dalle 9), entrambe disegnate in località Euillaz.


E se fosse il trail ad arrivare ai Giochi Olimpici?

E se fosse il trail ad arrivare ai Giochi Olimpici? Cerchiamo di capire cosa si sta muovendo. Ai Giochi gli organizzatori possono scegliere alcuni sport da presentare nel loro programma olimpico, solitamente perché molto popolari nel paese ospitante. Prima si chiamavano sport dimostrativi, adesso questa distinzione non c'è più e sono alla pari degli altri. C’è però, un obbligo: quello che la federazione internazionale che li rappresenta sia riconosciuta dal CIO (e faccia parte del Global Association of International Sports Federations). In questo periodo tocca a Parigi 2024 scegliere quali sport ammettere e, proprio nel congresso di Milano dell’ottobre 2019, dovrebbe arrivare la decisione finale: le candidate non mancano per la rassegna francese, la petanque, la pelota basca, lo squash… Ma il trail avrebbe già la strada spianata con la IAAF che da sempre è federazione olimpica (in realtà c’è anche anche lo skyrunning con la ISF che fa parte della UIAA che a sua volta è nella GAISF). Ora come riporta anche il sito de L’Equipe sarebbe proprio la federazione internazionale dell’atletica ad aver fatto i primi passi ufficiali: si è presentata ai recenti Giochi olimpici giovanili estivi in Argentina, ha già avviato un percorso con il CIO e potrebbe a breve anche organizzare una riunione con le aziende di settore, visto che in questo mondo sono l’elemento trainante. Insomma più una decisione che riguarda la IAAF che non il CIO. Poi resta da capire se ci sarà una medaglia in più oppure se le medaglie (per l’atletica) restano le stesse di prima e dunque ‘salterà’ qualche gara della IAAF rispetto ai precedenti programmi olimpici. E poi che gara potrebbe essere: un trail corto, la corsa in montagna, un mix dei due?


La Grande Course lancia un nuovo progetto per la prossima stagione

La Grande Course lancia una nuova sfida in vista della prossima stagione. Dopo la separazione con la ISMF, il circuito di gare di alta montagna si rinnova. Un nuovo logo, con tanto di marchio registrato (e un restyling del sito), è l’aspetto più ‘evidente’ di questo cambiamento.

La novità più importante riguarda invece l’introduzione di nuovi punteggi per gare e atleti. Un po’ come accade per il trail con le gare qualificanti per l’UTMB: in questo caso alle prove che aderiranno al circuito LGC verranno assegnati punteggi ai propri finisher, valutando parametri tecnici della gara (durata, dislivelli, sicurezza…). che andranno a definire un ranking che poi consentirà di accedere di diritto alle tappe de La Grande Course.
Ci sarà poi un nuovo trofeo, il LGC World Championship: un titolo di campione e campionessa del mondo su lunga distanza. Il primo LGC World Championship verrà assegnato al Trofeo Mezzalama, e di anno in anno in una delle altre gare.
Le date 2019 le conoscete: Il primo dicembre apriranno le iscrizioni alla Pierra Menta in programma dal 13 al 16 marzo ad Arêches Beaufort, (finalmente con un’apertura da parte degli organizzatori francesi che hanno annunciato che metà dei pettorali saranno riservati a squadre straniere). Domenica 7 aprile la secondo tappa con l’Adamello Ski Raid, chiusura con il Trofeo Mezzalama ll 27 aprile, sempre da Cervinia a Gressoney.


Cristian Minoggio e Patrizia Pensa dettano legge al Pico Event

Ha chiuso la stagione in bellezza Cristian Minoggio, mettendo la firma alla Pico Event sulla distanza di 30 km, gara valdimagnina targata Valetudo Serim. Minoggio ha guadagnato la testa della corsa sull’ultima salita, staccando definitivamente il fino ad allora battistrada Danilo Brambilla. Un garone quello di Minoggio, che, nonostante il terreno particolarmente fangoso, è riuscito a migliorarsi rispetto allo scorso anno di ben 5’12” sul percorso di 30 km: 3h08’01” il tempo che gli è valso la vittoria. Brambilla (Falchi Lecco) è arrivato secondo, con il finish time di 3h21’46”, resistendo per un soffio alla sopravanzata di Clemente Belingheri (Valetudo Serim), terzo assoluto in 3h22’06”. Fabio turbo Bonfanti è quarto in 3h28’51”. Nella top ten Giambattista Micheli, Ivan Schiavetti, Maurizio Merlini, Fabio Benvenuti, Paolo Milani e Mirko Cornali.
In ambito femminile ha dettato legge Patrizia Pensa (Besanese) stoppando le lancette su 4h18’52”. A farle compagnia sul podio l’aquila Valetudo Serim Giuliana Arrigoni, seconda in 4h32’07”. Entrambe hanno un glorioso curriculum da protagoniste del Tor des Géants. La terza posizione è appannaggio di Sara Lavino Zona dell’Unione Giovane Biella che ha tagliato il traguardo al campo sportivo di Strozza in 4h36’59”. Ai piedi del podio un’altra ultra distance woman, la Valetudo Serim Marina Plavan.
Il lecchese Paolo Bonanomi è stato il più veloce sui 15 km del Serim Trail, gara con un dislivello positivo di 800 metri e gpm tra il monte Linzone e la Roncola Alta circa a quota 1000 m slm. L’alfiere dei Falchi Lecco ha chiuso in 1h18’26”. In seconda posizione si è piazzato il suo compagno di squadra Lorenzo Beltrami con il tempo di 1h18’52”. Sul terzo gradino del podio è salito l’asso della Valetudo Serim Paolo Poli, finisher in 1h19’05”. Nei migliori dieci Mirko Bertolini, Elia Balestra, Luca Arrigoni, Lorenzo Rota Martir classe 2001, Ivan Angiolini, Claudio Tagliaferri, Mauro Toniolo.
Lecchesi sugli scudi anche al femminile, con la vittoria di Sara Rapezzi del team Osa Valmadrera, che ha portato a termine la corta in 1h37’29”. La capolista delle Skyrunner Italy Series Cecilia Pedroni ha agguantato la medaglia di bronzo in 1h39’40". Lara Birolini dell’Erock Team si è ritagliata un buon terzo posto in 1h44’44”. La ex ciclista professionista Anna Gusmini della Recastello Radici Group è giunta ai piedi del podio. Nelle prime dieci Federica Ardizzoia, Elena Calio, Francesca Bianchi, Lucia Colciago, Alice Colonetti e Isabella Labonia.


Patagonia sostiene le ONG in occasione del black friday

Tempo di black friday, lo sappiamo. E Patagonia, in questa occasione, invita la propria community e i cittadini a scendere in campo per sostenere le ONG che lottano per il nostro pianeta. Questo fine settimana, tutti gli store europei di Patagonia (Milano, Cortina, Montebelluna, Dublino, Manchester, Chamonix, Praga, Monaco) organizzeranno diversi eventi e attività a supporto delle ONG locali. In Italia, i negozi Patagonia sosterranno Free Rivers Italia, associazione che si batte per la tutela dei corsi d’acqua sul territorio della nostra penisola.


SkiTrab presenta la sua squadra

SkiTrab presenta la sua squadra: «Credo che sia una delle ampie nel mondo race - spiega Marco Colombo che segue gli atleti per l’azienda bormina - un bel segnale perché vuol dire che sono affezionati al nostro sci. E siamo orgogliosi di avere con noi atleti che lottano per il vertice, ma anche un bel gruppo di giovani emergenti».
La lista è lunga si va da Laetitia Roux a Justine Tonso in casa Francia, da Anton Palzer a Martin Anthamatten e Jakob Herrmann, da Victoria Kreuzer a Marta Garcia Farrés, sino alla giovane russa Ekaterina Osichkina.
E poi il blocco Italia con Robert Antonioli, Pietro Lanfranchi, Katia Tomatis, Federico Nicolini, Nicolò Canclini, Ilaria Veronese, Giulia Murada, Giorgia Felicetti, Andrea Prandi, Samantha Bertolina, Matteo Sostizzo e Stefano Confortola.